DESCLAMERS: I
personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni
tanto me li presta!!!^O^ Inoltre la canzone “Crash and burn” è degli Savane
Garden.
NOTE 1:
^^""" chiedo già in anticipo venia se ci sono errori di
battitura, inoltre ^^"""" desidero che sappiate che in
fondo, molto in fondo al mio cuore adoro Sendo ^^"""... non
linciatemi ç_ç
NOTE 2: il testo
della canzone è in corsivo!!^O^
DEDICHE: A Najka
sensei per la persona fantastica che è, ma soprattutto per il suo compleanno
anche se in super mega ritardo ^^"""""
DEDICHE 2: per il
compleanno di Kieran e quello di Tesla a cui mando dei grandissimi bacioni ^O^
e per tutti gli altri compleanni, insomma una grandissimo augurio a
tutti!!!!^O^
E buona lettura!!!!!^O^
CRUSH AND BURN
di Lucy
Un ragazzo disteso sulla spiaggia osservava il cielo
chiedendosi, dove fosse la felicità che tanto bramava, che desiderava con tutto
il suo giovane cuore, e pensare che l'aveva trovata in quello sport per lui tanto
odiato all'inizio, per poi diventare la sua ancora di salvezza.
Erano passati mesi da quando era in terapia, mesi da
quando non giocava più a basket, mesi lontano dalla sua nemesi... tutto era
iniziato con lo sfiorarsi delle loro mani e tutto era finito da quel piccolo
gesto.
La radio appoggiata a terra, mentre i suoi occhi
vagavano oltre a quel cielo oscuro coperto da lievi luci candide, mentre il
mare oscuro giocava infrangendosi sugli scogli, bagnando con le sue onde le sue
gambe coperte dai jeans neri come il suo cuore. Era passato tanto tempo eppure
non riusciva a riabilitarsi dall'infortunio alla schiena, ogni volta che
cercava di fare un canestro la paura del dolore lo bloccava, lasciando posto
solo alla frustrazione. La radio iniziò a suonare una canzone amara e triste
per il suo cuore che chiedeva solamente un po' d'amore e forza per riuscire
dove da solo non riusciva ad arrivare.
When you feel all
alone
And the world has
turned it's back on you
Give me a moment
please to tame your wild wild heart
Sentiva gli occhi bruciare con foga si rialzò da
terra, e con un gesto fulmineo lanciò un sasso nell'oscurità del mare. La
paura, il dolore lo stavano logorando, voleva uscire da quel dolore ma non sapeva
come, si sentiva debole e stanco di lottare da solo...
Era inutile ripeterselo sempre ma aveva bisogno di
appoggiarsi a qualcuno che lo capisse, ma chi?? I suoi amici dell'armata erano
sempre pronti ad aiutarlo ma aveva bisogno di più... voleva la consapevolezza
che ci sarebbe stato con lui qualcuno che l'amasse e lo proteggesse, ma nessuno
neppure Yohei era consapevole che la sua sfortuna in amore era diventata
logorante creando nel suo cuore uno stato di inadeguatezza... era stanco...
.... Aveva tanto amore nel suo cuore, prima tutto il
suo amore era rivolto verso il basket ma ora che non aveva neppure ciò, che
cosa poteva fare...
Let me be
the one you call
BASTA!!! Ora basta!! Non posso andare avanti così!!
Sono un tensai e ce la farò come sempre!! Basta piangere sul dolore, basta ora
è giunto il momento di cambiare, domani dopo tanto rivedrò i miei amici e
finalmente starò bene, ne sono certo... loro
mi capiranno a mi aiuteranno in questo periodo...
Forza andiamo a letto, orami è tardi...
Il rossino si spolverò i pantaloni e presa la
radio la spense, con passi veloci si recò alla clinica, quella era l'ultima
notte e poi tutto sarebbe finito o forse tutto iniziava???
La mattina arrivò presto e dopo aver salutato con un
dolce sorriso le infermiere e il dottore che l'aveva in cura andò in stazione.
Per tutto il viaggio guardò fuori dal finestrino mentre la solita canzone
suonava imperterrita.
When
darkness is upon your door and you feel like you can't take anymore
Questa canzone mi mette malinconia, non capisco cosa
dice ma... mi sento triste, vorrei solo che continuasse all'infinito a
suonare...
....tra poco sarò a casa, e tra pochi istanti toccherò
con i piedi il cemento freddo di Kanagawa, beh, tanto ormai l'anno scolastico è
iniziato, chissà se riuscirò a giocare... il medico mi ha detto che è normale
che io non riesca a giocare, che tutto deve avvenire un passo alla volta, ma io
voglio giocare per riavere un po' di quella felicità da me tanto bramata.
Appena messo piede a terra il rosso si guardò attorno,
ma nessuno sapeva del suo arrivo, lui stesso non aveva avvertito nessuno e come
un fulmine si recò a casa a cambiarsi. La sua città sembrava la stessa eppure
qualcosa era cambiato, non sapeva se era lui o la stessa città a sembrare più
malinconica, sperava solo che appena entrasse a scuola tutto sarebbe tornato
come prima.
Il cancello era aperto ma era ancora presto così si
diresse in palestra, appena sbirciò al suo interno notò che non c'era nessuno,
con forza aprì la porta ed entrò.
Si guardò attorno.
Chiuse gli occhi e con la mente corse ai bei momenti
passati, ai suoi primi palleggi, ai suoi proclami di genialità, alle sue liti
con la sua volpe....
...... gli occhi nocciola si riaprirono
improvvisamente.
Si, l'odio.
L'odio.
No, non è vero.... forse all'inizio... ma ora non più,
forza Hana ammettilo che infondo ma molto infondo la tuo cuore ti è mancato
quel volpino artico... così come tutta la squadra...
Un raggio di sole l'abbagliò e chiuse gli occhi, con
lentezza aprì un occhio e davanti a se apparve la creatura più bella che avesse
mai visto. Il sole giocava con i capelli corvini blandendoli e ritraendovi
riflessi argentei, una mano diafana spostò una ciocca dalla fronte per rivelare
due pozzi blu carichi di sorpresa nel trovarsi di fronte il rossino.
Rukawa come ogni mattina si recò in palestra ed appena
aprì la porta i suoi occhi videro il suo sogno. Davanti ai suoi occhi Hana si
proteggeva gli occhi con una mano e quando le iridi nocciola si riaprirono il
suo cuore ebbe un tuffo, credendo di sognare ad occhi aperti si spostò una
ciocca dalla fronte per accertarsi che il suo Hana fosse davvero lì.
E' diventato ancora più bello, i pantaloni della
divisa gli cadono a pennello su quelle gambe muscolose e la camicia bianca che
gli fascia il torace fa risaltare ancora di più il suo ampio petto, come vorrei
poter dormire sul suo torace e sentire se la sua pelle è davvero così calda e
luminosa...
"SAKURAGIIIII!!!SEI PROPRIO TU!!???"
Come un fulmine la ragazza entrò in palestra e
si gettò a peso morto sul rosso abbracciandolo strettamente, singhiozzando
mentre Hana allibito da quel comportamento stava immobile registrando a mala
pena di tenere tra le braccia la sua 'Harukina', guardava solo gli occhi della
volpe che divennero un mare in tempesta.
Ma cosa succede a Rukawa??? Perché mi guarda così
male??? Stai a veder che.... no, è impossibile eppure.... che si sia innamorato
di Haruko??? Ma no, cosa vado a pensare.... eppure..... c'è qualcosa in quello
sguardo....
I pensieri del numero 10 vennero interrotti
dalla voce dell'Akagi.
"Come ti senti???"
"....Eh?? Scusa dicevi???"
Haruko si sentì un attimo presa in giro e ripeté la domanda
guardando il rossino con un dolcissimo sorriso.
"Ti senti bene??"
"Si, ogni tanto ho ancora qualche dolore ma nulla
di grave!!! E tu stai bene??"
"Certo!! Sai la novità??? Sono diventata la
seconda menager!!!"
"Sul serio???"
"SIIII!!! E devo tutto a Yohei, se non fosse
stato per lui ora io... "
La ragazza arrossì di brutto nel pronunciare quelle
parole, nella testa di Hana si accese un sospetto che non poté prendere forma
sola perché Rukawa s'intromise.
"Do'aho one o one???"
"Va bene kitsune...."
Per la prima volta Hana non ebbe la forza di
controbattere all'insulto ricevuto, era sorpreso nel sentire la volpe sfidarlo
così dopo essersi tolto la giacca si
preparò allo scontro, nel frattempo Rukawa prese un pallone ed iniziò a
palleggiare. Hana si mise di fronte e cercò di rubargli la sfera ma la kitsune
rapida come il vento lo scansò e con eleganza fece canestro.
La partita andò avanti per un po' fino a quando...
"Do'aho ti sei rammollito..."
La volpe aveva parlato senza riflettere, nella sua
voce c'era beffa e cattiveria, ma non verso il rosso ma bensì contro l'Akagi la
quale si era fiondata tra le braccia del SUO Hanamichi....
Fu un lampo.
Il rosso gli rubò la palla e corse a canestro,
arrivato davanti cercò d'infilare la sfera nella retina ma prese il tabellone e
con un gemito Sakuragi cadde a terra sbattendo la schiena.
L'Akagi si mise ad urlare mentre Rukawa si precipitava
da Sakuragi, sotto le lievi proteste del rosso lo prese in braccio e lo porto
in infermeria seguito dalla babbuina che tutta triste andò a chiamare
l'infermiera.
Rimasti soli i due ragazzi si guardarono un
attimo e Rukawa fece qualcosa che lasciò di stucco il rosso, con dolcezza gli
posò entrambe le mani sulla spalle ed iniziò un massaggio per far rilassare i
muscoli mentre la sua voce uscì senza permesso.
".... usa...."
"EH???"
"Do'aho mi dispiace non volevo che ti facessi
male...."
"Non è colpa tua... sono io..."
Per la seconda volta Hana non si arrabbiò per l'offesa
scatenando in Rukawa la luce della speranza, speranza nel conquistare quel
rossino tutto pepe che faceva battere il suo cuore gelido ed imporporando le
sue gote di un lievissimo rossore, se solo Sakuragi non fosse stato di spalle avrebbe di certo notato il
cambiamento del ghiacciolo umano.
"Come mai non ti scaldi???"
"Semplicemente perché non ti odio più...."
