AVVERTENZE:
se a qualcuno disturbano le storie che trattano di sentimenti fra ragazzi dello stesso sesso non legga
ciò che ho scritto.
il
Racconto è originale, di
mia ideazione (Rating Pg/R(lievissimo)
(c’è solo una piccola parte in cui è presente un po’ di violenza ma non è il tema
centrale del racconto)
i due protagonisti sono due adolescenti alle prese con
Come al mio solito non ho fatto il nome di scuola e vie circostanti ad essa.
se in ciò che scrivo posso apparire
influenze di altri racconti magari da voi letti o scritti perdonatemi, da
qualche tempo sono un appassionata di racconti e ff
che trovo su internet, inevitabilemente un po’ mi hanno cambiato anche nel modo
di scrivere.
ringrazio il sito che mi ha permesso
di pubblicare il mio racconto e le mie carissime fan Ely e manu, Chase e Giugy!!
auguro una buona lettura a tutti
e... a dopo!!!
Consiglio: leggete il racconto ascoltando
linkin park e 30 seconds to mars (il primo album) le canzoni piene di energia
ma con i testi profondi fanno entrare meglio nella testa dei due personaggi chi
legge!!!
PERSONAGGI: Phai X Alex
Compagno...
By Ombra
Oggi: la giornata più noiosa mai trascorsa in
queste quattro mura.
Fuori l’atmosfera lugubre di una Milano uggiosa,
dentro.. beh, dentro le facce assonnate e piuttosto
intorpidite dei miei compagni non danno un gran sostentamento per evitare
almeno di sprofondare completamente nel banco: unico modo per passare il tempo.
Solo due ore sono passate dall’inizio delle
lezioni, ma la noia è già scesa su tutti noi.
In più oggi il mio compagno di banco non c’è,
credo 40 di febbre a letto, e il mio migliore amico sembra essersi dileguato,
lo ho visto all’entrata nel cortile ma una volta
salite le scale.. puffhh.. è sparito!!
Non che la cosa mi desti
troppa preoccupazione.
È grande e grosso e sa badare a se, dopo tutto è una cintura marrone di judo, prossimo alla nera.
Però.. è comunque
strano: di solito salta solo i giorni con più ore e solo se ci sono tipe pronte
a... va beh avete capito.
E invece.. oggi.. No.
Proprio ieri mi chiama dicendomi
“Ho
lasciato l’arpia e ho deciso che non voglio tipe per un bel parecchio”
Con questo dubbio ora me ne sto spaparanzato sul
banco, tanto il prof ha perso le speranze, no.. non
con me.
Io sono “Mister diligente” sono il più “secchione” qui dentro...
Il prof infatti è
occupato a calmare due ragazzi che continuano a lanciarsi palline di carte,
sempre se prima riesce a far smettere quelle due che stanno fumando, non credo
quindi che io.. faccia la differenza.
Sono calmo di solito, ma no
non ho ne gli occhiali ne l’aria da super genio, quella da imbranato un po’ si,
Nina dice che è per questo che alcune ragazze si invaghiscono di me, mi vedono
come un cucciolo bisognoso di coccole.
Credo che mia cugina abbia ragione, dopo tutto,
peccato che le suddette ragazze dopo che io presento loro il mio migliore amico
dimenticano completamente me e la mia aria da cucciolo
e si avvinghiano (anche letteralmente) al teppista, scapigliato e un po’
stronzo del mio amico.
Io non so dire se è bello però sapete, certe cose
sono palesi no?
Nonostante lui non sia il classico belloccio e
soprattutto non sia sempre in tiro ha uno sharm tutto
suo.
I lunghi capelli biondi, che per ragioni di sport
ultimamente sono più corti, incorniciano un viso dai lineamenti forti, marcati ma mai duri.
La fossetta sul mento, la fronte larga al punto
giusto e la guance leggermente paffute sugli zigomi
gli donano un espressione senza tempo, potrebbe avere benissimo più di
vent’anni per uno che non lo conosce... beh certo se non si calcolano i
vestiti.
Il suo viso è un misto tra oriente e occidente.
Capelli chiari, occhi blu intensi e una struttura
fisica slanciata.
Ma la carnagione tende all’olivastro, le spalle
sono ampie, possiede grande prestanza fisica e un
magnifico taglio degli occhi leggermente schiacciato e allungato ai lati,
questo particolare soprattutto gli conferisce allo sguardo un tocco che ricorda
molto il Levante e che inevitabilmente incanta.
Un mix travolgente che fa sbavare tutte le mie...
care compagne di classe, si vede che oggi non c’è!!!
Nessuna sta bisbigliando, niente bigliettini di
carta in giro per la classe.
Ma soprattutto nessuna che mi chiede se per caso
posso dargli il numero del mio amico!
Sorrido al solo pensarlo.
Come fanno due persone così diverse a... essere
amici?
Io spesso schivo, riservato, ma anche dolce e
paziente che riesce sempre a dire qualcosa anche nei momenti peggiori ma che al
minimo accennare di situazione imbarazzante arrossisce.
Sono timido e taciturno per la
maggior parte del tempo, non mi piace
la confusione e.. odio ballare:
Diciamo pure che non sono amante del contatto
fisico.
Lui.. beh lui: il mio
contrario, letteralmente!
È un casinista, pronto sempre a far caciara.
È irruente e intollerante, raramente riesce a
confrontarsi con gli altri senza insultare.. o farsi
insultare; non si imbarazza per nulla, ha visto un film porno mentre suo padre
e l’aspirante “mamma” di turno stavano discutendo nella stanza accanto!
Mah?!?
E poi è del tutto spregiudicato e.. non ha pudore!
Parla con chiunque e fa conoscenza in cinque
minuti, adora il bacano, fa il Dj
in una nota discoteca milanese tre volte a settimana ed è un discreto ballerino
di Hip Pop.
Ecco dopo che vi ho detto
ciò voi penserete: ok è davvero impossibile un’amicizia tra loro!!
E forse è così..
Perché dico questo?
Perché in effetti noi
siamo come due fratelli... beh.. fratelli.
Io direi..
Anzi come dice Nina, sembriamo una vecchia coppia
sposata!
Ci completiamo le frasi a vicenda, a volte quando uno sta per chiedere qualcosa a l’altro
quest’ultimo lo intuisce prima e risponde, senza la domanda, un solo sguardo ci
fa intendere molto (esempio di frase tipo: oggi i miei mi hanno sgamato, lezioni forzate per tre settimane, o.. con la tipa
ieri tutto bene.. grazie per il motorino) già.
Forse ci sto pensando così intensamente perché in
questo momento la classe è più silenziosa del solito, fin troppo anche per me!! Che noia pazzesca!
Non ci sono materie che mi interessano
oggi, matematica.. mh.. noh!!
C’è anche il supplente oggi.
Inglese, un po’ ma la prof si sta dedicando a
correggere i nostri compiti in classe di settimane a scorsa e l’ora dopo... puffh.. educazione fisica.. grrr che scocciatura!
Sbuffando mi guardo intorno notando che da dieci
minuti è iniziata la terza ora.
Ci sono molti banchi vuoti,
forse Alex ha la febbre.
Alex.. il mio amico..
migliore amico, direi unico se togliessi Nina.
Ah non ho ancora detto io chi diavolo sono?
Beh capita spesso che io pensi ad altri, soprattutto a lui invece
che a me..
Comunque mi chiamo Phai: no non è inglese.
No neanche francese!!!
No non è pachistano e... perché iracheno??
No non è neanche canadese e..
No non è giapponese!!
Si, ecco, bravi è greco.!
Io sono italiano però a tutti gli effetti, tifo
anche il Napoli..
Comunque, dicevo di me??
Il mio nome: si lo so da
me che è strano ed ha tutta una sua storia, che non ho voglia di dirvi.
Ho una sorella più grande, che da anni sbava per
il migliore amico.. arghh
quanto mi da fastidio!
Ha ventitre anni ed è
all’università ora, sono quasi cinque anni che non c’è a casa, eppure quando
c’è fa la gatta morta con Alex, ogni volta che torna è “un appuntamento”
abituale.. argh!
