DEDICHE: dedico l’intera fic a 3 persone a cui voglio molto bene: PARSY, puccia*_*, che ha fatto il compleanno*_*; ISE, il mio dolce tesoro…^__^, eh eh, smack! Ti voglio bene… !!; Soffio,che mi fa dei commenti grandiosi e a cui voglio tantissimo bene!!!! RINGRAZIAMENTI SPECIALI: a Rei, che mi ha consigliato di postarla( i pomodori a lei, i complimenti a me^____^…) e a tutta la gente che mi ha aiutato con la ninna nanna, mandandomi i testi grazie grazie grazie, senza di voi non sarei riuscita a completarla…grazie mille!!!!!! Ricordo che qui, tranne Hana e Ru e Yo, tutto il resto è uscito dalla testolina qui presente….-_-... se volete vedere il disegno, basta chiedermelo e ve lo mando. NOTA: leggetela fino alla fine prima di scagliarmi contro gli Avada Kevadra^^’’’’…
Un bacione a tutti e buona lettura^^''''...!!!! *** DO YOU LOVE CIRCUS? di Tesla
- 6 DI 6 -
*** Hanamichi pensa a Yohei.
Si mordicchia nervosamente l'interno della guancia, dolorosamente ad ogni sobbalzo della bici. Lancia una rapida occhiata a Rukawa aggrappato alle sue spalle. Nulla, è immobile. Forse è ancora cosciente, forse si è semplicemente arreso alla stanchezza. Non è questo ciò che conta. L'importante è sentire il suo petto che si alza e si abbassa contro il suo petto. È sentire il battito del suo cuore. Vivo. Non è arrivato troppo tardi. Ancora vivo. E ora il suo pensiero torna a Yohei.
( Prendi la bici, scappate. Non pensare a me, io ce la farò)
Ce la farò. E ce l'ha fatta? È scappato? Si è salvato. Yo sta bene? Ti prego, fa che sia così, fa che sia sano e salvo….
( ninna nanna ninna ninna ninna oh)
CHE COSA? Quella voce nella sua testa!!! No no, sta tornando, è lì!!!! Kaede mugola alle sue spalle… devono scappare, devono correre via…
( il bimbo il mio bambino povero bambino a chi lo do dimmi a chi lo do io do)
Viola, davanti a loro. Sterza con forza e la bici sdrucciola sulla ghiaia. Con una mano afferra la schiena di Kaede e gli impedisce di cadere, sbilanciato. Nulla. Ma lui ha visto, è certo di averlo vist… Sul vetro del pulmino parcheggiato vicino loro. Un volantino pubblicitario. Viola. Hanamichi impreca silenziosamente. COMPLIMENTI, TI SEI LASCIATO FREGARE COME UN NOVELLINO… E INTANTO HAI PERSO TUTTA LA VELOCITÀ CHE AVEVI GUADAGNATO…
( do io do voce del verbo dare dare a chi all'uomo sì l'uomo nero lui lo mangerà gnam gnam do dare)
La Sua voce, è la Sua voce, si avvicina, si avvicina…
(e quanto per quanto per quanto mangiare come divora un anno carne di bambino lo tiene e mangia)
Hanamichi si alza in piedi sui pedali e spinge con tutto il peso del corpo…
(e al bianco uomo sì dare e darò perché è bianco sì bianco come zanne e lacerano gnam boccone)
Le ruote cigolano, Rukawa mugola, è stanco, fatelo riposare, non ce la fa più, dormire,
(e quanto sì daremo perché dare do dare dai un anno ancora un anno resistere un anno mangiato)
fatelo dormire, ancora per un poco, almeno per un po', ha tanto sonno…
(e poi c'è lui sangue sporco uomo sangue di sangue strappi lacerazioni ferite ti mangia rosso sangue)
…e le macchine parcheggiate scorrono più rapide, e il suo respiro è affannoso, ma non per la stanchezza, non solo…
(e lo tiene lo tiene sì nel fosso nel buio resti fumanti vomito resti nel fosso buio fosso fosso terra)
È perché attraverso la voce nella testa sente che lui è vicino, e li vede, e li guarda…
(e c'è il verde verdolino affamato e lo diam si do dare diamo a lui verde do mangiare uomo uomo )
Li sta prendendo in giro, è dall'inizio che lo fa, e adesso li osserva, ed ora li prenderà, ora …
(e lo tiene tenere via dove lontano protetto non credo in bocca mangiare serpe serpente veleno sì)
