DISCLAIMER: I personaggi sono d'Inoue-sensei (cmq Sayaka è un personaggio mio!)
NOTE: La mia prima Slam Dunk, La mia prima RuHana, la mia prima in italiano, la mia seconda
Yaoi!
AVvERTIMENTO: Piena di errori grammaticali, molte doppie sono state perse per strada, le c trasformate direttamente in k, e molte altre schifezze. Se ne sconsiglia la lettura a tutti coloro che stiano cercando di imparare la lingua italiana o qualsiasi altra forma di comunicazione
CONTROINDICAZIONI: E' bene sapere che, se vi sembra di essere impazziti, non è cosi, nella fic c'e' veramente scritto ciò che state leggendo.
EFFETTI COLLATERALI: La fic provoca nausee, conati di vomito, notti insonni, nonché ovviamente numerosi incubi.
Cupido
di Saya
Il rumore dei rimbalzi di un pallone, un ragazzo su un campetto di basket immerso nei propri pensieri. Il ragazzo si fermò, fece un tiro a canestro e la palla entrò dentro. Sospirò per un secondo e andò a riprendere il pallone, poi sorrise e mormorò tra se e se:
"Sono proprio un Tensai!"
Continuò ad allenarsi da solo finché non sentì una voce femminile che si avvicinava:
"Hana-kun, ti va se mi alleno con te?"
Il ragazzo dai capelli rossi si girò e sorrise:
"Risu-chan, sai che sei sempre la benvenuta…"
La ragazza lo squadrò per qualche momento, gli si avvicinò e gli prese la palla dalle mani, guardandolo negli occhi, poi disse:
"One to one? Oppure solo allenamento?"
Sakuragi ci pensò per qualche secondo e poi la guardò con un sorriso stampato sulla faccia:
"Per me va bene, ma Sayaka, non piangere se il grande tensai vince…"
La ragazza dai capelli violetti era divertita dal solito comportamento del numero 10 dello Shokoku, si era preoccupata del fatto che non sorridesse tanto e non dicesse stupidaggini. Posò il suo giubbetto e sorrise di nuovo al rosso:
"Allora nii-san, a me la palla come sempre?"
Sakuragi annuì e si mise in posizione, si divertiva a giocare con Sayaka, lei era sempre stata una sua leale amica e lo aveva seguito da quando era piccola. Si ricordava ancora che quando erano più piccoli doveva farle da baby sitter a causa del lavoro dei suoi genitori. Iniziò la partita, finalmente Hanamichi smise di pensare ai suoi problemi e ad una certa volpe e si dedicò completamente al gioco, al basket. Sayaka continuò ad osservarlo, sapendo che questa distrazione le sarebbe costata una brutta sconfitta, ma era troppo preoccupata per il suo fratellone. Infatti la partita fu vinta da Hanamichi per 20 a 16. E lui fece di nuovo l'idiota:
"Vedi dolce scoiattolina, non si può vincere contro il Tensai, non piangere, devi essere fiera di aver giocato contro di me…."
La ragazza lo fissò:
"Senti Hana-kun,…"
Però non disse niente, continuò a scrutarlo, va bene, diceva le sue solite stronzate, ma continuava ad essere strano, Sayaka poi pensò:
'Domani vado a vedere gli allenamenti dello Shokoku, forse scopro cosa lo turba'
Come se non fosse successo niente continuò la frase che aveva interrotto qualche minuto prima:
"E' tardi, non è che andiamo a casa?... Puoi venire a mangiare da noi, visto che le nostre madri hanno la notturna oggi…"
Sakuragi prese la sua roba e sorrise:
"Certo!"
Camminando per la strada il ragazzo parlò di nuovo:
"Senti scoiattolina… ma da quando hai i capelli viola, se ricordo bene ieri eri ancora mora…"
Sayaka sorrise:
"Ce ne hai messo di tempo per notarlo è Nii-san?"
"E tua madre che ha detto?"
