Ovviamente i personaggi, tranne Sunny, sono di Re King, io non mi permetterei mai di rubarglieli e poi non c’è neanche Cuthbert l’unico per cui sarei disposta a finire in prigione e solo se lo rinchiudessero insieme a me… Leggendo il fumetto ho appena scoperto che il padre di Cuthbert si chiama Robert, che tristezza… ovviamente nella mia fic e semmai ne scriverò altre si chiamerà sempre Sunny per amor della coerenza!
Come
divenni uomo
parte
IX
di
Mia
Quando Cort mi ordinò di rivestirmi lo feci senza neanche provare a ribattere, per quella volta già avevo avuto tutto il possibile da lui, non potevo chiedere di più. Lontano dal suo corpo caldo il freddo si impadronì subito di me facendomi rabbrividire. Mi rimisi i vestiti mentre lui era ancora sdraiato intento a guardarmi con un sorriso di pace che gli dipingeva le labbra. Non glielo chiesi ma mi bastò quello per farmelo capire, anche lui aveva passato una bellissima nottata e nonostante il luogo in cui ci trovavamo la sua faccia era rilassata e riposata come non mai. Credo di aver avuto la sua stessa espressione, semplicemente felice. Quando fui pronto Cort si alzò mi abbracciò e mi passo le dita sulle labbra per poi baciarmi dolcemente finendo per leccarmi il collo.
- Conosco i sintomi, li conosco fin troppo bene Cort. Tu sei irrimediabilmente innamorato di me come io lo sono di te…- Stava ancora finendo l’opera quando lo sentì parlare a voce bassa frasi incomprensibili…
- Ora basta… fermati… Cort falla finita… Deficiente che non sei altro lascialo andare…- Ad ogni frase continuava a darmi lappate ovunque come se mi stesse assaggiando e non potesse fare a meno di continuare. Purtroppo alla fine si staccò da me, mi guardò un‘ultima volta con quello sguardo da innamorato e si incamminò verso il campo d’addestramento, io ovviamente lo seguii in doveroso silenzio. Non sapevo cosa dire perché sapevo che quello di prima era stato l’ultimo sguardo dolce che mi avrebbe donato per chissà quanto tempo e ancora peggio quei baci sarebbero stati gli ultimi ricordi che mi sarei portato dietro almeno per tutto il mio addestramento. Arrivati al campo Cort preparò la sua lezione mentre io me ne stetti in silenzio in disparte in attesa che All arrivasse. Non ci scambiammo una parola anche se a volte potevo quasi scommettere che i nostri sguardi si incrociavano per un attimo. Poi arrivò All che ci levò d’impaccio anche se per poco visto che il suo spirito di osservazione ci mise nei guai…
- Come mai indossate i vestiti di ieri? Che avete combinato?- Non avevo pensato di cambiarmi anche avendo il tempo ero talmente frastornato che indossare gli abiti del giorno prima mi sembrava un problema talmente lontano da non essere neanche visibile.
- Niente che ti riguardi…- E Cort era evidentemente della mia stessa idea. Era successo qualcosa di importante quella sera per preoccuparci di simili cose, bisognava prima darsi delle risposte ma prima ancora farsi le domande giuste. Io non ne avevo bisogno ero cresciuto con unica cosa in mente, lui.
- Allora non hai capito niente di quello che ti ho detto ieri…- Sapevo che All era riuscito a convincere Cort di lasciarmi stare ma fortunatamente io sono stato più convincente di lui e l’ho fatto tornare da me. Voglio bene ad All ma quelli non erano affari che lo riguardavano.
- Ho capito eccome, infatti lo sto affidando a te-.
- Spero che non me l’hai stancato troppo altrimenti è del tutto inutile che lo alleni-
- Non ho fatto niente e ora sparite non ho tutto il giorno da perdere con voi-. Cort si spazientì non era abituato a subire le paternali in genere era lui che le faceva…
- Ma come fai a sopportarlo Vanny?-
- Lo amo- Lo dissi con tutta la tranquillità possibile guardando Cort negli occhi che distolse subito lo sguardo, si stava già pentendo della nottata passata insieme e mi fece malissimo saperlo anche perché non avevamo fatto nulla che ci compromettesse.
- Ultimamente non sai dire altro-. All sconsolato scosse la testa rassegnato del fatto che avevo contratto la sua stessa malattia.
- Tu non farmi domande idiote allora-.
- Andiamo stupido testone, finirai per farti molto male-. Con un gesto della mano salutò Cort e quasi feci altrettanto anch’io ma poi mi voltai senza salutarlo per non dare adito ad All di ricominciare lo strazio del “brucerete all’inferno”…
- Forse ma non è così per tutti?-
- Solo per i più stupidi che si innamorano delle persone sbagliate…- In quel momento non sapevo che si riferisse soprattutto a lui e al suo amore per Steven, anche se qualcosa già sospettavo da tempo.
- Non ci posso fare niente se lo amo-.
