Ovviamente i personaggi sono di
Re King, io non mi permetterei mai di rubarglieli e poi non c’è neanche
Cuthbert l’unico per cui sarei disposta a finire in prigione e solo se lo
rinchiudessero insieme a me… Cort-Vanny, buona lettura^^
Come divenni uomo
parte XII
di Mia
Ogni tanto Cort andava nei bordelli per
affari, ogni volta per me era una pugnalata al cuore. Un giorno aveva
appuntamento con dei trafficanti d’armi e quel giorno decisi di seguirlo… un
tempo i bordelli equivalevano a Cort e volevo essere sicuro che quel tempo
fosse finito per sempre. Lasciai uscire prima lui poi io con calma lo
raggiunsi. Appena entrai storsi il naso per la puzza di birra e sesso che
aleggiava nell’ambiente. Lo trovai e come sospettavo era circondato da due
donne prosperose che non facevano altro che strusciarsi su di lui. In sua
difesa devo dire che lui non le calcolava affatto era troppo occupato a
parlare con i due trafficanti d’armi. Mi misi seduto in disparte per alcuni
minuti facendomi rodere il fegato dalla gelosia, quando non ce la feci proprio
più mi alzai e andai da lui. Prima mandai a quel paese le puttane che lo
circondavano poi mi abbassai su di lui che mi guardava sorridendo divertendosi
come se fossi lo spettacolo migliore al mondo…
- Se continuerai a strusciarti sulle tette di quelle signore credo proprio che
farai una brutta fine…- Mi chinai sul suo orecchio e parlai così basso che
solo dei pistoleri e Cort sarebbero riusciti a capire cosa stessi dicendo. E
visto che era Cort gli parlai così vicino da fargli il solletico con il mio
alito, sapevo che l’eccitava molto.
- Non sono io che mi struscio sono loro che si strusciano…- Nascose una mano
sotto il tavolo e mi accarezzò su e giù le gambe fino alle cosce, più su
l’avrebbero visto tutti.
- Poco importa-. Io invece dalla posizione in cui mi trovavo potevo solo
massaggiargli la schiena e lo feci con discrezione.
- Ehi principessa, guarda un po’ qui, ti assicuro che questo portentoso
risultato non lo hanno causato quelle puttane…- Allargò le gambe e mi fece
vedere un’erezione perfetta che gli stringeva i pantaloni fin quasi a
strapparli, mi leccai le labbra nel vederla e cercai di reprimere i brividi di
desiderio che mi scuotevano il corpo…
- Ah no? E chi è stato?-
- Un ragazzino che si diverte a pedinarmi e che è una vera schiappa nel farlo…
ti ho visto da quando sei entrato ed eri bellissimo, tanta innocenza non
dovrebbe mai entrare in posti come questi-.
- Se il mio uomo ci va anch’io ci vado…-
- Gan Vanny potrei venire solo a sentirti dire simile cose… Mettiti in un
posto dove posso vederti, non mi fido a lasciarti solo in un posto del genere,
sei una preda troppo appetibile…- Mi strattonò i pantaloni per farmi scendere
più in basso e quando ci riuscii mi toccò il pene per poi andare a stuzzicarmi
dietro, fortunatamente indossavo una stoffa morbida e quindi il suo tocco
riuscii a sentirlo tutto, dalle pulsazioni del mio corpo sentii che ero già
pronto per riceverlo. Ormai erano più frequenti le volte che ero pronto che
quelle in cui non potevo farlo…
- Anch’io ho un certo appetito, quanto ti manca?- Strinsi le cosce intorno
alle sue mani in modo da incastrare le sue dita tra le mie natiche compreso
quello che era affondato nel mio sedere con tutta la stoffa.
- Non molto… Mettiti lì dove posso vederti sia davanti che di dietro se hai
problemi fai un fischio-. Il suo dito affondava come se fossi nudo e come se
fossi nudo provavo lo stesso piacere. Già sapevo che mi sarei dovuto levare
dal sedere strati e strati di stoffa una volta alzato e che comunque la stoffa
sarebbe rimasta ammucchiata, Cort ci stava mettendo parecchia forza per
penetrarmi attraverso essa…
- Sbrigati Cort…-
- Rassegnati all’idea di passare la notte in bianco principessa…- Me lo
promise con un ghigno e quando mi liberò ad entrambi ci scappò un sospiro di
frustrazione. Me ne andai sorridendogli un‘ultima volta, era solo per lui ma
tutti gli uomini che c’erano al tavolo se ne bearono. Non feci in tempo ad
allontanarmi abbastanza che sentii uno di loro dire:
- Quanto credete che voglia?-
- Per cosa?- Cort rispose con una voce che sembrava venire dall’oltretomba.
- Per una scopata!-
- Non è mica una puttana-. Un altro tizio, un minimo più intelligente fece
notare la differenza…
- Non lo sarà ma tutto ha un prezzo, anche quel meraviglioso culo che si
ritrova, eh Cort?-. A questo punto mi sarei aspettato che Cort esplodesse
furioso e che lo facesse fuori all’istante, invece continuò a rispondergli più
duro di quanto lo avevo mai sentito…
- Non credo, non è uno qualunque, oltre ad essere il veterinario di corte è un
pistolero e soprattutto un nobile, parente stretto del Re-. Ero già furioso ma
il fatto che non aggiunse che ero suo e per questo ero fuori portata mi fece
incazzare ancora di più…
- Non mi convinci Cort, sarà mio-.
- Provaci pure…- Si voltò a guardarmi tramite lo specchio del bancone e mi
fece un sorriso spietato ma io mi voltai arrabbiato, non capivo dove volesse
arrivare. L’uomo mi chiamò…
- Può venire un momento?- Andai da loro camminando il più sensuale possibile
per cercare di scatenare qualche emozione in Cort che se ne stava lì passivo a
subire la situazione…
- Posso aiutarvi?-
- Sì si può girare?- Mi girai ma lo sguardo rimaneva incatenato a quello di
Cort e capii che voleva vedere come me la sarei cavata con dei stronzi simili…
- Va bene?-
- Oh sì…ha una figura veramente splendida, ora si fermi un attimo…- Ero girato
di schiena quindi non avevo la minima idea di cosa stesse facendo e credo
neanche Cort visto che si limitava a fissarmi serio in volto…
- Così?-
- Sì… Lei ragazzo ha un fondoschiena magnifico… ma la prova della matita
indica anche che non si trattiene dal darlo via facilmente, quanto vuole
dunque?- La prova della matita mi penetrò fino in fondo ed è vero che entrò
facilmente ma ugualmente l’intrusione la trovai del tutto sgradevole da farmi
rabbrividire. Il bastardo aveva messo una mano dentro ai miei pantaloni che
erano ad elastico e così fu libero di fare la sua prova del cazzo. Ero
talmente sconvolto che riuscii a girarmi solo una volta tolta la matita ma
quando mi voltai ero talmente incazzato da diventare tutto rosso in viso, con
la coda dell’occhio vidi Cort in piedi e da lui venire un’aura talmente scura
da paragonarsi alla volta che aveva quasi ammazzato Bobby.
- Ma come cazzo si è permesso?- Non riuscivo ancora a credere a quello che era
successo anche se dopotutto mi trovavo in un bordello e lì accadevano le
perversità più estreme…
- Le chiedo scusa per la piccola intrusione, ma ora veniamo agli affari,
quanto vuole, o cosa vuole?- Il figlio di puttana aveva anche il coraggio di
guardarmi negli occhi e di chiedermi una prestazione, lo picchiai fino a farlo
svenire. Dopotutto Cort aveva ragione io ero un pistolero e quindi dovevo
sapermi difendere da solo, ne andava del mio onore…
- Che cosa voglio? Voglio che lei sparisca dalla mia vista per sempre-.
- E’ questo quello che vuoi Vanny?- Finalmente intervenne Cort e la sua
vicinanza sapeva di morte, ci pensai un attimo a cosa voleva dire
sguinzagliarlo ma poi l’offesa subita prese il sopravvento e gli diedi il
permesso…
- Sì-.
- Bene siamo in due a volerlo-. Quando mi passò vicino gli presi la mano
ghiacciata, avevo bisogno di un po’ di conforto…
- Hai visto quello che mi ha fatto?-
- Sì, vai a casa Vanny, aspettami lì…- Mi guardò appena ormai era entrato in
azione il Cort assassino, aveva gli occhi puntati solo sulla vittima…
- Non andarci troppo duro però…- Cominciai a pentirmi di avergli dato il mio
consenso perché ora non sarei più stato in grado di fermarlo e dopotutto io
non ero un assassino e non volevo che lo fosse neanche Cort…
- ...-
- Promettimelo-.
- Ti prometto che non li ammazzerò-.
- E le spade che ti servivano?-
- Non sono gli unici commercianti d’armi in giro…- Lo disse come se stesse
parlando del tempo, quando in realtà si trattava di far fuori due persone. Io
me ne andai prima che il tizio si riprendesse e che la furia cieca comandasse
anche me ma seppi in seguito quello che Cort fece a quei due. Quello che si
limitò a guardare se la cavò abbastanza bene e riuscii ad andarsene sulle
proprie gambe anche se l’uso delle braccia gli era proibito. Il tizio bastardo
fu ridotto peggio di Bobby quando cercò di violentarmi e come ciliegina sulla
torta usò la sua matita del cazzo come stuzzicadenti per le sue palle ma
nonostante tutto lo lasciò vivo, Cort sa benissimo distruggerti senza
ammazzarti è praticamente il suo lavoro. Una volta sfogatosi si concesse un
unico bicchiere di whisky e se ne andò. Io a casa mi lavai dappertutto più
volte finchè non mi convinsi di essere tornato pulito dopo di che mi misi al
piano e suonai le melodie più tempestose che conoscevo fino a quando non
tornai a rilassarmi e allora anche la mia musica ne risentii calmandosi
anch’essa. Quando tornò Cort ero tornato del tutto calmo e mi beai della sua
vista sporco di sangue sia sulle mani che sul petto, il fatto che non era suo
mi tranquillizzò sul fatto che il bastardo si era beccato quel che si
meritava. Quasi mi dispiacque quando si andò al lavare mi venne la malsana
idea di farmi toccare da quelle mani sporche di sangue e di strusciarmi sulla
maglietta color cremisi. Godetti del suo racconto e mi feci paura,
fortunatamente ero il solo a sapere quanto piacere mi dava il massacro appena
fatto. Io non ero mai stato così ero sempre stato quello bello e buono del
gruppo di Cort e ora mi scoprivo una cattiveria dentro che mai avevo
sospettato. Non smisi mai di suonare e la musica cambiava a seconda del mio
stato d’animo, così anche se Cort non mi poteva guardare in faccia poteva
leggerlo attraverso le note che fuoriuscivano dal mio piano.
- Vanny sto diventando pericolosamente geloso di questo attrezzo sai?- Mi
sussurrò leccandomi l’orecchio, di conseguenza steccai una nota, ancora non
avevo imparato a suonare con lui vicino e con quello che mi faceva.
- E perché?- Cercai di ignorarlo il più possibile anche se la sua bocca
rimaneva lì a mandarmi brividi su tutto il corpo.
- Mi stai trascurando…- Mi baciò il collo e ormai le note andavano tutte per
conto suo…
- Ti sto trascurando? Ma se sono sempre a tua disposizione…- Chiusi gli occhi,
le mie mani ancora sui tasti ma aprii le gambe perché volevo essere toccato,
ovviamente Cort non mi accontentò, così mi contorsi da solo sul mio sgabello…
- Non quando suoni…- Mi fece una serie di succhiotti sul collo che riuscirono
a farmi staccare la mano dal piano per andare ad accarezzare e a premere la
testa contro di me.
- Non ti piace sentirmi suonare?- Ormai suonavo con una mano sola e la melodia
ne risentì parecchio ma non volevo mollare, volevo davvero riuscire a suonare
nonostante il trattamento di Cort. Lo volevo perché sarebbe stata una prova di
controllo da parte mia.
- Troppo…- Cort mandò a monte tutti i miei piani quando prese la mia erezione
tra le mani e cominciò ad accarezzarla ad un ritmo troppo sostenuto per essere
solo una carezza.
- Oh…-
- E poi a volte quando finisci sei così stanco da metterti subito a dormire!-
Lo disse come se fosse lo sgarbo più indicibile della terra e quasi me lo fece
credere quando lo guardai negli occhi e lessi il bisogno che aveva di me…
- Dici che devo farmi perdonare?- Mi girai con lo sgabello e mi trovai davanti
il cavallo dei suoi pantaloni estremamente in tiro, stavano quasi partendo da
soli i bottoni per quanto erano sottosforzo…
- Dico-. Si avvicinò più a me e io non potei fare a meno che leccarmi le
labbra…
- Che dici se iniziamo così?- Mi strusciai sui suoi pantaloni mentre con le
mani cercavo di sbottonarglieli, era maledettamente eccitato…
- Brava principessa, sei diventato proprio bravo a farti perdonare…- Senza
farmi dire cosa voleva glielo presi in bocca e mi feci guidare dalle sue mani
sulla mia testa per impostare il ritmo di succhiata, volevo essere totalmente
passivo per lui. E questo mi ripagò con uno spruzzo magnifico del suo seme che
non aspettai ad inghiottire fino a leccarmi le labbra, adoravo il suo sapore,
divinavo il suo odore. Leccarlo per me era come farci l’amore, un altro modo
di darmi a lui, per questo gli lasciavo tutto il controllo possibile.
L’incidente di quella sera era del tutto dimenticato…
- Mi farai venire un infarto un giorno di questi Vanny-. Lo sentivo ansimare
mentre io ancora mi strusciavo con la guancia sul suo pene bollente che già
riprendeva vigore. Cort ha una ripresa sessuale stupefacente anche adesso che
non è più così giovane…
- Per così poco? E poi da quel che vedo mi pare che tu goda di ottima salute
Cort-.
