Disclamer: per
quanto vorrei esserne proprietaria… non sono miei ma appartengono a
Inagaki Riichirou e Murata Yussuke… se fossero miei sarebbe uno Yaoi
e non uno Shonen… u.u
Note: eh si, l’ossessione… Eyeshield 21… personaggi
fantastici… stranamente mi piccono tutti >< e tifo le coppie ShinSena
e MusashiHiruma, anche TakamiSakuraba e molte altre… che dire… possibili
spoiler (sicuramente un pezzettino della puntata 54)…. E adesso…. YA-HA!!!
NdSaya – oddio...dopo certe cose che ho letto *fix capitolo 258 di Es21*
non è che sia molto in me...>o< ma visto che è una ficcy per zia Miyu...ALL’ATTACCO!!!
NdDragon
Dedica: vedi zia… siccome siamo incapaci di scriverti
due fic corte… te ne regaliamo una lunga che vale per entrambe… buon
compleanno in ritardo zia, come al solito NdSaya - :P facendo i calcoli
viene lunga come due one-shot quindi è lo stesso no? ^o^ Auguri (XD
in ritardo come diceva sis)! NdDragon
Stronger
di Dragoneyes e Saya
Ormai tutto il
team dei cavalieri bianchi aveva capito che quella di Shin non era certamente
un’ossessione normale. Quello dell’asso degli Oujou White
Knights era una cotta di cui nemmeno il ragazzo si era accorto.
Tra l’altro la cosa era peggiorata ancora dopo la partita contro
i Dokubari Scorpions.
L’asso degli Oujou non riusciva a togliersi dalla testa quelle
labbra rosse e timidamente sensuali di Eyeshield 21.
“Shin?”
Il linebacker stava in mezzo al campo d’allenamento dallo stemma
della mano a pugno avvolta in una fiamma blu, mentre i compagni di squadra
lo fissavano.
Sakuraba si girò verso il quarterback, visto che non era riuscito
a richiamare l’attenzione del moro, e Takami si aggiustò
gli occhiali.
“Guarda, c’è EyeShield 21.”
A quelle parole Shin si risvegliò di colpo dal suo fantasticare,
guardandosi introno cercando il ragazzo nominato dall’altro con
lo sguardo, mentre Takami e Sakuraba assumevano espressioni leggermente
compiaciute.
“E proprio cotto…” dovette sussurrare l’idol
delle ragazze, sospirando.
“Non credo che l’altro sia da meno… il che…”
ma Takami non finì mai la frase, si aggiustò solamente
gli occhiali girando le spalle all’asso degli Oujou, dirigendosi
verso i spogliatoi visto che gli allenamenti erano finiti.
“Continuate
ad allenarvi…” disse Hiruma mentre si dirigeva verso il
quarterback dei Knights intento ad aggiustarsi gli occhiali con un sorriso
strano sulle labbra.
Sena mentre correva su è giù per i suoi 40 yards teneva
d’occhio i due che stavano parlando. Hiruma sembrava ancora più
demoniaco del solito, e la cosa lo preoccupava non poco, ma pur di non
essere beccato a fissarli, si concentrò su quello che stava facendo.
Anche agli altri componenti dei Devil Bats non sfuggì l’incontro,
l’unico che sembrò fregarsene era Musashi che continuava
ad allenarsi come se niente fosse successo tirando con forza il pallone
colpendo sempre la meta che si era posto.
Non passò molto tempo perché il demone biondo tornasse
dalla sua squadra, urlando di non fare gli sfaticati come al loro solito,
e, mentre masticava la sua gomma, il suo sguardo si fissò su
un certo runningback senza commentare.
Quando finalmente l’allenamento finì e tutti quanti, esausti,
si erano rifugiati nello spogliatoio, Hiruma poggiò una delle
sue tante mitragliatrici sulla spalla e li guardò tutti dicendo:
“Domani alle 6 di mattina partiamo per il ritiro.”
“EH?” fu l’unica reazione logica della squadra che
non sapeva nulla a proposito, anche perché qualcuno aveva mai
nominato una cosa del genere.
“E ci staremo tutta la settimana” concluse il demone biondo,
girandosi per poi uscire dallo spogliatoio, seguito da Musashi che,
di nuovo, non si era sorpreso di quell’improvvisa decisione e
che, mentre gli altri erano rimasti ad imitare dei pesci fuor d’acqua,
si era già rivestito.
“Dì… come mai il ritiro?” chiese il kicker
quando furono abbastanza lontani e Hiruma sorrise fissandolo:
“Lo scoprirai presto, vedrai che ci divertiremo.”
La mattina
dopo alle 6 l'intera squadra dei Devil Bats era pronta a partire. Ovviamente,
visto l'orario assurdo, c'era chi si lamentava sottovoce della cosa,
anche se faceva ben attenzione a non farsi sentire dal proprio capitano:
benché una scarica di mitra li avrebbe certamente svegliati,
non era il caso di farsi sparare addosso già di prima mattina.
C'era addirittura chi, come Sena e Monta, sembrava molto propenso ad
addormentarsi semplicemente in piedi lì dove si trovavano perché,
benché Hiruma avesse detto loro di aspettare lì, non aveva
specificato 'chi' o 'cosa' dovessero aspettare.
L'apatia generale, tuttavia, sembrò crollare sostituita da genuino
stupore e decisa perplessità quando videro un pullman recante
lo stemma degli Oujou avvicinarsi a loro. Un brusio di sommessi "Non
sarà mica..." e "Non vorrà mica che andiamo
con loro..." si sparse per tutta (o quasi) la squadra mentre istantaneamente
tutti gli sguardi si puntavano su Hiruma che si limitò a sghignazzare
con fare diabolico come suo solito.
Quando infine il pulman si fermò vicino al gruppetto dei Devil
Bats, tutti i membri della squadra ebbero conferma dei propri sospetti.
"Ok, tutti a bordo, fottuti bastardi!" esclamò Hiruma
facendo apparire uno dei suoi mitra e sparando in aria per sottolineare
la cosa.
Appena la porta si aprì notarono Takami con un sorriso pari a
quello di Hiruma e un blocco per gli appunti in mano.
“Buon giorno Devil Bats. Prego, salite uno ad uno, così
vi posso indicare i vostri posti a sedere.”
Hiruma si appoggiò con la schiena contro il pullman lì
vicino a Takami, mantenendo il proprio ghigno ben poco rassicurante
e facendo sì che tutti i propri compagni di squadra venissero
scossi da una specie di brivido premonitore.
"L'avete sentito, no?!" disse battendosi il mitra contro la
spalla "Vedete di darvi una mossa, non abbiamo tutta la giornata!"
esclamò facendo scattare sull'attenti tutti i membri dei Devil
Bats e facendoli affrettare verso l'entrata del pullman.
La fila si formò e Takami diligentemente spiegò ad ogni
membro della squadra avversaria dove dovesse andarsi a sedere, Sembrava
che avesse fatto tutto un calcolo per far sedere insieme un membro del
Oujou e uno dei Devil Bats. Kurita prese posto nel ultimo sedile vicino
a Ootowara, così come Komonsubi si dovette sedere vicino a Ikari
e così via.
Sena, che per colpa dello shock era per ultimo, già tremava all’idea
di chi sarebbe stato il suo compagno di posto.
“Ah…. Eyeshield…” sorrise Takami fissando il
ragazzo per poi fissare la cartella.
Sena continuava a fissare Takami come se questi lo stesse per azzannare
e facendo sì che Hiruma lo pungolasse con la punta del mitra
per dirgli di darsi una mossa. Il ragazzino più piccolo si lasciò
sfuggire un "iiiiiiiiiihhh" mentale mentre sbiancava alla
vista dell'arma e si affrettava verso Takami per allontanarsi il più
possibile dal demone biondo.
"...uh...s-sì?" domandò come in attesa di sentire
la propria condanna a morte o qualcosa di simile, e assumendo così
un'aria che fece sbuffare divertito Hiruma. Il quarterback dei Oujou
nemmeno guardò Sena, mentre gli rispondeva.
“Il tuo posto è vicino a Shin.”
Sentendo quelle parole Sena non seppe se essere sollevato o innervosito
dalla cosa, e si limitò ad annuire lanciando un'occhiata di sottecchi
verso Hiruma come a controllare che questi non volesse attaccarlo alle
spalle, per poi fuggire a tutta velocità verso il posto che gli
era stato indicato.