"Dice che il viola mi dona…"
Sakuragi si incamminò verso la palestra, non gli andava di andare all'ultima lezione, così decise di fare qualche tiro al canestro prima degli allenamenti. Entrò negli spogliatoi ma quando era a metà sentì il rumore dei rimbalzi di un pallone e pensò:
'Non è che la kitsune è già qui? NON POSSO STARE DA SOLO CON LUI! E va bene, entro cmq, così almeno avrò la possibilità di vederlo…'
Sul suo viso si dipinse un dolce sorriso, continuò a vestirsi e quando finì, uscì pronto ad insultare il suo compagno di squadra solo per scoprire, Sayaka con l'uniforme scolastica tirare a canestro.
"Sayaka! Ma che ci fai qui?"
La ragazza si girò e sorrise:
"Oggi non mi andava di andare a scuola così sono venuta a vedere gli allenamenti, e visto che sono arrivata in anticipo ho pensato di fare qualche tiro."
L'espressione felice di Hanamichi si raffreddò un po', ma la cosa non sfuggì agli occhi attenti dell'amica. Per non farglielo notare si avvicinò:
"Senti, ti va di allenarti con me?"
Il ragazzo dai capelli rossi annuì. La ragazza si mise in posizione:
"Iniziamo con i passaggi, io ti passo la palla e tu fai canestro, ok?"
Sakuragi annuì, doveva dedicarsi completamente al basket per dimostrare alla sua adorabile kitsune che era degno del nome tensai. Cosa avrebbe dato per poterlo abbracciare, toccare, baciare. Molto presto iniziò ad arrossire e perse un passaggio di Sayaka, che lo guardava con un sopracciglio alzato, non capendo granché.
"Senti Hana-kun, non è che ti concentreresti un po' di più?"
Il ragazzo la guardò spaesato ma quello che fece preoccupare maggiormente la ragazza fu che annuì senza dire una parola, questo era troppo.
"Ok Hanamichi Sakuragi vorresti dirmi cos'è che ti turba?"
In quel momento entrò Ayako, che guardò stranita entrambi, Sakuragi era rosso in viso e una ragazza dall'uniforme di un istituto femminile che non aveva mai visto, con le mani sui fianchi, gli parlava come se lo conoscesse. Per Sakuragi la manager rappresentò la salvezza momentanea, sapeva che Sayaka l'avrebbe assillato finché non avesse scoperto il suo segreto. Si ricompose e sorrise alla manager, mentre la ragazza dai capelli viola si girò sorridendo, Ayako disse:
"Sakuragi, non mi presenti alla tua amica?"
"Il suo nome è Sayaka, è la mia vicina di casa… su Risu-chan presentati da sola…"
Sayaka si avvicinò alla manager e le tese la mano:
"Piacere di conoscerti…"
"Piacere mio, io sono Ayako, la manager del basket team dello Shokoku."
Durante le presentazioni le due non si erano accorte dell'entrata di Rukawa. Gli occhi di Hanamichi si fermarono su di lui, poi distolse subito lo sguardo e ripresa la palla, iniziò a palleggiare. Sayaka si girò per dire qualcosa quando il suo sguardo incrociò quello di Rukawa, l'osservò per qualche secondo e poi sorrise:
"Kaede-kun, allora sei dello Shokoku! Ma guarda tu…"
Lui annuì e le scompigliò i capelli dicendo una sola parola:
"Viola?"
E lei rispose:
"Mi dona…"
Poi sentirono un grido pieno di sorpresa:
"Ma vi conoscete? Risu-chan conosci Kitsune?"
Sayaka guardò Kaede:
"Ah è lui Kitsune?"
In quel momento la ragazza comprese qualcosa e sorrise a se stessa. Sayaka si girò verso Ayako e chiese:
"Senti posso rimanere a vedere gli allenamenti?"
La manager sorrise e annuì:
"Certo, mi aiuterai a tenere le redini di questi due,…"
Poco dopo entrarono anche gli altri membri del team di basket, mentre Sakuragi trascinò Sayaka da un'altra parte:
"Senti Risu, perché non me l'hai detto che conoscevi Rukawa?"
"Non me l'hai mai chiesto…."
"Ne riparliamo poi a casa, capito!"