I miei.. beh mia madre è
sparita poco dopo la mia nascita e.. mio padre, beh lui è un mito, perché?
Perché ha cresciuto me, mia sorella e
i figli del suo migliore amico da solo.
Come, cosa centrano i figli del suo migliore
amico?
Uno è Alex, il mio migliore amico, è per questo
che vi dico che siamo quasi fratelli.
La mia “cugina” come la chiamo io è acquisita, la
conosco da una vita l’ho conosciuta per caso una volta
in vacanza e da allora non ci perdiamo un secondo, ora che so usare internet al
meglio ci scambiamo anche molte email.
Beh.. allora parlavo di
me.. visto che non sono capace!!
Il migliore amico di mio padre è
a capo di una grande industria mondiale, non mi sembra il caso di
citarla.
Per anni ha tenuto in piedi un matrimonio che
stava andando a rotoli e pochi mesi dopo che mia madre se ne
è andata anche sua moglie lo ha lasciato, da solo con tre figli da
crescere.
Beh lei ha chiesto il divorzio e credo che ora si
sia risposata, comunque non ha voluto l’onere
dell’affidamento dei figli.
Dato di fatto: io da piccolo in casa
avevo sempre tre persone in più:
Alex e le sue due sorelline, beh sorelline una ha l’età di Sharm,
se non un anno in più e l’altra un anno in meno di me.
La nostra amicizia è nata così, per la
convivenza.
Abbiamo smesso di “abitare insieme”
quando io avevo circa 10 anni cioè più o meno 5 anni fa.
Siamo rimasti uniti anzi...
ci siamo avvicinati ancora di più.
Ora che siamo adolescenti, io ho da poco fatto i
quindici lui ne ha diciassette, ci vediamo in pratica quasi per 18 ore al giorno, se non parliamo dei giorni in cui si accampa a
casa da me perché il padre lo ha cacciato, e in questi due mesi è capitato
spesso.
Passiamo le ore di scuola insieme, quando c’è,
andiamo di solito a mangiare in giro, o da mio padre in ufficio, cioè nella rosticceria che c’è sotto il suo ufficio.
Quando ci sono i suoi allenamenti
io studio, di solito sugli spalti perché quando il signorino ha finito vuole
sempre ciularmi i compiti per copiarli, perché tanto
lui non li avrebbe comunque fatti, quando poi non ci sono gli allenamenti, lo
costringo per almeno due ore a studiare seriamente e ogni tanto succede.
La sera poi si esce, questo è il suo campo, infatti decide sempre lui.
Comunque non pensiate passiamo il tempo sempre noi soli, cosa
che avvolte vorrei molto, perché sicuramente intorno a lui c’è sempre un intero
alveare.
Lui dice che siamo una
“compagnia” ma io non sono molto d’accordo!
So a mala pena i nomi di quatto di loro, ci sono
una decina di ragazzi grandi quanto Alex, se non di più e altrettante ragazze
sempre di quell’età, io mi chiedo ogni tanto perché continuo a seguirlo la
sera.
Forse perché se non lo faccio mi si attacca,
testualmente, al braccio e mi dice che sono un amico
ingrato e che non c’è nel momento del bisogno, fa gli occhi da cucciolo e..
voilà... mi frega!!!!
Nelle ultime due settimane ho battuto tutti i
miei record in orari, in negativo!
Sono arrivato a rientrare a casa alle 4 e
Detto ciò voi vi stupirete ancora di più.
Come diavolo facciamo ad
essere amici?
Beh.. io proprio non lo
so!
So solo che quando lui ha un problema non chiama
le oche che gli starnazzano intorno, ne tanto va dai maci finti palestrati, che si
atteggiano sempre ad amiconi.
No, lui viene da me.. in
lacrime, con una smorfia al posto del viso, con un ghigno diabolico presagio di
vendetta.. viene da me e si rintana.
Alcune volte lo striglio, gli dico
che ha sbagliato.. altre lo abbraccio e gli dico che andrà tutto bene.
E poi ci sono i suoi momenti felici, i momenti che
lo fanno gioire e che lui condivide con me.
Si siamo amici.
“Ah.. ecco, parli del
diavolo eh.. spunta il messaggio”
Nella mia tasca con violenza ha vibrato il mio
caro compagno di avventure, è un cellulare che ha così
tante funzioni che a volte dimentico sia un apparecchio per chiamare: lettore
mp3, palmare, agenda, calcolatrice, registratore, video e fotocamera
e.. molto altro, me lo ha regalato proprio il diavolo di cui sto parlando..
Prendo l’aggeggio che continua a vibrare.. lo fisso alcuni attimi.
Mi volto a guardare la prof che ormai è immersa
nel registro e decido di leggere il messaggio.
“Ciao panterina.. come va?
Io male. Sono
in presidenza da un’ora, mio padre vuole che migliori i voti e oggi è venuto di persona.
Scusa
se non ti ho avvertito prima. Dopo stiamo da te?”
Rileggo una volta, due..
tre.
No, non ho letto male!!!!!
Cerco di fermare nella memoria ogni parola e..
Non ci posso credere!!
Cioè ci credo perché tanto sta diventando
un’abitudine!!
Il mio caro amico si diverte a comportarsi in
modo apertamente ambiguo.. e il messaggio non è da
meno.
No dico:
“panterina”
“dopo stiamo da te” ?_?
cosa diavolo dovrei pensare!!!
Sorridendo tuttavia metto via l’apparecchio e mi
appresto a riaddormentarmi, o meglio a perdermi di nuovo in pensieri tutti
miei.
Stavo parlando di me e invece..
sono finito a lui... puffh!
In ogni modo, dovete sapere che sono alto circa
uno e sessantatre, un po’ poco non trovate?
Peso però si e no cinquadue chili, anche se dubito di arrivarci, come direbbe
Alex sono troppo magro!
Rispetto a lui si!
Non ho queste grandi spalle e non ho i suoi
bicipiti è ho un vita stretta e.. però che posso
farci?
Non mi piace allenarmi, io l’unico sport che ho
praticato è stato tiro con l’arco ma dopo una brutta
stiratura ai muscoli del collo ho smesso.
Mi sto ancora crogiolando nei miei pensieri
quando..
La porta si apre..
All’inizio non mi accorgo neanche che è stata
aperta e non noto chi è entrato, solo dopo qualche secondo me ne rendo conto: esattamente nel momento in cui “lui” si siede
accanto a me..
“Lui” è il mio migliore amico: Alex.
Siamo compagni di classe da ormai due anni,
frequentiamo un corso dove ci sono svariati ragazzi di diversa età, e lui in
questi due anni mai una volta mi si è seduto accanto.
Non ho bisogno di voltarmi per sapere che è lui, infatti non lo faccio, rialzo leggermente il capo e osservo
la borsa che ha appena posato sul banco.. da lì capisco che c’è qualcosa che
non va!!!
Dovete sapere che il signorino si crede un hippy dei giorni nostri.
È un anarchico che si veste un po’ trasandato,
con quella specie di sciarpa sempre intorno al collo, a che serva poi non l’ho
mai capito! I pantaloni larghi in un tessuto che non conosco, anche perché io
non li ho mai portati, se indossa jeans sono rotti, straccaiti con grandi
tasche e quintali di spille o scritte, la stella anarchica ovunque, teschi, le
foglie della maria... “Marijuana” e cose simili.
Non so se avete presente i ragazzi dei centri
sociali.. ecco.. LUI !!
Naturalmente la borsa e tutti gli accessori sono
uguali a lui, le scarpe hanno stringhe colorate, per me inguardabili, spille e
altre scritte, la borsa idem con patate, se non fosse
per degli adesivi e dei “graffiti”.
E monotematico non trovate?
Eppure a lui piace.. mh..
Sono stupito proprio perché tutto ciò.. non c’è!!!
Sono leggermente stupito perché sul banco non c’è
la solita borsa verdastra con una firma nel mezzo “ ” bensì c’è un composto e
serio zaino nero.
11€
Dalla forma è un modello sportivo, pratico ma pur
sempre sobrio privo di qualsiasi scritta o disegnino.