- Lo so-. Quelle due semplici parole erano una condanna per entrambi. Io non potevo ordinare al mio corpo e al mio cervello di non amare Cort e tanto mai il cuore se davvero centrava qualcosa con i sentimenti. Per di più non volevo neanche farlo a differenza di All, io ero un vero malato cronico. All si dimostrò un ottimo maestro, era un po’ troppo indulgente ma il suo talento era indiscutibile. Non mi approfittai troppo di lui perché volevo veramente provare a battere Cort ma quando arrivai al limite mi sdraiai per terra senza il suo permesso a riprendere fiato. Se ci fosse stato Cort al suo posto mi avrebbe preso a calci finché non mi fossi rialzato ma forse ormai non avrebbe neanche fatto quello. Di sicuro non si sarebbe sdraiato al mio fianco come fece All senza dirmi nessuna parola di rimprovero o di scherno. Il fatto che era il mio migliore amico non gli consentiva di essere troppo duro con me e in quel momento parevamo appunto proprio due amici e per niente l’allievo con il suo maestro. Ad All venne poi la brillante idea di darci una rinfrescata con un bagno nel lago, cosa che non mi sarei mai aspettato da Cort, accettai subito di buon grado escludendo le secche con le loro sanguisughe era proprio quello che mi ci voleva. Ci spogliammo in fretta e furia di tutti i nostri vestiti e io non potei fare a meno di rimanere a fissarlo un po’ inebetito, era bellissimo. Forse All, come me, ormai non ci faceva neanche più caso a simili sguardi tant’è che non mi disse nulla. Mi ripresi da solo non appena entrò in acqua, lo raggiunsi subito per non farmi beccare mentre lo guardavo. Lo fissavo e lo guardavo ma mai me lo mangiavo con gli occhi ne ero attratto come chi è attratto dalle opere d’arte, non risvegliava in me nessun tipo di istinto né attivo o passivo ma riconoscevo la sua bellezza come perfetta e non potevo mentirmi sul fatto che avevo voglia di toccarlo almeno una volta anche con un semplice bacio oppure con una carezza. Il fatto poi che fosse così inaccessibile aumentava il suo fascino in modo sproporzionato. Se mi fossi innamorato di lui sarebbe diventato un secondo Cort, mi avrebbe fatto impazzire come stava facendo Cort in quel momento. Mi tuffai per non pensare più a Cort ma neanche la pressione dell’acqua nel cervello mi aiutò a scacciarlo via così riemersi e mi ritrovai faccia a faccia con All, quasi mi spaventai per la pericolosità della vicinanza e la voglia che avevo di baciarlo per mettere fine alla mia curiosità. Feci un passo indietro.
- Vanny davvero vuoi passare la tua vita con uno come Cort?- Smisi di nuotare per la sorpresa, era la prima volta che All metteva in dubbio il mio volere. Al di là delle paternali fatte a Cort credevo che fosse sempre stato dalla mia parte a differenza di Steven che non si sarebbe mai capacitato della mia scelta.
- Pensavo che tu gli fossi amico…-
- Ma non per questo sono tanto cieco da non vedere che persona è. Non riesco a credere che vuoi che la tua prima volta sia con una bestia del genere, non mi pare uno che si preoccupa troppo del suo partner…- Sentivo la collera montarmi dentro e non fu facile soffocarla, sentir parlare in quel modo di Cort faceva male.
- Vorresti essere tu il primo?-
- Ma che cavolo dici, mi fa schifo solo pensare di andare a letto con qualcuno che non sia Steven, dovresti saperlo bene!- Lo sapevo ma lui doveva sapere che non tolleravo che si parlasse in modo negativo di Cort in mia presenza, altrimenti il mio primo istinto era fare del male e ciò che faceva male ad All era il sesso…
- Lo so ma mi sembravi così preoccupato…-
- Ti stavo velatamente suggerendo di farti una bella scopata prima di darti a Cort, tanto per capire se è questo quello che vuoi veramente o magari trovati un amante più gentile. L’hai mai visto scopare con le donne?- La sua preoccupazione nei miei confronti sfumò un po’ della mia rabbia ma non abbastanza da farmi essere espansivo con lui.
- Sì…-
- E hai ancora intenzione di farti scopare da lui?-
- Sì…-
- Almeno hai le palle. Spero che quell’animale quando si deciderà capisca quale dono tu gli stia facendo e faccia in modo che la cosa piaccia pure a te…- Finora tutto quello che Cort mi aveva fatto lo aveva fatto pensando al mio piacere personale metteva sempre in secondo piano i suoi bisogni ma non dissi nulla. Sapevo che Cort considerava tutto questo una debolezza e non volevo tradirlo per alcun motivo.
- Sono sicuro che lo farà, con me Cort si comporta diversamente che con gli altri, saprà amarmi come non ha mai amato nessuno in vita sua-.
- Sai credevo di essere l’unico ad aver avuto la sfiga di innamorarmi della persona più sbagliata che potessi scegliere, non so come sia possibile tu quasi mi superi…- Nuotai verso di lui, avevo bisogno di guardarlo in faccia il più vicino possibile. Non capivo come si potesse ritenere sfortunato ad essere riuscito a coronare il suo sogno d’amore. Magari ci fossi riuscito io…
- Posso capire che io sia sfigato ad essermi innamorato di Cort, ma perché dovresti esserlo anche tu? –
- Ehi! Steven è il futuro Re! Sai cosa vuol dire? Ha delle responsabilità verso il suo regno che lo porteranno sempre più lontano da me. Non è ancora Re e già è costretto a sposarsi, io non sarò più il suo compagno ma solo un amante, il mio ruolo diventerà quello della puttana a cui non rimane altro che le briciole del suo tempo e delle sue attenzioni…-
- Steven non lascerà che le cose vadano così…- Mi stupii il fatto che potesse pensare il contrario o forse ero io l’ingenuo?