- Se non smetti subito di stuzzicarmi molto presto sarai un ragazzino scopato
a morte-. Per stuzzicare intendeva qualche lappatina innocente sulla punta del
suo uccello, volevo che riprendesse vigore al più presto possibile, volevo
essere soddisfatto io magari scopato a morte non era tanto lontano dal mio
desiderio…
- Lo prometti?-
- Peste-. Mi tirò i capelli e io per ricompensa lo morsi sulla punta della sua
semi erezione che ormai di semi non aveva più nulla. La tenei tra le mani per
farla diventare sempre più enorme ma nel frattempo mi alzai, non ero un tipo
tanto paziente quando si trattava di fare l’amore…
- Andiamo a letto…-
- No-. Lo guardai stupito, Cort non aveva mai detto no al sesso, non aveva mai
detto no a me…
- No?-
- Stenditi sul piano-. L’idea era eccitante, molto, anche il modo in cui me
l’aveva detto, un ordine e non una richiesta mi aveva mandato a fuoco ma non
avrei mai messo in pericolo il mio piano…
- Non credo che reggerà il peso…-
- Reggerà, l’ho fatto fare col migliore materiale possibile dal migliore
artigiano in circolazione, non ti fidi?- Lo guardai negli occhi e sapevo che
si stava trattenendo a malapena dal saltarmi addosso come io con lui.
- …- Guardai la sua stupenda erezione che puntava verso di me e poi il mio
bellissimo e delicatissimo piano…
- Non dirmi che tieni davvero più a questo piano che a me!- Lo disse con
stupore come se lo avessi deluso per la prima volta cercai di rassicurarlo
subito cercando però allo stesso tempo di salvaguardare il mio piano, in
genere quando si cerca di salvaguardare due cose allo stesso tempo non si
salva nessuna delle due…
- Non dire cavolate solo non voglio rischiare di romperlo o di macchiarlo…-
- Sdraiati sul piano prima che ti ci metta io con la forza…- Mi spintonò verso
il piano e per la prima volta mi ricordò il Maestro che era stato, stranamente
mi eccitò ma credo che a quel punto mi avrebbe eccitato anche se si fosse
messo a belare.
- Mi piace quando usi la forza…- Gli toccai ogni muscolo visibile e non e
ovviamente gli strizzai quello più grosso…
- A me no, mi piace più vederti salire su quel piano nudo con le tue gambe-.
Mi spogliò di tutti i miei vestiti lentamente per godersi il mio corpo a mano
a mano che veniva scoperto.
- Va bene hai vinto tu, ma se lo rompiamo poi me ne compri un altro uguale a
questo!-
- Ragazzino viziato, te ne compro quanti ne vuoi ma ora voglio che tu sia
tutto mio…- Si spogliò velocemente dei suoi vestiti e io me lo potei gustare
tutto dai piedi alla testa come lui poteva gustare me seduto completamente
aperto per lui…
- Vieni qui allora, dimostramelo…- Gli presi un braccio e me lo strinsi contro
legandolo a me con le gambe, l’unica cosa che doveva fare lui era entrarmi
dentro e farmi sentire quanto mi voleva. Amo lasciarmi andare completamente a
lui e lasciargli il totale controllo. Cort fu talmente focoso che ad ogni
spinta il mio piano sbatteva contro la parete ma in quel momento del piano non
me ne poteva fregare di meno anzi continuavo ad urlare “Più forte! Più
forte!”. Il mio piano si salvò, anche io ressi abbastanza bene ma stranamente
avevo ancora voglia di Cort forse quello che era successo mi aveva reso
insicuro…
- Visto che ha retto?-
- Già, mi devo fidare sempre di quello che dici…- Strinsi meglio le gambe
legate intorno alla sua vita per sentire di più la sua presenza rilassata
dentro di me e magari sperare in una sua pronta ripresa…
- Ci guadagni…- Grugnì come risposta sia alle mie parole che alla mia stretta…
- Puoi giurarci-.
- Credo che questo diventerà uno dei miei posti preferiti in cui farlo…- Mi
guardò beandosi del mio stato post orgasmo, pensando forse che questo sarebbe
stato solo e per sempre tutto suo. Nessuno sguardo e più carico di amore di
quello di Cort dopo aver fatto l’amore. Cercò di districarsi dalla mia morsa
ma più lui si muoveva più io mi stringevo a lui…
- Ehi dove credi di andare?- Lo baciai finchè non cedette in un bacio umido
che finì sulla sua cicatrice. Tornò a sdraiarsi e a rilassarsi e tutto quel
movimento mi fece solo voglia di averlo ancora di più…
- A letto, sono piuttosto stanco stasera-. Si stiracchiò tutti i muscoli del
corpo, tranne quello che mi interessava di più, facendo intendere che mettere
ko quei due aveva richiesto più energie di quelle che aveva.
- Tu sei quello stanco? E io che dovrei dire? Stai fermo e immobile fino a
quando non te lo dirò io, credo di essermelo meritato-. Dopo quello che avevo
passato mi meritavo davvero che il mio uomo mi amasse come volevo io…
- Tu meriti tutto quello che desideri principessa… ma se rimango così mi
riprende la voglia di averti…- Nascose il suo volto nel mio mentre sentivo il
suo pene prendere vigore, perfetto era proprio quello che mi serviva… cercai
di aiutarlo con il mio corpo finchè non mi morse la spalla per reprimere un
gemito di piacere…
- Credo che sia il mio turno di averti ora, Cort…- Lo presi in contropiede tra
le spire del piacere che aveva ad essere di nuovo dentro di me eretto e
pienamente sensibile al mio corpo…
- Hmmm?-
- Portami a letto, voglio farti mio…- Cercai di renderlo meno lucido
catturandolo ancora di più nel mio corpo, ormai ero diventato veramente bravo
in queste cose e di solito Cort perdeva sempre la testa quando lo facevo. In
genere mi prendeva di schiena per affondare il più profondamente possibile ad
un ritmo che quasi gridava alla violenza ma quella sera non si fece fregare…
- Stai forse sognando principessa? Ciò che è successo stasera ti ha forse
traumatizzato?-
- Fidati di me, dopotutto io mi sono fidato di te-. Rilassai il corpo perché
non sarebbe servito a nulla tenerlo stretto dentro di me, le parole “voglio
farti mio” gli lampeggiavano ancora nella testa e lo avevano terrorizzato.
Quasi si afflosciò di nuovo…
- Io mi fido di te e so che sai qual è il limite…- Quando fece per liberarsi
non lo trattenei ma quando si alzò lo feci di nuovo appoggiare sul mio corpo e
lo guardai negli occhi con tutta la sincerità possibile.
- Fidati Cort non farò niente di quello che stai pensando…- Ci fu un attimo in
cui mostrò poca fiducia nelle mie parole ma quando incontrò il mio sguardo
sulle sue labbra si disegnò un sorriso sempre più sicuro finchè non mi diede
un bacio a timbro sulle mie. Si alzò tenendomi sulle spine e quando si voltò
dandomi le spalle pensai che non mi avrebbe permesso quello che avevo in
mente…
- Allora in sella mia principessa, il tuo personale orco cattivo porterà il
tuo regale culetto nel nostro covo d’amore-. Gli saltai addosso ridendo di
gioia, gli misi le mani al collo quasi strozzandolo e le cosce le prese
prontamente lui, Tra una leccata, un morso e un bacio riuscii a pronunciare
una frase di senso compiuto…
- Sai essere anche romantico, mi viene ancora più voglia di fare quello che ho
in mente-.
- Devo cominciare a preoccuparmi?- Mi lanciò sul letto prima che gli
consumassi l’orecchio e quando lo vidi in volto vidi tutta la preoccupazione
che provava, non volevo rovinare la sorpresa così non gli dissi niente delle
mie intenzioni…
- Solo di morire per il troppo piacere… Sdraiati…-
- Che vuoi fare Vanny?- Con Cort in quelle condizioni non avrei combinato
nulla, il suo pene si stava afflosciando e anche acccarezzandolo non avrebbe
ripreso la sua virilità…
- Stai tranquillo amore, se ti da fastidio stare sdraiato puoi anche rimanere
seduto-. Si mise subito seduto e tutto il suo corpo tornò a rilassarsi…
- Non è che non mi fidi di te ma…- Potevo finalmente accarezzarlo e non ci
misi molto a farlo eccitare di nuovo, stare seduto lo tranquillizzava e quindi
era aperto di nuovo a qualsiasi tipo di piacere… tranne quello da passivo.
- Sono sempre un uomo, hai ragione ma lo sai che non mi interessa fare
l’attivo, non mi sarei mai innamorato di te se avessi avuto la pretesa di
farlo…- Mi misi sopra le sue gambe e senza smettere di masturbarlo gli morsi
le labbra per fargli aprire la bocca e lasciarmi libero accesso. Volevo
distrarlo in ogni modo per impedirgli di pensare…
- E allora?-
- Allora voglio farti mio a modo mio, e ora taci…- Era arrivato il momento
cruciale, non lo avevamo mai fatto in quel modo, sia perché Cort non me
l’aveva mai chiesto sia perché avevo avuto sempre una paura fottuta di farmi
male. Smisi di accarezzarlo e portai le braccia sulle sue spalle che mi
sarebbero servite come sostegni d’appoggio ma anche come perni di spinta.
Sistemai le gambe a cavalcioni, mi abbassai contro di lui e solo quando la mia
fessura si scontrò contro la sua erezione Cort capì cosa avevo in mente…
- Cazzo non farlo Vanny, ti farai male…- La sua voce era più pregna di
desiderio che di preoccupazione, appena lo vidi negli occhi capii che non
aspettava altro che mi abbassassi energicamente e mi sfondassi contro il suo
corpo…
- Shhhh…- Mi strinsi più a lui per trovare il coraggio e quando sentii il mio
corpo mandare scintille al contatto che avevo con la sua erezione mi inchiodai
a lui con il peso di tutto il mio corpo e la spinta che mi ero dato con le
braccia. Mi sentii letteralmente sfondare ma l’importate fu che Cort urlò di
piacere, gli stavo facendo finalmente perdere il controllo cosa in cui non ero
mai riuscito…
- Ahaaa…-
- Questo… è il mio… modo… di farti… mio…- Ad ogni parola mi spingevo in lui
finchè non presi a cavalcarlo con un ritmo delirante. Se all’inizio mi ero
sentito spaccare in due dal dolore, dopo poche spinte cominciai a trovarlo
eccitante finchè non mi trovai ad urlare di piacere insieme a Cort. Cort si
perse nei miei capelli fradici mentre con il bacino veniva in contro ai miei
affondi incastrandosi perfettamente nel mio corpo. Spesi ogni mia riserva di
energia e quando arrivai al limite mi fermai impalato su di lui allora fu Cort
con le mani sui miei fianchi a continuare a farmi salire e scendere impostando
il suo limite che anche se più lento fu sicuramente più profondo. Venni dopo
pochi affondi ma continuai a provare piacere anche dopo in attesa che venisse
Cort, gli andai in contro per farlo godere ancora di più e alla fine mi
ricompensò con il suo orgasmo, e il suo grugnito fu quanto mai la cosa più
assomigliante ad un urlo che ero riuscito a strappargli finora mentre facevamo
l’amore. Rimanemmo incastrati, troppo stanchi per districarci e dopotutto
faceva piacere ad entrambi rimanere attaccati ad accoccolarci ancora…
- Tu sei pazzo…- Mi disse sulle labbra tanto che io catturai le sue per
baciarle…
- Lo so-.
- Non possiamo farlo spesso in questo modo altrimenti rischierei l’infarto
principessa…-
- E io il sedere…- Oltre allo sperma di Cort sentivo colarmi tra le natiche
anche il sangue a fiotti ma per il momento volevo solo godermi il suo corpo.
Dopo un po’ cominciai a mugolare di dolore l’intrusione cominciava ad essermi
spiacevole, Cort mi aiutò a liberarmi di lui, mi baciò in bocca per reprimere
il dolore mentre si tirava fuori dal mio corpo indolenzito. Mi fece male, da
me uscirono tutti gli umori del sesso più un fiume di sangue. Cort mi prese in
braccio e mi portò in bagno dove mi lavò minuziosamente ogni parte del corpo,
vedevo l’acqua rosata scendere nella vasca ma l’unica cosa che importava era
lo sguardo luminoso e spensierato che aveva Cort in quel momento. Vederlo così
soddisfatto mi ripagava di ogni cosa… mi riportò a letto dove mi baciò di
nuovo e mi accarezzò intimamente ma non perché aveva in mente di fare altro ma
semplicemente perché ne aveva voglia e io glielo lasciai fare mi contorsi
sotto le sua dita finchè non le tolse. Smise di stuzzicarmi per andarsi a
lavare lui e io ero talmente provato che non lo vidi ritornare, mi addormentai
prima che finisse e lo rividi solo la mattina dopo. Appena mi svegliai montai
subito sul suo corpo distendendomi su di lui… sapevo che doveva incontrare il
Re e io non volevo che ci andasse lasciandomi solo per l’ennesima volta.
Pareva che il Re si ricordasse di Cort solo nei giorni di festa quando io e
lui avevamo finalmente la possibilità di stare tutto il giorno insieme…
- Che cosa ho fatto per meritarmi una coperta del genere?- Tutto assonnato e
prima ancora di aprire gli occhi le sue mani erano già ad accarezzarmi la
schiena e il sedere…
- Non sono una coperta!-
- Sì, sei caldo, morbido e addirittura profumato, sei la migliore coperta
della mia vita…- Quando disse caldo strusciò le dita tra le natiche, morbido,
mi palpò e profumato si portò le mani vicino al naso, dove c’erano comunque i
miei capelli ad accarezzargli il viso…
- Solo in questo sarei il migliore?-
- Fra le tante altre cose… principessa perché non ti alzi e mi prepari la
colazione?- Mi diede una pacca sul sedere per incitarmi ad alzarmi ma io non
cedetti mi strinsi più a lui con l’intenzione di rimanerci per tutto il
giorno…
- Credi davvero che mi sia steso su di te solo per riscaldarti?-
- Pensavo che lo avessi fatto perché sai quanto mi piace essere riscaldato-.