Le ultime parole fecero fare al cuore del volpino una
capriola degna degli acrobati e sentendo la continuazione di Hana ebbe quasi un
infarto.
"E poi mi sei mancato anche tu..."
"NH..."
Quella sillaba fece ridere di gusto Sakuragi, ma non
la sua risata falsata, ma quella argentina che faceva ridere anche chi non
voleva, quella che illuminava tutta la stanza di luce e calore.
"Finalmente volpe!!! Ha ha ha ha ah ah ah ha sei ritornato in te!!!
Pensavo che ti avessero sostituito con un alieno!!!"
"Do'aho...."
Come dovrei reagire!!!??? Mi hai detto che non mi odi
e che ti sono mancato!! Forse sei tu che non ti sei reso conto delle tue
parole, ma io si!!
Forse ho qualche speranza di diventarti amico... mo'
provo...
"All'inizio si, ma ora.... no, perché??"
"Nh... ti va di diventare amici???"
La sua domanda era colma di speranza e paura, dopo un
lungo interminabile secondo il rossino si girò di scatto e per Ru quello fu il
paradiso.
Hana.
Il SUO Hana gli stava sorridendo gentilmente, non quel
sorriso da idiota che usava sempre, un vero sorriso ed era tutto per lui.
"Certo...."
La risposta fu gioiosa e allegra, per la prima volta
Rukawa rimase totalmente stordito a tale bellezza al punto che le sue mani si
fermarono quando all'improvviso entrò l'infermiera.
"Eccomi qui, ho saputo che ti sei fatto male...
vediamo"
Ma Hana la fermò e disse sorridendo come sempre:
"Non si preoccupi, grazie al massaggio del mio amico ora sto bene!!!"
"D'accordo ma stai attento!!!"
"Certo e scusi per il disturbo!!!"
Hana prese per il polso Rukawa e lo trascinò fuori
senza alcuna fatica.
Il moretto era tutto perso nelle sensazioni che quella
stretta provocava in lui, bastava un suo tocco per accenderlo di desiderio...
come avrebbe fatto a diventargli amico se solo un suo tocco mandava il suo
autocontrollo farsi friggere???
Appena iniziarono le lezioni Hana si ritrovò in
una stana realtà.
Infatti per uno strano gioco del destino si ritrovò in
classe con Yohei e l'armata e qui non ci sarebbe stato nulla di strano, se non
fosse stato che nella classe c'erano anche la babbuina e Rukawa. Dopo i
festeggiamenti da parte dell'armata le lezioni iniziarono e proseguirono senza
alcun intoppo.
Al pomeriggio il rosso accompagnato dall'Akagi
fece la sua entrata in palestra e lì tutti cominciarono a salutarlo, la scena
più dolce fu quando Hana abbracciò Anzai trasmettendo in quell'abbraccio tutta
la sua gratitudine per quello che aveva fatto per lui. Infatti era stato Anzai
a consigliarli quella clinica poiché un suo carissimo amico se ne occupava
assieme ad altri specialisti.
Subito dopo iniziarono gli allenamenti che furono
stranamente tranquilli poiché il rosso e Rukawa non litigarono, mentre Ryota e
Mitsui cercavano in tutti i modi di capire cosa accadeva.
Solo verso la fine successo qualcosa di non ben
definito che lasciò sia il play, Aya e Mitchy sbalorditi.
"Sakuragi!!Ti va se quando ai finito di
andare a mangiare qualcosa insieme??" chiese Haruko giocando con una
ciocca di capelli.
"Mi dispiace ma.... mi devo allenare con...
ehm... Rukawa!!!" rispose il rosso e fu proprio questo che lasciò di
stucco tutti, mai, e dico mai si sarebbero aspettati che Hana rifiutasse di
uscire con l'Akagi e solo poi analizzarono il resto della frase e li, beh ci fu
quasi un mezzo infarto.
Rukawa che aveva seguito la scena allenandosi,
sentendo quella frase ebbe un tuffo al cuore che per poco gli fece sbagliare
canestro, restando sempre di spalle sentì addosso gli occhi dei compagni, per
la prima volta in vita sua si sentiva in imbarazzo.
Non posso crederci Hana a scaricato la
babbuinaaaaaa!!!!! Se non fossi io mi metterei a gridare come un matto!!!
Kaede calmati... di sicuro Hana non può voler passare
con te del tempo che invece di uscire con l'Akagi...
"Hana sei sicuro di star bene???"
Chiese Yohei quando tutti entrarono in spogliatoio, il
rosso lo guardò e con voce calma rispose.
"Si perché??"
"Beh, l'Akagi ti ha chiesto di uscire..."
"Yohei... io..."
Hana abbassò gli occhi, prese un grosso respiro e dopo
alcuni istanti rispose guardando dritto negl'occhi il suo migliore amico,
quello che fin da bambini correva in suo aiuto.
"Sinceramente l'Akagi non mi piace... e poi credo
che abbia una cotta per te..."
"EH????!!!!!!!!!!!!!!"
Yohei sorpreso ed impaurito da quella frase, lo guardò
dall'alto in basso e gli mise una mano sulla fronte del numero 10.
"No, non hai la febbre!!"
"Yohei!!! Sto dicendo sul serio!!!"
Sbuffò la scimietta e come risposta ricevete una
sonora risata da parte del moro, che si portò le mani alla pancia per i grandi
crampi che quella frase gli procurava, non poteva crederci, era assolutamente
impossibile.
"Hana ha ha ha ha ha ha dai non posso creder che
l'Akagi le piaccio io!!!"
"Io dico di si e poi oggi...."
"Io spero proprio di no... sai Hana...."
disse Yohei arrossendo di brutto "io... ecco... ho la ragazza!!!" a
quella confessione Hanamichi sorrise al suo amico in modo da prima dolce e poi
ironico.
"Ma davvero!!?? Poveretta non sa con chi si è
messa!!!"
"Ehi!!!! Non mi offendere!!!!"
I due amici si guardarono e scoppiarono a ridere
allegramente poi appena Yohei fu uscito in palestra entrò Rukawa con in mano
una radiolina, Hana sorpreso da quella entrata inaspettata disse provocatorio
"Ehi, sei ancora sveglio!!!"
"Nh..."
"La pianti di rispondermi per monosillabi
kitsune!!!"
"Nh..."
La vena in fronte di Sakuragi iniziò a pulsare
altamente, non capiva perché l'altro non potesse per una volta cercare di
parlare civilmente!! Più si diceva che cosa importasse a lui più sapeva che la
verità era che voleva sentire più vicina quella fredda volpe.
Quando sembrava che tutto sarebbe finito con una
scazzottata uscirono i membri della squadra.
Finalmente la volpe e la scimmia erano soli.
"Allora do'aho perché le hai
mentito???"
"Semplicemente perché non ho voglia di uscire con
lei..."
Per l'ennesima volta Hana non si arrabbiò per l'insulto,
il volpino cominciava a preoccuparsi ma per rompere quel strano silenzio accese
la radiolina, e nuovamente quella canzone fece incupire Hana.
If you need
to crash then crash and burn
You're not alone
"Beh cosa
facciamo kitsune??? One on one???"
"Nh!!"
Rukawa rubò il pallone al rossino e con grazia andò a
canestro, girandosi disse: "Primo punto, si va ai 20..."
"KITSUNEEEEEEEE!!NON VALE!!!!"
La volpe in questione con un movimento fluido scosse
le spalle larghe e iniziò a palleggiare, lo scontro iniziò mentre le note della
canzone rimbombavano nella mente e nel cuore del rossino che lentamente gli
offuscavano la mente.
Because
there has always been heartache and pain
And when it's over
you'll breathe again
You'll breath again
La volpe lanciò la palla e con una perfetta
parabola entrò nella retina senza alcun suono, ma qualcosa non andò come
previsto....
Appena girato Rukawa trovò il suo rossino piegato con
le mani sulle ginocchia a riprender fiato, il sudore cadeva da quel viso sempre
così volitivo e facile da leggere ma ora lo stesso volto gli sembrava strano,
una miriade di sentimenti facevano lotta tra loro, e quello più visibile era il
dolore.
La luna era alta nel cielo, le nubi cercavano di
coprire la sua lucentezza mentre curiosa entrava dalla grande finestra della
palestra, neppure la luce dei neon riusciva a intaccare quei raggi perfetti.
La luce dei neon rendeva più pallido il volto del
volpino che s'avvicinava al rosso, con finalmente una espressione su quel volto
di ghiaccio.
Poi tutto iniziò rapidamente.
Hana alzò gli occhi e con rabbia colpì il moro che
preso alla sprovvista cadde a terra, Sakuragi gli fu subito addosso ed iniziò a
colpirlo sempre più forte, con una foga sempre maggiore ma Rukawa schivava i suoi
colpi e con forza gli bloccò i polsi e cambiò posizione ritrovandosi seduto
sull'inguine dell'altro, con il fiatone disse: "Si... può sapere... cosa
ti... succede???!!!"
La scimietta per tutta risposta girò il capo e chiuse
gli occhi.
Non poteva mettersi a piangere, non poteva
ridicolizzarsi di fronte alla sua nemesi, anche se sapeva benissimo che oramai
Rukawa gli era entrato troppo nel cuore e cercando di scappare da lui e da
quello che gli faceva provare prese la sua decisione.
"Cosa t'importa!!!??? Solo perché ho detto
che ti accettavo come amico non darti tante arie..."
Il cuore di Rukawa ebbe un sussulto, mentre una
certezza si faceva largo nella sua mente...
"Vuoi sapere la verità???" disse guardandolo
dritto in quei pozzi blu "Io ti ho odio... tu hai tutto... sparisci, la
tua sola vicinanza mi da il volta stomaco..."
Il povero cuore di Kaede andò letteralmente a pezzi a
quelle parole, con rabbia diede un pugno al rosso, ma non si accontentò dopo
essersi alzato gli tirò un calcio allo stomaco ed andò nello spogliatoio a
recuperare la sua roba, con ancora la divisa uscì definitivamente dalla
palestra chiudendo il suo cuore definitivamente, non avrebbe permesso più a
nessuno di ferirlo così profondamente.
Hanamichi appena vide la volpe uscire si sentì
oppresso da un macigno alla bocca dello stomaco, un peso sempre più
insopportabile che agonizzava il suo cuore, non capiva la ragione
ma doveva assolutamente stare lontano dalla kitsune.