- Non vuole ma vedrai che finirà così, non può opporsi al suo ka…- Il ka era una forza così potente da riuscire a rompere un tale legame? Se aveva la forza di spazzare via loro cosa ne sarebbe stato del rapporto fragile che avevo io con Cort? Non ero più tanto sicuro che il nostro ka fosse quello di stare insieme, fino a quel momento era stato tutto maledettamente difficile proprio come in presenza di una forza contraria.
- Mi dispiace All…-
- Quando ho deciso di stare con lui sapevo già come sarebbe finita, quindi è inutile che mi lamenti ora. Anche se potessi non tornerei mai indietro perché se non avessi amato lui avrei vissuto senza sapere cosa volesse dire amare qualcuno…- Anch’io non sarei mai tornato indietro, anche se dubitavo sul nostro futuro avrei continuato a perseverare e a continuare a credere che lui fosse il mio ka. Vedevo solo lui nel mio futuro e mi chiesi se fosse lo stesso per All…
- Pensi davvero che non ti innamorerai di nessun altro nella tua vita?-
- Ne sono certo…-
- Sai una cosa? Io se non mi fossi innamorato di Cort credo proprio che avrei finito per innamorarmi di te…- Mi ricordai della piccola cotta che avevo per lui quando ero solo un bambino ma già allora Cort era sopra ogni mio pensiero.
- Davvero?-
- Già-
- Avevo ragione vedi? Tu sei decisamente più sfigato di me, avresti scelto un’altra volta la persona più sbagliata da amare…- E’ vero All è il tipo di persona da poter solo guardare ma non toccare e io con il bisogno di affetto che mi sono sempre portato dietro avrei sofferto tantissimo amandolo. Per di più l’avrei amato invano lui ha sempre avuto occhi solo per Steven.
- Almeno non mi avresti picchiato come fa Cort…-
- Ma non ti avrei neanche baciato e toccato come fa lui… certe cose riesco a farle solo con Steven-.
- E sono sicuro che non sei neanche altrettanto bravo…- Ricordandomi il giorno prima e la notte appena passata mi si colorirono le guance, nessuno poteva provocare un piacere più grande senza che lo uccidesse, e ancora non avevo fatto l’amore con lui…
- Su questo permettimi di dissentire, in queste cose sono il migliore-.
- Non credo che Cort sarebbe d’accordo…- E neanche io lo ero, avevo ancora l’odore di Cort addosso e se chiudevo gli occhi riuscivo ancora a sentire il suo tocco sulla mia pelle, ogni carezza e bacio rubato o voluto che ci eravamo scambiati.
- E’ meglio se la finiamo qui la nostra nuotata. Cort sta fissando da questa parte da un bel po’ e non oso immaginare cosa stia pensando la sua testa bacata; non mi va di avere problemi, già la merda che mi circonda è talmente tanta da non farmi respirare senza che lui ci aggiunga la sua. Vista la nostra posizione potrebbe tranquillamente fraintendere tutto, dalla faccia che ha sono sicuro che ha frainteso. E poi dobbiamo continuare gli allenamenti, sono un pessimo Maestro sono troppo tenero con il mio unico allievo-. Mi girai a guardare in lontananza Cort e vidi che ci stava osservando davvero e da come trascurava del tutto i suoi allievi capii che era veramente preso da me e All. Sorrisi come un bambino che era appena riuscito a combinare una marachella e ne era uscito indenne.
- Non te la cavi tanto male, certo le ultime lezioni di Cort sono state decisamente più interessanti delle tue ma questo non dipende da te-.
- Non ti aspetterai mica che ti sbatta al più vicino albero, vero?- Era impallidito al solo pensiero e io tanto per giocare un po’ con lui mi avvicinai di più con fare malizioso.
- No ma solo perché appartieni a Steven-.
- Anche se non mi stimoli sessualmente devo ammettere che sei il ragazzo più bello che abbia mai visto è proprio un peccato che non mi venga voglia di fare niente con te, saresti decisamente una bellissima scopata. Il diversivo migliore per potermi dimenticare Steven per un po’. E’ incredibile come Cort riesca a resisterti, è già difficile staccarti gli occhi di dosso deve essere una vera impresa rifiutare quello che gli offri quotidianamente-. Ricordare il rifiuto di Cort mi fece male ma cercai di non pensarci e mi buttai nel discorso comunque interessante che era venuto fuori.
- Mi giudichi una bellissima scopata? Non credo che Steven ne sarebbe contento-.
- Perché pensi che Steven non sia d’accordo con me? Che ingenuo… Steven ne è sicuramente più convinto di me visto che non ha gli istinti sessuali bloccati come li ho io. Se si trovasse ad assistere a questa tua camminata al posto mio sono sicuro che gli passerebbero nel cervello pensieri poco casti sul tuo conto-. Eravamo usciti dall’acqua e io gli camminavo davanti neanche in una maniera tanto sensuale, come facevo invece con Cort per eccitarlo. Mi stupii quindi essere decantato così tanto proprio da All che in genere non notava niente e nessuno.
- Sentirmi dire certe cose da colui che è considerato il ragazzo più bello di Gilead mi fa un certo effetto-.
- Tu sei più bello di me, traspiri un’innocenza che io non potrò mai avere e questo ti rende ancora di più una preda appetitosa… nessuno rifiuterebbe di farsi una scopata con te-.
- Io non cerco qualcuno che mi scopi soltanto…- Io cercavo Cort e solo lui avrei accettato e l’avrei accettato solo innamorato di me, non solo infatuato.
