Come un
angelo di
Luxyfer
“Sento
le mie braccia intorpidite, il mio ventre mi fa male, la gambe sembrano
non esserci più. E quella luce… là in fondo…"
Mi
svegliai… non capivo dove ero… Mi guardai attorno…
Ero
in una stanza grandissima con al centro un bellissimo letto matrimoniale
sul quale stavo seduto, su tutte le pareti c’erano delle piccole
finestre e sul muro ad est ce n’era una più grande dalla quale entrava
una bellissima luce.
Mi
alzai e i miei piedi poggiarono su di un soffice tapetto di rose viola, ne
raccolsi una manciata e queste divennero un liquido rosso che mi bagnò la
mano.
Mi
avvicinai alla finestra e solo dopo aver visto il mio riflesso sul vetro
mi accorsi di essere completamente nudo. Tornai indietro verso il letto,
temendo di poter essere visto da qualcuno.
Guardai
il letto… era disfatto, le coperte erano quasi tutte rivolte in terra,
in un angolo c’erano una camicia bianca ed un paio di jeans.
Li
indossai senza indugiare… avvertii un profumo intenso ma buonissimo, una
fragranza soave. Quegli abiti erano intrisi di… ”…Rosiel…"
“Rosiel?…
perché ho pensato questo nome… chi è Rosiel?”
Abbottonai
velocemente la camicia e mi avvicinai alla finestra.
Girai
la maniglia e la aprii. Un'aria fredda e pungente entrò nella stanza, ma
non mi dava fastidio mi ricordava… un amico…”Nanatsusaya…”
“Nomi…
quanti nomi… ma chi sono queste persone? Rosiel… Nanatsusaya?”
Guardai
fuori, appena riuscii ad abituarmi al bagliore della luce, sembrava la
cima di un altissimo grattacielo, nel centro della quale c’era un
secondo altissimo grattacielo, io stavo sul piano più in alto.
Stavo
per richiudere la finestra quando una gelida mano si poggiò sulla mia
spalla sinistra. “Aiuto… chi può essere?”. Sobbalzai, rischiando di
cadere fuori dalla finestra, e sulle mie guance cominciarono a scendere
delle lacrime. Mi girai lentamente, e davanti a me vidi il mio Senpai.
-
SENPAI!!!!… Kyra… come stai???-
Il
suo viso non dava segno di emozioni, mi guardava freddo, penetrante. Si
strappò dal collo un pendaglio e me lo diede in mano… un momento, un
sorriso e scomparve. Come se quello strano ciondolo lo avesse assorbito.
Senza
smettere di piangere chiusi la finestra. Il freddo della mano di Kyra non
era nulla in confronto al freddo che ora c’era nella stanza.
Notai
allora due porte, una sul lato nord e una sul lato sud.
Mi
diressi senza pensarci a quella più grande, a nord, e cercai di aprila,
ma non riuscii. Corsi a sud, e cercai di aprire pure quella, ma niente.
Tornai a quella più grande, cercai di aprirla e appena toccai la
maniglia, il ciondolo di Kyra si trasformò in una chiave. Stupito la
guardai diffidente, poi la girai nella serratura che si aprì.
Davanti
a me c’era un corridoio, della stessa larghezza della porta. Sulle
pareti c’erano una infinità di porte dalle quali sentivo dei rumori,
degli ansimi o delle voci. Istintivamente corsi più che potevo verso la
porta dritta di fronte a me, che era gigantesca. La aprii senza difficoltà
e entrai nella stanza, identica alla mia.
C’era
un letto nel mezzo, ma a differenza del mio era quattro volte più grande.
Da lontano non mi sembrava ci fosse niente, ma non appena mi avvicinai
riuscii a vedere sei figure, cinque delle quali sembravano sfinite mentre
una, quella al centro riposava calma, con un sorriso crudele sulle
labbra.
“…Rosiel…"
Lo
stesso nome mi sfiorò la mente, ma subito lo cancellai come impaurito
dallo stesso suono.
Mi
avvicinai ancora di più. Erano sei uomini completamente nudi, bellissimi,
ma quello in mezzo era davvero magnifico.
Aveva
lunghi capelli d’oro, labbra rosse come il fuoco, un corpo snello e
forte, braccia sottili ma d’acciaio e poi…
Lo
sguardo passo dai pettorali fino al suo membro che non presentava peli
attorno a sè. Era candido e grosso, lo desiderai come nient’altro avevo
desiderato, ma appena lo guardai una fitta allo stomaco mi pervase e quasi
rischiai di svenire per il dolore.
