Dirigere il futuro
di Hymeko
La luce calda del primo pomeriggio filtrava attraverso le cortine che nascondevano ad occhi indiscreti l’alta sala del trono, in cui la corte si trovava in consiglio per discutere delle decisioni da prendere per il governo del Regno. Ma il lungo tavolo ovale era quasi vuoto…solo quattro persone sedevano sui comodi scranni, a poca distanza l’uno dall’altro.
Il Faraone Aknumkanon fissò la mappa del Regno, e annuì:
"Allora è deciso, figlio mio. Partirai fra una settimana, per la tua prima vera missione. Farai una semplice ricognizione verso Sud, attraverso tutti i distretti sino al confine con la Nubia,
(l’Antico Egitto, dal punto di vista amministrativo, era diviso in 42 distretti. La Nubia era il territorio a sud dell’Egitto; n.d.Hymeko)
e mi farai rapporto sulla situazione. Voglio il tuo parere e le tue impressioni su tutto. Viaggerai con una scorta di dieci soldati, e con uno dei Priest"
Il principe assentì:
"Sì, padre"
Ma il vecchio Shimon si morse le labbra:
"Non saranno pochi dieci soldati? Stiamo parlando del principe ereditario, in fondo"
Ma il Faraone scosse il capo:
"Sarà sempre all’interno del Regno, basteranno. Inoltre, se ne mandassi di più la gente, vedendolo passare così scortato, potrebbe pensare che il Regno non è sicuro. Non possiamo permetterci questo, ma stai tranquillo, saranno soldati altamente addestrati"
"Saggio Shimon, non vi preoccupate, non mi accadrà nulla. Andrà tutto bene"
Il principe sfoderò uno dei suoi sguardi colmi di fascino, sorridendogli dolcemente…quella era l’occasione che aspettava, non se la sarebbe lasciata sfuggire per nulla al mondo.
"Immagino che come Priest sceglierete Mahad, come per i vostri spostamenti in questa zona"
disse il Priest Aknadin, osservando il percorso che avrebbero seguito.
Ma il principe scosse la testa:
"Padre, vorrei parlarvi proprio di questo. Desidero portare il Priest Seth con me"
Tre paia d’occhi si fissarono su di lui, che si chiese come mai il Priest Aknadin fosse leggermente sbiancato.
"Come mai fai una simile richiesta? Non mi sembra che tu e il Priest Seth abbiate legato come hai fatto con Mahad"
"Infatti. E permettimi di aggiungere, fratello, che il Priest Seth non è ancora perfettamente addestrato"
’Non voglio che mio figlio faccia la guardia del corpo al principe! È troppo pericoloso!’
"Padre, proprio perché il legame tra noi è molto più flebile rispetto a quello che possiedo con gli altri Priest, e soprattutto Mahad, io devo andare con lui. Il Priest Seth ha la mia età, lui sarà al mio fianco quando salirò al trono, proprio come il Priest Aknadin è al vostro. Ma come potrà esserci la fiducia che esiste fra voi, se non instauro con lui un vero rapporto?"
Il Faraone chiuse gli occhi, meditando, ma il principe non diede a nessuno il tempo di parlare:
"Priest Aknadin, ho seguito con discrezione alcuni dei vostri allenamenti, per sincerarmi delle vere capacità del Priest Seth. Anche se non è ancora abile quanto voi con la spada, riesce a tenervi testa, cosa fuori dalla portata di molti ufficiali, e persino di qualche altro Priest. Inoltre avrà con sé la Millenium Rod, di cui è perfettamente padrone. Senza dimenticare che ha sempre vissuto poco distante dalle zone che andremo ad attraversare, la sua conoscenza del territorio potrebbe risultare indispensabile"
"Sì, ma…"
Non voleva che ci andasse! Non voleva il figlio a fare la balia a quello sprovveduto vissuto sempre nella bambagia!
’Seth…’
Se gli fosse successo qualcosa per colpa di quel nanerottolo coi capelli a punta, lui…
"Ho compreso le tue ragioni, figlio mio, e non posso che appoggiarle. Sei diventato saggio…avrai dieci uomini di scorta e il Priest Seth come guardia personale"
"Vi ringrazio, padre"
"Bene. Ma vista la tua saggezza, ti occuperai anche dei preparativi per il viaggio. Shimon, affiancalo"
Il vecchio annuì con un inchino, e accompagnò fuori il giovane erede.
