Ovviamente i
personaggi sono di Re King, io non mi permetterei mai di rubarglieli e poi
non c’è neanche Cuthbert l’unico per cui sarei disposta a finire in
prigione e solo se lo rinchiudessero insieme a me… Ancora non l'avevo
detto ma Sunny è un mio personaggio, non mi ricordo che King abbia mai
nominato il papà di Cuthbert se così fosse sono veramente messa male visto
che ho riletto la Torre 4-5 volte. Comunque Sunny Allgood è mio, tutto
mio, solo mio.^^
Come
divenni uomo
parte
VIII
di
Mia
Quando Cort tornò aveva con sé due
bellissime spade mai viste prima d’ora. In futuro quando gli chiesi la
loro provenienza mi disse che facevano parte della sua collezione privata.
La sua collezione privata consiste in tutte le armi possibili ed
inimmaginabili che è riuscito ad accumulare nel tempo, ogni pezzo vale una
fortuna. Ma quel giorno non fui sorpreso tanto per la rarità che quelle
spade costituivano ma rimasi di sasso perché aveva indovinato l’arma
esatta che avevo deciso di scegliere per l’esame finale. Non era affatto
una scelta scontata visto che anche con la spada non ero un granché, se
fossi stato in lui avrei optato per la fionda dove almeno me la cavavo al
pari degli altri allievi… Vedendomi così stupito sorrise appena lasciando
intravedere la sua vera personalità dietro la maschera del Maestro. E
anche questo era già un miracolo di per sé.
- Allora? Ho indovinato?-
- Gan sì, come hai fatto?-
- Potrei dirti anche adesso le armi che useranno tutti i miei allievi il
giorno dell’esame, semplice esperienza. Rimani qui vado a dire agli altri
cosa devono fare e poi andiamo-. Se ne andò lasciandomi di nuovo solo
dandomi il tempo di pensare alle sue parole. Se aveva tutta questa
esperienza, cosa di cui non dubitavo, era ovvia una cosa: Cort era
abbastanza forte da decidere lui chi doveva diventare pistolero e chi no,
perché nessuno sarebbe stato in grado di batterlo veramente, ferirlo forse
ma metterlo al tappeto nossignore. Quindi alla fin fine l’esame finale non
era altro che una tradizione inutile, Cort già sapeva chi avrebbe passato
l’esame e chi no. Mi accorsi di quanto potere aveva Cort nelle sue mani,
generazioni intere di pistoleri passavano per lui e con loro il destino
della civiltà. Quando tornò cercai di non pensare a tutto questo
altrimenti mi sarei sentito tremendamente in soggezione cosa che non era
mai accaduta. In una cosa ero molto bravo, cambiare argomento…
- Ti fidi di lasciargli prendere il tempo da soli?-
- Tu avresti il coraggio di imbrogliare sapendo che cosa ti aspetta se
solo sospetto che mi stai fregando?- Io da allievo non avevo neanche il
coraggio di respirare se non era lui ad ordinarlo figurarsi se avevo in
mente di fregarlo. E poi ci sarebbe stato un brutto riscontro anche nel
rapporto che avevamo fuori dall’Accademia e questa era l’ultima cosa che
volevo.
- No-.
- Appunto, non vale la pena fregare qualche centesimo e rischiare di farmi
incazzare per così poco. Non possono alzare troppo i tempi perché conosco
le loro medie. E poi credi davvero che mi fidi di un branco di mocciosi?-
Dare dei mocciosi ai miei compagni era come dare del moccioso a me ma non
pareva accorgersene così feci finta di niente anch’io, dopotutto non si
fanno certe cose con dei mocciosi…
- Eh?-
- Prima di cominciare andiamo a prelevare il nuovo Maestro dal suo covo
d’amore-.
- Chi?-
- Pazienta e vedrai-. Si incamminò e io subito lo seguii come un
cagnolino, di certo non mi avrebbe preso mano nella mano per fare una
passeggiata romantica in mezzo ai boschi di Gilead per poi arrivare ai
margini del lago per scambiarci il più bel bacio della nostra vita!
Probabilmente se fossi rimasto troppo indietro mi avrebbe preso a calci
nel sedere nonostante sapesse quanto mi faceva male in quel momento. Stavo
cominciando a perdere terreno dopo non so quanto tempo di camminata veloce
tra alberi e rocce, quasi lo stavo perdendo di vista e se fosse successo
sarebbe stata la fine, oltre ad essere una schiappa, ho anche un pessimo
senso dell’orientamento. Cercai di rallentare la sua andatura parlandogli
anche se il fiato mi bruciava nel petto, ero veramente uno scarto di
pistolero non c’è che dire…
- Ma dove stiamo andando?-
- Non dirmi che non sai chi si nasconde dietro quella roccia! Non ci posso
credere che non l’hai mai visti scopare là dietro-. Non mi interessava
sapere chi c’era l’importante era che finalmente eravamo arrivati, ormai
rantolavo quasi.
- Non vengo mai da queste parti-.
- Allora preparati alla scena più melensa che tu abbia mai visto…-
- Oh Gan!- Non era la prima volta che li vedevo in quella situazione ma
ugualmente fu come se non li avessi mai visti, tutto era diverso. Steven e
All erano sdraiati uno sull’altro sulla riva del lago a fare l’amore. Mai
avevo visto un tale ardore in All nel prendere Steven, sembrava quasi che
l’aria fosse pregna di disperazione oltre che dei loro gemiti di piacere.
Poi vederli nudi mentre le onde del lago li copriva e li scopriva era uno
bellissimo spettacolo, metteva in evidenza la bellezza di ogni curva di
quei due corpi intrecciati.
- Che ti avevo detto? Chiudi gli occhi principessa non vorrei che ti
traumatizzassero… Suuunyyy! Lo so che mi hai sentito arrivare! Staccati
dalla tua dolce metà ho bisogno del tuo aiuto-. Mi irritai io stesso della
poca sensibilità di Cort ma non mi azzardai a dire nulla dopotutto in quel
momento era il mio Maestro e sarebbe bastato poco per finire massacrato.
All staccò le labbra da quelle di Steven solo per il tempo di pronunciare
una sola parola che era la stessa che avrei voluto dire io per lasciarli
stare nel loro paradiso personale… mi vergognai per averlo profanato.
- Sparisci…-
- Vorresti rifiutarmi un favore?- Capii che Cort non lo avrebbe lasciato
stare finché non avesse ottenuto quello che voleva. All smise di nuovo di
baciare Steven anche lui sembrava piuttosto incline a non lasciarsi
manipolare dal suo ex Maestro e soprattutto di non abbandonare ciò che
stava facendo, sembrava che ne andasse della sua vita rimanere attaccato
al suo compagno.
- Sono impegnato…-
- Lo vedo e non capisco come tu possa continuare a scopare nonostante ci
siano due persone che si stanno godendo lo spettacolo. O magari questo ti
eccita?- Gli lanciai un’occhiataccia che lui fece finta di non vedere
altrimenti mi avrebbe dovuto atterrare come minimo con un pugno ben
assestato per aver osato guardarlo in malo modo, almeno era stronzo solo
fino ad un certo punto. A questo punto fu Steven a cercare di mandarci a
quel paese anche se nel suo tono già sentivo rassegnazione.
- Ah Cort torna dopo…-
- Mi dispiace Steven ma Sunny mi serve ora, ho accettato la sfida di Vanny
e voglio allenarlo fino all’ultimo, mi serve qualcuno che continui ad
allenare gli altri…- Sunny sbuffò sulle labbra di Steven quasi ridendo ma
ancora perso nel piacere che l’affondo nel corpo dell’altro gli procurava.
- Scordatelo…-
- E smettila un po’ di scopare! Mi sta venendo la nausea a vedervi
ondeggiare in quel modo-. Quando lo vidi andare verso di loro ebbi un
brutto presentimento, Cort quando veste i panni del Maestro è crudele ed
implacabile, non si ferma davanti a nulla per ottenere ciò che vuole e il
fatto che All continuasse a ridere di lui non faceva altro che aizzare la
sua ira e quando Cort si incazza può diventare molto cattivo.
- Stai davvero pretendendo che esca dal corpo di Steven per seguire te?-
- Sì-.
- Tu sei pazzo! Ho aspettato tutta la mattina per poter far l’amore con
lui e non ho nessuna intenzione di rinunciarci per te…-
- Bene l’hai voluto tu…-
- Ma che cazzo hai intenzione di fare?- Cort si mise alle spalle di All e
cominciò a tirarlo su per la schiena con la forza…
- Vi sto dividendo, visto che da soli sembrate non riuscirci…-
- Stai facendo male a Steven brutto idiota! Lasciami stare mi alzo da
solo, ma certo che sei uno stronzo! Se mi strattoni così gli faccio un
male del diavolo!- Steven divenne pallido dal dolore ma non si lasciò
sfuggire un solo lamento da bravo pistolero qual’era. Una volta fuori dal
suo corpo All si lanciò su Cort e gli diede un pugno forte quasi quanto
quelli del suo ex insegnante. Almeno Cort ebbe la decenza di non
rispondere.
- Ehi non dare la colpa a me, ti ho dato l’opportunità di farlo da solo, e
poi spero di aver addestrato Steven a dolori peggiori di quello del tuo
cazzo incastrato nel suo culo-.
- Ehi basta! Sto bene Sun, vai con Cort, continuiamo più tardi…- Se non
fosse intervenuto Steven sarebbe sicuramente finita in rissa visto che All
era pronto a colpire di nuovo Cort e Cort di certo non se ne sarebbe stato
buono per la seconda volta.
- Oh su questo puoi contarci, ma avrei voluto stare con te adesso e anche
dopo-.