Staccai
gli occhi da quella sublime visione e passai in rassegna gli altri cinque.
Uno era un ragazzino basso coi capelli rossi ed un bizzarro dragone
disegnato sul viso e sul collo, sembrava il meno sfinito di loro. Il suo
membro era grosso e attorno aveva una simpatica coroncina di peli rosso
fuoco come i capelli, attorno al collo e ai polsi aveva dei pezzi di cuoio
borchiati e scuri.
Accanto
a lui c’era un ragazzo più alto e coi capelli biondi e lunghi, il suo
corpo era pressoché perfetto e il suo membro poggiava languidamente sulla
coscia della gamba sinistra, ma nemmeno quello era piccolo. Dall’altra
parte c’era un altro ragazzo, che sembrava più adulto degli altri due e
aveva la pelle più scura e i capelli neri. Il suo corpo era robusto e
scuro come il suo membro, che stava al mezzo di una fitta selva di peli
neri e riccioluti. Con la testa sul ventre del ragazzo stupendo stava un
altro coi capelli corti e biondicci, la sua pelle era molto pallida, ma il
suo corpo era similissimo a quello di Rosiel… il suo membro era poco più
piccolo.
Vedendoli
lì nudi e addormentati fui spinto a possederli tutti, ma qualcosa mi frenò
dal farlo, una paura che mi nasceva dal profondo del cuore. Mi avvicinai
di più al rossino per vedere il tatuaggio, e quando rialzai lo sguardo il
bellissimo ragazzo dai capelli lunghi non c’era più.
Sentii
una mano che mi accarezzava la schiena. A differenza di quella di Kyra era
calda ed accogliente. Mi girai di scatto e vidi il bellissimo ragazzo.
-
Salve Alexiel, ti aspettavo… sono Rosiel…-
-
S… s… alv…- lo guardai estasiato. Era bellissimo ora che la luce del
sole batteva contro il suo magnifico corpo. Era divino, volevo averlo,
volevo amarlo, volevo possederlo. Di nuovo i miei occhi si posarono sulla
sua virilità e quando mi accorsi che lui fissava il punto in cui sotto i
miei jeans qualcosa si stava ingrossando, arrossii e distolsi lo sguardo.
Mi
passò dinnanzi e andò in una camera vicino a questa, sulla porta opposta
a quella di entrata.
Lo
seguii come fossi il suo cagnolino, e quando attraversai la soglia lo
trovai comodamente seduto su una poltrona. Ora, con mio dispiacere, era
abbigliato con una camicia di seta e pantaloni dello stesso materiale,
entrambi viola.
-
Accomodati Alexiel, sorellina…-
-
Mi spiace contraddirti Rosiel, se così ti chiami, ma io non conosco
nessuna Alexiel, e men che meno sono una donna.-
-
Ah… non hai ancora memoria… eppure stanotte ansimavi
“fratello”…-
-
Che?-
-
Lascia stare… non capiresti… allora… Setsuna…così ti chiami
vero?… Ti piace la mia umile dimora estiva?-
Mi
guardai attorno, era una stanza il doppio grande di quella da letto,
arredata benissimo con una moltitudine di porticine qua e là… dio solo
sapeva dove avrebbero potuto portare.
-
Vuoi il tè Secchan?-
-
Oh… cosa?… ah… si grazie…-
-
Ok… bene…-
Pronunciò
un nome… ”Catan”… e dalla stanza da letto sbucò il ragazzo che
assomigliava molto a Rosiel. Era ancora nudo e scomparì in una porticina
per poi tornare vestito e con due tazze di tè.
-
Grazie Catan…- gli sorrise, il suo sorriso era così puro che avrebbe
sciolto chiunque.
-
Prego Signor Rosiel, ora se mi permettete vado a riordinare…-
-
Si vai…ATTENTO!!…-
Nel
girarsi picchio contro il mio braccio e il tè si rovesciò sui miei
vestiti.
-CAZZO!!!-
-
Ahah… non preoccuparti… vai là… c’è il bagno, ci sono un sacco
di vestiti, mettine pure un paio…-
-
Ok…grazie…-
Mi
alzai irritato, guardai Catan e Rosiel che si scambiavano uno strano
sguardo poi entrai nel bagno.