Affondò il dito nella mia fessura bollente e lì ci rimase, con voce già
annebbiata gli risposi:
- Il caffé te lo scordi, non ho intenzione di alzarmi…- Non con quel suo dito
che stava cominciando a farmi eccitare…
- Come vuoi, lo preparerò io ma sai quanto riesco a farlo schifoso… per non
parlare delle uova-. Mi morsicò la pelle vicino la clavicola per poi iniziare
a leccarmi il sangue che ne era fuori uscito, sapevo che stava cercando di
sedurmi, mi avrebbe scopato e poi lasciato inebetito e felice nel letto, ma io
non volevo che fosse una botta e via, già durante la settimana non faceva
altro che questo per mancanza di tempo…
- Neanche tu ti alzerai…-
- Sì che lo farò, vado a caccia con il Re e devo ancora tirare fuori tutta
l’attrezzatura-. Mi mise una mano tra le gambe ma prima ancora che cominciasse
a masturbarmi gliela tolsi, ma il dito che era dentro di me non avevo davvero
il coraggio di mandarlo via, il bastardo sapeva quali erano i miei punti
deboli…
- Vorrà dire che non ci andrai…-
- Vanny il Re mi deve dire qualcosa di importante, non posso mancare. Vieni
pure tu no? Steven c’è e credo ci sia anche Sunny…-
- A me fa schifo la caccia e non voglio sprecare l’unico giorno della
settimana in cui possiamo stare insieme, se il Re ti vuole parlare ha tutta la
settimana per farlo-.
- Ora vuoi metterti anche a comandare il Re?- Rise contro il mio collo
mandandomi brividi su tutta la schiena e concentrandosi intorno a quell’unico
dito che cercava di conquistarmi.
- Passi più tempo con lui che con me!- Piagnucolai ma lo feci più che altro
per nascondere cosa mi stesse provocando la sua intrusione, non avevo più la
voce tanto ferma…
- Vanny è il Re, se non fosse così sarebbe un comune essere umano-. Rimise le
mani sul mio sedere per tornare ad accarezzarmelo e ogni tanto sfiorava la
fessura con un dito o due, quello dentro continuava imperterrito ad
allargarmi. Dovetti mordermi le labbra per non uggiolare di piacere…
- Sono sicuro che quando lo diventerà Steven non si comporterà come suo
padre…-
- Dici che mi lascerà le domeniche libere per scopare con te? Beh certo anche
perché serviranno libere anche lui se vuole trovare un po’ di tempo per stare
con Sunny-.
- Guarda che ti sbagli non voglio tenerti qui per scopare tutto il giorno!-
Affondò il secondo dito all’improvviso e stavolta dovetti morderlo io per non
ansimare e non arrendermi.
- Beh dalla posizione assunta mi pareva il contrario…- Non mi accorsi di aver
spalancato le gambe lasciandogli completamente il libero accesso, gli sarebbe
bastato rivoltarmi sul letto e farmi suo per farmi dichiarare sconfitto. Nella
posizione in cui stavo sapevo di essere totalmente aperto a lui e le sue dita
non facevano che aprirmi di più…
- Voglio passare solo una giornata con te, a letto o fuori non ha importanza,
non siamo ancora riusciti a passare un giorno da soli…- Lo dissi con un tono
serio perché volevo fargli capire che nonostante il mio corpo dicesse il
contrario non volevo fare per forza del sesso, mi sarebbe bastato fare
qualunque cosa pur che la facessimo insieme. Cort capì e tolse le dita dal mio
sedere facendomi recuperare un po’ di credibilità.
- Hai ragione, ti prometto che la prossima domenica andiamo da qualche parte e
nessun impegno potrà annullare la mia promessa-.
- Le tue promesse non valgono nulla preferisco il presente al futuro quando si
tratta di te-.
- Vanny mi pesi dai scendi…-
- Che assurdità!- Lui era il triplo di me poteva inventarsene una migliore…
- Mi fa male la gamba…- Questa andava già meglio era vero che aveva problemi
alla gamba ma di certo il mio peso innocuo non gli faceva niente…
- Oh bene allora non andrai da nessuna parte-.
- Ragazzino, se non scendi subito te ne farò pentire…- Cercò di impostare un
tono duro che non ammetteva repliche…
- Non mi fai più paura Cort, non sei più il mio Maestro…-
- E’ vero ma posso punirti ancora…- Mi sussurrò maliziosamente nell’orecchio e
io pensai subito ad una ritorsione sul sesso ma poi pensai che il sesso
piaceva troppo a Cort per privarsene, quindi andai sicuro…
- Scordatelo sono un pistolero, quindi più in alto in grado di te-.
- Hai ragione ma sei il mio compagno quindi posso farti tutto quello che mi
viene in mente, dopotutto sei stato tu stesso a darmi questo potere…- Mi morse
il lobo dell’orecchio fino a farmi male ma non mostrai nulla, poteva anche
torturarmi ma io non mi sarei mai spostato da sopra il suo corpo…
- Puoi farmi quello che vuoi tanto non mi sposterò da qui-. Gli diedi un bacio
sulle labbra e poi tornai ad arroccarmi sul suo corpo…
- Va bene l’hai voluto tu principessa, ora passo alle cattive…- Mi guardò come
se fossi la sua prossima preda e mai l’aveva fatto finora, ricordando poi come
aveva conciato quei tizi la sera prima un po’ mi preoccupai.
- Che vuoi fare?-
- Ti sculaccerò fino a quando non uscirà fumo dalle tue chiappe e a quel punto
mi pregherai di andare a caccia…- Lo guardai confuso, non sapendo se ridere o
cominciare a pregarlo di non farlo…
- Non oseresti…- Ovviamente lo fece e mai mi sarei aspettato che sarebbe
finita così…
- Oh sì che oserei… Uno!-
- Ahi!-
- Due!-
- Bastardo!-
- Non è insultandomi che mi fermerai… Tre!-
- Fermati!-
- Hmm… non credo che lo farò il tuo sedere pare fatto apposta per essere
sculacciato… Quattro!-
- Me la pagherai Cort!-
- Arrenditi e forse smetto. Cinque!-
- Forse?-
- Te l’ho detto che mi sta eccitando… Sei!-
- Ho imparato a resistere al dolore da te ricordi?-
- Sì ma non credo che ti basterà… Sette!-
- Bruceranno a te le mani!-
- Davvero? Io già ti sento andare a fuoco… Otto!-
- Smettila!-
- Tu levati di dosso e io smetterò per ora… Nove!-
- Per ora?-
- Quando avrò più tempo voglio ripetere l’esperienza, non pensavo che mi
potessi eccitare così tanto… Dieci!-
-…-
- E non pensavo che potesse eccitare così tanto anche te… Undici!-
- Fottiti!-
- Vuoi negare che sei arrapato forse? Dodici?-
- Stronzo!-
- Ti assicuro che è proprio la tua erezione che si scontra con la mia ad
eccitarmi tanto… Tredici!-
- Basta!-
- Forse rinuncerò davvero alla caccia per continuare questo giochino per tutto
il giorno che dici? Quattordici!-
- Tanto non mi arrendo!-
- Ti ho addestrato molto bene in effetti, sono orgoglioso di me… Quindici!-
- Posso resistere ancora…-
- E’ vero mi stai stupendo principessa… Sedici!-
- Presto cederai tu…-
- Perché dovrei? Diciassette!-.
- Perché sei talmente eccitato che dovrai fermarti…-
- Hmm forse. Ma lo sai che ti ho voluto sempre fare una cosa del genere?
Diciotto!-
- Cosa? Sculacciarmi?-
- Sì, ogni volta che ti strusciavi impunemente contro di me, era la mia
fantasia erotica… Diciannove!-
- Pervertito!-
- Su fai il bravo già così non potrai sederti per tre giorni… Venti!-
- Ormai mi sono abituato al dolore!-
- E all’eccitazione? Ventuno!-
- …Cederai prima tu-.
- Lo sai che non succederà mai, se perdessi il controllo così facilmente non
sarei quello che sono… Ventidue!-
- Allora continueremo!-
- Bene, ti devo avvertire che il tuo sedere si è già gonfiato… Ventitrè!-
- Tu non preoccuparti del mio sedere…-
- Come faccio a non preoccuparmi? Ormai è la mia unica fonte di piacere…
Ventiquattro!-
- Non sarà così ancora per molto!-
- Oh sì lo sarà per molto tempo ancora per questo ne devi avere cura…
Venticinque!-
- Allora ti divertirai con quello che ne rimane!-
- Non ti preoccupare è ancora tutto al suo posto solo un po’ più grande…
Ventisei!-
- Pensavo che lo consideravi perfetto com’era prima!-
- Infatti lo era! Ma pensa se è più grosso fuori dentro sarà ancora più
stretto… Ventisette!-
- E’ semplicemente gonfio!-
- Non vedo l’ora di scopartelo… Ventotto!-
- Scordatelo!-
- Fra un po’ scommetto che mi pregherai di farlo… Ventinove!-
- Vaneggi!-
- Questa è la tua ultima occasione di arrenderti Vanny poi farò sul serio…
Trenta!-
- Mi hai sculacciato per trenta volte e dici che ora ti metterai a fare sul
serio? Mi sta uscendo davvero il fumo dal sedere!-
- Il fumo no ma è terribilmente rosso e ti posso assicurare che non ho ancora
cominciato a fare sul serio, spostati così che mi possa fare una sega in santa
pace e prepararmi per la caccia, se non lo fai dopo averti fatto pregare ti
scoperò nonostante il tuo sedere sarà ridotto molto peggio di come sta ora… e
andrò comunque a caccia questo è ovvio!-
- Fanculo ho detto che non ti muoverai da qua!- Avevo le lacrime agli occhi:
ero talmente eccitato che solo perché ero cosi eccitato non ero venuto, avevo
un sedere che molto probabilmente era diventato il doppio delle sue dimensioni
reali e davvero ne stava uscendo del fumo e in più dovevo sopportare un Cort
così eccitato che quasi mi sollevava dal suo corpo e il desiderio per lui si
era fatto talmente grande da voler ripetere l’esperienza di ieri anche nelle
condizioni attuali…
- Ho sempre amato la tua ostinazione e credo che stavolta l’amerò ancora di
più. In realtà quello che ho voluto sempre farti è questo…- Mi pulì le guance
dalle lacrime e per finire andò a succhiarmi le labbra, io cercai di
catturarle in un bacio profondo ma lui si ritirò prima che ci riuscissi… i
suoi occhi mi dicevano che non era ancora finita…
- Che vuoi fare?-
- Shh, fa silenzio voglio sentire solo il rumore del tuo corpo…-
- Cosa? MA PORC…- Ciò che fece fu dividermi le natiche con una mano e con le
dita dell’altra andarmi a schiaffeggiare direttamente l’orifizio già
infiammato. Mi fece male veramente ma un sottopiacere masochistico devo
ammettere che c’era sempre…
- Forse hai ragione credo che cederò prima io…-
- Aspetta! AHHHH…-
- Non credo di aver mai avuto così tanta voglia di fare l’amore con te quindi
pensa che effetto mi stai facendo…-
- No no NOOOO…-
- Devi essere così bollente e fottutamente stretto…-
- FERMATIII…-
- Sei già la scopata migliore della mia vita ma stavolta credo che sarebbe
addirittura migliore di tutte le altre volte…-
- BASTAAAA..-
- Sapere poi che ti sto facendo male e ti sto eccitando allo stesso tempo mi
fa diventare duro come non lo sono mai stato…-
- Ti PREGOOO…-
- Mi ti immagini dentro al tuo buco stretto e morbido io così duro e grosso?
Oh aspetta mi stai pregando?-
- MI FAI…-
- Ti faccio cosa? Male? Bene?-
- OH GAN…-
- Oh sì Gan vorrei prenderti ora che il tuo bellissimo ano pulsa come se fosse
impazzito, so che mi desidera…-
- COOORT…-
- Dimmi amore…-
- MI ARRENDO!-
- Di già? Che peccato… Scendi se non vuoi che ricominci-.
- Sei… un fottuto… bastardo… lo sai?- Strisciai sul letto rigorosamente a
pancia sotto e con un braccio mi pulii la faccia dalle lacrime che ancora non
avevo finito di versare.
- Aspetta a dirlo non ho ancora finito con te…- Prese ad accarezzarmi i
capelli come faceva solo quando aveva intenzione di fare l’amore quindi lo
guardai in faccia esprimendo una domanda muta…
- Hmmm?-
- Hai dimenticato che ti ho detto prima?- Pareva che il suo sguardo luccicasse
per l’aspettativa io invece ero addirittura quasi spaventato da quello che
poteva significare…
- Non puoi farlo!-
- Oh sì che posso e lo farò …- Mi baciò per far sembrare la cosa più facile di
quella che era e quasi la sua lingua riuscii a rintontirmi ma quando smise il
dolore che mi pulsava su tutto il fondoschiena mi fece aprire gli occhi: non
potevamo farlo…
- Cort stavolta mi farai veramente male!-
- Shh sarà più eccitante, mi piace sentirti urlare…- Mi misi sul fianco e
cominciai a schiaffeggiarlo alla cieca sul viso, mi sentivo davvero
oltraggiato anche perché Cort sapeva che ero una persona orgogliosa e
dignitosa…
- Sadico figlio di puttana-.
