Dusk and his embrace

parte IV - Beneath the Howling Stars

di IrisAlba

 

Abbandonata la stanza assegnatagli la sera prima, Sanzo iniziò a dirigersi verso la sala da pranzo di quella che SOLO con un grande sforzo di volontà poteva essere definita una locanda.

La maggior parte dei clienti dormiva ancora e solo qualche ragazza, sicuramente al servizio di Gojyo, era già in piedi, occupate a strofinare con degli strofinacci luridi le ormai consumate assi di legno del pavimento.

Per fare in modo che questo asciugasse in fretta avevano spalancato le finestre, permettendo così alla fitta nebbia mattutina di dilagare lungo i corridoi e le stanze. La stessa sala da pranzo era stata letteralmente invasa dalla nebbia e quando Sanzo ne varcò la soglia l’unica cosa che riuscì chiaramente a distinguere furono le grida di due figure intente a litigare vivacemente al centro della stanza.

-Stupida scimmia ingorda, vuoi rovinarmi?!! Ti ho già dato il cibo di cui avrai bisogno!!!- esclamò il ragazzo dai capelli rossi che Sanzo aveva conosciuto la sera prima.

-Ma queste sono le provviste per il viaggio!!! Io ho fame adesso, invece!!!- piagnucolò una giovane voce sconosciuta.

-Non perdere tempo a farmi gli occhi supplicanti!!!- continuò Gojyo impietoso –Ogni volta che vieni qui fai piazza pulita della mia dispensa!!! Sono stufo e arcistufo!!!!-

-Ti prego, Gojyo!!! Io ho fame!!! ç__ç-

-No!!! >__<-

-Ti preeego!!! ç__ç-

-Nooo!!! >__<-

-Ti preeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeegooooooooooooo!!!!!!!!!!!!! ç___ç-

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!>__<-

-Ah, è così- esclamò il giovane sconosciuto –Allora sai cosa ti dico?!! Mi prenderò quel cibo con la forza!!!-

-E io difenderò la mia dispensa con i denti!!!!- fece di rimando Gojyo –Fatti sotto, stupida scimmiaaaa!!!!!!-

-Ehi, EHI, EHIII!!!!!!! Ma che diavolo avete da urlare a quest’ora del mattino!!!!!!!!!- gridò Sanzo, esasperato da tutto quel berciare che stava mettendo a dura prova il suo mal di testa post-nottata-da incubo.

Il suo inaspettato intervento fece finalmente zittire i due litiganti, che si girarono in silenzio a guardare verso la sua direzione.

-È lui?- chiese il giovane in piedi di fronte a Gojyo.

-Si, è lui- rispose semplicemente quest’ultimo, prima di allontanarsi per andare a prendere posto dietro il bancone.

Lentamente la nebbia aveva intanto iniziato a diradarsi e gli oggetti presenti nella stanza iniziavano progressivamente ad assumere dei contorni meno indefiniti.

Dopo qualche secondo di silenzio il giovane iniziò ad avvicinarsi a Sanzo, che era rimasto in piedi sulla soglia della sala da pranzo e che tacitamente aspettava che si facesse avanti e si mostrasse.

E fu proprio quando poté finalmente guardare quel giovane sconosciuto ben dritto negli occhi che la sentì, fu solo quando quello stano ragazzo si fermò a soli due passi da lui che Sanzo provò, per la prima volta, quella sensazione.

Lentamente, sentì un sentimento strano farsi largo nel suo cuore; strano e indescrivibile, indefinibile proprio perché mai provato prima.

Si sentiva come se una pesante mano gli si fosse posata sul petto, come se improvvisamente si trovasse non sulla soglia di una semplice stanza, ma di due dimensioni diverse.

Era impossibile, era assolutamente assurdo, completamente privo di logicità ma quel ragazzo, quei suoi capelli castani, lisci e morbidi, quel suo viso vispo e allegro, quei suoi occhi grandi e dorati….LI AVEVA GIÀ VISTI!!!!.

Non sapeva dove, ma per un istante ne fu certo: aveva già visto quel ragazzo!!! Il suo cuore aveva riconosciuto in lui qualcuno, ma Sanzo non si sentiva assolutamente in grado di dire chi, malgrado per un attimo le sue labbra sembrarono quasi pronte a pronunciare un nome che il biondo era sicuro di conoscere.

