Note
i personaggi di questa fic, che non ha assolutamente fini di lucro, sono tutti del grande Takeshi Konomi.e in ogni caso sono
mere creazioni fantastiche(se non fosse così non sarei più una single
incallita) e non ha la benché minima importanza di quanti anni hanno…
***
Dentifricio
di
Niane
***
Era il periodo che preferiva: il sole
piacevolmente languido, ma non ancora fastidioso.
Il torneo rionale alle spalle, quello regionale abbastanza lontano e la
vaga speranza che Inui desistesse dal propinargli un altro dei suoi
salubri, disgustosi, terrificanti beveroni energetici.
Il vento stormì tra le foglie, frustandogli le gambe con la stoffa leggera
dei pantaloni della divisa ed Oishi chiuse gli occhi, fermandosi un
istante per inalare a fondo l’aria profumata di sole.
Magari, dopo gli allenamenti, avrebbe potuto chiedere ad Eiji di andare
fuori a mangiare qualcosa.
E se Fuji avesse solo lontanamente pensato di aggregarsi anche questa
volta bhè…quell’anno avevano il piccolo Eichizen in squadra, potevano
vincere con tranquillità tutti i tornei, anche con un Fuji sepolto sotto
due metri buoni di terra.
Non riuscì a trattenere un sorriso: sì, era decisamente il periodo che
preferiva.
Aprì la porta dello spogliatoio, socchiudendo gli occhi per abituarsi alla
penombra e per identificare le due sagome scure che occupavano la stanza,
ma al posto del solito, allegro buongiorno fu investito un urlo disperato
e da due braccia lunghe che gli si avvilupparono attorno al collo.
- Oishi- pigolò Eiji nascondendo il viso contro il suo petto e Suichiro
deglutì sentendo il cuore cominciare a battere più forte.
Aveva le braccia di Eiji attorno al collo. Lo stava abbracciando.
Eiji Kikumaru lo stava abbracciando forsennatamente nello spogliatoio
scuro e semivuoto.
Indossava ancora la divisa. Tutta abbottonata e in perfetto ordine. Una
fortuna per quel sadico maniaco dietro di lui che invece si stava
pacatamente infilando la maglietta della tuta.
- Fuji?-lo chiamò piano cingendo la vita di Eiji in un modo un po’ troppo
protettivo. Quei due passavano un mucchio di tempo assieme, ma Fuji era
troppo smaliziato ed Eiji troppo ingenuo e,al tempo stesso, sensuale: una
specie di invito per qualsiasi pervertito.
Fuji sorrise, il solito enigmatico sorriso da sfinge – Mi sa che è meglio
che lo consoli tu...sei più adatto- annunciò con un tono sibillino –però
stai attento: è un vero dramma- ridacchiò uscendo dallo spogliatoio e
chiudendo la porta.
- E’ un dramma, sì!- sbottò Eiji sollevando il viso – la fa tanto lunga
perché non è capitato a lui!-
- Cos’è accaduto?- sussurrò dolcemente Oishi, senza allentare la presa
sulla vita del ragazzo. C’erano solo due panchine nello spogliatoio,
completamente vuote. Ma spostarsi per sedersi voleva dire rompere il
contatto, non sentire più il calore del corpo morbido di Eiji contro il
proprio e l'odore di pesca dei suoi capelli. Non era poi da molto che
aveva scoperto quanto gli piaceva sentire quel profumo. Giusto un paio di
mesi. Ed era anche da un paio di mesi che aveva iniziato a provare una
certa avversione per Fuji. Se aveva qualcosa a che fare con il dramma di
Eiji...
- Era quello agli agrumi! E’ introvabile! - piagnucolò Kikumaru sfregando
la fronte contro la sua spalla, riscuotendo Oishi dal torpore in cui era
caduto. Avrebbe dovuto consolarlo ed invece non sapeva nemmeno di cosa
stesse parlando.