- Per questo ti ho chiesto se sei veramente sicuro di volerlo fare con Cort, per lui è sempre solo sesso…- Lo sapevo, l’avevo visto con i miei occhi e l’avevo sentito con le mie orecchie proprio da Cort stesso. Ma gli ultimi sviluppi mi facevano sperare che Cort fosse innamorato di me ma semplicemente troppo spaventato per ammetterlo. Io sarei stato la sua prima esperienza sessuale fatta con amore per di più con un uomo.
- Con me non sarà così…-
- Lo spero anche perché vorrebbe dire che sei riuscito a fare un miracolo…-
- E’ questa la sfida che mi interessa vincere All…- Indicai le spade per terra facendo un gesto di inutilità. Non mi interessava affatto la sfida con le armi avevo ben altro a cui pensare.
- Non so quale cosa sia più ardua, riuscire a batterlo durante l’esame o insegnargli ad amare. Per la seconda io non ti posso aiutare, per la prima farò quello che posso quindi iniziamo ad allenarci…- Prendemmo le spade e cominciammo di nuovo ad allenarci finché le gambe non mi cedettero. Guardai All e con mia somma soddisfazione lo trovai sudato e affaticato quasi quanto me, non aveva la stessa resistenza di Cort. Tornammo al castello tutti e due persi nei propri pensieri e problemi e quasi non ci accorgemmo di essere arrivati davanti alla casa di Cort. All entrò senza neanche bussare, ormai la confidenza tra i due era tale da permettergli questo e altro, ma non trovò nessuno. Conoscendolo meglio io suggerii ad All di andare a vedere sulla riva del lago e infatti fu proprio lì che lo trovammo. Non fu questione di fortuna semplicemente sapevo che Cort era turbato e quando Cort è turbato è sicuro trovarlo in riva al lago a mirare l’orizzonte. Quando ci vide si alzò senza dire una parola prese le spade in consegna e ringraziò All, io ero diventato completamente invisibile, non un’occhiata, non una parola. All vedendo il mio turbamento decise saggiamente di lasciarci soli, ci salutò e mi diede appuntamento per l’indomani io non potei fare a meno di sorridergli di rimando e forse fu quella la mia colpa definitiva che fece incazzare Cort.
- E’ più divertente farti sbattere da Sunny?- Mi chiese con un tono acido che non aveva mai usato con me, io di riflesso mi misi sulla difensiva. Ero convinto di ritrovarmi a che fare con un altro tipo di Cort non di certo amorevole ma interessato al mio addestramento sì. Quello invece non era né amorevole né interessato solo decisamente incazzato.
- Sei tu ad avermi mandato tra le sue braccia, cos’è che ti rode precisamente ora?- Non riuscii a mordermi la lingua e sputai veleno come lui.
- Nulla, è stato bello vederti con Sunny, una lezione di vita…- Sarcastico come non mai, gli aveva fatto veramente male vedermi con un altro e pensare che stessi facendo quello che avevo fatto solo con lui…
- Geloso?-
- Indignato!- Non sarei mai riuscito a fargli ammettere che era geloso, ma il suo corpo che mi teneva a distanza e la sua voce alterata erano una conferma più delle parole.
- E per cosa?-
- Ti ho visto…-
- Hai visto cosa?- Cercavo di stanarlo ma era più cocciuto di un asino.
- Non ti ho affidato a lui per fare quello!-
- Ma fare cosa?!-
- Ti ho visto al lago…-
- E allora?-
- Allora??? Sono ancora il tuo Maestro e non ti permetto di fare simili cose durante l’addestramento!-
- Non mi permetti di nuotare e di rinfrescarmi?- Rassegnato dal fatto che non avrebbe mai ammesso la sua gelosia cercai di rasserenarlo dicendogli cosa stavo facendo realmente con All…
- Cosa?-
- Mi stavo solo rinfrescando dopo essermi allenato duramente per tutta la mattina e All mi ha fatto compagnia… non è successo niente…- Mi avvicinai di più a lui senza aspettarmi nulla, sapevo che gli ultimi gesti d’affetto che avevo avuto da lui quella mattina sarebbero stati gli ultimi per molto tempo. Ma accorciare le distanze mi sembrò comunque una buona idea per confermargli la mia buona fede.
- So cosa ho visto…-
- Ti sbagli e dovresti saperlo da solo per ben due motivi: il primo è che ad All faccio scifo come gli fa schifo qualsiasi essere sulla terra ad esclusione di Steven, il secondo che è ancora più lampante è che io non permetterei mai a nessuno di toccarmi se non a te. Farmi toccare da qualcun altro lo considererei un tradimento e io non tradisco mai chi amo-. Cort fece un passo verso di me ma poi si bloccò ricordandosi della sua decisione di non toccarmi fino al giorno della sfida. Quindi tornò indietro ma il suo sguardo e il suo corpo erano cambiati, tutto era più rilassato…
- Non che la cosa mi importi…- Il suo tentativo di fare finta di nulla era davvero misero ma non glielo feci notare.
- Certo…-
- Davvero!-
- Ho voglia di baciarti…- Non mi ero accorto di aver detto ciò che pensavo ma ne ero contento perché era troppo l’amore che provavo per lui per tenermelo dentro…
- Sta zitto Vanny…-
- Hai ragione scusami-.