La ragazza annuì e si avvicinò ad Ayako, sicura di aver fiutato qualcosa: A Hana-kun piaceva Kaede-kun! Sorrise soddisfatta e durante l'allenamento notò le occhiate che Hanamichi rivolgeva a Kaede, notando però anche un'altra cosa. Quando Rukawa pensava di non essere visto e guardava il tensai, i suoi occhi avevano qualcosa di tenero. Sakuragi era corrisposto, ma due teste dure come loro quando avrebbero ammesso di piacersi? Mai…, forse con qualche spintarella si…
comunque doveva agire al più presto, le rimanevano solo due settimane prima della propria partenza. E le serviva aiuto… guardò Ayako per un secondo, si lei poteva andare. Ogni tanto vide anche le strane occhiate degli altri membri del club, si era dimenticata di presentarsi, lo avrebbe fatto a fine allenamento…
Mentre Saya scopriva come stavano le cose, Hana si soffermò a guardare Ru, non resistette, doveva toccarlo, anche solo grazie ad una rissa
"Baka Kistune! Potevo farlo anch'io quello, è estremamente facile…"
Rukawa si girò e lo guardò con il suo solito sguardo, dicendo solamente:
"Do'aho!"
"URUSEI!!"
E il prode Sakuragi mise in atto il suo piano, gli saltò praticamente addosso, non voleva fargli del male, così non usò tutta la sua forza. Anche per il volpino questo era un modo per toccarlo, senza che nessuno si accorgesse dei suoi sentimenti. Ayako sospirò:
"No, non di nuovo…."
Sayaka rimase con un sopracciglio alzato pensando che erano estremamente patetici ad usare sotterfugi del genere per potersi toccare. Si incamminò verso i due con la manager, mentre Akagi e Mitsui cercarono di dividerli senza successo. Due ombre sui combattenti, che si fermarono, e Sakuragi sentì un brivido sulla schiena, alzò lo sguardo guardando Ayako e Sayaka. Stava ancora sdraiato su Rukawa e non voleva muoversi, e tanto meno la volpe. Entrambi fissarono le due ragazze, e senza una parola Sakuragi si alzò, seguito da Rukawa. Poi la voce di Akagi:
"Negli spogliatoi, entrambi ADESSO!"
Senza dire una parola i due ragazzi si girarono e si incamminarono verso gli spogliatoi… Sayaka li osservò poi guardò gli altri membri e si inchinò:
"Piacere sono Sayaka, la vicina di casa di Hana-kun…"
Il capitano del team annuì:
"Io sono Akagi, poi questo e Mitsui, Kogure e Ryota…"
La ragazza sorrise:
"Non voglio darvi fastidio, continuate ad allenarvi…"
Ayako annuì e portò Sayaka fuori dal campo.
Sakuragi entrò negli spogliatoi poco prima di Rukawa e andò direttamente a sedersi, non poteva rischiare che il volpino notasse che si era eccitato. Kaede gli passò dietro prendendo l'asciugamano e si diresse verso le docce, gli serviva una doccia estremamente fredda, cosa avrebbe detto Sakuragi se avesse scoperto, i pensieri impuri che aveva su di lui? Il volpino iniziò a togliersi i vestiti pensando che Hanamichi stava ancora seduto a rimuginare sul suo odio per lui. Sospirò ed entrò nella doccia, finalmente l'acqua fredda toccò la sua pelle e lui chiuse gli occhi abbandonandosi ai propri pensieri. Perché gli succedeva di non riuscire a pensare quando in giro c'era quel do'aho, era una cosa che non riusciva a capire per niente, aveva bisogno di parlare con qualcuno che poteva capirlo, ma chi? Eppure l'immagine di Sakuragi nudo tra le sue braccia ritornava nella sua mente, come mai si doveva torturare in questo modo, ma cosa gli aveva fatto quello stupido scimmione? Sospirò per l'ennesima volta, mentre nello stesso momento il rosso cercava di non pensare al fatto, che essendo sotto la doccia il suo volpastro era nudo. Sakuragi arrossì di botto al solo pensiero e si morse il labbro, questo di certo non aiutava il "gonfiore" lì sotto. Doveva smettere di pensare a Kaede nudo, a quel corpo perfetto, all'acqua che lo accarezzava da TUTTE le parti, alle sue labbra socchiuse e agli occhi chiusi. Sakuragi aveva riniziato a fare uno dei suoi soliti sogni da sveglio. Pensò come sarebbe stato toccare quel corpo scolpito dal basket. Si leccò lentamente le labbra, immaginando e ricordando ogni dettaglio del corpo dell'amico. Si perché, Sakuragi durante la doccia, osservava di nascosto Rukawa per imprimere nella sua memoria il corpo superbo del numero uno. (*sbav*) Hanamichi aprì gli occhi di scatto, doveva calmarsi non eccitarsi ancora di più.
