disclaimers: Rukawa appartiene ad Hanamichi
e Hanamichi appartiene al SENSEI!!! (altresì conosciuto come Takehiko Inoue)
credits: grazie a Tem per i suoi suggerimenti per la trama, grazie a Xeno
per il suo aiuto col basket e grazie anche a Inoue-san per tutto
il resto!!!
Cose che capitano
di Forbidden Angelus
Parte 3/?
"Where…
uhm… did you go?"
"We went… er… to shopping… uhm…"
"Ma no, Kaede!! We went shopping!!" esclamò sua madre, dalla
cucina "Hai un quarto di sangue americano e non sai neanche un'acca
d'inglese!!"
Mentre Rukawa e Sakuragi facevano i compiti di inglese, sua madre dalla
cucina li sentiva e li correggeva quando necessario, ovvero ogni cinque
secondi.
"Non ci capisco niente." ammise il volpino.
"Anche per me resterà sempre un mistero… come si può leggere 'f' un
'th'?!! Sono pazzi questi inglesi!!" Hanamichi sospirò.
"Cosa ne dici di fare un po' di matematica?"
Rukawa annuì e prese il suo quaderno ed il suo libro…
"Allora… vediamo questo esercizio…" Hanamichi, che se la
cavava abbastanza in quella materia, finì in poco tempo e, quando sollevò
la testa, vide che Kaede si era messo le mani nei capelli ed osservava
l'esercizio come se fosse stato scritto in una lingua incomprensibile…
"Qualche problemino, kitsune?"
"Hn."
"Suppongo sia un sì?"
Sakuragi si alzò e andò alle spalle del volpino per sbirciare ciò che
stava combinando. Sorrise quando vide l'errore, o meglio gli errori.
"Non ci capisco niente." mormorò Rukawa.
"Qui si deve fare così, baka kitsune… e di qua in questo modo…
perché poi tu possa--"
Si bloccò all'improvviso. Non si era accorto che erano in una posizione
molto compromettente. Hanamichi era in ginocchio (sapete, no? In Giappone
usano quei tavolini bassi…), con il petto che aderiva alla schiena di
Kaede, la mano sinistra sulla spalla di Rukawa e sporto in avanti, il volto
quasi immerso nei suoi capelli corvini, a correggere i suoi esercizi; mentre
Rukawa stava appoggiando la testa e la sua schiena sul petto muscoloso del
rossino e stava sfiorando col suo braccio destro quello del rossino.
Arrossirono entrambi violentemente e il rossino si allontanò velocemente.
"Ehm… be'… come stavo dicendo…"
"D-Do'aho…"
"Baka kitsune!!! Come osi chiamarmi così!!"
"Ragazzi non litigate…" venne la voce di Joyce dalla cucina.
"Adesso hai capito, Rukawa?" gli chiese Hanamichi
"Rukawa?"
Non ci posso credere!!!
Si era addormentato.
Hanamichi sospirò e scosse la testa.
Non credo ci sia una cura per lui…
Il telefono cominciò a squillare e Joyce si precipitò per sentire chi era.
"Moshi moshi?"
Dopo qualche secondo la donna dai capelli neri, lisci si voltò verso
Hanamichi e lo chiamò all'apparecchio.
"È tua madre…" gli disse.
Hanamichi annuì.
"Pronto, 'kasaan?"
Rukawa si era svegliato e gli stava rivolgendo uno sguardo interrogativo.
'Ciao Hanamichi… Mi dispiace disturbarti, ma volevo chiederti un
favore…'
"Dici pure…"
'Io ho un impegno urgente, adesso, quindi mi chiedevo se la spesa la potevi
fare tu…'
"Non c'è problema… Aspetta un secondo…" si voltò verso il
volpino che stava per riaddormentarsi "Ehi, kitsune!!"
"Sì?"
"Ti ricordi quando ti dissi che avrei preparato la cena per te…"
"Sì."
"Stasera preparo io, ti va di venire?"
"Sì." (certo che parlare con Ru è come fare un monologo…
NdAngie)
"Mamma, viene anche Rukawa, okay?"
'Benissimo!! È tanto educato, quel ragazzo… Allora conto su di te!!'
"Certo, mamma… ciao!"
Hanamichi mise la cornetta a posto e si voltò verso il moretto.