Rialzandosi andò in spogliatoio, una fitta di dolore allo
stomaco lo fece chinare a terra, la volpe non era andata leggera anzi, era
stato un colpo davvero molto forte, con pazienza si alzò e si recò nello
spogliatoi desolato, si accorse che quel luogo sempre così allegro ora
assomigliava alla sua angoscia, si fece una doccia veloce e senza fretta
indossò la roba di ricambio, dei jeans e una maglietta entrambi neri, uscendo a
testa china non si accorse di un certo ragazzo.
"EHI!!!! Sakuragi!!!!"
Quando si sentì posare una mano sulla spalla il rosso
spalancò gli occhi ed appena si girò si trovò di fronte il sorriso allarmante e
irritante del porcospino che per la prima volta da quando lo conosceva era
vestito con dei jeans azzurri slavati, e una maglietta bianca che metteva in
risalto il suo torace muscoloso.
"E tu cosa ci fai qui??"
"Ti aspettavo!! Ti va di uscire con me???"
Il sorriso di Sendo apparve ancora più smagliante ed
accattivante, il porcospino aspetto senza paura la risposta, sperava solo
che accettasse, non poteva perdere l'occasione di uscire con il suo sogno
proibito, dopo pochi interminabili secondi Hana accettò.
Casa Rukawa.
Kaede appena entrato corse subito in camera
sua, lasciando la cartella nell'atrio per sua grande fortuna i suoi genitori
erano partiti per uno dei loro viaggi di lavoro e piacere.
Rumorosamente lasciò cadere il borsone a terra
e come un bambino si gettò sul letto a piangere, il suo cuore era straziato
dalla parole del suo Hanamichi, non riusciva a credere che il rossino fosse così
ignobile, cattivo e soprattutto senza cuore.
Calde lacrime baciavano le sue guance, rigandole
d'amarezza e un buco enorme nacque nel suo cuore, sperava solo che il giorno
dopo fosse ricolme del disprezzo ricevuto dal rosso.
BASTAAAAA!!! DEVO SMETTERLAAA!!! Io sono Kaede
Rukawa.... non posso piangere per le sue parole.... ma come posso
dimenticare??? Mi ha guardato con odio e rancore, e poi quella frase "Io
ti ho odio... tu hai tutto... sparisci, la tua sola vicinanza mi da il volta
stomaco..."
BASTAAAAA!!! VATTENE DALLA MIA TESTA!!
Basta... non è posso più... mi sento a pezzi, non
voglio soffrire per un idiota dai capelli rossi e dal sorriso così solare... io
ti odio e... e.... e ti amo... ti amo Hana.... eppure oggi mi sembravi sincero
nell'accettare la mia amicizia, ma poi "Io ti ho odio... tu hai
tutto... sparisci, la tua sola vicinanza mi da il volta stomaco..."
Perché mi hai detto ciò???
Davvero mi odio così tanto???
Davvero ti faccio schifo???
Ancora con le lacrime agl'occhi il moretto
accese lo stereo, la musica era la sua salvezza, gli era sempre stata un'amica
fidata.....
I know you
feel like the walls are closing in on you
It's hard to find
relieve and people can be so cold
E' strana questa canzone.... ma mi piace....
..... mi fa sentire strano e mi rilassa
piacevolmente...
Hana cosa farai adesso???
Ti sarai pentito di ciò che mi hai detto oppure è la
verità che mi odi???
Non c'è neppure un piccolo posto per me nel tuo
cuore???
Non chiedo molto ma vorrei tantissimo avere un piccolo
posto, un piccolissimo angolo del tuo cuore...
Come mi sono ridotto, io Kaede Rukawa, il frigorifero,
ice-man che chiedo un posto nel suo cuore... sono ridicolo...
......... forse dovrei tornare quello di sempre e
smetterla con queste seghe mentali...
...ho deciso da domani, ritornerò il solito e non
lascerò mai più che questi fotuttissimi sentimenti escano fuori.
Nel fra tempo in una discoteca qualsiasi....
"Hana ti va di provare??"
Chiese Sendo porgendogli un bicchiere colmo di liquore
mentre le luci giravano vorticosamente nella sala, abbagliando gli occhi dei
ragazzi che ballavano seguendo il ritmo della musica .
"Cos'è???"
"Assaggia!! E' buonissimo!!"
Senza riflettere prese il bicchiere e lo tracannò
tutto ad un fiato, appena finito si passò la lingua sulle labbra in un gesto
inconsapevolmente sensuale che fece scaldare Sendo fino alle orecchie,
l'attrazione che provava per quell'angelo di fuoco si tramutò accendendolo fino
al limite.
"Ti va di ballare??!!"
"Ok!!"
I due ragazzi si alzarono e si buttarono nella
mischia.
Hana era completamente perso e frastornato, non voleva
più pensare a niente e soprattutto non volva pensare alla volpe e a quello che
gli aveva detto, non capiva ma era meglio per lui restare lontano da
Rukawa.
Sapeva che lui era l'unico che poteva scoprire il suo
cuore, e renderlo indifeso al mondo intero.
Una mano furtiva si posò sul fianco del rosso
attirandolo di più a se, mentre una canzone iniziò a suonare, le luci
s'abbassarono mentre le coppiette si abbracciavano strette strette.
Tutto intorno ai due ragazzi era in movimento, ma
questo movimento era sensuale mentre le coppiette si baciavano nella semi
oscurità, senza sapere come Hana venne stretto nell'abbraccio di Sendo e la sua
bocca venne chiusa da quella dell'altro.
Sul momento rimase interdetto ma poi iniziò ad
esplorare la bocca dell'altro, iniziando un duello senza fine. Non gli fregava
nulla, Sendo lo baciava e allora??? Forse era ubriaco o semplicemente voleva
dare al suo corpo nuove emozioni, emozioni diverse da quelle avuto da un
canestro riuscito...
Quando si staccarono ansimanti Akira prese per mano
Hana e lo condusse in un luogo appartato appena seduti il porcospino gli fu
nuovamente addosso, iniziò a baciargli la bocca, le guance e il collo qui si
fermò iniziando ad assaporare quella pelle bronzea. Le sue mani invece si
insinuarono su quell'ampio petto toccandolo, accarezzando ogni muscolo.
Ma sul viso del rosso non c'era piacere ma solo una
smorfia di tristezza.
Mi faccio schifo!!! Devo fermarlo!! Non voglio
che mi tocchi...
Mi faccio schifo da solo... proprio io mi lascio
toccare così da Sendo...
Smettila non voglio... Akira smettila di toccarmi...
Non voglio essere baciato da te!!!
Eppure lascio che la sua lingua s'impadronisca della
mia bocca, duello con lui e...
..... mi faccio schifo....
Voglio amore non una storia da poco.... invece...
Solo ora mi accorgo che hanno messo questa canzone....
ultimamente
si sente spesso...
When you
feel all alone
And a loyal friend
is hard to find
You're caught in a
one way street
With the monsters
in your head
When hopes and
dreams are far away and
You feel like you
can't face they day
Mi vien da vomitare... mi sento male... Akira
smettila!!!
Non baciarmi, mi sento male.... basta... non ce la
faccio più....
Ti supplico... no, non spingere la tua lingua fredda
contro la mia... sto per vomitare...
Devo fermare Sendo...
Sakuragi si staccò da lui e senza una parola si
alzò ed andò in bagno, appena chiusa la porta corse al water e come un
disperato vomitò.
Vomitò il suo dolore, il suo odio per se stesso, il
gusto nauseante di Sendo che aveva nella bocca, tutta la sua disperazione....
....... si disperazione, perché non poteva più giocare
a basket, il suo cervello glielo impediva e non riusciva a superare la paura di
farsi di nuovo male.
Quando finì si sedette a terra respirando
affannosamente, mentre costringeva le lacrime a uscire ma nulla, neppure una
lacrima solcò il suo viso. Non sapeva il perché ma erano anni che non riusciva
piangere davvero, non quel pianto finto che usava quando le ragazze lo
rifiutavano ma quello vero quello che ti aiuta a sfogare per rendere più
leggero il cuore.
Camminando lentamente per le strade ormai deserte,
giunse davanti ad una macchinetta per le sigarette, senza pensarci tanto
ne comprò un pacchetto, se lo girò tra le mani e poi l'aprì....
Forse poteva alleviare la sua sofferenza.
Il giorno seguente Rukawa entrò in palestra,
per tutta la mattina si era comportato come sempre cercando di non preoccuparsi
per quella testa rossa, infatti il ragazzo non si era presentato alle lezioni.
Ma ciò che vide lo lascio senza parole, il suo Hana era seduto a terra e nella
sua mano stringeva un foglio di carta, mentre il suo dolcissimo viso era
coperto da una patina scura che faceva netto contrasto con il suo carattere
forte ed allegro.
Senza degnarlo di uno sguardo entrò nello spogliatoio,
mentre il suo cuore cercava di capire il motivo del suo stato così pietoso,
quando uscì sentì il discorso di Hana con il coach.
"Sakuragi sei sicuro??"
"Si...."
"Potresti farcela..."
"Temo di no... e poi a cosa vi servirebbe un
giocatore che non riesce neppure fare un canestro senza aver paura..."
"Sakuragi io penso che sia più che normale aver
paura... quindi per favore prima di lasciare il club proviamo a toglierti
questa paura..."
"Va bene..."
Gli occhi del moretto si spalancarono fino
all'inverosimile, non poteva credere che il suo rossino volesse lasciare il
basket!! Gli era impossibile crederci, alcuni minuti dopo l'allenamento iniziò
e sotto la diretta di Anzai, Sakuragi fece un allenamento alternativo.
L'allenamento durò più del previsto ma per le 19.00
finì e come ogni santo giorno i ragazzi andarono a lavarsi, una cosa era chiara
a tutti il rossino non stava bene, perché per tutto il tempo non si era
pavoneggiato neppure un po', anzi si era allenato e basta. Tutti lasciarono la
palestra mentre Sakuragi venne chiamato da Mito il quale preoccupato gli
chiese.
"Si può sapere cosa ti succede???"
"Nulla... scusa ma vado lavarmi."
Mito rimase interdetto dal comportamento dell'amico,
non si era mai comportato così e poi durante l'allenamento aveva notato che
anche Rukawa era strano. Il moretto anche se cercava in tutti i modi di non
guardare il ragazzo sapeva esattamente dov'era, ma la situazione tra i due si
era congelata, entrambi si ignoravano a vicenda.