Takami finalmente alzò lo sguardo per guardare direttamente Shin,
per vedere la sua reazione: infondo avevano annunciato che sarebbero
andati in ritiro per una settimana con I Devilbats, ma non avevano spiegato
nulla sul sedersi in modo predefinito, e siccome Takami conosceva abbastanza
bene Shin, notò per un millisecondo un cambiamento nello sguardo
quando Sena si sedette accanto a lui, scusandosi per chissà cosa
come al suo solito.
Hiruma sembrò notare a sua volta il comportamento sia di Shin
che di Sena, ed ebbe un ghigno divertito mentre saliva a sua volta sul
pullman, lanciando un'occhiata divertita verso Takami.
Sena nel frattempo si era seduto lì accanto a Shin arrossendo
un poco senza sapere bene lui perchè e mormorando una sorta di
scusa, benchè quella situazione non fosse colpa sua, e tenendo
lo sguardo basso come se avesse timore di vedere le reazioni di Shin.
Takami si sedette vicino a Sakuraba che stava in prima fila, mostrando
a Hiruma il sedile in loro corrispondenza dal lato opposto del corridoio,
e vicino al quale era seduto Musashi, per poi dire all’autista
di partire.
Shin osservò Sena e di nuovo senza rendersene conto fissò
lo sguardo sulle sue labbra e nella sua mente di nuovo tornarono rosa
come in quella partita contro gli Scorpions, momenti dopo si riscosse
e con il suo tono apatico chiese:
“Hai la febbre Eyeshield?”
Sena sentendo la domanda di Shin sembrò riscuotersi dal proprio
stato di paralisi dovuta all'imbarazzo e girò il viso verso di
lui con aria un po' impacciata.
"C-come?...oh, no no! Sto bene!" esclamò sapendo di
star parlando ad una velocità inaudita, accavallando le parole
tra di loro a causa del nervosismo, ma non riuscendo a farne a meno
"N-non...non c'è bisogno che ti preoccupi, davvero..."
“Mh…” fu l’unica risposta dell’asso degli
Oujou, che però continuava a fissare il ragazzo sedutogli accanto,
il suo rivale era veramente… carino. Appena quel pensiero attraverso
la sua mente alzò solo un sopraciglio come per chiedersi da dove
fosse arrivato, per poi girarsi a fissare fuori dalla finestra analizzando
la situazione. Sì, Sena per Shin era carino, anzi, molto più
che carino, era stupendo… adesso il linebacker degli Oujou doveva
solo trovare un nome per quella sensazioni.
Sena rimase ancora con lo sguardo basso per alcuni istanti, non sapendo
bene comportarsi, per poi azzardarsi a lanciare un'occhiata verso Shin
e notare che fortunatamente questi aveva puntato il proprio sguardo
altrove. Si lasciò sfuggire un debole sospiro e il rossore delle
sue guance svanì un poco mentre si strofinava le mani tra di
loro con aria vagamente nervosa: non sapeva perché ma la vicinanza
di Shin lo faceva sentire sulle spine...
La cosa che i due non sapevano e di cui non si rendevano nemmeno conto
era che da li a breve sarebbe iniziato un inferno. Non sapevano nemmeno
di essere sotto controllo e che sia Hiruma che Takumi li stavano osservando
sui propri portatili, discutendo sul da farsi nella loro chat privata.
Hiruma ghignò osservando il proprio portatile e lanciò
un'occhiata divertita a Takami per quello che aveva appena scritto.
Poi rispose velocemente esponendogli la propria idea sul loro 'piano
diabolico' e si mise ad attendere la replica dell'altro lanciando un'occhiatina
verso Musashi come per vedere che stava combinando.
Il quarterback degli Oujou fissò la risposta di Hiruma e alzò
un sopraciglio, per poi cercare di immaginare la cosa. Sorrise in un
modo alquanto pericoloso da Black Takami e rispose velocemente ignorando
le occhiate leggermente preoccupate di Sakuraba.
Musashi invece, ignorando tutto, a cui non interessava scoprire in anticipo
i pieni strani e diabolici di Hiruma, si era addormentato visto l’orario
allucinante in cui erano partiti: considerando che aveva ri-iniziato
a frequentare la scuola, era decisamente troppo presto per i suoi gusti...e
poi il demone biondo era rimasto a casa sua la sera prima, il che significava
che aveva dormito ben poco.
Hiruma sembrò divertito dal trovare Musashi addormentato e gli
tirò un pochino la guancia anche se senza svegliarlo, per poi
riportare la propria attenzione al portatile vedendo la risposta di
Takami. Uno dei suoi tipici "kekekekeke" gli sfuggì
alle labbra mentre mandava un paio di immagini delle presunte possibilità
di scelta al suo 'compagno di malefatte'.
Takami appena il download fu completo fissò per un attimo le
immagini per poi leccarsi le labbra ed infine tornare a scrivere una
lunga risposta, ignorando il fatto che quelli che erano seduti dietro
di loro stavano sudando freddo per l’atmosfera che si era creata
intorno ai due capitani.
Sakuraba osservò il proprio compagno di posto con aria alquanto
perplessa, deglutendo appena: decisamente quel giorno Takami stava portando
fuori il peggio di sè - almeno se si considerava l'aura maligna
che lo circondava - e a quanto sembrava la colpa era del quarterback
dei Devil Bats a giudicare da come quest'ultimo fosse circondato a propria
volta dallo stesso genere di alone maligno. Saggiamente decisa di scuotere
il capo e lasciar perdere, non volendo essere immischiato in chissà
quale assurdo piano i due stavano progettando.
Quello
che per molti sembrò un viaggio molto più lungo di due
ore finalmente finì e non appena il pullman si fermò Takami
prese posizione e fissò i presenti.
“Le camere sono state già divise, il compagno di stanza
della settimana sarà la persona con cui siete stati seduti in
queste due piacevoli ore di viaggio… le chiavi le ritirate alla
reception. In trenta minuti però entrambe le squadre devono essere
presenti ognuna sul proprio campo. Il campo a destra è dei Devilbats,
mentre gli Oujou avremmo quello di sinistra. Tutto chiaro?”
tutti risposerò unanimemente un si.
“Adesso filate.”
E il pullman si svuotò.”
Sena scese dal pullman sentendosi ancora più nervoso di quando
c'era salito: di sicuro la notizia appena data da Takami non lo aveva
aiutato a rilassarsi, e ora aveva ripreso a lanciare piccole occhiatine
verso Shin come a voler vedere le sue reazioni.
Intanto sul pullman erano rimasti solo Takami e Sakuraba, che già
si stavano avviando verso l'uscita, e Hiruma che stava fissando un Musashi
ancora addormentato. Con uno sbuffo seccato, e ben poca delicatezza,
il demone biondo afferrò una guancia di Musashi con quella specie
di artigli che si ritrovava, tirandola.
"Sveglia, fottuto vecchiaccio!" esclamò ben sapendo
di stargli facendo male.
Musashi aprì un occhio fissando Hiruma senza scomporsi, chiedendo
semplicemente “Siamo arrivati?” facendo sorridere Takami
che stava scendendo seguito da Sakuraba, il quale stava fissando curioso
Shin, che camminava un passò dietro a Sena, tendo il suo borsone
sulle spalle e fissando con intensità il didietro del più
piccolo senza rendersene conto.
Hiruma ebbe un ghignetto nel vedere Musashi finalmente sveglio ed annuì.
"Sì, esattamente" replicò avvicinando il viso
al suo e dandogli morsetto veloce sulle labbra "Quindi vedi di
alzare il culo" aggiunge mentre il suo ghigno si allargava.
Nel frattempo Sena continuò a sentirsi sulle spine 'avvertendo'
lo sguardo di Shin su di sè ma senza sapere che era lui la causa
del suo nervosismo di quel giorno. Quando poi questi gli si fermò
accanto gli lanciò un'occhiata un poco imbarazzata e si lasciò
sfuggire un “Oh...allora...siamo in camera insieme..." appena
accennato.
“A quanto pare.” fu la solita risposta apatica di Shin,
anche se dentro di sè ne era veramente felice, poteva conoscere
Eyeshield in altri modi, ma non se ne rendeva nemmeno conto.
