Crossover VI

di Naika

Pow Hanamichi.

 

La sua mano candida scivola, lenta, sinuosa, sul lato sinistro del mio viso in una leggera, sottile, carezza che disegna con indolente crudeltà la linea della mia mascella prima di scendere lungo il pendio della gola.

Mi riserva un lieve, maligno, sorriso di derisione mentre vedo il suo volto che si avvicina inesorabilmente.

 

Kami!

Kami!!

Kami!!!

 

Devo uscire da questa situazione!

Devo pensare in modo razionale e trovare una soluzione!!!

 

Ma come faccio a pensare a qualcosa, di solo lontanamente razionale, se sono davanti ad un VAMPIRO che sembra seriamente intenzionato a dissanguarmi.

 

Aiutoooooo!!!

 

Le sue dita sottili scostano le ciocche rosse che posano sul mio collo laddove, come si vede nei migliori film horror, lui pianterà i suoi canini.

Mi sfiora pigramente la gola, quasi a saggiare la compattezza della mia pelle, come volesse decidere qual’è il punto migliore per lacerarla.

Per interminabili secondi continua questo suo sadico gioco prima che le sue dita, senza preavviso, senza un solo suono, si serrino di scatto, obbligandomi a piegare il capo di lato, in modo da offrirgli la giugulare.

 

E ora?

Mi morderà davvero?

Mi ucciderà?

 

Cerco disperatamente di richiamare la mia volontà, ma non un muscolo del mio corpo risponde all’appello.

 

Non posso fare niente.

 

Lui mi regala uno sguardo scintillante di mortale malizia prima di socchiudere le labbra.

Sento chiaramente lo schiocco della sua mandibola che si spalanca.

 

La sua bocca si apre....

I canini candidi tendono le labbra rosse, perfette...

La sua mano sinistra si serra sulla mia spalla destra per impedirmi ogni possibile movimento....

 

... si avvicina ...

 

Le sue dita serrano il mio collo....

Sento il suo respiro accarezzare la mia pelle calda in morbide, regolari, onde, trasparenti....

 

... è sempre più vicino....

 

Trattengo il fiato nella consapevolezza che ormai non posso fare niente.

Non posso fermarlo.

Mi morderà.

 

Berrà il mio sangue.

 

.... vicinissimo....

 

Dei tanti modi in cui avrei potuto immaginare di porre termine alla mia vita questo non c’era davvero.

D’altronde non avrei nemmeno mai creduto di incontrare un Rukawa vampiro!!

Certo l’aria da vampiro un po’ ce l’ha anche il mio Rukawa ma....

 

Oh!!!

Guarda se devo pensare a lui anche in questo momento!!!

Cavoli magari il Rukawa di quel posto... Zagor mi pare... mi ha fatto il lavaggio del cervello con le sue storie di figli e mariti!!!

 

... avverto quasi le sue labbra sfiorare la mia pelle...

 

Come cavolo mi sono messo in questa situazione assurda!!!

E’ tutta colpa di questo maledetto medaglione!

Se non fosse stato per lui....

Maledizione!!

“Perchè io?”

 

E’ l’ultima cosa che riesco a pensare.

 

 

Pow Rukawa

 

Scatto di lato evitando di pochi millimetri il suo destro.

Credo che se mi colpisse ora riuscirebbe tranquillamente a fracassarmi tutte le costole con un colpo solo.

Devo pensare e devo farlo in fretta!!

Lui è fisicamente molto più forte di me ora.

E anche se grazie alla mia innata agilità riesco a schivare i suoi attachi non potrò certo continuare così a lungo.

 

Accidenti!

 

Che Hanamichi potesse diventare pericoloso lo sapevo già da me.

La sua prestanza fisica è notevole e mi è bastato vederlo fare a pugni una volta per capire che potrebbe tranquillamente ridurre MOLTO male la malaugurata persona che lo facesse arrabbiare davvero.

 

Ma qui si esagera!

 

La lunga coda piomba con una frustata sul mio bel divano imbottito spargendo spugna ovunque, fracassando a metà i sostegni di legno e anche il pavimento sottostante.

