Disclaimers: Rating:
AU(Alternative Universe) e boh? Niente! Prima devo presentarvi i
personaggi
Notes: Dampyr non é mio... I personnaggi non sono miei e la canzone non
é mia (Incubus)...Ma la storia é mia!!!!!!!
Drive
di Akira14
Il tramonto,rosso come se
il cielo stesse sanguinando, illuminava il giorno morente, e salutava la
notte nascente e tutte le sue creature.
Le strade erano fredde e vuote e l'unico rumore, che vagava nell'aria, era
il lontano eco di una radio che stava trasmetteva "Drive".
"Puoi alzare il volume Akira?"
"Certo, mio dolcissimo Kosh; questa é la nostra canzone, vero?"
"...."
"Kae-chan, Hana-kun?"
" Che cosa intendi?" chiese il ragazzo dai capelli corvini.
"Avete dimenticato il giorno in cui ci siamo incontrati? Tutte le
volte che qualcuno di voi si é unito alla mia missione, questa canzone é
stata come la colonna sonora di quei momenti, che hanno cambiato
totalmente la mia vita..."
"Mio caro Akira...E' del tutto inutile chiedersi perchè io ti ami
così tanto... Ti ricordi ogni piccolo dettaglio del nostro incontro. Il
giorno che la mia vita ha iniziato ad avere un senso."
"Do'hao!Il caldo ti sta facendo impazzire.non ti riconosco più!!!"
"Teme Kitsune...Io AMO Akira, quindi posso esprimergli i miei
sentimenti in qualunque momento.E certamente non devo dare spiegazioni a
voi due."
Se uno sguardo potesse uccidere, Hanamchi, sarebbe stato bruciato dallo
sgurdo tagliente di Kaede e Hiroaki.
Inutile dire che ognuno di loro era pazzamente innnamorato di Sendo,
cotto, in una parola.
E Sendo li amava con tutto se stesso.
Il suo preferito era Hiroaki, perchè cercava di negare l'amore che
sentiva per lui. E Akira era stanco di avere uomini e donnne che cadevano
ai suoi piedi. Preferiva dover conquistare le sue "prede".
D'altronde sapeva benissimo, che ciò che impediva a Hiroaki di lasciarsi
andare ,era il fatto che si sentiva colpevole di aver tradito la sua
razza. Dopotutto lui era un vampiro e Sendo un dampyr.
Un amore più impossibile del loro non sarebbe potuto esistere.
E la colpa era una persona sola.
Mitsui.
Uno dei più potenti Maestri della Notte.
Doveva ucciderlo, per rendere Hiroaki completamente libero.
Lo odiava tantissimo.
Non pensava di poter odiare così tanto qualcuno che non conosceva
nemmeno,ma, come si dice, c'è una prima volta per tutto.
Aveva distrutto la vita della persona che amava, e questa gli sembrava una
ragione più che ragionevole per odiarlo con tutto se stesso.
Koshino gli aveva parlato raramente della sua vita, ma Akira pensava che
fosse stato una persona straorinaria, quando era ancora vivo.
Glielo aveva dimostrato, salvando la sua vita la notte in cui si erano
incontrati.
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Quella notte Akira era stato catturato da un branco di non-morti.
Non sapevano che Sendo fosse un dampyr.
E non lo sapeva nemmeno Sendo.
Improvvisamente, uno di loro, si avventò su di lui, pronto a mordergli il
collo, per saziare la sua fame di sangue.
Ma Akira ebbe abbastanza sangue freddo, da reagire dandogli un pugno nella
pancia, con una delle sue mani sanguinanti, e il vampiro cominciò a
contorcersi per il dolore.
"Cazzo, questo qui é un dampyr! Un demone!!!! Il suo sangue é un
veleno per noi. Dobbiamo ucciderlo subito o lui ucciderà noi."
Un non-morto prese una pistola e gli sparò.
La pallottola era a un soffio da lui, quando Koshino, facendogli da scudo
con il suo corpo, la ricevette in testa.
"Corri.
Vattene via, dampyr. Ti
proteggerò da questi succhiasangue." gli disse il ragazzo,
rialzandosi da terra.
"Ma tu...tu...."
"Ti spiegherò tutto più tardi. ADESSO TU DEVI ANDARTENE!!!
VATTENE!!!!!!!!!!!!!!"
Aveva corso, corso e ancora corso...Aveva corso così tanto che le gambe
cominciavano a cedergli per la stanchezza.
