DEDICHE: per il compli di Soffiuccio adorato… per te e SOLO per te…-.-… l’ho scritto… mai più nella mia vita un obbrobrio del genere… DISCLAIMERS: date a Inoue ciò che è di Inoue, e date a Tesla ciò che è di Tesla…^^’’’’…
La fic fa schifo, Soffio, abbi pietà, ho la febbre…-.-… accetta lo sforzoç_ç e il sacrificio… Un’ultima cosa: ti voglio bene.
Dove osano i Takamiya di Tesla 4 di 4
Porc… la mano!!! Qualche dannata zanzara deve averlo pizzicato! Se la massaggia delicatamente mentre Hanamichi continua ad urlare davanti a lui la solita sciorinata di insulti originali, BAKA KITSUNE, VOLPINO ARTICO, SEI UNA SEGA A BASKET, SEI SOLO UNA POPÒ DI CANE RISPETTO AL MITO VIVENTE… Sì sì, bla bla bla… Ma sapete una cosa? Adesso Kaede Rukawa si è stancato ad ascoltare. Afferra Hana per la nuca, lo trascina sé e gli ficca la lingua in gola. Il Rossino strabuzza gli occhi, rimane per qualche istante fermo… le labbra del volpino sono tenere contro le sue, dolcissime… …potrebbero anche fargli dimenticare i tre metri di lingua che gli rovista la bocca, è così bello lasciarsi andare, lasciarsi… MA NO, NO NO, NON PUÒ! È UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO! Gli appoggia le mani contro il petto e lo scosta da sé. Il respiro di entrambi, nota, è un po' troppo ansimante per i suoi gusti. Sembra essere il respiro rotto nel petto di due innamorati dopo un bacio appassionato, non una pomiciata tra due arcinemici. Il sapore del volpino, nella sua bocca…Una mano sempre poggiata sul suo petto per mettere una distanza tra loro, si strofina le labbra col polso dell'altro braccio. Rukawa lo guarda scettico con un sopracciglio alzato. - Kitsune, tu… - Io cosa? - Tu non p-p-puoi prendere, così… e b-baciarmi… - Ah, e perchè?- chiede Rukawa. Un ghigno gli tende le labbra carnose. Hanamichi deglutisce rumorosamente davanti allo sguardo famelico dell'altro. - B-beh, p-p-p… p-perché siamo… Rukawa lo fissa negli occhi, il suo sguardo dritto nell'anima. “Siamo maschi”, stava per dire, ma le parole gli muoiono sul nascere. Questa realtà non fermerà certo Rukawa. E probabilmente, teme, non fermerà neanche se stesso. Meglio sparare una verità più comprensibile. - P-perché siamo di razze diverse, Kitsune! Il sopracciglio di Rukawa si inarca ancora di più. - … Sì, sì, vedi? Lo detto appena adesso, KITSUNE. E tutti sanno benissimo che io non sono una Volpe, sono una cara e dolce scimmietta…. E tutti, TUTTI… sì, tutti, sanno che le volpi non se la fanno con le scimmiette. Vedi? Sì, ecco… sì… semplice… no? Kaede rimane qualche attimo a fissare il prato intorno a loro, cosparso da cespugli e da alberi. La luce della luna illumina il muro della scuola ad una ventina di metri da loro. Intanto, conta mentalmente fino a tremila, prima di violentare quel do'aho sul posto. “Le volpi non se la fanno con le scimmiette”, ma si può essere più idiot… No, aspetta. Hanamichi la mette su questo piano? E sia. Ih ih ih, e sia. - Ok, do'aho, su questo hai perfettamente ragione. Siamo due 'razze' diverse… - Ah, vedi? Te lo avevo detto… - Ma sai? una volta ho visto un documentario, su RIEDUCATIONAL CHANNEL… Hanamichi si pietrifica di colpo. - … e questo documentario parlava proprio dell'accoppiamento tra razze diverse… e assicurava che erano perfettamente fattibili, se il rapporto andava per gradi. - Oh, questo documentario non l'avevo visto- dice solo Sakuragi. - Oh tesoro mio, tu non hai ancora VISTO niente, fidati…comunque… Lo vedi anche tu, no? Basta iniziare con un semplice bacino sulla labbra … Poggia le mani a coppa ai lati del viso di Hanamichi e gli accarezza delicatamente le labbra carnose con le proprie. Un piccolo brivido corre lungo la schiena. Un'altra carezza, con una leggera pressione in più. Può sentire il calore delle sua carne, le minuscole pieghine delle labbra polpose. Un bacio delicato. Hanamichi sospira, -Ancora-, ed è un sussurro così flebile che quasi si confonde con lo stormire della foglie. Kaede sorride, e lo bacia. Sente il respiro affannato di Sakuragi contro la guancia. Una mano si sposta ad accarezzargli i corti capelli della nuca. - Visto do'aho? Il documentario aveva ragione…- mormora soddisfatto Kaede. Sakuragi fa un cenno affermativo