- Ehi principessa intendevo urla di piacere, ora sei così sensibile che tutto
sarà amplificato non solo il dolore. Il dolore ti ho insegnato ha controllarlo
il piacere no quindi cosa pensi che proverai di più?- Mi sorrise di nuovo con
quel sorriso a trentasei denti e quando mi fece sentire la sua erezione su una
gamba non riuscii più a dirgli di no, dopotutto mi fidavo di lui…
- Che aspetti?- Mi sdraiai di nuovo a pancia sotto aprendo le gambe per lui
anche se credo che fosse del tutto inutile ero talmente tumefatto che il mio
sedere non si sarebbe comunque aperto come le altre volte…
- Ti adoro Vanny e ti adoro ancora di più quando ti offri a me così…- Mi leccò
prima tutto il sedere e poi riuscì ad arrivare fino all’orifizio, mi fece male
quando mi penetrò con la sola lingua ma non ebbi ripensamenti, non temevo il
dolore…
- Dimostrami quanto sono tuo Cort…- Strinsi le lenzuola ancora prima che mi
prendesse e quando sentii Cort dietro di me cercai di rilassarmi per
facilitargli il compito, volevo fare l’amore con lui ma come le nostre prime
volte avevo paura…
- Ti amo Vanny…- Mi prese le mani nelle sue e me le baciò, io avevo ancora
lacrime da versare e le versai in quel momento attirando così l’attenzione
delle labbra di Cort…
- Ti amo Cort…- Il mio corpo si spalancò a lui e nonostante il gonfiore quando
lui spinse in me ebbe un’entrata facile io invece avrei cacciato un urlo
spaventoso se una mano di Cort non mi avesse tappato la bocca. Cercai di
pensare che io ero abituato al dolore e quando riuscii a crederlo davvero
finalmente il piacere esplose in me. Cort riuscii a trattenersi e mi premiò
facendomi venire due volte, ovviamente quando finimmo ero distrutto e Cort
dovette di nuovo rifarmi una borsa con il ghiaccio, non tanto per il sangue ma
i lividi e il gonfiore mi avevano raddoppiato davvero la dimensione del mio
culo. Cort mi accoccolò per un po’ poi però nonostante tutte le mie lamentele
e tentativi di trattenerlo, mi baciò e strappandomi il cuore se ne andò … devo
dire però che mai l’avevo visto tanto soddisfatto come quella volta e mai lo
ero io a sua volta. Mi addormentai mezzo morto ma presto fui svegliato da
qualcuno che mi scuoteva leggermente la testa. Quando aprii gli occhi vidi con
sorpresa All al mio fianco che mi guardava stranito. In effetti dovevo essere
davvero un bello spettacolo mezzo nudo con la borsa del ghiaccio su un sedere
devastato ma questo fortunatamente era coperto dal lenzuolo…
- Ma che diavolo avete combinato?- Cercai di dargli una spiegazione il meno
imbarazzante possibile ma non la trovai così rimasi sul vago…
- Se te lo dicessi non ci crederesti mai quindi è inutile dirtelo…- Sperai di
cavarmela così e nella sensibilità di All ma non mi andò del tutto bene…
- Sesso?- Me lo disse con una tale ingenuità che finii per cedere…
- Tanto…-
- Ti si legge in faccia e non solo…- Mi coprii meglio nonostante tutto avevo
ancora del pudore. Mi tolsi la borsa del ghiaccio ormai squagliata e la diedi
ad All.
- Potresti portarmene un’altra?-
- Ma che diavolo avete combinato?-
- Te l’ho detto, solo che stavolta abbiamo un po’ esagerato…- Mi toccai il
sedere per vedere come stavo ma appena lo feci mi cominciò a pulsare dal
dolore. Morsi il cuscino senza farmi vedere da All e quando ritornò fui di
nuovo padrone di me stesso. Mi portò una nuova borsa che appoggiai sullo
stesso punto dell’altra e cercai di stare fermo il più possibile.
- Va tutto bene?- Si stava chiedendo se Cort mi avesse fatto del male ma non
aveva il coraggio di chiedermelo direttamente.
- Magnificamente e andrebbe ancora meglio se Cort fosse insieme a me…- Gli
fugai ogni dubbio di mia spontanea volontà, non volevo che si preoccupasse per
me.
- E’ andato a caccia con il Re?-
- Sì e tu perché non sei con loro?- Mi accorsi solo adesso del suo stato
agitato, in genere All rimaneva sempre abbastanza distaccato dall’emozioni.
Qualcosa di grosso stava succedendo, oltre al mio culo che si stava lentamente
sgonfiando…
- Perché mi stanno fottendo ecco perché!- Si muoveva avanti e indietro da una
sponda all’altra del letto con una velocità che temevo mi solcasse il
pavimento…
- Ehi calmati, mettiti seduto e raccontami…- Lo feci sedere nella parte del
letto di Cort, quella pulita visto che la mia era un pasticciaccio di
lenzuola, sperma e sangue…
- Anche Cort è coinvolto?-
- In che cosa?-
- Nella congiura nei miei confronti!- Ammollò un pugno nel cuscino di Cort
affossandolo di brutto ma fortunatamente non lo ruppe altrimenti se la sarebbe
dovuta vedere con un Cort abbastanza incazzato. Già il fatto che stava nello
stesso letto con me nudo lo avrebbe fatto incazzare abbastanza da fargli
passare una settimana in infermeria.
- Non so di cosa stai parlando ma Cort stamattina era sicuro di andare a
caccia con il Re, almeno così ha detto a me e sono sicuro che non mi
mentirebbe mai…-
- Qualcosa stanno complottando il Re, Steven e Cort altrimenti non c’è ragione
di vietarmi di andare con loro…- Trovavo strano anche io il fatto che fosse
stato escluso dalla battuta di caccia ma ero sicuro che Cort non mi nascondeva
nulla e poi uno Steven che complottava contro l’amore della sua vita non ce lo
vedevo proprio…
- Vedrai che non è come pensi…-
- Si tratta del matrimonio di Steven me lo sento…- Quasi pianse davanti a me
ma poi ricacciò le lacrime con forza e si alzò in piedi.
- Dove stai andando ora?-
- Non ce la faccio a starmene con le mani in mano senza fare niente! Non mi
farò inculare da loro!- Non feci in tempo a fermarlo che sparì com’era venuto,
mi sarei voluto alzare per andargli dietro ma le mie condizioni non me lo
permettevano così rimasi giù e a forza di rimuginare mi addormentai di nuovo e
di nuovo fui svegliato da un rumore. Il ghiaccio nella borsa si era di nuovo
squagliato segno che il tempo era passato in fretta. Cercai di alzarmi senza
far poggiare il sedere sul letto e con una lentezza infinita riuscii a
mettermi in piedi. Piano misi un piede davanti l’altro scoprendo anche di
poter camminare e arrivare dove volevo: al cortile dove c’era Cort che si
stava sfogando sul solito sfigato fantoccio…
- Che ci fai in piedi?- Mi osservò appena per tirare nuovi pugni e calci a
quel pupazzo.
- Ti ho sentito rientrare-. Mi appoggiai al muro evitando che il sedere
entrasse a contatto…
- Non credevo che ne fossi in grado…- Mi guardò un po’ di più intrigato da
come stavo, il solito involtino fatto da lenzuola e corpo che amava tanto
scoprire ma quella volta non lo fece… Allora andai vicino a lui e tutto quel
che ricevetti fu una carezza lungo la schiena…
- Infatti mi sento come uno che è stato sculacciato e poi scopato a morte…-
- Davvero? Ma che strano! Torna a letto…- Non era Cort se non mi chiedeva di
levarmi di dosso il lenzuolo e il sorriso sbilenco che mi fece non fece altro
che darmi ragione, c’era qualcosa che lo turbava…
- Qualcosa non va?-
- Perché me lo chiedi?-
- Sei tornato senza salutarmi e ora stai facendo a pezzi quel fantoccio di
legno, mi sembra un comportamento strano anche per te-. Cercai di fargli
rilassare i bicipiti con le mie carezze non volevo che si distruggesse ancora
di più le sue mani. Non sopportavo di vedere Cort violento, anche se poi in
effetti approfittavo di lui quando mi era comodo.
- Non ti ho salutato perché credevo che stessi riposando e il fantoccio lo sto
massacrando per sfogarmi-. Mi prese in braccio e mi baciò come ancora non
aveva fatto, mi tranquillizzai un po’ anche se lo sentivo ancora tutto teso
pronto a scattare…
- Pensavo di averti sfinito stamattina o solo io sono distrutto?-
- Mi sentivo piuttosto scarico anche io, poi ci si mettono le persone a farmi
incazzare e ho bisogno di sfogarmi-. Mi baciò con più foga e in genere quel
tipo di bacio ci portava sempre ad una cosa sola, a spogliarci e a fare
l’amore. Cominciò a levarmi di dosso il lenzuolo.
- In questo momento non posso proprio aiutarti, sto ancora troppo a pezzi…-
Non mi rimisi addosso il lenzuolo ma ci pensò Cort a farlo con la fronte
appoggiata alla mia in un gesto di frustrazione…
- Riesci anche a sbollentare la rabbia ora?-
- Credo che ci riuscirei sì…- C’erano modi e modi di dargli piacere e io gli
feci intendere questo ma Cort mi rimise giù e mi allontanò dal suo corpo.
- Torna a letto prima che mi venga voglia di testarti…- Mi baciò i capelli e
mi spinse la schiena sapeva bene che più giù ero intoccabile…
- Ho finito il ghiaccio…- Gli dissi la prima cavolata che mi era venuta in
mente per farlo venire via con me…
- Te lo porto subito, ora vai-.
- Vieni anche tu ti stai facendo uscire il sangue dalle mani…-
- Vorrà dire che continuerò con i calci…-
- Come vuoi…- Con il lenzuolo addosso camminai lentamente ora che ero arrivato
in cucina al mio fianco c’era anche Cort, dopotutto a qualcosa servivo anche
così, ero riuscito a farlo smettere…
- Chi c’è stato?- Non per niente Cort è il Maestro, riesce a trovare indizi
ovunque…
- Che fai finta di non saperlo?-
- Sunny eh?- Mi scansò i capelli dal volto così riuscì a vedere meglio la mia
espressione incuriosita…
- Già non sarebbe dovuto venire con voi a caccia?- Tornai a letto con lui al
mio fianco ma ancora non avevo il coraggio di mettermi seduto…
- Lascia stare, non mi va di parlarne ora. Girati fammi vedere come va-. Con
il suo aiuto mi sdraiai di nuovo a pancia sotto e per l’imbarazzo che provavo
cercai di non pensarci scherzando un po’…
- Ti senti in colpa eh?-
- Affatto ti ho fatto venire due volte principessa… stai molto meglio-. Mi
baciò una natica non volendo spingersi oltre e poi appoggiò la borsa del
ghiaccio perfettamente tra le due natiche in modo che raffreddasse anche l’ano
ancora livido…
- Ti sei fatto portare del ghiaccio da Sunny?-
- Sì è grazie a lui se sto meglio infatti…- Si mosse stranito al mio fianco
sapevo di aver suscitato la sua gelosia e in genere quando diventa geloso deve
dimostrare il suo possesso prendendomi, quella volta non potendolo fare
divenne piuttosto nervoso.
- Non se n’è approfittato vero?-
- Chi All? Ma per piacere…-
- Non si sa mai, quando ti ho lasciato eri veramente irresistibile, se fossi
stato in lui io ne avrei approfittato. Questa è l’ultima borsa di ghiaccio che
farai poi ti servirà solo startene un po’ a riposo-. Mi accarezzò dove non
c’era la borsa di ghiaccio e lì rimase la sua mano fissa, a me fece subito
venire voglia di lui e sapere di non poterlo fare non fece altro che aumentare
il mo desiderio…
- Riposo vuol dire niente…-
- Assolutamente no, aspetteremo che ti sarai ripreso abbastanza anche perché
domani devi alzarti per forza, le mucche e i cavalli non possono stare senza
di te, sei indispensabile per chiunque-. Stava cercando di intrufolarsi tra la
borsa di ghiaccio e la mia pelle e con un dito cominciò a molestarmi dove mi
faceva più male ma nonostante tutto lo desideravo…
- Che peccato pensavo di rimettermi entro stanotte…-
- Così impari a fare l’insolente…- Spinse più forte e io mi morsi le labbra
sia per il dolore sia per la voglia che avevo di averlo nuovamente dentro di
me…
- Credo che continuerò a farlo comunque-. Mi contorsi contro di lui, facendomi
male ma continuando lo stesso fino a quando Cort non lo tolse e ritornò ad
appoggiarsi solo sulla natica…
- Ci avrei scommesso. Come stava Sunny?-
- Era infuriato, la storia che Steven si deve sposare lo sta mandando fuori di
matto, crede che tutti stiano congiurando contro di lui… e anche lui si è
chiesto perché non è stato invitato alla battuta di caccia…- Il cambio di
discorso mi fece calmare anche se lo sguardo incatenato al suo mi faceva
rabbrividire come se stesse aspettando di prendermi da un momento all’altro,
anche se razionalmente sapevo che era impossibile che succedesse il mio corpo
desiderava che mi prendesse…
- Perché è vero che tutti stanno congiurando contro di lui…- Mi passò un dito
sulle labbra che poi affondò nella mia bocca mimando il gesto del possesso, fu
difficile rimanere lucidi…
- Cosa?-
- Sarebbe meglio dire che il Re sta congiurando contro di lui con l’appoggio
forzato di Steven che non può fare altro che obbedirgli-. Tolse il dito
tenendolo a penzoloni a pochi centimetri dalla mia bocca io non mi feci
pregare e lo catturai di nuovo, stavolta mordicchiandolo come facevo quando
avevo in bocca ben altro che un semplice dito.
