Nota dell’autrice
I personaggi appartengono agli aventi diritto e la storia non è scritta a scopo di lucro.
La storia è ambientata a livello del 10 volumetto dell’edizione italiana.
Ho scritto questa storia per la mia amica Sky e spero che non ne rimanga delusa


Dream

di Minako



Fuma abbracciò Kamui da dietro.
- Fuma...- lo stupore del ragazzino era tangibile.
- Kotori ha detto che stavi piangendo... -
- Kotori! Riesce a capirci?!
L’amico d’infanzia fece un segno di diniego.
In quel momento le porte automatiche s’aprirono e apparve il presidente dell’istituto Clamp.
- Kotori, vuoi venire con me?- domandò alla ragazzina sorridendo.
- Dove la porti?- domandò Kamui con fare protettivo.
- A fare una passeggiata in giardino... credo che voi dobbiate parlare...- così dicendo prese la ragazzina per mano ed uscì.
- Kotori...- mormorò Kamui osservando le porte che si erano richiuse.
- Kamui...- il ragazzino si voltò- Hai finalmente preso una decisione?
- Io...- guardo alternativamente il ragazzo più grande e le porte che si erano richiuse -... voglio solo proteggere un mondo in cui tu e Kotori possiate vivere felici...-
Fuma avvicinò alla sua bocca le dita sottili dell’altro.
Un ghigno malevolo si dipinse sul suo volto, poi iniziò a baciare le dita candide di quella manina, una dopo l’altra.
Kamui era confuso.
Fuma iniziò a leccare avidamente le dita per poterne gustarne meglio il sapore.
Nei suoi occhi brillava una luce sinistra.
- Fuma...?- il ragazzino dagli occhi ametista lo guardava con crescente stupore.
Senza ascoltarlo Fuma iniziò ad aprire la divisa dell’altro.
- Fuma? Ma cosa?-
- Cosa c’è Kamui?- ormai il ragazzo era a torso nudo.
Il compagno più adulto stava facendo scorrere con lentezza le proprie gelide dita sulla pelle calda di Kamui.
I muscoli del giovane fremevano.
Fuma sorrise soddisfatto quando notò un leggero rossore dipingersi sulle guance del più giovane; poi gli accarezzò i capelli setosi.
Si chinò per sussurrargli
- Allora Kamui, non ti piace ciò che ti sto facendo?- finito di parlare gli solleticò il lobo con la lingua.
- Allora?- chiese ancora.
- Fuma... che stai facendo...?-
- Quello che anche tu desideri, no?- e gli baciò l’incavo del collo con passione.
- Fuma...- senza dargli retta lo fece sdraiare sul morbido tappeto e costellò il suo torace di piccoli, ma accesi, baci.
Kamui non riusciva a capirsi.
Gli era chiaro che il suo corpo stava assecondando Fuma, qualsiasi cosa egli stesse facendo, eppure non riusciva a capire il perché di quelle ondate enormi che lo travolgevano!
Fuma s’interruppe per spogliarsi a sua volta e Kamui boccheggiò cercando di riprendere fiato.
Ora i due compagni si potevano guardare.
Fuma si tolse velocemente la casacca ed i pantaloni; attraverso la soffice stoffa dei boxer si poteva vedere la sua eccitazione.
Schiacciò nuovamente Kamui sul tappeto con il suo peso.
Ricominciò a baciarlo, questa volta sulla bocca, mentre le sue mani gli slacciavano i pantaloni.
La sua lingua trovò una fessura nella bocca di Kamui e vi s’infilò velocemente.
Esplorò a lungo quell’antro, poi scese a baciargli il collo ed il petto mentre i pantaloni ricadevano da qualche parte.
Abbassò con decisione l’elastico dei boxer del più giovane.
Kamui si ritrovò ad ansimare quasi senza accorgersene.
La sua pelle bruciava come fuoco e le azioni di Fuma non facevano che aumentarne il calore.
- Fu... ma...- si ritrovò a mugolare mentre il compagno si destreggiava abilmente con le sue parti intime.
Fuma sorrise, un sorriso cattivò però.
Sentì Kamui venire e si ritrovò le mani bagnate dal liquido perlato.
Leccò avidamente quel succo, poi baciò Kamui in profondità.
Il sapore di Fuma era mischiato al suo.
Entrambi i boxer furono scaraventati da qualche parte.
- Kamui...- un ghigno feroce si diffuse sul volto del più maturo.
Voleva fargli male! Male davvero!
Si sdraiò supino e tirò Kamui verso di sé.
Il più giovane comincio a baciarlo con dolcezza, poi lasciò che la lingua dell’altro entrasse nella sua bocca.
Sentiva l’erezione del più adulto premere contro di lui.
Fuma e Kamui si guardarono e Kamui poté intravedere per un attimo una luce maligna nei suoi occhi, ma non ci diede peso.
Fu uno sbaglio!
Avrebbe dovuto invece!
Kamui allargò le gambe innocentemente per essere meglio a contatto con la pelle di Fuma e quest’ultimo, con un rapido movimento, lo impalò sul suo membro eretto.
Kamui non poté neanche urlare tanto forte era il dolore.
Si sentiva spaccato in due!
Grosse lacrime iniziarono a scendere lungo il suo bel profilo, ma neanche per un attimo sospettò che l’altro lo stesse facendo soffrire con intenzione.
Poi lo sentì esplodere dentro di sé e si appoggiò pesantemente all’altro.
Quando riprese coscienza delle sue azioni poté distinguere la risata di Fuma.
- È così facile farti soffrire! Quasi non c’è gusto!-
- Ma... Fuma...!-
- Sei indegno d’essere un drago del Cielo!
- Drago del Cielo?
- È il destino che hai scelto per te! Io sono divenuto il Drago della Terra e ti ucciderò!- sorrise di nuovo con aria maligna- Ma prima ti farò soffrire!!!!!!!!!!!!!!!!-
La risata glaciale dell’essere si diffuse per tutta la stanza...
... Fuma si raddrizzò di scatto e le coperte caddero per terra.
Fuma ansimava.
Guardò l’orologio, erano le 5.47, poco dopo si sarebbe dovuta alzare per andare a scuola... sarebbe successo qualcosa quella giornata, lo sentiva...
C’entrava forse quel suo strano sogno? Non lo ricordava bene ma gli sembrava...
S’accorse in quel momento, con imbarazzo, che il pigiama e le coperte erano bagnate da un liquido perlato...
... come lo avrebbe spiegato a Kotori? Doveva fare il bucato proprio quel giorno!


FINE^O^O^O^O^O^O^


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