Ovviamente i personaggi sono di Re King, io non mi permetterei mai di rubarglieli e poi non c’è neanche Cuthbert l’unico per cui sarei disposta a finire in prigione e solo se lo rinchiudessero insieme a me… Cort-Vanny, buona lettura^^



 


 

 

Come divenni uomo

parte XIII

di Mia

 



La settimana passò troppo in fretta, mi sembrava un conto alla rovescia della distruzione del pianeta e ogni volta che ci pensavo il panico mi assaliva come se lo fesse davvero. La mattina della partenza mi alzai soddisfacentemente dolorante, non avevo mai permesso a Cort di riposarsi quella notte, lui non si era mai tirato indietro mi aveva amato in tutte le posizioni che avevamo sperimentato finora. Avevamo iniziato con lo sbatterci sui mobili e sui muri della nostra casa per poi finire a rotolarci nel letto… non ricordavo neanche le volte che lo avevamo fatto ma cazzo se era stato magnifico… Il risultato era un indolenzimento totale del mio corpo e un dolore concentrato tra le natiche… perfetto. Non avevamo mai chiuso occhio quella notte e gli ultimi minuti prima di alzarci rimasi accoccolato tra le braccia di Cort mentre lui riposava in me. Nonostante tutto avrei voluto la possibilità di poter fare un’ultima volta l’amore con lui ma sapevo di non avere tempo. Preferii alzarmi un po’ prima visto la mia fatica nei movimenti e mi vestii accompagnato dallo sguardo divertito di Cort e la sua risata carica di desiderio.
- Gan principessa vorrei vederti sempre camminare a gambe aperte… sei uno spettacolo…- Camminavo così grazie a lui e a tutte le volte che mi aveva preso ed era quello che gli avevo chiesto di farmi, volevo portare il suo ricordo fisico il più a lungo possibile…
- Allora dovremmo ripetere una simile esperienza quando torno…-
- Puoi contarci… la prossima volta non avrai neanche la forza di alzarti dal letto…- Mi avvicinai a lui che mi allacciò le braccia alla vita e posò la sua testa sul mio stomaco. Non ci saremmo mai voluti staccare e non solo fisicamente.
- Promettilo…- Gli accarezzai i capelli per illudermi che tutto andava bene e che io non sarei dovuto andare da nessuna parte…
- E’ una certezza… non fare cazzate Vanny altrimenti ti uccido…- Mi guardò dritto negli occhi, mi chiesi se avesse davvero il coraggio di farlo, se lui mi avesse tradito io avrei cercato in tutti i modi di farlo e forse anche per Cort era lo stesso. Ci appartenevamo troppo per poter perdonare un’intrusione tra noi, preferivamo la morte piuttosto che dividerci con un’altra persona… ma forse l’amore che provavamo era talmente forte da costringerci a farci perdonare ogni cosa… Anche Cort si alzò e si vestì in un minuto, uscimmo subito prima che i nostri istinti prendessero il sopravvento sulla ragione, all’aria fredda dell’alba di Gilead anche le nostre voglie vennero raffreddate. Arrivammo al luogo dell’appuntamento un po’ in anticipo e non trovammo nessuno. Mi appoggiai ad un albero e mi feci schiacciare dal corpo caldo di Cort e le sue mani tornarono ad accarezzarmi il corpo ma ciò che mi interessava di più erano le sue labbra che pian piano si stavano guadagnando l’accesso alla mia bocca. Ci stavamo divorando quando arrivarono Steven e All ad interromperci. Non ci fu un addio lungo e strappalacrime, appena li vidi montai sul mio cavallo faticando non poco e con le risatine di Cort che mi facevano da sottofondo. Appena mi misi in sella lo fulminai con lo sguardo ma con la mano gli feci segno di avvicinarsi. Una volta che avemmo le labbra ad un soffio di respiro gli sussurrai…
- Niente cazzate Cort altrimenti sarò io ad ucciderti-. Lo baciai finchè non arrivò il momento di partire, All fece strada e io lo segui. Cort non si dimenticò di darmi un’ultima pacca sul sedere che mi fece vedere le stelle ma nonostante questo gli sorrisi malizioso, promettendogli tutto quello che gli avrei permesso di avere al mio ritorno. Lui fece altrettanto con me e il dolore che provavo ad ogni movimento del cavallo era la conferma della sua promessa. Avevo un sorriso paralizzato in faccia che riuscii a togliere solo molto dopo quando l’assenza di Cort già si faceva sentire… Ci vollero due giorni per arrivare a Tux, il freddo gelido ci impediva di cavalcare la notte e così fummo costretti a bivaccare sulle montagne. Quando arrivammo al castello fummo così lieti del calore che c’era che quasi ci scordammo di onorare i padroni di casa. Aspettammo al freddo che scendesse il Re e che ci facesse entrare nella sua reggia. Il maledetto si fece aspettare ma quando arrivò sia io che All ci stupimmo della sua vecchiaia. Se era così vecchio a cosa servivo io? La risposta venne subito dietro di lui, il principe. Appena mi vide mi diede la mano e con l’altra mi accarezzò subito i capelli. Sorrisi più per il ricordo di Cort che mi vietava assolutamente di farmi toccare i capelli che per circostanza. Capii subito che ero un regalo gradito da come mi guardò dalla testa ai piedi, ormai ero un maestro nel riconoscere simili occhiate… Il principe si chiamava Maverick ma mi assicurò che potevo benissimo chiamarlo Mav, feci finta di esserne onorato chinando la testa, quando volevo sapevo essere anche educato. Sembrava la mia copia, la mia anima gemella perfetta, la stessa intelligenza, la stessa bellezza, se non ci fosse stato Cort a dividerci saremmo finiti ineluttabilmente insieme. Ma Cort c’era e io lo amavo e non c’era momento che non pensassi a lui. Ci fecero entrare finalmente al castello e nel suo calore noi dicemmo grazie e ci precipitammo dentro, fu così che iniziò la nostra vita a Tux. Le prime due settimane passarono tranquille, meglio furono tranquille perché io riuscivo a respingere le avances del principe, il suo desiderio per me era palpabile. Furono tranquille perchè io fin dal secondo giorno, dopo non so quante vasche in piscina, mi masturbavo e mi toccavo pensando a Cort. Questo mi bastò per poco poi dopo pochi giorni ogni volta che venivo scoppiavo a piangere per la nostalgia e per la voglia che avevo del mio uomo. Divenne sempre più difficile respingere Mav, ogni giorno si faceva sempre più spinto. Non gli bastava più pranzare e dialogare di qualsiasi cosa, voleva che il nostro rapporto si facesse più intimo. Aveva già preso possesso dei miei capelli, ogni sua carezza era incredibilmente simile a quella di Cort e solo per questo mi lasciavo fuggire dei sospiri, ogni tanto poggiava la mano sulla mia gamba, la quale a metà si scopriva per lo strano kimono che ci avevano dato al nostro arrivo, e poi aveva preso l’abitudine di baciarmi la guancia ogni volta che ci vedevamo o salutavamo. Io rimanevo passivo come mi aveva detto Cort ma mi rimaneva sempre più difficile non rispondere alle sue allusioni, mi mancava troppo e a volte avevo la malsana idea che un corpo qualunque lo potesse sostituire per cancellare il vuoto che provavo. Il primo segno di cedimento fu il primo giorno della terza settimana. Sapevo che ogni volta che andavo in piscina c’era uno spettatore nascosto tra gli spogliatoi ma nonostante tutto facevo quello che andava fatto altrimenti sarei impazzito. Mi toccai mi penetrai invocando il nome di Cort e quando venni forzatamente scoppiai a piangere in una crisi isterica, odiavo quel maledetto posto, non ce la facevo più a stare lontano da Cort e pensai che se io stavo così Cort stava ancora peggio e quindi era probabile che mi stesse tradendo in uno squallido bordello con una ancora più squallida puttana. Singhiozzai mentre cercavo di ritrovare un minimo di controllo e proprio perché ero fuori fase non lo sentii arrivare, mi trovai le sue mani che mi massaggiavano le spalle quando era già troppo tardi. Devo ammetterlo non feci nulla per sottrarmi a lui, piansi di nuovo ma quel che feci stupii anche me stesso, mi girai, lo abbracciai e nascosi la testa nel suo stomaco. Aveva un buon odore ma non cadetti in tentazione, rimasi solo fermo a respirarlo desiderandone uno più forte e più familiare ma che non trovai. Mav non se ne approfittò rimase ad accarezzarmi i capelli e le spalle nude e rimanemmo così finchè non fui io a staccarmi. Uscii dall’acqua senza vergognarmi della mia nudità tanto sapevo di essere stato visto già le volte precedenti, gli passai così vicino da sfiorarlo e lo vidi mordersi le labbra. So che mi guardò divorandomi per tutto il tragitto, lo lasciai fare mi mancava troppo uno sguardo di desiderio sul mio corpo, se possibile volevo che mi mangiasse come faceva Cort ogni volta che mi vedeva nudo… Quando mi rivestii lo lasciai lì ancora intento a fissarmi come se meritasse di più di quello che gli avevo dato, forse era vero prima lo avevo eccitato e poi me ne ero andato senza dargli soddisfazione, Cort me l’avrebbe fatta pagare fino a farmi pregare di scoparmi. Ma lui non era Cort... purtroppo. Il giorno dopo mi comportai come se niente fosse successo ma la sera persi di nuovo la testa. Appena venni uscii dall’acqua e invece di andare direttamente negli spogliatoi mi diressi dove sapevo che c’era lui. Fino a quel momento non si era perso mai una mia nuotata e quello che ne conseguiva, quando lo trovai mi guardò impaurito per essere stato scoperto ma prima che fuggisse io gli sorrisi quel tanto per non spaventarlo. Mi avvicinai nudo a lui e guardandolo negli occhi lo abbracciai. Lo sentii irrigidirsi fra le mie braccia ma appena si rese conto che non era un sogno ma la realtà andò ad accarezzarmi subito il sedere. Sapevo che mi voleva ma io non potevo permettergli di avermi, appartenevo ad un altro e già stavo sbagliando tutto… le regole di Cort dicevano di comportarsi al contrario di quello che stavo facendo ma Cort non era lì e proprio questo era il problema. Non gli feci neanche toccare la pelle che gli spostai le mani, gli spiegai che mi poteva toccare dappertutto tranne lì. Era ipocrita lo so ma per me era come mantenere un minimo di fedeltà. Quando sentii che si stava eccitando mi staccai, non volevo essere tentato in alcun modo, come la sera precedente non gli dissi nulla me ne andai come se stessi scappando e forse lo stavo facendo davvero. Quella notte non appena chiudevo gli occhi mi immaginavo Cort tra le cosce di una bionda quando poi lo stronzo ero stato io. Questo non mi fermò… la sera dopo sbattei al muro Mav e lo baciai come avrei voluto baciare Cort e stavolta non riuscii a fermare la sua mano che si posò sul mio sedere, ma non fece altro che rimanere appoggiata. Lo lasciai tremante e senza fiato ancora schiacciato al muro e di nuovo me ne andai, non avevo il coraggio di andare fino in fondo. Il giorno dopo Mav pretese di baciarmi fin dal primo momento, io non avevo nulla al contrario anch’io volevo baciarlo perché quando lo facevo pensavo di stare baciando Cort, anche le sue carezze erano quelle del mio uomo non di un estraneo a cui non avrei mai permesso di toccarmi. Tornai nella camera che dividevo con All a tarda ora per non fargli vedere le mie labbra gonfie ma fortunatamente non era ancora rientrato. Ero in caduta libera senza che nessuno mi afferrasse… Fu così che gli permisi di baciarmi il corpo ma i suoi baci si trasformarono presto in succhiotti, trasformando il mio corpo in un campo di battaglia, intanto io continuavo ad accarezzare la sua schiena ricercando quelle cicatrici che conoscevo a memoria e anche se non c’erano io me le immaginavo rendendole reali. Il problema era che avevo una voglia incredibile di fare l’amore con Cort e quindi anche con Mav, mi stavo avvicinando pericolosamente a farlo. Quando me ne tornai in camera mia quella sera non riuscii a nascondere i segni sul mio corpo ad All. Appena me li vide lasciò cadere per terra le pistole che stava lucidando per guardarmi…
- Che cazzo stai facendo Vanny?-
- Sto cedendo All… Non ce la faccio più mi manca troppo, ogni uomo davanti ai miei occhi si trasforma in Cort, cazzo anche tu non sei altro che Cort travestito da All, capisci?- Mi misi le mani tra i capelli e scoppiai a piangere per mille ragioni e per nessun motivo in particolare…
- Anche a me manca Steven che credi? Ma mi soddisfo da solo non vado in cerca di compagnia!- Mi prese per le spalle per cercare di scuotermi dalla mia pazzia…
- Anch’io ci ho provato ma non fa altro che farmi sentire ancora di più la sua mancanza, sto impazzendo e Mav sembra desiderarmi così tanto da farmi sentire a casa…-
- Vanny smettila di piangere e guardami negli occhi, se Cort viene a sapere quello che stai combinando quaggiù probabilmente si incazzerebbe così tanto da lasciarti, te ne rendi conto?-
- Certo ma non riesco a fermarmi, ogni giorno desidero sempre di più, voglio sentire di nuovo Cort dentro di me e non potendolo avere ho scelto Mav come sostituto…- Glielo dissi abbassando gli occhi perchè mi vergognavo di me stesso…
- Ci sei andato a letto?-
- No…- Non gli dissi che avevo intenzione di andarci presto però…
- Allora forse la situazione è ancora recuperabile. Vanny ora stammi a sentire molto bene devi mantenere un rapporto formale con il principe da adesso in poi…-
- Non so se ci riuscirò…-
- Non piagnucolare dopotutto sei un pistolero! Ancora pochi giorni e saremo a casa…-
- Cort…- Solo pronunciare il suo nome mi faceva eccitare più di qualsiasi carezza mi potessi dare io.