'Pensa in fretta tensai, pensa… ah ecco… una donna vecchia e grassa! Bleah…'
Riuscì a calmarsi un po', ma in quel momento ritornò Rukawa,…, gli occhi del tensai uscirono dalle orbite. Il volpino aveva addosso solo l'asciugamano, che copriva veramente poco. Come se sapesse che effetto aveva su Sakuragi. Questo era troppo, Hanamichi si alzò e corse fuori come un fulmine. Rukawa si era girato, per la prima volta la sua maschera di indifferenza si era rotta, aveva alzato un sopracciglio e i suoi occhi avevano qualcosa di diverso.
L'allenamento era finito, entrarono gli altri membri trovando Rukawa solo e già vestito.
"Dov'e' Sakuragi?"
Il volpastro guardò il capitano e l'unico gesto che fece fu alzare le spalle. Akagi sospirò, chi sa dove si era andato a cacciare quell'idiota. Sayaka aspettava davanti allo spogliatoio, in quel momento uscì Rukawa con la roba di Sakuragi in mano porgendo tutto alla ragazza, lei lo guardò un po' perplessa e finalmente Kaede si decise a dire qualcosa:
"Il do'aho è scappato in fretta e furia, Akagi chiuderà… e tu sei la sua vicina di casa…"
Sayaka annuì e poi sorrise:
"Senti possiamo fare una parte della strada insieme?"
Il numero uno annuì impercettibilmente, ma per fortuna quel gesto non sfuggì agli occhi attenti della vicina di casa di Sakuragi. Kaede prese la sua bici e guardò quella che sarebbe stata la compagna per un pezzo di strada e disse:
"Iku…"
"Ee…"
Si incamminarono in silenzio, poi dopo qualche minuto di cammino Sayaka disse:
"Doushitano…"
Rukawa sospirò, forse Sayaka era l'unica con la quale poteva parlare del suo problema, in fondo sapeva stare zitta e ascoltarlo anche quando non parlava, e sapeva capirlo, come in questo momento, in cui aveva notato subito che c'era qualcosa che lo turbava.
"E' Sakuragi…"
Ma la ragazza non gli fece finire la frase:
"Ti piace…non è vero?"
Lui si girò per guardarla mentre continuavano a camminare:
"Hai…"
"L'ho capito oggi, durante l'allenamento, sei bravo a nascondere i tuoi sentimenti, fin troppo, ma il mio occhio è attento a queste cose…"
"Sayaka, tu ami Sakuragi!"
"Ma lui non ama me…"
Poi guardò Rukawa negli occhi:
"Devi dichiararti, devi dirgli cosa provi, Kaede…devi farlo, sia per te che per lui…"
Questa risposta prese di sorpresa la volpe che guardò la ragazza con occhi spalancati:
"Ma tu…"
"Se lui è felice lo sono anch'io…"
Poi sorrise dolcemente:
"Oyasumi nasai, Kaede-kun, e pensa a quello che ti ho detto. Sareste una coppia perfetta!"
Con queste parole si allontanò velocemente per la strada con la roba di Hana. Rukawa rimase imbambolato sul posto per qualche altro secondo e poi si svegliò dal suo "trance" e pedalò verso casa. In fondo le parole di Sayaka erano giuste, doveva solo dichiararsi… ma come?
Hanamichi era nascosto nel suo futon sotto le coperte, quando qualcuno entrò nella sua camera e posò qualcosa per terra, poi una voce che conosceva molto bene disse:
"Sei proprio un tensai, UN TENSAI DEI POVERI!"