- Ma che sta succedendo?-
- Il Re ha deciso di mandare Sunny in missione diplomatica a Tux per un tempo
imprecisato. Dovrebbe convincere il sovrano di Tux ad allearsi con noi e
permetterci di forgiare il loro esercito e ovviamente avremo anche più
pistoleri…- Tolse di nuovo il dito che passò sul mio corpo lasciando una scia
bollente su tutta la mia pelle facendomi rabbrividire di nuovo…
- Cos’è che ti ha fatto incazzare tanto? Il fatto che All sia spedito per
chissà quanto lontano da Gilead o il fatto che il tuo lavoro sarà
raddoppiato?- Grazie al lavoro di Cort ancora non avevo capito l’importanza
della faccenda, Cort voleva rilassarmi il più possibile prima di lanciare la
bomba…
- Niente di tutto questo, certo mi dispiace per Sunny, praticamente questo
piano è stato elaborato solo per dare il tempo a Steven di sposarsi. Quello
che mi ha fatto incazzare e che chi dovrà accompagnare Sunny sei tu Vanny…-
- Cosa? Stai scherzando?- Rimasi spiazzato dalla notizia, desiderai con tutto
me stesso che fosse un brutto sogno e che Cort me lo confermasse…
- No, per questo sono stato invitato oggi, il Re sa che abbiamo un rapporto
particolare…-
- Ovvero?- Non mi piacque per niente quel “rapporto particolare”, in genere
Cort parlava sempre chiaro…
- Pensa che ogni tanto scopiamo…-
- Non sa che viviamo insieme?- Mi feci cauto, non volevo esplodere senza
ragioni ma sentivo già la rabbia montarmi dentro…
- No, pensa solo che sia una cosa di letto…-
- Esattamente cosa crede il Re di me?- Ogni cosa che Cort diceva era una
pugnalata al petto ma ormai volevo andare fino in fondo…
- …-
- Cort?- Quando si appoggiava con la fronte sulla mia Cort aveva sempre
qualcosa da farsi perdonare quindi mi preparai al peggio…
- Beh pensa che tua madre ti abbia influenzato e che tu sia uno abbastanza
promiscuo…-
- Che vorrebbe dire?- Avevo pensato tante cose di mia madre nella vita ma mai
che fosse una puttana anche perché non è che fossi a conoscenza delle sue
relazioni sessuali…
- Vorrebbe dire che ti piace passare da un letto ad un altro…-
- Mi considera una puttana?-
- Brutalmente parlando sì…-
- E come cazzo gli è venuta in mente questa cosa?- Non mi incazzai tanto per
essere considerato una puttana ma per il fatto che essendo considerato tale
veniva sminuito il mio rapporto con Cort…
- Gli è venuta in mente perché chiunque ti guardi gli viene voglia di farsi
una scopata con te e pensa che tu ne vada talmente fiero da non rifiutarti, e
probabilmente ci sono anche quelli che vanno in giro a raccontare che tu ci
sei stato con loro…- Mi alterai talmente tanto che mi scostai da lui
guardandolo con il mio sguardo più scioccato…
- Ma non è vero! Ero vergine quando sono venuto con te la prima volta!-
- Guarda che io lo so! Ma il tuo aspetto fisico e le apparenze fanno credere
altro-. Tentò di tornare ad accarezzarmi ma io lo allontanai bruscamente
infuriato anche con lui…
- Non ci posso credere, sarò stato l’unico in tutta la storia a non aver avuto
un orgasmo prima dei quindici anni e ora mi devo far dare della puttana… e tu
perché cazzo non hai detto niente?-
- Che gli dovevo dire? Probabilmente ha questa opinione di te anche perché
stai con me, tutti sanno che mi sono portato a letto tutte le puttane di
Gilead, chiunque passa per il mio letto viene giudicato un poco di buono…-
- Se sono così un poco di buono, allora perché mi manda in missione
diplomatica?-
- Ma che ti frega cosa pensa?- Tentò di nuovo di calmarmi e stavolta lasciai
che la sua mano si perdesse tra i miei riccioli, ero troppo umiliato e
addolorato per continuare a fare resistenza..
- Non capisco come ha fatto a non capire? Non è che io e te ci nascondiamo no?
E’ palese che viviamo insieme e che non sono solo di passaggio…-
- Il passato è difficile da dimenticare principessa, io ne ho uno ingombrante
e pure tu non scherzi. L’importante è che la verità la sappia chi ti vuole
bene…- Mi abbracciò facendomi sprofondare nel suo petto ma anche così furono
udibile le mie parole che erano poco più che singhiozzi…
- Vorrei protezione da chi mi vuole bene, mi sarei aspettato che almeno Steven
mi difendesse…-
- Steven non ci parla più con suo padre, credi che altrimenti non avrebbe
reagito al fatto che sta mandando via Sunny per i suoi interessi? Non sono mai
stati lontani più di un giorno quei due e sa che quando Sunny lo verrà a
sapere darà di matto-.
- Il Re ti ha chiamato solo perché vieni a letto con me, ma cosa dovrei fare?-
- Mi ha chiamato per riferiti quello che devi fare Vanny. Da quando ti sei
guadagnato le pistole non puoi permetterti di andare contro il volere del Re…-
- E’ così brutto?- Mi nascosi ancora meglio nel suo petto, volevo sapere ma
avrei dato anche chissà cosa per tapparmi le orecchie e non sentire la sua
risposta. Non sapere a volte è più sicuro è detto da me è una certezza…
- E’ assurdo, non brutto neanche pericoloso…- Oltre i capelli cominciò ad
accarezzarmi anche la schiena, voleva tranquillizzarmi lo sapevo ma invece mi
trasmetteva tutto il suo nervosismo.
- Ti sei sfondato le mani e hai massacrato quel tronco là fuori a causa di
questo?-
- Sì-.
- Allora deve essere abbastanza brutto-.
- Non vorrei mai che andassi principessa, vorrei che la tua vita appartenesse
solo a me e che solo io avessi il potere di decidere su di te, sei la cosa che
più mi appartiene al mondo ma nonostante tutto non sei mio comunque…- Mi aprì
il suo cuore, non era una cosa che succedeva spesso così come sempre misi in
primo piano i sentimenti di Cort mettendo da parte le mie paure e i miei
problemi…
- Lo sarò sempre Cort, qui o a Tux io sarò sempre tuo, sono nato per esserlo…-
- Quando ti dirò il motivo per cui devi accompagnare Sunny non credo che ne
sarai più così sicuro…-
- Mettimi alla prova…- Lo baciai come quando volevo far l’amore con lui, con
foga ed eccitazione, anche se a posto dell’eccitazione ci misi tutta la
disperazione del momento…
- Ti amo Vanny…-
- E’ una cosa seria allora, è la prima volta che me lo dici mentre non stiamo
facendo l’amore…- Sorrisi per la prima volta da quando avevamo iniziato a
discutere, amavo la spontaneità di Cort e grazie a questo avevo sfumato gran
parte della rabbia, ora provavo una strana dolcezza per quell’uomo grande e
grosso che era il mio uomo.
- Dovrò imparare a dirtelo più spesso allora…-
- Dimmi perché dovrò partire…-
- Prima ti devo spiegare alcune cose. Tux non è un grande regno ed è da molto
che cerchiamo di allearci con loro, anche se in realtà lo vorremmo
assoggettare. A Gilead possiamo dire che l’ultima magia che abbiamo è
l’abilità di diventare pistolero, chiunque qui, anche il contadino più povero,
ha in sé la capacità di diventarlo chi più chi meno. L’ultima magia a Tux
invece è che tutti sono dotati di una straordinaria bellezza, non credo che ci
sia un solo abitante brutto o quasi brutto o quasi bello. Sono tutti da belli
a bellissimi, forse quelli meno fortunati li ammazzano da piccoli perché non
posso credere che non ci sia mai stato un errore di natura. Disprezzano tutto
ciò che è brutto e antiestetico e per loro l’immagine del pistolero è la
volgarità fatta in persona…-
- Beh in effetti la maggioranza non è che sia di un’eleganza particolare,
vedendo il Maestro poi…- Mi meritai un pizzicotto su una natica che mi provocò
dolore per tutta la parte ma nonostante tutto risi di gusto…
- Stai parlando di me ragazzino?- Mi levò la borsa del ghiaccio e prese pieno
possesso del mio sedere come se fosse una minaccia…
- Ehi non puoi approfittarti di un ammalato! A te a Tux ti caccerebbero
subito!- Continuai a ridere tra le sue braccia mentre mi stringevo ancora più
a sé.
- Io dico che li farei morire d’infarto prima di poter fare qualsiasi altra
cosa, non credo che i loro bei faccini abbiano mai visto qualcosa di così
brutto come me…- Questo è uno dei suoi modo per chiedere di essere
accoccolato, autocompiangersi funziona sempre. Mi spalmai sopra di lui per
poter baciare tutto quello che lui considerava brutto ma che io trovavo
splendido…
- Non sanno cosa si perdono allora…- Lo baciai di nuovo per trasmettergli
tutto il desiderio che provavo per il suo corpo…
- Posso approfittarmi ora dell’ammalato?- Non aveva mai smesso di
approfittarsi di me le sue mani mi percorrevano il corpo in tutte le direzioni
ma sapevo quello che voleva dire…
- Giusto un pochino…- Voleva essermi dentro ne aveva una voglia continua come
io avevo una voglia continua di lui. Gli permisi l’accesso tra le mie cosce
spalancandole, solo questo mi provocava dolore ma non mi sarei mai tirato
indietro… Mi penetrò con un dito solo e anche quello all’inizio fu anche
troppo ma il mio corpo si abituava sempre presto alle intrusioni di Cort, in
poco tempo mi trovai dal mugolare dal dolore a gemere di piacere.
- Cerca di guarire presto principessa perché già adesso ho voglia di fare
l’amore con te per il resto della giornata e in genere non ho molta pazienza…-
Lo sentivo eccitarsi sotto il mio corpo e mi venne spontaneo spalancare ancora
di più le gambe… stavo quasi per perdere la ragione e seguire il bisogno
fisico che avevo di lui. Senza neanche accorgermi mi stavo scopando il suo
dito come se fosse il suo uccello…
- Non sei il solo… smettila con quel dito altrimenti non riesco a seguirti-.
- Beh concentrati, non ho molta voglia di levarlo… ti do tempo fino domani a
pranzo per recuperare…- Da come ci guardavamo e toccavamo pareva che la
situazione potesse sfuggirci di mano da un momento all’altro. Io avevo preso a
strusciarmi su di lui e Cort continuava a farmi impazzire con quel dito come
se mi stesse preparando a far l’amore.
- Vuoi farmi stare senza di te fino a domani? Sei pazzo? Ti sveglierò stanotte
e mi darai tutto quello che ti chiederò…- Gli presi l’erezione tra le mani per
non fargli avere nessun dubbio su quello che volevo e che avrei avuto…
- Non posso devo farti guarire per forza, devi partire tra una settimana e
devi essere in grado di affrontare una lunga cavalcata… anzi dovrei lasciarti
stare già da adesso-. Ovviamente non ci pensava affatto ma il solo pensiero
che lo facesse mi fece venire brividi di terrore, non avere quel corpo per
così tanto tempo era una cosa inconcepibile!
- Tu provaci e io mi rifiuterò di partire, se non farai l’amore con me la
notte stessa che devo partire io non partirò-.
- Saresti veramente capace di farlo…- Fece una risata carica di desiderio che
non fece altro che eccitarmi di più…
- Puoi contarci, e sai un’altra cosa? Voglio sentire dolore mentre galopperò
così mi ricorderò per tutto il viaggio della notte passata con te…-
- Se è questo che vuoi sarò felicissimo di accontentarti…- E potevo essere
certo che avrebbe mantenuto la sua promessa, una piccola parte di me non
desiderò altro che arrivare a quella notte il più presto possibile. E Gan se
non avesse tolto il dito subito me lo sarei scopato dalla testa a piedi…
- Cort smettila! Continua con il racconto…-
- Sarebbe più piacevole continuarlo così però…- Di nuovo lo rigirò nel mio
interno già martoriato ma ogni volta che lo faceva mi accendeva di desiderio
- Stai fermo, altrimenti finirei per fare qualcosa di molto stupido che
comporterebbe il fallimento della missione per infortunio di uno dei due
pistoleri…-
- Avresti il coraggio?- Mi guardò sorridendomi con curiosità, forse ancora non
aveva capito cosa mi scatenava ogni volta che mi toccava…
- Mi stai sfidando?- Mi alzai sulle ginocchia e a Cort bastò questo per capire
le mie intenzioni, mi sarei impalato su di lui con tutte le energie che avevo
e visto le mie condizioni fisiche era inevitabile che mi sarei fatto veramente
molto male…
- No, stai giù ti credo sulla parola! Scemo ti faresti venire un’emorragia!-
Mi strattonò per un braccio e mi fece stendere nuovamente sopra di lui. Tolse
il dito e subito ne sentii la mancanza ma razionalmente sapevo che se l’avessi
avuto ancora dentro di me non avrei capito nulla di quello che Cort aveva da
dirmi…
- Vai avanti anche se so già che piega sta prendendo il racconto…-
- Non ce l’hai credimi, solo una parte è intuibile. Comunque Gilead ha
finalmente qualcuno da mandare, il ka, o meglio io visto che contro di te mi
sono sconfitto da solo, ha voluto che due pistoleri fossero bellissimi, io
dico anche più belli almeno uno di loro, come gli abitanti di Tux e quindi non
sfigurassero di fronte a loro. Ovviamente i due pistoleri siete tu e Sunny. A
Gilead le missione vanno affidate solo ai pistoleri, in genere una visita di
cortesia e di pace verrebbe affidata ad un solo pistolero, non a due. Il Re
vuole che sia assolutamente Sunny ad andare ma sa una cosa su di lui che anche
noi sappiamo. Sunny è un bravissimo pistolero ed è un buon diplomatico quanto
lo può essere Steven stesso ma non sopporta una cosa: le lusinghe. Peggio
ancora non sopporta di essere corteggiato o di scendere a compromessi fisici.
Quindi gli si pone un grande problema al Re che sa molto bene come sono fatti
gli abitanti di Tux che oltre ad essere amanti della bellezza lo sono anche
del piacere, sa che se Sunny non si dimostrerà docile alle loro avances la
missione va a puttane…-
- Cosa intendi per docile? Che ci deve andare a letto insieme…- Lo guardai
seriamente negli occhi perché volevo la brutale verità…
- No non pretende questo, ma che si lasci corteggiare, accarezzare, baciare-.
