Comunque tuo

di Hymeko


Mi appoggio al tuo petto, cingo la tua vita con un braccio, intreccio una gamba con le tue…ti coprirò completamente, col mio corpo. Sarò la tua trapunta, morbida e calda.
Almeno, per stanotte, avrò la certezza che non te ne andrai…che non mi lascerai, di nuovo.
Ami Sendo, me l'hai detto chiaramente.
Che sarei stato solo un palliativo, per te.
Una distrazione, per non pensare a lui, che di te non ne vuol sapere.
Quel porcospino non è gay, lo hai scoperto per caso, in una delle rare uscite trasversali alle squadre. È etero…come tu credevi d'essere.
E io, unico a cogliere il tuo dolore, mi sono offerto a te.
Confessandomi, servendo il mio sentimento alla tua vista, al tocco della tua mano.
"Io sono gay"
ti ho rivelato a fior di labbra, quella notte.
Baciandoti piano, assaporando l'immobilità delle tue labbra, fredde e inerti d'una statua.
Perché non erano quelle che in realtà volevi, coprissero la tua bocca rossa.
Scusami, per non essere Akira. Sono solo Kaede…e ti amo.
Mi fa male, averti fra le braccia, poterti possedere.
Perché so che non è me che chiami, nel tuo cuore, mentre mi spingo in te.
Non è il mio sesso, quello che vorresti ti facesse godere. Ciò che ti faccio provare io, è solo una superficiale patina di felicità…l'amore vero, non mi concedi di consacrartelo.
Un tuo capezzolo svetta piccolino, all'altezza della mia bocca…allungo le labbra, lo prendo fra esse, piano. Non voglio farti male, né svegliarti…voglio solo recitare, e non più limitarmi a sognare, il mio ruolo reale, quello d'innamorato felice.
So che non lo sarò mai, che centinaia d'altre volte mi lascerai, per andare da lui.
Per chiedergli solo una possibilità.
Un perché, al suo rifiuto ostinato.
E il no secco che ti spezzerà il cuore, ti ricondurrà da me, dove sai troverai sempre rifugio, in ogni momento.
Perché ciò che provo per te, va oltre il dolore. Accetto senza problemi, le ferite con cui marchi il mio animo. Significano che stiamo assieme, almeno.
Mi va bene, essere usato così, come consolazione. Non avrò mai altro…devo accontentarmi.
Se insistessi, coi miei sentimenti, ti perderei certamente…e non voglio giungere a questo. Sono in una situazione diversa, da te.
Tu puoi continuare a perseverare con lui, perché non hai nulla da rimetterci. Sai che ti dirà di no, sai che io sarò qui a coprirti di baci, per consolarti in silenzio.
Io no…se tentassi ancora di violare il tuo cuore, ho paura che mi sfuggiresti, seccato dalla mia testardaggine. È un grosso controsenso, che ti comporti con me, esattamente come Sendo con te…ma è perfettamente comprensibile, la logica è sempre stata annientata dall'amore.
E siamo tutti perdenti, qui.
Sendo, che continuerà a trovarti alla sua porta, a chiederti solo un palpito della sua vita.
Tu, che vedrai quella porta chiudersi, nasconderti il ragazzo che ami ma non lo sbuffo che esplode dalle sue labbra, nel vederti ancora lì.
Io, che sevizierò di nuovo il mio amor proprio, pur di averti fra le braccia, pur di poterti baciare.
È un circolo vizioso di dolore e finzione.
L'unico vero è Sendo…lui è sempre stato chiaro, in fondo lo dobbiamo ringraziare, non ci ha mai riempito, di false speranze. Cosa rara, al giorno d'oggi.
Mentre noi due, ci nutriamo solo di sogni…non stiamo vivendo realmente.
Incatenati alle nostre speranze, continuiamo nella lucida follia della nostra consapevole caduta, obbligandoci a sperare in una felicità che non potremo mai raggiungere…noi non siamo stati destinati, a essere felici.
Maledico il destino beffardo, che mi ha fatto innamorare di te, che ti ha fatto accettare il mio conforto…ci ha amalgamati in una spirale senza via d'uscita, una semplice crudele realtà dove non potremo che annegare, nella nostra illusione...

Fine


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