I personaggi di Slam Dunk appartengono agli aventi
diritto ecc. ecc.
Un cuore a
metà
capitolo I di
Hikaru
Ormai
erano passati diversi giorni dalla partita contro il Ryonan, ma non
riusciva a togliersela dalla testa.
Il
modo di giocare di Sendoh lo aveva lasciato a bocca aperta, anche se non
lo aveva dato a vedere. Avrebbe voluto essere bravo quanto lui...
<
Ma cosa dico ? Io sono il tensai, sono il genio del basket, nessuno
è al mio livello!!!
<
Ma a chi voglio darla a bere ? Anche se abbiamo vinto non ho fatto
una gran bella figura, mentre Sendoh, nonostante alla fine abbia perso, ha
dato prova del suo talento e delle sue enormi capacità. Persino contro
quel volpino spelacchiato!
>
<
Beh, in fondo non ho giocato così male.. Beh, forse all’inizio non sono
stato un granchè, ma nel secondo tempo sono stato decisivo, no?
Senza di me avremmo sicuramente perso. Sono un genio, l’ho sempre detto.
>
Quella
mattina, come ogni mattina dal giorno della partita, Hanamichi si era
alzato presto ed era andato ad allenarsi in un campetto di basket accanto
al mare che aveva scoperto un giorno durante una delle sue passeggiate.
Il
sole stava per fare capolino e l’acqua del mare rifletteva la luce
dorata dell’alba.
Una
figura nell’ombra osservava attentamente ogni gesto del rossino.
<
Non credevo che Sakuragi fosse il tipo che si alza presto per andare ad
allenarsi, anche perché a quanto ho sentito gli allenamenti di Akagi sono
abbastanza duri. >
Hanamichi
fece qualche schiacciata, poi provò i tiri liberi e quelli da tre punti :
un disastro!!!
< Sono proprio una frana! Cosa cavolo posso fare per migliorare?>
“E’
la posizione delle mani che è sbagliata e poi tiri senza prendere bene la
mira” disse una voce alle sue spalle.
“Sendoh?
E tu cosa ci fai da queste parti?”
Il
numero 7 del Ryonan indossava una maglietta blu scuro e un paio di
braghette corte
di un azzurro chiaro.
I
capelli a punta più lucidi che mai.
“La
mattina prima di andare a scuola faccio sempre un po’ di jogging. Di
solito faccio un’altra strada, ma stamattina mi andava di cambiare
percorso. E tu che fai? Non mi dire che il grande genio del basket si
allena?!!?”
“Chi,
io? Il grande tensai non ha bisogno di allenarsi. Lo faccio solo per
divertimento e per tenermi in forma.”
“Ma
certo, è ovvio.”
“Beh,
hai qualcosa da dire porcospino?”
Quella
testa rossa lo divertiva e lo intrigava come nessun’altro. Il suo
atteggiamento era così contraddittorio!!
All’improvviso
le parole gli uscirono di bocca senza
che potesse evitarlo.
“Se
vuoi possiamo allenarci insieme.”
Hanamichi
rimase di stucco alla proposta di Sendoh.
Non
sapeva cosa rispondere. No, non era vero, dentro di sé sapeva già cosa
voleva. Era più di quanto osasse chiedere.
“Ah,
ho capito, vuoi imparare dal grande genio. Ok, d’accordo, ti concederò
l’onore di giocare con me” rispose il rossino cercando di non mostrare
la sua soddisfazione.
<
Non cambierà mai!! >
“Ok,
allora cominciamo da domani? Preferisci che ci vediamo al mattino o verso
sera, dopo gli allenamenti?”
“Direi...al
pomeriggio. Per te va bene?”
“Non
ci sono problemi. Allora a domani Sakuragi.”
“A
domani.”
“Hanamichi
oggi sembra più in forma che mai e non ha ancora litigato con nessuno.
E’ molto strano. Tu cosa ne pensi Kogure?”
“L’ho
notato anch’io Ayako, ma non me lo so spiegare.”
Anche
gli altri lo avevano notato.
<
Ma cos’ha? Che abbia battuto la testa da qualche parte? >
pensò Ryota sorpreso.
<
Per me non sta bene. Non sarebbe meglio chiamare un dottore? >
riflettè Mitsui mentre guardava il rossino fare uno splendido canestro.
<
Hnn...>
( Rukawa non si scompone mai!!! NdI )
“Bene
ragazzi, venite tutti qui. Per finire faremo 50 tiri liberi a testa.
Forza, nessuno se ne andrà da qui senza aver fatto tutti e 50 i tiri,
chiaro?”
Alle
parole del gorilla Sakuragi fece qualcosa che lasciò tutti a bocca aperta ( Tranne Rukawa, è ovvio, anche se persino lui non se lo
aspettava. NdI )
Il
rossino corse verso il pallone più vicino a lui e cominciò a tirare più
in fretta che poteva. Alla fine realizzò 30 canestri su 50 ( Niente male
considerato che per fare prima tirava anche un po’ a caso. NdI Come al
solito. NdR Casa vorresti insinuare kitsune? NdS Niente, ho solo detto la
verità NdR Ok basta, non voglio liti nella mia fanfic, ok? NdI Ok, ok.