"Adesso dobbiamo andare a fare la spesa!!"
Mentre Hanamichi raccoglieva tutta la sua roba di scuola, Rukawa era andato
in camera sua per prendere una giacchetto. Quando scese giù Sakuragi aveva
già la cartella in mano e le scarpe e lo stava aspettando sulla soglia.
"Se vuoi puoi lasciarla qui, la verrai a prendere dopo." gli disse
Rukawa, indicando la borsa marrone.
"Davvero?? Oh, grazie!!"
Hanamichi la posò a terra e poi uscì.
"Mamma, stasera sono a cena da Sakuragi!!" le disse Rukawa e,
senza aspettare per una risposta, uscì e chiuse la porta dietro di sé.
"Prendiamo le bici, che facciamo prima…" Hanamichi suggerì.
E così, a cavallo dei loro 'destrieri' si diressero al negozio più vicino.
"Do'aho… Sei sicuro che abbiamo bisogno di tutta quella roba??"
gli chiese Rukawa, guardando con aria abbastanza stupita (stiamo pur sempre
parlando di Rukawa, qui!!! NdAngie) tutte le vivande che il rossino stava
agguantando a destra e a manca, da ogni scaffale.
Probabilmente non sa neanche ciò che sta prendendo…
"Cosa credi, baka kitsune?? Nella nostra famiglia mangiamo bene!! Non
facciamo finta, come qualcuno che conosco… Sei troppo magro, sai?? Quanto
pesi??"
"75 kg… Perché?"
"75?!! Ma se io ne peso 83 e sono di poco più alto di te??!! Sei
troooppo magro!!"
"Idiota. Sei tu che sei grasso."
"Rukawa?!?! Come ti permetti?!! Io non sono grasso!! Takamiya è
grasso!! Io sono la perfezione!!"
"…" Rukawa rivolse uno sguardo leggermente annoiato al rossino
che cominciava ad agitarsi, cercando di farlo incavolare ancora di più.
In fondo non si annoiava affatto quando litigavano.
"Piano, do'aho… rischi di far cadere la cena…"
"Eh?? Cavoli!!" quando Hanamichi si fu calmato, riprese il
discorso "Comunque non siamo solo noi a cena… Ci sono anche Yohei e
gli altri (Ehi!!!! NdNoma, Okusu e Takamiya)…"
"Per cui siamo in…"
"Mmm… Dodici…"
Kaede lo squadrò per un secondo con i suoi occhi blu scuro, poi agguantò
due o tre pacchetti di qualcosa da uno scaffale e glieli mise in braccio.
Hanamichi rise di cuore.
"Quanta roba, ragazzi… Date una festa?" chiese loro il vecchio
commesso.
"Più o meno."
"AAAHH!!" gridò Hanamichi "Cosa ci fa lei qui??!!"
"Eh?" il vecchino lo guardò perplesso.
"Ma non avevi un negozio di scarpe??!" esclamò Hanamichi.
"No, quello è mio fratello gemello (I casi della vita… NdAngie)…
Ho capito!! Tu devi essere quel simpatico ragazzo dai capelli rossi
(*cantando sulle note di 'Anna dai capelli rossi', quel cartone animato
assurdo* Hana dai capelli rossi… NdAngie Grrrrrrr… NdHana Canto bene,
non è vero?? NdAngie Zzzzzzz… NdRu) che era andato a comprarsi le scarpe
con la sua fidanzata… mi ha detto che ci sei andato due volte!!" il
vecchietto sorrise.
"Non è la mia fidanzata…" gli disse Hanamichi, mentre Rukawa lo
guardava stupito. Di solito quando solo si faceva il nome della Akagi il
rossino perdeva le staffe.
"Lei è la fidanzata di un mio amico…"
Al che Rukawa spalancò gli occhi.
"Oh, capisco…"
Rukawa si trovò a sorridere e, all'improvviso gli tornò in mente ciò che
era successo poco prima a casa sua, mentre facevano i compiti.
Guardò in un'altra direzione per nascondere il rossore.
"Cavolissimi!! Ho lasciato i soldi a casa!!" esclamò Hanamichi,
dopo aver frugato in tutte le tasche.
"Pago io, do'aho…" gli disse Rukawa, tirando fuori il
portafogli.
"Sei sicuro di avere abbastanza soldi?"
