Tutti i personaggi sono naturalmente di Eiichiro Oda sensei-Shueisha, sn tutti maggiorenni, ecc. ecc.^^
Prima di tutto...GRAZIE^^ Grazie a tutti coloro che mi hanno incoraggiata a continuare la fic...in particolare a Nacchan...THX^___^
Aaaaaaaallora...sto scrivendo ascoltando "VIA" di C. Baglioni...nn so quanto questa cosa possa influire sull'andamento della storia...^^'
Come già anticipato nel commento della prima parte, Nami darà il meglio di sè in questa fic... a seconda di come la si vede, naturally^^'
Chiedo scusa se la parte dell'inkazzatura di Zoro è un pò pesante...ma immedesimandomi io avrei reagito proprio così...(gelosa? Ma no, è solo un'impressione^^)
...ed ecco a voi la parte II...buona lettura^^


Il cuoco e lo spadaccino

parte II

di Dodoria


-Gelosia-




"Si può sapere che fine avevate fatto?!?"
Nami fissava con rabbia i due ragazzi che, con mezz'ora di ritardo, facevano ritorno alla Going Merry.


Sanji e Zoro si guardarono un attimo...in effetti non avevano minimamente pensato alla scusa da inventare per la "scappatella"...e per adesso non erano intenzionati a dire agli altri della loro storia.
"...dovevo comprare le sigarette, e...ho chiesto a Zoro di accompagnarmi..." buttò lì Sanji, in modo non molto convincente.
Nami scrutò gli occhi di Sanji...e poi guardò Zoro. Fece capire a modo suo di non aver abboccato alla balla, ma decise di lasciar perdere le spiegazioni visto che Rufy ed Usop, dalla caravella, incitavano i tre a salire.


Il viaggio riprese.
Zoro si sdraiò in un angolo del ponte per dormire (e quando mai??^^' n.d.A.) mentre Sanji, dopo averlo guardato con dolcezza, gli si sedette accanto.
Nami, seduta sulla sdraio, osservò la scena senza parlare...la cosa le sembrava fin troppo strana.
Era un pò di tempo che notava un qual certo "cambiamento" nel rapporto tra quei due...e ieri mattina...non ne era sicura, ma le era sembrato che si stessero baciando sul ponte...c'era davvero sotto qualcosa...e lei non sarebbe rimasta a guardare senza far niente.


Non che lui le piacesse...certo, provava qualcosa per il biondino, ma niente che giudicasse serio e profondo...o forse sì...non sapeva spiegarselo nemmeno lei, ma le faceva davvero piacere quando la chiamava ironicamente "sirena", o quando la trattava in maniera galante...la rendeva un pò "speciale".
Aveva deciso: doveva assolutamente parlare con Sanji. Non sapeva come avrebbe tirato fuori il discorso, ma pretendeva delle spiegazioni.
Si alzò dalla sdraio, si infilò i sandali e, dopo avergli toccato una spalla, gli disse: "Devo parlarti".


Si avviarono verso la cucina, unico posto dove poter parlare tranquillamente, visto che Usop e Rufy giocando a carte sul ponte facevano un baccano da stadio.
Dopo aver chiuso la porta, Sanji si accese una sigaretta e, sedutosi sul tavolo, guardò Nami in attesa del terzo grado... sapeva che non aveva creduto alla storia delle sigarette e che si era accorta di "qualcosa"... si aspettava quindi la tanto fatidica domanda: CHE AVETE FATTO TU E ZORO, DA SOLI, PER MEZZ'ORA?
Cosa avrebbe dovuto rispondere? "Ci siamo baciati in riva al mare, sai, stiamo insieme da ieri"?? No, non voleva... non voleva dirlo così... avrebbe voluto aspettare ancora un po'... spettare che Zoro si sentisse sicuro dei suoi sentimenti... anche se avevano fatto l'amore, gli sembrava che lo spadaccino non sapesse esattamente cosa provava. Un tipo così chiuso, poi...


"... Sanji..."
Il cuore sobbalzò nel sentirle pronunciare il suo nome.
"... Sanji... ascolta, io...*Forza, Nami! Non ti scoraggiare!* ... che ti sta succedendo?"
Sanji buttò fuori il fumo: "A me?" Rise. "Che diavolo di domande fai?"
"NON SCHERZARE! Io sto parlando seriamente..." si avvicinò minacciosa al cuoco "CHE C'E' FRA TE E ZORO?"
Ecco. La domanda era saltata fuori... e adesso? 