- Sì e io Steven…- Nei suoi occhi lessi la mia stessa sofferenza, mi venne naturale abbracciarlo e lui mi lasciò fare, dopotutto anche lui aveva bisogno di un contatto umano. Ci staccammo un po’ meno soli, All riprese a lucidare le sue pistole come se fossero parte integranti del suo corpo mentre io finalmente riuscii a dormire e sognai il mio incontro con Cort una volta tornato a casa… Il giorno dopo fu diverso da tutti quelli precedenti, Fui il più formale possibile e non permisi a Mav di toccarmi una sola volta. Neutralizzai ogni suo tentativo essendo più veloce di lui e cercai di non guardarlo mai in faccia. In piscina cercò di sbattermi al muro ma si trovò lui al posto mio, feci tutto con freddezza finchè non arrivò la notte e mi trovai di nuovo a combattere con l’incubo di Cort che mi tradiva, che mi lasciava per sempre… Mi alzai nuovamente con il vuoto che mi penetrava ovunque, sotto ogni poro della pelle… avevo un fottuto bisogno di lui. Non riuscii a trovare la forza per respingere ogni attacco di seduzione di Mav, ebbi degli attimi di cedimento in cui mi ritrovavo la sua mano sulla coscia, la sua bocca vicino la mia e anch’io non ero da meno posavo le mie labbra sulla sua guancia desiderando di trovare ardentemente la cicatrice che contraddistingueva il volto di Cort, mi strusciavo contro di lui per cercare di eccitarlo anche se poi non ne aveva bisogno, era perennemente eccitato quando mi era vicino ma poi ero io a non trovare il coraggio di andare fino in fondo, avevo dimenticato le parole di All ma non il volto di Cort. Lo dimenticai la sera quando andai in camera sua lo baciai e lo portai al letto dove ci feci crollare, lui sopra di me. Non dicemmo una parola Mav sapeva perché ero venuto ed io sapevo cosa voleva lui. Semplice, tutti e due volevamo la stessa cosa, anche se io l’avrei voluta con un’altra persona… Mi spogliò, io non lo feci non mi importava vederlo nudo, nella mia mente già avevo stampato chiaro in mente il corpo che avrei visto al suo posto, stavo facendo tutto questo per essere amato da Cort non da uno qualunque… Nessuno avrebbe capito ma non importava era quello di cui avevo bisogno… Per la prima volta gli permisi l’accesso al mio corpo, aveva dita lunghe che mi fecero penare per essere accettate, sin dal primo dito fu una sofferenza incredibile per così poco infondo ero abituato a ben altro. Lacrime tentarono di uscire dai miei occhi ma mi morsi le labbra finchè non uscì dal mio corpo, quando sentii la sua erezione premermi contro stranamente rabbrividii per il disgusto ma in fondo io avevo provato piacere solo quando si trattava di Cort e mi potevo raccontare tutte le cazzate che volevo quello che mi stava sopra non era Cort e non avrebbe mai potuto prendere il suo posto. L’esatto momento in cui mi stava per assestare il suo primo affondo spalancai gli occhi e con una spinta lo mandai a finire dall’altro lato del letto, non avrei mai permesso a nessun altro di avermi se non a Cort, era una promessa che gli avevo fatto e che avrei mantenuto. Me ne andai prima che potesse dirmi qualcosa così uscii dalla stanza ancora mezzo nudo e cosa strana tra i corridoi incontrai All…
- Che ci fai qui?-
- Non dirmi che l’hai fatto…- Aveva una faccia disperata che non aspettava altro che una risposta negativa. Fui felice di poterlo accontentare…
- Non l’ho fatto…-
- Oh Gan ti ringrazio… stavo andando nella camera del principe con la ferma intenzione di portarti via…-
- Sei pazzo? Nessuno può entrarci senza il suo permesso!-
- Me ne frego, non ti avrei permesso per nulla al mondo di fare una simile cazzata!-
- Saresti arrivato in ritardo, già avevamo cominciato con i preliminari-.
- Idiota! Cosa ti ha fatto tornare in te?- Intanto mi fece strada verso la nostra camera forse per paura di un mio ripensamento…
- Cort… Gli ho fatto una promessa e ho intenzione di mantenerla-.
- Inutile chiederti cosa eh?-
- Già, domani lasceremo questo posto vero?-
- Sì finalmente il viaggio è finito, torniamo a casa principessa-. Mi fece un timido sorriso mentre entravamo in camera…
- Non chiamarmi così se non vuoi rischiare che mi impali sul tuo uccello!-
- Ritiro tutto, buonanotte Vanny, domani partiamo e tra due giorni staremo a casa…-
- Io dico che ci metteremo anche meno, buonanotte All-.
- Lo penso anch’io…- Non dormii affatto bene ero sicuro che non sarei ma riuscito a dormire finchè ero a Tux, mi stava avvelenando l’anima. Appena fu l’alba fui felice di alzarmi e preparare tutta la mia roba, mi rivestii e fui pronto per partire, All finii subito dopo di me. Quando uscimmo dal castello ci ritrovammo davanti sia il Re che il principe. Imprecai dentro di me, non avrei voluto più incontrarlo, ora che era tutto finito mi sentivo imbarazzato e in colpa. Ero teso non volevo più essere toccato da mani estranee e lui lo era, chiunque lo era tranne Cort. Mi si avvicinò e io sfuggì al suo sguardo non volevo ferirlo ma non volevo neanche incoraggiarlo. Quando mi si fermò davanti dovetti alzare per forza lo sguardo, non lo trovai arrabbiato e neanche deluso ma francamente triste per la mia partenza. Aveva gli occhi di un innamorato che vede partire per sempre il suo uomo. Mi abbracciò stringendomi al suo corpo per ricordarsi un'ultima volta cosa voleva dire avermi tra le braccia, poi mi baciò i capelli, il naso, le labbra. Non si permise di fare altro davanti a suo padre e soprattutto davanti ad All che lo aveva fulminato con lo sguardo fin dal primo momento che lo aveva visto. All si limitò ad una virile stretta di mano con il Re e anche quello chissà quanto sforzo gli costò. Prima di andarcene Mav mi sussurrò all’orecchio che io ero la sua anima gemella e lo sarei stata per sempre, mi disse di rimanere e che mi avrebbe fatto diventare suo unico amante ufficiale. Io gli baciai la guancia e gli sorrisi dissi un solo nome: Cort e lui capì. Si allontanò irritato e ritornò al castello, salutai il Re e finalmente potemmo salire sui nostri cavalli. Portammo i nostri cavalli subito al galoppo, non risparmiandoli li portammo al loro massimo sforzo. Mi ricordai il viaggio dell’andata in cui non potevo galoppare per tutti i dolori che Cort mi aveva lasciato la notte stessa e scoppiai a ridere, All mi guardò strano ma non mi chiese niente, entrambi non vedevamo l’ora di tornare a casa, ciò che ci interessava era solo questo. Cavalcammo anche di notte, ci fermammo solo per far riposare i cavalli ma appena li vedevamo nuovamente riposati rimontammo in sella e all’alba ci trovammo già nel Regno di Gilead. Dopo un giorno e mezzo di viaggio forsennato finalmente entrammo nella città, doveva essere prima di mezzodì quando attraversammo i cancelli del castello e sentii la voce di Cort urlare ai suoi allievi. Ormai il sorriso sulle mie labbra era perennemente dipinto e il cuore mi batteva accelerato. Fermai il mio cavallo davanti alla stalla mentre All non lo fece neanche fermare scese quando era ancora in corsa per correre da Steven, mi occupai io del suo cavallo stupito di quanta nostalgia aveva nascosto durante Tux per tutto il tempo. Scesi senza neanche tanta fretta, dopo tutto questo tempo temevo il momento dell’incontro con Cort e se avesse letto nei miei occhi il tradimento commesso? O se fosse stato lui ad avermi tradito e a non volermi più? Mi incamminai lentamente verso la sua voce che sembrava inferocita, ma quello non contava quando Cort entra nel ruolo del Maestro è sempre inferocito. Quando entrai nella radura in mezzo al bosco sapevo già dove trovarlo e appena misi piede nel suo territorio lui sapeva dove trovare me. Mi dava le spalle ma appena mi avvertì lasciò cadere il suo bastone e in un batter di ciglia mi ritrovai schiacciato dal suo corpo contro l’albero più vicino. Gan era la cosa più meravigliosa al mondo… ovviamente dopo far l’amore. Mi avvinghiai addosso lui scordandomi di tutte le mie fisime mentali, volevo solo lui anche davanti a tutti gli allievi…
- Sei tornato…- Volevo baciarlo al più presto così troncai subito la discussione sul nascere annuendo e poi mi tuffai su di lui, lo catturai con la bocca, le braccia e le gambe come se fossi una piovra. Cort mi fece suo a sua volta. Il duello con la sua lingua lo persi in partenza, con le mani mi accarezzava quello che presto si sarebbe preso e con il bacino si spingeva contro il mio per farmi sentire quanto si stava eccitando… Finito il fiato si staccò da me senza perdere la sua presa al che io alzai maggiormente la mia gamba per sentire la sua erezione in ben altri posti che sul mio bacino… Gan avrei voluto voglia di strapparmi i vestiti e anche a lui gli avrei fatto altrettanto se non ci fossero stati gli allievi a guardarci scioccati.