La bici va più veloce, improvvisamente. Hanamichi quasi cade, impreparato. Come è possibile? Non sono in discesa… Ha bisogno di alcuni attimi per realizzare. Il peso di Rukawa. Non c'è più. Sterza bruscamente, si gira. Kaede…. …KAEDE è disteso in mezzo alla strada, immobile, incosciente. Sopra di lui, in piedi oltre la sua testa, il suo sosia dalla pelle viola e il trucco da clown sorride. Nonostante la ventina di metri che li distanzia, Hanamichi nota il piccolo nugolo di mosche che ronza intorno alla poltiglia dell'occhio spappolato. Kaede è in sua balia. Dopo tutto quello che è successo, dopo tutta la fatica che hanno fatto… il sacrificio di Yohei, le lacrime versate… Non può finire tutto così. Non così. Una rabbia scalda il cuore di Sakuragi, profonda, si installa nei suoi muscoli, nel suo cuore, nel suo respiro. Un ghigno rabbioso gli attraversa la parte inferiore del viso come uno strappo. E VA BENE, pensa Hanamichi stranamente calmo, lucido, DEVO MORIRE. COSÌ SIA. MA NON MORIRÒ SCAPPANDO, NON MORIRÒ PIAGNUCOLANTE IN UN ANGOLO. SE DEVO MORIRE, MORIRÒ COMBATTENDO, MORIRÒ PROTEGGENDO FINE ALLA FINE LA PERSONA CHE AMO.
Gira la bici, ora il manubrio è diretto verso il clown. Nuovamente, Hanamichi si alza sui pedali, tutto il peso del corpo su di essi. In volata, verso la morte. In volata, verso quella grandissima troia vestita da clown. Kaede lo intravede, attraverso gli occhi semichiusi, quasi incosciente, e gli sembra un angelo che vola. Quando Hanamichi urla, Kaede si ricrede. No, non un angelo. È diverso. Alle sue orecchie intorpidite, la voce del do'aho sembra l'ultimo grido di battaglia di un kamikaze piangente.
***
Il clown solleva Kaede per il bavero del giaccone e lo lancia lontano, vuole avere libertà di movimento. Rukawa atterra contro il cofano di una macchina, il peso tutto sul braccio destro. Un dolore agghiacciante gli risale lungo tutta la spalla, strizza gli occhi, annaspa in cerca d'aria, il dolore, il dolore… Hanamichi si sta scontrando con il pagliaccio… ma non può, è una lotta impari, Hana è ferito, è sfinito, non può… Buio. Quando Kaede riapre gli occhi, il pagliaccio è a cavalcioni di Sakuragi, bava di sangue lungo il mento, il collo, lo schiaffeggia, e ancora, ancora, e ride, ride, sembra non si sia mai divertito così tanto in vita sua, ride, oddio questa risata… La vista di Rukawa si offusca nuovamente. Attraverso le orecchie ovattate, sente Hanamichi gridare, scalciare. Poi, un rumore metallico, rimbomba nelle strade, contro le facciate dei palazzi. Il rumore di carne lacerata, di muscoli trafitti, di sangue che scorre. Stringe i denti ed apre gli occhi. Hanamichi ora è inginocchiato, la stoffa dei pantaloni è intrisa di sangue all'altezza del ginocchio sinistro, il labbro spaccato in più punti, le guance graffiate ed escoriate. Un'altra ferita al petto è visibile attraverso lo strappo che attraversa la maglietta. Kaede passa su questi particolari senza vederli realmente, c'è qualcos'altro che cattura la sua attenzione. Qualcosa che fa urlare la voce della razionalità nella sua testa, e grida no no no no no no no … Il rumore di carne lacerata… Il rumore metallico… I muscoli trafitti… Il clown… oddio, non è possibile… Dal suo petto fuoriesce un'estremità tagliente del cavalletto della bici. Il resto della stecca di metallo è penetrato di circa sette centimetri nel corpo. Fiotti di sangue schizzano come un geyser, inzuppano Hanamichi, la strada, schizzi rossi ovunque… Il pagliaccio sorride, sembra divertito. Con l'occhio spappolato e il cavalletto nel ventre, ride di gusto. Ad ogni scroscio di risata, il sangue sgorga come da un buco su un tubo a pressione. Hanamichi è sotto shock. Il suo sguardo vaga dal cavalletto al viso ridente coperto di