Dolce Morte

 

di Assurda

 



**Notte**
Quella scimmia... non cambierà mai.
Lo sa che mi preoccupo… eppure continua a farlo! Lo sa benissimo che quando mi scarabocchia la pianta dei piedi ma fa impazzire. Non mi do un contegno e con i miei gemiti rischio di svegliare Hakkai e Sanzo nell’altra stanza, se non l’intera locanda...
Eppure l’ha fatto anche stavolta.
Stanotte.

Da quando stiamo insieme è diventato sempre più difficile stargli alla larga.
Sembriamo due calamite dai poli opposti (peccato che siano entrambi uomini NdAshu).
Le nostre liti sono diventate frequenti e molto più rissose.
Ma gli schiaffi sono carezze e i pizzicotti sono diventati veri e propri palpeggiamenti.
La mia baka saru.
Stupida scimmia.
Ho bisogno di una sigaretta... ok, sigaretta, presa, accendino... qui no, in tasca neppure...
-Ah, grazie scimmia.- prendo l’accendino che mi sta sporgendo.
- Non chiamarmi scimmia.-
Mi sta provocando.. lo conosco bene...
- Non ora bipede, dobbiamo dormire...- dico accendendomi la sigaretta
- Possiamo fare qualcos’altro di molto, molto più interessante...-
La sua mano si è avvicinata rapidamente alla mia cintura.
- Non ora saru, mi sembra d’avertelo già detto.
Prendo la sua mano e con l’altra libera mi sfilo la sigaretta dalle labbra, e gli poso un lieve bacio sulla fronte.
Lui emette un gemito impercettibile.
Peccato che io l’abbia sentito.
Maledizione.
Mi piace troppo, veramente troppo, quando mi punzecchia così...
-Andiamo Gojyo...
-No, basta.-
Lo allontano in malo modo.
-Allora vado a svegliare Sanzo.-
Ecco, ci mancava occhi suadenti.
Il bel biondino.
Ma non è altro che un bonzo corrotto da grilletto facile,
capace di mandarmi all’inferno con quella sua pistola, come in paranoia quando il suo nome viene pronunciato da Goku.
Quando lo tira in ballo non ci vedo più.
Se il bonzo morisse, Goku morirebbe.
Se morissi io, sopraviverebbe. In un modo o nell’altro tirerebbe avanti.
Sono geloso.
Troppo geloso.
Sono geloso di un moccioso invadente.
Un adorabile moccioso capace di essere tremendamente sexy.
-Aspetta.- spengo la sigaretta – lasciamo fuori gli psicopatici dalla nostra storia, ok? -
Mi avvicino a lui. Ha una mano sulla maniglia, pronto ad andarsene.
Peccato che io sia irresistibile. (come sei modesto… NdAshu)
Lui rimane docile e immobile.
Gli cingo la vita con un braccio, mentre l’altro scivola appena sotto la sua cintura.
-Cosa preferisci fare? Andare da quel bonzo omicida o rimanere qua col dio dell’amore?-
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia con passione. Ci spostiamo più vicini al letto senza scioglierci da quell’abbraccio che sembra essere la nostra unica ragione di vita.
-Uhmmm… sai di tabacco.
-Comincerai a fumare… dopo tutti i baci che ci siamo dati, dovresti essere un fumatore accanito. – dico abbonandomi sul letto.
Goku, con uno scatto mi è sopra
-A me basti tu… tu sei la mia droga- (passaggio da cambiare)
Lo bacio, con quanta passione posso.
-Gojyo….- mi sussurra piano ad un orecchio. I brividi mi percorrono veloci tutta la schiena.
-Facciamolo, ancora una volta..-
- È la seconda stanotte… ti sto viziando. - le mie mani sono già alla sua cintura e hanno cominciato a slacciare i pantaloni. Le nostre bocche si incontrano, di nuovo, per un lungo bacio.