 

Di aver già sentito.

 

Di aver già pronunciato.

 

Ma tutto ciò durò solo un istante, breve quanto un respiro o uno sbatter di ciglia.

Dopo appena qualche secondo, quella opprimente e intensissima sensazione di dejà vu scomparve e Sanzo imputò quel breve momento di straniamento ai ricordi che l’aspetto di quel ragazzo avevano in lui risvegliato.

Non era certo rimasto indifferente al fatto che quello che aveva di fronte a lui e che avrebbe dovuto essere la sua guida per Sodom era un Eretico, anzi!!!.

Quella scoperta aveva avuto lo stesso effetto di un pugno nello stomaco!!!.

Né l’aspetto di quel ragazzo lasciava luogo a dubbi.

Tutto il suo essere e, soprattutto, i suoi occhi, che quel giovane aveva grandi e stupendi, non lasciavano dubbi su quale fosse la sua vera, abominevole, maledetta natura.

Sicuramente, pensò Sanzo, data la sua giovane età (doveva avere al massimo 19 anni), era stato catturato quando era ancora piccolo dai mercanti di schiavi che transitavano, con le loro carovane, attorno alle mura della Città Orientale e da loro era stato poi venduto come schiavo.

Aveva però dell’incredibile il fatto che quel ragazzo, dalla sua lontanissima terra d’origine, si trovasse un luogo sperduto come quello e fosse addirittura il servo dell’Abate di Sodom!!!.

Un Eretico in quella città di demoni ci era già stato e Sanzo si ripromise di fare al più presto chiarezza su quella che era una troppo strana coincidenza……

Dimenticò, quindi, i turbamenti provati qualche istante prima e riportò i suoi pensieri alla sua guida. 

Tuttavia, durante il corso del viaggio, Sanzo sarebbe ritornato più volte, suo malgrado, a riprovare quella stessa, insopportabile sensazione.

E, a dispetto di tutti i suoi sforzi, non avrebbe più potuto ignorarla.

 

___________________

 

-Allora siete Voi il cavaliere venuto dall’Occidente!!!- esclamò il giovane con gli occhi colmi di meraviglia e stupore.

-E tu dovresti essere la mia guida, invece…- fece Sanzo senza troppo entusiasmo (o meglio, con meno entusiasmo del solito) –Qual è il tuo nome?-

-Mi chiamo Goku, signore!!!- rispose l’interpellato con un grande sorriso.

Non era molto alto, osservò Sanzo, e il lungo mantello arancione (un colore davvero troppo sgargiante, per quelle fredde terre) che indossava non permetteva di capire quanto fosse forte, fisicamente parlando.

Sembrava però molto agile e i tratti del suo viso conservavano ancora la purezza e la levigatezza dell’adolescenza.

I corti capelli castani nascondevano a stento il diadema dorato che gli cingeva la fronte, inequivocabile simbolo della condizione di schiavitù a cui era condannato quel ragazzo, ma anche del fatto che era stato privato della libertà solo da alcuni anni.

Che quel ragazzo non fosse stato sempre uno schiavo lo dimostrava, inoltre, il suo stesso aspetto. La bellezza del suo viso, la levigatezza della sua pelle, lo stesso modo in cui lo guardava, pensò Sanzo, totalmente privo di timoroso rispetto o di paura, confermavano una sola cosa: che Son Goku non era abituato a servire!!!.

E che non era una guida come le altre!!!.

Certamente non era nemmeno un Eretico come quelli della Città Orientale, carichi di odio e di disperata arroganza.

Lo sguardo di Son Goku era di una limpidezza, di una innocenza che Sanzo non aveva mai visto.

Lo stupore e la meraviglia nei suoi occhi erano sinceri e al giovane cavaliere venne quasi voglia di ridere al pensiero che proprio un Eretico lo stesse guardando come se fosse ciò che di più bello esiste al mondo.

