DISCLAMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

 

DEDICHE: Questa dedica è super speciale!! Oggi ringrazio e dedico questo capitolo alla mia sys sperando che le piaccia, a Najka-padroncina-sensei per avermi aiutato con il titolo della ficci, alla mia rucolina Gyh per allietare la sua infermità forzata (buona guarigione tesoro!!^^) ad Aurora per aver sempre commentato questa ficci (sperando che non sveli a nessuno il mio nascondiglio ç___ç), a Chikara e Carol per farmi sempre restare a bocca aperta con le loro ficcine.  A Mel per essersi presa una responsabilità enorme (sappi che sono molto impegnativa!!^///^), a Caska per essere sempre così dolciosa!! Infine a Ely per la splendida fic che ha scritto, per avermi dato forti emozioni come non mai, ad Eliana perché anche se non ci sentiamo spesso resterà per sempre una mia cara amica (e ricordati ficcinaaa!!é__è), ad Aimi per la splendida notizia (ti ricordi, quale vero??? è__é), Masha per le dolcissime fic che sempre scrive, un vero toccasana per il mio cuoricino, alla piccola Kimi per essere sempre così dolce con me, Paine per la sua voglia interrotta di mie ficcine (si, non preoccuparti ti mando le nuove fic appena postate ^^). Per la mia  (e solo miaaa >__<) Tes che in un modo o nell’altro mi lascia sempre commossa, e per ultima ma non meno importante Silene perché si ricordi che io aspetto suo notizieeeee ç__ç

 

NOTE:ehm, suvvia ^^""" portate ancora un po' di pazienza!! Siamo giunti all'ultimo capitolo, dai, nascondete le lance, i fucili, la dinamite ^^"""""" Ora sistemerò tutto, da brave ragazze… su, mettete via tutto!! ^^""""""" E leggete questo ultimo capitolo, buona lettura. Inoltre per il finale mi sono ispirata ad un fumetto spero che vi piaccia!!!^^

 

 

COME CUOCERE UNA VOLPE

 

XIV Parte

 

di Lucy

 

 

Kiminobu uscì dalla camera e tutti i ragazzi si voltarono verso di lui, il ragazzo si sedette sulla poltrona di casa Akagi, si passò due dita sugli occhi per scacciare via la stanchezza.

Tutti rimasero in silenzio.

"Come sta???" chiese Nobunaga guardando il ragazzo più grande che strinse le mani in pugno, cercando di calmarsi.

"Male... gli ho dovuto somministrargli un calmante, ora riposerà" parlò mesto Kogure "è stato un vero miracolo che voi due l'abbiate visto..." mormorò guardando Ayako e Ryota che si abbracciavano sul divano.

"Già, è stato per puro caso... mi sembrava strano. Era triste e camminava come un automa..." disse la riccioluta stringendosi al play maker.

"Ma si può sapere che cosa gli è successo???" domandò Akagi con le braccia incrociate al petto, cercando di mantenere il sangue freddo.

Dopo alcuni minuti Kogure che aveva abbassato il capo per trovare delle parole adatte, poi rispose con voce carica di rabbia "……in stato di dormiveglia mi ha detto che Rukawa aveva scommesso di riuscire a conquistarlo! Di aver fatto tutto per puro divertimento... solo questo ho capito..."

Nobunaga guardò il senpai, non poteva crederci!!  Sapeva bene che Rukawa non aveva rispetto per nessuno, ma da qui ad usare l'amore per ingannare un'altra persona… ce ne voleva!!!

Non riusciva a crederci!!

Era il colmo!!!

"MA IO LO FACCIO A PEZZI!!!!" gridò Ryota alzandosi dal divano e stringendo le mani a pugno, cerando di calmare la sua ira.

"COME PUO' AVER FATTO UNA COSA DEL GENERE!!!" e stava per uscire quando Ayako lo prese per mano e l'abbracciò a se, cercando di calmare il suo ragazzo il quale, tremava dalla rabbia.

"Parla piano altrimenti Hana si sveglierà!!" esclamò Akagi.

Ma anche lui avrebbe molto volentieri spaccato la faccia a quel Rukawa.

"Ma cosa facciamo??" chiese Ayako che era ritornata con il suo ragazzo sul divano.

