Constantin e Sebastian, due biondi troppo innamorati

 

parte II - Tattica di gioco... e non solo

 

di Osiris

 



Dunque avevamo lasciato Sebastian in preda ad un attacco di super-ira, nei confronti di Costantine; niente meno che il suo nuovo capo, ossia colui che gli appena rubato il posto di lavoro!!!

 

Parte 2: Tattica di gioco...e non solo...

 

Raggiunsi il mio nuovo ufficio. Era decisamente diverso da quello che possedevo prima: era 2 volte più piccolo e il computer avrà avuto almeno 10 anni!!

Mi guardai un attimo intorno, cercando di ambientarmi con un solo sguardo, ma non fu sufficiente. Non ci pensai ed accesi il computer....le mani un po’ mi tremavano, intanto che tentavo di far tornare la mia pressione ad uno stato normale. Alzai lo sguardo al pc, e vidi aperta una conversazione su msn.

-Ma chi cavolo...-

-Ahhhhhhhhhhh!!!!!!!- urlai cadendo dalla sedia.

Indovinate chi era? Il diavolo...lui...il Signor Costantine Baker!

-Sai...Sebastian, secondo me, dovresti fare un po’ di sport...SEI TROPPO STRESSATO...Caro mio!-

-Invece io, le vorrei fare una richiesta...o si fa i cazzi suoi e mi lascia in pace o io giuro io la denuncio!!-

-Denuncio?! Su Seb non ti sembra di esagerare!! Che male c’è! A voler parlare con una persona di così gran fascino come te?!-

-Già! Ma se la persona in questione non ha intenzione di farlo?!-

-Beh!Allora...ti propongo di darmi del tu...anche se la risposta è negativa...ovvio!...-

-Che cosa centra il dar del tu?!-

-AH!AH! CI STO RIUSCENDO... STAI  PARLANDO CON ME!!!!!!!-

-Ok...allora...Sei Infantile! Baker...Infantile!-

-Scommetto che hai fatto un mezzo sorrisetto?! Comunque...Ti vorrei invitare a bere un caffè insieme domani...magari a quel bar qui vicino...com’è che si chiama?!-

-Il SWEET DREAM, intendi?...Cosa sto dicendo...perchè dovrei venire con te a far colazione?-

-Beh! D’altronde perché non farlo, Seb?!-

Sbuffai, con la testa fra le mani. Uffa! Si può sapere come faceva quel tipo, a convincermi a fare tutto quello che voleva?!Mi aveva rivoltato come voleva lui, e io ci ero cascato in pieno...

Fatto sta! Che domani sarei dovuto andare a far colazione con lui...la sola idea, mi faceva venire brividi!! Sarei riuscito a non ucciderlo preso da un attacco di ira?! Un pugno glielo avrei dato volentieri...ma passare come assassino, non era certo nei miei piani...

 

Il mattino dopo mi presentai davanti al bar. Sotto l’ombrello, dato che anche quel giorno, pioveva a dirotto. Se davvero la città doveva allagarsi avrei tanto voluto annegarci anch’io dentro!! Ma a farmi tornare coi piedi per terra, fu proprio lui, Costantine.

-Ehilà! Sebastian...non dirmi che è da tanto che aspetti...-

-No!Sono appena arrivato anch’io!- dissi io, con poca vitalità. Entrammo nel bar e ci sedemmo al primo tavolo che capitò.

-E’ un vero peccato che anche oggi il tempo sia così!-

-Già! Poi quest’umidità, mi fa venire i capelli crespi!!- risposi io, tentando di far asciugare un ciuffo, che era fradicio di pioggia.

-Beh! Anch’io, se avessi quei magnifici boccoli, me ne prenderei cura!!- disse lui, incantandosi a guardare i miei capelli.

-Grazie...beh!...io credo che tutti i capelli vadano sempre curati, sia lisci che ricci...-

Passammo un minuto di silenzio a osservare l’uno gli occhi dell’altro. Poi presi dall’imbarazzo, ci voltammo dall’altra parte. Verso la quale stava per arrivare la cameriera.

-Cosa ordinate Signori?!-

-Un caffè lungo...grazie!- dissi io, dato che Costantine, mi fece cenno con la testa.

-Un cappuccino...grazie!- disse lui, senza indecisione.

Le ordinazioni furono eseguite immediatamente, e fummo serviti.

Passammo i primi minuti, a sorseggiare le nostre calde bevande, poi d’un tratto Costantine appoggiò la tazza sul tavolo. Io deglutì con fretta, pure scottandomi la lingua.

-Ehm...volevo chiederti se avevi qualche consiglio per il lavoro...insomma tu sei già stato capo in questo studio...quindi...-

-Certo!...e volevo anche scusarmi...mi sono comportato in modo pessimo ieri...-

-Non c’è problema...-intervenì subito lui, ma io continuai.

-No! Veramente...mi sono reso conto solo ora...di aver sbagliato...SEI UNA BRAVA PERSONA...e meriti tutto il mio rispetto...anche perché ora sei il mio capo!-

-Potrò ancora leggere nel tuo blog??!!!-

-No! Quello te lo impedisco...Ehi! Sono fatti miei!!!!!!- dissi io, con fermezza, che ben presto si sciolse in una risata di entrambi.

 

La sera non facevo altro che ripensare a quella mattina al bar: i nostri sguardi che s’incrociavano e poi quella scossa in tutto il corpo, ed uno strano aumentare del battito cardiaco...ERA BELLISSIMA QUELLA SENSAZIONE! Ma ben presto tornai con i piedi per terra! Cosa mi stava passando per la testa??! Cos’era quella confusione che mi sentivo dentro??!

                                             Continua....