-Che hai da guardare?- si decise infine a chiedere Sanzo, infastidito dalla sfacciataggine di quel giovane che lo stava squadrando da capo a piedi –Non hai mai visto un cavaliere della Città Occidentale?-

-Ne ho visti moltissimi, signore- rispose Goku -Ma nessuno aveva un volto come il vostro…-

-Non farti ingannare dai suoi occhi suadenti, scimmia!!!- intervenne Gojyo da dietro il bancone –Ti assicuro che è MOLTO diverso dagli altri cavalieri…-

-Tzè- si limitò a sibilare Sanzo, troppo occupato ad osservare con occhio critico il ragazzo di fronte a lui.

-Mi hanno detto che sei uno dei servi dell’Abate di Sodom. Spero che ti abbia riferito il perché del mio essere qui…-

-Lo ha fatto!!- si affrettò a dire Goku –E mi ha anche ordinato di prendermi cura di Voi…-

-PRENDERTI CURA DI ME?!!!!!- esclamò Sanzo, che quasi non riusciva a credere alle proprie orecchie –E sentiamo: da cosa dovresti difendermi?!!-

-La Foresta è maledetta, signore- rispose Goku, che oppose all’incredulità di Sanzo un’espressione serissima –Si dice che, da alcuni anni, vi si aggirino esseri simili ai demoni!!! E pare che anche i draghi siano tornati a dimorarvi!!!-

-Ma davvero…- fece Sanzo, con una faccia che era il trionfo del “non ci credo neanche se lo vedo!!!” –Vedo, però, che sei riuscito ad arrivare sano e salvo…-

-L’Abate era sicuro di questo, altrimenti non avrebbe mandato me a prendervi!!!^^- esclamò Goku tutto contento e orgoglioso.

-Già. Per questo ha mandato te…- si limitò a ringhiare Sanzo, rivolto però soprattutto a sé stesso.

Quel maledetto!!! Era una provocazione bella e buona, non c’erano dubbi!! L’Abate sapeva che, una volta giunto a Sodom, si sarebbe messo a cercare a destra e a sinistra anche la minima traccia

di un possibile, nuovo legame tra monaci alchemici ed Eretici, ed ecco che quella sottospecie di diavolo con la tonaca gli inviava addirittura un Eretico come guida!!!!.

Sanzo non sapeva se quella fosse una trappola o meno. Gli Eretici erano molto forti e scontrarsi con uno di loro significava correre seriamente il rischio di morire, ma Son Goku era ancora giovane e molto probabilmente inesperto. Se l’Abate avesse voluto eliminarlo avrebbe sicuramente mandato qualcun altro al posto di questo giovane scimmiotto, i cui occhi sembravano incapaci di provare odio o di poter fare del male a qualcuno.

Ma forse, pensò ancora Sanzo, anche quello era un modo per ingannarlo. Forse Goku non era solo. Forse c’era un altro Eretico a Sodom, più grande ed esperto di lui, a cui avevano ordinato di rubare il codice.

Ogni congettura sarebbe, però, rimasta tale se non si fossero decisi a partire!!!.

-Dai ordine di sellare i cavalli- ordinò Sanzo –Desidero partire immediatamente!!!-

-Ehm, credo che viaggiare a cavallo non sia una buona idea- fece Goku scuotendo un po’ la testa.

-E perché?!!- chiese Sanzo, che quando perdeva tempo prezioso in inutili ciance iniziava a non distinguere più né Cristi né Diavoli.

-I demoni potrebbero tentare di rubarceli per cibarsene!!! Oppure le streghe potrebbero trasformarli in mostri divoratori di carne umana!!! O ancora…-

Sanzo si portò una mano sul viso, esasperato.

Ci mancava anche la guida superstiziosa!!!!

-Non, e sottolineo, NON ho intenzione di compiere un viaggio così lungo a piedi!!! Dubito altamente che la Foresta sia abitata da qualcuno e se anche fosse così ci basterà eliminare chiunque cerchi di ostacolare il nostro cammino!!! Hai capito….SCIMMIA!!!-

-Ehhh!!!!!!O___O- esclamò, incredulo, il povero Goku –No, non è possibile!!! ç__ç GOJYO, MALEDETTO, VIENI FUORI!!!! È TUTTA COLPA TUA SE POI ANCHE GLI ALTRI MI CHIAMANO COSÌÌÌÌÌ!!!!!!!!!!!- gridò la scimmietta prima di precipitarsi verso un Gojyo che si era nascosto dietro il bancone, sbellicandosi dalle risate.