- Non c’è un posto dove possiamo “parlare”?- Spinsi il mio sedere sulla sua erezione facendo gemere entrambi, Tux in quel momento era dimenticato e ancora di più quello che era successo…
- Dobbiamo assolutamente “parlare” principessa, abbiamo tante di quelle cose da dirci…- Stavolta fu lui ad assestare una nuova spinta contro i miei pantaloni, stavamo giocando al gioco di chi fa eccitare più l’altro, ovviamente lui stava vincendo alla grande. Avrebbe vinto alla grande solo chiamandomi principessa per quanto mi era mancato.
- Dove andiamo?- Non mi passò per la testa che Cort stava lavorando, davo per scontato che avrebbe lasciato tutto per stare con me… e così fu.
- Seguimi…- Diede bruscamente istruzioni ai suoi allievi e poi tornò a darmi tutta la sua attenzione. In quello sguardo c’era tutto quello che volevo, per questo a Tux mi era mancato così tanto da farmi impazzire. Cercammo di stare distanziati almeno fin quando eravamo in vista degli allievi anche se le nostre mani si sfioravano in continuazione ma appena rimanemmo soli ci saltammo addosso di nuovo. Ci avvinghiammo mentre continuavamo a camminare; ci spogliammo lungo la via, Cort mi strappò di dosso tutto quello che avevo, io ci misi un po’ di più per i suoi continui assalti. Fu dura aspettare di arrivare al posto deciso da Cort se fosse stato per me avremmo fatto l’amore lo stesso instante che i nostri occhi si erano incontrati.
- Quanto manca?- Gli dissi affannato certamente non per la fatica ma per l’eccitazione…
- Shh ora nuota…- Mi disse mentre mi mordeva la clavicola e mi massaggiava i glutei sodi, ancora non si era portato nelle vicinanze della mia fessura, nonostante i miei incitamenti si teneva sempre sul generico. Nuotammo senza mai fermarci fino a quando Cort non si fermò su un’isoletta che stava quasi al centro del lago di Gilead. Si issò su uno scoglio piatto e mi aiutò a salirci sopra, il posto era sicuramente appartato e intimo ma per raggiungerlo era un po’ massacrante. Cort si mise seduto con gambe penzoloni facendomi segno di raggiungerlo. Approfittai del suo gesto ambiguo per mettermi seduto su di lui e finalmente ci fu il contatto tra la sua erezione e il mio sedere, Cort si morse le labbra per trattenere i gemiti, io me ne fregai e gli feci sentire ogni mio respiro. Quando si abituò ad avermi così vicino mi strinse ancora più a sé fino a potermi parlare direttamente sulle labbra o meglio ancora baciarmi con passione, fece entrambe le cose…
- Controlliamo le ripercussioni che questa faccenda ha avuto sul tuo bellissimo corpo…-
- Stai scherzando? Non mi dire che mi hai fatto venire fin qui per farmi una visita di controllo?- Il terrore prese il sopravvento e sapere che Cort è capace di leggere l’emozioni non mi aiutò a tranquillizzarmi…
- Prima la visita… non pensavo che ti fosse sfuggito quanto sono eccitato…- Si sistemò meglio contro il mio corpo per incastrarsi senza penetrare, di nuovo gli accadimenti di Tux mi parvero lontani e superflui…
- Non mi è sfuggito affatto visto che ci sono appoggiato sopra… Gan Cort prendimi… fammelo sentire dentro…-
- Poi non riuscirei a distinguere i segni che ti lascio io da quelli che ti ha fatto quel bastardo…-
- Allora mi accontento di averti dentro immobile mentre mi controlli che dici…- Con piccole spinte tentavo di farlo entrare da solo ma volevo che fosse lui a prendermi, ero stufo del fai da te…
- Si può fare…- Mi mise un braccio intorno alla vita e come se fossi una piuma mi sollevò per poi spingermi contro la sua erezione con forza, ovviamente le mie difese naturali gli cedettero subito riconoscendo l’intrusione come quella del loro padrone…
- Ah sì…-
- Non credevo che mi potessi mancare così tanto Vanny, e sono contento di sapere che non hai infranto la promessa…-
- Hmmm?-
- Sei più stretto di quando ti ho lasciato… è evidente che nessuno si è permesso di farti questo…- Uscì di nuovo dal mio corpo per affondare di nuovo dentro, fortunatamente i gemiti di piacere di entrambi nascosero il piccolo singulto che mi scappò per i sensi di colpa…
- Oh sì… e… il… controllo?- Entrava e usciva ad un ritmo che mi rendeva impossibile parlare, quello che veniva fuori era solo un gemito inarticolato.
- Ti controllerò mentre faremo questo. La visita principale l’hai superata… superata a pieni voti direi…- Ero incredibilmente stretto come se non mi fossi masturbato per tre settimane e permesso a Mav di penetrarmi con le sue dita lunghe ed affusolate, era un piacere soffocante come solo le prime volte che avevo fatto sesso avevo provato…
- Aha… più forte… Ma chi… mi dice… che tu… hai… cazzo… Cort di più… mantenuto… la tua promessa?- Ad ogni parola corrispondeva un nuovo affondo di Cort ma non mi bastava volevo che aumentasse il ritmo per scordarmi di un ricordo pericoloso che non avrei mai dovuto dirgli, volevo sentire lui e nient’altro. Lo aiutai spingendomi con più forza contro di lui…
- Pensavo che ti fossi accorto che ho le palle che sono il doppio del normale e le mani quasi scorticate per quante seghe mi sono fatto… Gan principessa mi pare di essere tornato alle tue prime volte… quanto mi è mancato tutto questo calore…-
- Niente sesso allora?-
- No mi sono tenuto per te… non pensare che ti libererò così facilmente…-
- Promettimelo… promettimi che non uscirai più da me… che non mi lascerai più andare da nessuna parte… Fammi sentire quanto mi vuoi… quanto ti sono mancato…- Come strinsi le braccia intorno a lui strinsi anche le natiche intorno al suo uccello. Rallentò di nuovo le spinte rendendole più profonde…
- Non ti posso promettere di riuscire a stare per sempre così ma puoi giurarci che ci rimarremo abbastanza da farti riallargare questo bellissimo sedere che hai com’era prima…- Mi accarezzò l’anello di carne dell’orifizio preso d’assalto dal suo uccello che non gli dava pace ma io volevo ancora di più…
- Allora fottimi con più forza… Ho aspettato per un mese… e sicuramente l’ho sognato che durava per parecchio tempo-. Glielo ringhiai in faccia e allora riprese a prendermi con foga e io l’aiutai con il mio corpo, stringevo il corpo quando affondava e allargavo quando si ritirava, volevo fargli capire che volevo essere sfondato…
- Mi pregherai di smettere ragazzino…-
- Mai…- Lo baciai mentre ancora penetrava in me e mi ferii anche il labbro, il mio sangue mescolato al suo sapore rendeva il tutto ancora più eccitante…
- Vieni per me principessa, fatti guardare mentre vieni, non c’è niente di più bello che guardarti mentre urli e ti sciogli di piacere…- Mi accarezzò i capelli come solo lui sapeva fare, come se fosse la cosa più sconcia al mondo e quasi mi arresi…
- Non ancora…-
- Lasciati andare ora, ti farò venire ancora, la mia voglia di te non è stata placata affatto…-
- Sono fortunato allora…- Mi sentivo felicemente sfondato quindi decisi di accontentarlo, ero così al limite che mi sarebbe bastata una carezza per venire ma Cort mi lesse nel pensiero e me lo vietò…
- Non toccarti devi venire per quello che ti sto facendo io, per il pensiero che ti sono dentro e che ti sto amando come nessuno ti amerà mai…- Mi gustai le ultime due spinte e mi bastò pensare alle sue parole per venire in un lungo e magnifico orgasmo…
- Gan… mai…sì… Ti amo Cort!-
- Ti amo anch’io mia bellissima principessa… sei uno spettacolo… dovresti vederti…-
- Preferisco guardare te…- Più che guardarlo gli leccai tutto il viso portandogli la testa sul mio petto, mi stava venendo da piangere e non volevo che mi guardasse negli occhi, poteva scoprire cose che non avrebbe mai dovuto sapere. Qualcosa forse trasparì dal mio corpo perché Cort si preoccupò per me…
- Tutto bene?-
- E’ da un mese che non stavo così bene…- Era una parte di verità l’altra era nascosta nella mia mente. Stavo piangendo anche perché avevo rischiato di perderlo per niente e lo rischiavo tuttora se scopriva quello che era veramente successo a Tux.
- Quel bastardo ti ha lasciato vari succhiotti…- Cominciò a mordermi ogni succhiotto che gli capitava a tiro…
- Ahi ma che fai…-
- Se ti faccio uscire il sangue i segni spariranno… odio vederti marchiato da qualcun altro… quindi sta’ zitto e subisci…- Continuò a mordermi facendomi uscire sangue da tutte le parti, io strinsi i denti a volte mugolando di piacere…
- Ehi mi avevi detto che avresti continuato…- Indicai i piani di sotto facendogli capire che avrei preferito continuare il discorso di prima, fare l’amore era il mio discorso preferito.
- Infatti io non sono venuto, ti sto dando il tempo di riprenderti, voglio che ti muovi su di me venendo in contro alle mie spinte…-
- Che aspettiamo? Non sono mai stato così in forma…- Gli sorrisi sulla bocca e gli allacciai meglio le gambe intorno la vita, quella volta ebbi una ripresa eccezionale ero pronto di nuovo a darmi a lui.