- Ehi! Io ho una classe che sta aspettando…- Cort come sempre non sa mai
quando stare zitto e anche quella volta non riuscii a fare a meno di
rompere le palle, non si preoccupava affatto che la sua era prepotenza
pura, a lui importava solo ottenere ciò che voleva.
- E chissenefrega!-
- Sunny vederti nudo ed eccitato mi sta facendo vomitare la colazione vedi
di vestirti…- In effetti All appena uscito dal corpo di Steven era ancora
visibilmente eccitato nonostante l’intervento di Cort. Era veramente
bellissimo se non fossi stato già innamorato in quel momento mi sarei
innamorato di lui, mi sentivo in totale imbarazzo…
- Ti odio Cort, dittatore e stacanovista del cazzo!-
- Ti adoro anch’io Sun…- A quel punto non aspettavo altro che la reazione
di Steven. Come ho già detto Steven voleva che chiamassimo Sunny All ma
soprattutto non permetteva a nessuno di usare nomignoli. Sunny era
soltanto suo e tutti tranne Cort rispettavano il suo volere.
- E smettila di chiamarlo così!-
- Ah scusami Steven rettifico subito ti adoro anch’io Sunshine…- Dissi
addio a Cort, metaforicamente parlando ovviamente perché nemmeno se
avessero unito le forze sarebbero riusciti a batterlo in un combattimento
serio. Sunshine è il nomignolo che Steven usa solo nell’intimità quindi
Cort aveva oltrepassato il limite una volta di troppo. Ma stranamente
Steven si limitò alle sole parole…
- Fottiti Cort!-
- A differenza di voi a me manca il tempo materiale per farlo, quindi non
mi rimane che rompere le palle a voi-.
- Giuro che un giorno o l’altro ti faccio fuori…-
- Sogna pure bambino-.
- Ehi Steven tutto ok?- Lasciai Cort a litigare con All che si stava
rivestendo e bestemmiando allo stesso tempo e mi occupai di Steven. Non mi
sembrava molto in forma.
- Nonostante l’incredibile delicatezza di Cort, sì-.
- Mi dispiace avervi interrotto, non sapevo che avesse intenzione di
rivolgersi ad All altrimenti avrei cercato…-
- Ehi già siete arrivati al punto che ti permette addirittura di
contraddirlo?- Eravamo arrivati al punto che ero riuscito a fargli ficcare
due dita nel sedere ma non mi sembrava molto elegante rispondere così
soprattutto non dopo quello che aveva fatto Cort e comunque il potere di
contraddirlo durante le sue lezioni non me l’ha mai dato neanche adesso…
- No mi avrebbe ammazzato di botte, ma avrei comunque cercato di
dissuaderlo-.
- Beh grazie per il pensiero… stanno progredendo le cose?-
- Diciamo di sì…-
- Davvero? Fantastico! Non vedo l’ora di ricambiargli il favore…-
- Hmmm?- Avevo paura della sua risposta visto il sorrisino sadico che gli
piegava le labbra, già sapevo dove sarebbe andato a parare….
- Interromperlo sul più bello mentre ti sta scopando-.
- Steven!-
- Ehi non è mica la prima volta che lo fa sai? Dovrò pur vendicarmi in
qualche modo…-
- Steven…- Avevo voglia di chiedergli tante cose in quel momento, tutte
imbarazzanti e indecenti difficili da pronunciare a voce alta.
- Hmmm?-
- Volevo chiederti…-
- Cosa?-
- Se…-
- Se?- Non ci riuscivo avevo voglia di sapere ma la vergogna era più
forte, e poi Steven non era All non ero abituato a confidargli i miei
desideri e le mie fantasie sessuali…
- …-
- Che c’è Vanny? Abbiamo parlato sempre di tutto io e te no?- Steven
ancora non sa quante cose non gli ho mai raccontato, che come confidente
ho sempre preferito All a lui. Il mio pudore nei suoi confronti forse
derivava dal fatto che un giorno sarebbe stato il mio Re o forse perché
semplicemente preferivo consigliarmi con All per i problemi che aveva e
che non lo portavano a considerarmi una preda appetitosa come a volte
succedeva con Steven…
- E’ vero…-
- E allora? Ti mette a disagio parlarmi mentre sono nudo? Eppure mi ci hai
visto tantissime volte…- La sua nudità non mi hai mai messo in imbarazzo a
differenza di quella di All ma era meglio non sottolineare il fatto di
quanto apprezzassi il corpo nudo del suo compagno anche se ero io non
credo che l’avrebbe presa bene.
- Non è quello…-
- Allora parla, appena mi sarò ripreso ho intenzione di andarmene in
camera mia-.
- Volevo chiederti… fa male?-
- Cosa?- Di certo Steven non mi aiutava con la sua perspicacia, magari
alla fine gli avrei dovuto fare un disegnino per fargli capire cosa gli
stavo chiedendo. Ma anche io devo ammettere che chiedevo un po’ troppo al
mio amico, se fossi stato un po’ più criptico sarei diventato io stesso un
indovinello della Festa delle Messi.
- Il sesso cosa se no?-
- Ah ti stai preparando per la tua prima esperienza sessuale finalmente?-
Anche per questo non parlavo mai di sesso con Steven, ogni volta non
mancava mai di sfottermi.
- Lascia stare, lo sapevo che avresti cominciato a prendermi in giro…-
- Dai! La tua domanda è se fa male permettere al proprio compagno di
possederti vero?-
- Sì…- Fare finta di negare era del tutto inutile, era ovvio chi tra me e
Cort fosse il passivo.
- La risposta è sì-.
- Davvero?- Rimasi scioccato per la sua risposta secca, non lasciava
proprio vie di fuga ma in fondo l’avrei dovuto sospettare visto che già
due dita mi avevano messo ko.
- Sì, la prima volta è come se qualcuno ti spaccasse in due dall’interno,
il piacere più che reale te lo devi creare per provarlo…-
- E perché continui a fartelo fare?-
- Perché più lo fai più il tuo corpo si abitua, il piacere aumenta, il
dolore diminuisce e assomiglia sempre di più ad un piacevole
intorpidimento che ti fa godere come lo stesso piacere. Non per ultimo c’è
il fatto che ti stai donando al tuo uomo quindi come può non piacerti?
Tutto quello che Sunny mi provoca lo adoro, anche quel dolore che non
sparirà mai fa parte del nostro amore. E’ la prova più concreta del suo
corpo dentro al mio, se sparisse del tutto non sarebbe più lo stesso fare
l’amore con lui-. Aveva messo in parole tutto ciò che sentivo e che
desideravo. Era l’unico significato dell’amore e del sesso, qualcosa di
puro e innocente. Lo guardai quasi commosso e di nuovo l’invidia si fece
strada in me per il mio amico che aveva quello che io avevo sempre voluto.
- Quindi ne vale la pena?-
- Oddio sì, anche quando lo facciamo in modo più violento tanto da farmi
sanguinare come se fosse la mia prima volta. Ne vale sempre la pena Vanny
se lo fai con la persona giusta, se invece ciò che cerchi è solo sesso ti
consiglio di sbatterti una donna o anche qualche ragazzo a seconda della
tua preferenza, ma non farti mettere sotto. Se non lo fai con la persona
giusta potresti finire con il perdere il rispetto di te stesso…-
- Non mi interessa il solo sesso…- Quasi gli ricordai che avevo quindici
anni ed ero ancora vergine a forza di aspettare Cort ma poi avrei dovuto
ammettere che sarei stato pronto ad aspettare tutta una vita e sicuramente
detto questo mi avrebbe preso in giro nuovamente.
- Lo so, quello scemo di Cort è maledettamente fortunato e neanche se n’è
accorto… dammi una mano a rialzarmi, ho la schiena a pezzi, un’altra
conseguenza del troppo movimento, ti ci dovrai abituare caro mio-. E io
che pensavo che avrei avuto problemi solo al sedere, mai avevo sospettato
di tutti gli altri dolori che avrebbero suggellato il passaggio di Cort
dentro il mio corpo e mai avevo sospettato che li avrei amati tutti.
- Mi hai spaventato abbastanza da farmi rimanere vergine per almeno altri
due anni…-
- Vanny fidati solo la prima volta è traumatica, dopo di che non vorresti
fare altro nella vita. Io sto piuttosto malconcio perché ultimamente
davvero non faccio altro che scopare con Sunny ma nonostante tutto vorrei
stare con lui ancora di più e sai bene che io non sono affatto masochista
come puoi esserlo tu…- Non ero affatto masochista, il fatto che avessi
scelto Cort come mio compagno per la vita non mi rendeva tale, forse pazzo
ma niente di masochismo visto quanto era magnifico stare con lui. Era
incredibilmente eccitante, mi sembrava di stare con una belva capace di
sbranarmi da un momento all’altro ma la sua forza e la sua imponenza mi
faceva venire voglia di essere sbranato, mangiato, succhiato, scopato. Non
volevo niente di meno…
- Allora non mi rimane altro che convincere Cort a farlo…-
- Non avere fretta Vanny, succederà quando dovrà succedere…-
- Avere fretta? Credo di essere l’unico quindicenne di Gilead ad essere
ancora vergine!-
- Hai aspettato così tanto che ora non dovrebbe essere difficile aspettare
un altro po’ e far sì che tutto succeda nel migliore dei modi no?- Era
difficilissimo, ogni volta che lo avevo vicino e sentivo il suo odore mi
funzionava da afrodisiaco, mi sarei voluto strappare i vestiti di dosso e
pregarlo di prendermi. Il suo corpo mi mandava in tilt avevo troppo
bisogno di lui. L’oggetto dei miei desideri si fece avanti e fui sicuro
che aveva sentito gran parte della discussione ma non me ne preoccupai
tanto già sapeva cosa volevo, io non avevo nulla da nascondere.