- Ora va via…- Cort aveva le mani strette in un pugno pronto ad agire di impulso e venire da me ma non era la cosa giusta da fare lo sapevamo entrambi. Io lo avevo sfidato e bisognava che ne pagassi le conseguenze, saremmo dovuti stare lontani finché la sfida non si fosse conclusa. Mi avvicinai a lui temendo una reazione che non ci fu, mi lasciò fare come se avesse piena fiducia in me ed io non lo delusi. Gli accarezzai la guancia deturpata e poi la baciai con un bacio casto fatto solo di labbra e lo lasciai andare. Sospirammo entrambi ma ci allontanammo dall’uno all’altro, io me ne andai nella mia stanza, lui chissà. Questo strazio si ripeté ogni sera ad ogni fine allenamento, io andavo da lui, lui mi aspettava, ci scambiavamo poche parole e io finivo per dargli quell’unico bacio che mi era permesso e poi mi ritiravo. Negli allenamenti ero migliorato parecchio almeno a detta di All ed ero riuscito ad acquisire la giusta fiducia nei miei mezzi e anche se le possibilità di vittoria erano misere io continuavo a crederci comunque. Avevo dato tutto me stesso e quindi ero fiero di me. Il giorno della sfida non avevo nulla da rimproverarmi, mi presentai a testa alta davanti al mio avversario pronto ad affrontarlo.
All e Steven erano riusciti ad ottenere che lo scontro fosse a porte chiuse così che gli unici spettatori erano proprio loro due, i nostri testimoni. Era un favore che gli avevo chiesto personalmente perché mi sarei sentito a disagio ad affrontare Cort davanti ad un’intera folla e poi non sapevo cosa avrei detto o fatto ma di sicuro qualcosa di sconveniente mi sarebbe uscito fuori dalle labbra. Volevo che fosse una cosa intima. Per chiunque altro la sfida finale è una festa per me non lo era affatto troppe cose dipendevano dall’esito della sfida, e troppo male ci saremmo fatto io e Cort per continuare una tradizione che per me non aveva alcun senso e utilità. Vincitore o vinto avevo un’altra sfida poi da dover combattere quella per il cuore di Cort ed era quella ciò che mi interessava di più. Steven mi aveva assicurato che in caso di sconfitta non sarei stato esiliato e questo mi rincuorò perché almeno avrei potuto continuare a stare vicino a Cort. Per lui sarei diventato anche un servo. Passai l’intera notte con gli occhi spalancati domandandomi cosa stava facendo Cort in quel momento. Se anche lui non riusciva a dormire, se stava studiando un piano di attacco e uno di difesa, se aveva un po’ di paura, se pensava a me… Fui il primo ad arrivare nell’arena, forse ero lì già dall’alba poi arrivarono Steven e All e infine arrivò Cort, la star principale. Vidi entrare prima il bastone e poi lui, bellissimo come sempre vestito con la sua solita tuta da combattimento, spavaldo e fiero mi veniva incontro come se fosse un giorno qualunque e non il giorno che avrebbe deciso la mia vita e quindi anche la sua.
- Ti sei presentato, ho sperato fino all’ultimo che ti ritirassi, ora che sei qui fammi divertire-.
- Non sono qui per far divertire nessuno Cort ma solo per sconfiggerti, non sarà piacevole per nessuno dei due ma lo farò-.
- Bene allora posso almeno sperare che userai tutti i miei punti deboli per farlo…- Ero l’unico a conoscere i suoi punti deboli, ero stato suo massaggiatore per un periodo e sapevo quali parti del suo corpo erano più deboli delle altre. E poi ero stato suo quasi amante quindi nutriva comunque un debole per me.
- Non posso fare altrimenti, mi sei troppo superiore-.
- Ti sono superiore comunque, te l’ho detto anche armato di pistola non avresti chance-. Tremavo di paura davanti a lui ma all’esterno non mi sfuggii nulla, volevo dare l’idea di essere una roccia mentre in realtà ero solo un fuscello in preda ad una tempesta di vento. Aveva ragione anche con una pistola in mano mi sarei pisciato sotto comunque metaforicamente parlando.
- Cominciamo-
- Quando vuoi-.
- Ora-. Invece di corrergli incontro e abbracciarlo e baciarlo diedi il via alla nostra sfida. Chiusi gli occhi per un momento e partii all’attacco, intanto Cort non aspettava altro che me fermo e immobile come un serpente sotto il sole cocente. Appena mi avvicinai si attivò anche lui, cercai di affondare i primi colpi ma lui me li parò tutti.
- Tutto qui quello che sai fare? Un po’ pochino per credere di potermi battere, speravo che Sunny ti avesse allenato meglio e non stai ancora usando nessuno dei miei punti deboli, cos’è ti stai facendo scrupoli?-
- Non voglio farti male…- Non feci in tempo a finire la frase che Cort con un colpo di spada deviò la mia e poi finì per sbattermi al muro tenendomi per il collo stringendo abbastanza da non farmi respirare.
- Vanny ti ricordo che mi hai sfidato, ora combatti per l’amore di tuo padre o ritirati!-
- Vanny ricordati del corpo a corpo fatto! Non quel tipo scemo parlo della lotta!- Fu Sunny ad intromettersi nella sfida dicendo qualcosa che non capii. Lo guardai sorpreso non sapendo di cosa stesse parlando, noi non ci eravamo mai allenati nel corpo a corpo e poi di quale diavolo di lotta stava parlando?! Cort si girò verso di lui e poi guardò me come se a lui gli fosse tutto finalmente chiaro. Alla fine si intromise anche Steven e fu il caos…
- Quale altro tipo di corpo a corpo avete fatto Sunny?- Steven mi parve subito abbastanza incazzato e non capivo ancora il motivo intanto sentivo la mano di Cort intorno al mio collo perdere la forza ma ancora non mi girai verso di lui ero troppo interessato a quello che stava succedendo tra quei due e di che cosa diavolo stessero parlando.