- Prima cancello i segni di quel porco, altrimenti non riesco a godermi il momento…-
- Mi dissanguerai allora…- Dissi con la testa tra nuvole e subito mi pentii di quello che avevo detto, Mav mi aveva fatto succhiotti ovunque e avrei voluto che Cort li scoprisse un po’ alla volta…
- Sono così tanti? Allora ho paura di sì, ti sta scorrendo del sangue anche tra le natiche… sicuro di voler continuare?- Sapevo di sanguinare ma sapevo anche che quello sarebbe stato il sesso migliore della mia vita e quindi non ci avrei mai rinunciato…
- Ti tireresti fuori senza essere soddisfatto?-
- Sì anche se temo che poi dovrò uccidere qualcuno per sfogarmi… se fosse qui ucciderei quel tuxiano, non sa quanto è stato fortunato a poterti toccare e baciare impunemente, tutto quello di cui è riuscito a godere è mio … dimostrami quanto mi ami principessa apriti per me, impalati e fammi sentire le tue urla di piacere… fammi sentire quanto ti piace essere scopato da me…- Non pensai alle parole di Cort, Tux per me era morta e con lei anche quello che avevo fatto con Mav. Ma quello che voleva Cort per me era tutto in quel momento…
- Narcisista come sempre, ne hai tutte le ragioni, sei magnifico…- Gli accarezzai tutte le cicatrici finchè non chiuse gli occhi per il piacere e in quel momento mi impalai su di lui… e il dolore fu così piacevole che gridai tutto il mio piacere. Cort spalancò subito gli occhi per godersi il mio spettacolo…
- Lo sei tu… Gan guarda come ti muovi…- In realtà nelle prime spinte ero molto impacciato ma poi preso il ritmo non feci altro che spingermi sempre più giù senza che Cort mi aiutasse in alcun modo… Mi muovevo come se volessi che mi rompesse l’intestino per penetrarmi ancora più su…
- Guardo quanto sei bello… quanto mi sei mancato… quanto mi sono mancate le tue mani sui miei capelli… sui miei fianchi… che mi accarezzano… i tuoi occhi che sembrano divorarmi… mi divorano come lo sta facendo il tuo corpo… e infine… tutte le tue cicatrici… dalla più piccola alla più grande… a quella più amata… ti sei mai accorto… oh gan sto per venire di nuovo…- Ero arrivato al limite, non avevo più forza nelle braccia e nelle gambe e l’orgasmo era pronto a sconvolgermi ogni muscolo del mio corpo…
- Non pensarci ho aspettato troppo per farlo finire così in fretta…-
- In fretta? Gan se ti amo…- La resistenza di Cort era sempre una sorpresa, di quello che avevamo fatto finora non ne aveva risentito affatto anzi voleva di più…
- Pensa a qualcos’altro… dimmi di cosa mi sono mai accorto…-
- Ti sei mai accorto… che quando facciamo l’amore… la tua cicatrice risplende?- L’accarezzai rendendola ancora più lucida, Cort non lo sapeva ma parlare della sua cicatrice mi eccitava ancora di più…
- Risplende?-
- Diventa rossa… mi fa venire una voglia incredibile… di leccarla… più di qualunque altra cosa… credo che sia proprio questa… la parte che mi è mancata di più di te…-
- Credevo che fosse un’altra… non ti ricordavo così resistente…-
- Oh mi è mancato anche quello… non te lo sto dimostrando?... Ma quella cicatrice più la guardo più la amo… Gan Cort ti lascio il controllo… io sono arrivato… mi manca così poco… spingi di più… più dentro… sììì cosìììì… ahaaaaa…- Prese il controllo lui e decisamente le cose cambiarono, si vedeva che aveva più esperienza di me, bastarono poche spinte ben assestate per farmi andare in paradiso e farmi raggiungere il secondo orgasmo della giornata e stavolta lui mi seguì a ruota…
- Vederti venire è veramente troppo per un comune essere umano…-
-… Cort non permettermi più di allontanarmi da te…- Volevo dirgli non permettermi più di fare cazzate ma sarebbe stato come ammettere le mie colpe.
- Ci puoi giurare ragazzino, dovrai essere sempre abbastanza vicino da poter essere tra le mie braccia entro un minuto, ormai è questo il tempo massimo in cui riesco a resistere quando mi viene un attacco di astinenza…-
- Sarò sempre raggiungibile per te, in qualsiasi situazione, in qualsiasi posto…-
- Non ci credo di essere stato per un mese senza tutto questo…- Accarezzò ogni parte del mio corpo come nessun altro sarebbe mai riuscito ad accarezzarmi. Mav se lo scordava di riuscirmi a toccare così nel profondo con una semplice carezza…
- Io sì, il tuo orgasmo è durato più del solito ed è stato talmente violento che lo sperma me lo hai fatto arrivare fino all’intestino, mi sono sognato questa sensazione ogni notte… ti ho mai detto quanto mi piace sentirti venire dentro il mio corpo?- Sentirmi pieno del suo sperma era il traguardo finale del fare l’amore, l’ultimo atto…
- Me lo hai detto e me lo hai dimostrato più volte, ma tu continua a ricordamelo ogni volta… Tutto bene?- Di nuovo mi chiese se c’erano problemi e di nuovo mi chiesi cosa trasparisse dal mio volto per allarmarlo così… era il mio corpo che gli diceva che qualcosa non andava o direttamente la mia espressione?
- Distrutto ma felice, posso chiedere di più?-
- Stavolta sono distrutto anch’io… ora raccontami…- Stavolta non si fece deviare ma andò subito al punto, unico sbaglio da parte sua fu cercare di togliersi dal mio corpo…
- Ehi che fai? Non provarci, se vuoi che ti racconti ogni cosa non muoverti!- Mi era mancato troppo per rinunciarci così presto, lo volevo immobile dentro di me, mi avrebbe dato coraggio per fare quello che andava affatto.
- Ma che dici? Ti faccio male è un bel po’ che stiamo così…-
- Non è mai abbastanza… rimani o me ne vado-. Mimai appena il gesto di andarmene ma subito il braccio intorno alla vita mi riportò seduto su di lui con lui dentro di me…
- Farò questo sacrificio principessa solo per te… ora raccontami che cosa ti ha fatto quel bastardo del Re di Tux-.
- Veramente il Re l’ho visto a malapena…-
- Cosa? Quel bastardo ha osato darti ad uno qualunque?- Ora cominciava la storia che avevo deciso di raccontargli. L’avevo messa insieme durante tutto il viaggio di ritorno e ora era venuto il momento di testarla e se il tester era Cort diventava un'impresa fargliela passare per buona...
- No mi ha dato a suo figlio, il Re se l’è preso All, ha detto di essere troppo vecchio per godere appieno della mia bellezza e che sarebbe stato egoista da parte sua sprecarmi quando suo figlio sarebbe stato più che felice di poter godere della mia compagnia-.
- Che bastardi…-
- Ehi ho appena iniziato e già te la prendi cosi? Non ti voglio mica far venire un infarto…- Lo sentivo subito agitarsi e ancora non avevo detto niente, le cose si mettevano male…
- Hai fatto cose da farmi venire un infarto??-
- Ho fatto quello che mi hai detto di fare tu! Mettiti comodo…- Era una balla, ma Cort mi avrebbe perdonato per aver violato alcune delle sue regole. Cercai di tenerlo fermo affinché la sua presenza dentro di me non mi risultasse scomoda…
- Vista la situazione e posizione dovresti metterti comodo tu ragazzino!-
- Oh ma io sto comodissimo così… se alzi le gambe sto ancora meglio…-
- Va bene?- Alzò le gambe come avevo detto così potei appoggiarmi con la schiena, messo così ci potevo stare per tutta la vita…
- Perfetto potrei anche addormentarmi…-
- Non ci provare, voglio sapere tutto…- Mi morsi il labbro per la tensione cercai di smorzare la serietà di Cort con una battuta...
- Ma sono informazioni che solo il Re può sapere!-
- Vanny!- Mi diede un pizzicotto sulla natica di cui avrei portato il segno per due giorni... e ancora non avevo detto nulla!
- Va bene ma non agitarti… Le prime due settimane non è successo niente di speciale, All ha giocato a Castelli e a carte con il Re e io e il Principe ci siamo limitati a discorrere su vari argomenti e spesso suonavo il piano per lui…-
- Principe?-
- A Tux si fa chiamare così l’erede al trono…-
- Ma scommetto che a te ha permesso di chiamarlo per nome… come si chiama?- Il sarcasmo di Cort è leggendario è tutti sanno che lo usa come se avesse in mano una pistola, può inciderti ferite che difficilmente potranno rimarginarsi. Io mi misi subito in difesa...
- Maverick per gli amici Mav…-
- E tu ovviamente sei suo amico…- La sua prima stoccata era andata a fondo e con gli occhi che mi penetravano più del suo corpo cominciai a temere che la mia storia fosse solo un castello di sabbia... Cercai di mandargli uno sguardo malevolo per fargli capire che mi stava facendo male ma Cort è una macchina assassina figurarsi se gli importava del mio sguardo da gattino offeso...
- Cort vacci piano col sarcasmo. Comunque sì lo chiamavo Mav…-
- Nome da principe… anche molto erotico da sussurrare in certi momenti…- Mi strinse il pene floscio facendomi anche piuttosto male ma quello che mi faceva più male di tutto era il suo sguardo, sembrava come se volesse sentire la verità per avere la giusta occasione di sbranarmi...
- Va bene me ne vado…- Puntai le ginocchia a terra per darmi la forza di alzarmi in piedi e staccarmi da lui ma il braccio di Cort sulla mia vita tornò ad essere una morsa e mi impedì qualsiasi gesto.
- Non vai da nessuna parte…-
- Allora finiscila è stato già abbastanza umiliante essere considerato una puttana dal Re senza che anche tu faccia la tua parte-. Glielo dissi con le guance rosse di rabbia ma anche di vergogna, era un'occasione per manifestare la mia paura senza che lui potesse avere sentore di nulla...
- Scusami ma per trenta notti mi sono passati per la mente tanti di quei pensieri che non so neanche io come ho fatto a non impazzire…- Mi poggiò la fronte sulla mia, il suo modo di chiedermi scusa e io lo perdonai perchè anch'io non avevo fatto altro in quei giorni che pensare che mi stesse tradendo...
- Ha fatto male ad entrambi questa separazione non facciamocene ancora… Sei sicuro che vuoi sentire quello che ho da dire?- Sperai in un suo no anche se sapevo già la sua risposta effettiva...
- Sì racconta e non badare troppo se faccio lo stronzo sono solo geloso…- Mi leccò le labbra ma quando cercai di catturargli le sue per baciarlo si ritirò tenendomi a distanza, non avevo scelta raccontai la mia storia...
- Dopo quelle due settimane Mav ha trovato il coraggio di abbracciarmi quando ci vedevamo e ci salutavamo, poi ha cominciato ad accarezzarmi la schiena e baciarmi le guance. Ha visto che non mi sono tirato indietro così quando mi stringeva metteva le mani sotto il kimono e mi si strusciava addosso per farmi sentire quanto fosse eccitato. Gli ultimi giorni quando suonavo il piano era arrivato a levarmi il kimono e a baciarmi e leccarmi tutta la pelle scoperta, in quei momenti credo mi abbia lasciato i succhiotti…- Fin qui la mia storia era un miscuglio di verità e bugie ma sapevo che Cort avrebbe voluto tutti i più piccoli particolari e allora avrei dovuto cominciare a mentire sul serio...
