Disclaimer: SD non mio ma di Inoue, e io non guadagno come al solito nulla.
Avvertenze: Do per scontato che, anche questa volta, ho scritto questa fic SOLO su ispirazione, ma che non è assolutamente mia intenzione rendere QUEL gesto "affascinante"; se per caso ho dato questa impressione, mi scuso sinceramente.
Deep
Depression parte
I
di Eshty
[A casa di Hanamichi]
< Sakuragi, brutto deficiente, che diavolo stai combinando?? >
Zitti...
< Scimmia rossa, stai sbagliando tutto! >
Smettetela!
< Do'aho >
Non vi sopporto! Vi odio!
< Sei proprio un idiota >
Lasciatemi in pace! IN PACE!
< Sakuragi, il suo rendimento scolastico è insoddisfacente. Difficilmente potrai accedere ad una qualche facoltà >
Basta.. basta...
< Tu sei il peggior figlio che un uomo possa avere! Per colpa tua la mamma è morta! Tu dovevi morire, non lei! >
No! Non è vero! Perché?... perché?...
< Mettermi con te? Ma vuoi scherzare? Sei pietoso! >
Ancora?...
< Sei un fallimento, non riesci proprio in nulla! >
Non ho sofferto già abbastanza?
< Altro che tensai e tensai, tu sei l'ultimo degli ultimi! >
Lo so.. lo so..
< Ahahahah, fai solo ridere! >
LO SO, MALEDIZIONE, LO SO!!!!
Le loro voci mi frullano come al solito nella mente. Sono a casa mia, nel mio letto.
Solo, come sempre.
La mamma è morta dandomi alla luce, io l'ho uccisa e mio padre mi odiava per questo. Anche per il resto della famiglia non sono che un fastidio, un parassita che vive solo grazie ai loro soldi. Non li ho più visti da quando è morto papà, non mi hanno più voluto vedere.
Mi evitano.
La testa mi fa male, continuo a sentire i loro insulti, il loro disprezzo nei miei confronti. Il cuore mi fa male, mi pesa. Perché ne ho uno? Perché non sono nato senza? Anzi, a dirla tutta, perché sono nato? Sono un buono a nulla, un incapace, un inetto. Non faccio che commettere errori uno dietro l'altro, sbaglio sempre e comunque.
In tutto.
Apro il cassetto del comodino e ne estraggo un rasoio, con cui mi tagliuzzo la punta delle dita, poi passo al palmo della mano. Il dolore fisico è così.. rilassante, giusto. Una giusta punizione per me. E poi è tanto intenso da coprire il dolore che provo nel cuore.
Il dolore copre altro dolore. Sorrido mentre il sangue sgorga dalle mie ferite, mi sento meglio.
Faticosamente vado in bagno, prendo la cassetta del pronto soccorso e mi fascio la mano. Mi guardo allo specchio, avvicinando e allontanando il volto dalla liscia superficie riflettente. Inizio a ridere, poi le risate diventano un pianto disperato... rido e piango, piango e rido. La mano mi fa male e non sento altro. Dolore fisico e una folle lucidità della mia miserabile condizione... per questo rido. Per questo piango. Lentamente torno in me e mi guardo con più attenzione. Senza accorgermene mi avvicino allo specchio e la figura che vi è riflessa mi fa sempre più paura... è orrenda, terrificante... la luce nei suoi occhi è di pura follia... le labbra tagliate in un ghigno demenziale... questo sono io? Sono diventato così? Un mostro? Un pazzo psicopatico? Mi volto di scatto per fuggire da quella persona raffigurata nello specchio... Io.. no, quello non posso essere io...
Poi torno a dormire, non prima di piangere fino a notte inoltrata.
Che senso ha tutto questo?
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions |
|