 

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Viaggiavano ormai da molti giorni, ma nessuna delle crudeli creature che, a detta di Goku, infestavano la Foresta erano ancora apparse.

Tutto sembrava tranquillo.

Molto tranquillo.

Troppo tranquillo.

Un vero e proprio mortorio, insomma!!!

Sanzo arrivò quasi a sperare che almeno qualche demone si facesse vivo, che un mezzo drago spuntasse all’orizzonte, che una strega qualsiasi li accogliesse con una risata perfida: avrebbe così smesso di annoiarsi.

Ma, soprattutto, avrebbe avuto un po’ di pace e si sarebbe sottratto per qualche minuto dalle chiacchiere e dal petulare di quella scimmietta pestifera!!!!!!!!!!!!!!!!!.

Sanzo non ricordava di aver mai visto un ragazzo più chiacchierone e curioso di Goku: nemmeno 100 ragazzi chiacchieroni e 1.000 ragazzi curiosi messi insieme arrivavano a tanto!!!!.

Si dalle prime ore di viaggio, il giovane cavaliere era stato letteralmente assalito dalle domande di quella scimmietta che, a quanto pare, si divertiva un mondo anche a raccontare storie.

A nulla erano serviti i numerosi colpi del suo fedele e insostituibile ventaglio, né le sue esplicite richieste di silenzio.

In pochi giorni, anzi, Sanzo si era fatto (suo malgrado…) una vera e propria cultura su quella Foresta, sulle sue leggende e sui mille trucchi che consentivano a due viaggiatori come loro di cavarsela senza problemi!!!.

Forse lui era l’unico cavaliere di tutta la Città Occidentale che poteva vantarsi di conoscere tutte le varie tipologie dei frutti di bosco, 20 diversi modi di accendere un fuoco all’aperto e ben 40 diversi modi di cucinare un’ottima minestra di funghi boscherecci!!!.

C’erano dei momenti in cui Sanzo quasi sentiva la mancanza delle vecchie guide che aveva avuto in passato: uomini tutti d’un pezzo, taciturni, silenziosi, abituati a farsi i fatti loro e, soprattutto, per niente invadenti e piagnucoloni!!!!.

-Signore, Ve ne prego!!! Perché non ci fermiamo per mangiare?!!-

-Cosa?!!! Ma ci siamo fermati neanche tre ora fa!!!!-

-Si, ma io ho di nuovo taaaaaanta faaaaame!!!!!!!-

-Non mi interessa!!! Andando avanti così arriveremo a Sodom tra 500 anni!!!!-

-Ma si tratta solo di un veloce spuntino….-

-Stupida scimmia insistenteeee!!!!!!!!!- e giù una sventagliata in piena testa, che riusciva a far zittire Goku solo per qualche minuto.

Era davvero incredibile, non tanto il fatto che quel ragazzo mangiasse in continuazione, quanto che si prendesse così tanta libertà con lui.

Nessuno, e ripeto, NESSUNO si era mai azzardato a rivolgersi con tanta confidenza a Sanzo, nessuno mai aveva così sfacciatamente sfidato la sua ben poca pazienza e, soprattutto, la sua ira funesta!!!.

Ma, cosa ancora più incredibile, Sanzo non riusciva veramente a stupirsi, così come non riusciva ad impedire a Goku di comportarsi in quel modo nei suoi confronti.

Poco ci mancava che quel ragazzo si rivolgesse a lui chiamandolo –Saaaanzoooo!!!!-.

E tutto ciò per colpa di quella stramaledettissima sensazione che tornava, per colpa di quella insistente forma di dejà vu che continuava a tormentarlo.

Malgrado la sua mente continuasse a ripetergli che non era vero, il suo cuore non smetteva di gridargli che aveva sicuramente già visto quel ragazzo.

 

Che gli avesse già parlato.

 

Che, addirittura, avesse avuto modo di VIVERE con lui.

 

E più i giorni passavano, più gli sembrava difficile far tacere quella voce.

La voce del ragazzo dalla pelle bianca e dai lunghi capelli biondi, che ancora era tornato a parlare a Sanzo nella notte quando, rannicchiato nel suo lungo mantello, tentava di chiudere gli occhi e di riposare malgrado lo sferzare del vento, che sembrava quasi il sinistro ululato delle stelle.