sclerotica del clown. I suoi occhi sono sbarrati, la pelle color del cemento. Non può morire. Per quanti sforzi, LUI non può morire. Non può… Kaede scoppia a piangere in silenzio, digrigna i denti, i sensi offuscati, ma la vista no, vi prego, fategli vedere fino alla fine il volto di Hanamichi, il viso del ragazzo che ama, vi prego, vi prego… i singhiozzi scuotono il suo corpo. Tende una mano verso il suo do'aho, lo vede ondeggiare instabile, bianco in volto, la fronte imperlata di sudore, e sangue… non ce la fa più, e se devono morire, lasciateli morire insieme, vi prego… Nello stesso istante, il clown estrae l'asta di ferro dal suo petto e la conficca con forza nella coscia di Sakuragi. Hanamichi lancia un urlo di dolore, si artiglia la ferita con le mani, il sangue, sangue dappertutto… Kaede piange, allunga una mano verso di lui, raccoglie tutta la forza che ha e si lascia scivolare giù dalla macchina. Facendo forza su gomiti e avambracci, striscia verso Hanamichi. Il clown lo guarda e scoppia a ridere. Gli fa segno di no con la testa. No, dice quello sguardo, non ti concederò neanche questo. Te lo avevo detto che avevi bisogno di una rinfrescata, no? Te lo avevo detto che lo avrei UCCISO! Afferra Hanamichi per il colletto della maglietta e lo trascina lontano. Kaede impiega alcuni secondi per capire dove lo sta portando. Poi… Il MARE!! Il mare davanti a loro!!! Kaede striscia, spinge con le ginocchia, con i gomiti, la spalla in fiamme, fa appello a tutta la forza che ha, richiama quella che ormai è andata via, deve farcela, deve raggiungere il clown, Hanamichi, Hanamichi.… Striscia.
***
Le punte delle scarpe scivolano su qualcosa, il terreno è cambiato… sabbia? È sabbia? Sono sulla spiaggia? Tunf. Tunf. Le scarpe da clown avanzano verso il mare. Vuole affogarlo, lo sa. Il clown ride, schizzi di sangue partono dalle sue labbra macchiate di cerone, atterrano sui capelli rossi di Hanamichi. Ormai non importa più nulla, non importa, lasciatelo solo morire in pace, lasciatelo solo… Il pagliaccio lo lancia in acqua, e il mare inghiotte Hanamichi. Sakuragi riemerge, annaspa in cerca d'aria, il sale dell'acqua gli brucia la carne ferita, la coscia è in fiamme. Grosse lacrime gli attraversano il viso, il dolore è troppo forte, il dolore… Il clown entra in acqua, si muove goffamente, i vestiti ampi galleggiano intorno a lui. Afferra Hana per il collo e gli immerge la testa sott'acqua. Ride. La ritira su. Sakuragi ansima, aria, aria… Di nuovo, la testa sott'acqua. Si sbraccia, cerca di allentare la stretta, ma non riesce, è troppo forte, troppo…
FLASH. ***
- Corri! Io non posso morire qui, ma tu sì, tu puoi!
***
Ricorda lo sguardo terrorizzato di Mickey davanti alla tempesta. No, non Mickey, il clown. Ha finto dal primo istante in cui si sono incontrati… ma possibile che sia COSì bravo, a fingere? Quel terrore? La paura che ti ghiaccia i muscoli sino a svenire? No, non è possibile, ritiene Hanamichi. Forse non è vero che non può morire. Nel loro mondo è immortale, ma dall'altra parte no. No, non lo è nel mondo interiore di Kaede. Deve trascinarlo lì, la tempesta non deve essersi ancora placata. Deve andare, anche se questo significa la morte certa, per lui. Anche se questo significa lasciare agli amici una tomba vuota su cui pregare. Anche se questo significa vedersi negare l'ultimo sguardo verso Kaede. Questo è l'unico modo che conosce per salvare il ragazzo che ama. Questo è l'unico modo che conosce per amare. Il clown stringe la presa intorno al collo e gli infila la testa sott'acqua. Ma ormai non importa più nulla. Hanamichi chiude gli occhi. Il circo, ripete dentro di sé, pensa al circo. Un attimo dopo, entrambi sono spariti.