Arrivato di fronte alla sua bicicletta la volpe
fece per andarsene, aprì il lucchetto quando una conosciutissima capigliatura
lo bloccò.
Che cosa ci faceva Sendo lì??
Quella sua domanda ebbe subito la risposta.
"Ciao Hana!!" disse il porcospino con il
solito sorriso che più bianco non si può, che poteva benissimo fare la
pubblicità per un dentifricio..
"Ciao Akira..."
"Come mai ieri sera te ne sei andato senza
aspettarmi?? Ci sono rimasto male!!" mise un piccolo broncio che presto
venne trasformato in un sorriso che divenne ancora più ampio alla risposta di
Hana.
"Scusami ma non stavo bene..." rispose Hana
che sinceramente non gli poteva fregare di meno di Sendo, il quale gli posò le
mani sulle spalle in una presa ferrea.
"Ti va di andare insieme da qualche parte??"
"Va be..."
Ma non riuscì a finire di parlare perché Akira gli
infilò prontamente la lingua in bocca, muovendola da prima spasmodicamente e
poi lentamente stuzzicando l'altra e ricevendo risposta. Quando si staccarono
Hana si sentiva uno schifo ma cercando di non farlo notare chiese il motivo di
quel bacio.
"Perché sei così bello che mi è venuta voglia di
baciarti!!"
E senza aggiungere altro gli mise un braccio intorno
alla vita e lo trascinò via con se, sotto lo sguardo allibito di due ragazzi che
si rodevano il fegato a quella visone da incubo.
"MA CHE DIAVOLO SIGNIFICA??????" gridarono
in contemporaneamente due ragazzi che appena si resero conto l'uno dell'altro
si guardarono cupi.
La volpe fulminò con lo sguardo Mito il quale
sorrideva sornione, mentre nei suoi occhi si accendeva la luce della ragione
per poi parlare allegramente.
"Ciao Rukawa!!"
"Nh..."
"Sempre di poche parole... senti, dalla tua
reazione capisco che a te piace Hana giusto???"
Lo sguardo di Yohei divenne serio e Rukawa non poté
che non annuire con la testa.
"Bene, io sono convinto che tu sia l'unico in
grado di aiutare Hana... dai non guardarmi così!! Lo conosco bene e sono sicuro
che a lui non piace Sendo, poi basta vedere la sua reazione quando se l'è
trovato davanti. Io penso che..."
Il piccoletto si bloccò di colpo e mettendosi un dito
sulle labbra fece gesto a Rukawa di stare zitto. Cosa altamente inutile gli
ricordò la sua testa, quello non parlava mai!!!
Lentamente si avvicinò ad un cespuglio e trovò l'Akagi
intenta a spiarli.
"E tu cosa vuoi???" chiese Mito un po'
alterato.
"Ecco io... volevo.... si... insomma.... sapere
se ti va di diventare il mio ragazzo..."
Yohei la guardò un attimo e poi serio le rispose:
"Mi dispiace ma non mi piaci e poi ce l'ho già la ragazza..."
"C-cosa snif snif snif ma io..... io..."
"Comunque da quanto tempo sei qui??"
"Da pochi attimi..."
E detto ciò corse via in lacrime.
Yohei senza badare alla babbuina che scappava via
tornò da Rukawa e continuò a parlargli.
"Rukawa una cosa sola ti chiedo, ti sei
innamorato di lui??"
"Si..." rispose la volpe che senza
accorgersene un lieve rossore coprì le sue guance a quella parolina.
"Bene... io credo che Hana sia cotto di
te...." gli occhi di Rukawa s'allargarono e scintillarono pericolosamente
"anche se lui non se ne ancora accorto. Sai se si odia qualcuno si cerca
sempre di stargli il più lontano possibile, invece voi due siete come due
fratelli siamesi!! E poi... beh, Hana non riuscirebbe MAI ad odiare... buona
fortuna Rukawa!! Ah dimenticavo non farlo soffrire!!!"
Mito se ne andò portando portando con se le
cartelle e i borsoni dei due giocatori, lasciando Rukawa con il volto rosso
come un peperone e con gli occhi brillanti di malizia.
La caccia alla scimmia era aperta.
Senza aspettare oltre montò sulla sua bici e come un
pazzo iniziò pedalare nelle direzione dove il SUO Hana e l'orrido porcospino
erano spariti, non sapeva se li avrebbe trovati ma sperava con tutto il cuore
che Hana non si lasciasse toccare dalla iena.
Pedalava disperatamene mentre il suo cuore batteva a
mille, un solo pensiero lo portava a passare il limite delle sue forze: trovare
Sakuragi e portarlo via da Sendo.
Il cielo era trapuntato di stelle che non riuscivano a
passare oltre all'oscurità, la luna era coperta da delle nubi cariche di
pioggia mentre il cielo si tingeva di un colore violaceo. Anche se il tempo era
da cani pedalò fino ad arrivare di fronte ad una discoteca, si fermò di
colpo, i suoi occhi si posarono sulla figura del suo futuro ragazzo, il quale
con grande sorpresa della volpe stava fumando appoggiato ad un muro, il fumo
copriva i suoi lineamenti come una
leggera nebbiolina creando un contrasto strano tra essa i capelli rosso fuoco
del rosso.
Bene, ora sono qui!! Coraggio avvicinati e parlagli...
ma cos agli dico??? Uffaaaaaa!!! Allora vado lì e... no!!! Sendo cosa sta
facendo perché si è piantato di fronte al MIO e specifico MIO Hana??!!!
I suoi occhi seguirono le movenze di Akira.
Una mano si poggiava rapida sul fianco del rosso
mentre l'altra s'impadroniva della nuca, mentre con forza la lingua sinuosa del
porcospino s'impadroniva della dolce ed invitante bocca del rosso. Era
esterrefatto, non sapeva cosa fare o dire, restava immobile ad osserva quella
scena da film di seconda categoria, fino a quando non notò la smorfia di Hana.
Solo allora capì che al rossino tutto ciò dava fastidio, poi prese la sua
decisione, lentamente con passo felino s'avvicinò ai due.
"Ciao ragazzi!!"
Hana
spalancò gli occhi mentre Sendo liberava quest'ultimo dalla sua lingua e disse
con il suo solito sorriso snervante.
"Ciao Rukawa cosa ci fai qui???"
"Nh...."
"Sempre il solito?? Eh???!!!"
"Akira ho sete...."
"Subito tesoro mio!!!"
Come un fulmine Sendo sparì nel locale lasciando soli
i due eterni rivali, Hana osservava il volto della volpe senza però fissarlo
negl'occhi, sapeva benissimo che se l'avesse fatto sarebbe stato perduto.
"Allora cosa vuoi kitsune???"
Per un interminabile minuto i loro occhi si legarono,
cercando di leggere il più possibile l'anima dell'altro, Rukawa ripresosi da
quello stato rispose con tono freddo "Vai a casa..."
"Scordatelo, posso fare ciò che voglio!!!"
Senza aspettare una risposta il rosso si diresse verso
uno spiazzo dietro il locale.
Al centro un grande falò scintillava emanando calore e
fiammate di un intenso color rosso, rosso come il sangue che scorreva nelle
vene dei ragazzi che ballavano attorno come se fossero una tribù d'indiani.
Tutti ballavano e si muovevano sensualmente tra quelle
fiamme bevendo dalle bottiglie, sputando il liquore sul fuoco che ad ogni
spruzzata si infervorava come fiamme dell'inferno, sembrava un rito per
invocare il diavolo stesso e forse davvero era così.
Sakuragi si incamminò verso ad un ragazzo e gli prese
la bottiglia di birra e dopo averne bevuto un sorso iniziò a muoversi, i suoi
fianchi si muovevano da destra verso sinistra, la schiena larga fasciata dalla
sola camicia bianca che usava al di sotto della divisa. Il candore della
camicia, i pantaloni neri della divisa scolastica e i suoi capelli rossi erano
come una calamita per molte ragazze e ragazzi, molti giovani tentavano di
avvicinarsi a lui ma Hana appena qualcuno si faceva più intraprendente si allontanava
cambiando altamente la danza.
Gli occhi di Rukawa seguivano ogni movimento del
rosso, era affascinato da tutto ciò, il manto punteggiato dalla luce
affievolita delle stelle, il cielo ormai viola, il falò al centro della
piazzetta, i movimenti felini di Sakuragi, e le ombre lascive che accarezzavano
invadenti ogni centimetro di quel corpo che lo faceva impazzire mentre il fuoco
baciava e scuriva la sua pelle rendendola oro colato.
Si ritrovò a pensare se davvero fosse così calda la
sua pelle, se la sua abbronzatura fosse uniforme in tutto il corpo, se le sue
labbra sapessero di fuoco e se il suo calore fosse davvero ustionante.
Quel pensiero gli portò una rabbia, Sendo sapeva
benissimo che sapore avesse la sua bocca a questo pensiero una profonda rabbia
si radicò nel suo cuore, Sendo l'aveva baciato e toccato senza remore anche se
il rossino era disgustato, ne era sicura la smorfia che aveva visto era la
prova che ad Hana le attenzioni del porcospino davano fastidio, in lontananza
vide Akira raggiungere il rosso.
Il giocatore del Ryonan abbracciò Sakuragi e come un
polipo iniziò a palparlo e baciarlo, mentre pigramente posava le mani sui quei
glutei sodi attirandolo a se per far combaciare i loro bacini, muovendoli
insieme per far sentire il proprio desiderio al suo compagno.
Sakuragi aveva smesso di pensare.
Non si chiedeva più che diavolo stava facendo, sapeva
solo che era un ottimo diversivo per non pensare al dolore e alla sua
solitudine, quando Akira lo prese per mano e lo portò in un posto appartato era
senza volontà, non voleva reagire e neppure quando il porcospino iniziò a
sbottonargli i pantaloni non si mosse.
Si sentiva.... morto.
Nulla più contava.
Nulla.
Quando sembrava che tutto stesse per finire il rossino
sentì che il fastidioso contatto con Sendo era venuto meno aprì un occhio e
davanti a se apparve un angelo.
Un bellissimo angelo che con poca gentilezza
scaraventò il porcospino a terra e con forza trascinò un Sakuragi sbronzo
lontano da quel luogo di perversione .