- Un dentifricio così in Giappone non si trova! Me l’ha portato lo zio
dall’Europa! Con tutti quelli che ci sono in casa proprio quello doveva
andare a finire! Tu non hai idea di cosa voglia dire alzarsi la mattina
pregustando un bel lavaggio dei denti con un dentifricio e scoprire che è
finito! Sarò sfortunato tutto il giorno vedrai!- bofonchiò puntellandogli
il mento contro la clavicola e sollevando gli occhi immensi e liquidi
verso di lui.
Oishi lo fissò per un lunghissimo istante – Tua sorella ti ha finito il
dentifricio?- chiese perplesso.
Kikumaru annuì deciso.
Oishi inspirò a fondo stringendo la vita del ragazzo e mordendosi le
labbra a sangue. 'Non è così terribile'. Ce l’aveva sulla punta della
lingua, gli pizzicava per uscire e ferire ancora di più quel cucciolo
dagli occhi nocciola. Non era così terribile, ma conosceva fin troppo bene
la mania di Eiji per i suoi denti e per il dentifricio. Non era una
questione d’igiene, era una vera e propria passione. Per consolarlo doveva
riuscire a capirlo. Cosa avrebbe fatto lui se si fosse svegliato una
mattina e avesse trovato uno dei suoi pesciolini a pancia all’aria?
Senza rendersene conto la sua mano risalì lungo la spina dorsale per
immergersi tra i capelli fulvi di Kikumaru, accarezzandogli dolcemente le
ciocche corte sulla nuca – Mi dispiace, ma non penso che l’abbia fatto
apposta.- gli sussurrò piano, direttamente nell’orecchio.
Eiji tremò sospirando e posandogli una mano sul bicipite.
- Oishi…- bisbigliò sollevando il viso verso il suo, fissandolo negli
occhi.
- Ah! Ryoma-kun non guardare! Senpai scusate, non volevamo disturbare.-
balbettò Momoshiro dalla soglia, cercando di coprire con una mano gli
occhi di Ryoma.
Oishi sorrise liberando velocemente il proprio partner dall’abbraccio in
cui ancora lo racchiudeva – Tranquillo Momoshiro, non disturbi. Invece
faremmo meglio a cambiarci tutti in fretta, o ci toccherà fare 20 giri di
campo per il ritardo- ordinò iniziando a cambiarsi a sua volta, stando
bene attento a dare la schiena ad Eiji.
- Sempre meglio che bere quella porcheria che ha portato Inui senpai.-
sbuffò Ryoma posando la borsa sulla panchina più vicina.
Nello spogliatoio calò un silenzio pesante ed ingolfato. Per un lungo
momento sembrò che nessuno fosse in grado di muoversi o parlare.
Oishi deglutì con forza slacciandosi la cintura dei pantaloni, ma fu Eiji
a precederlo – Ehi, piccolo, di che porcheria parli?- domandò tra i denti.
Ryoma si strinse nelle spalle, togliendosi la camicia(NDA senza rendersi
conto dello sguardo sognante di Momoshiro....^_^) – L’ho incontrato nel
laboratorio di chimica, stava sperimentando delle migliorie per il suo
nuovo beverone energetico.-
- Di che colore era stavolta?- balbettò Momoshiro
-Viola scuro.-
Il silenzio tornò ad acciambellarsi attorno a loro, avvolto da una morbida
coltre di terrore.
- Lo sapevo! Lo sapevo! Ecco:lo sapevo!- piagnucolò Eiji sfilandosi la
camicia ancora abbottonata per la testa.- sarà un giorno sfortunatissimo!-
Non era stata la sfortuna a rovinarlo, ma la distrazione. Appena usciti
dallo spogliatoio Kikumaru era corso da Fuji riprendendo il discorso
interrotto ed ottenendo come ricompensa venti giri di campo, che,
tuttavia, non erano bastati per farlo tacere, come non era servito a
niente un match a sorpresa contro Kaidoh. Era rimasto zitto solo un
minuto, mentre scrutava il contenuto viscido e veramente viola del
bicchiere del succo che Inui aveva riservato per il perdente. L’aveva
buttato giù in un solo sorso cercando di non sentirne il sapore e poi era
corso alla fontanella dell’acqua con un grido strozzato, stringendosi le
dita attorno alla lingua.