"Sì."
Rukawa stava allungando i soldi al negoziante, quando all'improvviso ci fu
un colpo terribile, seguito da una lunga scossa, poi un'altra ed un'altra
ancora.
Il volpino si accovacciò a terra e si coprì la testa con le mani, come gli
avevano sempre insegnato (veramente bisognerebbe anche stare sotto ad un
muro portante… NdAngie Tsk! Quisquilie… NdRukawa).
"Atteno!!"
All'improvviso qualcosa, qualcuno, lo investì con la stessa forza di un
camion ed il volpino si trovò schiacciato sotto Hanamichi.
CRASH!!
Aggrottò le ciglia e spinse lo sguardo oltre le spalle del rosso.
Uno scaffale del negozio si era infranto nell'esatto punto dov'era il suo
corpo, prima che Sakuragi lo spingesse via.
"Tutto okay?"
"S-Sì…"
Hanamichi si rialzò e gli porse la mano.
La scossa era finita, e tutti e tre erano di nuovo in piedi.
"Che bel salvataggio, ragazzo…" gli disse il vecchietto
"Non se ne vedono tutti i giorni cose di questo genere…"
"Eh eh!! Ore wa Tensai!! (= Io sono un genio!!! per chi non lo sapesse
NdAngie)"
"Ehi…" Kaede lo chiamò.
"Sì?"
"Mi… Mi hai salvato la vita…"
Hanamichi arrossì un po' e fece una risatina nervosa.
"E-Esagerato!! Al massimo ti ho evitato una brutta botta!!"
"…"
Sakuragi sospirò e raccolse le banconote da terra.
"Ecco qua, nonno…"
"Lascia stare, giovanotto!!" esclamò il vecchietto "Come ho
già detto, di queste cose non se ne vedono tutti i giorni… È gratis, e
divertitevi!!"
"Ma… è sicuro? In fondo è tanta roba…"
"Tranquillo, figliolo… Spero che ci rivedremo!!" lo salutò il
vecchino, mentre uscivano dal negozio, con la spesa in mano. (ma che razza
di gente è???!! È appena venuto un terremoto e questi qui se ne vanno come
niente fosse… Io mi sarei cacata in mano, se mi passate l'espressione un
po' volgare!! NdAngie).
Appena fuori dal negozio Rukawa si appoggiò al muro e si premette la mano
destra sul petto, come per fermare il cuore che gli stava battendo
all'impazzata. Gli tornò in mente il calore del corpo di Hanamichi quando
lo aveva gettato a terra, poco prima e quel pomeriggio, mentre facevano i
compiti… C'era qualcosa di sconcertante nel calore che provava ogni volta
che Sakuragi si avvicinava a lui o lo sfiorava. Che diavolo gli stava
succedendo??!! (ma secondo te??!! NdAngie).
"Ehi, Rukawa!! Cosa ci fai fermo lì??" gli gridò Hanamichi
"Tutto a posto??"
"S-Sì, arrivo."
E così, risalirono in bicicletta e andarono a casa di Hanamichi.
"Ti aiuto a mettere la spesa a posto…" si offrì Rukawa.
"Oh, non importa!! Tanto mi serve per cucinare… Ehi, ti dispiacerebbe
portarmi la mia cartella??"
"Vado subito…"
La porta si chiuse silenziosamente e Hanamichi emise un sospiro di sollievo.
Strani pensieri gli affollavano la mente da un po' di tempo. Non sapeva
esattamente da quanto ma quel pomeriggio, per esempio, quando si era trovato
praticamente ad 'abbracciare' Rukawa, non era solo arrossito. Anche un'altra
parte del suo corpo aveva preso fuoco e al solo ripensarci diventò
completamente rosso.
E poco prima, quando aveva visto quello scaffale… per una frazione di
secondo aveva pensato che se fosse caduto addosso a Rukawa e gli avesse
fatto del male… Be', al solo pensiero era entrato nel panico…
"Maledizione!! Che diavolo mi sta succedendo??!" esclamò a voce
alta.
Cominciò a sistemare la spesa e a preparare ciò che gli serviva per
cucinare.
"Mi devo ricredere sul suo conto. Non è così freddo come sembra… A
volte sorride…"
E poi cosa mi aveva detto sua madre??