- Insomma tutto tranne andarci a letto…- Non potevo pensare di poter fare
tutto questo con un altro e continuare a guardarlo così distolsi gli occhi
appoggiandomi alla sua spalla.
- Già e sa che Sunny non si farebbe mai fare una cosa del genere da un
estraneo, è consapevole che se qualcuno ci prova può anche ammazzarlo, il
fatto che poi sarà anche terribilmente incazzato per essere stato fregato lo
renderà ancora più irritabile a quel tipo di approccio…-
- Non mi stai chiedendo…- Non lo guardavo ancora altrimenti nei miei occhi
avrebbe letto il senso di tradimento che provavo nei suoi confronti, non avrei
mai pensato che Cort permettesse una cosa del genere, con lui mi ero sempre
sentito protetto…
- Ehi aspetta un attimo, io non ti sto chiedendo di fare assolutamente nulla,
se ti stessi chiedendo qualcosa in questo momento sarebbe di fare l’amore con
me, non questo schifo! Ti sto solo riferendo quello che ti ordina di fare il
tuo Re-.
- Mi sta ordinando di essere la puttana di Tux…- Anche se era stato il Re a
ordinamelo ora a riferirmelo era Cort e faceva maledettamente male. Cort capì
quello che stavo pensando e mi fece voltare la testa con forza in modo da
doverlo guardare negli occhi e mi accorsi di quanto ero stato stupido… Cort
era quasi più devastato di me e il fatto che lo mostrasse rendeva la
situazione ancora più grave…
- Tu provaci e quando tornerai ti ucciderò. A Tux sono monogami quindi uno
solo potrà mettere gli occhi su di te e quando questo accadrà tu non gli devi
permettere di farti niente di più che qualche strusciata, abbraccio e se
proprio sei costretto lasciati baciare, tu non corrispondergli mai. Non
spogliarti mai per lui e nessun tipo di sesso per nessun motivo al mondo, se
ti dice che vorrebbe essere soddisfatto tu non fare nulla il massimo che gli
permetto a quello stronzo è farsi una sega mentre ti guarda. Un’ultima cosa
cerca di portare i capelli sempre legati non sopporto l’idea che quel
pervertito li tocchi, sono proprietà privata più di qualsiasi altra cosa e
solo io posso permettermi di toccarli-. Mi guardò con talmente tanto amore che
quasi mi prese alla sprovvista, non ero abituato ad un Cort così aperto in
genere dovevo leggere tra le righe l’amore che provava per me. Mi strinsi
ancora di più al suo corpo che sempre aveva la capacità di farmi sentire
sicuro…
- Se mi costringesse a fare cose che non voglio?-
- Non può, anche se sei una schiappa sei comunque un pistolero e rimani più
forte di qualsiasi altro comune mortale. Quindi ti ripeto tu fai qualcosa di
più di quello che ti ho detto e uccido prima te e poi quel bastardo…- Al
contrario delle sue parole dure, le sue labbra mi stavano cospargendo di baci
il viso e i capelli, era palpabile la sua paura di perdermi…
- Non potresti, non ti farebbero mai entrare a Tux sei troppo brutto,
ricordi?-
- In qualche modo entrerò e lo ucciderò…-
- Non posso proprio tirarmi indietro vero?-
- No altrimenti non ti avrei detto niente-.
- Il mio compito è allisciarmi il sovrano o chi per lui mentre All lo convince
con le parole… dopotutto è un complimento alla mia bellezza…- Maledii di nuovo
la mia bellezza che non mi era mai stata utile nella vita… Cort prese ad
accarezzarmi i capelli senza più alcun desiderio ma con un’innocenza che non
era da lui…
- Tu non sei solo bello, altrimenti saresti davvero una delle tante puttane
della mia vita Vanny, ti amo e non solo per la tua bellezza perfetta. Ho
voglia di uccidere il Re per questa sua decisione, ho una fottuta paura di
perderti…- Sentivo la sua rabbia e la sua disperazione percorrergli tutto il
corpo, lo accarezzai per tranquillizzarlo non volevo che Cort facesse cazzate
per me e se avesse perso il controllo le avrebbe fatte eccome…
- Cort sono nato per essere amato da te, il mio corpo è fatto per accogliere
il tuo ed è complementare al tuo, solo tu mi puoi avere… Laggiù perderò un po’
di dignità e di orgoglio ma non permetterò mai a qualcuno di prendersi ciò che
è tuo-. Glielo promisi guardandolo negli occhi come si fa tra uomini ma era
anche una promessa tra amanti.
- Ciò che è mio è tutto di te Vanny…- Non mi toccò con un dito per farmi
capire che non intendeva solo la mia parte fisica…
- Lo so Cort, a Tux ci andrà solo una parte di me, tutto il resto rimarrà qui
con te-.
- Sarò soddisfatto se tornerai da me così come sei partito…-
- Non ti fidi di me?-
- Io ho visto i Tuxiani, sono tutti belli come te come posso sapere che non ti
innamorerai di uno di loro o ti lascerai semplicemente sedurre? Sono molto
bravi in questo…- Lo guardai ad occhi sgranati non avrei mai pensato che Cort
potesse sentirsi insicuro, dopotutto lui era il Maestro, il bastardo che tutti
conoscevano. Sorrisi con dolcezza, mi aveva fatto vedere una nuova parte di sé
che nascondeva al resto del mondo e se in genere tendevo a risolvere i
problemi con il mio corpo quella volta cercai di rassicurarlo con le parole…
- Ho capito qual è il vero problema, sei insicuro di te stesso non è vero?
Pensi che in confronto a loro tu non hai niente da darmi. Io non mi sono
innamorato del tuo aspetto Cort, che ti assicuro trovo magnifico, e i Tuxiani
di sicuro non hanno quello che ho visto in te. Se uno di loro mi toccherà o mi
bacerà a chi credi che penserò? Ti vorrò, desidererò e amerò ogni giorno che
ti starò lontano, nello stesso modo se stessi con te qui a Gilead.
Probabilmente mi mancherai così tanto che mi prenderò un bel tuxiano e farò
finta che sia tu…- Scherzai per cercare di smorzare la serietà del momento…
speravo di essere riuscito a convincerlo…
- Provaci e ti uccido, puoi masturbarti quanto ti pare ma se provi a farti
toccare da qualcuno sei morto!- Non lo prese come uno scherzo ma si imbestialì
mi sbattò sul letto e si mise sopra di me, notai appena il dolore al sedere
ero troppo divertito dalla sua gelosia immotivata… così lo stuzzicai ancora…
- Neanche da Sunny? Magari si sentirà solo anche lui…-
- Ucciderò anche lui!- Mi morsicò a sangue il collo marchiandomi come suo,
invece di tentare di staccarlo lo abbracciai ancora di più e lo spinsi verso
la ferità che mi aveva fatto per fargliela leccare, leccarmi il sangue era un
atto di possesso ancora di più del sesso per lui, amavo questo suo lato
animalesco…
- Ti amo ancora di più quando fai il geloso…-
- Lo stai facendo apposta allora?- Gli leccai le labbra sporche del mio sangue
e totalmente catturato dalla sua inaspettata dolcezza mi sciolsi tra le sue
braccia…
- Ovviamente, perchè non ti approfitti ancora un po’ di questo malato…- Con
fatica legai le gambe intorno alla sua vita ma appena tentai di slacciargli i
pantaloni mi schiaffeggiò la mano…
- Tu sei un malato immaginario altrochè!- Mi morse il labbro e io glielo
restituì, volevo che mi prendesse e non avrei rinunciato molto presto al mio
proposito…
- Appunto che aspetti a fare l’amore con me, ti voglio dentro di me Cort-. Mi
strusciai di nuovo contro la sua erezione e di nuovo Cort mi allontanò ma
stavolta rimanendo con le mani sul mio sedere…
- Questo è il massimo che avrai per oggi…- Di nuovo giocò con il dito sulla
mia fessura gonfia che cercava di cacciarlo ma bastò un minimo di pressione da
parte sua che venne risucchiato dentro come era giusto che fosse, lui mi
doveva appartenere sempre…
- Non mi basta, amami…-
- Ti sto amando anche così…-
- Non voglio il tuo dito!-
- Bene allora lo tolgo-. Appena accennò di togliersi strinsi maggiormente le
natiche intrappolandolo ancora di più nelle spire del mio corpo…
- No! Allora bisogna aggirare il problema…-
- Cosa vuoi combinare principessa?- Mi guardò curioso di sapere cosa avrei
inventato ma anche i suoi occhi mi volevano e già stavano facendo l’amore con
il mio corpo e questo non faceva altro che eccitarmi di più… e trovai la
soluzione ai miei problemi…
- Ho detto che ti voglio e in un modo o nell’altro ti avrò…- Mi alzai
facendolo stendere sul letto e poi guardandolo negli occhi lo liberai
finalmente dei pantaloni. Non feci altro che baciargli l’erezione e dargli
qualche lappatina ma questo bastò a farlo sciogliere… dopotutto esistevano
vari modi di fare l’amore e io godevo nel dare godimento a lui… glielo presi
del tutto in bocca perché volevo sentire la sua voce e lui non mi fece
aspettare…
- Oh Gan!- Mi liberai di lui per lasciargli il completo controllo, sapevo cosa
e come gli piaceva farlo…
- Ho voglia di fare l’amore con te e anche questo modo di farlo non mi
dispiace affatto…-
- Neanche a me ragazzino…- Mi scopò la bocca come se fosse il mio sedere e io
lo aiutai nel rendere il più reale possibile l’illusione. Con una
coordinazione incredibile del proprio corpo Cort non dimenticò di dare piacere
anche a me, mi masturbò con lo stesso ritmo delle sue spinte nella mia bocca
finchè non venimmo quasi contemporaneamente. Inghiottii il suo seme fino
all’ultima goccia e quando ancora mi stavo ripulendo le labbra Cort mi
strattonò i capelli per farmi alzare a livello dei suoi occhi lucidi dal
piacere…
- Questo non lo devi fare assolutamente con quel bastardo…-
- Non c’è bisogno che me lo dici, non lo farei a nessun altro al mondo che a
te. Mi chiedo però se tutti siano così buoni come te…- Cercai ogni più piccola
traccia del suo sapore sulle mie labbra, ogni volta ne avrei voluto sempre di
più…
- No-. Mi misi a cavallo delle sue gambe anche se ora era rilassato la sua
nudità a contatto con la mia mi dava sempre un certo senso di pace e poi
sapevo che stando così Cort si sarebbe presto di nuovo eccitato…
- Quando mai hai provato? Mi nascondi un passato con un uomo Cort?- Mi
sistemai meglio contro il suo corpo facendo finta di nulla, volevo che il suo
uccello fosse a stretto contatto con il mio sedere.
- No semplicemente non ci devi neanche pensare al sapore che hanno gli altri…-
Mi strattonò di nuovo i capelli, completamente preso dalla gelosia non si era
accorto che mi stava quasi dentro anche da rilassato… Avevo il sedere davvero
malridotto se anche così mi faceva un male boia. Non ci pensai e cambiai
discorso…
- Quanto pensi che staremo via?-
- Il Re ha detto due o tre settimane al massimo… non sono tante…-
- Non sono neanche poche…- Specialmente se si consideravano due o tre
settimane senza Cort…
- Ci metterete due giorni ad arrivare, lì fa parecchio freddo e la notte
dovrete per forza fermarvi. Non allontanarti troppo da Sunny lui non è una
schiappa come te sa come muoversi…-
- Smettila di darmi della schiappa!- Sbuffai contro le sue labbra per poi
morderle, lui rise sfacciato senza prendere in considerazione la mia
irritazione… mi ero sbagliato sapeva benissimo di trovarsi stretto tra le mie
natiche, lentamente si dondolava per potersi strusciare contro la mia carne
bollente…
- Non ammetti di esserlo? Per tutti gli anni che sei stato mio allievo sei
stato un disastro e nell’unica missione ridicola che hai fatto hai rischiato
di morire… a me questa sembra la definizione esatta di schiappa, amore. Anche
il Re è stato costretto a farti diventare nuovo veterinario piuttosto che
vederti ancora con le pistole in mano… Credo che si stia ancora chiedendo come
cazzo hai fatto a battermi all’esame, forse ha una cattiva opinione di te
perché pensa che hai venduto il tuo corpo per la promozione o che mi hai
sedotto proprio poco prima di fare la sfida…-
- Ehi questo non è affatto vero, sono stato abbastanza bravo… più o meno…
insomma non ti sei neanche fatto avvicinare i giorni prima della sfida quindi
non ho potuto farti niente!- Ripensai a quei giorni e alla voglia che avevo di
lui ogni volta che lo vedevo, quasi temevo di perdere il controllo e saltargli
addosso davanti a tutti per quanto ne sentivo il bisogno.
- Beh però alla fine sei riuscito a battermi proprio perché mi hai sedotto
anche se devo dire che il merito va tutto a Sunny, se non mi avesse fatto
intendere che era stato con te non avresti mai vinto. Eri bellissimo quel
giorno e ho fatto continuare l’incontro più del previsto proprio per
guardarti…- Mi accarezzò i capelli con una dolcezza che in genere usava solo
dopo aver fatto l’amore, nel momento in cui entrambi eravamo distrutti e
vulnerabili…
- Infatti io non centro nulla è la tua gelosia che mi ha fatto diventare
pistolero…-
- Meglio che questo il Re non lo sappia altrimenti rischierei il posto di
lavoro, cadere in tentazione è umano ma la gelosia è dei deboli-. Scosse la
testa come se avesse commesso un errore madornale ad innamorarsi e visto il
ruolo che ricopriva era vero, al Maestro non era permesso amare e forse anche
per questo il Re aveva capito che la nostra fosse solo una relazione di letto…
- Io sono la tua debolezza… tu invece sei la mia forza… ho davvero voglia di
fare l’amore con te Cort quando mi penetri riesco a sentire tutta la tua forza
e mi posso illudere di farne parte anch’io e di riuscire a trattenerla un po’
per me…- Mi abbassai sul suo pene ma era ancora rilassato e quindi non ottenei
il risultato sperato ovvero averlo dentro di me…
- Shh non dire certe cose, non perdo mai il controllo di me stesso ma se
dovesse succedere sicuramente sarebbe a causa tua…- Mi stese sul letto
baciandomi il viso e il petto e io lo incoraggiai spingendogli la testa contro
la mia pelle… ma con l’altra mano era inevitabile che l’andai accarezzare di
nuovo tra le gambe.