Ha una potenza devastante!!

 

“Smettila di saltellare...” mi ringhia contro scuotendo le ali enormi con fastidio.

Fortunatamente, dato l’esiguo spazio e l’ammontare di macerie che va fiorendo in ogni angolo del salotto, il rossino ha qualche difficoltà a muoversi.

Se no a quest’ora sarei già ridotto come il mio povero sofà!!

 

Lui scatta in avanti, scagliando contro la libreria una poltrona che gli blocca il passaggio, neanche fosse stata fatta di polistirolo, approfittando del mio attimo di distrazione, le sue ali sbattono nervosamente sollevando piccole nuvole di polvere che mi fanno tossire.

Scosto il viso cercando di evitare che la polvere mi finisca negli occhi e allora noto che mi ha intrappolato in un angolo.

Non ho via di scampo!!!

Merda!!!

Mi volto verso di lui, deciso a vendere cara la pelle ma ciò che noto mi strappa il fiato.

 

Ha sollevato tutt’e due le mani e sta concentrando su di esse un’enorme sfera di fiamme.

 

Eh no, non vale!!! Sei noioso Hana!!!

Possibile che tu debba sempre cercare di distruggermi casa a suon di palle infuocate?

Sei un po’ ripetitivo sai?

Glielo direi se non fosse che, con un grido, lui lancia la suddetta palla di fuoco contro di me.

 

E stavolta non ho il tempo di fermarlo.

 

Vedo quella luce incandescente, ruggire, bramosa di assaggiare le mie carni e l’ultimo mio pensiero, mentre tutto attorno a me si fa bianco, è stranamente ironico: ho voluto giocare con il fuoco...

 

...

 

Rukawa serrò la mascella nella carne calda del rossino surgendo il sangue del mortale per un lungo istante prima di doversi ritrarre di scatto per schivare un’enorme palla di fuoco.

Fissò incredulo il rossino prima di passarsi la lingua sulle labbra, macchiate di sangue.

 

Quel sapore.... dolce, forte, caldo, vivo.

Non era sangue comune.

Era il SUO sangue.

 

Conosceva QUEL sapore.

Conosceva il ragazzo seduto sul suo letto matrimoniale.

Conosceva la piccola volpe che avvolgeva la sua coda al grande tronco dell’acero disegnato sulla sua fronte.

 

Quello era il SUO Hanamichi.

 

“Ma cosa....?” mormorò questi incredulo guardandosi attorno.

Ma Rukawa lo fissava dimentico di ogni domanda o perplessità.

Il suo do’aho era assolutamente meraviglioso nelle sue sembianze demoniache.

 

Magnifico e terribile.

 

E il suo sangue aveva un sapore incandescente nella sua gola.

Le spiegazioni avrebbero potuto aspettare....

 

Sorrise dolcemente mutando l’espressione terribile e feroce che deformava il suo volto androgino in qualcosa di sovrannaturalmente stupendo.

“Non ha importanza...” sussurrò piano passando una mano tra i capelli rossi del suo sposo.

Hanamichi ripiegò le grandi ali nere e socchiuse le palpebre per richiamare il suo potere, deciso a riacquistare il suo aspetto umano e, poi, a ricevere delle spiegazioni dal vampiro ma il lieve “....non farlo...” di Kaede, sussurrato direttamente al suo orecchio lo fece sussultare strappandogli la concentrazione necessaria per portare a termine l’operazione.

Fissò il moro interrogativo ricevendo in cambio solo uno sguardo morbido, malizioso.

Conosceva quello luce negli occhi, tornati blu, del suo amante.

Gli sorrise lasciandosi cadere all’indietro sul grande letto matrimoniale, spalancando le ali scure perchè non si schiacciassero sotto la sua schiena possente, prima ti tendere una mano al compagno, negli occhi dorati, lucenti, un silenzioso, sensuale, invito.

Il vampiro afferrò quella mano inchiodandola al materasso, mettendoglisi a cavalcioni prima di assumere le argentee sembianze dell’Edeak.

Do’aho...” mormorò solamente, l’echeggiante, duplice, voce, dell’Edeak prima di chinarsi e chiudere le labbra del compagno con le proprie.

