Constantine & Sebastian, due biondi troppo innamorati!

parte I - Il nuovo capo

di Osiris

 

Salve a tutti!! Il mio nome è Sebastian Harris ed ho 27 anni. La mia professione?! Avvocato presso lo studio legale della città di Leicester(in Inghilterra). Ci lavoro ormai da 2 anni e mezzo e sono il capo; d’altronde anche ai tempi del liceo sono sempre stato il leader o comunque il capo di qualcuno. Odio questa posizione, perché non c’è persona che non ti ammiri; e le ragazze, credo siano per me da sempre il peggior incubo....insomma al liceo non passavo un solo momento nella mia giornata, senza essere circondato da almeno 10 ragazze. Un po’ per un fatto estetico un po’ per denaro. Così all’inizio non mi dispiaceva essere tanto popolare ma dopo qualche anno mi stufai e decisi che non avrei più neanche voluto sentire l’odore di una donna. Così preso il diploma, incominciai il corso di giurisprudenza ad Oxford. La scelta che feci non fu molto motivata...semplicemente non mi piaceva il movimento, non mi piaceva fare le cose con fretta.Così credetti che il lavoro d’ufficio facesse per me.               Di sera infatti, mentre i ragazzi della mia età andavano a ballare, io restavo in casa per leggere comodamente sdraiato sul mio letto un libro oppure per guardare la tv accarezzando di tanto in tanto la mia miciona, Sissi. Possibile che la mia gatta fosse in quegli anni, l’unica cosa che amassi sinceramente?! Anche con le ragazze con cui ero stato, non avevo mai provato quel sentimento che ti sconvolge, che non ti fa dormire la notte, e che ti fa tremar le gambe prima del tuo primo appuntamento, nulla del genere. Mia madre diceva che dovevo sposarmi al più presto ed avere figli, così da renderla una felice nonna, ma io non volevo, e più glielo ripetevo, più lei trovava ragazze da farmi conoscere!!! Così io davo buca oppure le lasciavo dopo due minuti che le avevo conosciute.

Sì! Ero un bastardo, insensibile...lo so, non era certo giusto che mi vendicassi dei miei anni infernali, su giovani donne che non centravano niente. Ma ai tempi dell’università ODIAVO LE DONNE e le evitavo come fossero una sostanza nociva.

 

Quindi presa la laurea in giurisprudenza, trovai immediatamente lavoro presso questo enorme studio legale; è bastato mostrare il mio curriculum: pieni voti sempre e mio padre primario di chirurgia. Passarono 2 mesi e mi elessero capo e solo ora mi rendo conto che il mio ruolo di capo aveva anche un lato positivo: potevo assumere chi mi pareva. Infatti approfittai di questa posizione per assumere segretarie o avvocati donne che potevano essere solo vecchie o lesbiche convinte. Tutto questo almeno fino a quel fatale giorno che cambiò la mia esistenza.

 

Mi ricordo bene, era un venerdì, fuori diluviava, la primavera alle porte, ed ero arrivato allo studio con 10 minuti di ritardo per il gran traffico mattutino. Tutti mi fissarono, ma nessuno osava fiatare né fare il minimo movimento. Decisi di ignorarli e mi prestai a prendere l’ascensore; solo in quel momento Sam, uno dei miei più fidati colleghi, mi fermò e mi disse.

- Ehm...il tuo ufficio è passato nelle mani del nuovo capo...si chiama...ehm...Costantine Baker, se non sbaglio...mi spiace Sebastian!- e detto ciò, mi posò la mano sulla spalla per darmi forza e poi tornò nel suo ufficio. Rimasi impalato per qualche secondo, mi sentì le gambe diventarmi molli poi il sangue pulsarmi con violenza come se volessi furiuscire dal mio corpo. Non ci vedetti più, volevo solo sentire qualcuno che mi svegliasse e mi dicesse che era tutto un incubo. E invece nessuno si prestò a rassicurarmi con queste parole. Presi l’ascensore, nonostante la segretaria mi urlò.

-Dove sta andando Signor Harris? Il suo ufficio è qui al piano terra!!-

Non l’ascoltai e premetti il pulsante “7” dove si trovava il mio ex-ufficio. Avevo perso il senso della ragione...COSA AVREI FATTO UNA VOLTA INCONTRATO CHI MI AVEVA FREGATO IL POSTO?! Questo non lo sapevo! Le mie gambe marciavano come da sole, solo rabbia...e disperazione...sentivo dentro di me.

Raggiunsi l’ufficio che per 2 anni e mezzo era stato mio. Non bussai, spalancai la porta ed entrai senza salutare, gli occhi che fremevano di vedere chi era quel bastardo, che mi aveva fregato il posto in quella scrivania. Ben presto misi a fuoco l’immagine davanti a me, un ragazzo con i capelli a spazzola biondi, occhi verdi e sorrisetto da stronzo.  Ma ciò che più mi dava fastidio nel suo comportamento erano le gambe comodamente poste sulla mia scrivania. Mi fissò e mi disse.

-Ciao! Tu carino! Devi essere Sebastian!-

-Come scusi?!- dissi io trattenendo la rabbia.

-Chiedevo solo se eri tu, il ragazzo a cui apparteneva quest’ufficio.-

-Non ci posso credere...- cominciai io, con la vena del collo che mi premeva più che mai.

-Ti riferisci al fatto che finalmente, puoi essere una persona comun...- sbattei le mani sulla scrivania e presi ad urlare con tutta la voce che mi sentivo in corpo.

-Si può sapere chi cavolo è lei?! Viene nel mio, IL MIO ufficio, mi ruba il posto di lavoro, mette le sue scarpe sulla mia scrivania, mi da del TU e inoltre legge anche le mie cose strettamente PRIVATE!!! RISPONDA SE HA LE PALLE!-

Alzai i tacchi e uscì dalla stanza, intanto che il mio nuovo capo mi chiamava.

-Sebastian fermati!! Ti offro una tazza di te, e ci chiariamo...su! Non fare così!!Sebastian!!!!!-

                                                 

                                                                    Continua...

 

 

p.s. Dedico questa prima parte a tutti coloro che mi hanno sempre dato una mano. E vorrei ringraziare in particolare le mie 4 migliori amiche, senza le quali non potrei sopravvivere durante questa calda estate. Grazie di esistere.

                                                          La vostra Osiris

                                                           With love