Sena spostò un poco il peso del proprio corpo da un piede all'altro
mentre ancora gli lanciava occhiatine, non sapendo bene che fare.
"Allora...andiamo?" domandò "...abbiamo solo mezz'ora..."
Shin si riscosse e si incamminò verso gli alloggi soffermandosi
alla reception per chiedere le chiavi. Aspettò che Sena gli fosse
subito dietro e si diresse verso la stanza che gli era assegnata. Arrivò
al numero giusto fissando la porta, notando che il primo vicino di destra
era Takami con Sakuraba e quello a sinistra era Hiruma con Musashi.
Shin ignorò la cosa e aprì la porta ma non entrò
subito, alzò solo un sopraciglio.
In quella camera c’era un letto matrimoniale… un solo letto
e loro erano due.
Sena seguì il linebacker tenendo il viso un po' basso per tutto
il tragitto, poi quando lo vide aprire la porta e fissare perplesso
la stanza seguì il suo sguardo. I suoi occhi si spalancarono
mentre balbettava parole sconnesse.
"Ma...ma...ma perchè...cioè...oddio..." concluse
abbassando di nuovo lo sguardo ed arrossendo ancora di più.
Shin ci passò sopra in pochi momenti ed entrò tirando
dietro anche Sena sconcertato e chiuse la porta, si guardò introno
e occupò uno dei due armadi presenti ignorando i pensieri contorti
che gli si formavano nella testa, quelli li avrebbe analizzati la sera
prima di addormentarsi, in quel momento doveva sistemarsi e andare agli
allenamenti.
Entrambi i ragazzi furono pronti in meno di dieci minuti e Shin si girò
verso Sena.
“Vado a correre…” disse fissandolo.
Sena sistemò velocemente le proprie cose, impegnato a guardare
tutto fuorché Shin. Quando sentì poi le sue parole si
girò a fissarlo e parlò ancora prima di pensare bene cosa
stesse per dire.
"Vengo con te!" esclamò come se l'idea di poter correre
lo rilassasse un po' nonostante la vicinanza dell'altro.
Così i due finirono per essere i primi due sul campo correndo
introno all’albergo e ai due campi d’allenamento, ignorando
di nuovo il fatto d’essere osservati.
Quel giorno gli allenamenti andarono più che bene, la maggior
parte dei ragazzi fu esausta, tranne qualche eccezione, eppure anche
se stanchi conversarono animatamente al tavolo mentre gli veniva servita
la cena, arrivando anche al punto di fare a gara a chi mangiava di più.
Inutile dirlo che alla fine in gara rimasero Ootowara e Kurita.
Quando infine le due squadre finirono di cenare, ognuno tornò
alle proprie camere decisamente soddisfatto nonostante la stanchezza.
Sena e Shin erano rimasti un pochino indietro e quando i due entrarono
nella propria camera il runningback si rivolse all'asso dell'Oujo con
aria un pochino nervosa.
"Shin-san...io ecco...stavo pensando di andare a fare un bagno
per rilassarmi..." cominciò con fare esitante "...ecco...vuoi...venire
con me?" domandò tutto d'un fiato stringendo gli occhi:
se da un lato la vicinanza di Shin lo rendeva estremamente nervoso,
l'idea di andare da solo in giro di notte di sicuro non lo attirava
minimamente.
Il linerback dei Oujou ci pensò per un attimo, infondo un bagno
caldo non gli avrebbe fatto male, e poi era sano rilassare i muscoli
dopo una giornata intensa di allenamento. Prese il suo asciugamano e
fissò Sena dando per scontato che avesse accettato la sua proposta.
Sena non seppe se essere contento o no del fatto che l'altro avesse
accettato così prontamente il suo invito, ma non potè
trattenere un sorriso radioso rivolto verso Shin. Prese poi a propria
volta l'asciugamano e cominciò a dirigersi verso il bagno insieme
all'altro con un'aria un po' più rilassata ed allegra di prima.
Quel sorriso bloccò per un attimo Shin scaldandogli il cuore
e guardò perso dietro il runningback che lo stava precedendo
verso i bagni, per poi finalmente decidersi a seguirlo e chiudere la
porta della loro stanza alle sue spalle.
Sena camminò per i corridoi rallentando un pochino il passo in
modo che Shin gli si affiancasse e continuò a sorridere tra sè
e sè, come se la presenza dell'altro lo rendesse estremamente
felice.
I due infine raggiunsero la porta che conduceva al bagno ed il ragazzo
più piccolo si fermò lanciando un'occhiata all'altro come
a vedere se fosse sicuro che volesse stare con lui.
Il ragazzo più alto aveva leggermente i pensieri scombussolati
e cercava di metterli in un ordine perfetto come al solito, ma avendo
vicino quello squisito runningback non poteva razionalizzare molto.
Finalmente arrivarono nei bagni e Shin si guardò in giro, c’era
qualcosa che non andava.
Sena era a sua volta un pochino scombussolato dalla vicinanza dell'altro,
e non stava molto badando a quello che succedeva intorno a lui, troppo
intento a fissare l'altro per poter pensare a cose diverse dal cercare
di smettere di arrossire continuamente.
Shin dopo aver deciso che infondo non c’era nessun pericolo iniziò
a spogliarsi, facendo si che Sena gli girò le spalle per l’imbarazzo
e anche lui imitandolo inizio a spogliarsi per finire che entrambi fossero
avvolti solo da un piccolo asciugamano. Il running back aprì
la porta verso i bagni seguito da Shin per poi rimanere bloccato.
Di fronte a loro si presentò una scena alquanto particolare per
i loro giovani e inesperti occhi.
La vasca era già occupata da Hiruma e Musashi, ma questo non
era il problema, quello che fece arrossire Sena e lo fece girare, sbattendo
contro il petto di Shin, il quale seppe solo chiudere la porta, fu il
fatto che il demone biondo stava dondolando su e giù sul grembo
del kicker dei Devilbats, facendo suoni che Sena non riusciva a capacitarsi
che Hiruma potesse fare e che, oltre a questo, le mani di Musashi stavano
viaggiando dalla schiena al didietro del capitano, mentre con le labbra
stava stuzzicando i capezzoli – o almeno così si presumeva
visto che i due la cosa l’avevano vista solo fugacemente -.
Sena, quando l'altro ebbe chiuso la porta, tenne il viso basso mentre
sentiva le proprie guance andare a fuoco: non era molto certo neppure
lui di quello che aveva visto, ma era sicuro che qualsiasi cosa i due
stessero facendo, lui NON voleva sapere di cosa si trattasse. Inconsciamente
con la mano era andato a stringere il braccio di Shin come in cerca
di supporto visto che le sue gambe sembravano poco propense a reggerlo
in quel momento.
L’asso degli Oujou era fermo, sentiva la mano di Sena sul proprio
braccio, in realtà non sapeva come reagire, ma il suo viso non
lo diede a vedere, abbassò lo sguardo sul ragazzo:
“Torniamo dopo.”
Sena annuì decisamente un paio di volte lasciandosi sfuggire
un "Sì...è-è...meglio..." appena accennato
senza lasciare andare il braccio del ragazzo e anzi facendogli un poco
più vicino come in cerca di conforto dalla 'visione spaventosa'
che aveva appena avuto.
Shin fece la prima cosa che gli venne in mente prese con una mano la
sua giaccia della tuta e la poggio sulle spalle del ragazzo per poi
infilarsi i pantaloni senza lasciare che la mano di Sena si allontanasse.
Alla fine decise di mettere almeno i pantaloni al ragazzo più
piccolo, non gli garbava l’idea che qualcun altro potesse vedere
quella gambe e per non dire sederino da urlo.
Sena quando sentì il giacchetto dell'altro sulle proprie spalle
alzò lo sguardo su Shin, fissandolo un po' sorpreso per poi stringervisi
dentro, e quando l'altro fece per mettergli i pantaloni arrossì
vistosamente prendendoglieli di mano ed infilandoseli da solo. Quando
ebbe finito lanciò un'occhiata verso l'asso degli Oujou e mormorò
un "Grazie" appena accennato mentre tornava a stringersi dentro
il suo giacchetto, come se in un certo senso il pensiero che appartenesse
all'altro lo facesse sentire più al sicuro.
