Contraddizioni di
Neko
Che strana questa sera. O forse sono solo io ad essere veramente strano.
Questa è una domanda a cui non sò rispondere, sinceramente.
Mi sento risucchiare in un mondo che non mi appartiene.
Io che ho sempre odiato quei libri noiosi.
Io che non sono mai stato sdolcinato.
Anzi ho sempre detestato quelle porcherie, quelle frasette dolci che si
dicono tra innamorati.
Le parole sono preziose e ho sempre preferito non eccedere nel pronunciare
un "ti amo".
Forse sbaglio.
Forse ho sempre sbagliato.
Ma io sono fatto così.
Se al mio compagno che mi dorme accanto non stà bene può pure andarsene.
Stupido.
Mi viene quasi da sorridere della mia stupidità.
Lo sò da solo che senza lui non esisterei.
Ma non gli darò mai la soddisfazione di sentire queste mie parole.
Lo sapevo che sarei precipitato in quel baratro pieno di pensieri.
Ma la colpa non è mia.
Ma del mio do'aho.
La colpa è sua perchè come un cretino stà iniziando a leggere qualcosa.
ma non è un semplice "qualcosa" è una poesia.
Ha il vizio di farlo quasi ogni sera.
Ma ogni volta è diversa.
-Kaede ti va di sentire il grande tensai leggere una poesia-
Sbuffo.
Fingo che non mi importi nulla.
Cavoli, mi contraddico sempre.
Ma quello che ha tra le mani non è un semplice libro di poesie.
No, è una raccolta di poesie giapponesi.
-Ma fammi il piacere-
Provo a stuzzicarlo un po.
Vediamo se riesco a far scaturire una qualche reazione da parte sua.
Chiude gli occhi. Respira profondamente. Li riapre e si gira verso di me e
sorride.
Che gli prende. Non mi aspettavo una reazione simile.
Io l'ho provocato perchè si gettasse su di me per prenderci a pugni e
finire con i nostri due corpi uniti in una lotta sessuale.
Che cavolo di pensieri.
Possibile che non riesca a pensare ad altro.
E come sarebbe possibile.
Hanamichi sembra volermi provocare ogni notte.
Chissà come gli è venuta l'idea di rimanere seduto sul letto, con solo
un paio di slip.
E poi per cosa.
Solo per leggere una poesia.
Riporta ancora una volta l'attenzione su quel libro. Lo sfoglia. Si ferma
e vedo i suoi occhi illuminarsi.
Ha trovato quel che cercavo. Un altro modo per torturarmi.
Vedo le sue labbra aprirsi e le parole uscire dalla sua gola.
-Hito no mite... Koto togame senu... Yume ni ware... Koyoi itaran... Yodo
sasu na yume...-
Si ferma. Sospira ancora una volta.
I suoi occhi si chiudono mentre le sue belle mani chiudono di scatto il
libro.
Eppure io mi rendo conto che forse quella breve poesia identifica qualcosa
di vero.
Un desiderio suo.
Un desiderio mio.
Un nostro desiderio che vorrebbe realizzarsi.
Apre gli occhi. Si gira vero si me e sorride.
Non un semplice sorriso.
Non uno di quelli cretini che usa di solito di fronte agli altri.
Ma un bellissimo sorriso, sincero, puro che offre solo e soltanto a me.
-Hai capito?-
Certo cretino che ho capito.
-NO...-
Voglio divertirmi un po' a sfotterlo.
E' così bello vederlo incavolarsi e poi gettarmisi addosso.
-Baka... ho selezionato quelle poche parole per farti capire un messaggio
importante-
MI stupisco.
Non capisco come abbia fatto ad urlare quella frase tutta assieme.
Ma almeno respiri ogni tanto?
Eh mio piccolo dolce e innocente do'aho?
Vorrei chiedertelo ma poi finirebbe tutto col prenderci a pugni.
Ma che cazzo dico?
Son forse impazzito?
Non volevo forse che lui arrivasse alle mani.
Contraddizioni.
MI contraddico sempre.
La mia vita è una contraddizione unica.
A volte vorrei restare solo.
Ma la paura di rimanervi mi avvolge.
Non è una semplice paura.