frettolosamente col capo e getta le braccia intorno al collo di Kaede. - Ancora. - E va bene,- mormora il Volpino ghignando, - fami pensare, cosa c'è adess… Hanamichi lo bacia, le guance, il naso, le palpebre, il mento, una cascata di baci leggeri e rapidi, sempre più vicini al precedente…torna alla sua bocca e lecca il solco che separa le labbra. Kaede chiude gli occhi e sospira. Gli lascia libero accesso. Le loro lingue si incontrano. È diverso dal bacio di prima. Il tenero sfiorarsi era quasi un gioco, uno stuzzicare… ora no. Basterebbe sentire quanto forte batte il cuore nei loro petti per capirlo. Basterebbe sentire la fame che li invade, che fa girare la testa come un’intera cassa di superalcolici. Intreccia una lotta con la lingua di Hanamichi, la succhia, accarezza i denti… sta perdendo il controllo, lo sa, lo sente. Sta perdendo il controllo, e gli piace. Non vuole pensare a niente, non vuole pensare al dopo. Vuole solo sentire il corpo di Hanamichi contro il suo, vuole solo sentire quella bocca amarlo, proteggerlo… La sua bocca… - Ancora…- bisbiglia Sakuragi rosso in volto. E chi è lui per contraddire i desideri del Rossino? Tremando leggermente, fa scorrere le mani fino alla base della maglietta. Gliela sfila in un unico sospiro, leccando la pelle bollente che viene via via esposta all'aria fresca della sera. Il petto di Hana è scosso da singhiozzi di piacere, ed è proprio da lì che inizia. Poggia le labbra sulla clavicola destra, la bacia delicatamente. Inala il profumo della pelle di Hanamichi, leggermente speziato, gli fa girare la testa. Le sue labbra si spostano ai piccoli capezzoli brunei. Li lecca delicatamente uno a uno, li mordicchia, li succhia, riempiendosi la bocca di pelle, di carne. Segue con la lingua umida la scia dei pettorali, avanti e indietro, Hanamichi sospira, le mani affondate tra la massa di capelli corvini, li stringe delicatamente, seguendo il ritmo del suo amore. La testa scende. Lungo la scacchiera di luci e ombre dei suoi addominali. E poi… oltre… I pantaloni che Hanamichi indossa sono stretti, e permettono di osservare perfettamente in che condizioni è: l'erezione dura che spinge contro la lampo, le gambe muscolose tremanti sotto l'impatto delle emozioni. Kaede si inginocchia davanti a lui e accarezza il sesso duro sopra la stoffa. È in attesa della parola magica. Non tarda ad arrivare. Con un fremito, Hanamichi bisbiglia : - Ancora. Impiega più tempo del previsto a sbottonare quei dannatissimi jeans, forse perché ha le mani sudate… forse perché le dita tremano… forse perché ha gli occhi così offuscati dal piacere che non riesce a vedere veramente cosa fa, sente solo carne soda e calda che urla per poter uscire. Alla fine Hanamichi accorre in suo aiuto, e lo aiuta a togliergli scarpe, pantaloni e boxer. Il pene di Hana è grosso, non tanto lungo, ma molto, molto spesso. Con le sue mani grandi, capaci di tenere da sole un pallone da basket, non riesce ad avvilupparne completamente la circonferenza. Afferra il sesso con una man e accosta le narici ai peli pubici rosso fiamma. Annusa, si riempie i polmoni, sente il proprio respiro smuovere la peluria, solleticargli le labbra. Sorride. È tutto un sogno, deve essere così. È troppo bello per essere vero. Accosta le mani ai lati dei testicoli e appoggia la lingua sulla cappella lucida. Lecca le piccole perle lattee sulla punta. Si sciolgono amare in bocca. Ma lui ama i sapori amari. Hanamichi geme e sospira, inarca la schiena , allunga il bacino e il pene teso verso di lui. Sposta le mani sotto le gambe di Hana, fino a poggiarle su sedere sodo del rosso. Sakuragi piega leggermente le ginocchia e apre di più le cosce. Si offre completamente a Kaede, mugolando. In una sola mossa, Kaede inghiotte il pene. È duro, nella sua bocca, ed è una sensazione stranissima… per un attimo gli sembra di succhiare uno di quei grossi wurstel che i tedeschi infilano in panini imbottiti di crauti. Ma è solo per un attimo. Perché questa non è carne animale. Questa è carne umana. È carne gonfia di sangue pompato sotto pelle, è carne bollente tesa su vene, è carne salata che si scioglie e tema contro le sua lingua. È la carne di Hanamichi. Succhia. Lecca. Mugola di piacere.