“Dobbiamo aspettare che Hana si riprenda, era ancora in stato di shock e credo che siamo solo all'inizio. Non ha ancora pianto..."

"Vorresti dire che..." sussurrò Nobuanga.

"... si, che Hana ama davvero la volpe! Altrimenti non sarebbe rimasto così sotto shock nel sentire quelle parole..."

Finì Kogure prendendo la tazza di the che Koshino gli porgeva.

"Raga i devo andare!!!" esclamò Kyota andando via, lasciando i ragazzi soli.

Ora andava dal suo amore, forse lui avrebbe potuto fare qualcosa.

 

Nell'oscurità della stanza Hana aveva sentito tutto il discorso dei suoi amici. Lentamente si mise su un fianco e si portò le coperte fin sopra la testa, quell'oscurità gli dava un senso di protezione, non capiva ma l'essere al buio ora gli piaceva.

Proprio a lui, che amava il sole e la luce.

Eppure ora si sentiva bene in quel bozzolo triste. Si perché tutto attorno a lui gli ricordava la tristezza, e lui era infelice… forse così si sarebbe fatto coraggio.

 

Non posso crederci... eppure mi fidavo di Kaede…

Certo all'inizio l'odiavo, non volevo a che fare niente con lui, eppure quando mi si è avvicinato... ho lottato contro me stesso... contro ciò che non volevo provare, eppure... quella sera nella baita...

……è stato dolce con me, ogni sua carezza era elisir d'amore per il mio corpo...

Ciononostante... mi ha ingannato, sempre!!

SEMPRE!!!

MALEDIZIONEEE A ME!!!!!!COME HO POTUTO FIDARMI DI LUI!!!

Non posso ancora crederci... eppure l'ho sentito con queste mie orecchie...

 

***** FLASH BACK ************

 

"Hana, il signor Rukawa vuole parlarti!!" disse Akito rientrando in cucina con un dolce sorriso che si cristallizzò vedendo la faccia di Hana.

Il ragazzo era rimasto stravolto nel sentire il nome del padrone di casa.

"Hana, stai male???" chiese preoccupato, vedendolo boccheggiare piano mentre cercava di ritrovare la parola.

"Ma per caso..." riuscì a dire "suo... figlio si chiama... Kae..."

"Kaede, si è questo il suo nome!! Perché?? Lo conosci??" domandò curioso Akito, anche se una piccola idea gli si affacciava alla mente.

"Eh?? Si, ora vado!!"

"Ok. Ti aspetta nello studio!! Appena esci dalla sala pranzo, gira sinistra terza porta!!!" gridò Akito per farsi sentire dalla testa rossa.

 

Hana invece era tutto contento, forse poteva incontrare la sua kitsune!!! Sorrise felice nel immaginarsi la scena: lui che entra nello studio e davanti a se il suo volpacchiotto. Lo sguardo blu meravigliato e stranito… e lui tutto sorridente avvicinarsi al suo datore e ringraziarlo per i complimenti ricevuti.

Si.

Sarebbe stato magnifico!!

Passò davanti ad una porta...

 

"COSAAA MA SIETE IMPAZZITI!!!???"

La voce di Mitsui si disse il rossino, fermandosi.

Non capiva ma voleva ascoltare... tuttavia la sua mente gli gridava di andarsene, di non restare in ascolto.

" Ma...?? C'è un ma… vero Akira???" questo è Maki, chissà di cosa stanno parlando??

Non capisco...

"Si... io avevo interrotto la scommessa!! Sapevo che era sbagliato far del male ad Hana, così lo interrotta... ma Kaede voleva avere una rivincita sul rossino..."

Il sussurrò di Akira fu come uno sparo per Hanamichi che chiuse un attimo gli occhi……

No, non poteva essere.

Prego mentalmente di sbagliarsi.

"Ok... e tu Kaede" nuovamente Maki parlò ma per Hana oramai non c'era via di scampo…… la volpe l'aveva ingannato.

Sentì il mondo infrangersi sotto i suoi piedi, il suo cuore cessò di battere, mentre i suoi occhi si spensero definitivamente.

Kaede si era preso gioco di lui.

Era sotto schok quando la porta si aprì e davanti ai suoi occhi di presentò Mitsui.