Io non ho paura di nulla.
Ancora.
Ma stasera non sono proprio in me.
Ma...
Mi sembra non lo sia neppure Hanamichi.
-Cosa fai?-
Son curioso di vedere cosa mi risponde.
La sua innocenza di solito gli impedisce di parlare.
Ma le sue mani si muovono.
Sul mio corpo.
Su di me.
-Nulla-
E sorride ancora una volta.
Mi manca il respiro.
Quel sorriso nasconde dietro di sè una muta proposta.
I suoi occhi nocciola stanno diventando scuri.
Si china su di me. La sua bocca si accosta al mio orecchio. La sua lingua
si insinua al suo interno mentre le sue mani cominciando a vagare sul mio
corpo.
Sempre più affamate vagano verso il basso.
Mi accarezzano.
Lo stesso percorso lo intraprende la bocca che aiutata dalla sua lingua
lascia una scia umida su di me. Un percorso che non intende interrompere
come avevano fatto le mani.
NO e lui a prende a torturati.
Certo quello che mi stà facendo e continua a farmi è solo una tortura.
Quanto lo amo e lo odio quando fa così.
Ansimo e getto la testa all'indietro conscio solo della sua bocca che
accoglie il mio sesso completamente in bocca.
Quella bocca calda e accogliente che prende a muoversi per tutta la mia
lunghezza.
E' come se la porta del paradiso mi si spalancasse.
Come se un angelo dai capelli rossi allargasse le sue ali bianche mentre
allunga una mano verso di me.
Ed io allungo la mia di mano verso quella magnifica creatura.
E con un grido raggiungo il paradiso.
-Non dirmi che sei già stando Kacchan-
Apro gli occhi. Lentamente.
E lui è lì di fronte a me.
Stupendo.
E' bellissimo, una creatura che credo non appartenga a questo mondo. Forse
in realtà lui è un angelo. E io neppure lo sapevo. O forse sono io un
diavolo visto che come al solito stò invertendo le nostre posizioni.
-Mai..di te-
E con questa frase che anche stanotte faremo l'uno parte dell'altro.
E' con queste tre parole che riuscirò anche stanotte ad entrare nei suoi
sogni.
Riusciamo ad entrare uno nei sogni dell'altro solo per un banale stupido
motivo.
Bè non è poi così banale, almeno per quello che identifica il nostro
rapporto.
E ancora una volta mi perdo nelle mie contraddizioni.
-TI amo-
E vedo che i suoi occhi si allargano.
E' il solito do'aho.
Sbuffo, stanco di questa maschera che ormai da troppo tempo mi porto
dietro.
Sorride.
E la mia maschera si scioglie ora e per sempre.
Ma solo per lui.
Solo per quando staremo soli.
-Mmmh non ti credo... baka-
MI piace questo gioco pieno di contraddizioni che intraprendiamo ogni
volta che io stò per entrare dentro di me, e a volte quando sei tu ad
entrare dentro di me.
A volte. Sì.
Perchè è una cosa che ti concedo molto raramente.
E tu lo sai.
Ma ora.
Ora che il sudore mi scende dal viso.
Ora che le mie spinte prendono un ritmo accelerato.
Ora che ti stò amando.
Ti dico due semplici parole, testimoni del mio mondo di contraddizioni.
-Ti odio.. va meglio-
E tu in tutta risposta ti appropri delle mie labbra.
E le nostre lingue iniziano a lottare mentre finalmente le nostre anime si
toccano.
E tu sorridi ancora una volta mentre vengo dentro di te e tu vieni su di
noi. E questo è stato solo un'altro modo per testimoniare quello che ci
lega.
Un amore fatto di tante contraddizioni.
Ma pur sempre una amore vero.
Un amore che sono sicuro, nonostante le mille difficoltà che incontrerà
nella vita non si fermerà mai.
Andrà incontro alla corrente e sfiderà l'intero mondo.
Perchè questo mondo nel quale noi viviamo ci disprezza.
Disprezza l'amore che unisce due persone dello stesso sesso.
Ma noi non siamo due ragazzi.
O no sarebbe troppo facile definirci così.
Noi siamo un corpo, una anima e un cuore uniti per l'eternità.
Fine........
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