 

...

 

Pow Rukawa.

 

Cado esausto e incredulo sulla poltrona del divano.

Non ci capisco più niente!!

Credevo di essere spacciato e invece.... è scomparso!

E’ scomparsa la palla di fuoco, è scomparso lui e... il salotto è tornato come nuovo.

Mi copro il volto con le mani soffocando un sospiro stanco.

Che è successo?

Possibile che Hanamichi sia riuscito a spezzare l’incantesimo?

E ora...?

Dov’è finito?

E il prossimo che arriverà chi sarà?

Che cosa vorrà???

 

Kami... sono troppo stanco per pensarci!!

Voglio solo tornare a dormire e non pensare più a niente.

Riconosco la porta della mia camera da letto, infondo al corridoio aprirsi e poco dopo una voce mormorare...

 

“Kaede ti ho sentito rientrare....”

 

Eccolo!

Fantastico è già arrivato il prossimo?

Non lo voglio vedere.

Non ci voglio parlare.

Lo manderò al diavolo.

Gli dirò di arrangiarsi, di sparire, di non farsi vedere mai più davanti a me!!!

 

Sono dei buoni propositi però...

 

...la sua voce è incredibilmente vellutata e calda.

Sexy.

Sì, credo che sexy sia il termine giusto.

 

Ca**o due minuti fa stavo per rimetterci le penne a causa sua e adesso... mi basta sentirlo parlare che... cavoli... mi sono eccitato!!!

Sono ridotto davvero male.

 

“Cattivo... sei tornato prima del solito da lavoro...” sussurra, e il suo tono è sinuoso e languido mentre lo sento muoversi per la stanza.

 

Non ho voglia di spiegargli che NON sono il suo Kaede.

Che NON sono tornato da lavoro.

E che questa NON è casa sua.

 

“...fortunatamente avevo già finito di cambiarmi...” mormora e di sottofondo sento un lieve suono di tasti premuti che mi avverte che sta accendendo lo stereo.

Che ha in mente???

No, no, no!! Non m’interessa quello che vuole fare!

Anche se ha una voce....

Ma Hanamichi ha davvero una voce così... così... porno?

Mette i brividi... e non per la paura!!!

 

E va bene... affrontiamo l’ennesimo disastro della giornata.

Sollevo il volto dalle mani fissando lo sguardo su di lui e....

 

“Buon compleanno amore...” sussurra mettendomisi di fronte.

 

Oh kami... si può fare un infarto alla mia età???

 

 

Pow Hanamichi.

 

Mici, Gufo... GRAZIE!!!

AMO QUESTO MEDAGLIONE!!

Lo amo con tutte le mie forze.

Nel momento stesso in cui le dita della volpe hanno sfiorato la catena della mia collana il pendaglio si è acceso di una luce accecante e.... puf!

 

Mi sono ritrovato in un’altro luogo!!!

 

Dev’esserci un dispositivo per salvare il proprietario da eventuale morte certa.

Meno male!!

Salvo per un pelo.

 

Chissà però adesso dove sono?

 

L’importante è essere lontano da quella... quella... COSA!!!

Kami che paura....

Cioè... no, calma... il qui presente Tensai non ha paura di niente e nessuno.

Diciamo un lieve timore ecco....

 

Hey però.... strano... porto ancora i vestiti che indossavo prima.

Non è che sono ancora in quella dimensione vero? Penso con un moto di terrore puro.

 

Lieve timore....

Hemm.. cof cof....

 

Comunque questa stanza è completamente diversa dall’altra quindi devo essere per forza da qualche altra parte.

Si vede che nel trasporto d’emergenza non è previsto il cambio d’abito come invece è accaduto le altre volte.

Bhe poco male.

L’Hanamichi di quella dimensione maledetta abitava con un vampiro ma almeno vestiva bene.

Questi jeans sono una favola.

Ma adesso cerchiamo di capire dove sono....

 

Sembra l’ennesima camera da letto.

 

Niente poster di Micheal Jordan stavolta.

Forse in questa vita non sto con il volpino.