Guardò fuori dalle coperte e vide una Sayaka abbastanza arrabbiata con la sua roba.
"Ma che hai?"
"Ma ti rendi conto che ti sei messo solo in ridicolo con il tuo patetico mondo per toccare la tua kitsune?"
"Na?"
La ragazza si sedette per terra, adesso era a livello degli occhi di Hanamichi:
"Pensi che non l'abbia capito? Tu sei cotto di Kaede Rukawa, sei cotto a tal punto che non ti importa di nient'altro, non ti frega nemmeno di cosa pensi lui, sei disposto a tutto solo per toccarlo…Hana… perché non ti sei confidato con me?"
Il ragazzo dai capelli rossi distolse lo sguardo, come se si vergognasse:
"Non è giusto che io lo ami, siamo entrambi maschi… e poi Haruko lo ama…"
Sayaka scosse la testa con un sospiro:
"Cavolate… anzi, sarò più rozza ca*****! Non sono motivi accettabili… tu lo ami, perché cavolo non lo accetti e basta!"
Sakuragi si girò verso l'amica:
"L'ho già fatto… l'ho accettato…"
"Bene… finalmente una buona risposta…"
Si alzò di nuovo poi sorrise:
"Senti, Hana-kun, qualsiasi cosa accada io sarò sempre pronta ad ascoltarti, capito nii-san? E adesso dormi, oyasumi…"
Uscì dalla stanza, dopo aver chiuso la porta si fermò appoggiandocisi sopra, una lacrima scese sul suo viso, ma poi sorrise, doveva mettercela tutta per far capire a quei due cetrioli che erano una coppia perfetta.
Kaede Rukawa, numero uno, la volpe, stava sdraiato nel suo letto a pensare, in fondo Sayaka gli aveva dato strada libera, lei era d'accordo, forse doveva provarci, forse aveva qualche possibilità. Non lo avrebbe mai saputo se non lo avesse fatto. Si alzò di nuovo dal letto e scese a prendere un bicchiere d'acqua. Non riusciva a dormire, le parole di Sayaka erano ancora impresse nella sua mente:
'Dichiarati!'
Iniziò a giocare con il pallone da basket, era da solo a casa, come sempre d'altronde. Per la prima volta si accorse che l'immagine di Sakuragi lo assillava da quando lo aveva visto per la prima volta sul tetto e lui gli aveva dato una testata. Sospirò, gli faceva male sentirsi dire che lo odiava, ma adesso che ci pensava, era già da un bel po' che Hanamichi non pronunciava più le parole: ti odio. Forse la ragazzina aveva ragione, doveva dirglielo, poteva anche succedere che accettasse la sua dichiarazione, oppure… poteva anche pestarlo a morte. In fondo ne valeva la pena… e poi Kaede giocava per vincere…
Il sole sorse, come tutte le mattine, per la prima volta Keade si alzò prima del suono della sveglia. Era già sulla bici e durante il tragitto non si addormentò. Oggi gli incaricati di pulire la palestra dopo gli allenamenti erano proprio loro due, Rukawa e Sakuragi, e lui aveva deciso che glielo avrebbe detto, avrebbe confessato che gli piaceva e che gli voleva bene. Mise a posto la bici ed entrò nella scuola, oggi sarebbe stato il giorno decisivo, quello in cui sarebbe potuto essere il vincitore oppure in cui sarebbe potuto affondare a picco come il Titanic (Che battuta orrenda NdHana lo soNdSaya).
Hanamichi camminava lentamente verso la scuola, il comportamento di Sayaka l'aveva insospettito, anzi adesso che ci pensava di nuovo si ricordò di un piccolo particolare, lui non le aveva mai detto di essere innamorato di Rukawa, l'aveva ammesso solo quando lei glielo aveva detto, non chiesto, aveva detto che lui era innamorato,… aveva ammesso con la sua migliore amica di essere innamorato di un altro ragazzo. Si fermò per strada contemplando quello che non aveva notato tutto la notte (Hey mica sono così scemo!NdHana Do'ahoNdRu). Haruko si avvicinò al ragazzo dai capelli rossi:
"Ciao Sakuragi! Come mai stai imbambolato in mezzo alla strada? Su andiamo faremo tardi a scuola altrimenti!"