- Ehi avete finito di parlottare? Vanny ti ricordo che sei nel pieno della
mia lezione…- Come potevo non amarlo quando poi anche da Maestro non mi
trattava più così duramente?! Una volta mi avrebbe picchiato vedendomi
distratto in una sua lezione, stavolta mi sgridò solo mettendomi una
manona sulla testa, quasi un gesto d’affetto. Fui rispettoso come sempre
anche se avevo una voglia irrefrenabile di abbracciarlo e baciarlo e
vedere la sua reazione ma me ne stetti buono sapendo che presto sarebbe
stato mio, avrei solo dovuto batterlo.
- Chiedo scusa Cort non mi ero accorto che avevi finito di parlare con
All-.
- Non perdiamo altro tempo, mi dispiace avervi disturbato Steven ma per
addestrare la principessa devo fare gli straordinari e senza l’aiuto di
Sunny non ci riuscirei-.
- La prossima volta cerca di essere un po’ più delicato, è vero che mi hai
abituato a ben altri dolori ma non mi pare che mi hai mai violentato e
quindi lì sono ancora abbastanza sensibile al dolore. Altrimenti giuro che
quando avrò l’occasione mi vendicherò…- Mi guardò lanciandomi un’occhiata
sadica segnandomi così come sua futura vittima sacrificale, mi fece
piacere sapere che era convinto che prima o poi Cort mi avrebbe ceduto ma
di certo era un pazzo se credeva che gli avrei permesso di guardarmi fare
sesso o addirittura permettergli di interferire… che ingenuo che ero
purtroppo sono successe entrambe le cose…
- Ehi per la principessa un piccolo sacrificio va pure fatto…-
- Farei di tutto per lui ma non giocarmi il culo-. Se ci fossi stato io al
suo posto mi sarei messo a frignare come un bambino e Cort si sarebbe
divertito ancora di più. Mi avvicinai a Cort più per allontanarmi da
Steven, volevo dare ad All la possibilità di salutarlo come voleva, almeno
quello glielo dovevo. Inaspettatamente Cort mi mise un braccio intorno la
vita come se niente fosse ma io sentivo la sua stretta ferma come un atto
di possesso. Stavamo quasi abbracciati in attesa che i due si staccassero,
mi appoggiai a lui e stranamente non mi allontanò. Solo quando era ora di
andare mi diede una pacca sulla schiena per farmi staccare ma fece tutto
con molta delicatezza, poi andò di nuovo a dividere Steven e All.
- Andiamo Sunny i miei allievi ti stanno aspettando…- Salutammo tutti
Steven per un’ultima volta e io e Cort ci scusammo di nuovo per averlo
disturbato, dopotutto Cort non è un fesso sapeva che presto Steven sarebbe
diventato Re e quindi non gli pareva proprio il caso di inimicarselo per
così poco. Lo lasciammo lì al lago intento a riprendersi e noi tornammo
indietro con il nostro ostaggio che per quanto era incazzato pareva che
gli uscisse del fumo dalle orecchie. Borbottava di continuo insulti
all’indirizzo di Cort, non avevo il coraggio di avvicinarmi e cercare di
calmarlo, così ci pensò Cort stesso che ovviamente lo fece incazzare
ancora di più, la diplomazia non è mai stata il suo forte.
- Sunny ancora mi stai tenendo il broncio?-
- Fottiti Cort-
- Non fare il bambino! Ti ho impedito di scopare ma non fai altro dalla
mattina alla sera da quando sei diventato pistolero e pure prima non è che
perdessi tempo a fare altro! Hai tutta la vita per farti Steven!-
- Sta’ zitto! Non dire cose che non sai!- Trasalii per la reazione
stridula di All, non avevo ancora capito la gravità della situazione
pensavo che fosse la solita litigata che spesso i due avevano. Ma non
avevo mai visto All reagire in un modo tanto violento e furioso.
- Ehi stai calmo!- Anche Cort sembrò sorpreso, lui come al solito stava
scherzando e non si aspettava un Sunny che a momenti gli saltava alla
gola.
- Allora non dire stronzate! Dici che ho una vita per stare con Steven? Ma
quale cazzo di vita ho? Steven sta per sposarsi, lo sapevi?- Rimasi a
bocca aperta perché non ne avevo la minima idea. Ero esterrefatto, io mi
ritenevo il migliore amico di Steven ed All e loro mi avevano mantenuto
segreta una cosa del genere. Cort sembrò sorpreso ma come se se lo
aspettasse…
- No, non lo sapevo…-
- Si sta per sposare, capisci?- La disperazione nella sua voce era
palpabile.
- Ehi magari non è così tragica come sembra…-
- Perderò l’unica persona di cui mi importi, non sarò più libero di stare
con lui ogni volta che voglio e soprattutto non sarà più mio ma di quella
puttana che lo sposerà…-
- Hai idea di chi sia?- Io sapevo chi era ma questo non servì a farmi
uscire dal trance emotivo in cui mi trovavo. Avevo sempre saputo che
Steven si sarebbe sposato ma non avrei mai creduto così presto…
- Sì, Steven l’ha scelta già da un anno e ora suo padre sta premendo
perché si sposi al più presto… non vede l’ora di portarmelo via-.
- Non credo che il Re miri a questo, piuttosto gli interessa tenere viva
la discendenza Sunny. Sapevi che un giorno Steven si sarebbe dovuto
sposare e che sarebbe diventato Re, sapevi che si sarebbe dovuto prendere
le sue responsabilità e che per farlo tu saresti dovuto passare in secondo
piano-. Cort parlava facile, lui non aveva vissuto la loro storia come
l’avevo vissuta io e soprattutto non era ancora innamorato come potevamo
esserlo io e All, per noi l’amore era tutto quello che ci rimaneva della
nostra miserabile vita. Passare in secondo piano è come chiederci di
uccidere noi stessi.
- E’ vero ma non per questo mi è più facile accettare di perderlo…-
- Non lo perderai ma certamente non sarà più come prima…-
- Quando ci siamo incontrati al lago, ci siamo messi a litigare quasi ci
menavamo…-
- Non mi pareva che il vostro fosse un litigio…-
- Scemo! Mi ha detto che aveva accettato di rendere ufficiale il
fidanzamento. Sono impazzito, gli ho urlato che se avesse deciso di
sposarsi avrebbe dovuto rinunciare a me per sempre perché me ne sarei
andato da Gilead piuttosto che vederlo legato a qualcun altro che non ero
io-. Io avrei detto le stesse cose, siamo molto simili io e All…
- Lo faresti sul serio?-
- Scherzi? Non riuscirei mai a stare senza di lui, è bastato che mi
dicesse che mi avrebbe amato per sempre e che sarebbe stato solo mio per
farmi calmare. Quando siete venuti voi a rompere le palle stavamo facendo
pace-. Facciamo anche le stesse cose, anch’io adoro fare pace con Cort in
quel modo e mi basta poco per farmi raggirare da lui come capita ad All di
farsi raggirare da Steven.
- Alla fin fine finite comunque per scopare voi due…-
- Che romantico che sei Cort. Vi saluto io vado, ti avverto io alle cinque
stacco e se non arrivi li mando tutti a casa, non un minuto di più!-
- Mi raccomando non fare il pappamolle con i miei allievi-.
- Tranquillo gli farò uscire il sangue dal culo tanto per non fargli
sentire la tua mancanza-. Lo salutammo a metà strada perché Cort aveva
intenzione di portarmi in un posto più appartato per allenarmi. Quando
fummo abbastanza lontani non riuscii a fare a meno di esprimere le mie
perplessità e facendolo non mi accorsi di aver invaso quasi tutto lo
spazio di Cort, gli ero di nuovo appiccicato addosso…
- Ehi Cort…-
- Hmmm?- Mi rispose soprappensiero, senza nemmeno guardarmi, se non lo
avessi conosciuto avrei detto che si stava pentendo di quello che aveva
fatto… e che si stava preoccupando per i suoi due ex allievi. Ma Cort non
è certo il tipo di fare simili cose…
- Credi che Steven e All si lasceranno?-
- No è impossibile, si dovranno semplicemente adeguare alla nuova
situazione, per loro è arrivato il momento di entrare nella prospettiva
della vera realtà. Steven è un Re e si deve comportare di conseguenza e
Sunny dovrà rassegnarsi e accettare ogni sua scelta. Non perdiamo altro
tempo cominciamo, tanto per iniziare fammi vedere come impugni la spada…-
Per nascondere la sua insicurezza si fermò dove ci trovavamo e mi lanciò
una spada. Mi preoccupò, in genere Cort era sempre molto sicuro di sé e se
non lo era c’era sempre un motivo valido per non esserlo. Misi da parte i
problemi di All e cominciai a volteggiare la spada impugnandola come mi
era stato insegnato, davanti a me Cort cominciò a fare lo stesso facendomi
sentire in confronto un imbranato totale. La lama di Cort spariva per la
velocità con cui la maneggiava, mentre sembrava che io avessi paura di
tagliarmi un dito da un momento all’altro, anche se in realtà avevo paura
di decapitarmi a forza di volteggiare…
- Cazzo principessa, sei una frana in ogni tipo di impugnatura!- Arrossii
per la sua allusione sessuale per la mia incapacità di toccarlo nel modo
giusto quando eravamo in intimità. Devo confessare che non ho mai imparato
a masturbare, a Cort piace come lo tocco e questo mi basta. Nella spada
ero un po’ più bravo, quindi mi concentrai e andai all’attacco. Ovviamente
Cort non ebbe alcuna difficoltà a difendersi ma gli diedi del filo da
torcere con la mia velocità, essendo più piccolo mi era più facile
scappare dai suoi affondi. Continuammo questa danza finché Cort non si
accorse che non ero più in grado di tenere in mano l’arma per la
stanchezza. Si fermò rinfoderando l’arma per farmi capire che non mi
avrebbe attaccato e mi si avvicinò con calma fresco come una rosa come se
non avesse combattuto anche lui per ore e ore contro di me.