Il tragitto durò molti minuti, nei quali il rosso non
ebbe neanche la forza di aprire gli occhi, gli bastava quella strana
sensazione di calore avvolgente che sentiva abbracciato alla schiena del suo
angelo.
Prima mi sentivo male, non mi piaceva il calore di Sendo....
ora invece mi sento bene, mi piace questo calore avvolgente.... il mio angelo
custode finalmente mi a salvato, forse potrò essere felice ora che ho lui con
me... forse mi strapperà dalla solitudine mostrandomi finalmente una persona
disposta ad amarmi....
Non proverò più quel senso di soffocamento ogni qual
volta che cerco di essere felice, ora potrò essere libero dalla mia maschera da
sbruffone...
Finalmente anch'io ho qualcuno che mi ama davvero....
potrò appoggiarmi a lui e non sarò più solo... mi viene da piangere, mi sento
felice...
Ora che ci penso questa è la seconda volta che mi
viene da piangere sul serio, la prima volta è stata con Rukawa....
Rukawa... chissà perché quest'angelo mi a fatto
pensare a lui....
Il battito regolare del cuore del suo angelo sembrava
una melodia e lentamente le palpebre di Hana si chiusero, la guancia appoggiata
a quella schiena larga e calda così si addormentò dimenticando tutto e tutti.
Mentre un venticello trasportava lontano le nubi all'orizzonte
una canzone si scioglieva nella notte, portando con se un messaggio.
Let me be
the one you call
If you jump I'll
break your fall
Lift you up and fly
away with you into the night
If you need to fall
apart
I can mend a broken
heart
If you need to
crash then crash and burn
You're not alone
Bruscamente un raggio di sole entrò nella
camera illuminando di colpo il letto, accecando gli occhi stanchi del rossino
che come un bambino capriccioso infilò la testa sotto le coperte, ma venne scoperto
immediatamente da un ragazzo che delicatamente gli porse un bicchiere d'acqua.
Il numero 10 dello Shohoku prese il bicchiere e dopo essersi messo seduto ne
bevve un sorso ma poi ricadde sul letto mettendosi le mani sulla testa
dolorante.
"Do'aho sei proprio un vero do'aho!!!!"
"Non gridare mi fa male la testa...."
"Così impari ad ubriacarti!!"
Sakuragi stava per rispondere ma di scatto aprì gli
occhi e si ritrovò a fissare le iridi blu della sua volpe dove una strana luce
vi primeggiava ipnotica, rendendolo stanco e impotente.
"Dove mi trovo???"
Il moretto inarcò un sopracciglio, sembrava che non
ricordasse.... respiro profondamente e rispose come al suo solito, rispondendo
ad una domanda con un altra.
"Cosa ti ricordi???"
Il rosso ancora disteso iniziò a parlare mettendosi
una mano sotto il mento "Mi ricordo di essere uscito con Akira," a
quel nome Rukawa ebbe un sussulto violento e si sedette accanto al rosso che
non si accorse dello stato della volpe "poi ho iniziato a fumare e poi sei
arrivato tu.... poi..." corrugò la fronte cercando di ricordare
"ricordo solo, no..."
"Cosa??"
"Non è possibile ma... ricordo Aki che mi baciava
e poi...."
Hanamichi si bloccò di colpo, al solo pensiero della
lingua di Sendo si sentì nuovamente invaso dal vomito ma dopo un bel respiro
continuò.
"Forse mi sbaglio ma credo di aver visto un
angelo...."
"Angelo??" ripeté Rukawa mentre sorrise tra
se, non si ricordava che per portarlo via aveva picchiato Sendo, pensava
davvero che fosse stato un angelo a salvarlo, per un attimo negl'occhi blu una
dolce luce si face strada.
"Come ci sono arrivato qui???"
"Ti ho trovato accanto alla mia bici e ti ho
portato qui..."
Mentì il volpino.
Lentamente si alzò ed andò in cucina lasciando sul
letto il rossino.
COM'E' DOLCEEEE!!!!
Mi ha scambiato per un angelo!! Di sicuro non si
ricorda che sono stato io a portarlo via.... da una parte mi dispiace ma
dall'altra mi fa piacere che pensi che sia stato un angelo.... il suo angelo...
Ho deciso!!! Da oggi lo proteggerò dal porcospino, non
voglio più che frequenti Hana... e poi devo scoprire il perché si lascia
toccare e baciare da Sendo, si vede lontano un miglio che non gli piace...
Ma allora perché???
Devo scoprire cosa gli è successo, e poi devo farlo
smettere di fumare e bere!! Non mi va che si rovini la salute!!
Forza ora portiamo di là il rimedio contro la sbronza.
Appena entrato la matricola d'ora dello Shohoku porse
il bicchiere al rosso, che titubante annusò la sostanza.
"Ma cos'è...."
Appena ne assaggio un po' un coato di vomito gli si
presentò si alzò di scatto e mettendosi una mano sulla bocca disse:
"Rukawa dov'è il bagno??"
Capendo subito cosa stava per accadere lo aiutò ad
alzarsi dal letto, passo il braccio del rosso attorno al proprio collo mentre
il suo braccio destro si posò attorno alla vita.
Appena entrato in bagno Sakuragi vomitò anche l'anima,
non si era mai sentito così male, lo stomaco brontolava mentre nella sua testa
un elefante ballava un rock acrobatico.
Uscito dal bagno Rukawa lo fece sedere sul letto e
porgendogli il bicchiere "Coraggio bevi e dopo starai meglio!!!"
"No!! Appena sento l'odore delle birra sto
male!!!" brontolò il rosso che mise su un dolcissimo broncio ma Rukawa non
si intenerì.
"Per stare bene devi bere l'ultimo alcolico che
hai bevuto ieri sera a stomaco vuoto poi potrai mangiare!! Forza!!" Rukawa
parlò con il suo miglior tono gelido che non ammetteva replica, con sua grande
sorpresa Sakuragi obbedì, poi si ridistese nel letto.
Una mano candida gli toccò la fronte scostando una
ciocca dal volto, Kaede osservò incantato e poi disse: "Posso sapere
perché sei uscito con Sendo??"
Hana che ormai stava entrando nella fase rem rispose
senza obbiettare, voleva solo dormire e lasciare libero il suo cuore da tutto
quello stress.
"L'altro giorno ci siamo incontrati e per uno
strano motivo sono uscito con lui...."
Quindi quell'hentai è uscito due volte con il
MIO e sottolineo MIO Hana!! Ma quando lo vedo.....
"... siamo andati a ballare e poi beh mi sono ritrovato
Aki che mi baciava...."
"Ma ti piace???"
Chiese con un tono timoroso, non voleva ma... doveva
sapere se Hana era innamorato di quel porcospino ladro di do'aho.
"No, non amo Sendo..."
Gli occhi del moretto brillarono felicemente.
Non ama il porcospino!! Non
l'ama!!!!!EVVAIIIIIIIIIIII!!!!!!!
KUSO!!!!!!
Certo non lo ama ma... allora perchè....
"Perchè ti lasci baciare da lui???!!"
"Lui è...un buon diversivo...mi aiuta a
dimenticare....."
L'ultima parola fu detta in un soffio mentre Morfeo lo
abbracciava cullandolo dolcemente.
Senza aspettare oltre il volpino si tolse i pantaloni
e con solo i boxer e la maglietta si mise accanto al suo do'aho, le sue mani
l'abbracciarono stretto a se, mentre lentamente una mano accarezza la schiena
di quel bimbo troppo cresciuto.
Continuò per molto tempo ricordando gli avvenimenti di
quella notte....
FLASH BACK
Il porcospino si era appartato in un angolo nascosto
da occhi indiscreti non sapendo che due occhi da volpe lo fissavano brucianti
d'odio.
Quando iniziò a strusciare i propri fianchi contro
quelli del suo amante e le mani galeotte scendevano a slacciargli i pantaloni,
una presa ferrea sulla sua spalla lo bloccò, girandosi si ritrovò di fronte un
Rukawa furente "Cosa diavolo vuoi Rukawa???" parlò Sendo alquanto
irritato per essere stato interrotto.
"Lascialo" mormorò Kaede con gli occhi che
sprizzavano ghiaccio, la sua prese si fece ancora più ferrea
"sparisci!! Voglio farmi in pace il mio Hana!!!" gridò sull'orlo
della frustrazione Akira.
Quelle parole fecero incavolare di brutto il moretto
che perso il suo famigerato autocontrollo gli diede un bellissimo gancio sotto
al mento che lo fece barcollare all'indietro. Facendo forza sulle gambe il
ragazzo si rialzò e partì alla carica ma venne nuovamente fermato da una
ginocchiata all'inguine che lo fece impallidire e cadere atterra mentre alcuni
dei suoi amici si avvicinavano pronti ad attaccare la volpe.
Venne circondato in un attimo da 4 ragazzi alti poco
meno di lui ma estremamente attrezzati, due di loro tenevano una spranga di
ferro mentre gli altri due delle catene, erano pronti al combattimento.
Gli altri erano ancora che ballavano incuranti della
rissa che stava per accadere, altri ancora iniziarono a scommettere sul
possibile vincitore; Rukawa guardava uno a uno i quattro ragazzi cercando di
intimorirli con lo sguardo, non poteva permettersi di fare a pugni altrimenti
il suo posto in squadra era a rischio. Velocemente diede un'occhiata al SUO
rossino che incapace di muoversi era fermo e guardava davanti a se come se
fosse una bambola di pezza, quella vista gli fece ribollire il sangue, come
poteva Sendo approfittarsi così di Sakuragi??
Si capiva benissimo che non c'era con la testa eppure
Akira voleva amarlo senza tanti complimenti in un luogo così squallido magari
anche senza dargli il modo di svegliarlo da quello stato.
All'improvviso uno con la spranga di ferro
s'avvicinò minaccioso e con un gesto fugace cercò di colpire la volpe ma la sua
furbizia non poteva invidiare l'animale, infatti il giovane appena notò che il
colpo stava per arrivare senza pensarci due volte s'abbassò e colpì fortemente
la gamba dell'aggressore facendolo cadere sul suo amico, il moretto si preparò
a dargli un pugno ma il suo braccio venne bloccato da una catena che tirò
bruscamente il suo arto facendolo ansimare di dolore, nuovamente venne
circondato.