Nulla non c’è nulla!
Incuriosito rialzo lo sguardo e..
Ho imparato a conoscere i suoi sbalzi di umore e le sue manie di grandezza, e ammetto che è
difficile da “gestire” durante questi momenti, soprattutto perché non si
capisce cosa gli stia passando per la mente.
So che alcune volte cambia
modo di vestire giusto per attirare ancora un po’ di attenzione però questo è
una cosa molto diversa.
–— POV TERZA
PERSONA ˜™
Accanto a lui
stava seduto un biondo che non era per nulla l’amico che si fumava le canne
tracannando un gin lemon dietro l’altro.. no.. non poteva essere lui!
Al suo fianco
sedeva un bellissimo angelo:
I capelli
dorati erano stranamente lucenti, come se fossero stati appena lavati, cosa che
era strana per lui che portava quintali e quintali di
gel di solito;
Il viso non
era nascosto da alcuna bandana, capello e maschere nere spacciate per occhiali
da sole.
L’abbigliamento
poi.. insolito era dir poco.
Una semplice
maglia azzurro chiaro.
Jeans neri e
cintura bianca come le scarpe e il polsino che ormai portava da mesi, prima era
sempre stato nascosto da altri polsini o “stracci” che legava ai polsi ora
invece era l’unico che stava sul suo braccio.
Non aveva
null’altro niente stravaganze, particolari bizzarri..
nulla era semplicemente..
“Lui”
Il suo biondo
amico si era seduto nel silenzio generale e aveva cominciato a togliere i libri
dalla borsa per poter arrivare al quaderno degli appunti.
Non stava
dando alcuna attenzione agli altri, cosa ancora più
strana perché se lui non faceva lo spaccone con la classe per almeno un’ora non
si sentiva bene, di solito!
Preso il
quaderno sistemò la giacca nera dietro le spalle sulla sedia, e poi si volse
sistemando meglio la sedia sotto il banco, per stare comodo.
E.. nulla.
Era lì
immobile con lo sguardo sul quaderno e.. non faceva nulla.
Era
silenzioso, immobile e.. con il capo leggermente chino, ecco ora era veramente
spaventato.. chi era quell’alieno?!
- Ehm.. – fece
qualcuno come se volesse attirare l’attenzione del biondo che però non si
mosse, il silenzio era davvero profondo.
–— FINE POV TERZA
PERSONA ˜™
Mi volto verso la classe e noto che due ragazze
stanno per svenire e che un paio di mandibole di ragazzi stanno
toccando terra:
Li ha decisamente
colpiti, sì!
Perché me, no?
Mi giro di nuovo verso di lui e lo squadro per un
attimo, poi però mi ricordo le sue parole di un pomeriggio di tre anni fa.
Il padre lo aveva letteralmente sbattuto fuori,
per una settimana era stato da me giorno e notte, e se non fosse stato per
l’intervento di mio padre non sarebbe più tornato a casa!!
Lo trovai a piangere in camera mia un pomeriggio
e lui mi fissò con astio e mi disse sibilando:
- Se voglio il tuo aiuto
te lo chiederò – e allora, in quello
sguardo e nella voce capì.. non era solo orgoglio, quello che il mio amico
stava provando in quel momento, mentre lo scoprivo nella sua debolezza.
Ciò che provava era paura..
pura e semplice; paura di essere deriso, di essere ferito.. paura.. e così
capì.
Da allora imparai ad aspettare, e ci sono stati i
lunghi giorni di attesa dopo delle violente
scazzottate con delle bande, Alex all’inizio non voleva raccontarmi nulla ma
dopo, dopo alcuni giorni fu lui a venire da me.. e così farò ora.
Mi volto di nuovo verso la porta e la osservo,
come se lei mi potesse dire qualcosa su chi era appena entrato..
- Ehy.. Phai, so che
doveva andare da te ma.. ti andrebbe di venire da me? – cos’è gli trema la voce?
No, non può essere!!
Avanti!! Questo è Alex, quello che si è fatto tre
quarti della scuola, quello che non è mai stato lasciato, quello che.. che è invidiato da tutti!!
- Come scusa? –
chiedo d’istinto meravigliandomi di ciò che ho appena sentito.
- Mio padre non c’è e Bery
è al campus.. Selene è da una amica – spiega con voce calma, devo aver sentito male
prima - ti andrebbe di venire da me? – chiede ancora e non lo sento tremare
ora, anzi alza lo sguardo e lo punta sul mio e... oh... cacchio.
E da quando ha gli occhi così liquidi e profondi??
Scuoto con violenza il capo e mi affretto a
distogliere lo sguardo, da quando mi provoca sto
effetto?!
- Ok.. se non vuoi
lascia.. – ma che ha capito?
- Ma che hai capito?
No... cioè si ci vengo, ero solo un po’ intontito..
– e non mento nel dirlo. sono davvero intontito!! Direi meglio confuso.
- AH.. bene.. serata
film? –
Ecco ora davvero mi preoccupo, che ha detto?
Stavolta davvero non può essere!!
Io conosco la mia cara testa calda.. perché poi ho detto “mia”??
Beh.. ad ogni modo..
Lui ha detto serata film, giusto?
Mi volto sconvolto e lui con un sorrido cangiante inclina il capo in quella maniera che mi
smonta sempre..
- Che.. che hai detto?
– chiedo perdendomi ancora per alcuni
attimi in quel profondo sguardo marino.
- Dicevo solo che.. oggi
non ho allenamenti, domani non ci sono verifiche, interrogazioni o alcun
compito e si entra alle nove e mezza.. ti ho chiesto se vuoi passare la sera
con me e un cofanetto di film.. avevo pensato al Padrino.. o l’Esorcista..
qualcosa che abbia più volumi.. eh.. –
lo guardo esterrefatto con la bocca spalancata.
Lui ha pensato al..
“PADRINO”???
Lui non sa che film è il “PADRINO”... o almeno
così ho sempre pensato!
Mi acciglio un secondo, pensando a tutti i
possibili motivi di questo suo cambiamento così radicale e repentino.
Poi mi ricordo di un'altra cosa.
- Ma non lavori oggi?
– lui alza un attimo lo sguardo e ci
pensa su...
Ci pensa su??
E da quando?
- Naa..
cambio il turno con Jay J mi deve un paio di favori..
beh.. allora!?!
Ci stai? Io te.. film a
non finire, schifezze a volontà e il nuovo divano-letto che ha comprato mio
padre – lo fisso sconcertato, ma che gli
prende?
Lui che sta un’intera serata in casa, a guardare
un film..
rimpinzarsi ???
E rinuncia a far baldoria in discoteca?
No.. no può essere lui!
Ripeto è più probabile che sia un alieno!!
Lo guardo ancora e vedo attesa nel suo sguardo.
Non ho voglia di prenderlo in
giro qui davanti a tutti, non mi va di dividere questo magico momento
con altri!
L’ultima volta che lo ho fatto arrossire è stato quando gli ho detto che Selene era dolorante perché
aveva le mestruazioni, capite quindi che occasioni così non ricapitano.
No, non sono sadico solo... lui mi mette in croce tutti i giorni!!!
Stiamo uscendo da scuola, sono stato gentilmente
informato dal mio amico che da oggi cominciava la nostra convivenza anche in
classe, avremo condiviso il banco.
Io ho scrollato le spalle e ho continuato e
fissar altro.. è fin troppo strano ma..
Non è ancora il momento di chiedere, attenderò pazientemente-
Ci lasciamo alle spalle il cancello e solo ora
noto un altro particolare..
Una cosa che mi fa venire da piangere, dalla
felicità.
Prima vi ho raccontato del suo modo di vestire,
beh a me non è mai andato a genio però lo rispettavo e
così una volta mentre ero dalla mia cuginetta, lontano da lui per due intere
settimane, ho comprato un collana, la catenina è oro bianco, molto brillante,
il ciondolo invece è.. molto nel suo stile.
È una foglia di “Maria”
sempre in oro con un serpente attorcigliato.
Solo questo rimane del suo vecchio look: qualcosa di mio, come mio è anche il polsino.