-Dovremmo dirlo. – gli sto baciando e mordendo il petto.
-Cosa…- trattiene il respiro
-E a chi?- sta ansimando.
Risalgo lentamente l’addome e il collo. Gli lascio un succhiotto appena sotto la clavicola dove la maglietta lo coprirà, nascondendolo dallo sguardo di Hakkai e Sanzo.
-A Sanzo e Hakkai. – rispondo, pronunciando i due nomi lentamente, imitando al parlata di Hakkai.
-No, non possiamo.
-Perché no?-
-Sarebbe…-
-Imbarazzante, lo so. Ma… sta diventando troppo seria, Goku questa storia. Almeno per me. –
Si siede dolcemente accanto a me
-Gojyo…- ha messo una mano nei mie capelli e sta giocherellando con le ciocche ribelli.
-Goku è che…-
-Uhn?-
-Ti amo. –
Ecco. L’ho detto. Oddio che ho fatto…
-EHEEEEEEEEEEE? COSA?- è saltato giù dal letto come un indemoniato. Forse saperlo non l’ha fatto molto felice.
-Ehm... si. -
-Gojyo parla chiaro. Si COSA?-
-Si, ti amo. -
-Oddio. – è ricaduto sul letto, bianco come un cencio.
-No non è possibile. -
-Invece si. -
-Ma che ti è saltato in testa?- sta urlando. Non è un buon segno.
-Goku, calmati. Rischi di svegliare-
Non finisco la frase. Sono troppo preso ad evitare i proiettili di Sanzo.
-Troppo tardi kappa pervertito. Ci avete già svegliati. Cos’avete da urlare alle due del mattino.
-Niente, stupido bonzo. -
-Cos’hai detto?. – evito anche questo proiettile.
-Su, forza, Sanzo calmati… stavano solo litigando. Per loro è normale. È così che dimostrano il loro affetto?-
Guardo Goku. Ha le guance rosse.
-Goku, ti senti bene?-
No Hakkai. Strano che tu non capisca.
Goku sta benissimo.
È solo imbarazzato. Quello che gli colora le guance è imbarazzo, non febbre.
-No. Sto bene, Hakkai. -
-Meglio così. Si può sapere che avevate da litigare a quest’ora? Non dovreste dormire?-
-Si hai ragione scusa ora addio.
Chiudo la porta e li lascio fuori. Voglio sapere cos’ha da dire quel moccioso.
-Allora? -
-Gojyo io... –
-Goku, so di averti sconvolto. Ma non riuscivo più a tenermelo dentro. Non ci ho neanche pensato. Ora esco. Se mi
cercano, dia quei due che sono in giro.
-Ok...-
La sua voce è bassa e triste
Stavolta ho fatto davvero un cazzata
Cammino un po’ per il paese...
La natura è calma e se ne frega altamente di come sto io dentro.
Accendo un’altra sigaretta.
In questo posto non c’è niente da fare appena cala il sole.
Un momento...
Quella laggiù è una ragazza.
Sta cercando di trasportare due secchi d’acqua, ma sono troppo pesanti per lei.
È troppo magra, ma ha un corpo stupendo.
Le vecchie abitudini sono dure a morire.
-Ehi, scusami... hai bisogno d’aiuto?- faccio sfoggio di uno dei miei sorrisi da latin lover.
-Oh... la ringrazio molto! Non mi aspettavo di essere così fortunata.-
Prendo i secchi. Non sono affatto pesanti.
-Di nulla dolce fanciulla (le donne amano i poeti!). dove li porto?-
-Mi segua!-
Si incammina velocemente per la stradina ripida.
-Di solito mi aiuta mio fratello ma ora è a casa malato... ecco è qui. Può posare i secchi sotto l’albero.-
-Sicura?-
-Certamente.-
Faccio come mi dice e mi siedo accanto ai secchi.
La osservo meglio.
Ha un corpo da urlo.
Farebbe impazzire chiunque. Anche quello stramaledetto bonzo.