I spettatori iniziarono a gridare come ossessi, non
importava se qualcuno si facesse male sul serio, a loro interessava vedere la
fine di quel gioco per poter finalmente vincere. Il numero 11 dello Shohoku
ricevette un calcio in pieno stomaco che lo fece barcollare finendo appoggiato
all'altro ragazzo con la catena, ora i suoi polsi erano bloccati dalla catene
mentre gli altri due s'avvicinavano al moretto, uno dei due, quello che non
aveva assaggiato ancora la forza della volpe gli prese alcune ciocche di
capelli e tirandogli la testa "Sai, sei bello come una ragazza..."
dicendo così cerco di baciarlo ma una voce rimbombò nella piazzetta.
"COSA DIAVOLO VOLETE
FARE!!!!???LASCIATELO!!!" gridò imperiosa una voce molto conosciuta dal
moretto, appena venne lasciato ebbe la possibilità di vedere il suo salvatore e
per poco ebbe un sussulto, davanti a lui c'era Tetsuo con i suoi scagnozzi
motorizzati non capiva perché lo avesse aiutato "Tu, porta via il tuo
amico e non farti vedere mai più qui!!"
"NH???" chiese Rukawa mentre afferrava per
un polso il rossino che per tutto il tempo era rimasto immobile come se ciò che
accadesse non lo riguardasse.
"Non voglio rischiare di finire in ospedale come
l'ultima volta.... il rosso è vendicativo...."
Kaede senza dire altro trascinò via Hana ed arrivato
alla sua bici si posizionò sul sellino "tieniti forte" mormorò il
volpino e appena sentì la presa delle braccia di Hana attorno alla sua vita
iniziò a pedalare.
Tra le vie della città sfrecciava a grande rapidità,
voleva portare Hana a casa sua, cambiarlo e farlo rinvenire non sopportava
vedere quello sguardo spento.
Giunto a destinazione si voltò e rimase senza fiato il
suo do'aho si era addormentato dolcemente ma purtroppo dovette svegliarlo e con
molta fatica lo portò in casa, appoggiò il ragazzo mezzo addormentato al divano
e accarezzandoli il volto "Hana devo avvertire i tuoi genitori..."
sussurrò assaporando il diminutivo del ragazzo che amava.
"I miei non ci sono..." mormorò il rosso che
inconsapevolmente aprì il suo cuore al ghiacciolo "mio padre è morto per
un infarto e mia madre se n'è andata via quando era ancora piccolo..."
parlò senza mai aprire gli occhi ma distintamente avverti due forti braccia
stringerlo dolcemente lasciandogli un grandissimo piacevole calore.
La volpe l'aveva abbracciato senza riflettere
sapeva benissimo cosa significa la solitudine poiché anche lui era sempre
rimasto solo fin da bambino, i suoi genitori per il loro lavoro erano costretti
sempre a lasciarlo con la governante, solo adesso che era cresciuto cercavano
di colmare la loro mancanza e ci riuscivano, certo avvolte erano troppo
attaccati ed asfissianti ma Rukawa amava molto i suoi genitori. Fece passare un
braccio sotto le ginocchia di Hana mentre un l'altro braccio si posava sulla
schiena e con qualche difficoltà lo portò in braccio fino in camera sua.
Meno male che quando sono uscito stamani ho
lasciato aperta la porta della camera!! Mamma mia do'aho quanto pesi!!! Forza
manca poco al letto... ecco ci siamo....
Con un sospiro di sollievo posò il rosso sul
suo letto all'occidentale ad una piazza e mezza, corse a chiudere le tende e si
precipitò all'armadio alcuni istanti dopo ne tirò fuori una tuta blu e nera.
Si girò verso il letto e rimase incantato, il corpo
del rossino era adagiato sul copriletto blu, i capelli sparsi sul cuscino, per
un attimo pensò di sognare, invece era tutto vero!! Gli si avvicinò e come un
automa iniziò a spogliarlo cercando in qualsiasi modo di non sfiorare quella
pelle bronzea.
Respira Kaede....
.... respira....
.... non toccarlo..... calmati....
... respira....
...respira....
Accidenti alla zip dei pantaloni!! Perché non si
lascia abbassare???!! Accidenti slacciatiiiii!!!!
Non posso continuare così, devo calmarmi infondo ho
solo il mio sogno erotico tra le braccia totalmente abbandonato!!!
NOOOOOOOOO!!! NON DEVO PENSARCI!!!
Dopo molti tentativi riuscì nella sua impresa.
Il suo rossino era stato spogliato dai suoi indumenti
e rivestito con la felpa, avrebbe voluto mettergli anche i pantaloni ma avendo
faticato molto solo per infilargli una maglia decise di non giocare con il
destino. Quando tutto sembrava a posto il rosso aprì di scatto gli occhi e con
un gesto del capo fece capire alla kitsune che stava per vomitare, velocemente
Rukawa corse nel bagno adiacente alla camera ed uscì subito con un catino dove
il rosso poté sfogare il suo corpo.
Placidamente la scimietta si distese e sentì un
fazzoletto umido bagnarli la fronte rinfrescandogli il volto sciupato, chiuse
gli occhi lasciandosi toccare da quelle mani gentili come lo sbattere dalle ali
di una farfalla.
Ormai era tardi e la volpetta si coricò accanto al suo
Hanamichi, con uno sbadiglio l'abbracciò a se approfittando di questo momento
di totale abbandono da parte del suo rossino, non gli sarebbe ricapitata
un'occasione del genere per la seconda volta.
Si senti in colpa, lo voleva si abbracciare ma
da sveglio!!! Il suo senso di colpa durò un attimo, le braccia tiepide del
rosso lo strinsero a se, in quell'attimo era l'uomo più felice.
FINE FLASH BACK
Continuando il suo lavoro il volpino s'addormentò con un
lieve sorriso, conscio che forse non tutto era finito, forse Hana poteva ancora
amarlo perché nonostante le parole di Mito gli sembrava impossibile che una
creatura dolce e luminosa come lui potesse solo in parte ricambiarlo.
Quando il numero 11 aprì gli occhi si trovò sulla sua
spalla un mare di seta rossa, il suo braccio attorno alle spalle muscolose,
gentilmente mosse la mano e come se avesse paura di bruciare accarezzò quel
mare assaporando il più possibile quel momento.
Mi sento felice con Hana tra le braccia.
Quando dorme sembra un bambino piccolo...
Rimase incantato a guardarlo: la sua mano scese
sfiorando le coperte facendole cadere ai piedi del letto.
La sinistra
continuò ad accarezzargli i capelli mentre l'altra toccò con riverenza i
contorni del suo viso, i suoi occhi si posarono su tutto il corpo bronzeo che
dormiva rilassato tra le sue braccia.
Le ciocche rosse sparse, il respiro caldo sfiorava il
suo torace, il braccio sinistro abbandonato sulla vita mentre il dorso
della mano destra posava dolcemente
sulla spalla, le gambe muscolose attorcigliate alle sue come a non volerlo
lasciare.
Per Kaede tutto ciò era un sogno bellissimo.
Senza accorgersene le sue labbra si posarono dolci
sulla fronte del rosso, minuscoli baci scesero come un ruscello per tutto il
viso, fino ad arrivare alla sua meta: quelle labbra rosee appena
socchiuse.
Prese un respiro e deglutendo posò le sue labbra su
quelle di Hana, fu un bacio casto di puro amore, a quel tocco tiepido le maglie
del sonno lasciarono Hana che aprì gli occhi per specchiarsi in due oceani in
tempesta.
La mano che era posata attorno al volpino iniziò ad
accarezzare la pelle quasi lunare mentre nuovamente le loro labbra si univano
in un bacio intenso.
Non importava chi erano e dove, l'unica cosa
necessaria era quella di sentire più calore possibile, più pelle a contatto.
La lingua calda e umida di Rukawa delineò quelle
labbra perfette, leccandole per poi passarci sopra la punta leggermente
cercando di entrare in quell'anfratto dolce e caldo.
Il rosso perso totalmente in quelle sensazioni
socchiuse la bocca e mollemente la lingua del volpino entrò in lui, assaporando
ogni millimetro, facendo scorrere sensualmente la lingua su quella dell'altro
esigendo una risposta ed ottenendola immediatamente.
Le lingue duellavano tra loro, cercandosi,
attorcigliandosi fino a quando cianotici si staccarono si guardarono un attimo
e persi in quel piacere si lasciarono nuovamente andare.
Rukawa si spostò sul corpo del rosso imprigionandolo
tra se e il materasso, le sue labbra baciarono pigramente quelle del rossino e
scesero lungo la mandibola per arrivare all'orecchio, tirandolo e succhiandolo
mentre curiosa la lingua entrava, le sue mani scesero lungo le braccia per poi
scendere sul torace coperto dalla felpa infilandosi sotto di essa per
sentire più calore, le lunghe dita si posarono sui capezzoli iniziando una
dolcissima tortura.
Hana inerme a quelle attenzioni iniziò ad accarezzare
titubante la schiena del moro da prima sopra la stoffa per poi sparire rapide
sotto l'indumento, quando sentì le labbra della volpe lasciare il suo lobo
emise un gemito di protesta muovendosi seducentemente sotto il peso di quel
corpo che a lui pareva scottare, facendo questo movimento i loro inguini si
sfiorarono facendo aderire perfettamente i loro corpi.
Questo strofinarsi involontario mandò il cervello di
Kaede in tilt ed affrettando i tempi iniziò ad esplorare da prima la gola dolce
del rosso per poi scendere a lambire con la lingua quei boccioli rosa che
spiccavano in quel mare bronzeo, rapidamente le sue mani si spostarono
all'elastico dei boxer e senza indugiare inserì sotto ad esso due dita.
Quel gesto fece aprire di scatto gli occhi del rossino
e rendendosi conto di ciò che stava per accadere cercò di fermare la kitsune.
"No... lasciami..." ma Rukawa continuò a
baciargli il collo "Non voglio..." il rossino cercò di allontanarlo
da se ma quando una mano furtiva sfiorò appena l'inguine scoperto
"NOOOOOOOOO!!!!!!!".
Rukawa tolse la sua mano dai boxer ed alzò gli occhi
incontrando un volto teso "Cosa succede Hana??" chiese con voce roca.
"Lasciami...." mormorò in preda alla
disperazione, non voleva essere toccato era più forte di lui.
