Death of Seishiro

di HH

 

Aveva chiuso gli occhi nella convinzione che presto sarebbe stato schiacciato dal crollo del soffitto, ma riaprendoli rimase sorpreso di vedersi dinanzi Seishiro, l’uomo che avrebbe dovuto ucciderlo e che ora lui desiderava a sua volta uccidere. Quando questi si appoggiò a lui ebbe l’impulso di ritrarsi, ma poi si accorse che l’altro non sarebbe riuscito a reggersi in piedi altrimenti. Un rivolo di sangue gli segnava il volto. Subaru ebbe una sgradevole sensazione di déjà vu.

Rimase immobile, col pensiero paralizzato dal flusso di ricordi: la morte di sua sorella Hokuto,il giorno in cui aveva capito di amare Seishiro, il giorno in cui Seishiro aveva perso un occhio per proteggerlo e poi sempre più indietro… il loro primo incontro, la scommessa…

In quell’anno che avevano passato insieme lui sarebbe dovuto diventare importante per Seishiro e invece era avvenuto il contrario.

E Hokuto era morta.

Seishiro si era toccato la ferita ed ora osservava il sangue sulle sue dita come se fosse stata la prima volta che ne vedeva.

Infine Subaru ritrovò la parola mentre involontariamente gli si appannavano gli occhi. “Perché l’hai fatto?” disse con voce immensamente distante.

Seishiro sembrava non dargli retta; si era appoggiato maggiormente e il respiro gli si era fatto affannoso, ma continuava a guardare il sangue tra le sue dita.

Infine disse “Sai Subaru, è la prima volta che mi sembra così caldo…  Ah!… Temo che questa volta non perderò solo un occhio.” Solito sorriso. Poi sembrò perdere coscienza.

Subaru si riscosse riportando finalmente alla luce il nodo d’amore, odio, rabbia e tristezza che per tanti anni era stato sul punto di soffocarlo e prese a scuotere Seishiro “Dannazione! Dannazione, perché cavolo l’hai fatto?!”.

Questi lo fissò. I suoi occhi parvero vuoti entrambi “Te l’ho già detto. Preferisco Subaru in salute piuttosto che ferito.”

Subaru si arrestò di colpo come se tutto il suo coraggio si fosse improvvisamente prosciugato e le lacrime iniziarono a staccarsi dagli occhi. “Sei… un egoista” disse, senza dirlo realmente a nessuno.

“E tu sei il solito ingenuo”. Ormai quella voce era ridotta ad un filo.

Poi all’improvviso Subaru si sentì stringere con una forza superiore alla disperazione. Le lacrime erano ormai irrefrenabili.

Seishiro l’aveva baciato. Poi il suo corpo aveva iniziato a precipitare all’indietro. Subaru cercò di impedirlo ma questo si andava a poco a poco dissolvendo in migliaia di rosei petali di ciliegio.

Ci fu ancora una voce, una voce che parlò solo nella mente del ragazzo “La scommessa… …. se ti avessi dato più tempo… … ora lo so… … l’avresti vinta”

Poi i petali volarono via turbinando e tutto finì.




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