Visto che non aveva trovato un posto dove stare, decise di entrare nella
chiesa che era di fronte a lui.
Si sedette su uno dei banchi in ebano,che rendevano ancora più spettrale
quel luogo.
Senza che se ne rendesse conto, le lacrime avevano cominciato a scendergli
lungo il viso.
Piangeva per il dolore e la paura, che ancora non l'avevano ancora
abbandonato.
Ma una mano fredda, sulla sua spalla, interruppe le sue lacrime.
"Non sai niente della tua natura? Non ci credo!!!!!!!!!!!!!!!"
"Che cosa stai dicendo? La mia natura? Sono un essere umano come te!
E potrei sapere almeno come ti chiami?"
"Mi chiamavo Hiroaki Koshino. Quando ero un uomo, quello era il mio
nome. Ma un vampiro, un Maestro della notte, mi ha dato un secondo morso,
un morso speciale, che mi ha fatto rinascere, ma come non-morto, come
membro del suo branco se vogliamo essere più precisi.E nemmeno tu sei un
essere umano"
" E tu cosa pensi che io sia?"
"Non lo penso, ne sono sicuro. Tu sei un dampyr. Tuo padre era, e
probabilmente lo è ancora, un Maestro della Notte; e tua madre, morta nel
darti alla luce era una donna umana. Tu hai incominciato questo viaggio
per ritrovare tuo padre e io ti posso aiutare."
"Perchè? Perchè vuoi aiutarmi? E come hai fatto ad uccidere gli
altri non-morti?"
"Io voglio aiutarti, perchè odio la mia razza.
Gli altri, i miei compagni di caccia, sono stati incenriti dalla luce del
sole...Sono stati così stupidi, che hanno meritato di morire. Questa é
la differenza tra i non-morti e il nostro Maestro. Lui può andare in giro
quando gli pare e piace, e solo il sangue di un dampyr, come te, lo può
uccidere
Tutto quello che dicono su di noi, é falso. Non temiamo l'aglio, e
possiamo rifletterci negli specchi."
"Quindi gli ammazzavampiri sono tutti buffoni? La croce non ti fa
niente? E il paletto nel cuore?"
"Ho mangiato talmente tanti cacciatori che non ricordo nemmeno
quanti. E loro avevano penasato di uccidermi con quelle
stupidaggini."
"Ma come posso fidarmi di te? Sei un mostro."
"Devi."
"Ho un 'idea"
Si avvicinò ad Hiroaki e lo baciò, lentamente, facendo scorrere sulla
lingua sulle labbra del vampiro, mentre le mani scorrevano lungo il suo
corpo.
Quest'ultimo provò a scappare, ma la presa di Akira era troppo forte.
Così decise di ricambiare il bacio.
Però quando si accorse che Sendo voleva più di un semplice bacio, si
mise a gridare.
"NO, Akira. NON ADESSO!!!!!!! Dobbiamo andarcene, prima che il mio
Maestro mi catturi."
Hiroaki non aveva voluto ammettere nemmeno a stesso, ma aveva seguito
Akira, per la semplice ragione che si era innamorato di lui a prima vista,
ma questa era la verità. Altro che odio verso i suoi simili.
Salendo in macchina, accese la radio.
Una canzone riempì la macchina con la sua fredda e penetrante tristezza.
"Drive"
E così cominciarono il loro viaggio.
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Il secondo ad unirsi era stato Kaede.
Erano a Parigi, per trovare il Maestro di quella città e ucciderlo.
Ma un giovane in piedi sul bordo del ponte, catturò la loro attenzione.
"Devo parlargli. Sono sicuro che sta facendo un errore."
"Lascialo al suo destino."
"Geloso, Hiro-kun?"
Perchè non avrebbe dovuto esserlo?
Il ragazzo era così bello, da sembrare irreale.
E Akira era soltanto SUO.
Non voleva dividerlo con nessuno, tantomeno con un umano.
"Dobbiamo uccidere un vampiro, te ne sei già dimenticato?"
"Ho deciso di salvare questo ragazzo. Lo sai, sei provi a lasciarmi,
sei morto"
"Va bene. Fa quello che ti pare. Ma non aspettarti che io ti
aiuti."
Kaede aveva deciso di suicidarsi, non aveva più senso continuare a
vivere.