"...che vuol dire questa domanda? Siamo amici, no?". Rise di nuovo.
"...SOLO amici?? ...no...tu non me la racconti giusta, Sanji..."
Gli occhi della ragazza tradivano una profonda tristezza. Sanji rimase scosso da quello sguardo...MA CHE POTEVA FARE??
Cercò di aggirare l'argomento: "E tu, Nami? Cos'è tutta questa curiosità... non è che ti interessa Zoro?". 


"... no... mi interessi TU!!!"


Sanji sbarrò gli occhi. Talmente scioccato dalla rivelazione, fece addirittura cadere la sigaretta per terra. 
Nami si girò a guardarlo; due lucenti lacrime scivolavano lungo le sue guance... Sanji si sentì terribilmente in colpa.
La ragazza lo abbracciò tremante... Dio, che aveva detto?? Che gli piaceva? Lei, Nami, la dura... colei che nessun uomo avrebbe mai fatto soffrire...era crollata così, davanti ad uno stupidissimo cuoco?!?


Sanji rispose all'abbraccio...gli dispiaceva veramente vederla piangere, in fondo lei aveva sofferto moltissimo da piccola...Arlong...la morte di Bermel...prese ad accarezzarle i capelli, cercando di calmarla. Ma cos'era quella strana sensazione? Una sorta di calore gli pervase il petto.
Mentre passava la sua mano nella liscia chioma della ragazza, quest'ultima sollevò il volto e lo baciò. Un bacio casto e veloce, ma che lasciò un'infinita dolcezza sulla labbra del ragazzo. 
Lei lo guardò per un attimo, gli occhi ancora pieni di lacrime; poi gli circondò la testa con le braccia e lo ribaciò. 


Sanji si trovò totalmente spiazzato dal gesto di Nami...ma non riusciva ad allontanarla.
La navigatrice era così fragile in quel momento...scostarla da sè significava spezzarle il cuore, farla soffrire ancora...non poteva permetterlo. Ma in questo modo sarebbe stato Zoro a pagarne le conseguenze. 
Scostò con calma il viso della ragazza dal suo, intenzionato a spiegarle come stavano veramente le cose... ma il suo sguardo fu stranamente attirato verso la porta. Notò che dietro il vetro c'era qualcuno. "Zo... ZORO!!!" urlò il cuoco.
Sanji si alzò dal tavolo travolgendo la ragazza, che per poco non cadde per terra.
"Sanji...?!" esclamò la ragazza.


Lo spadaccino si girò e prese a scendere le scale di corsa.
Non credeva a quello che aveva visto...Sanji... e Nami... INSIEME... e allora, ieri sera...??
Gettò con violenza le spade per terra -gesto che richiamò l'attenzione di Rufy ed Usop-, aprì la porta e scese sotto coperta.
Sanji lo seguì velocemente, scendendo gli scalini tre per volta. Doveva spiegargli...era stato un vero imbecille a lasciarsi baciare da Nami...non voleva che finisse con Zoro, lui era davvero importante. Zoro, maledizione! Perchè hai chiuso la porta?!?


Lo spadaccino si era infatti chiuso nella sua camera, gettandosi supino sulla branda. Abbracciò il cuscino a scoppiò in lacrime. Perchè, perchè si era comportato in quel modo? Perchè stava da solo con Nami in cucina, mentre lui dormiva? E perchè, accidenti, SI STAVANO BACIANDO?? I singhiozzi si fecero più forti e violenti, lo stomaco gli si contorceva, la testa gli girava.


"Zoro!! Zoro, apri!!!"
Il cuoco batteva con forza i pugni sulla porta, chiamando lo spadaccino a gran voce.
"... Zoro...se non la apri la butto giù, è chiaro?!?" La voce si faceva più alta e stridula "ZORO!!!"
Si sentì la chiave girare nella serratura; la porta si aprì e comparve Zoro col viso rigato dalle lacrime. Sanji non ebbe il tempo di reagire; venne colpito da un forte pugno che gli fece sbattere la testa contro la parete. Poi una voce: "...sei un bastardo..."


Il cuoco si massaggiò la guancia dolorante, poi alzò lo sguardo verso il ragazzo che gli stava di fronte.
"... SOLO un bastardo..."
"... Zoro..." 


Lo spadaccino si voltò e richiuse a chiave la porta.
Sanji si lasciò cadere seduto per terra, appoggiò i gomiti sulle ginocchia e, piegando la testa in avanti, pianse silenziosamente.