Era
gigantesco, c’erano sauna, docce, vasche, lavandini, armadietti, e molte
alte cose ancora. Aprii un armadietto e tirai fuori un paio di jeans, viola,
e una camicia bianca.
Mi
spogliai, e una volta nudo, guardai lo specchio che mi rifletteva
completamente.
“Mi
ritrovo nudo nella casa dell’uomo più bello del mondo. O Sara
scusami… io amo te… ma lui è così bello”.
Il
pensiero di essere nudo nella sua casa non mi abbandonava e subito mi
vestii con quei vestiti che sapevano della fragranza avvertita sui miei
vestiti e sul corpo di Rosiel.
Uscii
dalla stanza da bagno, e vidi Rosiel che stava steso sul pavimento e
baciava Catan.
La
visione mi divertì e decisi di rimanere a guardare nascosto.
Lo
spettacolo finì presto e Catan se ne andò, mentre Rosiel si sedette come
prima sulla poltrona.
-
Eccomi Rosiel... scusa se c’ho messo tanto, ma… sai… non sapevo
quali vestiti…-
-
Si, si… stai così bene, Secchan, mi assomigli molto… lo sai?-
-
Davvero?… grazie…- non riuscii a nascondere di essermi eccitato nel
sentire quelle parole.
-
Dimmi Setsuna, sono bello? -
La
domanda mi lasciò di sasso. Lo guardai arrossendo e con la testa feci
cenno di si.
-
AH… lo sapevo… sono il più bello… vero?… sai… io e Catan lo
facciamo spesso…-
-
Cosa? -
-
Ma non dirmi che pensi che non ti ho visto eh? -
-
Ah… scu… scusa? -
-
E di cosa? -
-
Niente… -
Mi
guardò con i suoi occhi profondi e bellissimi.
-
Cosa ci faccio qui io? -
-
Oh Setsuna… non ricordi? -
-
No… -
Sbuffò
e si sedette accanto a me, il contatto con la sua pelle mi fece sobbalzare
ed eccitare, e per non fare notare guardai verso il soffitto.
-
Allora…kyra ti ha portato qua ieri, eri sfinito e io ti ho curato… poi
ieri notte… ti sei svegliato, ricordando chi sono io e chi sei tu
e come ci amavamo, e in camera tua abbiamo fatto l’amore. -
-
CHE COSA??????? -
-
Ahahah… si, si… ma non capisco perchè ora sei immemore... mah… -
-
Ma chi... chi erano quelli là con te in camera? -
-
Quelli? I miei schiavi… scommetto che fra tutti, oltre me, ti ha
eccitato Mikael, il rossino… devo dire che ha in corpo una forza
tremenda, e, dio mi perdoni, è l’unico che non è arrivato al punto di
morte facendo sesso con me… Il biondino ci sa fare con le donne, è
vero, ma con me ha avuto poco da fare, si chiama Raphael, poi quello scuro
in volto era Uriel e poi c’era Catan, ma già lo conosci. Quando sei
entrato c’era anche Metatron, ma non lo avrai di sicuro guardato, perché
è un bambino, e le coperte gli coprivano il corpo. Lui
è il mio ultimo strumento… -
-
MA COME FAI A PARLARE DELLE PERSONE COME SE FOSSERO STRUMENTI???? -
-
Ah…ti sbagli Secc… prima di tutto sono angeli… secondo… sono loro
che me l’hanno chiesto… non sai cosa significa sentirsi in corpo il
mio seme… è come se ogni volta gli dessi nuove forze. -
-
Come?…non ci credo… -
-
Sai… solo Mikael non me lo aveva chiesto… lui voleva fare l’amore
con te... ma io glielo ho impedito e per indurlo a farlo con me ho preso
le tue sembianze…. ma nessuno di loro mi soddisfa come fai tu Secchan. -
Si
aggrappò al mio braccio e mi baciò una mano. Arrossii.
-
Beh… sai… ecco… -
Si
stese sul divano, appoggiando la testa sul mio membro. Mi stavo eccitando
solo a stargli vicino, il mio cuore batteva e il mio membro stava andando
in tiro, e lui lo sentiva… e ci godeva nel sentirlo.
“Ti
voglio Rosiel”
-
Anche io Setsuna, ti voglio come nessun altro… Ti amo Setsuna… -
Mi
baciò sulle labbra, un bacio candido e pure come la neve, come una droga
per il mio cervello.