"Fratello…non ti pare avventato affidare la salute dell’erede a un novellino?"
L’altro scosse la testa:
"Sono entrambi novellini, ma Atem ha ragione. Seth sarà al suo fianco lungo i suoi anni di regno, devono crearsi un legame speciale. O quantomeno avvicinarsi un po’"
"Sarà come dici, ma se dovessero incappare in un problema, perderemmo l’erede e un valido Priest"
Guardando il fratello, il Faraone scosse il capo:
"Lodo il tuo costante pensiero rivolto al bene del Regno, ma quei due ragazzi devono farsi le ossa. E un viaggio assieme non potrà che renderli più forti e uniti"
"C-Come desideri"
Aknadin sospirò…era la parola del Faraone, non c’era nulla da fare.
’Seth…’
"Principe Atem, ho portato qui il Priest Seth, secondo il vostro desiderio"
Il vecchio consigliere e il giovane Priest erano inginocchiati di fronte a lui, il capo rispettosamente rivolto a terra, in reverente attesa di una sua parola per poterlo rialzare.
"Molto bene, saggio Shimon. Ora recati alle scuderie, e scegli i cavalli più adatti. Noi dobbiamo discutere del percorso"
Il vecchio si esibì in un profondo inchino, quasi a sfiorare il pavimento:
"Come vostra altezza desidera"
’Non l’avevo mai visto tanto deciso…deve tenere molto a questa prima missione’
Colmo d’orgoglio per il modo in cui il suo giovane principe si stava comportando, il vecchio si affrettò ad eseguire i suoi ordini. Avrebbe scelto per lui i cavalli migliori delle scuderie reali, destrieri che avrebbero protetto il loro cavaliere in qualsiasi situazione…il principe avrebbe avuto tutto il meglio possibile.
"Ci siete davvero riuscito, mio principe?"
bisbigliò Seth appena il vecchio fu uscito, incapace di trattenersi oltre.
"…sì"
sussurrò il principe, invitandolo ad alzarsi.
Seth si avvicinò a lui, osservando la mappa…il loro percorso sarebbe stato privo di insidie, anche se sarebbero arrivati sino ai confini meridionali del Regno. Sul territorio vigilavano sempre molti validi soldati, e il Priest Isis controllava ogni giorno il futuro, per prevedere ogni possibile attacco…di certo anche il loro viaggio sarebbe stato strettamente controllato sia del potere della Millenium Tauk, sia dai mostri aliti del Priest, che la servivano con fedeltà.
’Questo vuol dire che dovremo stare molto attenti alle nostre azioni’
pensò, sbirciando il principe che fissava soddisfatto la mappa.
"Quando partiamo?"
"Fra una settimana"
"Hn. Ho capito"
Ancora quasi incredulo, il Priest si mordicchiò un labbro. Quando il principe gli aveva rivelato che il Faraone aveva intenzione di mandarlo in missione con un Priest, e che voleva convincere il padre ad accettare che fosse proprio lui ad accompagnarlo, non aveva creduto molto nel successo di quell’intento.
’A quando pare, ha trovato dei validi motivi’
"Dovresti saperlo, in qualche modo ottengo sempre ciò che desidero"
ridacchiò il principe, accoccolandosi su una sedia e appoggiando il gomito a un tavolo, guardandolo soddisfatto.
Seth si mise dietro di lui e gli baciò il collo:
"Questa vostra affermazione ha un che di spaventoso"
sussurrò, soffiandogli sulla pelle…il principe gemette, e protestò quando l’altro si accomodò sulla sedia dall’altro lato del tavolo.
"Non posso rimanere accanto a voi, mio principe. Sapete bene il motivo…non andremmo molto lontano coi preparativi, se ci perdessimo in passatempi poco attinenti al viaggio"
"Quanti paroloni"
commentò il principe imbronciandosi, mentre Seth faceva finta di nulla e prendeva stilo e tavoletta di argilla fresca.
"Dovremmo decidere il percorso…"
gli fece notare l’altro, grattandosi una guancia con lo stilo…avevano un sacco di dettagli da calcolare. I giorni di viaggio, la via da seguire, i punti migliori dove accamparsi, ma anche le scorte di cibo, l’acqua, le oasi dove rifornirsi, le vesti di ricambio, i medicinali, le caserme dove cambiare i cavalli stanchi con quelli riposati…
"…lo so, lo so. Non avremo nemmeno tempo di baciarci un po’"
borbottò l’erede, iniziando a studiare la mappa con uno sbuffo.