Oishi era semplicemente allibito. Non era la prima volta che Eiji
inalberava un dramma attorno ad un tubetto di dentifricio, ma non era mai
capitato, prima, che arrivasse addirittura a perdere una partita.
- E’ peggio del solito- mormorò alle sue spalle Fuji.
- Già, doveva tenerci proprio molto a quel dentifricio-
Fuji socchiuse gli occhi fissandolo attentamente mentre il suo sorriso
sibillino si stringeva fino a sparire, – Forse dovresti cercare di capirlo
un po’ di più, in fondo è il tuo partner e non era certo per guardare un
tubetto di dentifricio che distoglieva lo sguardo dalla palla-
- Cosa…-
Il sospiro pesante di Kikumaru li interruppe mentre il ragazzo li superava
dirigendosi verso lo spogliatoio.
- Almeno consolalo- suggerì Fuji tornando a sorridere come al solito.
Un buon consiglio completamente sprecato. Oishi aveva appena fatto in
tempo a varcare la soglia che Eiji gli si era aggrappato al braccio
supplicandolo di andare a casa con lui.
- Non ce la faccio ad entrare in quella casa da solo! Accolto dal cadavere
del tubetto di dentifricio! Con quella serial killer di mia sorella in
libertà. Non posso! Vieni con me! Ho anche un paio di dolcetti nuovi! Ti
prego! Possiamo anche fare i compiti assieme!-
Gli occhi di Oishi si socchiusero leggermente – Domani è giovedì…hai
matematica.-
- E se vuoi prima possiamo passare al negozio di animali, se ti interessa
sono arrivati dei pesci nuovi…- continuò senza fermarsi a prendere fiato.
- Guarda, però, che non ho nessuna intenzione di fare di nuovo i tuoi
compiti di matematica!-.
Ma non gli era mai stato possibile negare qualcosa a quel tornado
ambulante che aveva in squadra. Non ce l’aveva mai fatta prima, quando i
loro rapporti erano basati su uno scambio continuo di frecciatine e tanto
meno poteva farcela ora che, in suqadra, facevano coppia fissa e così si
era trovato seduto alla scrivania di Eiji con il quaderno di matematica in
mano, in attesa di the e dolcetti.
- Oishi!Oishi!Oishi!Guarda!- urlò Eiji spalancando la porta e
precipitandogli addosso nello stesso momento - Guarda che meraviglia!- gli
ordinò sbattendogli sotto il naso un tubetto di dentifricio. Bianco e
verde, lucido, cicciotto e morbido, ma pur sempre un semplice dentifricio.
Ma perchè non poteva avere un hobby normale?
- E' nuovo ?- chiese e il rossino annuì con decisione rubandogli il fiato.
Il sorriso felice gli illuminava il viso e gli occhi splendevano più
accattivanti, giganteschi.
- La sore' me l'ha comprato al posto di quello agli agrumi. Limone e
salvia! Ti scoccia se lo vado a provare?-
Oishi non riuscì a trattenere un sorriso - Fai pure - rispose
accarezzandogli la tempia. Gli occhi di Eiji si fecero nuovamente seri, ma
fu solo un attimo - Grazie! Tu intanto vai pure avanti con matematica!-.
Con una mezza capriola fu in piedi e, prima ancora che Oishi avesse il
tempo di reagire, si era defilato in bagno.