***
Rukawa raggiunge strisciando la spiaggia. Niente, non vede nessuno. Gli occhi gli cadono sui solchi profondi incisi nella sabbia, grossi scarponi da clown. Accanto, l’impronta di un corpo più grosso, trascinato. Hanamichi. Le tracce conducono dentro il mare, ma non si vede nessuno dei due. Altre lacrime scorrono sul viso pallido. - HANAMICHI!! Nulla, l'eco delle sue parole rimbomba sull'orlo delle onde. Lo sa. Hanamichi se n'è andato. L'ha lasciato da solo. Piange. Lo ha lasciato, e Kaede rimpiange di non avergli mai detto ' ti amo'. Ora più che mai lo sente, nel profondo del cuore. Lo ama. Si abbandona sulla spiaggia e scoppia in lacrime.
***
La prima cosa che nota il clown, è che la testa del ragazzo non è più sott'acqua. La seconda cosa che nota, sono i suoi vestiti spazzati dal vento. La terza cosa che nota, è che sono di nuovo nel tendone del circo. Lancia un'occhiata oltre il ragazzo: alle sue spalle, il tornado li ha ormai raggiunti. Spalanca occhi e bocca, terrorizzato. - No no no no no …- geme. - Oh, sì!-bisbiglia Hanamichi soddisfatto. Il clown ringhia e guarda Sakuragi. Lo ucciderà, ucciderà quel piccolo bastardo e riuscirà a fuggire, tornerà dall'altra parte, il tornado non l'ha ancora preso. Ma quando lo guarda, c'è qualcosa che stona con la visione. Impiega un secondo a capire cosa. Le ferite sul viso sono sparite. Una mano da clown lascia la presa sul collo e tasta il ventre viola. Nessuna ferita. L'occhio. Vede benissimo. Il frastuono della tempesta, la sabbia si alza. Hanamichi ghigna. - Addio, stronzo. L'attimo dopo gli conficca il cavalletto della bici dritto in mezzo alla fronte. Sente la stecca di metallo fracassare il teschio, penetrare dentro, spappolare il cervello. Il clown rimane rigido, immobile per pochi secondi, i bulbi oculari schizzano fuori dal viso come caramelle semi scartate. Vomita schizzi di sangue. Un attimo dopo, tra i mulinelli di vento, crolla sullo spesso strato di sabbia accumulatosi sulla pista. Il tornado, arriva. È finita, pensa Hanamichi. Il tornado ripulirà ogni cosa. È finita. Si allontana dal clown strisciando sulle ginocchia e si sdraia in mezzo alla pista. Chiude gli occhi, in pace. Nella sua mente, immagina come debba essere il volto sorridente del suo Kaede. Bellissimo. Sorride. Risente l'eco della voce di Michaela: - Kaede, sai? Questa ninna nanna continua ancora… E allora, Hanamichi bisbiglia sorridente: - … lo darò all'uomo blu, per un anno o poco più. Lo darò all'uomo giallo, che lo tiene col suo gallo. Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do.
Chiude gli occhi e sospira:
- Lo darò alla sua mamma, Che lo tiene a far la nanna.
Il suo ultimo pensiero. Kaede. Un attimo dopo, il tornado divora tutto.
***
Kaede fissa il mare, ci sono piccole onde, e il sole brilla su ognuna di esse. È uno spettacolo stupendo, ma Kaede non nota nulla. Pensa ad Hanamichi. Pensa al ragazzo che ama, al ragazzo che ormai non c'è più. Scoppia a piangere. È tutto finito. Tutto quanto. Finito. Nasconde il viso tra le mani, le onde si infrangono tra di loro, schiuma e sole fusi in uno. Lo cullano dolcemente nel suo dolore. E poi… Un gemito. Acqua smossa a forza. Ru alza gli occhi verso il mare… Non è possibile, non è possibile, non può essere… Hanamichi, Hanamichi annaspa come un pazzo in mezzo all'acqua, si sbraccia disperato per tenersi a galla… - KAEDE! Kaede rimane un attimo imbambolato, incredulo, non può essere vero, è solo un miraggio, una visione, non può essere... - VOLPINO DANNATO, MUOVI QUEL CULO E VIENI AD AIUTARMI!!! Ok, non è un miraggio. Ru si alza di scatto, e la spalla slogata ulula di dolore. Ma non importa. Neanche la sente, mentre va a recuperare il Rossino in mezzo alla corrente. Hanamichi, Hanamichi è vivo… È vivo! Lo àncora con un braccio intorno al collo e lo trascina fino alla riva. L'acqua salata gli brucia i piedi come soda caustica, ma non importa. Ride come un bambino. Prima o poi verrà il tempo per pensare alle ferite, ma mentre abbraccia il suo Rossino, sa che non è questo il momento. Ora non c'è corpo, non ci sono ferite, non c'è più alcun dolore. Ora, c'è solo Hanamichi. Ora, c'è solo il suo amore per lui.