"Anche perché qualcuno potrebbe entrare all’improvviso…"
gli fece notare il Priest, mentre studiava la conformazione del territorio.
"Credi che durante il viaggio riusciremo a stare un po’ da soli?"
Da quando avevano ripreso la loro storia, quasi tutte le notti si incontravano per amarsi…sarebbe stato un peccato dover interrompere quella piacevole abitudine.
"Spero proprio di no"
rispose Seth soprapensiero, mordicchiando lo stilo.
Il principe lo fissò scandalizzato:
"Come no!"
L’altro sospirò, maledicendosi. Avrebbe dovuto far più attenzione a quel che diceva!
"Mio principe, se saremo soli, vorrà dire che saremo stati separati dalla scorta. E questo non sarà un bene per voi, anche se saremo all’interno dei confini"
L’erede si rabbuiò:
"Ma…con te, non sarò mai in pericolo"
Seth fece un cenno di ringraziamento:
"Accolgo quest’affermazione come una lode, ma mi permetto di ricordarvi che ci sono maghi e stregoni potenti, e non posso pensare di poterli affrontare tutti da solo"
"In quel caso, dieci uomini non ti sarebbero certo d’aiuto"
"Avete ragione, ma…"
Gli occhi del principe di scurirono, in attesa di quello che avrebbe detto…Seth si trovò con le spalle al muro:
"…mi aiuterebbero a proteggervi"
Avrebbe voluto dire che l’avrebbero potuto portar via mentre lui rimaneva indietro a coprire la loro fuga, ma aveva la netta sensazione che il principe avrebbe dato in escandescenze, se avesse di nuovo sentito una simile affermazione di sacrificio…
"Hn…credo che soprassederò sul resto"
"Ve ne ringrazio. Riguardo il viaggio, su che riva del Nilo preferite viaggiare, scendendo verso sud?"
Il principe ci pensò un attimo, poi batté il dito sulla mappa:
"Sulla destra. Al ritorno attraverseremo, e passeremo sulla sinistra"
"D’accordo. E avete intenzione di fermarvi a dormire all’aperto, o soggiorneremo sempre nei villaggi che incontreremo?"
Ridacchiando senza pudore, l’erede alzò gli occhi su di lui:
"Dipende da quello che mi permetterà di fare il mio Priest. Troverà troppo pericoloso dormire sotto le stelle, o mi permetterà di realizzare questo sogno?"
Il Priest lo guardò storto, un po’ piccato da quella presa in giro:
"Dipende. Se il mio principe vorrà dormire da solo con il suo Priest, la cosa sarà irrealizzabile. Mentre se accetterà di assopirsi vegliato dal suddetto Priest e da tutta la scorta, non dovrebbero sorgere problemi di sorta"
"Ah ah ah…mi hai letto nel pensiero, forse? Hai usato il potere del tuo Millenium Item?"
"Certo che no…ma era facile da capire…"
Ridacchiando, il principe allungò una mano verso quella del Priest, ma prima che potessero sfiorarsi, qualcuno bussò alla porta.
Seth schizzò in piedi e afferrò la Millenium Rod, mentre l’erede rimaneva mollemente appoggiato al tavolo, chiedendosi chi fosse quello scocciatore.
"Avanti"
disse Seth, e la pesante porta si aprì senza rumore. Un servitore si prostrò al suolo, e annunciò che il Priest Mahad chiedeva di essere annunciato.
"Fallo entrare"
ordinò il principe, e il servo si ritirò senza alzare il viso, facendo passare il Priest, che si inchinò profondamente.
"Benvenuto, Mahad"
"I miei omaggi, principe. Che gli Dei veglino su di voi"
"Ti ringrazio. Ora alzati, e unisciti a noi"
Il Priest si alzò lentamente, lanciando un’occhiata obliqua a Seth, che ricambiò squadrandolo senza tanti complimenti…poi Mahad si portò di fronte al principe, e si inginocchiò:
"Vi prego di perdonare la mia mancanza di tempismo, nonché l’inopportuna richiesta che sto per formulare, principe"
L’altro sbuffò:
"Mahad, ci conosciamo da quando siamo bambini…dovresti smetterla di essere così formale, lo sai"
"Rinnovo la mia richiesta di perdono, ma i nostri ruoli, nonché la mia illimitata devozione, mi impongono di seguire questa via"
Gli occhi viola cercarono quelli blu di Seth, che gli sorrise tristemente…sapeva che Mahad era cresciuto col principe, e che era davvero difficile, per lui, accettare che un amico d’infanzia lo venerasse in quella maniera.