Tutti rimasero in silenzio…

Per Hanamichi si trattava di un incubo... si sentiva male, tradito da chi amava di più.

Aveva scoperto che la sua volpe... l'aveva usato... solo per una rivincita su di lui.

 

*********FINE FLASH BACK************

 

 

Perché mi sono fatto fregare!!!

Dannazione!!!

Io… mi sono fidato di lui e lui... lui ha tradito la mia fiducia!!!!

Sono solo un idiota che si lascia fregare dagli altri, ecco... non so buono neppure di capire quando un ragazzo vuole divertirsi con me!!!

Inizio a ridere piano non voglio che mi sentano... mi viene da ridere, sono stato messo in sacco un altra volta.

E questa volta mi sono fidato ciecamente di Kaede...

 

Il ragazzo si mise supino, un braccio a velargli gli occhi ormai segnati dalle lacrime che si mischiavano alla sua risata triste.

Non poteva ancora crederci, era più forte di lui.

Ma era inevitabile, la sua volpetta l'aveva usato solo per una stupida scommessa.

Nella sua mente ritornarono a galla i ricordi dalla sua fuga da Tokyo, dal suo scappare da quella città per rimettersi in sesto…… dalla partita di basket alle prime risse, alla serata in discoteca…… a quel strano comportamento di Rukawa.

Tutto passò nella sua testa e con quei ricordi finalmente si addormentò, sognando quei giorni felici ma colmi di bugie.

 

 

Kyota arrivò a casa Rukawa dopo diversi minuti.

Aveva parlato con Maki al cellulare ed ora si trovava davanti alla casa della volpe.

Senza tante cerimonie suonò il campanello e venne ad aprire un biondino, che gli sorrideva tristemente. Egli lo accompagnò lungo un corridoio per poi indicargli una porta.

Appena entrato fu abbagliato dal sole che entrava dalla finestra.

I suoi occhi si posarono su Maki che appena lo vide gli andò in contro, e prendendolo per mano lo trascinò su una poltrona.

Nobunaga iniziò a tremare dalla rabbia.

Tutto quel silenzio non gli piaceva, poi posò finalmente i suoi occhi su tutti loro, ma quando si posarono su quelli di Sendo…… il porcospino abbassò gli occhi.

"Mi spiegate cosa diavolo è successo???" esclamò Kyota stringendo la mano del suo ragazzo, cercando di tranquillizzarsi.

 

Kaede che era rimasto immobile davanti all'arrivo del moretto, si alzò e scostandosi una ciocca dal volto.

Nobunaga poté vedere lo zigomo nero di Rukawa il quale, si diresse verso la grande finestra cercando un po' di calore.

Akira alzò gli occhi e cominciò a raccontare ciò che era successo quel pomeriggio. Raccontandogli della scommessa e del pegno in caso di perdita.

Per tutto il tempo Kyota ascoltò shockato quel racconto, per poi esplodere.

"COME HAI POTUTO GIOCARE CON I SENTIMENTI DI HANA!!! SEI SOLO..." ma prima di riuscire a dare un pugno a Rukawa che impassibile lo guardava, Maki bloccò il suo ragazzo.

"Calmati Nobu-chan, coraggio!!"

"Io... ti odio... l'hai distrutto Rukawa... completamente..." bisbigliò Kyota con gli occhi carichi di disperazione, lucidi di lacrime… per il male causato. Le braccia forti di Shinichi gli tenevano le braccia al petto, stringendolo a , calmandolo.

Kaede strinse i pugni ed uscì dalla stanza.

Non sapeva cosa fare…

Hana non gli aveva creduto ed infondo sapeva che era lecito, era stato giocato per due volte consecutive…… come poteva fargli capire che quel gioco si era trasformato in vero amore???

Come??

Chiuse gli occhi e richiamò a se l'immagine del volto sempre allegro del suo Hanamichi. I suoi sorrisi, quelli che regalava solo a lui, così diversi da quelli che donava a tutti.  Gli occhi ridenti, la voce allegra, le risse che poi si trasformavano in strusciamenti vari… i baci, le carezze… l'unione della loro anima, dei loro corpi e dei loro cuori.