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- Bih, carusi, gli piaciu a brioscina… Talìa comu s'a licca…
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Tra le sue gambe, sente il proprio pene eretto tremare contro la stoffa . La fronte imperlata di sudore. Hanamichi geme, spinge più forte l'inguine contro la sua bocca. Dalla forza con cui si dimena, capisce che è vicino all'orgasmo. Kaede fa un grosso respiro, strizza gli occhi e rilassa la gola. Il pene gli scivola sino in fondo, sente la cappella gonfia strinare di sperma l'interno della guancia, come segnasse la strada per non perdersi. Succhia, lecca. E con un urlo, Hanamichi viene, artigliandogli la schiena , schizzando nella sua bocca fiotti di sperma. Il suo corpo crolla contro quello del Volpino, si accascia a terra , i muscoli tremanti. Kaede gli deposita un bacio dolcissimo sul sopracciglio. Rukawa lancia un'occhiata al compagno spompato, gli occhi chiusi, il petto ampio scosso da respiri spezzati. Cosa deve fare? Aspettare? Sente la sua erezione dolorante contro le mutande… Hanamichi lo guarda e capisce. E basta una sola parola a spazzar via ogni suo dubbio. - Ancora. Kaede gli sorride leggermente. Si porta le mani alla felpa per togliersela, ma Hanamichi lo blocca. - No, non ti spogliare. Rukawa lo guarda confuso. Credeva che … Hana si sdraia a terra, gambe aperte, offrendosi totalmente allo sguardo, nonostante il rossore che gli invade le guance. Gli occhi di Kaede scorrono lungo il suo corpo, sulla sua bocca socchiusa dal piacere, sulle sue spalle grandi, il suo petto ampio, i suoi addominali coperti da una leggera pellicola di sudore che fa brillare la pelle con aloni argentati sotto i raggi di luna… e poi i suoi fianchi, le sue gambe muscolose… Hana gli tende le braccia contro, Kaede si sdraia contro di lui, tra le sue gambe aperte. Gli accarezza la guancia dolcemente, perdendosi nel candore di quegli occhi nocciola…. - Sei sicuro vuoi sia così?- gli bisbiglia . Hanamichi si mordicchia il labbro sorridendo innamorato. Ok, così sia. Appoggiandosi con l'avambraccio accanto alla testa del Rossino, porta la mano libera alla lampo dei jeans. La cala, le sue mani scivolano impacciate sui bordi dei pantaloni. Lancia ad Hanamichi uno sguardo timido, impacciato, le guance rosse dall'imbarazzo. - Aiutami… E Hana lo aiuta, gli scosta leggermente i pantaloni, lo spazio necessario ad estrarre il pene duro dai boxer. Sente la punta premere contro il suo ano. Trema. Kaede lo bacia ed entra dentro di lui. Bollente. Viscido. Stretto. Il pene di Kaede struscia contro la guaina calda di Hana, penetra a forza, lentamente, combatte contro i muscoli contratti dal dolore. Hana geme, lo abbraccia stretto e gli nasconde il viso contro l'incavo del collo. Kaede è dentro, tutto. Rimane fermo qualche istante, digrignando occhi e denti per evitare di venire ora, solo per la splendida sensazione di sentire il suo pene strizzato, il respiro stentato di Hana contro il suo collo. Poi, assesta la prima spinta. Hana si inarca sul letto d'erba, mugolando. - Ancora… Kaede estrae quasi completamente il proprio sesso e poi riaffonda in Hanamichi, e ancora, e ancora, tutte le volte che Hanamichi vorrà, anche per sempre, per sempre, se è questo che desidera, se è questo che vuole. E staranno ancora lì a fare l'amore quando i ragazzi torneranno a scuola, quando il torneo di basket sarà iniziato, loro due, ancora lì a fare l'amore, e non sesso, amore, amore, perché il fuoco che gli invade il corpo è solo amore, amore, amore… Spinge, e spinge, e spinge, e non è più Kaede, è un essere fatto di sensi, sente il pene congestionato di Hana sbattere contro la felpa, sente il rumore dei jeans frusciare rabbiosamente, sente i testicoli sbattere tra di loro ad ogni spinta, sente il succo che fuoriesce dall'ano del do'aho, sente le foglie sugli alberi frusciare sotto le ali del vento. Tutto, tutto, ogni cosa. Perché in quel momento non è più Kaede, perché in quel momento, racchiude in sé l'universo intero. L'orgasmo esplode all'improvviso con la forza di un colpo di fucile, implode nell'inguine e risale in tsunami lungo il suo corpo, gli dà appena la forza di assestare le ultime spinte, di godere dell'urlo di Hanamichi che viene…accarezza le labbra del suo ragazzo per un attimo, poi sviene dal piacere tra le sue braccia. Quando Hanamichi riprende contatto con la realtà, Kaede è ancora dentro di lui, ancora privo di sensi. Lo abbraccia stretto con un sorriso dolcissimo e gli accarezza i capelli osservando la luna alta in cielo.