Shin non disse una parola, annuì solamente e si diresse verso
l’uscita dai bagni, si fermò e fisso il ragazzo come per
dirgli di seguirlo.
Sena notando l'occhiata dell'altro lo segue facendoglisi il più
vicino possibile senza rendersene conto, e comincia ad avviarsi con
lui lungo i corridoi, prendendogli inconsciamente la mano come se trovasse
la cosa rassicurante.
I due continuarono a camminare per i corridoi ancora per qualche minuto,
dirigendosi verso la propria stanza, quando qualcosa li bloccò
nuovamente sul posto. Decisamente quella non doveva essere la loro serata
- oppure era la serata in cui finivano per essere i guardoni della situazione
- perchè non appena svoltato nel corridoio in cui si trovava
la loro stanza, videro Takami intento a baciare un alquanto felice Sakuraba
appoggiato contro la porta. Il quarterback degli Oujou aveva infilato
una mano sotto la maglietta dell'altro, accarezzandogli il fianco mentre
l'altra stava andando al pomello della porta per farli entrare in camera
loro, e Sakuraba aveva le braccia allacciate intorno al suo collo mentre
ricambiava il suo bacio con un misto di dolcezza ed eccitazione trattenuta.
Ben presto Takami riuscì ad aprire la porta e i due sparirono
oltre di essa mentre questa si richiudeva alle loro spalle, ma non prima
che Shin e Sena vedessero l'intera scena.
Il backliner degli Oujou rimase a fissare la porta dietro alla quale
erano scomparsi il suo capitano e il suo amico, dovette scuotere la
testa per togliersi dalla mente una scena del genere con protagonisti
lui e Sena. Finalmente abbassò lo sguardo sul runningback dei
Devilbats per vedere se stava bene.
Sena era congelato sul posto, il viso ancora più rosso di quanto
non fosse mai stato e un'aria decisamente shockata in volto: possibile
che beccassero tutti quella sera?! Cos'era, una specie di maledizione?!
Mordendosi il labbro inferiore abbassò lo sguardo tremando un
pochino e strinse maggiormente la mano di Shin come in cerca di conforto
per lo stato emotivo incasinato in cui si trovava in quel momento.
Il moro emise una specie di sospiro e tirò il più piccolo
dietro a lui entrando nella camera, chiudendo la porta alle spalle.
“Ci sveglieremo prima domani mattina e ci laveremo, inutile provarci
oggi.”
Sena seguì l'altro docilmente, non sentendosi esattamente in
uno stato mentale in cui avrebbe potuto replicare, e sentendo la proposta
dell'altro annuì appena con un "Mi sa che è il caso..."
per poi lanciare un'occhiata al letto e arrossire di nuovo: per un istante
si era dimenticato della faccenda del letto matrimoniale...
Anche Shin fissò il letto poi tornò a guarda il più
piccolo:
“Quale parte preferisci?” chiese cercando di usare un tono
dolce, che non gli riuscì molto, era per un pizzico diverso da
quello suo apatico.
"Va bene uno qualunque..." mormorò Sena ancora un po'
imbarazzato, lanciando un'occhiata di sottecchi all'altro per poi andare
a recuperare il proprio pigiama come se stesse cercando un modo per
distrarsi da tutto quello che era accaduto quella sera.
Shin annuì e si prese posto vicino alla finestra, si spogliò
e poi si infilò solo i boxer per andarsi infine a sdraiare nella
sua parte del letto, fissando il soffitto ed aspettando che anche Sena
prendesse posto nell’altro lato.
Sena finì di mettersi il pigiama, lanciando un'occhiata veloce
verso Shin e mordicchiandosi un labbro quando lo vide in soli boxer,
e si infilò poi anche lui sotto le coperte raggomitolandosi in
un angolino come se avesse paura di avvicinarsi all'altro.
Appena sentì che l’altro ragazzo si era sistemato, allungo
la mano e spense la luce lasciandoli nel buio, e l’unica luce
che illuminava la stanza erano i candidi raggi di luna che entravano
furtivamente tramite la finestra della stanza.
Sena chiuse gli occhi, tentando di addormentarsi, ma il battito un po'
accellerato del proprio cuore glielo impediva. Si rigirò una
volta, tentando di trovare una posizione più comoda e si fece
inconsciamente più vicino alla fonte di calore più prossima
a lui: Shin.
A differenza di lui, l’asso dell’Oujou stava fermo sotto
le coperte e continuava a fissare il soffitto, la sua mente era in pieno
momento di confusione mentre stava cercando di capire cosa gli stesse
succedendo, doveva sistemare le cose con sè stesso per poter
tornare di nuovo in forma, ma non riusciva a capire come, infatti non
notò nemmeno il fatto che Sena gli si fosse avvicinato.
Sena dal canto suo stava tentando di addormentarsi con tutte le sue
forza, cercando di rilassarsi anche se con poco successo, e non si rese
conto di essersi avvicinato a Shin fin quasi a sfiorarlo.
Ci vollero ancora alcuni lunghi minuti, ma poi ,finalmente, entrambi
riuscirono ad essere avviluppati dal sonno e si addormentarono lentamente
l'uno accanto all'altro.
Il sole
prepotente scacciò la luna timida dal cielo e i suoi raggi aggressivi
penetrarono la stanza illuminandola. Un raggio molto audacie si poggiò
sul viso del ragazzo moro che dormiva leggermente poggiato sul fianco
mentre stringeva a se un ragazzo bruno più piccolo, che era accoccolato
al suo petto. Shin mugugnò qualcosa ed aprì lentamente
gli occhi cercando di capire dove fosse. Dopo pochi minuti si rese conto
anche di avere qualcosa - anzi qualcuno - tra le braccia e abbassò
lo sguardo fissando stranito il giovane che stringeva a sè, senza
darlo a vedere.
Sena non sembrò riscuotersi come l'altro dal proprio sonno, continuava
a dormire beatamente tra le braccia dell'altro come se fosse la cosa
più naturale del mondo. Il suo viso era rilassato e un lieve
sorriso gli piegava le labbra rosee mentre si faceva un po' più
vicino a Shin.
La mente del moro per un attimo andò in tilt per poi tornare
a funzionare a piena potenza, sapeva che non voleva che qualcuno vedesse
Sena in quello stato, anzi non avrebbe permesso a nessuno di abbracciarlo
e stringerlo nel modo in cui lo stava stringendo, si rese anche conto
che voleva fargli più di quello che aveva visto fare da Musashi
a Hiruma o da Takami a Sakuraba. Voleva mostrargli quanto era importante
e quanto lo… amava. Shin finalmente si sentì tranquillo…
aveva dato un nome alla sua ossessione.
Sena rimase ancora addormentato per alcuni minuti, poi lentamente le
sue palpebre si mossero ed aprì appena gli occhi a fissare con
sguardo vacuo l'altro, come se stesse ancora registrando ciò
che lo circondava. Quando infine si rese conto di essere tra le braccia
dell'altro arrossì di colpo cercando di articolare qualche pensiero
coerente ma riuscendo solo a balbettare un "S-Shin...s-san..."
Il moro si leccò le labbra ed ebbe il fantasma di un sorriso:
“Ben svegliato.”
"Oh...uh...grazie..." riuscì ad articolare il ragazzino
più piccolo sbattendo le palpebre un po' perplesso dal vedere
l'altro tanto a suo agio ma sentendosi involontariamente un pochino
più rilassato nel vederlo tanto tranquillo.
"...buongiorno a te" riuscì a dire poi con un sorriso
da bimbo.
“Abbiamo dormito troppo, sono già le sei.” continuando
a fissarlo tenendolo comunque stretto a se.
Sena aggrottò un pochino la fronte a quell'affermazione, chiedendosi
a che ore si alzasse di solito Shin per allenarsi la mattina, per poi
osservarlo.
"Allora dopo..." disse con fare un po' esitante "...possiamo
correre di più insieme per rimediare, no?" domandò
benchè non sapesse neppure lui da dove fosse venuta quella domanda.
Shin annuì a quelle parole e si rilasso fissando di nuovo il
soffitto, stava bene in quella posizione e se a Sena non dava fastidio,
perché avrebbe dovuto farsi problemi? E, come aveva detto il
piccolo runningback, sarebbero rimasti ad allenarsi di più dopo,
recuperando.