- Ti ricordavo peggio principessa, sei stato bravo a scegliere l’arma più
adatta a te, non tutti ci riescono…-
- Mi stai dicendo che ho qualche possibilità di batterti?-
- Neanche tra un milione di anni ragazzino… riposati che fra un po’
ricominciamo-.
- Come mai così buono?- In effetti eravamo solo a metà lezione e in genere
mai ci faceva riposare. Ma io avevo già capito che Cort non riusciva più a
fare la parte del Maestro con me, mi stava dando troppe libertà e mi stava
trattando troppo bene per mantenere la credibilità che gli si doveva
quando entrava veramente nel suo ruolo.
- Sei troppo stanco per continuare… non mi serve allenarti sulla
resistenza, il nostro incontro è già tanto se durerà dieci minuti- Si
alzò, probabilmente per non starmi troppo vicino, andò in riva al lago a
sciacquarsi il viso. Mi sollevò sapere che non ero il solo ad avere
addosso i segni della stanchezza e il sudore nei punti più impensabili.
Come se mi stesse sentendo si levò la camicia rimanendo a torso nudo
sciacquandosi i pettorali muscolosi e il collo perfetto. Io oltre che
essendo bagnato dal sudore mi stavo anche inzuppando di saliva a
guardarlo, da dove stavo potevo vedere benissimo le sue cicatrici anche
l’unica a mezzaluna sul collo. Avevo la bocca secca per la voglia che
avevo di andare lì e ricominciare a leccargliele una per una ma mi ero
eccitato a tal punto che la mia erezione era ben visibile e se Cort mi
avesse visto in quelle condizioni si sarebbe dimenticato chi ero e mi
avrebbe meritatamente punito. Quando tornò indietro, ancora a torso nudo
mi sistemai meglio per non farmi beccare. Purtroppo però la pausa era
finita…
- Alzati ricominciamo. Cerca di colpirmi anche con calci e pugni oltre che
con la spada, io mi limiterò a parare i colpi. Concentrati solo
sull’attacco non hai bisogno di difenderti non ti colpirò…- Io rimasi
seduto cercando di prendere tempo e aspettare che i miei bollenti spiriti
passassero. Di certo vederlo mezzo nudo non aiutava però…
- Dov’è il trucco?-
- Dovrebbe esserci?- In genere c’è sempre il trucco con Cort quando la
cosa è troppo facile, e poi avevo bisogno di più tempo…
- Mi fai tenere la guardia bassa così mi ammazzi di botte?-
- Sei troppo sospettoso…- Veramente ero troppo eccitato per alzarmi in
piedi ma un po’ ero anche sospettoso, amavo Cort ma non mi sarei mai
fidato di lui quando aveva un’arma in mano o comunque mentre mi faceva da
Maestro.
- Sei tu che mi ci hai fatto diventare Cort, allora ho ragione?-
- Non hai ancora capito, questa non è una normale lezione, normalmente
avresti ragione a diffidare delle mie parole ma non abbiamo più tempo per
simili giochetti. Ti voglio preparare al meglio per l’attacco, il giorno
della sfida non ho intenzione di farti male non mi importa di insistere
troppo sulla difesa, ad incassare colpi sei abbastanza bravo…-
- Un complimento?-
- Ti sembra un complimento? Non è un onore sapere incassare, sai? Ma tanto
ormai ho rinunciato di fare di te un pistolero, l’importante è che tu
riesca almeno a sopravvivere e in questo credo di esserci riuscito. Ora
mettiti in posa principessa e dai del tuo meglio-.
- Se riesco a colpirti almeno una volta quale sarà la mia ricompensa?-
Rimasi ancora seduto e mi misi a fissare ogni sua più piccola cicatrice
partendo dall’alto verso il basso per poi fermare lo sguardo sulla patta
dei suoi pantaloni, ero stato abbastanza esplicito su quello che volevo?
- Vedremo quando riuscirai a compiere un simile miracolo ragazzino-.
Ghignò maliziosamente e con una mano mi tirò su, fortunatamente la mia
erezione aveva smesso di fare l’alza bandiera… Riprendemmo ad allenarci,
cercai di metterci tutta la volontà e la cattiveria possibile ma non
riuscivo mai a colpirlo, lui d’altra parte non passava mai all’attacco ma
mi sembrava sempre che fossi io quello sulla difensiva. Non mi ero mai
illuso di poterlo battere ma non pensavo che ci fosse un tale dislivello
tra noi due, pensai che se ci fossero stati Steven e All al posto mio loro
di sicuro sarebbero riusciti a colpirlo almeno una volta… All’improvviso
con enorme dispiacere della mia schiena e mia enorme sorpresa mi ritrovai
sbattuto con forza contro un albero…
- Non avevi detto che non saresti passato all’attacco?-
- Sì…- Mi rispose angelicamente come se non mi avesse appena fracassato un
paio di costole e non stesse a pochi centimetri da me con una spada in
mano. Fui quasi tentato di chiedergli scusa se avevo fatto qualcosa di
male…
- Allora avevo ragione mi hai fregato!- Buttò la spada a terra e si
avvicinò fino ad abbracciarmi, per un momento rimasi rigido tra le sue
braccia poi mi rilassai.
- No, la lezione è finita dopo il tuo ultimo misero tentativo di affondo
con la spada… diciamo che questa è la ricompensa per il tentativo fallito…
pensa che cosa ti avrei fatto se solo fossi riuscito a colpirmi una volta…
schiappa…- Mi mise le mani bollenti dentro i pantaloni e subito mi
accarezzò il sedere sfiorando più volte l’apertura tra le natiche, per
soffocare il piacere lo baciai assaporando di nuovo il suo sapore. Le sue
mani mi facevano impazzire, più erano brusche e più le desideravo, più le
volevo dentro di me. Fortunatamente Cort aveva le mie stesse idee infatti
appoggiò l’indice sul mio orifizio e spinse appena facendomi contrarre
tutti i muscoli anali…
- Ah…-
- Hai intenzione di fare resistenza o ti arrendi senza ribellarti?-
- Non ne ho voglia, mi arrendo…- Appena lo dissi affondò un po’ in me ma
non abbastanza da soddisfarmi, muovendomi cercai di catturarlo
maggiormente ma con l’altro braccio me lo impedì inchiodandomi di nuovo
all’albero.
- … Per tutto il tempo che ti sei strusciato su di me non ho fatto altro
che volerti. Non sono più in grado di pensare razionalmente quando ti sono
vicino…- In realtà io non avevo fatto apposta a strusciarmi su di lui, per
quanto mi riguardava stavo semplicemente combattendo… ma forse mi è venuto
del tutto naturale farlo, lo desideravo così tanto…
- Cort voglio sentirti… Più dentro Cort…-
- No, ti voglio sentire pregare, voglio vederti impazzire come stai
facendo impazzire me… Sta fermo con il bacino o non avrai niente…- Avrei
fatto qualunque cosa pur di sentirlo più dentro quindi non mi costò nulla
pregare, se voleva mi sarei messo anche a fare il cane pur di
accontentarlo.
- Ti prego…- Il dito entrò un po’ di più facendosi spazio con la forza ma
stavolta non ci trovai nulla di doloroso, fui investito da una nuova
ondata di piacere e già il mio cervello stava pensando a quel tanto temuto
e amato secondo dito…
- Sei ancora più bello quando preghi, continua a farlo…-
- Ti prego…- Entrò del tutto e cominciò la sua dolce tortura nel mio
interno allargandomi e accarezzandomi in attesa di una compagnia che
presto speravo sarebbe arrivata.
- Gan sì, ti desidero principessa, voglio prenderti con delicatezza, con
violenza, in profondità. Voglio incastrarmi dentro di te ed essere
condannato così a scoparti per tutta la vita, voglio essere io a rubarti
l’innocenza, voglio sentirti aperto per me e spaccarti in due per farmi
entrare. Voglio vederti piangere per il dolore e per il piacere che ti
procura il mio cazzo. E voglio sentirti supplicare a voce sempre più alta
di prenderti sempre di più…- Lo pregai piagnucolando non per il dolore ma
perché sentivo che stava parlando sul serio, voleva fare l’amore con me e
l’avrebbe fatto in quel momento. Il mio corpo bruciava e andava a mille,
misi una mano sulla sua erezione e la trovai a dir poco gigantesca e credo
di aver fatto un sorriso del tutto animalesco e mi leccai le labbra per
farlo scomparire ma anche per la voglia che avevo di quel cazzo enorme.
Per la prima volta lo volevo anche assaggiare lo volevo in bocca e che mi
scopasse anche quella. Per tutto questo pregai piangendo e lo avrei fatto
anche senza che lui me lo dicesse, avevo bisogno di farlo, dopotutto in
quel momento io ero la sua vittima sacrificale…
- Ti prego Cort, ti prego fallo…-
- Voltati…- Quando lo disse le porte del paradiso si spalancarono e non me
lo feci ripetere due volte gli diedi le spalle e appoggiai le mani al
tronco dell'albero per sostenermi. Cort si appoggiò a me e mi fece sentire
quanto era eccitato, Gan adoravo quando faceva così ed eravamo ancora
tutti e due vestiti...
- Oh Gan finalmente…- Mi stava slacciando i pantaloni accarezzandomi
pigramente l'erezione quando una voce rovinò tutto...
- Questo lo chiamate allenamento? Fortuna che ho finito l’accademia prima
che questo nuovo metodo fosse stato introdotto…-
- Che ci fai qui Sunny?- La voce di Cort era addirittura furiosa, non dico
la mia come sarebbe stata se solo avessi parlato... In quel momento odiavo
All con tutto me stesso.
- Sono venuto a riportarti il cronometro… brutto scemo imprudente e
pervertito-. Ovviamente non approvava quello che aveva visto ma a me, in
quel momento, quanto me ne poteva importare?