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- Ok, carusiddu… missiuni compiuta! Nozomi lo guarda, gli occhi ancora delle dimensioni di una palla da basket: - Hai registrato tutto, vero? - Oui, mon capitain! E che, fesso sono? - Perfetto… eh… presumo possiamo andare, allora? - Bih, credo di sì… tu i pigliasti, gli appunti? Takamiya si esibisce nel suo miglior sorriso da pervertito, mostrando una risma di fogli scritti fitti fitti pieni di schemini. Un attimo dopo, una nuvoletta scende dal cielo, pronti a scarrozzarli da Cupida. Nozomi vi zompa sopra senza indugi. Ha qualcosa in sospeso con una donna banana distesa su un letto di cassata. - Mondo cibo, arriiiiiiivooooooooooooooooo!!!!
EPILOGO
Ok, la storia è finita bene, Takamiya ha compiuto la sua missione, ed ora sta spendendo dolci ore con la sua compagna di vita, in un mondo di arancini, cioccolato, cannoli, cassate… e tante banaaaaaaaaaane… Sì, ok… Ma gli altri? Che fine hanno fatto? Iniziamo il nostro giro di ispezione.
Quando passiamo davanti casa di Maki, sentiamo dei gemiti strani, e ci affacciamo curiosi ad una finestra : l'interno della stanza è buio, illuminata solo da occasionali candele nere. Su un letto coperto da lenzuola nere è ammanettato Shin'ichi Maki, completamente nudo a parte un collarino di pelle borchiata intorno al collo e un anello di cuoio alla base del pene. Guarda con sguardo adorante il suo ragazzo, noto Nobunaga Kyota, vestito solo di stivali di pelle nera, cinturone e giacca aperto sul petto. Nient'altro. Tra le mani, agita un frustino, e a quella vista Maki dimena vogliosamente il sedere, scodinzolando, gli occhi pieni di lucine…
Passiamo per le strade, e davanti al chioschetto di ramen IL CANE D'ORO, vediamo Takenori Akagi, ancora depresso per essere stato rifiutato da Fujima. Mentre mangia, tra le mani stringe un guinzaglio, e seguendo il cordoncino risaliamo al collare, stretto intorno al collo di studentessa di nome Matsui, che si sfrega assatanata contro l'insegna del chioschetto…
Proseguiamo il nostro viaggio, e ci soffermiamo davanti ad una casa. Dopo un attimo, ne escono fuori Soichiro Jin e Jun Uotsumi, caricano le valige che stringono tra le mani su un'auto. Stanno partendo felici per il loro viaggio di nozze. Gli auguriamo tanta felicità.