Sena si rilassò contro l'altro sentendo tutto il proprio imbarazzo
sparire lentamente: se a Shin non dava fastidio non c'erano problemi,
no? Lentamente chiuse gli occhi e si godette quel raro momento di pace.
Ma quella non poté durare molto, visto che dovevano alzarsi e
andare ad allenarsi, erano in ritiro di allenamento e non potevano di
certo poltrire.
Entrambi i ragazzi con malavoglia, per prima volta la cosa succedeva
anche a Shin, si alzarono da quel letto comodo, caldo e rilassante per
andare prima in bagno – controllando naturalmente che non ci fosse
nessuno che facesse cose strane, si lavarono e poi si soffermarono nella
mensa per mangiare qualcosa per non svenire sul campo d’allenamento.
Una volta terminato, i due si diressero verso i campi e ognuno di loro
andò ad un unirsi alla propria squadra per l'allenamento. Sena
non riuscì a trattenere un'occhiatina verso Shin quando questi
si allontanò per andare dagli altri membri dell’Oujo ma
poi sospirò e andò dai propri compagni.
Per tutta la mattinata, tuttavia, benchè stesse cercando con
tutto sè stesso di darsi da fare, non riuscì a concentrarsi
come si doveva sulla corsa, tanto che, visti i suoi tempi piuttosto
bassi rispetto alla sua media, riuscì a far saltare totalmente
i nervi ad Hiruma.
"Che cazzo stai combinando, fottuto nanetto?" gli urlò
contro facendo irrigidire Sena che già si immaginava pallottole
volanti nella propria direzione "Cos'è, ti sei perso il
cervello per strada oggi?!"
Il ragazzino lo fissò con occhi spaventati vedendolo particolarmente
irritato e tentò di articolare una risposta senza molto successo:
Hiruma infatti, prima che Sena potesse replicare alcunché, lo
aveva afferrato per la collottola trascinandoselo via verso gli spogliatoi
e tirandocelo dentro. Quando richiuse la porta alle proprie spalle un
ghigno diabolico gli piegò le labbra facendo sbiancare il ragazzo
più piccolo.
"Punizione, moccioso!" esclamò tirando fuori da dove
non si sa bene quella che sarebbe stata la 'punizione' di Sena.
“Povero Sena, chissà cosa gli farà adesso Hiruma….”
commentò Monta, mentre assieme agli Ha Ha Brothers fissava gli
spogliatoi.
“Oggi sembra più diabolico del solito…” aggiunse
Joumoji.
La cosa che Hiruma fece, non se l’aspettava nessuno… beh
qualcuno forse si: Takami. Sì, lui sapeva che cosa sarebbe successo
alla prima punizione di Sena.
Si senti il rumore del mitra che sparava e la porta venne spalancata
da dove uscì Sena di corsa tutto rosso in viso facendo bloccare
entrambe le squadre che fissarono il piccolo runningback dei Devilbats.
Sena infatti sembrava essere uscito da una di quelle riviste per ghotic
lolita in una perfetta uniforme da cameriera con la gonna parecchio
corta che faceva intravedere le solite mutandine da bambola con un cuoricino
nero stampato direttamente sul sedere. Il vestitino legava bene il suo
corpo carino. Sulle gambe portava delle calze che gli soprastavano le
ginocchia e sui piedi aveva delle scarpette lucide nere. La ciliegina
sulla torta era la fascia nera con fili bianchi che portava sulla testa
e un po’ di rossetto lucido sulle labbra.
I giocatori di entrambe le squadre non osarono fiatare, solo Takami
si girò verso Hiruma sorridendo maleficamente mentre il demone
biondo ricambiava quel sorriso di sfuggita e continuava ad urlare dietro
Sena di muoversi.
Shin fissava quel ragazzo vestito in quel modo senza riuscire di nuovo
ad avere un pensiero razionale, se non uno fisso: è mio –
avvertendolo ancora di più quando sentì alcuni commenti
in proposito.
“Guarda, Eyeshield ha delle gambe spettacolari…”
“Beh con le corse che fa…”
“E nemmeno il sedere è niente male…”
“Ma guardate quelle labbra…”
Ed in quel momento il giovane asso degli Oujou non riuscì a trattenersi:
con uno scatto si diresse verso il ragazzo, che ormai era umiliato per
bene e con viso rosso e basso correva per nascondere le lacrime.
Quando Sena fu a metà del secondo giro intorno ai campi sentì
un braccio possente stringerlo a sè… lo riconobbe subito
– e il primo pensiero che fece fu che Shin stesse facendo il Trident
Tackle su di lui - per poi capire che non era così, infatti il
ragazzo moro lo prese in braccio, lasciando un’occhiata omicida
ai propri compagni di squadra per poi dirigersi verso gli alloggi ignorando
il fatto che Hiruma e Takami si lanciassero uno sguardo d’intesa,
che preoccupò parecchio entrambe le squadre.
"Oooohh, ma allora non è tanto lento di comprendonio quanto
sembra..." ghignò Hiruma fissando Shin che si allontanava
con in braccio il ragazzo più piccolo.
Sena sentendosi sollevare in braccio da Shin si lasciò andare
contro di lui affondando il viso rosso contro la sua spalla come a volersi
nascondere dal resto del mondo, e si morse il labbro mentre tirava un
poco su il naso per trattenere le lacrime di frustrazione che gli stavano
inumidendo gli occhi.
Shin camminò con passi lungi e veloci, voleva nascondere Sena
agli occhi del mondo e la prima cosa che gli venne in mente era portarlo
nella loro stanza, dove lo poggio a sedersi sul letto e si inginocchio
di fronte a lui.
“Stai bene?” chiese preoccupato.
Sena tenne il viso basso singhiozzando ancora un poco mentre sollevava
una mano a strofinarsi gli occhi.
"...mi hanno...sniff...visto tutti..." disse con fare sconsolato
senza riuscire a guardare l'altro in viso, troppo imbarazzato per quell'abito
che ancora indossava.
“Ma ti sta bene questo vestito.” rispose Shin, dicendo l’unica
cosa che in quel momento gli veniva in mente per consolare il ragazzo
di fronte a lui.
Sena sentendo quella parole non ebbe più neppure la forza di
tirare su col naso tanto rimase sconvolto.
"Ma...ma...ma è da fammine..." tentò di articolare
diventando nuovamente di un bel color scarlatto "...e da Gothic
Lolita per di più..."
“Preferisco vedere te in vestito del genere che Ootowara.”
rispose serio Shin, senza rendersi nemmeno conto d’aver fatto
la battuta.
A quelle parole Sena non potè trattenere un sorrisetto, trovando
la cosa troppo buffa per non ridacchiare almeno un po', e scosse il
capo.
"Però un vestito da femmina non dovrebbe comunque stare
bene ad un maschio..." commentò anche se lentamente si stava
tranquillizzando: in quel momento sembrava che Shin avesse qualche sorta
di effetto rilassante su di lui.
“L’anno scorso hanno costretto mezzo club a vestirsi in
vestiti femminili, credimi, a te sta bene.” spiegò Shin
mentre continuava a fissare Sena, anche se in quel momento il suo sguardo
si abbassò leggermente come per guardarlo meglio.
Sena ebbe una sorta di brivido freddo quando l'immagine dell'intera
squadra degli Oujou in vestiti femminili gli attraversò la mente
e scosse il capo per liberarsene.
"Allora...lo prendo come un complimento" disse con un piccolo
sorriso, un po' rassicurato dalle parole dell'altro.
Lo sguardo del moro alla fine era fissato su quelle labbra lucide per
il rossetto rosa che le faceva ancora più sensuali. Non rispose
al commento di Sena e continuò a fissarle, pensando solo al fatto
di volerle baciare.
Sena sbattè le palpebre notando l'improvviso - anche se non inusuale
- mutismo dell'altro, e inclinò un poco il capo di lato.
"Shin...san? Va tutto bene?" domandò vedendo la sua
aria assorta.
L’asso degli Oujou si rendeva conto che non poteva baciarlo così
su due piedi e continuava a fissare quelle labbra che si muovevano dicendogli
qualcosa, ma il suo cervello non recepì molto…
“Posso baciarti?”
"...eh?" fu la domanda tutt'altro che intelligente che sfuggì
a Sena sentendo quelle parole. Poi riuscì a razionalizzare finalmente
cosa l'altro gli aveva appena chiesto ed arrossi di botto irrigidendosi.