Del quale è innamorato la *mia* scimmia.
Maledizione. Solo ora me ne rendo conto.
Goku ama Sanzo.
Dopotutto è il suo sole...
-GRAZIE!!!!!!!!!!-
-Ma cosa urli! Sono qui.-
-Non mi stava ascoltando. Sembra triste.-
Con dolcezza mi stringe la mano.
-Un po’ lo sono.-
-Posso fare qualcosa per tirarla su di morale? È il mio modo di ringraziarla.-
-Baciami.-
E come se non aspettasse altro si butta tra le mie braccia, facendo aderire le sue labbra alle mie.
È una bella sensazione.
ma non mi mancava affatto.
Con Goku era decisamente... migliore.
Era... eccitante.
Con le braccia mi circonda le spalle.
In maniera convulsa mi affonda le unghie nella schiena.
Sono un po’ troppo affilate. Hanno passato la maglietta.
-Dannata.-
-Non mi sembrava così ingenuo Sha Gojyo.-
Mi ha legato all’albero. Con delle corde, spuntate all’improvviso come il noyobo di goku.
Possibile che anche adesso io pensi a lui?
-Ehi, grasso demone, lascia stare quel kappa!!!!-
-Goku!
All’improvviso sono felice.
È patetico, ma sono felice.
Le è addosso.
Ma lei non è sola.
Un’altro demone, maschio, è alle spalle di Goku. Regge con entrambe le mani una spada. Punta al cuore di Goku.
-GOKU!!!!!-
La mia voce non è l’unica ad urlare.
C’è anche quella di Sanzo...
Uno sparo. Il demone si accascia a terra. In uno spasmo stringe ancora la spada, con la stessa direzione.
Quella spada ha trafitto la carne Goku.
Quella stessa carne che avevo per mille volte assaggiato.
-Gojyo...-
Hakkai!
Sento i polsi liberi.
-Grazie.-
Sanzo è chino su Goku.
-Go...- provo a dire.
-ANDATE VIA!!!!-
-Sanzo noi...- Hakkai tenta di dire qualcosa per confortarci.
Ma le parole sono vuote, prive di senso, senza un significato.
-Sanzo io rimango.-
-Gojyo....
Sanzo è stupito. La *sua* scimmia ha detto il mio nome.
-Si, saru?-
-Io non... –
Non mi ama.
-La sapevo già. Tranquillo. Risparmia il fiato per il bonzo. D’accordo?- a stento riesco trattenere le lacrime
Comincia a piovere.
Le mie lacrime si confondo nelle gocce di pioggia.
Uno stanco sorriso illumina ancora il suo viso.
Un sorriso rivolto a me.
L’ultimo.
Scendo per la stradina.
-Hakkai... nemmeno tu puoi fare niente?-
-No... GOKU TI VOGLIO BENE!!!!!!!!!!!! –
L’ha urlato con quanto fiato aveva in corpo. La scimmia l’ha sentito sicuramente.
Hakkai piange. Sta male.
Odio vederlo soffrire.
Sto ancora piangendo.
Vedo il bonzo. La pioggia è leggera. Sanzo...




-Goku.-
-Sanzo...–
-No, no...- il bonzo scosse la testa, spargendo piccole goccioline d’acqua tutto intorno.
-Piangi?- le lacrime silenziose si mescolarono alla pioggia.
-Non lo vedi scimmia?-
-Ti....-
Il rumore della pioggia, anche se leggera, coprì la flebile voce del ragazzo.
-Goku non ti sento... parla più forte... ti prego.-
-Ti amo. –
-Io anche. Anche io. Sono confuso e-
Le ultime forze spese per un bacio, a lungo desiderato.

La morte non rispetta niente.
Neanche l’amore.

Era la prima volta che Sanzo piangeva.
Non avrebbe mai immaginato che le lacrime facessero così male.





Sanzo sta scendendo la collina. Regge fra le braccia il corpo inanimato di Goku.
Goku è morto.
Un motivo in più per Sanzo per odiare la pioggia.
Un motivo per me per cominciare ad odiarla.
Giurerei che Sanzo sta piangendo.

Io lo sto ancora facendo.