- N-nessuno Steven-.
- Brutto porco, come hai osato? Con il mio migliore amico poi?-
- E’ anche il mio migliore amico… e poi tu puoi mangiartelo con gli occhi quanto vuoi e io no?- A quel punto capii cosa voleva far intendere All e non mi piacque per niente, non perché ne fui scandalizzato ma avevo paura sia della reazione di Steven che della reazione di Cort.
- Io mi limito a guardarlo, tu che hai fatto te lo sei scopato?-
- Steven lascia che ti spieghi… cazzo che male!- La reazione di Steven fu un bel pugno in faccia ad All…
- Ti sei lasciato toccare da lui?!- Quella di Cort fu che mi lasciò andare del tutto e guardandomi ad occhi spalancati urlava tradimento con tutto il suo corpo.
- Io…-
- Ogni sera venivi da me dopo essere stato con lui…- L’avevo sempre voluto vederlo così geloso, ma era talmente ferito dal mio presunto comportamento che il mio primo impulso fu quello di rassicurarlo…
- Non è come pensi…- Stavo cercando di spiegargli la verità ma l’intervento di All me lo impedii e mi riportò con i piedi a terra. Io in quel momento ero in guerra…
- ATTACCA ORA VANNY!!!!- E attaccai, misi un freno alle parole e rimpugnai la spada il più velocemente possibile prima che Cort potesse reagire. Lo colpii con l’elsa allo stomaco nel punto esatto in cui si trovava la ferita e una volta piegato in due gli diedi un calcio sulla coscia dove aveva bisogno di massaggi continui. Alla fine prendendo la rincorsa con il peso del mio corpo lo abbattei facendolo crollare per terra. Sapevo che non sarebbe bastato a metterlo ko così mi buttai su di lui e gli puntai la lama alla gola. Solo in un secondo tempo mi resi conto che le cose che feci andarono a segno solo perché Cort lasciava che andassero così se avesse voluto battermi gli sarebbe bastato un singolo movimento del braccio per mettermi fuori uso ma si lasciò battere. Una volta sopra di lui e guardandolo negli occhi prima ancora di dargli il colpo che mi avrebbe visto vincitore avevo bisogno di chiarirmi con lui…
- Cort non è vero che sono stato con All…-
- Lo so era solo un banalissimo trucco escogitato da Sunny e io ci sono cascato… mi fai veramente un bruttissimo effetto principessa, sei riuscito a togliermi tutta la voglia di combattere e io senza la violenza non sono nulla…-
- Sei il mio uomo…- Cercai di marcare il territorio facendogli capire che si doveva arrendere a me non solo con le armi. Ma lui preferì incitarmi a concludere la sfida con il solito rito, il suo sfregio.
- Che aspetti? Proprio tu non vuoi lasciarmi la tua firma?- Eravamo a contatto con la lama tutti e due, da una parte la mia gola dall’altra la sua. Solo questo ci divideva tant’è che un suo braccio era allacciato alla mia vita. Sembrava che ci stessimo per baciare…
- No, ce ne sono già troppe io vorrei che la mia fosse l’unica-. Come volevo baciarlo invece che essere diviso da lui dalla mia spada.
- Sei arrivato tardi principessa-.
- Mi ritieni vincitore?-
- No se non mi lasci un segno anzi se non ti sbrighi ribalto le posizioni, lo sai che non mi piace stare sotto-. Mi strinse con il braccio per sottolineare la cosa e io stesso lo sentivo pronto a ribaltare le posizioni da un momento all’altro. Anche se gli stavo sopra e con la spada sulla gola quello che stava in difficoltà ero comunque io. Era Cort a decidere di rimanere sotto e di soccombere ma se avesse deciso il contrario io non avrei potuto fare niente se non arrendermi.
- Ma Steven l’hai promosso anche senza…-
- Steven se l’è meritato e poi voglio avere una cicatrice che mi ricordi di te principessa…- Sapevo di non meritarmi la vittoria, di solito Cort non si decretava sconfitto per essere stato messo al tappeto una sola volta, voleva cha l’allievo gli dimostrasse che era in grado di cavarsela da solo, io non ne sarei mai stato capace. Cort mi stava decretando vincitore solo per un motivo perché lui aveva commesso un errore, cosa che non gli capitava molto spesso. Più per me voleva una cicatrice per ricordarsi quanto era stato stupido a farsi fregare in quel modo e io lo detestai per questo, non volevo che vendesse il suo corpo per delle cazzate simili, che si devastasse per punirsi.
- E se ti sfigurassi il viso del tutto?-
- Se è questo che desideri…- La sua accondiscendenza mi fece rabbia, non era il Cort che amavo, il mio avrebbe strepitato e sputato bestemmie fino alla fine. Ero ancora un immaturo non avevo capito che Cort si stava comportando così perché così gli era stato insegnato, accettare la punizione che si merita quando si fa un errore era la filosofia che la sua Scuola seguiva. Cort sapeva essere una bestia ma quando si faceva sul serio sapeva qual era il suo posto al mondo.