"Ma...ma...cioè...ma...io...ecco..." balbettò
senza sapere neppure lui cosa volesse dire veramente "...ecco...forse...io...credo
di sì..." concluse alla fine abbassando un poco lo sguardo,
imbarazzato.
Shin poggiò la mano sotto il mento di Sena alzando il suo viso
verso il suo mentre gli si avicinò a due millimetri che le loro
labbra fosserò quasi in contatto sussurrando:
“Grazie.” e poi finalmente catturare la bocca del più
piccolo in un bacio incerto e goffo, visto che non l’aveva mai
fatto.
A quel contatto, di primo acchitto Sena si irrigidì un poco,
poi si rilassò lentamente chiudendo gli occhi senza neppure rendersene
conto ed invitare indirettamente l'altro a continuare.
La lingua di Shin lentamente passò su quelle labbra dolci, ripulendolo
dal lucidalabbra con il sapore alla fragola, per poi chiedere ingresso
nella cavità calda del compagno sedutogli di fronte.
Sena rabbrividì involontariamente sentendo la lingua dell'altro
sulle proprie labbra, e più per istinto che per altro, aprì
leggermente la bocca dandovi accesso all'altro.
Lentamente per non spaventarlo la lingua di Shin penetrò nel
suo interno assaggiandolo per la prima volta in vita sua e imprimendosi
il suo sapore nella propria mente mentre finalmente trovava la lingua
del runningback.
Sena andò incontro alla lingua dell'altro con la propria, con
un poco d'esitazione, sperimentando quella strana e nuova sensazione
che gli stava dando, e socchiuse gli occhi mentre inconsciamente allungava
le mani a prendere quelle dell'altro nelle proprie.
Shin lasciò che Sena prendesse le sue mani e le strinse nelle
proprie, e quando ormai il bacio era durato talmente a lungo da rischiare
l’affissione si stacco poggiando la propria fronte su quella del
più piccolo.
Sena quando l'altro si divide da lui si mordicchia un pochetto inconsciamente
il labbro inferiore, e sospira sentendo la fronte dell'altra contro
la propria, mentre una specie di nuovo calore mai provato prima gli
si propaga in corpo.
Shin accarezza con i pollicci le mani di Sena, mentre ha gli occhi chiusi
per calmare i suoi ormoni da teenager, non gli era mai successa una
cosa del genere, solo Eyeshield riusciva a farlo reagire in questo modo.
Sena chiuse gli occhi avvertendo quella sorta di carezze sulle proprie
mani ed ebbe un sorrisetto contento e dolce sulle labbra.
"...è una bella sensazione..." mormorò inconsciamente.
“Il bacio?” chiese aprendo gli occhi finalmente fissandolo
con il suo viso che non mostrava nessuna emozione, anche se per Sena
era pronto anche a cercare di muovere anche quelli di muscoli.
Sena lanciò un'occhiata verso le proprie mani strette in quelle
dell'altro.
"Queste..." specificò un poco esitante "...ed
anche quello" aggiunse riflettendo che anche quel bacio gli aveva
dato decisamente una bella sensazione.
“Se a te va bene… vorrei farti provare altre sensazioni
belle…” sussurrò fissandolo nei occhi, Sena per lui
era diventato una droga già molto prima di essersi reso conto
d’amarlo.
Sena sembrò riflettere sulla cosa annuendo alla fine con decisione.
"Lo voglio..." disse quieto "...mi fido di te" aggiunse
poi con un sorrisino dolce.
Shin spostò le mani e le alzo togliendo lentamente la fascia
che aveva tra i capelli, poggiandola vicino al letto, poi prese il viso
di Sena tra di esse baciandolo di nuovo, questa volta con più
sicurezza, mentre stava pensando a cosa fare di seguito.
Sena sospira sentendo le mani dell'altro sul proprio viso e risponde
al bacio con un po' più di sicurezza questa volta, osservandolo
con occhi socchiusi come in attesa.
Lentamente lo fece sdraiare sul letto, stendendogli si accanto, mentre
una mano iniziava ad accarezzarlo, scendendo dal petto verso i fianchi
e poi le gambe, sfiorandolo in una carezza leggera e risalendo sotto
la gonna.
Sena rabbrividì quando sentì la mano dell'altro scivolare
delicatamente sul proprio corpo e arrossì un poco quando l'altro
la infilò sotto la sua gonna: non era molto certo di quello che
l'altro volesse fare a dire il vero...
Come se avesse avvertito la piccola esitazione del compagno, Shin si
fermò fissandolo con uno sguardo che riservava solo al più
piccolo, uno sguardo pieno di dolcezza e amore.
“…ehi…” ma si fermò per poi riprendere
“Sena… se non vuoi, fermami”
Sena sollevò lo sguardo su di lui e sembrò notare quella
sua dolcezza, sorridendo contento nel vedere quanto l'altro ci tenesse
a lui.
"Continua..." replicò solamente facendosi più
vicino a lui e azzardandosi a baciarlo.
Shin sorrise nel bacio per poi rispondergli con più passione,
mentre la mano continuò sulla sua strada, nel intento di liberarsi
di quelle mutandine da bambola ridicole.
Sena baciò l'altro con un po' più di sicurezza, facendosi
pure più audace e passandogli le mani sul petto, accarezzandolo
lentamente, anche se non potè trattenersi dall'arrossire un poco
quando sentì le dita dell'altro tirare l'elastico delle mutandine.
Quel rossore eccitò ancora di più l’asso degli Oujou,
che si fece più audace, e quando tirò via le mutandine,
iniziò sensualmente ad accarezzare l’interno coscia del
ragazzo. Intanto le sue labbra erano scese sul collo mordicchiandolo
dolcemente.
Sena socchiuse gli occhi e rabbrividì sentendo le mani e le labbra
dell'altro su di sè, e un mugolio gli sfuggì alla gola
mentre si muoveva un poco verso di lui, affondando le mani sottili nei
suoi capelli ed accarezzandoli.
L’altra mano di Shin trovò un modo per arrivare alla schiena
dove iniziò a sbottonare il corpetto che faceva parte del completo
che indossava il ragazzo sotto di lui, volendo un contatto maggiore
con la sua pelle. Leggermente le labbra si staccarono quando arrivarono
all’orecchio e Shin prese coraggio sussurrando:
“Mi piaci molto…”
Sena si mosse in modo da facilitare il lavoro della mani di Shin e,
quando sentì le sue parole lo fissò negli occhi, non sapendo
come reagire.
"Io...ecco..." fece mentre sentiva le guance imporporarsi
non tanto per l'imbarazzo quanto per la felicità per avergli
sentito dire quella frase "...anche tu...mi...piaci..." mormorò
alla fine con un sorriso.
“Non mi piace che gli altri ti guardano vestito così…
o ti tocchino…” continuò il moro, come le sue due
mani, una che era riuscita a sbottonare finalmente il corpetto e l’altra
che era ormai arrivata ad accarezzargli il sedere dolcemente.
Sena si mordicchiò un poco il labbro sentendo le mani dell'altro
sulle proprie natiche e lo fissò con occhi socchiusi.
"Io...non voglio essere toccato da nessun altro..." disse
sincero "...voglio che mi tocchi solo tu..."
Shin lo fissò e finalmente sorrise come si deve, appoggiando
la propria fronte su quella di Sena e sussurrandogli sulle labbra:
“Vuoi fare l’amore con me?”
Le guance di Sena si colorarono per l'ennesima volta a quella domanda,
ma questa volta il ragazzino più piccolo sentì anche un
calore inusuale spargerglisi per il corpo mentre un "Sì..."
mormorato con dolcezza, come se non volesse rovinare il momento, gli
usciva dalle labbra.
Shin annullò la distanza tra di loro, baciandolo con passione
repressa, mentre lo liberava completamente del corpetto, prendendo a
sbottonare la camicetta bianca che indossava il più piccolo,
usando entrambe le mani.
Sena rispose al bacio con altrettanta passione, circondandogli il collo
con le braccia, azzardandosi a passargli le mani sulla schiena, accarezzandola
in lenti circoli mentre intrecciava la lingua con la sua.
Anche la camicetta bianca volò per terra: per quanto gli piacesse
Sena vestito in quel modo, voleva vederlo nudo sotto di sè e
toccarlo ovunque… baciarlo ovunque, così mentre si perdeva
nel bacio, iniziò a liberarlo anche della gonna.