- Allora se insisto è possibile che tu ceda…- Il suo uccello era già
semieretto e mi sarebbe bastata qualche altra carezza per rendere l’erezione
perfetta…
- Vanny stai tranquillo a riposare, non mi torturare. Ti senti meglio?- Cort
si mise seduto sulla sua sponda del letto allontanandosi così dalle mie mani
tentatrici…
- Credo di riuscire a stare addirittura in piedi senza dovermi appoggiare…-
- Hai fatto grossi progressi, vedrai che domani tornerai come nuovo. Ho
esagerato stamattina ti chiedo scusa-. Mi sbrigai a mettermi in ginocchio e
raggiungere così la sua schiena che massaggiai mentre con le labbra lo baciai
tra il collo e la guancia e ogni cosa che la dissi la dissi con la punta della
lingua a contatto della sua pelle sensibile…
- Scherzi? Stavo pensando ad un modo per chiederti il bis senza risultare
troppo sfacciato!- Gi bisbigliai all’orecchio perché ad alta voce mi sembrava
troppo indecente da pronunciare…
- Tu sei pazzo! Un giorno mi farai venire un infarto mentre lo stiamo
facendo…- Anche così mi accarezzò i capelli schiacciando così le mie labbra
sulla sua pelle per far continuare la dolce tortura.
- Bellissima morte, spero che prima però concluderai e farai venire anche me
altrimenti non credo che riuscirei a sopportare una simile perdita…- Rise ed
era talmente bello sentire ridere Cort che avrei continuato a dire sconcezze
per il resto della mia vita se questo fosse servito a farmi sentire ancora il
suono della sua risata.
- Scemo renderò il tuo sedere livido per molte volte ancora se continui con la
tua insolenza… Non l’hai presa poi così male…- Capii che aveva cambiato
discorso dal suo tono di voce che era pieno di sensi di colpa.
- No, l’ho presa molto male credimi, ma già ci sei tu che vai in giro a
spaccare le cose che non c’è bisogno che mi ci metta anch’io, non vorrei che
ci crollasse la casa addosso…- Lo feci distendere di nuovo sopra il mio corpo
perché avevo bisogno della sua presenza per non pensare a quello che mi
aspettava tra una settimana…
- Se non eri diventato pistolero questo non sarebbe accaduto, a quest’ora
potevi goderti il dolce far niente dei nobili e vivere in santa pace…- Mi
accarezzò innocentemente una guancia e difficilmente Cort mi toccava con tanta
innocenza, sapevo che gli stavano venendo i rimorsi di coscienza per avermi
permesso di diventare un pistolero…
- Mi avresti mai notato facendo una vita del genere?-
- Non credo detesto i nobili…- Fece una faccia di disgusto che mi fece
sorridere, ancora non ammetteva di essersi perdutamente innamorato di un
nobile…
- Allora ho fatto la scelta giusta…-
- Ma tu davvero vivi solo per me?-
- Sarebbe veramente da deboli rispondere sì eh?- La debolezza non era ammessa
per Cort ma lui si era innamorato di me con tutte le mie debolezze quindi non
gli mentii.
- No sarebbe semplicemente triste…-
- Già, per ora è così ma forse in futuro anch’io riuscirò a trovare un posto
nella società che mi vada a pennello e che mi faccia desiderare di vivere a
prescindere da te, non credi?-
- Tu puoi fare ogni cosa Vanny-. Mi baciò con amore e nonostante cominciasse
ad essere eccitato non ci fu una goccia di desiderio in esso…
- E anche se non succedesse la tua sola presenza mi rende più felice di quanto
mi sarei mai immaginato e meritato quindi mi va bene così-. Contro il mio
volere mi sfuggii uno sbadiglio che subito cercai di smorzare.
- Riposa un po’ che fra un po’ mangeremo qualcosa…- Si spostò dal mio corpo e
subito mi aggrappai a lui…
- Tu non te ne andare però…-
- No rimango qui con te-. Mi mise una mano sul fondoschiena e mi spinse
maggiormente contro il suo corpo, mi accucciai contro di lui e già sentivo il
torpore prendere possesso del mio corpo, il calore di Cort e il suo odore mi
servivano da anestetizzante.
- Potremo anche saltare la cena e rimanere così fino a domattina…-
- Scordatelo sei troppo magro per poter saltare un pasto, se davvero vivi per
soddisfarmi dovresti sapere che mi piaci di più se sei in carne…- Mi accarezzò
il sedere senza nessuna pretesa mi stava quasi cullando verso il sonno…
- Allora ti prometto che arriverò a pesare cento chili entro la fine
dell’anno…- Ormai parlavo con gli occhi chiusi e con voce impastata drogato
dal corpo di Cort…
- Non hai proprio il senso della misura tu eh? Se dovessi diventarmi una
balena ti scarico al primo porto che trovo…-
- Cattivo…- Gli morsi la prima porzione di pelle che trovai, ma anche quello
fu debole e privo di qualsiasi cattiveria…
- Dormi principessa-.
- Ti amo Cort-.
- E’ l’unica cosa che so della vita ormai, anzi ne so due l’altra è che ti amo
anch’io…- Sorrisi contro la sua pelle e contro ogni mia volontà mi
addormentai. Non so se Cort dormì insieme a me, anche se ne dubito ma
sicuramente rimase al mio fianco per tutto il tempo e quando mi svegliai me lo
ritrovai davanti, fissava il soffitto pensieroso. Allora mi venne in mente di
fargli notare la mia presenza con il più bel massaggio che avrebbe mai potuto
desiderare… Ero a malapena arrivato all’altezza dello stomaco che la mia mano
venne bloccata dalle sue, la portò sulle sue labbra e me la baciò…
- Cosa vorresti con quella faccia?- Non si era girato neanche a guardarmi e
già sapeva che lo stavo guardando con desiderio…
- Se hai bisogno di chiedermelo vuol dire che stai proprio invecchiando Cort…-
Cercai di far arrivare alla meta l’altra mano ma anch’essa fallì come la
prima…
- Ancora non ti arrendi?-
- Mi sono ripreso abbastanza…- Piagnucolai anche se sapevo che non mi sarebbe
servito a nulla. Cort mi scoprì dal lenzuolo con cui mi aveva coperto e mi
studiò con attenzione il sedere tumefatto. Io già sapevo come stavo senza
neanche guardarmi e la parola era inguardabile e ovviamente non ero guarito
affatto…
- Non mi pare proprio, ti farei solo male e peggiorerei la situazione-. Per me
il mio corpo non è mai stato un limite sono sempre andato oltre i miei limiti
anche quando ero solo un apprendista e con Cort era uguale, quando avevo
voglia di lui ma il mio corpo era contrario era sempre la mia volontà a
vincere…
- Ti voglio Cort…-
- L’hai voluto tu principessa…-
- Che stai facendo?-
- Ti copro la faccia sentirti dire certe cose con quel visetto da innocentino
che ti ritrovi mi fa eccitare più del tuo sedere-.
- Ah sì? Allora perché me lo stai leccando?- Quello con la sua lingua era
l’unico contatto che non mi provocava dolore ma anzi era dannatamente
eccitante visto che cercava di intrufolarsi tra le pieghe morbide della mia
carne….
- Non ti sto leccando, ti sto baciando come se ti baciassi la bocca-.
- Gan… allora da oggi in poi baciami sempre così, la mia bocca sarà felice di
sacrificarsi-.
- Saresti veramente pronto per essere scopato, sei talmente aperto che la mia
lingua riesce a penetrarti facilmente…- Quando mi scoprì di nuovo il viso mi
guardò più divertito che eccitato per quel giorno non avevo proprio speranze…
- Hai visto? Ehi dove vai?-
- A preparare la cena, mi hai fatto venire fame, a proposito sei buonissimo…-
Si leccò le labbra come se mi avesse appena mangiato e leccò con una lentezza
estenuante che mi fece venire voglia di essere tra quelle labbra…
- Bastardo!-
- Impara a perdere ragazzino-. Mi strizzò l’occhio e mi mandò un bacio da
lontano.
- Stronzo!-
- Sei stato viziato troppo!-
- Domani non mi farò neanche sfiorare da te!-
- Ma per favore! Sarai tu stesso a saltarmi addosso, ti violenterai da solo
per quanta voglia hai…- Purtroppo aveva ragione quindi giocai sporco toccando
le sue debolezze…
- Mi troverò un tuxiano migliore di te…-
- Ti serve arrivare addirittura a Tux per trovare qualcuno migliore? Hai
veramente un’alta considerazione di me-. Rise di gusto non toccato per niente
dalla mia battuta era troppo sicuro della mia fedeltà per potersi preoccupare…
- … e ci scoperò tutto il giorno e la notte!-
- Non credo perché appena lo scopro gli taglierò l’uccello e farò così con
chiunque cercherai di portarti a letto-. Si avvicinò di nuovo a me per
guardarmi bene negli occhi ma appena cercai di baciarlo si tirò indietro…
- Vorrà dire che diventerò io l’attivo…- La sua risata risuonò per tutte le
pareti della casa e quasi si dovette mettere in ginocchio per riuscire a stare
in piedi…
- Chi tu? Ma fammi il piacere-.
- Perché non credi che ne sia capace?- Mi coprii con il lenzuolo e mi alzai
per guardarlo bene in faccia, non volevo che mi sottovalutasse che mettesse in
discussione la mia virilità… io avevo scelto di essere passivo perché mi ero
innamorato di lui ma con chiunque altro avrei potuto fare benissimo l’attivo…
- Già questo lo dubito ma non credo proprio che tu voglia farlo, il tuo corpo
è fatto apposta per accogliere il corpo di un altro, non riusciresti neanche
ad eccitarti a pensare di dover fare l’attivo…- Mi accarezzò con dolcezza come
si fa con un ragazzino troppo ottuso per capire, lo allontanai bruscamente e
mi misi ad urlare…
- Ah no? Proviamoci questa sera!-
- Non farei il passivo neanche per scherzo!-
- Cazzo allora fai l’attivo!- Mi tolsi il lenzuolo di dosso per farmi vedere
completamente nudo da lui ma Cort non fece altro che abbassarsi e rimettermi
addosso il lenzuolo.
- Vanny starai via pochi giorni non te ne vai mica per sempre, quando tornerai
avremo tutto il tempo per stare insieme… Io non vado da nessuna parte starò
qui ad aspettarti sai? Rilassati al tuo ritorno sarà tutto come lo hai
lasciato, altrimenti avrebbe ragione il Re a pensare che non sei altro che una
delle tante scopate della mia vita non credi?- A quel punto crollai e scoppiai
a piangere, tutto quello che mi tenevo dentro da quando avevo avuto la notizia
uscì fuori insieme alle mie lacrime…
- Tu mi tradirai…-
- Ma che dici?- Mi abbracciò ma senza risultati solo che ora piangevo
disperato contro di lui, mi sentivo un bambino separato dalla sua mamma.
- E’ mai successo che sei stato senza sesso per tre settimane?- Gli chiesi con
ancora le lacrime agli occhi sapendo già in anticipo la risposta…
- No…-
- Vedi? Tornerai a fare la vita di prima e capirai che è più divertente che
stare con me…- Anche volendo non riuscivo più a fermare le lacrime, più Cort
me le asciugava più ne uscivano…
- Principessa ti adoro e non andrò alla ricerca di una scopata facile quando
non ci sarai, nessun corpo può darmi soddisfazione dopo aver avuto te…- Mi
riportò a letto e mi fece mettere seduto sulle sue gambe, mi accarezzò i
capelli e mi baciò le guance bagnate, io mi strinsi a lui in un abbraccio di
possesso…
- Ci ho messo così tanto per riuscire a stare con te…-
- Ehi dovrei essere io il geloso visto che vai a Tux come vittima
sacrificale!-
- Cort se vengo a sapere che mi hai tradito uccido prima te e poi la puttana
che ha osato toccarti…- Lo fulminai con lo sguardo ma non doveva risultare
tanto spaventoso il mio stato di gattino arruffato, infatti Cort non
resistette al non baciarmi e a togliermi dal viso l’espressione imbronciata di
prima…
- Va bene allora ci scambiamo questa promessa se uno di noi due tradisce
creperà, io mi dovrò ammazzare da solo, tu sei troppo schiappa per riuscire a
farmi fuori…- Sbuffò ridendo vicino al mio orecchio sapeva quanto mi piacesse
sentire il suo alito caldo proprio in quel punto…
- In quel caso ci riuscirei… non voglio che ti dimentichi a chi appartieni
Cort per questo vorrei fare l’amore con te in ogni momento-. Mi calmai e
strofinai la mia guancia sulla sua e lo strinsi forte a me…
- Io non lo dimenticherò perché non passerà giorno che non avrò una voglia
pazzesca di fare l’amore con te, hai ragione non sono mai stato così tanto
tempo senza sesso e proprio per questo non farò altro che pensare a te…
ovviamente sarò costretto a farmi tante seghe, ma quello è permesso!-
- Me lo prometti?-
- Che mi farò tante seghe è una certezza!-
- Scemo…- Mi fece scappare un piccolo sorriso ma poi tornai serio, le ultime
lacrime mi bagnavano ancora le guance…
- Te lo prometto, ti penserò così tanto che le mie lezioni saranno un
disastro, sarò più intrattabile del solito tanto che anche i miei allevi non
vedranno l’ora di rivederti e non cambierò mai le lenzuola del letto per avere
ancora il profumo del tuo corpo e del sesso a farmi compagnia. Il mio corpo
rifiuta qualsiasi altro corpo che non sia il tuo, ha assaggiato la perfezione
e non si accontenterà più di avere niente di meno. Ormai mi sono abituato alla
tua innocenza come posso volere qualcos’altro?-.