Ricambiai
il bacio e mi misi sopra di lui. Ora ero eccitatissimo, e la costrizione
dei pantaloni che mi bloccavano il membro cominciava a farmi male. Le
nostre lingue giocavano divertite e si intrecciavano prima nell’una poi
nell’altra bocca.
La
sua per prima se ne uscì da me per avventarsi sul mio collo… ora come
non mai volevo possederlo…”Sara"
-
NO! -
Mi
alzai e mi allontanai da quel Satana tentatore.
Sentii
le sue braccia abbracciarmi da dietro e accarezzarmi l’addome coperto
dalla finissima camicia bianca… ”Scusami Sara"
Mi
girai e lo baciai, stavolta con foga e il contatto mi fece uscire il
sangue dalle labbra, Il sapore acro del sangue ora scivolava insieme alla
saliva nelle nostre gole attraverso le nostre lingue. Stavolta fui io ad
abbandonare il gioco con la lingua per passare al collo, allo sterno.
Cominciai
a baciargli lo sterno, passando la lingua sotto la camicia.
Con
una mano strappai la camicia di seta e cominciai a leccargli un capezzolo
mentre con la mano giocavo con l’altro.
Anche
se io conducevo il ballo, era lui che aveva potere su di me, e potevo
capirlo, non sentendo nemmeno un gemito, nemmeno un brivido scorrergli in
corpo. La cosa mi fece arrabbiare ”Sara… scusa… ti amo… Sara… Sara….”
Mi
allontani di nuovo dal suo petto.
-
No… Rosiel… non mi va bene… ti desidero più di ogni altra cosa…
vorrei fotterti e farmi fottere da te…. qui ora… ma… non mi piace
l’idea che tu comandi… e poi SARA… io amo Sara, come tu ami Catan…
poverino, lo vedi è la che ci guarda d mezzora e tu non pensi a lui
nemmeno fosse un cane. -
-
Ma lo è… -
-
VAFFANCULO ROSIEL… -
Arrabbiato
girai sui tacchi e andai nella camera da Letto, per andarmene via in
qualche modo.
Sul
letto non c’erano più i cinque angeli di prima, ma qualcun altro.
Era
Rosiel!!!
-
Ma come? -
-
Vieni qui. -
Feci
quello che mi aveva ordinato e ricominciai da dove ero rimasto.
I
capezzoli ora erano duri, sentivo che ora stava al gioco, e allora passai
al torace, e mentre lo leccavo, lo abbracciai e gli accarezzai la schiena.
-
Scopami- sussurra.
Ora
la mia lingua era giunta ai suoi pantaloni, e stavo cercando di
infiltrarmi fra la pelle e la tela, senza apparente successo… il mento
che poggiava sul suo membro avvertì la sua crescente erezione, questo mi
fece godere da matti, anche lui si stava eccitando… ”Fottimi”
sussurrai.
Le
sue mani sin ora ferme mi spinsero la testa all’indietro e lui fu sopra
di me!
Mi
sbottonò con calma la camicia e giocò con il mio corpo allo stesso modo
con cui io avevo giocato con il suo. .ma la reazione fu diversa, io gemevo
e tremavo sotto a quei tocchi.
La
sua lingua descriveva le linee dei miei muscoli e si avvicinava ai
primi peli pubici. Posai le mie braccia sulla sua schiena e lo
accarezzai, lo sentii tremare al mio tocco, sentii i suoi gemiti.
"Alexiel
solo tu..."
-
Sorella mia...ah...-
"SORELLA"
Mi
divincolai dalla sua stretta magica e riindossai la mia camicia.
-
NON SONO TUA SORELLA!!! SONO UN UOMO... BASTARDO!!! SONO SETSUNA
MUDOOOOOOOO-
Mi
guardò con occhi dolci, irresistibili.
-
Scusa Setsuna... ma io amavo molto mia sorella... è l'unica che abbia mai
amato nella mia vita... e deve essere solo un onore sentirlo dire anche a
te... mio piccolo angelo...-
Lo
guardai... il suo torso nudo era divino... non volevo lasciarlo, il mio
orgoglio si scioglieva.
"Scusami
sara..."
Mi
avvicinai di nuovo a lui, mi liberai dalla camicia e mi abbandonai a lui,
all'angelo più bello...
"Scusami
Sara."
Le
lacrime mi scendevano e non me lo spiegavo.