- Gli hai permesso di spogliarti?- Grazie alla sua presenza dentro di me potei sentire tutta la tensione del suo corpo così mi affrettai a rispondere con la prima vera menzogna, in realtà gli ultimi giorni ero nudo il più del tempo ...
- No solo la parte superiore del kimono…-
- C’è qualcosa che non mi hai detto vero?- Anche lui stando dentro di me poteva sentire ogni minima contrazione del mio corpo, a quel punto dovevo decidere solo quale fatto vero riuscisse a mandare giù più facilmente e dirlo... scelsi uno non tanto semplice ma speravo almeno di placare così la sua curiosità...
- … Appena arrivato il principe mi ha subito dato il permesso di poter usare il bagno reale. E’ differente da quello che abbiamo noi, lì ci sono enormi vasche di acqua calda profumata. Ci sono andato sin dal primo giorno e credo che All abbia fatto lo stesso, comunque un giorno dopo aver nuotato…-
- Si poteva addirittura nuotare?-
- Te l’ho detto che sono enormi! Comunque quando sono andato a riposarmi a bordo vasca e mi sono appoggiato due mani hanno cominciato a massaggiarmi le spalle…-
- Era quel bastardo vero?- Mi strinse una spalla ma feci finta di nulla, se era solo questa la sua reazione potevo veramente dirmi fortunato...
- Sì ha cominciato a massaggiarmi la schiena, gli addominali…-
- E?-
- E niente quando ha abbassato le mani un po’ troppo l’ho fermato…-
- Non eri appoggiato a lui…-
- No lui stava seduto sul bordo ma sentivo la sua eccitazione che mi premeva sulla schiena…-
- Beh certo che se ha visto come nuoti è già strano che non ti abbia violentato, sei indecente soprattutto quando fai la rana…- Anche in una situazione del genere il mio corpo mandò segnali di ripresa sentendo la sua voce maliziosa. Non potei impedirmi di contrarmi intorno a lui e mordermi le guance... non mi ero accorto che non ero il solo ad essersi ripreso..
- Comunque lui non era nudo aveva una vestaglia, quando sono uscito dall’acqua mi è venuto incontro e mi ha aiutato ad indossare la mia, poi mi ha stretto ed era talmente eccitato che quasi mi ha violentato con tutta la stoffa che c’era tra di noi, io ho aspettato un attimo e poi ho fatto finta di aver freddo per andare a rivestirmi, mi ha lasciato andare ma mi ha seguito fino allo spogliatoio, quindi mi sono dovuto rivestire davanti a lui…-
- Che porco…- Veramente stavo descrivendo un santo ma Cort geloso com'era non se ne rendeva conto, per sicurezza cercai di mettere un po' più di pepe nella mia storia...
- Da quel momento ha preso sicurezza, ha cominciato a volere di più…-
- Si è toccato?- Cort stava dicendo quello che avrebbe fatto lui al suo posto e a me andava benissimo così, almeno non dovevo inventare io le cose...
- Ogni volta…-
- L’hai toccato?- Mentii spudoratamente anche se era vero che non l’ho mai toccato intimamente, provavo disgusto al solo pensarlo…
- No, gli ho accarezzato il viso, i capelli, a volte gli ho baciato le guance, una volta il collo…-
- E’ bello?-
- Molto…-
- Sapeva come toccarti?-
- Era molto esperto…-
- …- Lo vidi troppo imbronciato e insicuro per non fargli sapere quanto mi era mancato…
- Cort…-
- Hmm?- Alzò il viso come un bimbo offeso, era adorabile in quello stato. Gli baciai gli angoli della bocca per rilassare la sua bocca.
- Sai cosa facevo ogni volta dopo una bella stancante nuotata?-
- Ti riposavi?- Anche la sua voce sembrava quasi infantile ed era più speranzosa di quanto potesse essere mai stata. Questo mi fece capire quanto Cort avesse sofferto la mia mancanza…
- No, mi appoggiavo al bordo vasca per un altro motivo… allargavo le gambe.. ricostruivo con la mente il tuo viso e il tuo corpo… mi inumidivo due dita immaginando che fosse il tuo sesso… mi masturbavo… mi penetravo… sospiravo il tuo nome finché non venivo. Avrei fatto la stessa cosa anche quel giorno che me lo sono ritrovato di dietro…- Cort chiuse gli occhi per immaginarsi l’intera scena e da come si leccava le labbra l’illusione doveva essere abbastanza chiara per non parlare poi che sentii l’intrusione dentro di me farsi di colpo più rigida. Sapevo che l’avrei fatto eccitare raccontandoglielo…
- Avrei dato un braccio per vederti… non lo avevi mai fatto prima…-
- No… ma mi mancavi così tanto, sentivo il mio corpo rifiutare la mia intrusione quando invece accetta la tua molto più grossa, mi faceva impazzire…- Ricordai anche quello che succedeva dopo con Mav e allora il mio entusiasmo si smorzò.
- Cosa non mi stai dicendo?- Si fece serio tutto ad un tratto, si era accorto del piccolo momento di tensione che provavo in quel momento…
- Niente…-
- Ti sono ancora dentro e sento che hai i muscoli tutti tesi…-
- Semplicemente non si può programmare tutto e dire cosa fare e cosa non fare, perché poi le situazioni stravolgono le convinzioni…- Stavo sull’orlo di una crisi isterica ma avevo ancora abbastanza sangue freddo per distinguere quello che potevo dire e quello che sarebbe dovuto rimanere segreto…
- Cosa hai fatto che non avresti dovuto fare?-
- Vorrei non dirtelo, non voglio farti stare male e non voglio litigare…- Ogni cosa che avrei aggiunto alla mia storia sapevo che sarebbe stata una pugnalata al petto di Cort…
- Vanny so perché sei stato mandato lì quindi ho messo in conto più di quanto ti ho fatto credere…- Forse aveva ragione ma io avevo fatto ancora di più di quello che lui poteva immaginare perché Cort aveva la certezza della mia fedeltà.
- Non ci ho fatto sesso…-
- Questa è la cosa più importante…- Se avesse saputo com’erano andate le cose non avrebbe detto così e non gli sarebbe importato il fatto che io mi fossi comportato in quella maniera proprio perché mi era mancato da morire…
- Ma stavo per cedergli…non è vero neanche che non l’ho baciato, lo facevo spesso… cazzo non sono una macchina se il corpo riceve degli stimoli in qualche modo devo trovare sfogo. Lui mi si strusciava continuamente addosso, mi baciava la pelle, mi accarezzava con adorazione… e io mi sentivo così vuoto e inutile senza di te… Ho cominciato a rispondere ai suoi baci come se al posto suo ci fossi tu… mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo. Il pomeriggio Mav si metteva a riposare e voleva che gli tenessi compagnia; all’inizio ho rifiutato poi l’ho accontentato e mi sono ritrovato nella situazione già passata con te, mi ritrovavo con lui che eccitato faceva finta di nulla e poi che preso il coraggio si strofinava su di me… - Mi fermò lui forse in quel momento avrei vuotato il sacco e detto anche le cose che sapevo Cort non mi avrebbe mai perdonato ovvero le mie provocazione, l’intrusione delle sue dita dentro il mio corpo…
- Credo che possa bastare…-
- Non ci sono andato a letto Cort, quando me lo sono sentito premuto contro l’ho allontanato e non ci ho dormito più insieme…- Nel panico stavo ricordando la scena dell’ultima notte ma fortunatamente non menzionai che gli avevo permesso di penetrarmi con le dita…
- Ti credo… ma è parecchio difficile mandarla giù questa…- Non mi guardava negli occhi e le sue mani erano lontane dal mio corpo come non lo erano mai state fino a quel momento. Io al contrario mi strinsi a lui non volevo lasciarlo andare così.
- Per questo non volevo dirtelo… se vuoi puoi sfogarti su di me ti do carta bianca…- Allargai le gambe e braccia mostrandomi del tutto indifeso a lui. Se fossimo stati ancora Allievo e Maestro sarebbe stato tutto più semplice lui mi avrebbe punito ma poi tutto sarebbe tornato alla normalità, speravo che potesse funzionare ancora così tra noi almeno per quella volta… Mi sarei lasciato massacrare da lui se questo serviva a cancellargli quell’espressione sofferente che portava il marchio del mio tradimento…
- Sta’ zitto principessa altrimenti ti prendo davvero in parola…-
- Puoi farmi davvero di tutto ma… non lasciarmi… ti prego…- Lo abbracciai stretto e con le gambe lo intrappolai di nuovo nel mio corpo, la voce per niente ferma era spezzata da singhiozzi che presto si sarebbero trasformati in pianto…
- Mi pareva di essere stato abbastanza chiaro, tu non andrai più da nessuna parte, dovrai rimanere sempre con me…- Mi accarezzò dolcemente i capelli e con l’altra mano i fianchi che avevo contratto per tenerlo stretto nel mio corpo…
- Vuoi dire che mi perdoni?-
- Voglio dire che mi fa incazzare anche il solo fatto che quel tizio ti abbia sfiorato con un dito, quindi quello che mi hai raccontato non cambia le cose, avevo voglia di ammazzarlo prima ho voglia di ammazzarlo ora, ha sgravato già dal primo momento che ti ha messo gli occhi addosso, più grave di questo poteva esserci solo che ci sei andato a letto e per questo ti avrei ucciso e poi sarei andato a cercare lui come ti avevo promesso prima che partissi. Ora sono troppo felice di riaverti per preoccuparmi se lo hai baciato o toccato, queste sono tutte conseguenze del fatto che quel tizio si è preso una cotta per te e per questo sono già abbastanza incazzato…-
- Quindi niente ritorsioni?- Mi rilassai e finalmente fui libero di godermi le sue carezze e mi azzardai anche a dargli un bacio leggero sulle labbra. Andò tutto bene e allora decisi di rimanerci incollato fino a quando Cort non mi morse le mie… non c’era niente di cattiveria in questo, lo faceva spesso infatti ero sempre pieno di tagli sulle labbra. Era il posto preferito in cui gli piaceva leccare e succhiare il sangue…
- Oh quelle ci saranno eccome ma quando questa stupida felicità se ne sarà andata e non mi farà più vedere il mondo tutto rosa… allora finalmente ritroverò la mia capacità di giudizio e anche la mia vena sadica…- Risi contro la sua pelle, era andata meglio di quanto avevo previsto e sapevo per esperienza che le ritorsioni di Cort sarebbero piaciute anche a me, magari avrei dovuto pregare e urlare ma alla fine non me ne avrebbe fatto pentire…
- L’astinenza l’escluderei…- Dopotutto sentivo la sua erezione formarsi di nuovo dentro il mio corpo, era come se stesse urlando il suo bisogno di me. Mi mossi per sentirla nei punti giusti e quando ci riuscii mi morsi le guance per non gemere di piacere…
- E fai bene ad escluderla ragazzino anzi credo che alla fine la reclamerai pregandomi…- Era un’immagine che proprio non potevo figurare nella mia mente, nella mia fantasia viveva sempre l’immagine di me che urlo a Cort di prendermi di nuovo e più forte e ce l’avevo perché era semplicemente la realtà…
- Mai, posso solo pregarti di fare l’amore con me. Pensavo che non sarei mai stato felice come il giorno in cui ti sei deciso a stare con me invece oggi mi sento ancora più felice, non credevo neanche che fosse possibile amarti di più miracolosamente anche questo è accaduto ti amo come mai in passato, davvero sono pieno di te e una volta provata questa sensazione mi è impossibile stare senza di te, non saprei più chi sono e andrei in giro a cercare in chiunque la mia parte mancante… solo per questo sono stato tentato…-
- Non avrai più motivo di sentirti tentato visto che quella parte ho intenzione di tenertela piena quotidianamente, sia fisicamente che emotivamente… A differenza di te non ho vuoti ma sento la necessità di riempirli appena ne vedo uno e il tuo è quello che mi ha reclamato per sé, giuro sulla mia vita che ti riempirò per il resto della mia esistenza…-
- Cort senti il mio corpo come ti permette di prenderti quello che vuoi? Gan se penso che neanche un mio dito riusciva ad entrarmi dentro senza farmi male e ora guardami è come se fossi il fodero naturale del tuo corpo…- Cort mi accarezzò il sedere fin dove i nostri corpi continuavano ad essere uniti e io mi mossi ancora per fargli sentire i miei gemiti di piacere, ormai avevo recuperato la sensibilità e lui era di nuovo in piena erezione…
- Il tuo corpo mi è senz’altro più fedele di te ragazzino-.