"Perché???" chiese il volpino mentre nella
sua mente un nome si fece strada e senza lasciargli il tempo di rispondere
"è per Sendo??!!!" mormorò mentre le sue mani si posavano sui polsi
del rosso intrappolandolo.
Il corpo di Hana ebbe un sussulto che venne
interpretato male da ice-man che con forza gli strinse i polsi
"Lasciami..."
Kaede glaciale disse "Hai detto che Sendo era un
ottimo diversivo, bene ora sarò io il tuo diversivo!!" la sua rabbia si
fece sentire immediatamente senza dolcezza baciò il ragazzo sotto di se, il
quale in preda alla paura si dimenava cercando un modo per liberarsi.
Modificando la presa sui polsi Rukawa mosse la mano
libera verso i boxer dell'altro, con un gesto fulmineo li abbassò ed iniziò a
stimolare con l'indice la virilità dell'altro, in un barlume di lucidità
si bloccò rendendosi conto di quello che stava per fare.
Di scatto si tirò a sedere e con suo orrore vide
Sakuragi tremare come una foglia, mentre negl'occhi nocciola ci leggeva solo
paura e terrore.
"Hana..." mormorò, una mano cercò di
sfiorare la guancia ma il rossino si ritrasse impaurito e Kaede seppe che
l'aveva perduto ancora prima di averlo completamente per se.
"Perché...??" chiese in un soffio tremolante
mentre i suoi occhi si fissavano in quei pozzi privi di emozioni.
Rukawa lo guardò ma dalla sua gola non uscì nulla, si
sentiva malissimo all'inizio era stato tutto perfetto ma poi quel nome lo fece
arrabbiare, lasciando spazio ad una belva.
Non ottenendo nessuna risposta Sakuragi si alzò dal
letto, si rivestì velocemente e in un barlume di lucidità "Dov'è il
borsone e la cartella??".
"Mito… " si alzò senza guardarlo in viso,
non ci riusciva si sentiva un verme.
Il do'aho uscì dalla camera senza guardarlo, lasciando
Ruakwa che incantato l'osservava di schiena uscire, quando la porta si chiuse
Kaede rimase solo con i suoi sensi di colpa.
Lentamente scese le scale e trovata l'uscita aprì
quella porta e passandola la chiuse, solo in quell'attimo una lacrima gli
scivolò sulla guancia incendiando la sua pelle, si sentiva male, e non ne
capiva il motivo.
Rukawa lo guardò allontanarsi dalla sua
finestra mentre le immagini della sua violenza si facevano vive in lui, non
credeva alle sue azioni.... girandosi guardò con rabbia quel letto e poi
fissandosi allo specchio si guardò con disprezzo, le sue labbra mormorarono
solo due parole "Mi dispiace".
Come ho potuto fare una cosa del genere??? Hana si
stava fidando di me ed io ho approfittato di lui, del suo stato di
debolezza....
Sono solo un mostro!!! Un stronzissimo verme……. io…..
mi sono comportato come Sendo... e poi la colpa è di quel porcospino, quando mi
è venuto in mente che forse Hana poteva amarlo mi sono avventato con rabbia su
di lui.……
……….. ma la colpa è solo mia!!! Io.……. io…... l'ho
quasi violentato...
Quel pensiero lo distrusse.
Accasciandosi a terra lasciò le lacrime uscire, le sue
braccia si strinsero attorno alle sue ginocchia e nascose il capo tra esse come
un bambino che rotto il suo giocattolo preferito piange mentre il papà lo
ripara, ma un cuore non può essere riparato e nemmeno ricomprato perché quando
va a pezzi non c’è alcun modo di ricomporlo.
Una testa rossa camminava lenta in centro città, i
suoi occhi persi mentre una brezza soffiava fredda spostando lentamente i lembi
della camicia aperta, un soffio più forte fece mettere le mani in tasca
cercando un po' di calore. Si sentiva solo ma soprattutto aveva bisogno di
sfogarsi, nella sua testa solo un nome che faceva eco tra i suoi pensieri.
Kitsune….. perché??? Anche tu sei come Sendo??? Volevi
solo scoparmi?? Non riesco a crederci che tu possa essere come lui….. Rukawa
perché??
Tutto si muoveva velocemente niente e nessuno pareva
accorgersi di Hana, il quale camminava perso nei suoi pensieri.
Girava per le vie della città senza sapere dove
andare, voleva solo camminare.
In lontananza vide Sendo e Koshino, i due camminavano
vicini sfiorandosi di tanto in tanto mentre un dolcissimo sorriso era rivolto
al ragazzo più basso, sembravano felici anzi erano felici. Un lampo di dolore
fece aumentare l'andatura di Hana, anche Sendo si voleva solo divertire con il
suo corpo proprio come….. un dolore acuto lo fece correre sempre più forte,
passò di fronte alla sala giochi dove Noma, Takamiya e Okuso giocavano allegri,
ma neppure loro si accorsero di Hana.
I suoi passi si facevano sempre più veloci,
voleva allontanarsi dal centro ma una voce l'ho distolse o meglio un nome.
"YOHEIIII!!!ASPETTAMIIIII!!!!" una ragazza
con i capelli neri lunghi scalati brontolava al suo ragazzo con aria
minacciosa.
"Sbrigati Himy!!"
La ragazza correva cercando di raggiungere un
felicissimo Mito che rideva di gusto osservando la sua Himy correre senza
urtare le persone. Raggiunto il suo obbiettivo la moretta gli diede un leggero
pugno al petto e mettendo il broncio disse: "Cattivooo!!! Mi sono solo
fermata davanti ad una vetrina!!!"
"Si ma era la decima!!!"
"Non è vero!!!" e poi lo prese per mano e
tutta felice cominciò a tirarlo per strada.
I due ragazzi iniziarono a ridere vivendo in un mondo
tutto loro; Sakuragi che guardò la scena si sentì felice per l'amico ma anche
tanto invidioso perché aveva raggiunto quella felicità che anche lui bramava.
Yohei sono felice per te…... come vorrei essere felice
anch'io raggiungere ciò che cerco da sempre e da mai……...
Sono un vero do'aho a ragione Kaede...
Già Kaede.... è un bel nome…….. anche se..... se
appartiene a quella kitsune che voleva violentarmi…... però….. all'inizio è
stato dolcissimo…...
mi sono sentito protetto e al sicuro, e poi.... beh
anch'io ho le mie colpe e qui lo dico e qui lo nego, non dovevo lasciarmi
baciare se poi non volevo arrivare fino in fondo...
... e poi ho avuto paura dei suoi modi aggressivi, ho
avuto paura di lui per la prima volta...
Mezzo stordito continuò la sua ricerca di un posto
tranquillo e passò di fronte ad un campetto di basket dove Mitsui parlava con
Kogure i quali se ne stavano seduti mano nella mano.
Si fermò ed ascoltò un po' i due ragazzi.
"Ti giuro!! Me l'ha detto Tetsuo!!"
"Da non crederci..."
"Si, ma non è finita qui!! Ho saputo che Sendo
volva farsi Hana e che Rukawa l'ha fermato picchiandolo, ma poi sono
intervenuti 4 ragazzi che volevano fargli al festa... si stava picchiando
quando è arrivato Tetsuo!!"
"Credo che Rukawa abbia una cottarella per
Sakuragi!!"
"Dici??"
"Dico!"
Hana senza farsi vedere continuò la sua camminata,
quel discorso rimbombava nelle sue orecchie, non poteva credere alle parole di
Mitsui ma era sincero, lui non sapeva che lo stava ascoltando.
Piaccio alla kitsune... io gli piaccio...
....è stato lui a salvarmi da Sendo e non un
angelo....
...... un angelo....
..... Rukawa è..... il mio angelo...
Senza accorgersene arrivò al campetto da basket
vicino al mare, osservò il canestro e poi continuò la sua passeggiata.
Il cielo oscuro lo portò inevitabilmente a quella
notte, quando solo pensava alla sua vita e come quella notte il mare era
agitato, un richiamo per il suo cuore, mentre s'avvicinava sentì uno schianto:
si girò di scatto verso la strada, e vide un ragazzo a terra che ronfava mentre
la bici era a pochi centimetri da lui.
Sconvolto l'osservò.
Chi mai poteva essere se non Rukawa???
La kitsune sentendosi osservata aprì gli occhi
e vide Sakuragi, si sentì male a guardarlo negl'occhi eppure in un sussurro
udibile appena "Hana...." solo quel nome e nulla più, ma il diretto
interessato si girò e scese lungo gli scogli.
Rukawa si alzò e lo seguì, non sapeva il motivo ma
doveva seguirlo era più forte di lui, arrivato a pochi metri si sedette a terra
mentre i suoi occhi si posarono sulla figura di Hana: la camicia gonfiata dal
vento rendeva la sua schiena ancora più larga, i capelli venivano spettinati,
l'immagine di un sogno gli fece notare la sua testa.
Rimasero in silenzio per molto tempo, secondi, minuti,
ore, nulla importava valeva solo la reciproca vicinanza.
Poi un parola....
"Sai..." mormorò il rosso mentre un
onda si schiantava sotto lo scoglio dove fermo ed immobile osservava l'orizzonte.
Kaede rimase in silenzio, non sapeva il perché ma era
sicuro che Hana doveva parlargli, con un movimento incrociò gambe e braccia:
aveva tutto il tempo.
"Ho sempre amato il mare, ti sembrerà strano ma
io e lui siamo uguali... entrambi siamo imprevedibili, siamo sempre circondati
da persone che ci vogliono bene... eppure... quando cerchiamo qualcosa nessuno
sa darcelo..." il vento si calmò un po' come se anche lui stesso volesse
ascoltare quelle parole.
"Prima di entrare allo Shohoku sono stato un teppista,
con Yohei e gli altri mi sentivo quasi felice.... ma mancava qualcosa... poi
Haruki..." si bloccò un attimo e un sorriso leggero si formò sulle sue
labbra "le vecchie abitudini non muoiono mai.... dicevo l'Akagi mi ha
convinto a giocare a basket.... poi come un tornado sei arrivato tu, la mia
nemesi e ti ho odiato con tutto il mio cuore...."
Quelle parole fecero sussultare il cuore del volpino
che sentì gli occhi pungere dalle lacrime.