 

Sento uno strano nodo formarsi nel mio stomaco ma mi rifiuto di analizzarlo.

Che m’importa?

Meglio così no?

Finalmente un luogo dove non mi ritrovo con Rukawa davanti!

Fantastico!

Magnifico!

Perfetto!

 

E adesso indaghiamo.

Sono meglio di Conan io....

Hmm... vediamo su questa scrivania c’è un computer e... che schifo!!

Sembrano le foto di un omicidio!!

 

Oddio.

 

No, un serial killer no, eh?!

Per favore ne ho passate abbastanza per ora mi pare!!!

C’è anche il giornale con l’articolo in prima pagina.

Oltre che assassino pure narcisista????

 

Kami salvami tu!!

 

Hey ma.. un momento... cosa vedo.... in fondo all’articolo... c’è scritto ‘Kaede Rukawa’.

E’ un giornalista di cronaca nera!!!

Meno male!!

Stavolta niente pazzi assetati di sangue.

Stava per venirmi un colpo!!!

 

Ma... aspetta un attimo!!!

Allora vuol dire che anche qui vivo con Rukawa???

Ma guarda i casi....

 

Hey ma, adesso che ci penso... perchè continuo a ritrovarmi sempre in delle camere da letto???

 

Arrossisco violentemente ma mi rifiuto di cercare una risposta.

No, no, no.... non ci devo pensare....

Chissà com’è farlo con... NOOO!!!!

Ho detto che non ci devo pensare e non ci penserò!!!

Oh! Ecco!

Deciso.

Limpido!!!

Chissà se Rukawa urla oppure... BASTAAAAAAAAAAAAA!!!!

Basta!! Concentriamoci sul resto della stanza.

 

Ecco... e questo... che diamine è?

 

Giro il coperchio della scatola strabuzzando gli occhi.

Sembra un costume di carnevale... un vestito da... volpe... per di più.

E poi... c’è un pacchettino sul tavolo con un bigliettino.

 

“Auguri per il tuo venticinquesimo compleanno mio volpachiotto, con amore Hanamichi!”

 

Tho.. pare che sia il compleanno della volpe oggi, almeno in questa dimensione, e l’Hanamichi di questo luogo deve essersi organizzato per fargli una sorpresa.

Il vestito gli servirà per fargli uno scherzo?

Non capisco però... nella scatola c’è ancora tutto il completo mancano solo le orecchie e la coda.

Mah...

 

Chissà questo mio alter ego che lavoro fa.

Se Rukawa è già un giornalista e ha venticinque anni anch’io sarò più vecchio e farò un lavoro prestigioso.

Mi guardo attorno con più attenzione.

Sarò sicuramente un diplomatico.

O uno stimato uomo d’affari.

L’occhio mi cade su uno scafalino su cui campeggiano alcune videocassette.

Ne prendo una e sul retro leggo: “Interpreti: Hanamichi Sakuragi e Steve Kisanagi”

Ohhhhh!!

Lo sapevo, lo sapevo!

A scuola sono sempre stato portato per le recite scolastiche!

E in questa dimensione devo essere certamente una attore famoso.

Un vero divo!!

Avrò schiere e schiere di ammiratrici!

Giro la videocassetta rossa cercando il titolo del film che mi vede come protagonista ma resto senza fiato nel notare che sulla copertina campeggio io.

Niente di grave se non fosse che.... sono N.U.D.O!!

E.... cha ca**o sta facendo quello DIETRO di me????

La cassetta mi cade di mano mentre incredulo leggo il titolo a caratteri cubitali: “ROSSO FUOCO - video porno gay

 

Continua...

 

 

H: che... che.. che.... O_O

N: Qualche problema???? ^_^

H: Sono... sono......

N: Eri ^_^

H: Ero???

N: sì, hai smesso di fare il porno divo quando ti sei messo con Ru ^_^

H: sdonk!

N: tho è svenuto.... sia il caso di dirgli che l’Hanamichi di “Rosso Fuoco” si trova in questo momento nel salotto di Rukawa vestito da... bhe... ‘vestito’ è una parola grossa.... ^_-

Al prossimo capitolo ^_^

 


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