- Mi pare che piuttosto sei venuto a rompere le palle e a offendere-.
Ormai Cort si era ricomposto io invece ancora non avevo trovato il
coraggio e la forza di voltarmi, sentivo la rabbia sbollire e la vergogna
aumentare. Sono sempre stato un tipo riservato e farmi beccare mentre
faccio sesso e la cosa che più mi imbarazza al mondo...
- Che avresti fatto se ti avesse beccato qualcun altro?-
- Ehi pivello io mica sono un idiota come te, avverto se c’è qualcuno
nelle vicinanze…- Cort si stava di nuovo incazzando ed era strano visto
che All era stato sempre il suo allievo preferito e ora che era diventato
pistolero erano diventati buoni amici. Ed è anche per questo che All era
tanto astioso con lui, si preoccupava soltanto per noi due.
- Ho visto come mi hai sentito Cort-.
- Ti ho sentito eccome, per questo non mi sono preoccupato, speravo che
avessi la decenza di tornare indietro ma sopravvaluto troppo la tua
intelligenza-. Io invece non avevo sentito nulla, quando sono tra le
braccia di Cort mi dimentico anche il mio nome mentre Cort non si assenta
mai del tutto, la sua antenna interiore è sempre attiva e questo un po’ mi
fa male perché vuol dire che non riesco mai a fargli perdere la testa come
lui fa con me.
- Lo sai che se ti beccano con un allievo rischi il licenziamento e la
galera?-
- Se dovesse succedere spero che il nostro futuro Re faccia qualcosa per
salvarmi il culo-. il sarcasmo era un'arma che usava spesso ma stavolta
All fece finta di non cogliere il doppio senso anche se era ovvio che la
frecciatina lo aveva colpito dritto al cuore. Un po' mi fece pena ma solo
un po', aveva pur sempre mandato a puttane l'occasione della mia vita!
- Vanny spero che tu abbia più cervello di lui, non fate più simili cose
in posti dove potrebbe vedervi chiunque-.
- Vorrei poterti dire va bene ma è talmente raro che sia Cort a lasciarsi
andare che non ci penso proprio a dirgli di fermarsi quando capita…- Mi
girai a guardarlo per fulminarlo con lo sguardo ma poi capii che aveva
ragione ma anche lui doveva capire noi… io non volevo di certo creare
problemi a Cort infatti non avevo mai cercato di sedurlo in pubblico ma se
era lui a prendere iniziativa non poteva proprio chiedermi di dirgli di
fermarsi…
- Sono stati bravi i miei ragazzi?- Cort cambiò discorso cercando di
evitare una litigata che presto ci avrebbe coinvolto tutti e tre. Io non
volevo litigare ma vedevo All molto propenso a farlo infatti non lasciò
cadere la cosa…
- Erano tutti incredibilmente felici di non vederti, non godi di molta
simpatia, al momento stai poco simpatico anche a me-.
- Vuoi sentirmi dire che hai ragione?-
- Sarebbe già un buon inizio…-
- Va bene, hai ragione ma è la principessa che provoca!- Mi mise davanti a
lui per mettere in mostra che era evidente il modo in cui lo provocavo,
ovvero la mia sola presenza bastava ad eccitarlo… a questo All non seppe
cosa rispondere e sbuffando rinunciò alla paternale.
- E’ andato bene l’allenamento almeno?-
- E’ una totale schiappa non riuscirà mai a battermi-. Mi girai a
guardarlo indignato nonostante avesse detto solo la verità, ma era dura
sentirsela dire così crudelmente!
- Ehi!-
- E’ la verità ragazzino non agitarti tanto, piuttosto datti una lavata
che torniamo indietro-. Mi diede una pacca sul sedere che mi fece
arrossire non solo le natiche. Cominciai con il levarmi le scarpe, mi
sembrava stupido andarmi a nascondere per spogliarmi quando tutti e due
per un motivo o per un altro conoscevano a memoria il mio corpo. E poi con
All andavo davvero sul sicuro…
- Certo che è una schiappa se il tempo che dovresti usare per allenarlo lo
sprechi facendo qualcos’altro…- Rimasi dov’ero perché vedevo la situazione
mettersi male. Se si fossero messi a litigare sul serio non sapevo neanche
da che parte stare se con All o con Cort…
- Avevamo appena finito, stai mettendo in dubbio le mia capacità di
Maestro forse? Non è passato tanto tempo da quando anche tu non eri altro
che un mio allievo, potrebbe venirmi voglia di ridarti una ripassata un
giorno di questi tanto per ricordarti chi sono, cosa faccio e come lo
faccio…-
- Ti sei dimenticato che non puoi picchiare un pistolero?-
- Sarebbe da vigliacchi ricordarmi il tuo titolo per evitare uno scontro
non credi?-
- Infatti non lo farei mai…-
- E smettila di mangiarti la principessa con gli occhi…- Cort ci stupì
tutti e due, solo col tempo ho capito che Cort difficilmente si mette a
litigare con qualcuno nonostante la sua nomea, quando vede che le cose si
fanno serie smorza la situazione con uscite tipo questa che spiazzano chi
ha di fronte. Sa di essere il più forte e che in uno scontro serio nessuno
lo può battere.
- Scusa?-
- Si sta levando i vestiti non sta facendo uno spogliarello sexy!- Mi
coprii con le mani senza neanche accorgermene le parti intime, tutto ad un
tratto non mi sentivo più così a mio agio ad essere nudo davanti a loro.
- Ma di che cavolo stai parlando?- All si infervorò subito difendendo a
spada tratta il suo onore. Anche se era del tutto inutile, se davvero gli
interessava il mio corpo ne sarei stato più che felice oltre che onorato.
Tutti saremmo stati felici di un simile miracolo…
- Sto parlando di come lo stai guardando e di come stai sbavando!-
- Ma sei scemo? Che mi frega di stare a guardare Vanny che si spoglia? Tu
piuttosto te lo stai scopando con gli occhi. Spero proprio di non averti
fatto lo stesso effetto quando mi hai visto nudo!-
- Quale effetto?-
- L’effetto sono pronto per farmi la scopata dell’anno…- Guardai Cort con
interesse che ovviamente negò con lo sguardo. Stufo del gioco decisi di
lasciarli soli, tanto non sarebbero mai andati a finire alle mani…
- Ehi io vado a lavarmi, vi posso lasciare soli o devo temere di non
rivedere uno di voi due al mio ritorno?-
- Tu su chi punteresti Vanny?- All mi mise in difficoltà come se si
volesse vendicare della situazione imbarazzante in cui si era trovato ma
la risposta alla sua domanda era piuttosto facile e prevedibile…
- Sono ancora un allievo di Cort, quindi se voglio sopravvivere non ho
scelta…-
- Il solito despota amante del terrore…-
- Punterebbe lo stesso su di me anche se avesse libera scelta, vero
principessa?- Cort mi guardò con uno sguardo assassino che aveva poco a
che fare con la libera scelta ma io comunque non mi feci condizionare ero
già condizionato per cavoli miei…
- Sì-.
- Ma dì anche il perché!- All ovviamente mi scoprì subito, l’ho già detto
che mi conosce troppo bene? E che siamo più simili di quanto sembra?
- Perché lo amo e desidero qualcosa da lui che ancora non mi ha dato, non
mi sembra molto intelligente contraddirlo-. Guardai Cort ricordandogli che
avevamo un discorso in sospeso che doveva essere portato a termine, lui
sorrise appena gustandosi nel frattempo la mia nudità. Era lui il maniaco
altrochè All!
- Vedi? Vanny non è affatto imparziale-.
- E’ imparziale eccome!- In effetti non lo ero ma tenni la bocca chiusa
proprio perché non lo ero e come potevo esserlo? In realtà sapevo che
avrei scelto di appoggiare Cort in una rissa invece di All, avrei scelto
l’amore all’amicizia ma non me ne vergognavo visto che All avrebbe fatto
lo stesso.
- Io vado eh? Tanto sono sicuro che quando torno state ancora litigando!-
- E non gli fissare il culo in quel modo!-
- Oddio Cort non è perché glielo stai fissando tu lo sto facendo anch’io!-
Purtroppo infatti non me lo stava fissando sentivo su di me solo un paio d
occhi ed erano quelli inconfondibili di Cort che mi stavano praticamente
divorando vivo. Non sono esibizionista ho detto purtroppo perché se All mi
avesse fissato avrebbe fatto un miglioramento invece continuò a guardare
negli occhi Cort. Ma in fondo io sono così diverso da lui? Anche per me
esiste una sola persona al mondo… Andai a farmi una nuotata lasciandoli
soli, ogni tanto mi voltavo per vedere cosa stavano facendo e li vedevo
discutere animatamente ma senza oltrepassare mai il limite. Una volta
sciacquato bene tornai a riva e trovai Cort da solo.
- Se n’è andato?-
- Sì doveva parlare con Steven della loro situazione… Ehi stavamo
scherzando prima non facevamo sul serio io e Sunny-. Mi sembrò alquanto
tenero rassicurarmi su una cosa del genere, specialmente se si considera
che in quel momento mi stava ancora facendo da Maestro, così decisi di
scherzarci un po’ su.
- Davvero? Che peccato…-
- Ti piace essere considerato un oggetto sessuale?-
- Mi piace essere considerato il Tuo oggetto sessuale se è questo quello
che vuoi-. Mi aspettavo che facesse qualcosa ma non che mi scoppiasse a
ridere in faccia
- Sei un caso disperato… vestiti che andiamo, la giornata non è ancora
finita-.