- Certo perché desidera solo il meglio mentre la mia mente si potrebbe accontentare di un tuo insulso sostituto…-
- Nonostante questo continuo ad amare più te che il tuo corpo che scemo che sono…- Mi guardò negli occhi e mi trasmise tutta l’adorazione che aveva per me, mi chiesi se anch’io ero capace di uno sguardo così carico d’amore…
- Ah sì? E’ difficile crederti quando qualcosa si sta risvegliando dentro il mio corpo…-
- Ehi sono un essere umano anch’io, stringiti a me che andiamo a darci una lavata-. Mi strinse a lui e il mio corpo si impalò in profondità al suo, mi morsi il labbro e strinsi gli occhi e quando l’ondata di piacere passò lo guardai sbalordito e incredulo…
- Cosa? Proprio adesso che sei di nuovo eccitato?-
- Proprio per impedirmi di eccitarmi del tutto e non cedere alla tentazione…- Mi baciò innocentemente la fronte e mi chiesi come diavolo riusciva a non perdere il controllo…
- E tu cedi! Sai che non aspetto altro!-
- No, stanotte ho intenzione di continuare a giocare con te e se ti stanco e ti faccio male adesso poi non ho più il coraggio di farlo, te l’ho detto che amo più te del tuo corpo, anche se devo dire che fa di tutto per farsi apprezzare… stringiti bene a me che dopo il tuffo ci penserò io a darti una lavata…- Mi strinsi a lui senza permettergli di staccarsi dal mio corpo finchè potevo lo volevo dentro di me e poi la sua carezza stavolta indecente sul mio sedere mi faceva desiderare ancora di più la sua intrusione…
- Maniaco…-
- Lo sarei se lo facessi con un corpo che non è il mio ma tu sei mio…- Mi spinse ancora di più contro il suo bacino e stavolta non riuscii a trattenere il gridolino di sorpresa e piacere che mi dava sentirmi riempito così da lui…
- In questa posizione mi fai venire ancora più voglia di fare l’amore con te, Gan mi sei entrato ancora più dentro…-
- Ora ti libero… fammi vedere quanto sei bravo nell’apnea ragazzino…- Anche se non mi stava più dentro rimasi aggrappato a lui sia con le braccia che con le gambe, non avevo nessuna intenzione di allontanarmi da lui…
- Se me lo chiedessi farei l’amore in apnea con te…-
- Chiudi quella bocca indecente principessa-. Iniziammo a stare in apnea ancora prima di toccare l’acqua, ci tuffammo mentre ci stavamo baciando e solo la pressione dell’acqua riuscì a dividerci. Effettivamente durai poco ma Cort ci mise del suo, con le dita mi ripulì di tutto lo sperma e il sangue che si erano rappresi nel mio interno e lo fece come se mi stesse scopando davvero, non venni solo per mancanza d’aria, dovetti risalire in fretta e furia prima di morire annegato. Cort mi seguì subito e lo vidi un po’ contrariato dalla mia performance forse perché gli avevo tolto tutto il divertimento…
- Stai diventando una schiappa anche nell’apnea Vanny…-
- Ehi mettici in conto anche quello che mi stavi facendo là sotto! Ti assicuro che sono resistito anche troppo…- Mi rabbuiai per il suo tono irritato e in più ero anche nervoso perché ero di nuovo eccitato ma insoddisfatto…
- Tsk scuse… schiappa di pistolero… mia vergogna… mio fallimento personale…- Mi sentivo affossare ad ogni sua accusa…
- Ho capito non serve aggiungere altro-. Mi voltai dall’altra parte, mi pizzicavano gli occhi per le lacrime, ero stanco e debole non ero proprio dell’umore per reggere il sarcasmo di Cort.
- Veramente c’è da aggiungere un’ultima cosa: MIO-. Mi abbracciò da dietro sorprendendomi, difficilmente Cort si mostrava così romantico. Rimanemmo stretti l’uno nell’altro con Cort che mi baciava il collo e le guance e intanto mi accarezzava tutto il corpo, io mi stringevo il più possibile contro di lui e soprattutto contro la sua erezione che svettava ancora perfetta…
- Sai a cosa stavo pensando?-
- Sei piuttosto monotematico principessa…- Si staccò dal mio corpo proprio per allontanarmi da lui, sapeva che sarebbe potuto cadere in tentazione…
- Che non abbiamo ancora mai fatto l’amore in acqua…-
- Che ti dicevo? Non lo abbiamo e non lo faremo oggi, non ti ho appena ripulito per sporcarti di nuovo, devo ritornare dai miei allievi non posso prendermi tutto il pomeriggio di libertà per quanto lo desideri, presto alcuni di loro mi sfideranno…- Sapevo che aveva ragione ma il fatto di essere messo da parte per il suo lavoro ancora non lo avevo mandato giù e mi incazzai… Quando la sua mano tentò di accarezzarmi i capelli la schiaffeggiai allontanando anche lui…
- Fottiti Cort…-
- Dai Vanny non fare così, abbiamo tutta la sera e la notte per stare insieme, non posso lasciar fare un’intera lezione a un ragazzino…- Più cercava di avvicinarsi più mi allontanavo, in quel momento la sua sola vista mi irritava. Non avevo ancora capito che era inutile ribellarsi a questa legge, Cort avrebbe per sempre messo in primo piano il suo lavoro.
- Certo altrimenti non ti darebbero il titolo di Maestro dell’anno ma vaffanculo!- Mi allontanai da lui nuotando volendo finire lì la discussione. Ero già incavolato abbastanza da diventare volgare…
- Mi sono allontanato già parecchio tempo e sai che non è una cosa cha faccio abitualmente-.
- Beh grazie! Devo aver fatto diventare la cavalcata di due giorni per il ritorno a casa in uno proprio per stare con te queste due ore del cazzo!- Non lo feci apposta ma mentre Cort mi si avvicinava, sicuramente per consolarmi, per sbaglio gli diedi un calcio in faccia. Mi fermai per controllare come stava anche se sapevo che era indistruttibile avevo paura di avergli fatto male e in effetti gli feci uscire del sangue dal naso e appena Cort si sentì il sangue in bocca anche lui perse la pazienza…
- Ma che ti aspettavi? Che avrei mandato tutto a puttane? Lo sai che non posso mancare alle lezioni, presto mi toccherà stare a casa per chissà quanti giorni per colpa delle ferite che riporterò durante gli esami, per te è facile parlare non hai un cazzo di responsabilità se non quella di far uscire dal buco giusto i vitelli e i cavalli, per di più non è neanche il tuo lavoro quindi se va male qualcosa neanche possono darti la colpa… Bel modo di vivere! A me se crepa uno di quei ragazzini mi dispiace dirtelo ma mi sentirò in colpa di queste due ore per il resto della mia vita!- Le sue parole mi fecero male, essere sminuito così da lui come già in tanti avevano fatto nella mia vita mi fece male e così persi il controllo di me stesso. Mi avvicinai a lui e gli urlai in faccia tutta la tensione che avevo accumulato in quel mese di merda che avevo avuto e tutto quello che stava aggiungendo lui, la delusione e l’abbandono.
- Ma che me le dici a fare queste cose, sai che sono solo un ragazzino viziato no? Non ti trattengo oltre, vattene dove ti pare… Un’ultima cosa se vuoi sentirti responsabile per tutta la vita dei ragazzi che addestri fai pure ma non far sentire in colpa anche me perché per me quelle due ore che ho passato con il mio uomo non potranno mai portarmi qualcosa di brutto… certo tranne gli ultimi minuti che mi stanno facendo desiderare di non essere tornato affatto. Lontano da te è facile scordarsi che al primo posto c’è il tuo lavoro e poi ci sono io, ma appena si arriva a Gilead tutto torna a prendere la vera forma…- Stavo piangendo ma pensavo che Cort non distinguesse le mie lacrime dall’acqua al contrario lo capì e cercò di cancellarle con la sua mano ma io gliela schiaffeggiai, non volevo essere toccato…
- Vanny…- Si stava pentendo di quello che aveva detto ma ormai era troppo tardi, aveva spezzato qualcosa dentro di me, forse la mia insicurezza di non essere amato era tornata a galla…
- Vanny? Non sai cos’altro dire vero? Meglio così spareresti solo cazzate, ci vediamo dopo-. Cercai di ricominciare a nuotare ma Cort mi trattenne per una caviglia.
- No, prima voglio che tu sappia che queste due ore sono state bellissime anche per me, non sto affatto rimpiangendo il tempo passato con te anzi rimpiango il fatto che non ne ho abbastanza. Il mio lavoro è quello che mi rovina il cuore tu riesci a risanarmelo quindi non potrei mai pentirmi del tempo passato con te ma se so di non aver fatto tutto il possibile per aver preparato al meglio quei ragazzi neanche la tua presenza riuscirà a farmi guarire dalla perdita di uno di loro se so di avere anche una minima responsabilità della loro morte. I pistoleri muoiono di continuo e io so chi di loro ho preparato al meglio delle loro possibilità e chi no, per i primi mi dispiace perché sono stato comunque quasi un padre per loro, per i secondi mi avveleno l’animo… Quindi ti chiedo di non farmi scegliere tra il lavoro e te, non piacerebbe ad entrambi la risposta…- Mi avrebbe lasciato anche contro la sua volontà lo avevo sempre saputo e come molte altre cose lo avevo accettato ma in certi momenti tutti i sacrifici fatti per stare con lui sembravano insopportabili.