"Ho capito…dimmi, cosa ti porta in questa sala?"
Seth ebbe l’impressione che prima di rispondere, Mahad l’avesse sbirciato…impressione che si tramutò in certezza, quando sentì la sua richiesta:
"Perdonate la mia scortesia, ma vorrei chiedervi un’udienza privata"
"Ah…"
Gli altri due si fissarono, poi, ad un impercettibile cenno d’assenso di Seth, con un sospiro il principe si rassegnò a separarsi da lui:
"Va bene. Seth, lasciaci soli. Ti manderò a chiamare dopo, per continuare i preparativi per il viaggio"
"Ai vostri ordini, mio principe"
disse con un profondo inchino, prima di lasciarli soli.
Appena la porta fu chiusa, il principe si alzò, avviandosi verso il balcone, con Mahad che lo seguiva poco distante. Una volta alla luce intensa del sole, l’erede si voltò verso di lui e lo squadrò:
"Bene, ora dimmi. Cosa ti affligge? Non hai mai interrotto un preparativo per un viaggio, e sul tuo viso leggo ansia e preoccupazione"
"…siete molto acuto, principe. E colmo di bontà d’animo e comprensione"
’E questo cosa c’entra?’
si chiese l’erede, invitandolo con un gesto a continuare.
"Proprio in nome di queste vostre divine qualità, vi chiedo di comprendere la preoccupazione di questo umile suddito"
"Mahad…smettila di girare attorno al punto, e arriva in fretta a ciò che vuoi dirmi"
L’altro si asciugò il viso…sembrava a disagio, cosa davvero strana…
"Principe, ho incontrato il saggio Shimon alle scuderie, e mi ha comunicato i primi dettagli del vostro viaggio"
"Hn"
Vedendo che l’erede non aveva intenzione di dire nulla, l’altro deglutì e si fece forza:
"So che avete richiesto il Priest Seth come accompagnatore…Shimon mi ha spiegato i motivi che vi hanno spinto a una simile decisione"
"Sì"
rispose il principe con semplicità, chiedendosi dove fosse il problema.
Mahad strinse i pugni, mordendosi un labbro:
"Posso ardire di parlarvi in nome della nostra amicizia, che ci lega sin da quando eravamo bambini?"
Il principe sbatté le palpebre: ma che gli era preso?
"Ma certo che puoi!"
Il Priest prese fiato e buttò fori tutto d’un colpo:
"Principe, perché avete scelto Seth come vostra guardia del corpo? Vi ho forse deluso in qualche modo?"
"No, non mi hai mai deluso…ma, Mahad…"
Aveva capito giusto? Mahad era geloso dell’attenzione che stava concedendo a Seth?
"…avresti forse voluto venire tu con me?"
Doveva aver colpito nel segno, perché il suo amico era diventato rosso…
"Io…sono molto preoccupato per voi, principe!"
"E perché?"
Ultimamente tutti erano fissati con la preoccupazione, notò il principe.
"Perché non conoscete Seth. Non discuto che sia un validissimo Priest, ma non sapete come sia in realtà!"
’Lo so benissimo, invece…molto forte e appassionato’
"Mahad…"
"Sono consapevole che non dovrei criticare le vostre decisioni, ma vi prego di riflettere meglio. Lungi da me l’idea di criticarvi, ma…non avrete agito troppo in fretta? In fondo, Seth potete conoscerlo meglio anche stando qui"
’Conoscerlo meglio di così? Non credo proprio…’
Ma non poteva certo svelargli quei pensieri…
"Mahad, non c’è alcun motivo di preoccupazione. Come hai sottolineato, Seth è un Priest valente che saprà perfettamente essere all’altezza della situazione. Quanto al conoscerlo meglio, come credi che potremmo fare qui, con tutta la corte che mi ronza attorno?"
Sentendosi evidentemente in colpa, e un po’ ferito da quell’affermazione, che per lui era quasi un rimprovero, Mahad si inchinò:
"Non avrei dovuto interrompere il vostro lavoro, me ne rendo conto, e mi scuso profondamente. Sono stato avventato, vi prego di dimenticare quando accaduto. Non vi disturberò più"
Ma i suoi pensieri erano tristi…
’Mi sta sostituendo con Seth? Ha trovato un nuovo amico? Non ha più bisogno di me?’