Il ragazzo si girò e le sorrise annuendo e seguendola.
Finiti gli allenamenti, Sakuragi era nervoso, stava per rimanere solo con la kitsune, mentre la volpe in questione, che avrebbe dovuto essere nervoso più di lui, era calmo e aveva iniziato a pulire la palestra, non potendo rischiare di essere interrotto mentre faceva una cosa importante, come dichiararsi allo scimmione rosso. Terminato di pulire tutto Hanamichi si diresse verso gli spogliatoi quando sentì la voce del volpino che lo chiamava con uno strano tremito nella voce. Si gelò , non riusciva a girarsi, c'era qualcosa che non andava.
Kaede Rukawa stava in piedi in mezzo della palestra, i suoi occhi attenti erano puntati sulla schiena del numero 10 dello Shokoku. La luce del tramonto lo bagnava e lo aveva fatto diventare ancora più bello di quello che era, sembrava un angelo. Era questo il pensiero che passò nella mente di Hanamichi quando si girò e lo guardò. Sembrava una creatura di un altro mondo, e Rukawa per Sakuragi lo era. Il rossino aveva paura di parlare, di rispondere a Kaede, era la paura di spezzare l'atmosfera creatasi. Si leccò le labbra e rispose, la sua voce tremava.
"Si?"
Il volpino chiuse gli occhi per un momento, per assaporare quella tranquillità prima della tempesta che si sarebbe scatenata, poi riaprì gli occhi, quelli che Hanamichi pensava fossero i più belli del mondo, e si avvicinò lentamente al Do'aho. Anche lui si leccò le labbra, non sapeva come dirglielo, era estremamente difficile parlare, proprio lui che non diceva mai più di tre parole in una volta. Ma questa volta doveva vincere il suo silenzio, doveva dimostrare, che non era di ghiaccio come tutti pensavano. A lui non interessavano gli altri, per lui era importante farlo capire a colui che occupava ormai da mesi la sua mente: Sakuragi Hanamichi. Ormai era a pochi centimetri dal rosso, e quest'ultimo era quasi entrato in uno dei suoi soliti sogni a occhi aperti. Si guardarono negli occhi per un lungo momento, che per entrambi sembrò un'eternità, poi kitsune disse:
"Sakuragi… io…ecco… tu mi piaci molto, mi piaci da morire…"
Hanamichi sgranò gli occhi guardando incredulo il numero 11 e sussurrò:
"Da quando?"
La bocca di Kaede si arricciò in un invisibile sorriso, che per fortuna non sfuggì allo sguardo del ragazzo dai capelli rossi:
"Credo dalla prima volta che ti vidi… ma me ne sono accorto solo dopo, e poi non mi sembrava il caso di dirtelo… senti non serve che tu mi risponda subito…posso anche aspettare."
Sakuragi annuì, non se lo aspettava, non si aspettava per niente una dichiarazione del genere dal volpino. Kaede si incamminò verso gli spogliatoi e mentre passava gli disse:
"Domani al campetto di basket… quello che sai tu, dopo gli allenamenti…"
E scomparve negli spogliatoi. Hanamichi era rimasto da solo nella palestra, ancora stupito dal comportamento del compagno di squadra. Dopo mezz'ora che stava lì in piedi, finalmente un sorriso gli apparve sulle sue labbra, finalmente l'idea di Kaede che si era dichiarato era entrata in quella zucca testarda. Si passò una mano tra i capelli rossi.
Era felice, felice di sapere che piaceva a Rukawa, tornando a casa trovò una certa scocciatrice che lo aspettava e che lo guardò con un sorriso stampato sulle labbra. Iniziò la gara dei sorrisi per qualche minuto finché Sayaka non chiese:
"Senti, mi sembri più felice, che è successo?"
Hanamichi le fece il segno di entrare, mentre lei chiacchierava:
"Zia ha lasciato da mangiare per entrambi, con mamma sono andate al lavoro, su mi dici cosa è successo?"