Sorrido come una ragazzina, sono emozionato e non
capisco perché!
- Che ore sono? – mi chiede lui con un
tiepido sorrido sul viso.
Non ha ancora le cuffiette nelle orecchie ma soprattutto non sta affatto sbuffando come fa al
solito per strada prima di arrivare a casa! Uhm davvero insolito tutto ciò!
- Le due.. perché? – domando d’impulso.
- Vieni, oggi abbiamo il passaggio – mi prende per il
polso con delicatezza!!
Altra cosa strana.. ma
davvero oggi.. che ha?
- Voilà... per noi – mi giro a guardalo e lui sorride senza
scomporsi, è anche più ambiguo del solito oggi.
- Ok.. – annuisco e torno a guardare la limousine che
ferma davanti a noi ci attende.
Lui si muove prima di me e.. mi apre la portiera?
Lo squadro malamente ma
poi entro senza dire nulla, magari voleva solo essere gentile..
Si come no!! E lui quando
è mai stato gentile? Beh con me però..
Continuo a pensare e neanche mi accorgo che anche
lui è salito e ora siede accanto a me.
L’interno della limosine
è magnifico, elegante e sofisticato, la pelle nere si staglia contro il
rivestimento bianco.
Osservo incantato tutto e solo quando sento la
sua mano sulla mia spalla mi ricordo che c’è e che.. è
molto vicino.
- Si? – chiedo non riuscendo a capire che gli
frulla in mente.
- L’ho mollata davvero – dice solo con la sua voce calda.. ma
cosa gli prende oggi, perché si comporta così?
- Beh.. Si, me lo avevi
già detto e poi.. lo sa già tutto l’istituto.
Sei tornato ad essere lo Scapolo D’Oro.. – sghignazzo senza
però guardarlo, ho come l’impressione che ora mi risponderà in una maniera che
mi spiazzerà.
- Hm.. si però, tu non
ascoltare le voci in giro. Non ho nessuna storia.. ne fleurt o alcune relazione.. – sottolinea lui serio.
Non lo capisco proprio, lui per
me è sempre stato un libro aperto e ora? Perché
non lo capisco.
- Posso.. chiederti
qualcosa, ora? – mi
azzardo a chiedere un po’ impacciato.
Non so davvero che fare con mister
sorriso.
- A casa. Voglio..
parlarti – dice spostando lo sguardo e
puntandolo il più lontano possibile da me.
- Ok amico ma.. se
continui così mi spaventi – lo
punzecchio solo per farlo sorridere.
Peccato che ottengo l’effetto contrario!!!
- Il mondo può cambiare e io NO? – cos’è quella nota
triste?
Lui non è mai triste..
se non per cose molto serie..
Mi acciglio angosciato ma non dico nulla.
Non voglio ferirlo, non posso..
e.. una lite ora proprio non la desidero.
Sono passati all’incirca venti
minuti, non so come ma questa mega auto
lussuosa ci ha portato a casa del mio amico in un lampo.
Esco riparandomi gli occhi dal sole, non mi è mai
piaciuta un gran che quella rossa sfera di fuoco, io decisamente
preferisco la luna.
Con le palpebre leggermente chiuse inspiro l’aria finalmente pulita, siamo appena fuori Milano
qui.
Salgo sul marciapiede e osservo il palazzo, non
siamo nella villa del padre ma nell’appartamento della sorella che in questi
mesi però viene abitato da tutta la famiglia, credo
perché nelle altre proprietà ci sono parecchi lavori di ristrutturazione in
corso.
- Andiamo a comprarci la cena? – e che cacchio che
spavento!!
Ma da dove è spuntato????
È al mio fianco e ha le nostre borse sulla spalla
e come se nulla fosse guarda il palazzo.
- Lewis puoi andare
– dice all’autista che ci saluta alzando
il capello, sparisce dopo pochi minuti in fondo alla via.
- Senti.. io.. – cerco di dire ma il suo sorriso mi blocca..
cosa gli passa per la testa??
- Andiamo su prima, posiamo le borse e poi.. ti porto in un posto.. –
un posto?
CHE HA IN MENTE??
Senza dire altro lo seguo.
Di solito è misterioso ma
oggi.. proprio mi è OSCURO.
Prendo il cellulare e compongo il numero del cellulare del mio caro paparino.
- Oh.. e che cavolo
ALESSANDRO SMETTILA – CHE?????? Era la
voce di mio padre questa, deve esserla!
La conosco?!
Credevo di aver chiamato mio padre...
guardo il
display... ok è mio padre! Mah??
- Oh scusa figliolo. Ci sono MOLTI INCIVILI in
giro!! Beh... mi hai chiamato, ora parla pure – fisso un secondo le
mie scarpe e sospirando collego il nome, l’urlo e la nota leggermente
imbarazzata della voce di mio padre.
- Sto da Alex oggi.. il
PADRE non c’è – sorrido un attimo
sentendo che mio padre ha cominciato a battere le dita, lo fa sempre quando è
nervoso.. credo di averlo messo un po’ in imbarazzo.
- Comunque volevo
dirtelo.. sai, così non stai in pensiero... se rimango a dorm.. –
- Efestione
ti vogliono in sala riunione, il CAPO sta impazzendo, dice
che i dirigenti della filiale di Sidney non lo riconosce perché sei stato tu a
contrattare con loro... – la voce della vecchia segretaria di mio padre
lo distrae dalle mie parole.
- Umh..
ok.. Cheris arrivo subito.
E TU caro il mio ragazzo! Non avevamo detto niente
venerdì fuori per un mese.. fino a che i voti in
Educazione Fisica non miglioravano? – doh!!
No, cavolo.. credevo
l’avesse dimenticato.
È l’unica punizione della mia vita e lui.. me la fa pesare.. uffa!!!
- Ma.. papà.. ascolta..
– faccio per dire ma una voce lontana
dal telefono mi zittisce.
- EFESTIONE!!
– e la voce la riconosco subito quindi so che ora il mio
papà scapperà frettolosamente.
- Ok.. ok.. Phai.. senti
ti voglio bene e sai che ti ho sempre lasciato gestire da solo, sai badare a te
ma vedi.. sono tuo padre e... – tituba un attimo, chissà a che pensa! - puoi rimanere
da Alex ma non voglio che usciate.
Mi è bastata una volta vederti sbronzo
in giro per casa che vomitavi !! – doh.. e che
cavolo.. ma proprio ora mi deve ricordare queste cose!
- Ora vado.. Ti voglio
bene, ciao.. e fai il bravo ometto!!
–
- Si papà! Anch’io ti
voglio bene e comunque anche tu fai il bravo ometto
– sorridendo chiudo la conversazione
riprendendo a camminare più velocemente.
Il rapporto con mio padre è a dir poco.. ottimo!!
Lui è il mio mito, la mia guida,
la mia roccia!
Raggiungo in fretta Alex, lo vedo un po’ troppo pensoso per i miei gusti.
Che ha questo tornado umano dalla chioma bionda?
- Hey Al.. –
- Ti chiama Phai –
dice solo voltandosi e sorridendomi gentilmente.
- Già.. ha ripreso a
chiamarmi Phai – rispondo io sorridendo a mia volta.
Dopo un brutta litigata
mio padre aveva cominciato a chiamami con il mio secondo nome, che io odio con
tutto me stesso!!
Christofer.. brrrhh.. non posso
neanche pensarci!!
Uffh.. è il nome che mi ha dato mia madre, o almeno
così dice mia sorella.
Oggi però mi ha chiamato Phai... quindi vuol dire che non è più arrabbiato.
- Mi è dispiaciuto tanto, ti deve far male
sentire quel nome – mi
dice all’improvviso mentre entriamo nell’ascensore.
- Un po’ – dico piano io, finalmente mi rivol... ma che cavolo???
Avevo gli occhi chiusi e il rumore dei freni
dell’ascensore mi hanno ovattato l’udito così non lo
ho sentito avvicinarsi.
MI STA ABBRACCIANDO!!!!
LUI !!!
A ME !!!!
Voi direte che c’è di strano?