"Però non capisco… Se gli sto vicino mi viene voglia di allungare
una mano e sentirlo, sentire che c'è… Perché? Perché ogni volta che ci
separiamo, non vedo l'ora del nostro prossimo incontro?"
"Semplice. Hai una cotta per lui."
"AAAAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!" Hanamichi quasi ci restò secco "HIROSHI!!!
MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!!!"
All'improvviso, però, il rossino si accorse di ciò che il fratello minore
aveva detto.
"TU SEI PAZZO!! IO INN--"
"Guarda che ti sento anche se parli più piano."
"Tu sei pazzo!! A me quella maledetta volpe non piace per
niente!!"
"I sintomi sono quelli, Hanamichi: sei rincoglionito."
"Rincoglionito?!"
"Innamorato cotto. Rincoglionito." gli spiegò suo fratello che,
subito dopo, fu atterrato da un poderoso pugno 'alla-Akagi' del rossino.
"BAKA!!"
Il tredicenne non si scompose e, come se nulla fosse, si alzò in piedi e si
diresse verso il frigo per prendere un po' latte. (Brrrr… Certo che
assomiglia a Xeno… NdHana In effetti devo dire che mi sono ispirata a
lei… NdAngie)
"Perché? Ti dà noia?" gli chiese il ragazzino.
"M-M-M-Ma COME?!! Lui è un maschio!!! Io sono un maschio!!! Siamo
maschi!!! Maschi!! M-A-S-C-H-I!! MASCHI!!" gridò Hanamichi.
"Fin lì ci arrivo."
"Non… Non posso provare amore per lui!!!"
"Intanto l'hai ammesso."
"ARGH!!"
"E comunque non è detto che tu provi amore…"
"Aaahhh, meno male… Sapevo che non volevi dire questo…"
"Forse ti piace e basta… L'amore verrà più in qua, forse…"
"AAARRRGHH!!"
KA-POW!!!
E Hiroshi si ritrovò a terra con la fronte fumante. Si rialzò come se
niente fosse (Di nuovo… NdAngie).
"Pensaci, fratello. Poi mi fai sapere. Io esco."
"M-ma…"
La porta di salotto si chiuse e lui rimase in piedi in mezzo alla stanza
come un baccalà.
Dopo un secondo la sentì riaprirsi, si lanciò verso l'entrata.
"ECCOTI QUI!! BRUTTO--"
Si bloccò all'improvviso quando vide due paia d'occhi spalancarsi per la
sorpresa.
"Do'aho?"
"Meow?"
"R-Rukawa?? Cosa ci fai qui??"
"Idiota. La tua borsa." gli disse, porgendogli la cartella
marrone.
"E lui?" Hanamichi indicò la palla di pelo color rosso mattone
che il volpino aveva sulla testa.
"Lei." lo corresse il volpino "Be'… È arrivata mia zia che
è allergica ai gatti, così ho pensato di portarla qui. Se non ti scoccia,
ovviamente."
"No, no… lasciala pure libera qui in casa…"
Rukawa annuì e la fece scendere.
"Cosa faccio, mentre cucini?"
"Ripassiamo inglese, no?"
"Hn."
Così Rukawa si sedette al tavolo di cucina, mentre Hanamichi si
destreggiava tra i fornelli (Esibizionista!! NdAngie).
"Allora… What are you doing?"
"Cooking, you idiot!!" gli rispose Sakuragi.
"Vedo che gli insulti li hai imparati subito."
"Indispensabili."
"You are an idiot, too by the way…"
"NANI?!!"
Hanamichi gli si gettò addosso.
"Ripetilo se ne hai il coraggio!!"
"Idiot."
"ARGH!! You stupid fox!!"
E così nella cucina volarono farina, uova, altre cibarie, utensili ed
insulti. In inglese.
Quando l'Armata Sakuragi, la madre, e i fratelli di Hanamichi tornarono
trovarono in due seduti a terra, coperti di ciò che doveva essere la loro
cena, ansimanti.
"Ma cos'è successo qui??!!" esclamò Yohei.
"Stavamo ripassando inglese!!" esclamò, innocentemente,
Hanamichi.
"Idiot.…"
"Baka kitsune!! Puoi anche smetterla!!"
E così anche quella sera ripiegarono sul sushi del ristorante della
famiglia di Uozumi.
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