"Mahad, non essere così estremo. Non hai interrotto nulla, anzi, vorrei che rimanessi con noi, ad aiutarci coi preparativi per il viaggio"
Nell’altro le ultime scintille di felicità ripresero vita:
"Dite davvero, principe?"
"Certo. E non pensare che Seth possa sostituirti: tu sarai sempre il mio migliore amico"
’Come ha fatto a indovinare? Mi conosce così bene?’
"Principe…volete davvero che rimanga con voi?"
"Ma certo! Credo che anche tu, in fondo, debba conoscere meglio Seth. Tutti noi dobbiamo legare con lui, perché ci accompagnerà a lungo in questo cammino. Ora…io ho intenzione di andare avanti, e Seth sarà con me. Vuoi proseguire al nostro fianco?"
"…sarò per sempre accanto a voi, principe"
L’altro sorrise, e tornò nella sala:
"Bene. Allora recupera Seth, abbiamo ancora molto lavoro da fare!"
"Subito, vostra altezza!"
e corse via, lasciando nel principe la strana sensazione di aver cosparso del balsamo sul suo cuore.
………
"Mio principe?"
"Mh?"
Seth gli accarezzò il fianco, per farlo star sveglio. Aveva la sensazione che il principe si sarebbe presto addormentato fra le sue braccia, ma lui aveva una cosa da chiedergli, una specie di chiodo che si infilava sempre più profondamente nel suo cervello…
"Perdonate se disturbo il vostro riposo…"
"Smettila di essere così ossequioso, puoi chiedermi le cose direttamente, lo sai"
Sospirando, l’altro chiuse gli occhi:
"E se lo facessi soprapensiero, mentre siamo con tutti gli altri?"
Alzando le spalle, il principe sbadigliò e si sistemò meglio fra le sue braccia:
"Diremo che te l’ho ordinato io"
"Non potete sempre coprirmi le spalle"
"A te sì. Sempre"
Un piccolo sorriso, e Seth gli posò un bacio su una tempia:
"Mi permettete troppo"
lo rimproverò con dolcezza, inspirando il suo profumo. Fuori la luna era alta, e l’aria fresca…averlo fra le braccia era così piacevole…
"Cosa volevi dirmi?"
gli chiese dopo un po’ il suo amante, sollevandosi su un gomito a guardandogli il viso.
"Ah…io…"
Si chiese se fosse davvero il momento di chiederglielo…in fondo, si stavano riposando dopo aver raggiunto l’orgasmo, non gli sembrava molto tempistica come domanda…
"Seth…"
’Ma davanti a lui non ho molta scelta…’
Sospirando, il Priest prese fiato:
"Io…vorrei sapere…cosa è successo fra voi e…Mahad"
Senza giri di parole e senza deferenza…era l’innamorato a parlare, non il Priest.
L’altro lo fissò, poi scoppiò in una risata leggera:
"Non dirmi che sei geloso!"
Seth si imbronciò, poi annuì piano con la testa:
"Un po’ sì, lo ammetto. Mahad è stato al vostro fianco per così tanto tempo, vi conosce sin da bambino, mentre io…è da così poco che posso starvi accanto. Forse, più che gelosia, la mia è invidia…"
Non aggiunse che aveva la netta sensazione che lo sguardo del custode del Millenium Ring, mentre guardava l’erede, fosse uguale a quello che aveva lui.
’Non ne ho le prove, non posso basarmi solo su una sensazione!’
In fondo anche Mana lo guardava in quel modo, ma non era certo innamorata di lui…
Il principe interruppe i suoi pensieri con un bacio dolce:
"Non posso cambiare il passato, ma possiamo indirizzare il futuro verso la via che vogliamo noi. Piccoli passi alla volta, per non destare sospetti, per creare fra noi un’atmosfera speciale e limpida da nubi. Sarà una cosa lunga, ma io voglio percorrere quella strada con te, non con Mahad. Né con nessun altro"
Seth chiuse gli occhi:
"Sapete essere incredibilmente meraviglioso, mio principe. Mio unico sire"
mormorò, baciandogli la mano posata accanto al viso, e stringendolo più forte. L’aveva fra le braccia, ma già la paura di perderlo lo corrodeva dentro…amore o follia, cosa si era impossessato di lui?
"Sei tu che mi rendi così"
mormorò l’altro, scendendo per baciare quella bocca che continuava a lambirgli le dita…improvvisamente, quello non era più il momento di dormire…
Fine
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