 

_________________

 

-Ci sono altri Eretici lì con te a Sodom?- chiese un giorno Sanzo con apparente noncuranza.

Goku, sorpreso da quella domanda improvvisa, fermò il cavallo e senza esitazione rispose –No, io sono l’unico. Perché volete saperlo?-

-Non ti hanno mai insegnato a non rispondere ad una domanda con un’altra domanda?- ribatté Sanzo burbero mentre si fermava al fianco della sua guida.

-Uffa!!! Non è giusto!! Mi riprendete sempre….-

-Perché tu mi dai 1.000 motivi per farlo!!!!- esclamò Sanzo mentre si attardava in una veloce sventagliata di autorità.

Aveva notato qualcosa di curioso: difficilmente Goku parlava di sé. Sanzo di lui non sapeva molto, soprattutto degli anni precedenti il suo arrivo a Sodom, né quella scimmia sembrava volersi dilungare nei particolari quando rispondeva alle sue domande.

-Da quanti anni sei al servizio dell’Abate?-

-Da tanti anni- si limitò a rispondere Goku.

-E come ci sei arrivato qui?- continuò a chiedere Sanzo impertèrrito.

-Mi hanno rapito- rispose mentre un’ombra triste e al tempo stesso irata calava sui suoi occhi –Ho combattuto, ma loro erano in tanti e avevano portato delle orribili catene. Non ricordo dopo quanto tempo sono riusciti a prendermi. Tutto all’improvviso si era fatto buio e quando mi sono svegliato ero ormai a Sodom-.

A Sanzo non serviva sapere nient’altro su quell’argomento, almeno per il momento. Intuì però che doveva essere stata un’ardua impresa riuscire ad avere la meglio su di un Eretico ribelle come Goku, per quanto giovane fosse.

Si chiese, anzi, quanti mercanti di schiavi Goku fosse riuscito ad uccidere prima di essere catturato….

Ciò che, però, in quel momento desiderava soprattutto sapere era COSA quella scimmietta avesse imparato nella Città Orientale. Malgrado Sanzo continuasse a credere che un Eretico giovane lui non sarebbe stato ancora capace di compiere un’impresa come il furto del codice, non poteva comunque scartare alcuna ipotesi.

Senza dire una parola scese da cavallo e si incamminò verso una grande quercia, distante da loro solo alcuni passi. Si sedette su una delle enorme radici che sporgevano del terreno e, scostate velocemente le lunghe falde del suo mantello, tornò a guardare il ragazzo di fronte a lui.

-Scendi da cavallo e vieni qui!!!- ordinò Sanzo.

Con un agile balzo, Goku fece quello che gli era stato ordinato e si avvicinò al cavaliere, a un solo passo di distanza da lui.

-Siediti- ordinò ancora Sanzo e la scimmietta obbedì, accoccolandosi ai suoi piedi, malgrado lo avesse stupito non poco questa improvvisa sosta fuori programma.

-Perché ci siamo fermati?- chiese, ma Sanzo non sembrò neanche sentire la sua domanda e, afferrato da terra un sottile bastoncino, iniziò a tracciare delle strane linee sul terreno.

-Sai dirmi che cos’è questa?- chiese a Goku dopo aver tracciato vicino ai suoi piedi la prima lettera dell’alfabeto greco.

 

Un’alfa.

 

-Allora, scimmia. Sapresti dirmi che lettera è questa?- ripeté Sanzo, che era tornato a guardare con attenzione il giovane Eretico.

Quest’ultimo non aveva ancora detto una parola, ma osservava la lettera tracciata sul terreno con gli occhi letteralmente spalancati e più volte alzò la testa in direzione di Sanzo, per poi tornare ad abbassarla, troppo sorpreso per poter dire qualsiasi cosa.

-Non…non so che cosa sia questo simbolo…- balbettò infine Goku, che stava evidentemente cercando di sottrarsi allo sguardo inquisitorio di Sanzo.

-Bugiardo!!!- esclamò il biondo alzando un pò il tono della voce –Se vuoi mentire, impara a non balbettare!! Ma soprattutto…- e, afferrato con una mano il mento di Goku, girò bruscamente il suo giovane volto nuovamente verso di lui –Voglio che tu mi guardi negli occhi quando ti parlo!!!-.