"Da prima lo facevo per lei ma poi... mi sono
sentito felice ad ogni mio progresso, per la prima volta ero davvero felice...
anche le nostre risse mi rendevano felice, perché anche se gridavo il mio odio
per te, sapevo benissimo che non era vero eppure non riuscivo a non farlo... tu
hai tutto quello che ho sempre desiderato, anche se mi scoccia ammetterlo sei
bravo a basket, ai una famiglia che ti vuole bene e poi avevi il cuore
dell'Akagi..."
Ruakawa sapeva bene quanto era costato ad Hana aprire
il suo cuore a lui, alla baka kitsune.
Lo percepiva in ogni parola che diceva, ogni piccola
sosta per riprendere fiato, tutto ciò lo rendeva felice.
In lontananza delle risa provenivano da un locale
sulla spiaggia e come per incanto si sentì quella canzone.
When you
feel all alone
And the world has
turned its back on you
Give me a moment
please
To tame your wild
wild heart
"Ancora quella canzone..." sussurrò Hana più
per se stesso che per Rukawa, entrambi rimasero in silenzio ad ascoltare quella
canzone mentre il vento accarezzava con le sue mani leggere i loro volti.
Let me be
the one you call
If you jump I'll
break your fall
Lift you up and fly
away with you into the night
"...dopo l'incidente alla schiena mi sono sentito
nuovamente vuoto, mi mancava il basket... dopo essermi ripreso credevo che tutto
sarebbe stato come prima, che ottuso sono stato... quel giorno che l'Akagi mi
si è buttata tra le braccia mi sono sentito.... vuoto ma quando mi avevi
chiesto di diventare amici ero contento...." il vento ritornò a soffiare
violento facendo rabbrividire i due ragazzi, eppure non si spostarono e
restarono a sentire la canzone...
If you need
to fall apart
I can mend a broken
heart
"Ma quando ci siamo sfidati ed ho visto che sei
migliorato moltissimo mi sono sentito arrabbiato con te, perché... maledizione
io ero peggiorato ed per questo che ti ho detto quelle cose, volevo che tu
soffrissi come me.... dovevo ferirti solo così sarei stato meglio.... lo
speravo davvero tanto...."
"Invece non è stato così..." disse Kaede
cercando di rendergli le cose semplici.
"Esatto... ma non volevo ammetterlo ed è per
questo che uscii col porcospino, quella sera mi sono ritrovato ad odiarmi
perché pur di star meglio avevo lasciato Sendo baciarmi, ma non mi bastava
avevo bisogno di..... un sostituto del basket e riniziai a fumare..."
Il volpino corrugò la fronte "Riniziai???"
mormorò sorpreso.
"Si.... ricordo che la prima volta che ho
cominciato avevo 12 anni ed avevo scoperto la verità su mia madre.... mio padre
mi aveva raccontato che era morta, invece quella donna ci aveva abbandonato per
il suo amante.... quella donna invece di proteggere suo figlio ha scelto
l'amante... mi sono sentito distrutto, non capivo perché avesse scelto un uomo
e non suo figlio.... la seconda invece è stata dopo la morte di mio padre.... è
morto d'infarto..."
Kaede si alzò dallo scoglio e lo guardò attentamente,
lottando contro la sua incapacità di parlare disse "per questo quando
Anzai....."
"Si... ma almeno quella volta sono riuscito a
salvarlo, invece per mio padre non sono riuscito ad avvertire l'ambulanza...
sono stato attaccato da una banda di teppisti....... non sono riuscito a
salvarlo..." sussurrò quelle ultime parole con un tono angoscioso, triste.
Hana si girò lentamente verso Kaede, il
mare impazzito si frantumava sulle rocce creando una pioggia salata che bagnava
i due, mentre il vento soffiava imperioso scompigliando i capelli rossi
portandoli tutti davanti a quegl'occhi nocciola carichi di parole inespresse,
la camicia portata avanti svogliatamente.
"Ma quando tutto sembrava perso nel
nulla..... un angelo è apparso salvandomi dall'oscurità....." gli occhi
blu si spalancarono "regalandomi luce e calore avvolgente..." una
mano leggera come il vento primaverile gli sfioro una guancia, "sei tu il
mio angelo??" finì in un soffio, mentre entrambe le mani del moretto si
posarono sul suo viso, solo allora Hana si accorse di piangere.
Le ciocche nere vennero portate indietro dal
vento rivelandovi due oceani blu ricolmi d'amore, lentamente senza fretta le
loro labbra si sfiorarono gentilmente mentre il mare in tormenta si spezzava ai
piedi di quell'amore appena nato eppure da sempre esistito.
Dolcemente la lingua di Kaede s'impadronì della bocca
di Hana, le loro lingue si toccavano creando scintille nei loro corpi e senza
accorgersene si abbracciarono avendo bisogno di quel calore piacevole, le loro
lingue duellavano senza sosta come a voler recuperare il tempo perso in liti
inutili perché già all'inizio sapevano di appartenersi.
Il primo a staccarsi fu Hana che teneramente si posò
con la fronte sulla spalla del suo volpacchiotto abbandonandosi in quelle
braccia, dove dopo tantissimo tempo si sentiva vivo e finalmente a casa.
Restarono così in silenzio, abbracciati stretti
stretti con la paura di star sognando, come per incanto l'ultima strofa di
quella canzone risuonò leggera nei loro cuori uniti per sempre.
If you need
to crash then crash and burn
You're not alone
Nel cielo oscuro un raggio di sole trapassò
quelle nubi illuminando i due ragazzi, accarezzandoli e baciandoli con il suo
calore.
"Mi piace questa canzone..."
"Anche a me Hana..."
"Chissà di cosa parla..."
Il volpino lo staccò da se e guardandolo negl'occhi
sorrise amorevolmente e in un soffio disse "lo scopriremo insieme ogni
giorno di cosa parla quella canzone..."
Nuovamente si baciarono mentre il sole ritornava a
splendere sul mare spettatore di una promessa: una vita insieme.
FINE
La
RUbricHANA
URRAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!L'HO FINITAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!
^__________^
Ru: Tzè che roba è??? é____è
Lucy_con_occhi_speranzosi: la mia nuova fic!!! Ovvio!!
Ti piace??
Ru: tzè è orrenda!!!>___< io volevo la
lemoooonnnnnnnnn!!!!
Lucy: ç________ç cattivo.... e tu Hana???
Hana_con_occhi_sognanti
Lucy: Hana ?_______?
Hana: è... è bellissima..... certo faccio la parte di
un disperato ma poi....
Ru: perché ai fatto baciare e toccare Hana da Sendo
.\_/.
Lucy: ecco... credevo che... beh.... mi serviva per la
trama...
Kaede_con_macete_in_mano: Beh a me serve la tua testa
per la mia fic...
Lucy_scappa_inseguita_da_Ru: HANAAAAAA
AIUTAMIIIIIIIIIIII!!!!!!!!
Hana: ^____^ ci penso io!!!
Hana_da_una_testa_alla_kitsune: ecco fatto!! ^_______^
Lucy: bene.... anf anf anf T_____T ok, ora passa a
salutare Enlil per aver letto in anteprima sta boiata!! E se potete commentate
ç______ç
Ru: io voglio la
lemonnnnnnnnnnnnnnnn!!!!!!>__________________<
Hana: io sono felice così!!!! ^________^ Grazie
Lucy!!!! ^__________^
Lucy: Non c'è di che Hana ^//////////////^ bene ed ora
vi lascio con al traduzione della canzone!!! ^O^
Crash and burn (Schiantarsi e
bruciarsi)
When you feel all alone
And the world has turned it's back on you
Give me a moment please to tame your wild wild heart
I know you feel like the walls are closing in on you
It's hard to find relieve and people can be so cold
(Quando ti senti tutta sola
e il mondo ti volta le spalle,
dammi un momento per favore per domare il tuo selvaggio cuore
Sò che ti senti come se ci fosse un muro chiuso in te
e' dura trovare conforto e le persone sono così fredde.)
When darkness is upon your
door and you feel like you can't take anymore
Let me be the one you call
(Quando
il buio sarà oltre la tua porta e tu ti sentirai come se non potessi fare
niente:
Lascia che io sia l'unico che tu chiamerai)
If you jump I'll break your
fall
Lift you up and fly away with you into the night
If you need to fall apart
I can mend a broken heart
If you need to crash then crash and burn
You're not alone
(Se
tu salti io romperò il tuo volo
Alzati e vola via, con te nella notte
Se tu hai bisogno di cadere
Posso riparare il tuo cuore
Se hai bisogno di schiantarti e bruciare allora fallo,
Ma tu non sei sola)
When you feel all alone
And a loyal friend is hard to find
You're caught in a one way street
With the monsters in your head
When hopes and dreams are far away and
You feel like you can't face they day
Let me be the one you call
(Quando
ti senti sola
E un migliore amico è difficile da trovare
Sei spinta in una direzione
Con tanti dubbi nella mente
Quando la speranza e i sogni sono svaniti e
ti senti come se non potessi affrontare il giorno:
Lascia che io sia l'unico che tu chiamerai)
If you jump I'll break your
fall
Lift you up and fly away with you into the night
If you need to fall apart
I can mend a broken heart
If you need to crash then crash and burn
You're not alone
(Se tu salti io fermerò il tuo
volo
Alzati e vola via, con te nella notte
Se tu hai bisogno di cadere
Posso riparare il tuo cuore
Se hai bisogno di schiantarti e bruciare allora fallo,
Ma tu non sei sola)
Because
there has always been heartache and pain
And when it's over you'll breathe again
You'll breath again
When you feel all alone
And the world has turned its back on you
(Perchè
la c'e sempre angoscia e dolore
E quando questo diventerà troppo tu vorrai respirare ancora, respirare ancora:
Quando ti senti tutta sola
e il mondo ti volta le spalle,)
Give me a moment please
To tame your wild wild heart
Let me be the one you call
If you jump I'll break your
fall
Lift you up and fly away with you into the night
If you need to fall apart
I can mend a broken heart
If you need to crash then crash and burn
You're not alone
(dammi
un momento per favore per domare il tuo selvaggio cuore:
Lascia che io sia l'unico che tu chiamerai
Se tu salti io romperò il tuo volo
Alzati e vola via, con te nella notte
Se tu hai bisogno di cadere
Posso riparare il tuo cuore
Se hai bisogno di schiantarti e bruciare allora fallo,
Ma tu non sei sola)
Spero
che vi sia piaciuta ^//////^ e se potete commentate!!!!!!
Bacioni
Lucy