Le
mani di Rosiel scivolarono sulla cerniera e lentamente la aprirono e lo
stesso fu il destino del bottone. Con dei movimenti dolci mi sfilò i
pantaloni ed io rimasi in boxer.
Mi
guardò dolcemente, il suo sguardo era di una dolcezza infinita....
sembrava che mi amasse.
Mi
baciò la coscia sinistra e risalì verso i boxer, con una mano intanto
era scivolato sotto i boxer e me lo aveva preso in mano.
Il
suo tocco era gentile e dolce e io mi stavo eccitando tantissimo e mi
sentivo bene.
-
Posso?- mi disse dolcemente.
Annuii
con la testa.
Lentamente
mi sfilò anche le mutande. Ora mi trovavo nudo e nelle sue mani, mi
baciò sulle labbra...
Poi
la sua lingua fu sulla punta del mio membro.
-
Ora sono davvero sicuro che non sei una donna...-
"Che
pezzo di merda"
Me
lo prese in bocca tutto e cominciò a succhiarlo, mi piaceva, mi piaceva
sentire le sue labbra sul mio membro.
Già
un po' di me era entrato in lui e capii che presto sarei venuto
completamente... cercai di resistere il più possibile, ma quando Rosiel
cominciò a succhiarlo più insistentemente venni ed il mio sperma esplose
nella sua bocca.
-
AHAHAHAH...slurp...che buono Fratellino...-
"Fratellino???"
-
Davvero ottimo...-
Mi
baciò e il mio stesso sperma entrò nella mia gola e mi riscaldò.
-
Perchè... ah... uh... ghh... perchè mi hai chiamato fratellino?-
-
AHAHAHAH... beh... perchè sorellina ti da fastidio... e poi sei molto
meglio maschio...-
-
Gra... uf... grazie...-
-
Prego...-
Mi
misi seduto appoggiando la schiena contro uno dei quattro pilastri ai
quattro angoli del letto.
-
Non trovo giusta questa situazione, sai... tu sei ancora in pantaloni
mentre io sono qua nudo... sai non mi piace...-
Con
un movimento quasi impercettibile lo ritrovai nudo davanti a me.
Prima
non mi ero sbagliato.
Non
ha peli...è un angelo...
-
Sei un angelo Setsuna.-
-
No... tu sei un angelo...-
-
Lo so...-
-
Ahahahah!! -
Scoppiammo
entrambi in una forte risata, tanto forte da fare accorrere Catan.
-
SIGNORE? -
-
Ah... niente Catan... va pure... ridevamo... non gridavo... dai
smettila... -
-
Siete sicuro... - mi guardò con occhi irosi -... di stare bene? Sapete
che vi fa male avere rapporti con gli... - mi guardò con un sorriso di
disgusto -... con gli Umani... -
-
Si,si... ok Catan... ma poi ci sei tu che mi guarisci... quindi non c'è
problema...no?! -
Lo
vidi arrossire. Ora che lo guardavo meglio mi accorsi quanto anche lui
fosse sommamente stupendo... assomigliava molto a Rosiel, ma nei suoi
occhi c'era molta più purezza e dolcezza... aveva capelli non molto
lunghi, ma coprivano il suo collo. Assaporai le sue labbra nella mia
mente, ma fu troppo tardi quando mi accorsi che Rosiel era irritato dal
mio interesse vero Catan. All'inizio pensai che era geloso di me, ma poi
mi accorsi che Catan scuoteva la testa come per dire "non vi
preoccupate signore io sono vostro"... allora capii che fra Catan e
Rosiel c'era qualcosa di più profondo che il Sesso... qualcosa di più
profondo di quello che stava succedendo fra me e Rosiel, che anche se
stava nudo a pochi centimetri da me sembrava distante moltissimi
chilometri.
-
Vi lascio soli, Signore...Signorino... -
Lasciò
la camera e lo sguardo di Rosiel che prima mi guardava irritato si era
rilassato.
-
Perchè lo fai con me quando è palese che tu ami Catan? -
-
Non farneticare Fratellino... t'ho detto o no che è solo una specie di
servetto? -
-
Non ci credo Fratello... -
"L'ho
chiamato fratello? Perchè?"
-
Fratello?!... ahah... stai tornando... bene... -
-
Comunque fra me e Catan non c'è di più di quanto c'è fra un cane e il
suo padrone... -
-
Come vuoi... ma ora Catan non è qua... Rosiel... quindi...
dimentichiamolo... e pensiamo a noi... ti va? -
-
E Sara? E' qua oppure no? -
"Sara?