Beh lui ha sempre pensato che abbracciarsi sia da
perdenti:
O “ci si fa” dopo un abbraccio o è un gesto
inutile che fanno le ragazze perché loro sono deboli.
Il suo pensiero più o meno
è questo.
Quindi non mi spiego questo..
abbraccio.
Sento il suo petto contro il mio, anche se mi
sorpassa di.. alcuni ,abbondanti, centimetri, sento il
suo respiro caldo sulla mia guancia, sento le sue mani sulla mia schiena.
MA CHE HA??? Comincia ad inquietarmi.
Io mi irrigidisco per
reazione e lui sentendolo si allontana subito voltandomi le spalle.
- No, Al.. Xandre
scusa –
lui si volta e con gli occhi spalancati mi contempla.
- Senti. È vero che sei strano oggi.. e che mi fai un po’ paura, ma.. io non ti respingerei
mai.. sei il mio migliore amico! Beh direi unico..
– abbasso un secondo il viso lasciando
che le ciocche della frangetta mi coprano tutto il viso.
- Uhm.. bene.. buono a
sapersi.. – eh???
Lui come se nulla fosse si sistema le borse sulle spalle e dopo avermi
candidamente sorriso esce dal vano un secondo dopo l’apertura delle porte dell’ascensore.
- Come scusa? – chiedo inebetito..
Ma qualcuno vuole dirmi
che prende al mio migliore amico????????
Prima si è illuminato perché l’ho chiamato con il
nomignolo che usavo da piccolo.
Sapevo che lui lo ha sempre adorato, ma mai avrei
immaginato che gli facesse ancora piacere essere chiamato in questo modo, a
saperlo..
Ora spero solo che mi dica tutto
una volta dentro.
Ho troppi punti di domanda che mi frullano per la
mente!!
L’appartamento è più o meno
come me lo ricordavo.
Stranamente da quanto stabilito, Xandre mi dice che sarebbe meglio stare in camera sua.
La tv ha una definizione più alta e lì c’è
l’impianto dolby sorround..
Lo seguo senza aggiungere commenti..
Prima di entrare..
perché una volta messo piede non posso far a meno di dire!!!
- PORCA P*****A ma che hai fatto????? –
La sua bellissima camera ricolma di poster di basketman, stangone tutte curve e bolidi a 4 ruote
fiammanti, ora:
non è più lei !!
Il
colore delle pareti ora è un tenue blu, una tonalità molto
avvolgente ma troppo intimo.
Il letto è nell’angolo ed è.. rotondo??
La parete di fronte al letto è dedicata al
cinema: schermo gigante, casse, e montagne di dvd.. e da dove vengono???
Lui.. DVD???
Naaa è un’allucinazione! ! Deve essere così!!!
Se no non si spiega ! !
Lenzuola rosse, cuscini porpora..
tutto è rosso, porpora, nero o bianco.
Ma che?
Mi volto e squadro un secondo il mio amico che mi
sorride solamente.
Posa le borse nel guardaroba e mi dice che lui va in bagno..
Mi vuole lasciare solo in questa camera.. e perché?
Sparisce prima di una mia qualsiasi risposta.
Uhm.. ora che ci faccio
caso c’è un buon profumo qui..
Uhm già.. è.. è..
Sono Iris?? Ma che..
Ok, ora basta!!!
Il signorino mi deve delle spiegazioni!!!
(Lui odia gli Iris, ma io li adoro)
Veloce arrivo al bagno e senza pensarci spalanco
la porta.
- Mi vuoi dire che stai facendo? – gracchio innervosito una volta entrato.
- Ehm.. non si vede?
Anzi.. non è che potresti.. –
- No.. tu mi ascolti!! – strido io
puntandogli addosso lo sguardo, peccato sia di spalle.. di spalle?
Davanti al water... bagno..
- Eh.. parla? – fa lui trattenendo
un risata.
- Uhm.. beh.. credo che
ti aspetterò fuori – dico io, mentre le
mie guance diventano due pomodori.
- Ok.. per me potevi
rimanere – dice.. con malizia?!?!?
- Hn –
soffiò uscendo.
Sento
l’acqua del rubinetto scorrere, ha finito: bene perché ora..
- Andiamo.. ti porto nel
negozio all’angolo.
Ti devo far assaggiare delle ali di pollo.. uhm al bacio – mi
ignora volutamente passandomi davanti.
- Ehy..
ma io –
- Si.. si tu va pure in bagno io chiamo Bery, muoviti però –
EH ?!?!?!
Ha appena finito di telefonare.
Io sono appoggiato alla porta d’ingresso e lo osservo
muoversi per la stanza.
Oggi siamo entrambi più silenziosi del solito,
non che mi dia molto fastidio.
- Tieni
– si è avvicinato e io di nuovo
non me ne sono reso conto!!
- Che? – guardo il pacchetto e poi lui.
- Ieri l’ho visto in vetrina, l’ho visto e lo ho
comprato..
– mi sorride e mi fa cenno di
uscire.
- Ah – tolgo il fiocco uscendo sul
pianerottolo, che si è inventato stavolta?
Scarto e.. deglutisco.. una.. due.. tre.. no, non
respiro..
- Xa..xa..xand.. XANDRE – biascico con il fiato mozzato.
- Siii? Ah entra che se
no facciamo tardi.. – lui come se nulla fosse mi
prende per la manica e mi porta nell’ascensore.
- M.. m.. m.. ma.. co..co..co –
- Ohy Phai.. riusciamo a
formale parole sensate?? – scherza lui
battendomi una mano sulla spalla.
Voi non potete capire!!!
Ho tra le mani il singolo di “Attack”
No, voi non potete capire!!
Qui è praticamente
INTROVABILE.. anzi diciamo pure che NON SI TROVA!!!!
Lui.. lo ha VISTO.. e
DOVE?
È la cosa più bella che potesse
regolarmi, beh.. dopo il primo cd del mio gruppo preferito i 30 seconds to mars..
e il secondo e alcuni altri singoli ma...
Comunque questo è.. una cosa magnifica!
Non resisto mi avvicino per prendergli la spalla
come di solito fa lui per salutarmi e invece lui si volta verso di me e.. mi
RIABBRACCIA?
Ok non capisco più nulla!!!
Sono le sei e trenta.
Il pomeriggio è volato, beh fra vari episodi
ambigui e imbarazzanti, ma è passato.
Xandre diventa ogni minuto più strano.
Mi ha aperto la porta per uscire dallo stabile,
mi ha aperto quella del negozio e poi... ha preteso di portare lui le buste.
Mi ha dato leggermente fastidio, gliel’ho detto e lui sorridendomi mi ha detto “sei mio ospite”.
No io veramente non lo capisco più!!
Sto pensando al modo per metterlo alle strette ma
il signorino è intelligente ed evita accuratamente ogni discorso.
Ora è in cucina: sta preparando lui la nostra
abbuffata.
Mangeremo in camera sua, cosa che
prima era assolutamente vietato.
Io sono sul divano e penso.
Domani è sabato e abbiamo scuola dalle dieci
all’una e mezza, non faremo un cavolo ma di assenze ne
ho fatte parecchie il mese scorso; penso e non mi faccio capace di questa
assurda giornata.
- Ti va un bacio? –
- Eh? – salto, giusto un po’.
Mi ritrovo sul pavimento..
- Phai! – mi richiama lui avvicinandosi al
divano con una scatola di... “Baci Perugina”
- Ah.. ehm.. oh.. – lo
guardo e sbuffo mentre arrossisco, mi sta facendo impazzire!!
Sono le sette e mezza, chioma d’oro ha messo
vicino al letto un tavolino dove ha messo tutte le sue deliziose cibarie, cioè patatine di ogni genere, salatini, tramezzini,
stuzzichini, ma soprattutto salse, ci sono decine di salse diverse, varie
lattine di coca, sprit e birra.
I dvd sono già dentro,
il mio caro amico ha un lettore dvd di nuova
generazione, che io gli invidio!
Può leggere in consecuzione tre dvd, basta metterli nell’apposito
vano, ogni volta che ne finisce uno il disco gira e si passa all’altro.. molto
utile non trovate?