- No?-
- No, devi fare il tuo turno di immersione…-
- E allora perché mi hai fatto lavare?-
- Perché avevo bisogno di stare solo con Sunny…-
- Perché?- La cosa mi puzzava di cospirazione…
- Beh prima di tutto perché avevo bisogno di una bella predica da parte
sua per smetterla di fare cazzate con te e poi dovevo chiedergli un
favore…- Ora si spiegava perché non aveva fatto più niente ma anzi si era
quasi scusato per quello che era successo… ciò che mi preoccupava era però
il favore che gli aveva chiesto perché senz’altro mi riguardava…
- Quale?-
- Vanny devi accettare la mia decisione senza protestare…- Mi guardò con
durezza ma io feci finta di niente e ripetei la domanda, sapevo che sotto
c’era la fregatura e sapevo che era bella grossa visto che mi aveva
chiamato Vanny.
- Quale?-
- Gli ho chiesto se poteva allenarti al posto mio…- Mi sarei aspettato
tutto tranne di essere scaricato. Non ne capivo il motivo, mi ero allenato
con tutte le mie forze, non gli avevo mai disobbedito e soprattutto non
avevo mai ceduto ai miei desideri.
- Ma perché?-
- Stai imparando a disobbedire un po’ troppo principessa… Comunque ho più
motivi per aver deciso così-.
- Sai dove puoi ficcarteli i tuoi motivi?-
- Sta fermo…- Mi bloccò per le spalle e mi voltò. Non capii cosa diavolo
stava facendo se non guardarmi il sedere visto che ero ancora totalmente
nudo…
- Hmmm?-
- Hai qualcosa sul sedere…- Mi accarezzò il solco delle natiche per poi
fermarsi un momento nella mia fessura, poi io infuriato gli levai le mani
e tornai a guardarlo in faccia, il fatto che mi fossi eccitato stonava con
la mia espressione ma feci finta di non badarci.
- Cort non hai bisogno di stupide scuse per mettermi le mani addosso!-
- Lo so… però non sapevo che avevi dato lo stesso permesso a questa
sanguisuga…-
- Sanguisuga?- Sgranai gli occhi e lo guardai con una punta di
disperazione che sfiorava il panico, io odiavo le sanguisughe e vederne
una bella gonfia del mio sangue nelle sue mani quasi mi fece svenire…
- Già, non posso dargli torto per il posto che si è scelta, è lo stesso
mio preferito…- Tornò ad accarezzarmi ma io mi scansai ancora scosso e
terrorizzato da quell’essere minuscolo…
- Oh Gan ne ho altre addosso?-
- No, puoi anche rivestirti, non te l’avrei dovuta togliere almeno avresti
imparato ad ascoltarmi quando parlo, quante volte ho detto di non andare a
nuotare nelle secche?- Mi rivestii sentendomi il sangue scivolare tra le
natiche e maledii una volta ancora quello stupido animale.
- Ci sono andato un milione di volte prima di oggi e non mi è mai successo
nulla-.
- Sei stato incredibilmente stupido e fortunato…-
- Me la potevi togliere prima, sono sicuro che non hai mai distolto lo
sguardo dal mio sedere da quando sono uscito come hai fatto a non
vederla?- Gli dissi piccato, lo stavo trattando come un maniaco quando
invece ero stato io a volere il suo sguardo fisso su di me ma quella
sanguisuga mi stava mandando fuori di matto.
- Infatti l’ho vista subito, mi chiedevo quando l’avresti vista tu ma poi
ho capito che se aspettavo te rischiavo di farti morire dissanguato per
mano di una sanguisuga-. Alla fine senza pietà si fece scoppiare tra le
mani la creatura che aveva avuto la sfortuna di incontrarlo nella sua
strada. Io non sarei stato tanto crudele, l’avrei lasciata andare non sono
capace di uccidere nemmeno una sanguisuga. Ma mi sentii fiero, come se il
mio uomo mi avesse appena protetto e avesse dimostrato con quel gesto a
chi appartenevo, era stupido lo so…
- Meglio tardi che mai…-
- Appunto, andiamo-.
- Davvero vuoi farmi immergere a quest’ora?- Non avevo davvero voglia,
l’acqua era fredda, il sole stava quasi per tramontare ed era una prova
totalmente inutile per me. A che cosa mi sarebbe servita l’apnea
nell’esame finale? E poi ero stanchissimo.
- Certo-.
- Ma lo sai che sono bravo almeno in quello…-
- Te la cavi ma il tuo tempo mi serve comunque, lo devo registrare insieme
a quello degli altri. Domani consegnerò al re la tua richiesta di sfida…-
A quel punto pensai che Cort ancora non mi aveva preso sul serio che
stesse aspettando che ci ripensassi e m’incazzai…
- Ancora non l’avevi fatto? Che credevi che ci avrei ripensato?-
- No semplicemente non ho avuto il tempo di farlo, mi hai tenuto piuttosto
occupato durante la mia pausa pranzo mi pare principessa. Ma hai ragione
invece di stare con te sarei dovuto correre dal re e avvertirlo…-
Ripensando a come avevamo passato la nostra pausa pranzo mi addolcii, per
ripetere un’esperienza simile ero pronto a rinunciare a tutto quello che
avevo, figurarsi se rimpiangevo la mia richiesta di sfida. Oltretutto
avevamo saltato anche il pranzo per poter stare insieme e far saltare un
pasto a Cort è un altro miracolo in cui sono riuscito.
- No, no hai fatto benissimo Cort…-
- Ah mi sembrava di aver capito il contrario. Comunque stavo dicendo che
da domani non farai più parte del gruppo e quindi non sarai più costretto
a fare le stesse cose degli altri-.
- Vista la giornata faticosa che ho avuto potresti anche chiudere un
occhio però…- Mi azzittii appena mi accorsi di quello che avevo detto e mi
preparai a ricevere la scarica di botte o almeno la sfuriata di Cort, ma
niente di tutto ciò avvenne…
- Farò finta di non aver sentito…- Se fosse stato il Maestro mi avrebbe
preso per i capelli e con la mano libera mi avrebbe gonfiato la faccia di
schiaffi e di pugni per non parlare dei calci allo stomaco… stavo
cominciando a capire perché mi aveva scaricato ad All, non riusciva più ad
essere imparziale.
- Tu dici che la nostra strana relazione non deve interferire con il
rapporto allievo-maestro ma ti sei reso conto che da quando ci siamo
baciati la prima volta non mi hai più picchiato come prima?-
- Si vede che non me ne hai dato l’occasione-.
- Sì che te ne ho date, mi viene del tutto naturale farti perdere la
pazienza. Non mi hai più voluto menare seriamente vero? Negli ultimi mesi
al massimo mi hai dato qualche schiaffo quando tutti sanno che il minimo
che ci si può aspettare da te sono pugni e calci…- Solo in quella giornata
ero stato talmente tanto insolente da meritarmi di essere torturato per un
giorno intero oppure una bella punizione di quelle che ti lasciano puzza
di merda per una settimana intera. Ormai però Cort non riusciva più a
farmi del male perché si stava accorgendo pian piano di quello che provava
veramente per me.
- Se vuoi posso sempre rimediare mi dava una certa soddisfazione
picchiarti-.
- Sai non ho bisogno di sentirmi dire che mi ami, so che mi ami…-
- Ehi non esagerare, posso sempre rivedere la decisione di non picchiarti
più-.
- Va bene ma quando tutto sarà finito pretenderò da te delle risposte-.
Più che delle risposte pretendevo che me lo dicesse a parole, volevo
sentirgli dire ti amo.
- Tu non puoi pretendere niente principessa al massimo puoi chiedere-.
- Riuscirò a farti dire che mi ami Cort-. Lo guardai negli occhi e ci
potei leggere un nuovo sentimento, non c’era più solo affetto… peccato che
Cort fosse bravissimo a nascondere ciò che provava. Gli unici sentimenti
che mostrava erano la sua bastardaggine e la lussuria.
- Intanto cerca di riuscire a battere il tuo record di immersione…- Mi
indicò il trampolino da dove in genere ci si immerge. A malincuore mi
rispogliai di nuovo e stavolta Cort si girò per non guardarmi, stava
davvero cercando di seguire i consigli di All… è anche vero che da dove
stavamo ci potevano vedere pure dal castello. Una volta nudo mi diressi al
trampolino senza aspettare che me lo dicesse visto che era ancora voltato,
poi una volta accortosi che non gli ero più vicino si girò di nuovo dalla
mia parte. Anche da lontano però potevo sentire il suo sguardo su di me,
sembrava quello di un drogato che aveva appena fiutato la sua dose
giornaliera, stavo diventando la sua scimmia…
- Mettiti in posizione-. Allungai le braccia piegai leggermente le gambe e
inclinai appena la schiena in attesa che mi desse il via… che non
arrivava.
- Allora? Ci vuole ancora molto?- Gli chiesi un po’ scocciato dalla
posizione non proprio comodissima…
- Tutto il tempo necessario principessa…- A quel punto mi girai e lo
trovai seduto su una roccia intento a fissarmi con intensità il sedere.
Sorrisi sghignazzando…
- Necessario per cosa?... Beh potevi dirmelo prima… posso mettermi più
comodo?-
- Dipende da cosa intendi con più comodo…-
- Intendo questo…- Mi voltai e tornai in posizione solo inclinando
maggiormente la schiena e allargando le gambe, avrei fatto un pessimo
tuffo in quello stato ma non stavo certamente pensando a quello in quel
momento…
- Oh! Allora mettiti più comodo che puoi… penso che dovrai stare così
ancora per un po’-. Gli feci sentire la mia risata calda e poi feci quello
che non avrei mai immaginato di fare, soprattutto perché qualcun altro
avrebbe potuto vedermi. Mi afferrai le natiche e me le spalancai mostrando
a Cort quello che stava cercando di vedere fissandomi così intensamente…
- Ai suoi ordini Maestro…-
- Mi piaci quando fai l’obbediente… ma devo dire che mi piaci anche quando
fai l’impertinente… non sono sicuro che cosa tu stia facendo adesso…-
- Credo l’impertinente. Anzi ne sono sicuro Maestro…-
- Lo sospettavo… Sei deliziosamente arrossato principessa, sei appena
colorito sulle natiche ma più il mio sguardo si avvicina a quel
meraviglioso buco tentatore che ti ritrovi più diventi un’aragosta-.