Ormai erano seduti al tavolo quando Hanamichi parlò:
"Si è dichiarato!"
Gli occhi di Sayaka si illuminarono e cercò più informazioni:
"E che gli hai detto?"
Il sorriso di Sakuragi si spense:
"Ancora niente. Non so se dirò di si"
Sayaka sospirò:
"Sei stupido o cosa? Dì la verità è per via di Haruko Akagi?"
Il rosso annuì lievemente e la ragazza dai capelli viola continuò a mangiare:
"Quando gli devi dare una risposta?"
"Domani dopo gli allenamenti al solito campetto…"
Bene aveva abbastanza tempo per trovare la Akagi e parlarci da donna a donna, salvando la situazione.
Il pomeriggio dopo Sayaka in vestiti normali correva per la strada opposta al suo liceo. Andava verso lo Shokoku. Sakuragi aveva deciso che doveva pensare e non era andato a scuola, per ciò non poteva sapere del piano della vicina di casa. Sayaka entrò nel cortile e notò subito Mito-kun, che usciva dalla scuola si avvicinò e sorrise:
"Senti Mito-kun!"
Mito si girò e sorrise:
"Ciao Saya, dimmi?"
"Dove posso trovare Haruko Akagi?"
Lui guardò in giro e indicò una ragazza sorridente.
"Grazie, sei sempre un grande Mito-kun, ci vediamo!"
Si salutarono e poi si avvicinò ad Haruko:
"Salve sei tu Haruko Akagi?"
chiese con il suo miglior sorriso stampato sulle labbra, la ragazza annuì:
"Sono Sayaka, e mi dispiace darti fastidio, ma dovrei parlarti abbastanza urgentemente."
Haruko si scusò con le amiche e seguì la ragazza dai capelli viola. Camminavano da sole per la strada e finalmente la Akagi chiese:
"Di cosa volevi parlarmi?"
Sayaka la guardò e con tono serio iniziò:
"Dimmi tu ami Kaede Rukawa a tal punto che rinunceresti a lui se così facendo trovasse la felicità?"
Haruko si fermò di scatto con occhi sgranati e sussurrò tremante:
"Cosa?"
"Hai sentito bene Akagi-san, meglio che ti spieghi perché ti dico queste cose. Rukawa è innamorato di Sakuragi e ieri si è dichiarato, ma Hana-kun non ha risposto, non perché lui non lo ami, ma per paura di ferirti, lo conosco talmente bene, Hana-kun è troppo buono…"
Haruko era rimasta in silenzio per un tempo indefinito, poi guardò Sayaka mentre questa parlava di Sakuragi e rispose:
"Prenderò esempio da te, dirò a Sakuragi di non dire di no a Rukawa!"
La scoiattolina si girò con occhi spalancati:
"Come?"
"Non sei l'unica ad osservare bene, ho letto nei tuoi occhi che ami Sakuragi…"
"E' vero, ma se non fossi sicura dell'amore di Rukawa, non glielo avrei mai lasciato fare, e sarei rimasta qui in Giappone per combattere per il suo cuore."
Haruko sorrise, non era sicura di quello che aveva visto, ma le parole di Sayaka avevano dissolto tutti i suoi dubbi. Corsero verso la casa di Hanamichi solo per vederlo uscire e Sayaka urlò:
"Hana-kun aspetta."
Quando si girò rimase senza parole, vedendo Sayaka e Haruko correre verso di lui. Entrambe ripresero fiato e poi Haruko lo abbracciò e gli disse:
"Hai la mia benedizione, digli quello che provi veramente!"
Il povero Sakuragi fissava le due ragazze di fronte, era senza parole, le due l'avevano sorpreso. Nei suoi occhi si formarono delle lacrime e disse con voce tremante:
"Arigatou Gozoimasita!"
Sayaka tratteneva le lacrime e con un sorriso gli sussurrò:
"Vai stupido! Corri! Lui ti aspetta!"