Il suo sogno, diventare un giocatore di pallacanestro, era svanito,
scivolato via, come sabbia, attraverso le sue dita.
E tutto questo solo per una stupida malformazione al ginocchio destro.
Quando finalmente aveva trovato il coraggio di gettarsi nella Senna, vide
due uomini dirigersi verso di lui.
Uno era totalmente da pesanti abiti neri, e anche se faceva un caldo
soffocante, indossava dei guanti, un passamontagna sul volto e un lungo
cappotto.
Il più alto, invece, indossava un paio di pantaloni beige, MOLTO aderenti
e una maglietta bianca. Quegli abiti lasciavano ben poco all'
immaginazione, anzi. Rivelavano chiaramente suo corpo muscoloso.
Kaede pensò che la sua mascella stesse toccando terra.
Era incredibile.
Era perfetto, gli zigomi alti, il naso diritto, le labbra sottili su cui
era dipinto un sorriso a metà tra il dolce e il malizioso, cosa che fece
battere il cuore di Rukawa alla velocità della luce.
"Perchè vuoi sprecare la tua vita in questo modo?"
"Non ho nessuna ragione per continuare a vivere. La mia vita é
orribile, disgustosa....Sono stanco di perdere il mio tempo..."
La cosa più strana di quel tipo, erano i capelli dritti, raccolti in
ciocche talmente piccole da sembrare spilli.
Con tutto quel vento i capelli gli avevano coperto il volto, ma per
l'altro quello non era certo un problema.
Gli scoprì gli occhi e le labbra, e lo baciò con tutta la tenerezza di
cui era capace.
"Hai una ragione adesso. ME. Sono sicuro che accetterai di seguirmi
nella mia missione..."
"Quale missione?"
"Sono un cacciatore di vampiri e tu potresti essere il mio
assistente, ok?"
"Perchè no? Sicuramente la mia vita sarà meno noiosa."
E si unì a loro.
Raggiungendo la macchina Sendo sentì ancora una volta quella canzone.
"Drive"
Dopo pochi giorni; visto che grazie al suo splendido aspetto, attirava
moltissimi vampiri, Kaede diventò un membro indispensabile del loro
gruppo.
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L'ultimo ad aggregarsi a loro fu Hanamichi Sakuragi.
Erano a Berlino.
Stavano camminando tranquillamente, quando videro un cecchino sul tetto di
un edificio di fronte a loro.
Aveva cercato di uccidere Koshino con un fucile.
Naturalmente, ancora prima che potesse premere il grilletto, Koshino era
dietro di lui.
Lo aveva buttato giù con un calcio, e aveva messo in bella mostra i suoi
denti acuminati e taglienti, pronto a succhiargli il sangue
All' improvviso una voce l'aveva fermato.
"No Hiro-kun, non farlo!"
Akira era rimasto impressionato da quegl'occhi castani, pieni d'odio, e da
quei capelli di rosso fuoco.
"Perchè? Ho fame!!!!!!!!!!"
"Farai cena più tardi. Adesso, questo sicario, deve dirci chi l'ha
pagato per ucciderci."
Gli uomini che l' avevano salvato erano di sicuro i più belli che avesse
mai visto.
Il più pallido era troppo perfetto ma l'altro era semplicemente
meraviglioso.
"Farò tutto ciò che volete ma non lasciate mi uccida,
perfavore..."
"Ok...Ora dicci chi vuole morto Hiroaki?"
"Mitsui. Hisashi Mitsui. Mi ha pagato per uccidervi tutti."
"Possiamo perdonarti solo se accetti di seguirci. Vuoi essere un
altro membro di questo gruppo di ammazzavampiri?"
"Mi sembra che io non abbia altra scelta..."
"Possiamo firmare questo accordo con un bacio?"
"No....mmmhhhh.."
< Oddio, é da una vita che aspetto di incontrare un uomo come lui. E'
bello, simpatico e tollerante e bacia da dio. Come posso perdere
l'opportunita di avere un ragazzo come lui?>
E così li aveva seguiti.
Ancora una volta la radio stava passando "Drive".
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E adesso erano tutti sulla stessa macchina.
Solo Akira andava d'accordo con tutti.
Gli altri si odiavano a vicenda.
Un pensiero, ecco l'unica cosa che avevano in comune.
"Presto, farò in modo che questi due cretini muoiano. Ed Akira sarà
MIO. SOLO MIO"
FINE PRIMO CAPITOLO
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