Io sto osservando molto attento l’inizio del film
e non ho ancora cominciato a mangiucchiare, non ricordavo che..
mettesse così tanta angoscia..
Stiamo guardando l’Esorcista..
e forse guardarlo al buio.. non è un ottima idea.
La mia mano scatta alla ricerca della ciotola per
prendere le patatine distraendomi così almeno per qualche attimo, non mi piace
farmi vedere.. impaurito.
- Se non ti va.. – gli
sento dire a voce bassa, forse ha capito che ho.. un po’ di paura ma co.. la mia mano è sul bordo della ciotola.. ma la stringe
un po’ troppo.. ecco ora ho capito.
- No.. no va bene –
rispondo mollando la presa..
Il film sta andando avanti, queste parti le
ricordo e non mi fanno molta impressione, così comincio anch’io a mangiare con
un po’ più di tranquillità.
Le immagini scorrono senza che accada molto.
Mi sto abituando ora.
Ho anche smesso di tremare.
Sospiro e mi sporgo per
prendere un tramezzino ma proprio mentre rialzo il volto..
- Ah – scatto all’indietro e... finisco
addosso a qualcosa di caldo e molto consistente, due braccia si alzano
leggermente e poi.. mi.. mi.. oh cavolo!!!
Mi abbraccia?
Mi sta stringendo contro il suo petto..
OH.. MA CHE GLI È
PRESO?????
- NON SONO UN ORSACCHIOTTO? – scatto in avanti e mi alzo in piedi,
un po’ troppo velocemente perché mi gira la testa ma.. ora VOGLIO SPIEGAZIONI.
- Uhm? – fa.. fa.. fa l’ignaro?
Ma io lo pesto!!
Beh no è impossibile
perché è lui il più forte però.. beh non ci siamo mai picchiati, non seriamente,
forse riesco a batterlo.. uhm..
Se va avanti a fare quel sorriso da ingenuo lo scopriremo molto presto!!
- ALEX –
sibilo incrociando le braccia al petto.
- Uhm? Beh.. che ho
fatto ancora ? – ma cos’è quell’aria da
innocente???
Che mi sia sognato tutto?
No!! E cavolo pure questo ora..
mi do del visionario?
- Avanti.. Phai vieni
qui, ora arriva la parte migliore, e poi.. al cambio disco parliamo.. ok? – dice lui.. molto
tranquillamente.. fin tropo PER ME!!
- Hn – soffio imbronciato.
Gattono sul letto e mi siedo.
Il più lontano da lui.
Qualsiasi cosa abbia
voglio saperlo.
Le ultime parole famose..
....il primo film è finito, io sbadiglio, no non
per la noia, ne per il sonno, è la fame!!
Non mi sono più avvicinato al cibo.. e chi lo fa?
No, non ho paura di Xandre..
solo.. beh.. mi sta cogliendo impreparato e non mi va!!
Beh.. però... io ho
fame!!
Mi guardo lo stomaco e poi i tramezzini.
Che prelibate delizie... uff!! Che palle!!
- Tieni – che?
Saltò letteralmente, nel buio più totale vai a
capire dov’è quell’impiastro che.. mi sta porgendo un
tramezzino ora.
- Hm – rispondo io afferrandolo dalle sua
mani.
Non mi va di ringraziarlo, dopo tutto è lui che.. sta facendo tutto QUESTO.
Lo sento di nuovo ora,
si sta avvicinando.
- Ti va.. di.. cambiare?
– eh?
- Eh? – mi
volto e cerco il suo sguardo e.. lo
incontro più vicino di quanto penso.
- Film.. dico.. film
– risponde lui muovendosi ancora
arrivandomi quasi addosso.
- Ok – rispondo io squadrandolo varia volte
prima di appoggiarmi ai cuscini e tornare a guardare lo schermo.
Comincia un altro film e io mi concentro a guardalo, infondo a me i film piacciono molto, quindi una serata
un po’ agitata non mi toglierà il piacere di vedere un bella pellicola.
Ha appoggiato la testa contro la mia
spalla, forse ha esagerato
con le lattine.
Ha la mano sul mio braccio quasi come se volesse
tenermi fermo come se io avessi l’intenzione di andarmene.
Non so perché ma ho smesso di farmi ulteriori domande e lo lascio fare, oggi è così e..
È mio amico, non posso lasciarlo solo ora!!
Struscia leggermente il viso contro di me e poi
sospira.
Se fossimo ancora piccoli
io gli accarezzerei i capelli e aspettando che si addormentasse gli direi che
lui non ha fatto nulla e che non deve sentirsi in alcun modo colpevole e che
tutto andrà bene, ma ora siamo grandi.. beh almeno lui..
- Mi manchi – eh?
Mi volto piano e incontro il suo sguardo a pochi
centimetri dal mio, mi sorride un secondo e poi..
cosa??
Si è avvicinato ha
chiuso gli occhi e..
Ha posato le sue labbra sulle mie.. così, senza voler altro, le nostre bocche si toccano
delicatamente.. si TOCCANO?
Spalanco gli occhi..
deve essere ancora ubriaco, non mi preocc..
Ma?????
Che fa?
Sta cercando di aprirmi le labbra?
Inclina il capo a destra e socchiude la sua bocca
comincia a succhiare le mie labbra?
Ma.. ma.. che?
Trattengo il fiato e incapace di muovermi spero solo
che questa vena di follia cessi subito.
Purtroppo non è così..
insiste per aver accesso alla mia bocca e.. che..
Mi sta abbracciando?
Una mano la posa sulla
mia guancia e l’altra dietro le mia.. nuca?
Oh porca.. rinvengo
finalmente e mi scosto con violenza.
- Che DIAVOLO ti è preso!?!
– chiedo tra
l’incredulo e.. il confuso.
No, non guardatemi male!!
Io alle cavolate di Xandre sono abituato, mi ha
già baciato, ma in primis era ubriaco e secondo mi
aveva scambiato per una donna, terzo non mi aveva mai.. diciamo forzato; dopo
qualche secondo si staccava sbatteva le palpebre rendendosi conto di ciò che
aveva fatto e semplicemente dopo aver accennato un “scusa” tornava a essere il
solito ora però..
Mi guarda.. ferito?
Si è proprio ferito, ehy io non ho fatto nulla!!
Beh almeno credo..
Ha gli occhi semi aperti e sono molto lucidi, le
labbra.. leggermente gonfie e.. ha le guance
arrossate?
Ma.. io..
Scatta di nuovo in avanti e mi afferra per le
spalle.. eh?
- Perché non ti lasci
baciare? – e me
lo chiede pure?
Ok, deve essere ubriaco!
Guardo oltre il suo bel viso che ora mi fa un po’
paura e.. no, ci sono solo due lattine piccole, deve avere la febbre!!
Mi libero leggermente dalla sua morsa e sento se
la fronte scotta, no nulla.. ok.. allora è impazzito!!
- ALLORA? –
insiste lui con l’aria irritata.
- Ma che ti è preso?
Ti hanno dato buca oggi? Ohy Xandre riprenditi – gli rispondo io
sostenendo il suo profondo sguardo.
- Io sto benissimo.. e
nessuno, a parte ora mi aveva mai rifiutato.. –
dice lui... piccato?
Ma che sta succedendo, aspettate un attimo.. ora chiariamo tutto!!
- UNO: CHI TI DICE CHE
IO, che a me.. che.. io sia.. va beh HAI CAPITO!! – balbetto.. imbarazzandomi.
Eh che cavolo non riesco
neanche a pensare a qualcosa di lontanamente vicino al sesso che.. divento un
pomodoro!!!
- Uh.. beh.. magari
perché non hai mai avuto una ragazza!!
O forse perché non mi hai mai parlato di una
cotta per una ragazza!!
O forse perché quando camminiamo per strada tu non
ti volti mai a guardare.. una RAGAZZA!!
O beh citiamo anche gli episodi in discoteca, le
tipe ti vengono vicino per ballare e tu che fai... FUGGI!!!!!
Una ragazza ti invita
alla sua festa e tu.. “no grazie ho già un impegno”
Una ti si vuole fare sui divanetti del pub e tu.. gli volti il viso..