NdR & NdS )
“Bene
Gori, io ho finito. Ci vediamo domani. Ciao ragazzi.”
Detto
questo Hanamichi scomparve nello spogliatoio più veloce della luce.
“Qualcuno
vuol dirmi che diavolo succede a Sakuragi?” gridò esasperato Akagi, ma
nessuno sapeva cosa dire.
Due
occhi rimasero fissi per un attimo nella direzione in cui era sparito il
rossino.
<
Hnn...>
Quando
Sakuragi arrivò al campetto vide che Sendoh era già là ad aspettarlo.
“Scusa
il ritardo, ma il gorilla ci ha fatto fare un allenamento più lungo del
solito.”
Sendoh
guardò il rossino con attenzione.
Il
suo corpo sodo e muscoloso era sudato a causa dell’allenamento e della
corsa che doveva aver fatto per arrivare lì, l’uniforme della squadra
di basket era appiccicata alla sua pelle e faceva risaltare ancora di più
il suo fisico asciutto.
<
Oh Hanamichi, se solo sapessi quello che provo per te...>
“Non
importa, tanto sono appena arrivato. Piuttosto te la senti di giocare
contro di me dopo un allenamento così duro?”
“Ma
certo, il tensai non si stanca mai. Cominciamo.”
“AI
20?”
“Ai
20.”
Lo
scontro vide prevalere Sendoh per 20 a 12.
“Non
male visto che sei stanco, ma hai ancora parecchio da imparare. A
domani.”
“Come
sarebbe non male? Come ti permetti porcospino!! Il grande tensai non ha
nulla da imparare!!”
Sendoh
lo guardò con una strana espressione, poi disse di nuovo
“A
domani” e il rossino rispose automaticamente, con aria seria “A
domani.”
Tutto
il team Shohoku era in pensiero per Sakuragi.
Dopo
ogni allenamento spariva alla velocità della luce senza dire niente.
Eppure
aveva fatto enormi progressi, lo avevano notato tutti.
Una
sera, dopo il solito allenamento, Akagi fece una proposta alla squadra.
“Hey
ragazzi, che ne dite di andare a mangiare fuori? Dopotutto ci meritiamo
anche un po’ di svago ogni tanto.”
Tutti
furono entusiasti dell’idea o meglio, quasi tutti.
“Ehm,
mi dispiace ragazzi, ma proprio non posso, ho già preso un’altro
impegno. Sarà per un’altra volta.”
“E
dai Sakuragi, per una volta puoi anche uscire con noi invece che con Yohei
e gli altri, no?”
“Veramente
non mi devo vedere con i miei amici... Ehm, ecco io... Beh, a domani
ragazzi, divertitevi.”
Il
rossino prese la sua borsa e andò via in fretta come al solito.
<
Hnn...>
( Va bene che sei uno di poche parole, ma così esageri!!! NdI Non
rompere. NdR Non solo di poche parole, freddo e insensibile alle ragazze,
ma anche maleducato!! NdI .... NdR )
“Non
va neanche a me. A domani.” E così anche Rukawa se ne andò.
Ultimamente
Sakuragi non lo infastidiva più, ma stranamente la cosa gli dispiaceva.
Cominciavano a mancargli i loro litigi e le loro risse e non riusciva
proprio a spiegarsene la ragione.
In
sella alla sua bicicletta si diresse verso la zone ovest della città,
quella da cui si poteva ammirare il sole inabissarsi nelle profondità del
mare.
Stasera
avrebbe cenato al suo ristorante preferito, decise d’istinto.
“Complimenti,
in così poco tempo sei migliorato tantissimo.”
“Grazie,
il merito è del mio enorme talento.”
Hanamichi
vide lo sguardo divertito di Sendoh
“E
va bene, è anche un po’ merito tuo. Riesco a dare il meglio di me solo
con un avversario alla mia altezza.”
“Dimmi
una cosa Sakuragi, perché ci tieni così tanto a migliorare? Lo fai per
amore del basket o per amore della Akagi?”
“Ma
tu come...?”
“Lo
sanno tutti ormai che le sbavi dietro.”
“Ma
cosa dici? Voglio migliorare per poter diventare il
miglior giocatore di basket del mondo. E’ questo il mio
obiettivo.”
“Sei
sicuro che non ci sia altro? E’0 tutto qui?”
Era
incredibile come Sendoh riuscisse a leggergli dentro anche quando faceva
del suo meglio per fingere. Lo capiva bene tanto quanto Yohei, forse anche
di più.
Sakuragi
si fece serio. “All’inizio
mi sono interessato al basket solo per far
colpo su Haruko, ma poi mi è entrato nel sangue e ora non riesco a
pensare ad altro che al basket. Ora però ho capito che Haruko è soltanto
un’amica per me. Quello che voglio davvero è diventare uno dei più
bravi giocatori di basket, ma per fare questo devo prima migliorare,
battere Rukawa e vincere il campionato nazionale. Rukawa rappresenta la
prima prova da superare per diventare un vero campione.”
“Capisco.
Beh... cosa ne dici di riprendere allora?”
“Ok.”
I
due ricominciarono a giocare con più grinta di prima, ignari di quello
che sarebbe successo di lì a poco.
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