- Bastardo sai che non lo farei mai, sai che farei e mi farei fare di tutto pur di stare con te. Permettimi almeno di incazzarmi, ti sembrerà assurdo ma anch’io sono solo un comune essere umano e se vengo messo da parte dal mio uomo mi posso sentire triste…- Triste era un diminutivo di quello che provavo, mi sentivo sfiancato e Cort capì tutto…
- Vanny te lo dirò solo questa volta, anche il solo dirlo mi fa troppo male, se un giorno ti stancherai di questa situazione e deciderai che non ne vale la pena ti capirò se mi lascerai, credo di riuscire a capirti anche se decidessi di tradirmi, comunque se questo dovesse succedere ti prometto che non farò niente per trattenerti o vendicarmi…- Stavolta cominciò a nuotare lui per scappare dalla spiacevole situazione createsi. Forse voleva darmi il tempo per pensare ma io su questo non avrei mai avuto bisogno di pensare sapevo sempre quello che volevo nonostante la stanchezza e la rabbia, volevo sempre lui. Lo fermai con un braccio intorno alla vita e rimasi così legato a lui anche quando ci trovammo uno di fronte all’altro.
- Sta’ zitto idiota, anche se mi stancassi della situazione non mi stancherò mai di te… Ti amo Cort, vorrei non dividerti con niente e nessuno ma l’ho sempre saputo di chi mi sono innamorato… Il giorno esatto in cui mi sono innamorato di te è stato la sera prima che mi iscrivessi all’Accademia, quando mi hai svelato che anche tu dopotutto eri un uomo, fino in quel momento eri solo il mio eroe non il mio amore. Quella sera mi hai detto in poche parole quello che mi stai dicendo ora, la tua paura e il tuo affetto per i tuoi allievi… forse è proprio questo tuo lato ad avermi fatto capitolare definitivamente ora non posso di certo odiarlo, solo a volte mi fa incazzare…-
- Lo vedo è difficile vederti così alterato e padrone di un linguaggio così rozzo… dopotutto sei una principessa anche per i tuoi modi sempre gentili ed eleganti…- Mi lasciai accarezzare ovunque volesse, il momento di furia era passato lasciandomi solo la tristezza e il vuoto che solo lui avrebbe potuto colmare.
- Non ti lascerò mai Cort ma puoi contarci che mi vedrai spesso così incazzato, non sei una persona tanto facile-. Mi appoggiai al suo grande petto e il battito del suo cuore mi diede un po’ di pace…
- Ora te lo svelo io un segreto, prima mentivo se dovessi tradirmi ti ucciderei…- Mi strinse a lui possessivo come di solito erano i suoi abbracci. Risi divertito contro la sua pelle assaporando in pieno anche il suo odore…
- Mi eri sembrato un po’ troppo comprensivo in effetti…-
- Abbiamo fatto pace?- Mi staccò il tanto che gli serviva per guardarmi negli occhi e lo fece seriamente con una punta di ansia…
- E’ strano fare pace con una minaccia di morte non credi? Almeno un bacio me lo potresti dare se non ti rubo troppo tempo…-
- Si può fare…- Cort cancellò tutto il sarcasmo della mia frase con un bacio mozzafiato quando ci staccammo non ero più sicuro di dove stavo né di quando, sapevo solo di stare tra le sue braccia innamorato perso di lui…
- Poi dici che sono monotematico dopo un bacio del genere…- Gli leccai ancora le labbra mentre cercavo di legarmi alla sua vita con le gambe per strusciarmi su di lui, volevo di nuovo accendermi per lui…
- Ce la fai ad arrivare dall’altra parte da solo?- Mi permise di strusciarmi solo una volta poi mi staccò di forza ma stavolta non mi arrabbiai, una lite al giorno era già troppa…
- Per chi mi hai preso? Sono una schiappa ma non una femminuccia-. Mi palpò indecentemente e con un dito mi penetrò e mi morse il collo che gli avevo offerto…
- Quella non più, ma sei una schiappa scopata a morte per due volte consecutive e stai ancora sanguinando, sicuro di non volere un aiuto? Non vorrei che affogassi…- Mi derise come suo solito ma stavolta nella sua voce ci mise solo dolcezza quindi gliela lasciai passare e poi se lo meritava per quel dito che mi stava facendo impazzire…
- Ho abbastanza energia per essere scopato a morte una terza volta e riuscire comunque a raggiungere l’altra sponda…- Gettai lì la proposta ben sapendo che avrebbe rifiutato ma almeno si sarebbe sentito un po’ combattuto e per tutto il tempo si sarebbe pentito di non aver accettato…
- Allora avviamoci, vai avanti tu non solo perché è fantastico guardarti nuotare ma anche perché se vai giù me ne accorgo…- Mi disse ironico parlandomi sulle labbra mentre me le leccava, Gan se sapeva farsi perdonare… e non aveva fatto praticamente nulla…
- Non andrò giù piuttosto goditi lo spettacolo…- Mi staccai e cominciare a nuotare a rana, lo stile preferito di Cort, chissà perché…
- Quello sempre…- Mi sentii andare subito a fuoco tra le cosce sapevo di stare dando uno spettacolo veramente lussurioso a Cort, saperlo mi fece aprire ancora di più le gambe… Nuotavo e sorridevo divertito tra me e me finchè Cort non mi fece vedere quanto gli stava piacendo quello che gli stavo mostrando. All’improvviso mi sentii spingere in avanti dal suo palmo sul mio sedere e con l’indice mi spinse direttamente entrandomi dentro. Tra la spinta e il suo dito andai giù e bevvi una quantità spropositata di acqua, quando risalii ero di nuovo incazzato nero e vedere Cort divertito non mi fece di certo calmare…
- Bastardo!-
- Volevo solo darti una spintarella per aiutarti mi sembravi in difficoltà!- Disse con una voce e un’espressione fintamente innocente che invece di farmi andare in bestia mi fece quasi eccitare quindi più che urlargli contro mi ritrovai a brontolare…
- Proprio una spintarella, il tuo dito ha talmente spinto che quasi affogavo…-
- Non è colpa mia sei troppo eccitante, guardarti nuotare e come guardarti spogliarti… non ho resistito… è meglio che nuoti davanti io altrimenti rischio davvero di passarci anche la notte qui…- Mi baciò per cancellare l’offesa subita ma appena si avvicinò con le labbra lo catturai in un bacio che non aveva niente di innocente. Rise come un bambino e mi diede un piccolo buffetto sul sedere poi mi sorpassò come se lui non fosse ugualmente eccitante da vedere. Sbuffai e con gli occhi incollati alla sua schiena e al suo fondoschiena cercai di raffreddare la mia eccitazione…
- Fa troppo freddo non mi piacerebbe molto…-
- Ti piacerebbe eccome e prima o poi lo faremo… te lo farò piacere io principessa…- Si girò a guardarmi con il sorriso più indecente del suo repertorio e gli diedi subito ragione, anche in un letto fatto di spine mi sarebbe piaciuto fare l’amore con lui…
- Tu non la senti fredda l’acqua vero?- Io a stento mi trattenevo dal rabbrividire e ci riuscivo solo per non farmi vedere debole da Cort.
- La sento un piscio e se avessi fatto il mio dovere la sentiresti così anche tu… più o meno… beh un po’ fredda la sentiresti ma non così tanto da risultare spiacevole…-
- Come fai a non sentire il freddo? Non è questione solo di abitudine…- Sentivo l’acqua gelida penetrarmi in ogni antro del mio corpo e congelarmi quasi il sangue mentre Cort nuotava tranquillo in scioltezza davanti a me…
- No, io ho abituato voi a questo, la mia è proprio assuefazione…-
- Ma come ci sei riuscito?- Nuotai con più forza per cercare di raggiungerlo e Cort capendolo rallentò la sua velocità.
- Me lo hanno imposto, come io ti ho imposto di non piangere più con scarsi risultati…-
- Ehi è tantissimo che non piango!- Beh a parte quella mattinata e tutti i giorni di Tux ma che non contavano…
- Un mese non può essere considerato tanto, e non so se a Tux hai pianto o no…- Ricordai di aver pianto anche l’ultimo giorno e le mie guance si colorirono di rosso per la vergogna…
- Solo una volta… ma è colpa di All mi ha fatto parlare di casa e quando si parla di casa è come parlare di te e quindi mi sono un po’ commosso ecco…- La sparai veramente grossa ma non volevo che Cort sapesse quanto mi ero disperato per lui, un po’ di dignità mi era rimasta.
- Sei il mio adorabile fallimento personale principessa… i miei maestri ogni volta che trasgredivo a un loro ordine mi spezzavano qualche ossa o usavano qualche altro tipo di tortura, cazzo sarei stato in paradiso se avessero adottato i miei stessi metodi di punizione… con loro o ti adattavi o finivi ammazzato, io sono stato bravo e a forza di torture mi sono adattato-. Stavolta fu Cort a rabbrividire e io mi feci più vicino a lui per fargli sapere che ero lì per lui. A volte la notte capita che abbia degli incubi allora io lo sveglio e lo tengo stretto tra le mie braccia, di solito ricerca il calore del mio corpo poche volte gli basta solo avermi vicino. Quando cerca il mio corpo viene con gli occhi lucidi pieni di lacrime e rimane incastrato finchè glielo permetto e in genere gli permetto di starmi dentro per gran parte della notte continuando ad accoccolarlo finchè non si riaddormenta…
- Ma il caldo lo senti?-
- Sento sia il caldo che il freddo semplicemente non li soffro…-
- Non riesco ad immaginare quale tortura abbia un simile effetto…- Con il tempo avrei imparato a non parlare e non chiedere certe cose a Cort ma agli inizi per me Cort era un mondo tutto da scoprire una specie di superuomo, non tenevo molto conto dei suoi sentimenti e finiva che io che ero la persona che meno gli volevo fare del male ero quello che lo faceva soffrire di più.
- Bravo non immaginarlo, non ti farebbe stare bene e non fa bene neanche a me ricordarmelo… ogni cosa che so deriva da una tortura subita e se comincio a pensarci non la smetto più fino ad uscire pazzo…-
- Come hai fatto a non voler mai ammazzare i tuoi Maestri…- Continuai a domandargli innocentemente e per questo Cort continuò a rispondermi pazientemente. In futuro sarebbe diventato freddo e si sarebbe chiuso a riccio non permettendomi più di raggiungerlo finchè non gli sarebbe passata…
- Oh ma l’ho fatto eccome, l’accademia per Maestri è talmente differente da quella per pistoleri che non si possono assimilare le due cose neanche su un aspetto… Io ho un rapporto con tutti quelli che ho fatto diventare pistolero ma è impossibile che io possa avere a che fare con uno dei miei Maestri senza avere il desidero di ucciderlo all’istante, io abituo i miei ragazzi a sopportare, io non sono stato abituato mi ci hanno fatto semplicemente diventare, per questo io sono in grado di farmi tutto il diametro del lago in apnea mentre tu che in questo sei uno dei migliori arrivi ad un quarto…- Gongolai un attimo per il complimento alle mie attitudini ma poi continuai a demolire lo spirito di Cort.