L’infiammazione che avevo mi mandava a fuoco la parte eccitandomi ancora
di più e sono sicuro che Cort lo sapesse per questo si limitava al solo
guardarmi, era una nuova tortura fatta su misura per me. Più mi faceva
male e più lo volevo ma come diavolo ci riusciva? Mi pulsava da morire ma
non volevo altro che averlo di nuovo dentro di me e non c’era attimo che
passasse senza che maledissi All per averci interrotto.
- Chissà come mai eh?-
- Già!-
- Non è che sei stato tu…-
- Me lo ricorderei se ti avessi toccato quel meraviglioso culo che ti
ritrovi-.
- E’ già la seconda volta che chiami meraviglioso il mio sedere però mica
ti muovi a fare qualcosa di più del startene semplicemente seduto a
sbavarmi dietro come un maniaco… non vuoi vedere quanto mi si può ancora
arrossare prima di concedersi a te?- Cambiò posizione da seduto
evidentemente l’erezione che gli avevo fatto venire gli dava qualche
problema, ne fui più che felice… se ero al limite io lo era anche lui, non
avrebbe resistito ancora molto a non toccarmi…
- Buttati prima che mi venga in mente qualche punizione adatta alla tua
insolenza-. Resistette all’impulso di alzarsi e raggiungermi con mia
enorme delusione, ma non mollai subito…
- Devo proprio? Sto così comodo in questa posizione…- In realtà stavo
scomodissimo, ero in bilico e i polpacci stavano risentendo di tutto il
peso del corpo ma per lui questo e altro.
- Buttati Vanny-. Appena sentii il mio nome mi rimisi nella posizione
giusta e gli obbedii, non scherzavo mai con lui quando si faceva sul
serio, ci si poteva fare molto male…
- Subito-. Mi tuffai e cercai una volta ancora di superare i limiti del
mio corpo. Anche se ero stanco e dolorante quando riaffiorai dall’acqua
fui sicuro di aver fatto una buona prova, forse non la migliore ma davvero
nelle mie condizioni non mi si poteva chiedere di più.
- Come sono andato?-
- L’immersione è l’unica cosa che ti riesce, vorrei proprio vedere se hai
il coraggio di regredire anche in questo…- Ovviamente non mi lodò ma già
il fatto che non si fosse arrabbiato era la dimostrazione della mia buona
prova, bisogna leggere tra le righe per capire Cort…
- E’ un modo gentile per dirmi che sono stato bravo?-
- No, è un modo non molto velato per dirti che in tutto il resto sei una
schiappa e quindi devi migliorare-.
- Non ti sbilanci mai eh?-
- Dovrei elogiarti per qualcosa che ti riesce naturale? E’ come se ti
dicessi ma che bravo che sei ad essere così bello! Dove sarebbe il
merito?-
- Il merito è che sono bello e che sono bravo nell’apnea-.
- Sono doti naturali, dimostrami che fai miglioramenti nel corpo a corpo e
nei combattimenti in generale e allora forse ti dirò che sei stato bravo-
- Credo di avere almeno un merito però…-
- Ah sì quale?- Mi avvicinai a lui nudo e bagnato e gli strinsi l’erezione
che gli tirava i pantaloni come avevo stretta in precedenza l’elsa della
spada.
- Essere riuscito a farti eccitare tanto… non credo che dipenda solo dalla
mia bellezza questo portentoso risultato-. L’accarezzai sentendola pulsare
sotto le mie dita, spostai la mano all’interno de suoi pantaloni
toccandolo finalmente a pelle e lo sentii per un attimo sospirare…
- Hmmm forse hai ragione… ma ora metti giù le mani e pensa a rivestirti-.
Mi levò la mano e si allontanò un po’ da me giusto per mantenere una
distanza di sicurezza che io subito eliminai riportandomi ad un fiato da
lui.
- E se invece ci inoltrassimo nel bosco e riparati dagli alberi ci
divertissimo un po’?- Mi appoggiai al suo corpo per fargli sentire quanto
anch’io ero eccitato e quanto volevo che mi toccasse di nuovo in punti in
cui solo a lui era permesso arrivare…
- Non provocarmi principessa, non credo che tu abbia sentito quanto sono
eccitato veramente altrimenti avresti paura a farmi simili proposte…- Lo
tastai di nuovo per fargli capire che avevo capito bene e che morivo dalla
voglia di averlo…
- Paura? Non so più in quale modo chiederti di fare l’amore con me…-
- Se dovessi cedere non ti consentirei più di sfidarmi…- Levai la mano ma
non mi allontanai ero ancora talmente vicino che l’avrei potuto baciare in
bocca alzandomi sulla punta dei piedi.
- Ok niente sesso. So che da domani fino al giorno della sfida non vorrai
più avere a che fare con me… anche per questo mi hai mollato ad All no?-
L’avevo subito capito e sapevo che quello era l’ultimo giorno per poter
stare insieme almeno fino al giorno della sfida.
- Non posso negarlo …-
- Posso capirlo e domani forse riuscirò anche ad accettarlo ma ora non
vedo nessun impedimento che ci vieti di stare insieme…-
- Mi stai fottendo anche il cervello oltre all’autocontrollo, non riesco
più a dirti di no… tu e il tuo culetto incantatore fatemi strada per il
più vicino albero…- Gli saltai in braccio con le braccia intorno al collo
e lo baciai come avevo voglia di fare dall’ultimo bacio che mi aveva dato.
Emisi anche qualche gridolino di gioia che mi fece assomigliare ad una
donna…
- Sei perdutamente innamorato di me lo sai Cort?-
- Sta’ zitto ragazzino, non sfidare troppo la fortuna-. Mi zittì
tappandomi la bocca con la sua mentre mi trascinava dietro un albero per
nasconderci almeno in parte da eventuali curiosi. Quando tornai con i
piedi per terra mi incamminai verso il bosco più fitto, seguito da Cort a
pochi passi da me. Decisi di tornare nel posto in cui mi aveva allenato
con l’arco, c’erano bei ricordi lì, forse il vero inizio di tutto quello
che ero riuscito ad ottenere da Cort, il momento in cui il nostro rapporto
si era fatto più spinto.
- Sei stanco Vanny…- Lo ero, anzi ero distrutto a malapena riuscivo a
tenere gli occhi aperti e i piedi andavano avanti per forza di inezia.
Cercai di sdrammatizzare perché avevo paura che mi riportasse al castello
con la forza. Io volevo stare con lui…
- Da cosa lo hai capito? Mi sembrava che non avessi mai staccato gli occhi
dal mio sedere…-
- Vuol dire che l’ho visto dal tuo sedere allora…-
- A malapena riesco a stare in piedi…-
- Non ho mai visto il tuo viso tanto stanco…-
- Davvero non mi stavi guardando il sedere?-
- Principessa conosco il tuo corpo a memoria, non mi stai facendo vedere
niente di nuovo…-
- Beh prima mi parevi piuttosto interessato-.
- Prima mi stavi provocando-. Io non lo avevo provocato affatto
semplicemente mi stavo preparando per l’immersione… ero talmente stanco
che non mi andava neanche di ribattere.
- Sono distrutto…-
- Il sesso ti fa male-.
- Ah non è il tuo allenamento ad avermi distrutto?- Non sapevo neanch’io
cosa mi avesse sfiancato di più ma non avrei mai ammesso davanti a lui che
quello che avevamo fatto mi avesse stancato così tanto da non farmi
reggere in piedi. E poi l’allenamento non era stato affatto una
passeggiata!
- Sono stato molto più tenero delle altre volte, non sei proprio abituato
al sesso!-
- Beh sei qui per questo no?- Lo guardai malizioso e lui mi rispose con un
sorriso debole che sembrò essergli costato una fatica immensa. Sapeva di
non star facendo a dovere il suo lavoro e non gli era mai capitato, questo
doveva tormentarlo più di quanto dimostrava…
- Non proprio… sdraiati e riposati un po’-.
- Non ne ho bisogno-.
- O fai come ti dico o me ne vado…-
- Hai vinto… ma stenditi con me-. Mi stesi strattonandolo per i pantaloni
e quando si mise giù mi misi con la testa sulla sua spalla e con la gamba
sopra il suo corpo mentre con le mani gli accarezzai subito il petto…
- Ovviamente, non sono qui per vederti dormire sai?- Si strofinò sui miei
capelli assaporandone l’odore e la morbidezza per poi giocarci con le
dita. Piacevole ma ancora troppo poco per essere soddisfatto della
situazione…
- Ah no? E perché sei qui?-
- Per vederti dormire abbracciato a me, così posso scaldarti visto che né
tu né io abbiamo intenzione di rivestirti…- Mi accarezzò la coscia che
aveva addosso e mi riempì di baci la testa. Così già andava molto meglio
eravamo molto più vicini a quello che volevo…
- Potresti almeno levarti la maglietta… preferisco strusciare il viso
sulla tua pelle piuttosto che sulla stoffa-.
- Mi fa impressione vedere tutte le cicatrice che ho con te che sei la
perfezione fatta in persona…-
- Scemo te le bacerei tutte dalla prima all’ultima…- Gli baciai quella del
collo e poi quella del viso tanto per confermare la mia frase e poi tornai
tranquillo a fuseggiare sul suo petto. Infilai una mano nella sua
maglietta per poter toccare quella pelle che amavo tanto.