Scusa ma che devo pensa..
– non lo lascio neanche finire..
Ricordate quello che aveva
pensato poco fa, parlo del fatto che se ci picchiassimo il vincitore
sarebbe lui.. beh.. ora credo che lo scopriremo.
Gli sferro un gancio in pieno volto.
Lui non riesce a scansarlo perché preso di
sorpreso, cade indietro e stordito si tocca la parte
dolorante.
- Ma?... –
- CHI TI DA IL PERMESSO DI FARE QUESTI PENSIERI
SU DI ME? – urlo
saltandogli addosso e sferrandogli un altro duro colpo alla mandibola.
Ok.. sono leggermente
furioso.
- Io.. PHAI – cerca di afferrarmi il polso, ma io sono più
veloce e indietreggio colpendolo così al petto.
- CaFhhh.. ma che.. ahy.. – indietreggia con una mano sullo petto.. devo
avergli fatto davvero male!!
- CAZZO!! Phai! –
esclama fulminandomi con lo sguardo.
- E questo non è nulla!!
Chi cazzo sei per..
giudicarmi e.. per.. APPROFFITARTI DI ME??
Oh.. beh forse il mio
amico è gay, beh me lo scopo e poi vediamo??
MA CHE CAZZO HAI IN
QUELLA TESTA BACATA?? – sputo ogni
parola ancora inginocchiato nel mezzo del letto.
- Phai.. io.. non è
questo che.. –
- No, stai zitto. Di cazzate
oggi ne hai dette.. e comunque cosa volevi da questa
sera?
Volevi che ammettessi che mi piacciono i maschi,
così una volta per tutte ti saresti sbarazzato di me.
Oppure, in caso di mia negazione, ti saresti
sentito.. meglio.
Almeno così non avresti avuto un amico.. o un ex amico.. frocio.
Eh... rispondi..
avanti.. e questa messa in scena!! Come ti sei vestito, come ti sei comportato,
i film che cazzo ti è venuto in testa?? – ehy.. ma sto
parlando io???
Lui mi fissa, si alza in piedi e mi squadra con
il suo sguardo più minaccioso.
- Sei solo un bambino – cosa???
- COSA? – non resisto scatto
in avanti e gli sono di nuovo addosso.
- TU sei uno stronzo egocentrico ed esibizionista.. e io.. io non sono una delle tue puttane che ti sbatti
una notte solo per la curiosità di vedere come si sbatte quella – gli rifilo un sinistro nell’occhio e.. lui
indietreggia con il capo chino.
- Non hai capito un cazzo!! – io mi alzo e lo
raggiungo afferrandolo per il colletto della maglia.
- Io.. io.. IO NON HO
CAPITO UN CAZZO? – gli
rifilo un altro pugno ma lui.. rimane fermo e mi fissa sempre più ferito
- fanculo te e tutto
questo, fanculo ALESSANDRO – gli urlo e lui..
Fa un solo passo avanti e.. mi da un solo
schiaffo.. uno.. solo.
Poi si volta ed esce dalla camera.
Non ho idea di quanto sia
passato.
Potrebbero essere anche giorni tanto io non me ne
sarei accorto.
Mi stringo le ginocchia al petto e raggomitolato
su questo letto continuo a stringere i denti dalla rabbia e dalla frustrazione.
Infondo lui ha ragione su tutto, ma io.. io non riesco ad accettarlo.
E poi perché mi ha baciato?
Perché mi ha chiesto se volevo altri baci.. perché?
Con le lacrime agli occhi stringo il lenzuolo tra
le dita.
Lui è il mio migliore amico, il mio unico amico..
Forse è per questo, non sono
mai riuscito a farmi capace di ciò.
Lui non è mio, lui è..
del mondo in cui vive.. e io..
E io devo stare a guardare.
Mi alzo trascinando i piedi.
Lui ha ragione e poi..
so bene che quell’unico schiaffo che mi ha tirato ora lo starà distruggendo!!
Si sentirà in colpa e forse..
si starà maledicendo!
No, non voglio che soffra ancora per causa mia.
Esco dalla camera, non è in corridoio!
Vado in cucina ma neanche lì, il salotto no!!
Camera della sorella, camera del padre.. no.. nulla!!!
Terrazza? No..
Cammino per il corridoio con il cuore sempre più
a pezzi mentre i sensi di colpa che non mi fanno respirare
quando sento un rantolo, un sommesso sussultare e.. singhiozzare.
No.
Corro verso il bagno e..
Si, vengono di qui i rumori.
Apro con delicatezza e..
No!!
La scena più triste del mondo per me.. perché.. cosa ho fatto?
Piano entro nella stanza, in punta di piedi.
Di fronte a me sta raggomitolato un ragazzo da
poco diciassettenne, con un’esistenza incasinata e un carattere difficile che
con il capo abbandonato sulla ginocchia lacrima fra i
singhiozzi.
- Io.. scusa – mormoro
piano, lui però non mi sente e continua il suo pianto trattenuto.
Mi avvicino ancora, mi inginocchio
accanto a lui e.. e avvicino il mio capo al suo e lo appoggio al suo.
E rimango così, non so per quanto.
Appoggio una mano sulle sue ginocchia e l’altra
sulla sua spalla attendendo lui.. soltanto lui.
Lui dopo qualche minuto alza il viso e.. con le
guance rigate da grandi lacrime, gli occhi rossi carichi ancora di pianto e le
labbra tremanti.. mi guarda.
- Scusa – mormoro accostandomi ancora di più
fino a far posare la mia fronte contro la sua.
- Mi sei mancato. Tu..
tu... tu non puoi capire.
Ero sempre più solo..
non ero più nulla per me stesso.
Mi guardavo e non vedevo nulla..
e tu.. tu non c’eri... io.. ti avevo allontanato.
Tu.. tu.. non lasciarmi
solo – i suo grandi zaffiri liquidi mi
implorano di non lasciarlo in balia di quel mondo che tanto desidera ma che
tanto non riesce a comprendere.
Non vuole essere soprafatto da quell’esistenza
che per molto ha rifiutato e non che tutt’ora non
riesce ad accettare, non vuole.. diventare come suo padre, lo so che è questo
che vuole dirmi, lo so.
Glielo leggo dentro.
Però io.. non capisco..
perché ora.. e perché questo.
- Tu.. tu.. io stavo..
diventando ciò che non voglio.
L’ho presa di nuovo Phai, settimana scorsa.. mi sono impasticcato –
No! Lui.. lui me lo
aveva promesso.
Devo averlo scritto in volto che sono deluso
perché lui abbassa il capo e scuote il capo.
- Dio. Che deficiente che sono!!
Io.. non lo so perché
l’ho fatto, però so solo che.. che l’ho fatto!!
Ma.. non voglio più io..
io rivoglio noi due.
Le domeniche a correre nel parco, i sabati
pomeriggi in sala giochi.
Basta discoteche, pub, circoli..
non ne voglio più sapere!!!
E le.. puttane.. come le
chiami tu.. beh.. mi fanno solo schifo ora.
Voglio realtà.. qualcosa
di solido, io voglio te – rialza il
capo e mi guada serio e deciso nonostante le lacrime.
- Xandre.. questo però
non.. –
- Non capire male Phai.
So che tu mi rimarrai amico ma..
a me non basta.
Perché quando tu incontrerai la persona della tua
vita mi.. mi.. lascerai.. e io.. io non sono forte.
Sono una bella maschera di cera..
mi romperò Phai.
Mi romperò e.. non ci sarà nessuno a raccogliere
i cocci – quel sorriso amaro non l’avevo mai visto.
- Io.. Xandre, non.. si
può.. lo capisci, vero?
Non si può decidere in questo modo.. –
- E perché no? Io.. – e scatta in avanti inginocchiandosi davanti a me – farò
di tutto.
Ti dimostrerò che.. che
io.. io.. io sono alla tua altezza e.. vedi sono già cambiato per te.