- Come mai allora non li hai fatti fuori una volta uscito?-
- Perché una volta uscito da lì non puoi più rientrarci e poi ci ho provato a farli fuori ogni giorno che sono stato lì sempre con risultati scarsi… ho provato a farli fuori in ogni momento della giornata e della notte…- Cort si fece più pensieroso del solito e mi ucciderei se potessi tornare indietro nel tempo per quello che gli stavo facendo…
- Mi stai dicendo che sono più forti di te?- Arrivammo alla riva e appena mi vide tutto infreddolito mi abbracciò per donarmi un po’ del suo calore, era incredibile come la sua pelle fosse calda dopo essere stata immersa per così tanto tempo dentro l’acqua gelida del lago…
- Non c’è paragone, tra loro e me c’è la stessa differenza che c’è tra me e te, mi chiedo quale possa essere l’addestramento per delle simili persone, già il mio è stato al limite della pazzia e della sopravvivenza… prima che venissi tu ero costretto ad ubriacarmi ogni notte per riuscire a dormire senza nessun incubo che in realtà non era altro che un ricordo del mio passato. Mi ubriacavo per questo e anche per il fatto che molto probabilmente farò la fine del Maestro che mi ha preceduto… cazzo non è affatto una bella prospettiva morire a quarant’anni incapace anche di scendere da solo dal letto… e ho gia trentatrè anni-. Aveva la testa appoggiata alla mia fronte e gli occhi chiusi come se così potesse scacciare una simile realtà ma per questo ci stavo io… gli presi la testa fra le mani e gli baciai a timbro le labbra poi gli accarezzai la schiena e il sedere quel tanto per fargli aprire gli occhi per guardarmi in faccia e vedere tutta la devozione e l’amore che provavo per lui…
- Starai più che bene per molti anni a venire non sai che il sesso è la cura di tutti i mali?-
- Ah allora sono fortunato ad avere te che sei monotematico e che basta guardarti per farmelo drizzare! Vieni con me?- Si avvicinò di nuovo al mio corpo stringendosi a me con le mani a coppa sul mio sedere senza darmi nessuna via di fuga ma chi la voleva? Legai le mani intorno alla sua vita facendogli capire che io ero lì per lui in qualunque momento lui mi avesse voluto…
- Ma non vai a fare lezione?-
- Sì, vieni a fare il mio vice…- Mi baciò e leccò il collo, di riflesso mi spinsi ancora di più contro il suo bacino…
- Ma ti disturberei non mi vuoi mai vicino…-
- Certo gli allievi non fanno altro che sbavare e si distraggono e lo stesso succede a me…- Mi alzò una gamba per volersi strusciare direttamente sul mio sedere e di certo io non mi rifiutai.
- Allora perché mi vuoi?- Cominciai a strusciarmi io e subito ottenni portentosi risultati con Cort nuovamente eccitato…
- Perché voglio averti vicino oggi, voglio continuare a toccarti per tutto il tempo, tanto non devi fare niente vieni a farti stropicciare un po’…- Mi penetrò con due dita un paliativo abbastanza mediocre per quello che volevamo entrambi, ma dovetti mordermi comunque le labbra per il piacere. Per ripicca cominciai ad accarezzargli l’erezione e stavolta fu lui a gemere di piacere.
- Non ti distrai poi?- Lo guardai con un sorriso sadico mentre continuavo a masturbarlo con lentezza…
- Probabile ma non abbastanza da non punire chiunque oserà guardarti un secondo di più, ti assicuro che non te ne pentirai, cominceremo un po’ di preliminari per quanto riguarda stasera…- Cominciò di nuovo a muovere le dita dentro di me e di nuovo il punto andò lui. Purtroppo quando mi stava dentro e si muoveva non riuscivo a pensare più a nient’altro ma quando si fermò ripresi ad accarezzarlo e già le prime gocce di sperma premiarono il mio lavoro, con l’altra mano le raccolsi e le succhiai…
- Davanti ai tuoi allievi?-
- Sarà più eccitante… non ti preoccupare loro non vedranno niente se non tu seduto sopra di me ma quello lo hanno già visto… pensa a stamattina ti farei quello e altro…- Non pensavo che mi avrebbe permesso di farlo venire e quindi il suo orgasmo colse impreparato anche me. Si appoggiò quasi totalmente al mio corpo e quasi crollammo per terra tutti e due ma fortunatamente dietro di me c’era un albero quindi mi ci spiaccicai con Cort sopra di me…
- Hmmm e io cosa posso farti?- Gli chiesi mentre mi stavo ancora leccando la mano ma poi Cort mi stupì prendendomi la mano e portandosela nella sua bocca, di solito si assaggiava direttamente nella mia bocca ma anche così non era per niente male, mi ricordava quando Cort aveva qualcos’altro di mio nella sua bellissima bocca…
- Quello che vuoi basta che non ti fai beccare…- In quel momento desideravo una cosa che Cort non mi avrebbe mai fatto in presenza dei suoi allievi ma Cort fu lesto nel cambiarmi il desiderio, mosse le dita che erano ancora dentro di me facendomi desiderare il suo corpo dentro al mio e se questo era poco probabile che lo facesse, molto probabilmente le sue dita sarebbero rimaste a marchiare il mio corpo come sua proprietà privata.
- Allora che aspettiamo?-
- Che ti infili la camicia, non ho ancora addestrato i miei allievi a resistere alla tua bellezza principessa… Guarda quello stronzo dove ti ha lasciato i succhiotti… per cancellare quelli non c’è altro modo che sostituirli con i miei… un’altra cosa da aggiungere alle cose da fare… Anche i capezzoli erano una cosa che non dovevi farti succhiare ragazzino-. Girò le dita nel modo che sapeva che mi avrebbe fatto male, per questo lo morsi e lo allontanai dal mio corpo oltraggiato.
- Non è vero, non era nei tuoi divieti!- Non potevo essere furioso perché avevo infranto un milione di cose che lui aveva vietato ma non mi piaceva mai quando Cort mi faceva del male deliberatamente e farmi male in quel punto era per di più umiliante… Nuovamente pensai solo a me non mi rendevo conto di quello che potesse provare Cort vedendomi segnato in quel modo, in qualche modo la sua rabbia doveva essere sfogata.
- Beh certo era una cosa ovvia!- Cercò di abbracciarmi pentito del suo gesto ma ancora troppo rabbioso per ammetterlo.
- Dobbiamo di nuovo parlare di cose spiacevoli?- Sfuggii da lui per potermi vestire ma tenendo a bada il mio astio cercai di riconciliarci, non mi piaceva litigare con lui…
- No una litigata al giorno è già troppo da sopportare… mi devo già far perdonare abbastanza…- Mi venne all’improvviso vicino e prima che me ne potessi accorgere ci stavamo baciando stipulando pace fatta. Ho detto una bugia mi piace un casino litigare con lui perché mi piacciono i nostri modi di fare pace…
- Perdoniamoci a vicenda e continuiamo da dove ci siamo lasciati…-
- Vedi che sei monotematico?- Continuò a baciarmi il viso, mentre il suo corpo mi schiacciava contro l’albero, sembrava che mi volesse prendere con tutti i vestiti addosso…
- E’ colpa mia se lo abbiamo fatto fino ad un secondo prima di partire?!- In effetti ero stato io a non lasciar stare un attimo Cort stuzzicandolo in tutte le maniere ma di certo lui non si era mai tirato indietro…
- No, è vero c’è stata concorrenza di colpa…- Stava quasi per spogliarmi di nuovo ma poi si ricordò della sua lezione e con rammarico mi ricoprì di nuovo, io ansimavo contro di lui e quando capii che non si sarebbe spinto oltre imprecai. Cort azzittì ogni mia maledizione con un bacio e poi prendendomi per mano mi costrinse a seguirlo. Strusciando i piedi cercai di fermarlo, ci riuscii ma solo per farmi prendere in braccio da Cort che continuò a camminare ignorando ogni mio tentativo di protesta. Poi mi trovai all’improvviso davanti a tutti gli allievi di Cort e mi vergognai sia del mio comportamento sia della mia posizione, feci segno a Cort di mettermi giù e lui dopo una bella pacca sul sedere mi accontentò ma non mi lasciò andare molto lontano. Si mise seduto su un masso e mi trascinò con sé e mi mise seduto sopra di lui. Urlò subito i suoi ordini agli allievi che lo stavano aspettando spaccandomi il timpano con la sua voce perentoria ma appena tornò a guardarmi il suo viso tornò a rilassarsi esprimendo la dolcezza che non riusciva a nascondere quando era con me. Per gli allievi doveva essere un vero spettacolo vederlo così,a volte furibondo, a volte dolce e tenero e poi potevamo nasconderci quanto volevamo ma per loro era evidente cosa facevamo ma appena si permettevano di ridere o di commentare Cort li riprendeva immediatamente minacciando punizioni e rappresaglie. Io non sapevo se gemere di piacere per quello che mi stava facendo o scoppiare a ridere a vedere Cort comportarsi contemporaneamente sia da Maestro che da amante. Alla fine prevalse il piacere e gli morsi la spalla per non farmi scappare nulla, davvero passò l’intero pomeriggio a stropicciarmi come voleva mettendo le mani e la bocca ovunque poteva arrivare, io mi limitai a strusciarmi lascivamente su di lui prostrandolo in un continuò stato di eccitazione, cercava in tutti i modi di spingersi verso di me ma nonostante io gli avessi sbottonato i pantaloni per accarezzarlo i miei ci dividevano ancora e di certo non poteva togliermeli davanti ai suoi allievi, il nervosismo aumentò il suo caratteraccio che si riversò sul suo lavoro. Non potendosi alzare aveva fatto piazza pulita di tutti i sassi di media piccola grandezza da poter lanciare e io non mi permisi mai di interferire, avevo capito bene la lezione e dopotutto anch’io quando ero stato un suo allievo avevo subito lo stesso trattamento. Mi preoccupai solo di bearmi di stare nuovamente tra le sue braccia e di dargli il più piacere possibile visto quello che lui stava facendo a me. Fu dura resistere all’impulso di saltarci addosso nonostante la presenza degli allievi ma quando la lezione finì, e credo che Cort la fece stranamente finire anticipatamente, fummo i primi a scappare via… Cort mi strattonò per la camicia imponendomi la sua velocità, dopo qualche metro avevo già il fiato corto ma l’attesa di quello che sarebbe successo una volta arrivati a casa mi faceva venire voglia di correre ancora di più… Appena entrai in casa trovai una più che gradita sorpresa, Cort aveva costruito una porta che divideva la camera da letto dalla cucina, finalmente un po’ d’intimità… Presi per mano Cort e lo condussi fino al letto poi mi voltai e chiusi la porta a chiave, il miglior suono che potessi sentire dopo le nostre urla di piacere…


Continua…