- No… Ti amo Cort…- Tolsi la spada dalla sua gola e quando ancora i nostri occhi si fissavano intensamente gli sfregiai l’interno del braccio. Cort chiuse appena gli occhi per il dolore e poi tornò a fissarmi come se non gli avessi appena ficcato una spada nel braccio. Ora quella cicatrice è entrata a far parte delle mie cicatrici più amate, ogni volta che Cort mi abbraccia non posso fare a meno di baciarla e fargli così il solletico. Sarà difficile da credere ma Cort soffre il solletico, ma io questo non l’ho mai detto …
- Tutto qui? Mi sarei aspettato qualcosa di più vistoso da parte tua… comunque ti dichiaro vincitore della sfida, dopotutto sei riuscito a mettermi al tappeto e di questo me ne vergognerò per tutta la vita-.
- Mi dispiace…-
- Di aver vinto?-
- Di aver vinto imbrogliando…- Io avevo intenzione di fare una sfida seria e leale che mi avrebbe portato di sicuro la sconfitta ma anche il rispetto di Cort… Ora che stiamo insieme provo ancora a sfidarlo, senza nessun trucco lo prometto, ma dopo un solo minuto mi ritrovo a terra senza sapere neanche io come con Cort sopra di me e invece di continuare l’inutile lotta, già sappiamo chi sarà il vincitore, facciamo l’amore tanto nella posizione giusta già ci stiamo…
- Io invece sono fiero di te, per la prima volta ti sei comportato come dovevi e non ti sei tirato indietro anche se quel bastardo di Sunny ti ha aiutato…-
- Non sapevo che avrebbe inventato una simile cosa…- Non lo sapevo davvero e non sapevo neanche che sarei stato capace di approfittarmene, dopotutto forse mi interessava anche un po’ vincere…
- E io non sapevo di poter essere geloso di una simile cosa, quando il Re saprà che mi hai battuto perché ho mostrato i miei sentimenti mi spellerà vivo…- Non stava esagerando, il Re aveva scelto Cort come Maestro per la sua crudeltà e una volta messa in discussione questa gli poteva fare di tutto dall’esilio alla tortura. Il Re avrebbe accettato che scopasse un ragazzino ma non che provasse qualcosa di più dell’attrazione fisica, Cort doveva rimanere una macchina di morte e se avesse amato qualcuno non sarebbe più riuscito a esserlo. Interpretazione sbagliata visto che mi ama e che riesce comunque ad essere lo stronzo bastardo dei vecchi tempi andati.
- Non lo scoprirà mai, noi non lo diremo-. Subito arrivò la protezione da parte di Steven e All, i miei due migliori amici che mantennero la bocca chiusa più per me che per Cort.
- Sembrerà strano che mi sia fatto battere dalla principessa, Gan non me ne capacito ancora neppure io!-
- Diremo che non stavi in forma che la ferita allo stomaco non era guarita del tutto così come le costole e che Vanny è stato bravo ad approfittarsene. Infondo non è neanche troppo lontano dalla realtà-. Era lontano anni luce dalla verità visto che anche mezzo morto Cort mi avrebbe aperto in due se solo fosse stato più lucido emotivamente.
- Voi siete i testimoni, quindi siete voi a dover essere particolarmente convincenti…-
- Lo saremo!- Se ne andarono a chiamare il medico di corte per la ferita al braccio di Cort che ormai stava sporcando di sangue anche me. Ci lasciarono ancora nella stessa posizione io sopra di lui che con il braccio sano mi teneva per la vita, nonostante la situazione mi stavo quasi eccitando.
- Credo proprio che dovresti alzarti principessa…- Allentò la pressione del suo braccio sul mio corpo.
- Tu sei geloso!-
- Ragazzino non sono dell’umore giusto…- Mi diede una pacca sul sedere abbastanza forte da farmi addormentare l’intera parte…
- Tu sei veramente geloso!- La gioia che provavo traspariva da ogni poro della pelle e lo abbracciai forte.
- E allora?-
- Allora sei perdutamente innamorato di me-. Lo stavo per baciare nonostante tutte le sue proteste ma arrivò il medico di corte a disturbarci. Vista la posizione in cui eravamo fraintese tutto e mi staccò di forza da Cort.
- Basta combattere la sfida è finita e il Signor Cort ha bisogno di cure!-
- Non è niente non si preoccupi è solo un taglio-. In realtà stava sanguinando molto, il sangue aveva sporcato anche me e se la ferita non fosse stata ricucita al più presto Cort sarebbe svenuto per emorragia.
- Ti accompagno…- Volevo andare con lui nella sua casa e tenergli la mano o guardarlo solo negli occhi per dargli un po’ di conforto mentre veniva ricucito ma non me lo permise. Mi si avvicinò tanto da sussurrarmi nell’orecchio e da leccarmelo senza farsi vedere.
- Vieni domani… solo…-
- Che intenzioni hai?-
- Molto brutte ma non credo che ti dispiaceranno, ancora complimenti principessa…- Mi leccò l’orecchio per poi torturarlo con i denti, e pensare che da fuori sembrava che mi stesse solo abbracciando…
- Grazie…-
- Un’ultima cosa hai il culo più bello che abbia mai visto…- Ovviamente ci passò sopra le mani accarezzandomi e spingendomi di più verso di lui e sentì quanto ero eccitato.
- Non è la prima volta che me lo dici Cort-.
