Disclaimers: personaggi sono di Takehiko
Inoue però come li usiamo noi è più divertente
Note: GPR (giusto per ridere) So che non esiste ma come altro si
poteva classificare una cosa del
genere!
Dal diario di Kogure
di Lidia
Non ci posso credere! Da domani si parte per il torneo nazionale!
Ne è passato di tempo. Quanta fatica. Quanti sacrifici per arrivare fino a
qui.
Mi ricordi gli inizi. I primi giorni. Le selezioni iniziali per
entrare nella squadra dello Shohoku.
E le prime impressioni sui miei futuri compagni.
Akagi per esempio.
Grande e grosso come un gorilla, ma così impacciato e insicuro.
Ma si vedeva già che aveva la stoffa del capitano.
Aveva solo bisogno di una piccola spinta.
Così quando ci ritrovammo da soli nello spogliatoio mi avvicinai a lui.
Aveva addosso solo un asciugamano intorno ai fianchi.
Akagi non ha un bel viso, è vero, ma ha un fisico eccezionale. Un vero
concentrato di muscoli. Con la scusa che il corridoio tra gli armadietti era
stretto mi sono strusciato contro di lui.
Lui rimase impassibile.
Il suo corpo no.
E con solo un asciugamano addosso non poteva nascondere nulla.
Mi sono fermato tra lui e gli armadietti, ho infilato una mano sotto la
stoffa e ho cominciato ad accarezzarlo. Akagi ha chiuso gli occhi e mi ha
lasciato fare fino a quando non mi è venuto nella mano. Solo allora è
arrossito come un ragazzino e ha balbettato qualche scusa.
Gli ho risposto che andava tutto bene. Dopo di allora ci sono state altre
volte nello spogliatoio. Ma non solo lì.
Ha iniziato ad avere più coraggio e mi chiedeva di farlo nei luoghi più
impensati.
Nei camerini di prova dei negozi.
Negli ultimi posti in fondo sull'autobus.
Sull'altalena nel parco giochi.
Addirittura in un armadio in un negozio di mobili. Ricordo ancora la faccia
stravolta di una coppia di clienti quando hanno aperto l'anta
interrompendoci sul più bello.
Tant'è vero che quando sul treno che ci portava verso il ritiro Akagi
ha detto - Ragazzi! Su il sedere!-
Ho risposto soprappensiero – Akagi, non qui ti prego! (1)
Ma Akagi non è il solo su cui ho messo gli occhi. E su cui vorrei mettere
ben altro.
Non ci posso fare niente.
Perdo la testa appena vedo qualcuno che riesce a metterlo dentro bene.
Non fraintendetemi!
Intendo il pallone nel canestro!
Hanamici è stato uno di questi.
Da quando l'ho visto infilare quel tiro libero durante la partita con il
Ryonan ho cominciato a sognarmelo anche di notte.
E per togliermi quest'ossessione avevo una sola soluzione.
Farmelo!
E' stato facile.
E' bastato trovarlo da solo in palestra e ho cominciato a fargli i
complimenti per i suoi miglioramenti. Lui si è impettito e ha cominciato a
pavoneggiarsi dicendo che è un genio del basket.
Gli ho fatto i complimenti anche per i muscoli che stava mettendo su
con l'allenamento e lui si è messo in posa dicendo – Toccali! Senti qua!-
Non me lo sono fatto ripetere due volte.
E non ho toccato solo quelli.
Dopo due minuti ci stavamo rotolando avvinghiati sotto canestro.
In squadra ci sono anche degli altri bei bocconcini. Mitzui e Rukawa per
esempio.
Mentre li guardavo impegnati in una partita a due non riuscivo a
pensare ad altro che a un incontro a tre, loro due contro di me.
E non mi riferisco al basket.
Ma anche nelle altre squadre ci sono dei giocatori interessanti.
Fujima dello Shojo ad esempio.
Una volta gli ho chiesto cosa facesse per farsi rispettare a quel modo dalla
sua squadra.
- Semplice! – ha risposto – Per caricarli prima di una partita mi
spoglio e giro per lo spogliatoio con solo un perizoma addosso agitando la
cintura come una frusta.-
Candidamente gli ho chiesto cosa facesse per calmarli quando sono troppo
nervosi. Fujima mi ha messo un braccio intorno alle mie spalle e mi ha
sussurrato all'orecchio – Perché credi sia rimasto in panchina per tutto
il primo tempo durante la partita con lo Shohoku?-
Un vero leader.
Anche nel Ryonan ci sono dei giocatori veramente speciali.
Uozumi per esempio.
Dopo un amichevole mi ha dimostrato che la differenza tra lui ed Akagi è di
quattro centimetri.
E non in altezza.
Anche su Sendo ci farei un pensierino, ma quello ha occhi solo per Rukawa.
Non ho la minima speranza.
Però potrei organizzare qualcosa a tre.
Di occasioni per divertirsi in questo sport ce ne sono tante.
Come durante il ritiro.
Durante la notte ho "sbagliato" stanza. Sono entrato di
soppiatto in quella di Miyagi
al buio mi sono infilato sotto le coperte. Ho incominciato ad accarezzarlo
dolcemente, infilando le mani sotto il suo pigiama, toccandogli il petto e
le spalle. Lui non ha opposto resistenza, anzi mi ha abbracciato e ha
incominciato a baciarmi sulle labbra. Ad un tratto, accarezzandomi il viso
ha urtato gli occhiali. Si è fermato di colpo staccandosi da me e
mettendosi seduto cercando a tentoni nel buio l'interruttore della luce.
E' stato un vero shock quando si è accesa la luce e mi sono ritrovato di
fronte Mitsui.
Anche lui aveva una espressione sbalordita nel vedermi.
Comunque ha avuto il buon gusto di spegnerla di nuovo prima di saltami
addosso.
Almeno la serata non è stata sprecata.
L'amichevole del giorno dopo però l'abbiamo perso.
Sarà perché Mitsui non si reggeva in piedi?
Sarà perché all'alba mi sono infilato nel letto di Akagi e il giorno
dopo non si reggeva in piedi neanche lui?
Anche Rukawa non si reggeva in piedi, ma non era colpa mia.
Ho visto Sendo che usciva di soppiatto dalla pensione.
E da domani il torneo nazionale!
Ci sarà il Kainan e un sacco di squadre con tanti giocatori nuovi da
incontrare.
E io so come "incontrarli".
Non c'è che dire.
Il Basket è uno sport per veri uomini.
Fine
(1) Questo scambio di battute c'è stato veramente nella serie TV. Come si
può rimanere insensibili ad un dialogo del genere!
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