Ma ancora quei grandi occhi dorati cercarono di sottrarsi dai suoi.

In un attimo, Goku fu di nuovo in piedi e ora guardava Sanzo con uno sguardo a metà tra il sospettoso e qualcos’altro che il biondo non riuscì a capire.

Sanzo non si mosse. Non voleva passare subito alle maniere forti (o almeno, non ancora…) e se avesse ulteriormente insospettito quella scimmia non sarebbe riuscito a cavare neanche un ragnetto dal buco!!!.

Cercò, quindi, di recuperare un’aria calma e il suo normale tono di voce prima di chiedergli

-Perché mi stai mentendo?-

-Non Vi sto mentendo!!!!!- rispose Goku con maggiore determinazione, senza che questo bastasse a convincere Sanzo –E poi non capisco il perché di questa domanda. Sembra che Voi non….-

-Io cosa?!! Finisci ciò che stavi per dire-

-Voi non siate qui solo per il codice- continuò Goku, che ora non cercava più di sottrarsi allo sguardo di Sanzo.

-Io sono qui per il codice- affermò quest’ultimo alzandosi in piedi –E per l’Eretico che ha usato rubarlo. Colui che crede di essere il Seiten!!!-.

Non sapeva come il ragazzo avrebbe reagito a quell’ultima provocazione. Si era preparato a tutto, ma quello che disse Goku lo lasciò del tutto spiazzato.

-Credete che un Eretico si faccia passare per il Seiten?!!- chiese al colmo dell’incredulità.

Sanzo sentì le mani prudergli.

Quella stupida scimmia aveva forse qualcosa da obiettare sulla sua ipotesi?!!!

-Si- rispose un po’ piccato –A meno che non sia stato il Seiten in persona a rubarlo!!!- concluse con un tono da “Ma per favore, non diciamo assurdità!!!!!”.

-Dunque Voi non credete a…a…- balbettò Goku al colmo della sorpresa.

-Non credo a molte cose. E sicuramente non credo che il Seiten esista!!!- ribadì Sanzo, che stava mentalmente chiedendosi quando da inquisitore era retrocesso al rango di inquisito!!!.

Goku face qualche passo indietro, totalmente disorientato.

E deluso.

Ma la pazienza di Sanzo era ormai giunta al punto di non ritorno!!!.

Che diavolo aveva quella scimmia da fare una faccia così delusa?!!!!!.

-Perché?!! Perché non credete che il Seiten esista?!!-

Ancora!!! Quel ragazzo ci aveva preso gusto ad interrogarlo!!!.

-Ho sentito per due interi anni farneticare sull’esistenza di questa creatura. Ma non sono che fandonie, leggende…-

-Non è vero!!!- lo interruppe Goku mentre, avvicinatosi nuovamente a Sanzo, stringeva con forza le braccia del biondo tra le sue mani –Credetemi, non stavano mentendo!!! Il Seiten esiste davvero!!! Io…io l’ho visto….-.

C’era qualcosa di disperato nel modo in cui Goku ne parlava e forse questa costituiva la vera novità per Sanzo.

Perché quel ragazzo, che aveva attraversato tutto solo quella sterminata Foresta pregna di nebbia senza una briciola di paura, temeva che Sanzo non credesse alle sue parole?

Perché?

Iniziava a non capirci più niente, in tutta quella storia…

-Se davvero esiste, dato che TU lo hai visto, dimmi: perché non libera gli Eretici della Città Orientale?-

-Non potrebbe farlo- rispose Goku scuotendo con forza la testa –Seiten Taisei non combatte per qualcuno, né per sé stesso. Egli è solo distruzione e morte e questo è tutto ciò che intende….-

-E allora perché credi in lui?- chiese Sanzo mentre allontanava lentamente le mani della scimmietta dalle sue braccia.

-Non credo in lui nel modo in cui intendete Voi. Il Seiten non mi libererà. E ancora aspetto l’uomo che giungerà ad ucciderlo- rispose Goku prima di voltarsi per ritornare verso il sentiero che stavano seguendo.

 

TO BE CONTINUED!!!