...


Zoro non era uscito dalla camera per tutta la mattinata. 


Sanji aveva cucinato come al solito, e dopo aver servito i suoi compagni, era sceso sotto coperta per portare una razione all'amico.
Aveva bussato piano alla porta, e ascoltato le reazioni dello spadaccino avvicinando le orecchie al freddo legno: niente.
Adesso cominciava a preoccuparsi, era davvero strano che Zoro non avesse appetito...decise comunque di lasciare il piatto e il bicchiere davanti alla camera chiusa, sperando che in preda alla fame lo spadaccino uscisse volontariamente dalla camera e mangiasse qualcosa.


Ridiscese per la terza volta la scalinata che portava sotto coperta sperando di trovare il piatto vuoto...ma così non fu.
Il piatto (e il contenuto) era rimasto nella stessa posizione in cui l'aveva lasciato poche ore prima.
Sospirò tristemente, poi ribussò alla porta: "Zoro...aprimi...ti prego..."
Nessuna risposta.
Picchiò leggermente la testa contro il duro legno un paio di volte, mentre due grosse lacrime scendevano dai suoi occhi: "...Zoro..."


"...Sanji?"
La voce di Rufy, solitamente così acuta ed allegra, era in quel momento bassa e malinconica.
Il cuoco si asciugò in fretta le lacrime col dorso della mano, poi si girò verso il giovane: "Che c'è, Rufy?"
"... vuoi che provi a parlarci io?"
Sanji aggrottò le sopracciglia: "...cosa?"


Rufy rispose sorridendo; uno dei suoi soliti, enormi sorrisi carichi di semplicità: "Ci parlo io!"
Il cuoco rimase leggermente sbalordito dalla frase...possibile che avesse capito...??
"Vai a sciacquarti la faccia, dai..." propose il capitano, spingendo scherzosamente Sanji verso la sua camera.
"... grazie, Rufy..." pronunciò il cuoco, prima di entrare nella stanza.


Trovatosi solo, Rufy cominciò a riflettere...si era offerto di aiutare l'amico, ma...non aveva minimamente pensato a che scusa trovare per farsi aprire la porta!!!^_^'
"Mah... vada come vada..."; bussò. "... Zoro... sono io... mi apri?"
Silenzio.
"ZOROOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!" urlò a piena voce, cominciando a picchiare con forza i pugni sulla porta e testate contro lo stipite (scemo fino in fondo...ma è cossì kawaii^^' n.d.A.).


Si sentì girare la chiave nella serratura e comparve Zoro sulla soglia..."MACCHECCACCHIOSTAIFACENDO??" pronunciò tutto d'un fiato.
Rufy alzò lo sguardo verso lo spadaccino, mostrando così la fronte rossa a furia di testate. Sorrise.
Zoro rimase serio per un pò, poi scoppiò a ridere massaggiandogli la testa: "Ma tu non sei per niente normale..."
"... allora, mi fai entrare?"
Zoro sorrise e fece segno di sì con la testa. 

...


Sanji stava seduto sulla sua branda.
Aveva sentito la porta della camera accanto aprirsi. "Meno male... a quanto pare Rufy ce l'ha fatta...". Sorrise. Nonostante non fosse il massimo della furbizia, quel ragazzo con la sua semplicità riusciva in cose che ad altri erano impossibili.


"Sanji?"
Oh cazz... Nami!
"Sanji... posso entrare?"
-No- stava per pronunciare. Ma dopo ciò che era successo quella mattina, anche lei aveva diritto a qualche spiegazione. 
"Sì... entra" sospirò.


Nami varcò la soglia della camera del ragazzo. Sanji rimase seduto sul letto mentre la navigatrice avanzava, lo sguardo rivolto verso il basso, verso di lui.
Gli si sedette vicino, aspettandosi forse un abbraccio, forse uno schiaffo...non lo sapeva neanche lei.
"...vuoi rispondere alla domanda che ti ho fatto stamattina...?"
La voce tremava.
Sanji si girò verso di lei, le sollevò il viso con la mano e pronunciò dolcemente: "Io lo amo..." (pure io, pure io!*_* n.d.A.)