Continuiamo la nostra passeggiata, e notiamo un ragazzo con gli occhiali, Kiminobu Kogure, mentre apre la porta di casa. Nell'altra mano stringe un sacchetto della spesa. Quando entra in casa, uno zoppicante Hisashi Mitsui si avvicina e gli bacia dolcemente le labbra. - Guarda cosa ho comprato, amore!- ghigna affamato Kiminobu estraendo dal sacchetto una baguette francese lunga cinquanta centimetri. Mitsui guarda terrorizzato la baguette, guarda il suo ragazzo, riguarda la baguette… e poi scatta verso le scale in un disperato tentativo di fuga. Kogure lo insegue gioioso roteando lo sfilatino tra le mani…
Oh, ma … quello non è l'istituto Shohoku? Che bello, mi hanno detto che hanno avuto una squadra di basket molto forte quest'anno… Ci avviciniamo, e quando oltrepassiamo il cancello d'entrata, notiamo una ragazza e un uomo, la manager dello Shohoku Ayako e l'allenatore del Ryonan, Moichi Taoka, vagare per il parco in cerca di qualcosa… o qualcuno. Notiamo che la ragazza stringe tra le mani una grossa carota appuntita, mentre Taoka continua a canticchiare " E appena il suo coach lesto lo acciufferà,trallalero trallalà… il sederino di Hiko-chan vergine più non sarà, trallalero trallallà… "… Avanziamo, e vediamo che tra i cespugli, due ragazzi si accartocciano in un amplesso focoso. Per sbaglio, calpesto un rametto che scricchiola contro la mia suola. Dal cespuglio esce una testa spaventata, noto Ryota Miyagi, che si osserva in giro… - Ryo-chan, c-ci hanno raggiunti?- bisbiglia una voce terrorizzata sotto di lui. - No, no, Hikoichi, non temere… Venderemo cara la pelle… La testa scompare nuovamente dietro il cespuglio, l'aria si riempie nuovamente di sospiri. Oh, tu guarda! La porta della palestra è aperta! ci avviciniamo curiosi, attirati da schiamazzi . Quando guardiamo dentro, ci accorgiamo che deve essere in corso uno streeptease… un po' particolare, visto che la ballerina di punta è un vecchietto, l'allenatore dello Shohoku, Rui Anzai, con un solo velo sottile a coprirgli l'inguine. Guarda malizioso verso i ragazzi che lo osservano adoranti, sculetta un po'… Ad un angolo della palestra, contro il muro, Toru Hanagata sbatte - letteralmente- contro il muro il suo capitano Kenji Fujima. Fujima urla e grida, rosso in viso. Notiamo che non sono versi di dolore. No, no, a giudicare da quanto si è avvinghiato al suo giocatore. Ok, meglio uscire, non vorremmo disturbare. Facciamo il giro della scuola, e da dietro un gruppo di alberi e cespugli spuntano mano nella mano Hanamichi Sakuragi e Kaede Rukawa. Hanno i capelli scompigliati, i vestiti stropicciati e le guance rosse. Sulla felpa, Kaede ha una macchia della panna che tanto piace al suo capitano. Hana di ferma e bacia il suo ragazzo sulla bocca. Lo abbraccia felice. - Ti amo- gli bisbiglia all'orecchio. Riusciamo a sentire la risposta dell’altro ragazzo. - Ti amo. Si prendono per mano e si incamminano verso casa. Sulla mano di Rukawa, notiamo un grosso morso di zanzara. Ci verrebbe molta voglia di seguirli, ma un rumore attira la nostra attenzione. Un rumore… in alto, tra i rami. Scorgiamo Haruko Akagi fumarsi una sigaretta con sguardo da donna vissuta, accanto al suo ragazzo. Devono avere appena finito di fare sesso pazzo. - Ah, amore mio- bisbiglia lei, -credevano di poterci separare… Ad un tratto notiamo due cose. Che il suo ragazzo assomiglia tantissimo allo scimpanzè che abbiamo visto ieri allo zoo. E che sul petto della ragazza è conficcata una freccia rossa. Chissà cosa vorrà dire. Senza perdere tempo, inseguiamo Sakuragi e Rukawa diretti verso casa.
Intanto, in lontananza, l'eco di una voce di perde nel vento: - HIROKUUUUUUUUN., NON CE LA FACCIO PIÙÙÙÙÙÙÙÙÙ!!!! - SÌ, URLA IL MIO NOME, URLA PER IL TUO PADRONE!!!! - AAAAAAAAAAAAAIIIIIUUUUUUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Dal giorno del party allo Shohoku, nessuno ha più visto Akira Sendoh e Hiroaki Koshino del Ryonan. Qualcuno dice che Koshino tenga racchiuso il suo ragazzo nelle segrete della casa, amandolo giorno e notte… altri che siano scappati insieme in una fuga d’amore. Ma questa è solo un'altra delle leggende metropolitane che vagano nelle ombre della città. Non sapremo mai qual è la verità. L'unica cosa che ci rimane da fare a questo punto, è inseguire quella coppia di chiome rosse e nere illuminate dai tiepidi raggi di luna.
***
The end!!!!!
^^’’’ Soffio, sei ancora viva o sei morta dallo schifo^^? Cmq… Rullo di tamburi… TANTI AUGURI PER I TUOI 846 ANNI, E DIVERTITI TANTO COL TUO SANZUCCIO^_^!!!!!!! UN BACIONE IMMENSO, TI VOGLIO BENE, TES^_^
Se qlk pazzo volesse provare il masochistico tentativo di leggere, può mandare il commento, critiche, insulti o ordinazioni di frutta fresca a tesla_vampire@msn.com ... un bacione a tutti^^...
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