- Ah no? Strano, certe verità me le tengo solo per la sfida finale, mi mandi proprio in tilt il cervello ragazzino-. Una mano mi accarezzò l’erezione e l’altra rimase appoggiata sul mio sedere dove sarebbe rimasta la sua impronta di sangue. Stavo quasi per venire quando si staccò da me all’improvviso lasciandomi a tremare come se stessi morendo di freddo…
- Cort…- Fece finta di non sentirmi e se ne andò via con il dottore. La prova che Cort era stato lì era sul pavimento e sui miei pantaloni, il suo sangue tingeva di rosso ogni cosa. Quando Steven e All tornarono non mi chiesero nulla neanche del sangue sui miei pantaloni, nessuna battuta ma mi festeggiarono come se fossimo tre bambini, ci scambiammo baci e abbracci fino a rotolarci per terra, il cattivo era stato messo ko l’eroe veniva osannato. Ero contento di essere diventato pistolero ma niente poteva competere con la mia impazienza per il giorno dopo, il giorno in cui io e Cort finalmente ci saremmo uniti. Le pistole di mio padre mi vennero consegnate dai miei due testimoni e fortuna che erano scariche altrimenti avrei fatto una strage per la commozione. Ero riuscito nel mio intento di diventare un uomo ed ero addirittura diventato un pistolero più felice potevo esserlo solo se ci fosse stato Cort al mio fianco… Con me si commossero anche Steven e All, mi volevano bene come ad un fratello ed erano contenti per me. Mi lasciarono andare solo a notte fonda con la promessa di rimandare i veri festeggiamenti alla notte dopo, io gli dissi di sì tanto per scrollarmeli di dosso ma dentro di me conservavo la speranza che la notte dopo l’avrei passata a festeggiare con Cort e lui solo. Mi alzai prima del solito e per me fu veramente un miracolo visto che tutti mi conoscono per i miei ritardi clamorosi che anche Cort ha dovuto subire quando era mio Maestro. Appena sveglio cercai di farmi il più bello possibile senza però risultare più effeminato del solito. Quando mi ritenni soddisfatto del risultato uscii dalla mia stanza diretto da Cort con la convinzione che tutte le sofferenze subite finalmente avrebbero trovato un senso. Ero davvero convinto che Cort avrebbe ceduto e saremmo stati insieme per sempre. Ero un pistolero ma ero ancora un ragazzino ingenuo e troppo innamorato di un uomo più grande di me che finora mi aveva dato solo false speranze. Quando bussai mi venne ad aprire subito e mi guardò senza dirmi nulla ma il suo sguardo valeva più di centomila parole, mi stava già spogliando con gli occhi e non solo… si scansò e mi fece entrare in casa… quanto mi era mancata, ormai la consideravo anche un po’ mia. Non sapevo cosa dirgli, in realtà volevo passare subito ai fatti. Potevo leggere nei suoi occhi la stessa voglia e sperai che fosse lui a sbloccare la situazione ma parlai io per primo…
- Come stai?-
- Vivo e vegeto-.
- Ti fa male?-
- Un po’-.
- Mi dispiace-.
- Non devi-.
- Fammi vedere…-
- Falla finita ragazzino, non credo proprio che sei venuto qui per sincerarti delle mie condizioni, almeno non solo per quello…- Mi passò una mano sulla mia semi erezione e quella subito scattò sull’attenti. Mi morsi le labbra e mi sdraiai sul suo letto come una vergine sacrificale e intendevo esserlo per davvero…
- Ti amo Cort…- Si stese sopra di me con l’intero corpo e finalmente riottenni quello che volevo, lui sopra di me che mi schiacciava e mi faceva sentire quanto fosse eccitato. Con un’immagine del genere nella testa mi sembrava un animale affamato e io ho sempre pensato a lui come ad una belva, mi eccitano le belve…
- Shh non lo dire…- Ogni sua carezza aveva l’obiettivo di spogliarmi il più possibile ma anche quando si facevano sfacciate erano piene di un sentimento che chiamai amore.
- Ti amo…-
- Sta' zitto, goditi il momento…- I suoi baci mi stavano ubriacando ognuno sempre più profondo e intenso…
- Ti amo-. La sua mano mi accarezzava il sedere pronta a prenderne possesso ma rovinò tutto quando aprì bocca e mi uccise…
- Io non ti amo Vanny-. Mi stava ancora baciando quando mandò in pezzi il mio cuore e tutte le mie aspettative con una frase che non avrei mai voluto sentirmi dire e che non mi aspettavo. Mi alzai e mi misi seduto ancora mezzo nudo.
- Non è vero…-
- Sì, mi sono solo approfittato di te-. Continuò a mordermi il collo finché non fui io ad allontanarlo.
- Non è vero altrimenti tu ieri non…- Mi sentivo un ragazzino petulante a ripetere sempre le stesse cose…
- Ieri sono stato geloso veramente, sono molto possessivo con le mie cose, e tu per me sei un bellissimo oggetto che mi appartiene-. Mi abbracciò come a sottolineare la cosa ma io lo allontanai in malo modo.
- Stai mentendo!-
- Perché dovrei? Se vuoi stare al mio fianco ci dovrai stare come mia puttana personale, tu sarai solo mio e ai miei ordini-.
- Io non sarò mai la puttana di nessuno bastardo!- Me l’aveva insegnato lui il rispetto per me stesso e in quel momento lo tirai fuori tutto con rabbia e disperazione.
- Neanche la mia?-
- Soprattutto la tua-. Gli sputai quasi in faccia e poi me ne andai di corsa da quella casa e da lui con le lacrime che mi bagnavano le guance… era veramente tanto tempo che non piangevo ma non me ne vergognai…
Continua…
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