Tu mi hai sempre spalleggiato e aiutato.. guarda che ricordo le volte in cui dovevamo andare ad una
festa e tu, anche se non avevi voglia mi accompagnavi e anzi, mi aggiustavi gli
abiti, che non ti piacevano perché quel mio modo di vestirmi non ti era mai
piaciuto eppure mi sorridevi e mi rendevi almeno presentabile – prende le mie
mani fra le sue e.. mi fissa dritto negli occhi.
- Io.. non.. ok non ci
ho riflettuto molto però.. insomma.. se a te piacciono le ragazze, ok.. non c’è
possibilità ma.. se.. se tu sei anche minimamente confuso.. potrebbe esserci
qua.. –
- Qualcosa? Io non so neanche di che parli Xandre!!
Essere amici è ok, complici..
si, certo e sostenerti si..
Ma quello che mi chiedi va oltre, molto oltre,
dovrei essere il tu.. tuo.. ra.. raga..
–
- Il mio ragazzo? – oh mamma..
sto svenendo!!!
Dove sono? Uhm.. non mi
ricordo..
Non è la mia camera..
Ah.. si, sono da
Xandre..
XANDRE??
Dov’è ? Mi volto ma.. dov’è?
Che cacchio.. non
abbiamo finito di parlare!
Cioè.. io non ci ho proprio capito nulla..
Oh.. ecco.. la porta si
è aperta, ma i miei occhi sono ancora insonnoliti.
La sento richiudersi e sento che si avvicina.
- Ehy.. tutto bene? –
eh? Ma che fa? Mi ha appena baciato la fronte?
- Dai, dammi la mano che ti aiuto a metterti
seduto – uhm.. gentile?
Beh non contraddiciamolo.
Mi aiuta a mettermi seduto e poi si accomoda
anche lui accanto a me.
- Ecco qui, ora bevi questa, ti farà bene.. – uhm, sicuro che non sia arsenico?
Uhm.. guardo l’intruglio
nella tazza e poi il suo volto sorridente.
Hm, meglio non farlo dispiacere ancora.
Assaggio e hm.. cattiva
idea: fa un po’ pena.
- Non fare quella faccia, lo so che non è buono ma.. tu bevi – e ora.. che fa?
Si è inginocchiato dietro di me?
Credo che per lui il discorso di prima sia finito.. e credo abbia già tirato le sue conclusioni.
Appoggia le mani sulle mie spalle e.. le
massaggia.
Uhm.. beh non è poi così
spiacevole ma.. in che situazione sono finito?
- Hm Xa..Xandre – quasi mugolo nel chiamarlo, devo riconoscerlo è mooolto bravo a usare le mani.
- Si amore.. – ecco
questo mi basta per farmi svegliare dal mio stato di trans.
- ALEX – lo richiamo ad alta voce e lui si stacca
leggermente da me.
- Phai.. calmo, non ti
chiamerò così davanti a gli altri.. ne ai nostri.. famigliari.. ok? – si sporge
leggermente e mi guarda negli occhi.
No.. qui davvero
qualcosa non va!!!
- No, aspetta Alex!
Io non credevo che avessimo finto.. insomma io.. – cerco di dire ma lui.. lui che fa?
Mi bacia il collo... ok devo
farlo smettere subito!
Si beh.. forse tra un po’
Mh.. com’è rilassante.. e molto piacevole.
Ok.. forse per sta sera
farò finta di niente, dopo tutto non c’è nulla di.. mahhhhle,
mi sta mordendo l’orecchio!!
Mh.. anche questo piacevole.
Ok però ora basta insomma: lui è ETERO.
Io ho i miei dubbi su di me..
ma io lui lo conosco!
Nnon vorrebbe mai..
diciamo.. arrivare all’intihhh.. che diavolo..
Mi sta accarezzando il ventre poco sotto
l’ombellico!!
Ok.. forse anche in
questo pensiero ho toppato.. però beh..
Oh ma perché mi caccio sempre in questi paradossi!!!
- X..xandre.. no, aspetta – e lui.. oh SI FERMA.
- Io.. io non..
insomma.. – cerco di dire mentre avvampo.
- Si capisco.. non sono
neanche due ore che stiamo insieme, credo tu abbia ragione.
Dobbiamo procedere per piccole tappe – eh??
No, un attimo!!!
Noi due
stiamo insieme.. da due ore?
E procederemo per piccole tappe?
Oh.. cacchio.. che ho
fatto?
Deglutisco un paio di volte e... cerco di
scuotere il capo per schiarirmi le idee.
Io non voglio ferire Xandre giusto?
E poi lui ha ragione, su alcune cose:
Che non mi piacciono le ragazze, beh è quasi un dato di fatto, ma da ciò a.. a questo.
A stare con un ragazzo..
stare in tutti i sensi, credevo ce ne
volesse!!
Mi stacco da lui e respirando pesantemente mi
volto lasciandomi cadere sul materasso.
Vi prego voi che state là su..
aiutatemi!!
- Ehy.. senti, domani ne
parliamo ancora ok. Magari ce ne stiamo un po’ soli durante l’intervallo.. ti va?
E poi.. magari ti farai
baciare – eh?.. ah già.. è convinto che siamo
una coppia.
Beh non che infondo è un idea
così malsana, dopo tutto prima che lui cominciasse con quella moda
assurda ero io che lo consigliavo come vestirsi, insieme prima facevamo
quadrare i suoi conti, rassettavamo casa, insomma.. su alcuni aspetti siamo
veramente una coppia ma.. non ho mai pensato che lui potesse anche solo pensare
molto lontanamente a me.. in termini.. diciamo.. fisici.
Io.. io non capisco,
perché mai poi?
Perché dovrei.. attrarlo.
Non ho nulla di..
“attraente” e poi.. mi sta venendo un gran mal di testa.!!!
Chiudo gli occhi e sospiro allargando le braccia.
Speriamo che l’alba porti con se un po’ di buon
senso.. magari per entrambi.
- Non te ne andrai vero?
– chiede leggermente preoccupato lui mentre lo sento
avvicinarsi a me.
- Io.. io.. io.. –
sospiro e..
No, non voglio deluderlo io ci sarò.. perché dopo tutto sono il suo compagno di avventure.
Compagno di disavventure.
Compagno di stanza per anni.
Compagno di classe.. di
banco.. e.. beh..
Se fosse anche di vita non cambierebbe poi molto
da ora.. giusto??
Lo guardo stendersi accanto a me e sorridermi.
Si.. infondo.. siamo
sempre stati compagni.. ora lo saremo solo un po’ di più...
OWARI
☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L☻L
Le vicende e i Personaggi sono di
MIA proprietà Alex (Alessandro, Xandre) e Phai (nome che
ho trovato tempo fa su internet è che è il diminutivo di Efestione)
vengono da una mia “opera maggiore” che non so
quando e se pubblicherò.
È
un’opera ispirata alla vita di Alessandro Magno che ho
scritto dopo aver letto tre romanzi sul suo personaggio e aver visto Alexander.
Ricordo, invece, che le canzoni da me citate appartengono ai
rispettivi autori e che io AMO i
THIRTY SECONDS TO MARS
Quindi li nominerò molto spesso!
Parti
di testi, se volete potete chiedermi le traduzioni, titoli di canzoni o
semplicemente i nomi dei componenti del gruppo
stesso!!!
Inoltre vorrei
specificare che l’ambientazione è pseudo inventata e il quartiere che abita
Alex in teoria è il quartiere sud della mia città, quindi non c’entra nulla con
Milano.
Se volete informazioni su i 30 Seconds To Mars
o volete lamentarvi con me, magari avete della frutta o della verdura che vi
avanza e la volete usare come proiettili per colpire un bersaglio mobile,
allora contattatemi su questo indirizzo Email:
….
io cercherò di rispondervi il prima possibile,
anche a eventuali minacce di morte eh eh eh... ^___^
(ho scritto il
racconto nel
CIAO A TUTTI
E.. alla
prossima
PROVEHITO IN ALTUM...
By Ombra...
Good-bye
Good-bye
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Good-bye
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Good-bye
Good-bye
Good-bye
Good-bye
Good-bye
Good-bye
PS: il
secondo album dei 30 Seconds To
Mars è reperibile però anche se uscito in Italia i
suoi singoli quindi sono difficili da trovare!