Sena rabbrividì quando l'altro gli levò la camicetta della
divisa e, sempre continuando a baciarlo, cominciò un po' goffamente
a causa delle mani tremanti per l'eccitazione ad abbassargli la zip
della tuta.
Anche la gonna seguì gli altri indumenti e Shin si spostò
fissando il ragazzo sotto di lui con amore, mentre gli alzava una mano
e con una sensualità innata gli toglieva anche le scarpe e le
calze baciandogli dolcemente le caviglie di entrambe le mani. E adesso
Sena era li… nudo di fronte a lui… come non aveva mai osato
immaginare…
Il ragazzino più piccolo fissò l'altro con occhi socchiusi,
l'aria innocente ancora più accentuata dalle guance un po' arrossate
e le labbra leggermente separate tra loro, e un piccolo sorriso che
gli piegava le labbra rosse per i baci. Lentamente allungò le
mani a chiuderle sul collo di Shin per farlo chinare e baciarlo di nuovo.
"Voglio vederti...anche io...nudo..." mormorò appena
mentre gli faceva sfilare la giacca della tuta.
Shin sorrise nel bacio staccandosi e fissandolo:
“Allora spogliami” rispose con dolcezza e sfida accarezzando
le guancie arrossate del compagno.
Sena ebbe un sorrisetto a quelle parole e spostò il capo per
poter baciare la mano che gli stava accarezzando la guancia. Poi fece
scivolare le mani sul petto dell'altro, liberandolo anche della maglietta,
per poi farle scendere fino ai suoi pantaloni. Per un attimo esitò,
ma si liberò ben presto di quella sensazione, cominciando a toglierglieli
e scoprendo così che a quanto pare Shin non portava intimo sotto
quella tuta.
Appena entrambi furono liberi di indumenti il moro spostò il
più piccolo di più sul letto sdraiandoglisi accanto mentre
iniziava ad andare in avanscoperta di quel corpo che sembrava tanto
fragile, ma in realtà era molto resistente...e lui come suo rivale
lo sapeva. Sena si rialzava sempre, anche dopo un suo Trident Tackle.
E Shin non poteva fare altro che ammirarlo, eppure in quel momento gli
sembrava tanto delicato, e per un attimo ebbe paura di romperlo.
Sena osservava a sua volta Shin, il suo sguardo era un misto tra assorto
e adorante. Trovava il suo corpo meraviglioso, completamente diverso
dal proprio che invece, nonostante gli allentamenti, rimaneva piccolo
e minuto. Un sorriso gli piegò le labbra mentre si faceva più
vicino a lui e gli stringeva le braccia intorno al collo.
"...ti amo..." mormorò senza rendersene conto mentre
affondava il viso contro la sua spalla.
Shin si bloccò per un attimo, non era sicuro d’aver sentito
giusto, spostò leggermente Sena per guardarlo nei occhi, e poi
serio rispose:
“Anch’io ti amo.”
Sena sentendo quelle parole ebbe un sorriso contento e dolce mentre
andava a dargli un bacetto sulle labbra.
"Ne sono contento..." disse sempre con quel sorriso "...sono
contento di sentirtelo dire..." per poi tornare a baciarlo con
dolcezza.
Finalmente le mani di Shin, che rispondeva al bacio dolce, si fecero
più audaci e scesero accarezzandgli l’intero corpo. Mentre
una sgusciava ad accarezzare le natiche del più piccolo, l’altra
trovò la sua destinazione avvolgendosi introno al membro ormai
duro del runningback.
Il ragazzo più piccolo si lasciò sfuggire un mugolio quando
sentì le mani di Shin accarezzarlo per poi gemere nel bacio quando
ne sentì una avvolgersi intorno al proprio sesso.
"Shin..." gemette separandosi dal bacio per riprendere aria.
“Seujirou…” lo corresse l’altro, ma quando lo
disse si rese conto che sarebbe stato difficile pronunciare quel nome
nel momento della passione…
“...oppure Seji…”
Sena per un istante non seppe che dire sentendo le parole dell'altro,
poi sorrise contento ed annuì.
"Seji...mi piace..." disse felice "...un diminutivo che
posso usare solo io..." aggiunse stringendosi a lui contento.
Shin tornò a baciare il collo del compagno, e anche a muovere
la mano sul suo sesso, mentre le sue labbra scendevano sul collo e verso
il suo petto in ricerca di due bottoncini deliziosi da mordicchiare.
Sena gemette alle azioni dell'altro, portandosi una mano alle labbra
come a voler fermare quei suoni che continuavano ad uscirgli senza che
potesse far nulla per fermarli. I suoi occhi erano fissi su Shin e lo
osservavano in ogni suoi gesto.
Finalmente il moro arrivò alla prima meta che si era imposto,
passò lentamente la lingua sul capezzolo sinistro per poi prenderlo
in bocca e succhiarlo. Ormai si era lasciato andare, nemmeno pensava
a quello che faceva, lasciando tutto al suo istinto.
Il ragazzo più piccolo mugolò sentendo quella nuova sensazione
che gli spargeva brividi per tutto il corpo ed allungò una delle
mani ad accarezzare i capelli di Shin mentre si faceva più vicino
a lui.
Le labbra del moro poi continuarono per la loro strada, lasciando una
scia bagnata per il corpo del compagno, arrivando fino al suo membro.
Alzò lo sguardo fissando il viso di Sena, mentre lentamente prendeva
in bocca la punta. In quel momento era grato per il fatto che la sera
prima della partenza era stato costretto a vedere un porno gay da Takami.
Vedendolo scendere verso il proprio sesso, Sena sembrò allarmato
per alcuni istanti ma quando sentì la bocca dell'altro avvolgerlo
non poté far nulla per bloccarlo, finendo invece per gemere mentre
chiudeva gli occhi e riversava indietro il capo.
Finalmente lo prese completamente in bocca succhiando con dolcezza,
mentre le sue mani iniziarono ad accarezzare le cosce, facendo si che
Sena alzasse le gambe sulle spalle del moro, per fargli più spazio
in quello che faceva.
Sena seguì inconsciamente i movimenti dell'altro, sistemando
le gambe sulle sue spalle, e continuò a lasciarsi sfuggire piccoli
gemiti quando l'altro prese a succhiare la sua virilità. Lentamente
socchiuse appena gli occhi, osservandolo mentre sentiva le guance andargli
in fiamme e gli occhi vitrei per l'eccitazione.
Per un attimo Shin si staccò dal sesso del compagno e porto le
dita della propria mano alle labbra succhiandole e bagnandole per bene,
mentre fissava direttamente nei occhi il più piccolo.
Sena gli lanciò un'occhiata quando sentì le sue labbra
lasciarlo ed osservò l'altro mentre si inumidiva le dita.
"Seji..." mormorò appena mentre si passava inconsciamente
la lingua sulle labbra.
Il moro si abbassò fino ad arrivare vicinissimo al viso del compagno,
poggiando l’indice sul labbro inferiore del compagno fissandolo
senza parole.
Sena osservò i gesti dell'altro e, quando questi gli poggiò
il dito sulle labbra, inconsciamente si spostò in modo da prenderlo
un poco in bocca, passandoci sopra la lingua.
Shin fissò la scena di fronte a lui, mentre Sena, senza rendersene
conto, mostrava un lato molto sensuale di sè, costringendo il
moro a dare fondo a tutta la sua volontà per non violentarlo
senza prepararlo. Tornò a leccare il sesso del più piccolo
fissandolo per come giocava con le sue dita.
Sena mugolò e prese poi il dito dell'altro tra le labbra, succhiandolo
piano come a voler imitare i gesti di Shin.
Lentamente il moro sfilò le dita dalle labbra rosee del compagno,
ritirando la mano alla sua altezza e dopo si dedicò con più
fervore alla virilità del compagno, mentre le dita curiose trovarono
la loro meta. Gentilmente l’indice passò sulla apertura
di Sena, per poi lentamente premere dentro nel corpo.
Il runningback non riuscì a trattenere un gemito più forte
quando avvertì la doppia stimolazione del dito di Shin e della
sua bocca intorno a sé, ed inconsciamente cominciò a muoversi
andandogli incontro.