È riuscito a trascinarlo sul bagnasciuga, ma qui le sue forze cedono, e crollano entrambi sulla sabbia. Hana guaisce dal dolore, a quanto pare le ferite sono tornate. Una per una. Perfettamente come le aveva lasciate. Digrigna i denti quando sbatte la coscia ferita. Forse non morirà, ma fa un male boia. Guarda Kaede. Kaede guarda Hanamichi. Si fissano un istante. Il secondo dopo, non riescono bene a capire come, si stanno baciando. Si baciano, e ridono felici.
Una voce lontana: - Ehi, ragazzi, che state combinand… Porca puttana, tutto bene? Kaede alza lo sguardo, c'è un vecchietto più in là, in strada, che li guarda con occhi spalancati. Kaede non sa se perché si stiano baciando o perché lo fanno coperti di ferite. - Vado a chiamare un'ambulanza!!- urla l'uomo, e corre via. Kaede abbraccia Hanamichi e sghignazza. - Stavo per mandarlo a quel paese, ci credi? Il Rossino sbuffa, offeso. - Ragazzi, questo sì che si chiama tempismo! Quando ci stavano - smorfia di dolore, - massacrando, non c'era nessuno. Ora che è tutto finito arriva la cavalleria… - Siamo ancora vivi- bisbiglia incredulo Rukawa. - Sì. Non so come, ma lo siamo. Kaede solleva il volto e guarda il suo ragazzo- ragazzo, sì, avete capito bene, ragazzo-. Sorride. - Do'aho? - Sì, kitsune? - Baciami. Hanamichi gli lancia un sorriso di pura felicità. - Da quando ti conosco, è la prima cosa intelligente che ti sento dire!!! Fa per baciarlo, ma Rukawa lo blocca. - Do'aho? - Sì? - Ti amo- mormora, e il suo viso brilla. Dopo tanto tempo, finalmente… Hanamichi spalanca gli occhi, rimugina su un paio di secondi e poi dice: - Ok, la seconda. Vedo che la presenza del tensai ti è molto salutare. Lo guarda, il volto si addolcisce. - Anche io ti amo, Kaede. L'attimo dopo si baciano. Cinque minuti dopo, l'ambulanza e la polizia parcheggiano davanti alla spiaggia. Un gruppetto di persone si è già raccolto a vedere qualcosa. Dall'ambulanza scende Yohei avvolto in una coperta, spaventato, si fa largo tra la folla. Nessuno gli ha detto niente, nessuno, e se fossero … Li vede, abbracciati sul bagnasciuga, si baciano teneramente. Scoppia ridere, felice. Non è stato tutto inutile, allora, pensa. Quello scemo ce l’ha fatta! Da una gomitata leggera ad un infermiere e bisbiglia fiero: - Li vedi quelli? Sono il mio migliore amico e il suo ragazzo. Il SUO ragazzo, ah! Poi il suo sguardo si rivolge su i due abbracciati in riva al mare, e scoppia a ridere nuovamente.
Incuranti di tutto e tutti, Kaede e Hanamichi si baciano ridenti.
***
Fine!!!!!!! ^^’’’’’… beh? A me il finale piace, sinceramente… non so voi…. ^_______^ che ne pensate? Alcun domande sono rimaste irrisolte, forse, ma sinceramente preferisco finirlo qui… lasciando dei dubbi… *_* mi affascina di più! Cmq… ç_ç commentate, pleeeeeease!!!! Un bacione enorme a tutti, Tes^_^
PS: I commenti mandateli a tesla_vampire@mns.com ... ^_^ grazie!!!
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