Solo nella camera, Suichiro chiuse il quaderno con un sospiro ed accese la
televisione: conoscendo Eiji ci avrebbe messo non meno di cinque minuti
buoni. - Hai un padrone assurdo, sai?- chiese al grande orso di peluche
che stava seduto davanti all'armadio e lo fissava con gli occhi nocciola.-
Dentifricio... ma che razza...non poteva interessarsi a...che ne so...francobolli?
Trenini? Come si fa a condividere un hobby del genere?-
-Oishiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii- Kikumaru schizzò fuori dal bagno
atterrando direttamente su di lui - che fai, adesso parli con l'orso??-
chiese sedendoglisi a cavalcioni e sbattendogli nuovamente il tubetto
sotto il naso - E' stupendo. lo devi provare!- lo esortò mettendogli la
mano libera sulla spalla - ti lascia una sensazione di freschezza in
bocca, fa-vo-lo-sa! -
Oishi non aveva bisogno di sentirselo dire: Eiji gli stava parlando a un
centimetro di distanza e il suo fiato aveva un profumo dolce, invitante.
- E ha un gusto buonissimo!! Lo vuoi provare? Eh vuoi?- gli chiese senza
smettere di parlare.
Oishi fissò i suoi occhi per un lungo momento, annaspando - Se posso...-
gracchiò sollevando una mano verso il collo del rossino che lo fissava
estatico
- Certo che puoi!- rispose annuendo con decisione.
Fu un attimo inaspettato per entrambi.
Senza che potesse davvero farci nulla, le dita di Oishi scesero sul mento
di Eiji, tenendolo fermo mentre posava la bocca sulla sua. Era calda e
morbida.
- Pensavo volessi farmelo provare..- mormorò carezzandogli le labbra
chiuse con le proprie, sperando di essere colpito da un ictus. Stava
baciando Kikumaru Eiji! Il suo partner!
Ed Eiji acconsentì, annuendo con decisione e socchiudendo le labbra,
permettendogli di entrare.
Un brivido leggero percorse la schiena di Oishi che si aggrappò al tappeto
per mantenere un contatto con la realtà. Il suo stupidissimo compagno
aveva deciso per l'ennesima volta di fidarsi completamente di lui e
seguirlo in quell'idiozia. Possibile che non si rendesse conto che se ne
stava solo approfittando? Con uno sforzo di volontà trattenne la propria
lingua, imponendosi di passare solo sui denti perfetti di Eiji,
raccogliendo il gusto blando del dentifricio. Ee quando la lingua di Eiji
scivolò sulla sua avvinghiandola e costringendola a seguirla nella sua
bocca Oishi s'irrigidì stupefatto, indietreggiando e spalancando gli
occhi.
Eiji lo guardò allibito, ansimando leggermente, il viso arrossato
dall'emozione. - Scusa io pensavo che anche tu...insomma pensavo che fosse
una scusa per...che, insomma, mi stessi baciando e Fuji mi ha sempre detto
che se fosse capitata l'occasione avrei dovuto farmi avanti io perchè tu
sei troppo....-
- Al diavolo anche Fuji- con un sibilo Oishi lo strinse con forza tra le
braccia, calando con voracità sulla sua bocca, permettendosi di esplorarlo
a lungo e con lentezza.
Era quello che voleva da un paio di mesi a quella parte:l'unico match tra
loro due. Uno scontro che non poteva avere né vincitori né vinti.
- Allora?- chiese Eiji staccandosi leggermente da lui. - Ti piace?-
Oishi sorrise accarezzandogli dolcemente la guancia - Mh sì- rispose con
voce bassa tornando ad incontrare la sua bocca che si aprì immediatamente
per un altro lungo bacio.
- Ho 12 gusti diversi - ansimò piano Eiji mentre scivolava all'indietro
stendendosi sul pavimento - li vuoi provare tutti?-
- Oh sì, io adoro il dentifricio-
-Più dei pesci?-
- Più dei pesci- annuì tornando a cercare le sue labbra.
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