Hanamichi annui e poi si girò iniziando a correre verso il campetto di basket. Le due ragazze lo osservarono finché non scomparve dietro l'angolo, poi Sayaka guardò Haruko e disse:
"Senti, conosco un bel posticino, ti va di andare a fare un brindisi all'amore sfortunato?"
"Si, però devo avvertire i miei."
"Chiama da casa mia…"
Sakuragi correva più in fretta che poteva, non era in ritardo, ma nemmeno in anticipo. Infatti quando raggiunse il campetto fu accolto dal rumore del rimbalzo di un pallone. Finalmente i suoi occhi videro Rukawa in tutta la sua bellezza. Come se avesse sentito la presenza di Hanamichi Kaede si girò, e i loro sguardi si incrociarono. Si fissarono pochi secondi che per loro sembrarono un'eternità. Erano immobili, come se volessero imprimersi nella mente l'immagine dell'amato, proprio in quel momento così speciale. Sulle labbra di Sakuragi si formò una parola: tenshi. Poi iniziò a camminare, passo dopo passo, sempre più veloce, finché non corse e ben presto si ritrovò tra le braccia forti del suo angelo. Si strinse al volpino e sussurrò nel suo orecchio:
"Ore...ore wa omae ga...suki desu"
Rukawa chiuse gli occhi per assaporare le parole che gli aveva detto il rossino, poi lo guardò negli occhi e finalmente sorrise sul serio, il suo regalo. Il tensai arrossì, ma in quel momento Rukawa era il più bello del mondo. I loro visi si avvicinarono a poco a poco, e finalmente le loro labbra si incontrarono per la prima volta. All'inizio fu un bacio casto, ma poi Kaede leccò lentamente il labbro superiore di Hanamichi, chiedendo il permesso di approfondire il bacio. E Sakuragi socchiuse le labbra, questo fu tutto l'incoraggiamento che serviva al volpino. Le braccia di Hanamichi scivolarono intorno al collo di Rukawa, mentre le braccia di quest'ultimo intorno alla sua vita abbracciandolo stretto a se. Le loro lingue duellavano in una battaglia senza vincitori e senza perdenti.
In quel momento in un bar un brindisi accompagnato da due voci femminili:
"Agli amori sfortunati! A Hana-kun e Kaede-kun!"
---------------------------------------------------*OWARI*----------------------------------------------------
Saya: Quella della presentazioni del team di basket, è patetica perché mi serviva passare subito agli spogliatoi, ma visto che loro l'hanno vista per la prima volta dovevano presentarsi…o No? Spero vi sia piaciuta, anche se l'inizio e un po' palloso.
Hana: Puoi dirlo forte che è palloso, anzi l'intera fic è pallosa!
Saya: *sguardo di ghiaccio* Come osi!
Kaede: E' la verità…
Saya: *sob* siete cattivi… e io che volevo farvi un bel regalo scrivendo una RuHana….
Hana: E dai Saya-chan,… su non piangere… *guarda Kaede per aiuto*
Kaede: hn…
Saya: *sorriso malefico* Vuol dire che la prossima volta scrivo una SenKosh, almeno loro due mi saranno riconoscenti!
Akira: Si! Sei molto brava Saya-chan! ^___^ *brill*
Hiro: Sei una scrittrice geniale…
Saya: *brill* Grazie Akira-kun, Hiro-kun, come siete gentili, non come questi due cafoni qui!
Kaede&Hana: Saya, tu sei la più brava del mondo!
Saya: hehehehehehe, lo ammetto sono la migliore! (mio Dio, ci manca che inizio a imitare Hana dicendo che sono una Tensai!!!!)
A&H&K&H: montata!
Saya pensando: Mica lo dicevo per la fiction, intendevo come è facile manipolarli!Che polli! ^_-
Dizionario:
Tensai - genio
risu - scoiattolo
nii-san -fratellone
Do'aho - idiota, stupido
baka - idiota
kitsune - volpe
urusei - sta zitto
iku - andiamo
doushitano - cosa c'e' che non va?
hai - si
Oyasumi nasai - buona notte
na -eh?
Arigatou Gozoimasita -grazie
tenshi -angelo
ore...ore wa omae ga...suki desu - tu mi piaci
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