Chi è?"
-
Non so di chi parli... -
-
Bene... -
Appoggiò
la sua testa sul mio petto.
-
Ti amo Alexiel... sorella mia... ti amo tanto... -
-
Anche io Fratello mio... Rosiel... ti amo... non mi lasciare ancora per
Dio... -
-
Te lo prometto... -
Ci
baciammo di nuovo, ma non fu un bacio carnale, fu un bacio puro, sentivo
il cuore battere all'impazzata, lo sentivo
in gola.
-
Rosiel... posso? -
Annuì
con la testa, e i suoi capelli mi sfiorarono il membro.
Mi
sorrise amabilmente poi si girò e si mise carponi.
Lo
guardai, era quello che volevo? Non lo sapevo...
Mi
avvicinai da dietro a lui e gli accarezzai le cosce e le baciai.
-
Da brava Alexiel...fallo... -
Alzai
la testa e la appoggiai sulla sua schiena, lo sentii tremare, poi lo
penetrai lentamente, non volevo fargli male..
-AAAAAAAAAH
-
Gridammo
contemporaneamente, lui si era fatto inculare velocemente con un colpo di
reni.
Vidi
con la coda dell'occhio Catan sbucare dalla porta, con dolore vidi le sue
lacrime e lo vidi andarsene.
Cominciai
a muovermi dentro di lui lentamente, poi sempre più velocemente, finchè
non raggiunsi il culmine dentro di lui.
-
Aah...ggh....mmm.. -
-
Uf...aah... -
Rimasi
dentro di lui con il petto e la testa sulla sua schiena. Eravamo entrambi
scossi da tremiti, anche lui era venuto masturbandosi.
Poi
lentamente io me ne uscii da lui e mi infilai fra le sue gambe.
-
Che fa...ggh...i? -
-
Shhh...-
Gli
presi da sotto in bocca il membro e cominciai a succhiarlo.
"Scusa
Sara..."
Lo
sentivo gemere, ansimare, sentivo che smorzava le urla in gola, lo sentivo
tremare, lo sentivo supplicarmi...
Ma
io succhiavo sempre di più e sempre più velocemente, mi piaceva sentirlo
godere.
-
AAH...GGH....UUUF....MMMM...SIII....BBB...AAAAAAA... -
"Ahahahah...
Rosiel sei buffo..."
Venne
nella mia bocca, un caldo e dolce sperma scivolò giù nella mia gola e mi
riscaldò il corpo... era una strana sensazione... era come se lui fosse
in me.
Lo
baciai.
Sentii
il suo corpo posarsi sopra il mio, e rimanemmo così abbracciati e ci
addormentammo.
Durante
il sonno sentii Catan che raccoglieva i vestiti e li ripiegava, che
cospargeva la camera del particolare profumo che avevo avvertito il giorno
prima, lo sentii gemere, sentii degli schizzi arrivarmi sul viso, lo
sentii singhiozzare.
La
mattina dopo mi svegliai prima di Rosiel, che era ancora sudato ed
ansimante, pensai subito a Catan, ma poi decisi che fosse impossibile...
Poco
dopo si svegliò anche lui e mi guardò con occhi dolcissimi.
-
Sorella mia... -
-
CHE? -
-
Uff...f ratello... Setsuna... sei riuscito a mettermi Ko... sei il
primo... solo tu... ma tu non sei stanco? -
Feci
di no con la testa.
-
Uff... vedo... ma come è possibile? -
-
Non so. -
Mi
guardò e il suo sorriso si trasformò in una smorfia di disprezzo.
Avvicino
le sue dita alle mie gote e mi asciugò il liquido che avevo su queste.
Lo
annusò e lo leccò.
-QUESTO
NON E' NE MIO NE TUO!!!MA E' DI CATAN...che gli hai fatto brutto maiale? -
-
Assolutamente niente. -
Mi
guardò, ma il suo sguardo quando entrò nella camera Catan si raddolcì.
-
Il signorino non ha fatto niente Signore... è colpa mia... mi sono... masturbato
davanti a Voi...-
-
Sei perdonato ora va... prepara il bagno e la colazione e dei vestiti
nuovi, questi odorano di sperma... non te ne sei accorto??? -
Guardai
Catan che scompariva dalla porticina.