- Hai una pelle perfettamente liscia, la tua coscia sembra quella di una
donna eppure sei un uomo…- Mi accarezzò la coscia fin sopra il sedere per
poi ripetere il tutto all’infinito, ogni volta mi tendevo come una corda
di violino attendendo che si decidesse a darmi quello che volevo.
- Tu cosa desideri dalla vita Cort?-
- Nulla, non sono abituato a desiderare forse perché so che non ho
possibilità di scelta e quindi mi risparmio di illudermi-.
- Non hai neanche un sogno?-
- Sogno spesso di essere ancora un ragazzo quando non avevo altro che
cicatrici invisibili e sogno spesso di avere una vita differente da quella
che ho, poi mi sveglio e mi accorgo che la realtà è già stata decisa da
qualcun altro e non posso fare a meno di rassegnarmi. Così mi sono
abituato alla mia vita tanto da farmela piacere, non sono più un
ragazzino-.
- Cosa vorresti di più?-
- Nulla te l’ho detto, sono ricco quanto un nobile, posso avere tutte le
donne che voglio e ho il rispetto di tutti, tutto questo in cambio del mio
corpo e di un pezzo della mia anima. Bisogna sempre scendere ad un
compromesso…-
- Tu non sei felice vero?- Rimase in silenzio immobile come se la vita
avesse lasciato il suo corpo, quasi gli ripetei la domanda ma Cort mi
anticipò evitando di rispondermi. Ma tanto lo sapevo da me che non poteva
essere felice, come io non potevo esserlo se non c’era lui al mio fianco.
- E tu cosa desideri? Non dire me che è troppo facile-. Sarà stato anche
troppo facile ma era la verità. Da piccolo avevo desiderato diventare un
uomo e lo ero diventato e in quel momento l’unica cosa che mi mancava per
essere felice era lui. Non glielo dissi chiaramente ma la presi alla
lontana ma neanche troppo…
- Desidero poter avere questo… rimanere così con la persona che amo ed
avere ogni sua parte del corpo, mani che mi accarezzano i capelli, gambe
che intrappolano le mie, un braccio intorno alla vita con una mano che
scende a prendermi dolcemente, delle labbra che mi baciano la testa. Il
mio desiderio è poter vivere il mio amore, il mio desiderio è che tu mi
permetta di amarti come meriti, che ti lasci baciare ogni cicatrice, che
ti lasci annegare nel mio corpo fatto apposta per accoglierti. Quando
tutto questo succederà il mio desiderio sarà esaudito e sarò felice-. Di
nuovo il silenzio calò tra di noi, forse avevo esagerato ma io non sapevo
mentire e quella era la vera e unica risposta che avrei potuto dare. Poi
Cort tornò ad accarezzarmi la gamba e facendomi rabbrividire mi sussurrò
nell’orecchio parole che di provocante non avevano nulla a che fare…
- Non sono capace di farmi amare Vanny, sono stato cresciuto per farmi
temere e odiare. Rinunciaci…- Stavamo facendo un discorso serio come il
Vanny da lui pronunciato evidenziava. Per me era facilissimo amarlo mi
veniva del tutto naturale quindi ignorai la sua frase e mi concentrai più
sui suoi sentimenti che sui miei…
- Dopo aver assaporato i tuoi baci e le tue carezze come pretendi che
rinunci a te? Ogni tuo tocco è come se mi urlasse ti amo…-
- Io non ti amo Vanny, mi piaci e ti voglio bene, te ne voglio da quando
eri solo un bambino ma l’amore credo che sia qualcosa di diverso-.
- Tu hai semplicemente paura di amare Cort, ti posso assicurare che sei
fatto per amare me come io sono fatto per amare te…- Speravo davvero che
fosse solo paura, se era il sesso quello che cercava allora perché ancora
non mi aveva scopato? Non si ribellò alla mia affermazione ma mi baciò con
la lingua, un bacio ad occhi aperti per farmi vedere il fuoco che gli
ardeva dentro ogni volta che mi aveva vicino, probabilmente lo stesso che
avevo io.
- Sei la tentazione fatta in persona…- Mi leccò le labbra e poi mi spostò
per alzarsi, confuso rimasi a guardarlo senza fare niente per
impedirglielo, avevo paura che se ne stesse andare.
- Dove vai?-
- Torno subito…- Andò al lago, si spogliò della maglietta che inzuppò
nell’acqua e poi tornò da me.
- Che stai facendo?- Gli chiesi quando lo vidi strappare la maglietta in
lembi, ero talmente esterrefatto che ancora non mi ero goduto lo
spettacolo del suo dorso nudo che adoravo.
- Un’altra maglietta che mi rovino per medicarti…-
- Medicarmi?- Mi guardai per vedere se avevo qualche ferita ormai ero
talmente assuefatto al dolore da non accorgermene se fossi stato ferito
veramente ma non trovai nulla neanche un piccolissimo taglio.
- Hai il sedere sporco di sangue e la ferita della sanguisuga è ancora
aperta. E’ incredibile che con tutto il corpo a sua disposizione abbia
scelto il tuo sedere e poi quale parte! Se non te l’avessi tolta in tempo
ti sarebbe entrata dentro. E’ comico non solo saresti morto per una
stupida sanguisuga ma saresti stato anche sverginato da lei. Sarebbe stata
davvero una fine appropriata per te-.
- Ti stai divertendo vero?- Gli chiesi quando ritornò a mettersi giù al
mio fianco ancora ridendo fino a farsi scendere le lacrime dagli occhi.
Non c’era niente da ridere mi ero davvero spaventato e il fatto che non
avessi preso in considerazione la possibilità che quella cosa maledetta mi
potesse entrare dentro non rendeva più divertente la cosa…
- Perché tu no?- Mi ripulì con delicatezza la parte con la stoffa umida
facendomi rabbrividire di freddo, avrei voluto che fossero le sue dita a
ripulirmi non della sterile stoffa gelida…
- No!-
- Davvero?- Mise da parte la stoffa e come se avesse sentito i miei
desideri la sostituì con le sue dita abili che presero prima ad
accarezzarmi e poi a farsi più curiose vicino alla mia fessura. Alla fine
prese a stuzzicarmela finché non mi penetrò…
- Oh sììì-.
- Ora te la immagini quella sanguisuga che ti penetra l’interno? Ti sembra
ancora così tanto assurda come cosa?- Spinse il dito ancora più dentro
facendomi mordere le labbra per il piacere, aveva già imparato dove
toccarmi per farmi andare in paradiso.
- No…-
- La vorresti sentire che ti scivola dentro piano, umida che ti succhia e
che si gonfia dentro di te?- Forzandomi spinse anche il secondo dito che
andò a stimolare la stessa parte delicata. Lo morsi per soffocare il
momentaneo dolore finché non raggiunse il punto più sensibile del mio
corpo e cominciò a giocherellarci.
- Oh sììì! Gan! Dimmi che hai finalmente deciso di fare l’amore con me!-
Mi sdraiai sopra di lui per facilitargli il movimento delle dita che mi
stava facendo impazzire e poi così riuscivo anche a baciarlo meglio.
Sentivo l’aria fresca sul mio sedere bollente e mi sentivo così spalancato
da poter raccogliere in me il mondo intero… e volevo Cort.
- No, avevamo detto di divertirci no?-
- Allora per l’amore di tuo padre, spogliati…- Lo volevo nudo per
toccargli la magnifica erezione che sentivo strusciare sulla mia gamba ma
anche per vederlo semplicemente com’era, la differenza così netta dei
nostri corpi, l’ovvietà della loro funzionalità, volevo che si vedesse e
che mi vedesse.
- Non ho un padre quindi credo proprio che continuerai ad essere tu
l’unico nudo tra noi due. Lo trovo maledettamente eccitante…-
- Bastardo!-
- Sì è vero lo sono, pensavo che l’avessi capito dopo tutti questi anni.
Sciogliti i capelli…- Portavo i capelli legati da un laccetto ogni volta
che avevo lezione per non avere noie e la coda che ne usciva era
praticamente un batuffolo di riccioli lanuginosi. Cort me lo strappò
facendomi scendere i capelli come una cascata intorno al viso…
- Perché?-
- Con i capelli sciolti dai un’immagine di te talmente lussuriosa e
lasciva da farmi venire solo guardandoti e poi adoro farci l’amore con le
dita… non posso fare a meno di passarci in mezzo le mani e intrappolarle
nei riccioli…- Me li prese a ciocche con la mano e fu davvero come se ci
facesse l’amore… godetti di quelle carezze come godevo dell’intrusione
dentro di me…
- Basta che con l’altra mano mi soddisfi come voglio io…-
- Ragazzino viziato…- Lo ero eccome e avevo tutte le intenzioni di
dimostrarglielo… per esempio chiedendo di più sempre di più e che per Gan
che si muovesse di più con quella mano mentre quelle labbra dovevano
esistere solo per baciarmi e quel corpo per riscaldarmi. Quell’ultima
serata doveva essere indimenticabile per entrambi un’occasione per
annullarci in noi stessi; al domani ci avremmo pensato solo una volta
arrivato… speravo di arrivarci con Cort ancora al mio fianco, abbracciati
e a coccolarci fin quando il dovere non ci avesse reclamato e, una volta
tanto, incredibilmente Cort sembrò d’accordo con me. Dormimmo all’aperto
fino a quando il sole non ci riportò alla realtà e nonostante la scomodità
del posto e il freddo della mattina mai notte fu più ristoratrice di
quella e nessun bacio fu più bello di quello che mi diede appena sveglio…
mi sentii davvero la sua principessa e lui il mio bellissimo orco cattivo.
Aveva fame di me e io mi lasciai mangiare con piacere sciogliendomi in
esso… Già detto che aveva imparato sin da subito come stimolarmi per farmi
perdere il controllo? Ma che lo dico a fare è ovvio che ne fosse capace
visto che è il compagno che il ka mi ha destinato fin dalla nascita…
Continua…
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