Un forte schiaffo colpì il viso del cuoco.
"... che... vuol dire che lo ami??? Da quando?? Perchè, maledizione?!" pronunciò la ragazza, scoppiando in lacrime.
Sanji sollevò il viso fissandola con tristezza.
"Nami... io so solo che per me lui è importante..."
"... sta' zitto..." sussurrò la ragazza.
"... e non voglio farlo soffrire..."
"Ti ho detto di stare ZITTO!!" urlò con forza, afferrando il cuoco per il colletto della camicia "NON LO ACCETTO! Non ti permetto di dirmi così!! Non ci voglio neanche pensare... tu non puoi esserti innamorato di lui... NON PUOI!!" esclamò, fissando Sanji con gli occhi colmi di lacrime.


Sanji osservò la ragazza, poi le prese le mani allentando la presa dalla camicia: "... tu non puoi proibirmi niente, Nami... mi spiace averti illuso stamattina... ma io lo amo davvero!" 
Nami fissò i suoi occhi scuri... perchè quando parlava di Zoro il suo sguardo era pieno di dolcezza e affetto?? Questo era davvero amore??


...


"Hai sentito, vero?" bisbigliò Rufy all'orecchio dell'amico.
I due in effetti stavano appollaiati all'oblò della camera, orecchie tese a sentire il discorso tra Sanji e Nami.
Zoro annuì in silenzio. Ok, aveva sentito...Sanji aveva spiegato alla ragazza che lo amava, ma... Dio, perchè non riusciva ad accettare il fatto che quel cretino potesse aver sbagliato?? Ogni volta che pensava al bacio che si erano scambiati in cucina gli veniva una forte fitta al petto... gelosia... era davvero gelosia, questa... si allontanò dall'oblò e si sedette per terra, spalle alla parete.
Si mise le mani nei capelli e chiuse gli occhi.


Rufy si sedette di fronte a lui, osservandolo in silenzio.
"Lui ti vuole bene, Zoro..." esclamò poco dopo, con tenerezza.
Zoro alzò gli occhi e lo fissò: "Lo so..." esclamò scoppiando in lacrime. Poi cominciò a ridere, seguito a ruota dal capitano che gli accarezzò la testa: "E allora va da lui... in fondo errare è umano, no? L'importante è che siate sicuri dei vostri sentimenti..."


Zoro risollevò lo sguardo verso il giovane ragazzo; era la prima volta che lo sentiva parlare in modo così... profondo.
Rufy sorrise, si alzò e si riaffacciò all'oblò; poi esclamò strizzando un occhio: "... Nami se n'è andata..."


Lo spadaccino si asciugò le lacrime e uscì di corsa dalla camera.
Mentre accostava la porta, si scontrò letteralmente col giovane cuoco che stava uscendo nello stesso istante dalla sua stanza.


Entrambi si osservarono un momento senza parlare; fu Sanji, come al solito, a prendere l'iniziativa. Allungò una mano verso il viso dello spadaccino, carezzandolo, e mentre due lucenti lacrime rigavano il suo volto, pronunciò: "... meno male che sei uscito dalla camera... stavo impazzendo, Zoro..."
Zoro lo guardò, poi gli prese la mano e la baciò. Sanji sorrise e lo abbracciò con forza, mentre lo spadaccino circondava, tremante, la vita dell'amico con le mani.
"... anche io ti amo..." pronunciò Zoro.
Sanji sorrise di nuovo, poi prese il volto dell'amante tra le mani e lo baciò dolcemente.


...


Quando i due risalirono da sotto coperta, Rufy li osservò sorridendo mentre Usop, non capendo un accidenti, li guardava pensieroso.
Nami, dal canto suo, non alzò neanche lo sguardo. Le faceva male, davvero male, vederli così sorridenti...non riusciva proprio ad essere contenta del fatto che quei due stessero assieme.


Fu Rufy a smorzare l'aria "pesante" con la solita esclamazione: "Sanji...io ho FAMEEEEEEEEEEEEEEEE^__^"
Zoro lo osservò (con tanto di gocciolona^^') stupito: "Ma se hai mangiato qualche ora fa! Sono io ad aver fame..."
Sanji rise di gusto: "Ho capito...vado a prepararvi qualcosa" esclamò dirigendosi verso la cucina.


Nel frattempo Zoro andò a recuperare le spade che aveva abbandonato poco prima. Quando si voltò per tornare verso Rufy ed Usop, si trovò faccia a faccia con Nami.
Quest'ultima pronunciò fissandolo con odio: "Sappi una cosa, Zoro: non credere che ti lascerò Sanji... anche io lo amo, e lo voglio per me!!! Ti conviene stare attento..."
Poi si girò e tornò a sedersi sulla sdraio.




Parte II - Fine





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