Lentamente, per paura di fargli del male, continuò a muovere
il dito, cercando di dargli più piacere possibile mentre continuava
a stimolarlo con la bocca. Quando fu sicuro che quel dito non desse
fastidio al compagno, ne aggiunse un altro muovendoli entrambi con delicatezza
cercando un certo punto dentro il corpo del compagno.
Continuando a fissarlo attraverso le palpebre socchiuse, Sena mugolò
appena alla nuova intrusione, troppo preso dal piacere che l'altro gli
stava dando per accorgersene. Quando poi Shin riuscì a trovare
quel punto particolare dentro di lui, il ragazzo più piccolo
non riuscì a trattenersi dal lasciarsi sfuggire un grido soffocato
mentre stringeva gli occhi.
La cosa al moro non passò inosservata, cercò di riprovare
a trovare quel esatto punto, mentre staccava le labbra dalla virilità
di Sena fissandolo in viso, questa volta volendo vedere come si deve
quell’espressione sul suo volto.
Sentendo l'altro lasciare andare il suo sesso, Sena si azzardò
a lanciargli un'occhiata. Il suo viso era arrossato, le sue labbra gonfie
per i baci ricevuti e gli occhi un po' sfocati.
"Shin...Seji..." mormorò tra i mugolii "...te...voglio...sentire...te..."
A quelle parole il linerback si fermò di colpo fissandolo, ritrasse
lentamente le dita e si mise in posizione, abbassandosi sul compagno.
“Se ti faccio male dimmelo…” e iniziò lentamente
a penetrarlo con il proprio sesso socchiudendo gli occhi quando sentì
il corpo di Sena accoglierlo lentamente.
Sena annuì appena alle parole dell'altro e mugolò quando
lo sentì entrare lentamente dentro di lui. Strinse appena gli
occhi e si morse un pochino il labbro: un po' di male gliene stava facendo,
ma non era nulla che non potesse sopportare.
"Seji..." gemette allungandosi per baciarlo.
Shin catturò le labbra del più piccolo tra le sue, baciandolo
con passione mentre decideva infine di spingersi nel compagno in un'unica
e fluida spinta, e solo quando fu completamente nel suo corpo si bloccò
baciandolo con dolcezza.
Sena rispose al bacio, soffocando tra le loro labbra un gemito quando
sentì l'altro completamente dentro di sè, irrigidendosi
per un istante. Poi, quando si fu rilassato nuovamente, cominciò
a muoversi verso di lui con piccoli gesti un po' esitanti.
Quando Shin lo senti muoversi decise che era tempo di dargli piacere
che gli aveva promesso, si staccò dalle sue labbra mentre alzò
di più le sue gambe per cambiare angolatura e iniziò a
penetrarlo in un certo ritmo che divenne sempre più frenetico
e riuscì a trovare anche il punto perfetto da solleticare.
Sena gemette più forte ad ogni affondo dell'altro, le sue braccia
erano allacciate intorno al collo dell'altro mentre gli andava incontro
in cerca di quel piacere che gli stava attraversando il corpo ad ogni
nuova spinta.
Ormai Shin aveva perso quell’espressione apatica così caratteristica
di lui, mentre affondava con forza controllata nel compagno e dalle
labbra uscivano leggeri gemiti che assomigliavano al nome di Sena.
Il ragazzo più piccolo aveva persa a sua volta ogni cognizione
di ciò che lo circondava, non riusciva a pronunciare niente che
fosse diverso da "Seji..." e "...ancora..." intervallato
da gemiti sconnessi.
La mano del moro scivolo tra i loro corpi prendendo in mano il sesso
del compagno massaggiandolo nello stesso ritmo in cui lo penetrava.
Le sue labbra poggiate sul collo del più piccolo cercavano di
lasciare un segno che urlava il fatto che Sena era di sua proprietà.
Sena si lasciò sfuggire dei gridi soffocati quando l'altro prese
in mano nuovamente la sua virilità e si mosse con maggior passione
verso di lui, sentendosi ormai prossimo a venire.
Le labbra di Shin trovarono di nuovo quelle di Sena baciandolo con fervore
mentre continuava a penetrarlo e stimolarlo da fuori, con ogni mossa
sempre più vicino a venire anche lui.
Sena rispose al bacio con passione mentre le sue mani affondavano nei
capelli dell'altro, e alla fine non riuscì più a trattenersi,
svuotandosi tra di loro quando Shin toccò nuovamente quel punto
speciale dentro di lui.
Quando il moro sentì i muscoli del corpo del compagno contrarsi
introno al suo membro non riuscì più resistere e in una
spinta profonda marchiò Sena con il suo seme, gemendo nelle labbra
del più piccolo il suo nome.
Sena mugolò quando si sentì riempire dall'altro, per poi
sospirare appena e chiudere gli occhi, accasciandosi indietro sul letto,
privo di forze.
Shin si poggiò sulle proprie mani per non schiacciare il più
piccolo sotto di se mentre lo fissava con occhi pieni d’amore,
senza quella maschera apatica sul viso che venne illuminato da un sorriso
dolcissimo.
Lentamente il ragazzo più piccolo riaprì gli occhi, fissandolo
con un sorriso piccolo ma pieno di dolcezza, e allungò una mano
ad accarezzare la guancia dell'altro.
"Hai una bella espressione..." mormorò felice.
“hm…” abbassò la testa baciando dolcemente
le labbra rosee, per poi lentamente sfilarsi dal corpo del compagno
e sdraiandogli si accanto abbracciandolo e stringendolo a sè.
Sena si rannicchiò contro l'altro, godendosi il calore del suo
corpo contro il proprio e sentendosi contento come non lo era mai stato
prima. Il suo viso era poggiato contro il petto dell'altro e il suo
braccio lo cingeva appena mentre intrecciava le gambe con le sue.
“Questo è un tipo d’allentamento, fa bene alla stamina.”
Commentò il ragazzo moro, come per convincersi del fatto che
anche se non era sul campo con gli altri aveva comunque fatto la sua
parte, e, adesso che ci pensava, era ancora meglio visto che provava
anche piacere nel farlo.
Sentendo quelle parole Sena non riuscì a trattenere una piccola
risata.
"È vero, è un tipo d'allenamento pure questo..."
disse divertito allungandosi a dargli un bacio sulle labbra "...anzi,
quasi quasi preferisco questo all'altro genere..."
“Possiamo anche migliorare facendo tanta pratica…”
abbassò lo sguardo fissando il ragazzo stretto a lui.
“Diventando più forti.”
"Uhm...fare pratica non sembra una cattiva idea..." ridacchiò
fissandolo a sua volta con un sorrisetto dolce sulle labbra sottili
"...allora, diventiamo più forti" propose alla fine
mentre il suo sorriso si allargava mostrando tutta la sua innocenza.
“Adesso riposa, che dopo ci ri-alleniamo.” disse tranquillamente
Shin, mentre nella mente si faceva una nota di dire a Hiruma di lasciare
quel vestitino sexy a Sena, così una volta a casa avrebbero potuto
riutilizzarlo.
Sena sorrise, ignaro dei pensieri dell'altro, ed annuì, risistemandosi
contro di lui e chiudendo gli occhi.
"Ti amo, Seji..." mormorò piano mentre già sentiva
la stanchezza sopraffarlo e cadendo ben presto nel mondo dei sogni.
“Anch’io ti amo Sena…” sussurrò al suo
orecchio mentre lo guardava addormentarsi. Ormai era suo e nessuno poteva
portarglielo via.
-fine-
Saya:
oddio… °_° ci siamo riuscite…
Dragon: °O° miracolo cosmico!!! Pensare che separate siamo state
un mese senza sapere che combinare!!!
Hiruma: v_v non è che la cosa vi faccia onore...*fa palloncino
random mentre se ne sta appollaiato tra le braccia di Musashi*
Sena: *///////////////////* *perso in una nube di zucchero*
Takami: non stato nemmeno un granché se non fosse stato per il
piano mio e di Hiruma...
Shin: … *abbracciandosi Sena nascondendolo da occhi indiscreti*
Sakuraba: dovrei regalare il vocabolario di Shinnese a Sena, credo..
Saya: zia, sappiamo che è in ritardo… ma comunque BUON
COMPLEANNO!!!!!
Dragon: ^o^ BUON COMPLEANNO!!!!!
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