- Ancora mi consideri innocente Cort?-
- Lo sarai per sempre, non importa se fai lo sfacciato con me, lo sento ogni
volta che ti sono dentro che non riuscirò mai a sporcarti nonostante tutte le
volte che ti prendo e quanto profondamente la mia sporcizia non riuscirà mai a
raggiungerti, anzi sento che stai purificando anche me…- Avrei dovuto dire che
non c’era niente da purificare che lui era già perfetto come era ma ero troppo
commosso per poter dire altro che la cosa più ovvia.
- Ti amo…-
- Allora non dubitare più di me…vuoi aiutarmi a preparare questa benedetta
cena?- Mi diede un bacio sulle labbra e mi spogliò metà spalla per
assaggiarla..
- Mi vuoi fare alzare?-
- Non sei malato ed effettivamente stai meglio quindi non vedo perché dovresti
poltrire a letto, domani devi andare a lavorare e sarà meglio che ti abitui a
stare di nuovo in piedi… e poi almeno ti metti qualcosa addosso, saperti nudo
sotto quel lenzuolo è una tortura a cui non sono ancora abituato…- Mi guardò
come se potesse spogliarmi con la sola forza dello sguardo. Capendo le sue
voglie mi spogliai da solo…
- Ma non mi dire? Sei addestrato a sopportare ogni tipo di tortura e ti da
problemi sapermi tutto, completamente e interamente nudo?- Mi alzai e mi
mostrai a lui come tante volte mi aveva visto, mi mise le mani sui fianchi e
me li massaggiò mentre con la bocca mi torturava lo stomaco…
- Sì, quindi rivestiti …-
- Va bene tanto la mia offerta è sempre valida non c’è bisogno che sia nudo lo
sai-. Mi rimisi sotto le lenzuola con una sua mano che ancora mi accarezzava
una natica…
- Lo so e anche se non ci fosse offerta ma c’è la domanda che tu sia nudo o
meno non ha importanza, ci metto poco a spogliarti…-
- L’offerta ci sarà sempre e la domanda che scarseggia, sto quasi andando in
inflazione…-
- Non ci può essere inflazione se c’è monopolio…-
- Ehi ti stai documentando sull’economia ora?-
- E’ una delle tante conseguenze di stare con un piccolo genio-.
- Mi piace molto l’idea di essere tuo monopolio-.
- Non è mica un’idea è una realtà, e ora porta il tuo bellissimo e regale
sedere fuori da quel letto e vieni a darmi una mano non mi va di mangiare da
schifo stasera-. Si tirò fuori con malavoglia dal letto e io lo seguii…
- Stai con l’uomo perfetto Cort, per tua fortuna sono cresciuto come una donna
e so fare tutto…-
- Perché pensi che stia con te? Quello che hai dentro ai pantaloni ce l’hanno
tutti sai? Forse non così bello, perfetto, morbido e fottutamente scopabile…
vieni qui fatti dare una palpatina ragazzino…- Mi allontanai da lui fintamente
offeso ma avevo solo voglia di essere ancora accoccolato…
- Scordatelo l’offerta è stata ritirata…-
- L’offerta non può essere ritirata, visto che ho il monopolio e quindi
l’offerta la stabilisco io…- Mi prese per i fianchi e mi baciò ma la palpata
non arrivò e un po’ rimasi deluso mi piaceva essere toccato da lui…
- Beh?-
- Cosa?-
- Non mi hai palpato!-
- Lo so-.
- Perché?-
- Non mi va che nella tua testolina malata pensi che l’unica cosa che mi
interessi di te sia il tuo sedere, anche se questo è incredibilmente vicino
alla verità…-
- Allora baciami di nuovo che non avevo capito il senso prima…- Lo baciai
senza pensare a nient’altro e finalmente sentii tutto il peso del futuro
alleggerirsi.
- Meglio?-
- Potrebbe andare meglio solo se mi fosse permesso di restare attaccato alle
tue labbra per tutto il tempo ma anche così va abbastanza bene…- Mi misi
addosso la vestaglia ma non feci in tempo ad abbottonarla che Cort cominciò a
strattonarmela…
- Odio questa vestaglia…-
- Hai detto tu di vestirmi…-
- La odio perché non copre abbastanza e non scopre quello che ti fa venire
voglia di vedere. La adoro però quando te la tolgo, in quel momento sei
scandalosamente sexy…- Mi accarezzò le gambe fino tra le natiche incastrandomi
tra esse la stoffa leggera della vestaglia…
- Allora la tengo?-
- No, visto che stanotte non ho intenzione di fare niente, mettiti dei vestiti
normali…-
- Oggi sei insopportabile…- Sbuffai tra le sue braccia il mio disappunto ma
intanto me la tolsi di nuovo sbottonandomi con una lentezza esasperante ogni
bottone non volevo che levasse la mano che mi stava ancora accarezzando…
- Sei scandalosamente sexy anche quando te la togli da solo…-
- Ovvio sono scandalosamente sexy sempre in ogni momento, è un talento
naturale-.
- Ma non è che per caso hai delle origini tuxiane?-
- Non credo altrimenti non mi sarei mai messo con te-.
- Stronzo!- Fece finta di offendersi della mia battuta, anche lui voleva
essere accoccolato io non mi feci pregare cominciai a baciare la sua cicatrice
più bella e a sussurrargli contro.
- Sei tu che dici sempre di essere orrendo…-
- Io posso tu no-. Mi strattonò i capelli tanto forte da farmi gemere di
dolore ma non ci feci più di tanto caso con la forza mi avvicinai al suo petto
e leccai a memoria ogni sua cicatrice…
- Sei bellissimo Cort-.
- Fottiti-. C’era ancora un minimo di resistenza ma già le sue mani non
strattonavano più ma anzi accarezzavano i ciuffi di capelli che avevano tra le
dita…
- Lo sai che per me lo sei veramente, non so perché ma ogni tua cicatrice ha
un effetto eccitante su di me, soprattutto quella sul viso… ogni volta che la
guardo mi fa venire voglia di gridare di farmi tuo fino a far diventare mia
quella cicatrice e vorrei scriverci sopra il mio nome per assicurarmi che
tutti sappiano che è mia esattamente come tutto il corpo-.
- Mi ci manca solo che vado in giro con una scritta in faccia-.
- Se eccita così tanto me potrebbe avere lo stesso effetto anche su qualcun
altro non credi?- Appena mi venne in mente fui subito geloso del solo pensarlo
e morsi Cort per scacciare la mia frustrazione.
- Davvero non capisco come fai ad essere così freddo e distaccato con chiunque
e poi eccitarti per ogni cosa con me, credo che tu abbia ricevuto proposte da
tutte le donne e gli uomini più belli e facoltosi di Gilead e li hai snobbati
tutti, e poi ti squagli davanti a me che per i ragazzini sono praticamente la
rappresentazione reale dell’orco cattivo delle favole…-
- Sono eccitanti gli orchi cattivi e di solito anche ben dotati… Non è vero
che le principesse si innamorano dei principi azzurri, alla fine finiscono
sempre con l’orco cattivo che in realtà è più bello di qualsiasi principe
possibile, si amano, si sposano e vissero felici e contenti per sempre…-
Tornai ad accarezzarlo non tanto per eccitarlo ma perché avevo bisogno di
toccarlo per autoconvincermi che Cort era tutto mio, per me era troppo bello
per appartenermi ma il suo sesso che si gonfiava sotto le mie dita erano la
realtà…
- Bella favola…-
- Bella realtà… Cosa vuoi che ti prepari brutto orco cattivo?- Non smisi di
accarezzarlo e lui non fece niente per impedirmelo tant’è che mi ritrovai Cort
eccitato e di nuovo il mio desiderio per lui… e stavolta sapevo che non mi
sarebbe bastato nessun paliativo per soddisfarmi, così smisi da solo di
toccarlo prima che perdessi il controllo e che il piacere prendesse il
sopravvento sulla ragione. Cort si morse le guance al momento del distacco ma
non mi rimproverò di nulla…
- Carne umana ai ferri ovviamente…- Mi vestii sotto gli occhi di fuoco di Cort
che non si lasciava fuggire nessun movimento, per lui ero scandaloso sia
quando mi spogliavo che quando mi vestivo ma davvero io non lo facevo apposta,
almeno non sempre…
- Ne hai riportata un po’ dalla caccia? Credo che abbiamo finito la riserva
proprio ieri…-
- Ucciderò qualche mio allievo domani e riempirò la dispensa, per stasera mi
accontenterò di una bistecca…-
- Ma davvero non hai cacciato nulla oggi?-
- Non ero dell’umore giusto, l’unico che ha preso qualcosa è stato il Re,
Steven era più incazzato di me, più volte sono stato io a sollecitare il suo
cavallo a seguirci era come se non volesse essere presente neanche
fisicamente…- Tornò lucido una volta che mi fui rivestito e di nuovo tornammo
a parlare di cose che non avremmo mai voluto affrontare…
- Ci hai parlato?-
- No, quando è finita la battuta si è solo avvicinato per dirmi che gli
dispiaceva, non si è neanche fermato forse aveva paura che ce l’avessi con
lui, vedeva che ero incazzato…-
- E lo sei?-
- Non con lui. E tu?-
- Non potrei mai, gli voglio troppo bene sono solo un po’ addolorato che non
abbia preso le mie difese contro suo padre…-
- Il Re sta stranamente male, Steven deve prendere al più presto il suo
posto…-
- Davvero?- Rimasi stupito, da quando stavo con Cort non mi accorgevo più di
niente e questo non andava affatto bene, mi scusai dicendo che questi erano
solo i primi mesi della nostra relazione e quindi era normale rinchiudermi nel
nostro rapporto…
- Sì, per questo sta premendo così tanto… Vanny non devi dire niente a Sunny
siamo intesi? Lui deve credere che partite perché c’è bisogno di questa
alleanza, non deve sospettare nulla altrimenti si rifiuterebbe di partire e
passerebbe grossi guai-.
- Credi davvero che non lo sospetterà appena saputa la notizia?- Conoscevo All
e sapevo che la prima cosa che avrebbe fatto era alzare un sopracciglio come a
dire “mi stai prendendo per il culo?” e allora sarebbe scoppiata una lite
tremenda tra lui e Steven.
- Lo sospetterà eccome ma finché non sarà alimentato da voci esterne si
limiterà a fare il suo dovere-.
- Non dirò nulla, sono felice di partire con lui, mi fa pesare molto meno la
cosa…-
- Certo hai una cotta per lui…- Mi girai a guardarlo sorpreso e un po’
incredulo…
- Che cosa?-
- Non fingere, me ne sono accorto quando ancora avevi dieci anni…- Mi guardò
sorridendo con tenerezza e quasi mi fece rabbia per la sua poca gelosia, se lo
sapeva da sempre perché non mi aveva mai detto niente?
- Non ho una cotta per lui!-
- Magari se non avesse tutti i casini che ha e non fosse il compagno del tuo
migliore amico ci avresti anche provato…- Continuò con noncuranza come se non
stesse parlando del suo compagno che ha una cotta per un altro uomo…
- A questo devi aggiungere anche se non ero pazzamente e perdutamente
innamorato di te... non penserai che sei la mia seconda scelta vero?-
- Mi basta che alla fine hai scelto me…-
- Cort non ci pensare neanche, gliel’ho detto anche ad All!-
- Cos’è che gli hai detto?-
- Gli ho detto che se non mi fossi innamorato di te a quattro anni
probabilmente mi sarei preso una cotta per lui. Quindi se mai è lui la seconda
scelta…-
- Non hai bisogno di avere nessuna seconda scelta principessa, non ti
libererai mai di me...- M stritolò in un abbraccio di possesso che si fece
sentire anche con tutti i strati di stoffa che ci dividevano, non mi avrebbe
lasciato andare tanto facilmente al contrario di quello che le sue parole
intendevano…
- Lo spero altrimenti mi sarei scelto una pessima seconda scelta, All si
schiferebbe anche solo di pensare di scopare con me, sarebbe un rapporto
alquanto insoddisfacente visto il bisogno continuo che ho di contatto fisico…-
Misi le mani nei suoi pantaloni e tornai ad accarezzarlo per fargli capire
quanto avevo bisogno del contatto fisico e soprattutto di quale…
- Giù le mani ragazzino…- Il suo tentativo di liberarsi di me non fu affatto
convincente così rimasi con la mano dentro le sue mutande…
- Ehi non ricordo che mi hai vietato anche di toccarti ora…-
- Ti ho detto di non provocarmi…-
- Non c’è solo il sesso Cort, posso farti impazzire di piacere come ho fatto
prima ma stavolta solo accarezzandoti, che dici sono abbastanza bravo a
masturbarti?- Lui non osava toccarmi da nessuna parte per paura di perdere il
controllo e se lo avesse fatto allora sì che ci saremmo divertiti…
- Già te l’ho detto una volta che sei una schiappa e proprio questo rende il
tuo tocco più eccitante di qualsiasi altra cosa…-
- Mi piace farti un simile effetto Cort…- Lo baciai perché volevo che venisse
tra le mie dita mentre era intento a divorarmi con la bocca… ma Cort mi stupì
una volta di più…
- Ho fame…- Smise di baciarmi leccandosi ancora le labbra e poi come se nulla
fosse si liberò della mia mano rimanendo insoddisfatto. Io ero incredulo
davanti ad una tale prova di autocontrollo…
- Cosa?-
- Ho fame, andiamo a mangiare…-
- Ah mi fai impazzire, ogni volta che mi sembra di essere riuscito a farti
perdere il controllo tu mi dimostri il contrario, non devo piacerti poi così
tanto allora…-
- Se non soddisfo almeno quel tipo di appetito, l’altro mi trasformerà in una
bestia e solo Gan sa cosa ti farei principessa, quindi bistecche a volontà…-
Continua…
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