-
Perchè lo tratti così? -
-
Perchè a lui piace così. -
Mi
baciò sulle labbra poi raccolse una manciata di petali che si
trasformarono nel liquido rosso e ne bevve.
"Che
schifo!"
-
Non è una schifezza...prova anche tu...è un nettare buonissimo. -
Con
ancora quella roba in bocca mi baciò e me ne passò un po'... era davvero
buonissima.
-
Buona... hai ragione. -
Arrivò
Catan.
-
Signore... Signorino... il bagno è pronto. -
-
Andiamo Fratellino. -
-
Ok... -
Li
seguii, entrammo nel bagno del giorno prima, mi chiesi come Catan potesse
sopportare tanti nudi senza imbarazzarsi. Rosiel si immerse nella vasca e
mi invitò ad entrare con lui.
Obbedii...
e non appena fui entrato Catan se ne andò.
-
Mi da malinconia quel ragazzo. -
-
Macchè... è fatto così. -
-
Mah...-
Guardai
due mani meccaniche sbucare da dietro la vasca e cominciare a massaggiare
e a pulire Rosiel... due mani sbucarono anche da dietro di me e mi
riservarono lo stesso trattamento.
-
Ehi... -
-
Non preoccuparti amore...sono brave... -
In
effetti erano bravissime... mi massaggiarono proprio i punti che più mi
dolevano.
"Sara...
no... che ci faccio qui... Sara... amore mio... che ho fatto... perdonami
Sara... dove sei? Saraaaa..."
-
SARA!!!-
-
Come? Ah Sara? Tua sorella? Djbril ovvero... si, si... è al sicuro non
preoccuparti... ma goditi questa vacanza... -
-
Ok... -
-
CATAAAAAAAN.!! -
-
Signore? -
Prese
in mano un accappatoio viola e coprì Rosiel, portandolo nella sala
accanto.
Mi
sentii abbandonato, allora mi alzai e aprii l'armadietto... frugai qua e là
e infine trovai un asciugamano, con cui mi asciugai e mi coprii il
davanti... poi guardai nell'armadietto... tutti i vestiti di quel mattino
non c'erano più. Allora uscii così com'ero e vidi Rosiel che sedeva con
l'accappatoio sulla poltrona e leggeva
un libro.
-
OOh... finalmente Fratellino!! -
-
Si, sai non trovavo niente... -
-
Beh potevi venire senza niente. -
-
Idiota! -
-
Ahah...-
"Sembriamo
due fratelli... due amanti, che si amano da moltissimo tempo, che stanno
insieme da molto, moltissimo tempo... e questa sensazione è stupenda...
ma perchè è proprio mio Fratello... SARA... anche lei è mia sorella...
Sara scusami..."
-
Comunque prima o poi rischi che ti cada...no? -
-
Si hai ragione...-
-
Se vuoi chiamo Catan e gli dico di trovarti degli abiti...-
-
No, no fa niente... sto così... fa molto caldo dopotutto...-
-
Si, si hai ragione.-
Ad
un tratto dalla camera a fianco, la camera da letto, venne una grande
luce... nella mia mente si erano formate poche parole "Oh no,
Nanatsusaya!"
Mi
alzai e di corsa andai a vedere, intanto mi cadde l'asciugamano ma non me
ne preoccupai.
Nel
letto brillava forte il mio ciondolo. Lo raccolsi e lo misi al collo, e al
contatto con la mia pelle nuda sentii un fortissimo calore, ma la luce si
spense.
"Rosiel
è là. Catan sarà chissadove... sono qua solo... posso fuggire"
Senza
pensarci troppo raccolsi i vestiti del giorno prima anche se erano
sporchi, mi vestii di tutta fretta e lasciai l'appartamento di Rosiel.
Mi
guardai attorno disorientato... c'erano migliaia di camere.
Poi
svenni... svenni per la fatica... per il dolore... per le lacrime... per
il disorientamento... per l'amore.
Quando
mi risvegliai mi trovavo nella camera di Kyra.
-
Ben svegliato Setsuna...-
-
Oh... K... Kyra? -
-
Si... sono proprio io Sakuya. -
-
Ahah... s.. si... scusami... mi fa male un po' la testa e la pancia...-
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Riposati pure. -
Quando
richiusi gli occhi vidi il volto di Rosiel che apparve ma poi scomparve
immediatamente.
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