Poi il suo sguardo spento, quel sorriso falso, la voce triste, ma soprattutto lo sguardo carico di odio e disprezzo.

Appoggiò il pugno contro la parete della biblioteca, per poi posare la sua fronte su di esso cercando di calmarsi. Di trovare una soluzione per riavere tutto di nuovo.

L'altro braccio teso, tremante di rabbia per se stesso… la mano si strinse in pungo mentre i denti mordevano il labbro.

Chiuse gli occhi con forza.

Ma non c'era nessuna soluzione…

…lui l'aveva ferito troppo… gli aveva spezzato il cuore…

Come avrebbe potuto riavere tutto, se era lui stesso la causa dell'infelicità del suo amore??

 

"Cosa pensi di fare???"

 

Kaede si girò verso quella voce che dolcemente gli aveva insegnato le regole del basket e tutti i trucchi per un buon canestro, ed incontrò gli occhi un po' tristi di Akito.

"Non lo so" bisbigliò piano Kaede che immobile vide il biondino avvicinarglisi.

"Se tu davvero lo ami… devi trovare il modo che lui ti ridia la sua fiducia..." così dicendo gli posò una mano sulla spalla.

Il moretto posò la fronte contro la spalla di Akito.

"Ma come??"

La mano di Akito gli accarezzò la testa, in un gesto che riportò alla mente di Kaede i vecchi ricordi, di quando da ragazzino giocava con lui.

Una mano diafana si strinse alla giacca nera del ragazzo, mentre il corpo del moretto iniziò a tremare lievemente.

"Non lo so..." rispose Akito avvolgendo con un braccio le spalle di Rukawa che come se fosse tornato bambino si lasciò cullare da quel tepore.

Ma il suo corpo e la sua mente, gli urlavano che non era lo stesso calore di quando stava con il rossino.

 

 

Un raggio di sole s'infranse sul tessuto della tenda, dando inizio ad un nuovo giorno, colmo di vita, di lavoro, e di spirito di rivalsa.

Hana scese dal letto, aprì le tende e i primi raggi del giorno l'accecarono. Si lasciò blandire da quel tepore, per poi aprire la finestra e ricevere a pieno quel calore inebriante che gli scaldava il viso.

Sorrise amaramente.

"Coraggio Tensai!!!"

Dette quelle due parole iniziò a vestirsi.

Il suo cuore era più leggero dopo il pianto del giorno prima, anche se gli doleva ancora tantissimo, ma sperava che si ricomponesse al più presto.

Con calma aprì la porta della stanza, trovando davanti ai suoi occhi una scena dolce, che gli fece capire che dopo tutte le sue sparate di genialità, dopo le sue battute…… dopo tutto…… aveva trovato dei veri amici.

Sorrise dolcemente.

Ayako era abbracciata a Ryota che la stringeva a se, mentre l’altro braccio era appoggiato al bracciolo del divano e faceva da cuscino al play maker. Dall'altra parte Akagi dormiva a terra con la testa posata sulle braccia ed esse sul tavolino basso, le gambe lunghe erano incrociate  sotto di esso.

Invece Kogure e Koshino si erano appisolati sull'altro divano.

Il quattrocchi su un bracciolo con le gambe posate a terra, ed il piccolo scorbutico aveva messo sul divano le gambe e la testa era appoggiata ad un cuscino.

Sorrise ancora.

E con passi lenti entrò in cucina.

 

"Buongiorno!!"

"Ayawaaaaaaaa!! Giorno..." ripose Ryota sbadigliando coprendo in ritardo la bocca con una mano.

Intanto Hanamichi versava il caffè nelle tazze.

"Ciao Hana..."

"Buondì Ayako!!" sorrise dolcemente alla ragazza per poi salutare con un sorriso gli altri che la seguivano, ammaliati dell'odore del caffè forte.

"Giorno... ehm... come va???" chiese Kogure togliendosi gli occhiali per poi ripulirli con un angolo della maglia.

Il rossino chiuse gli occhi restando un secondo in silenzio, e quando li aprì sorrise amaramente.

Non poteva mentire loro.

"Diciamo che me ne sono fatta una ragione, e poi..." guardò tutti i suoi amici "ho deciso che ritornerò a Tokyo"

Tutti restarono allibiti a quelle parole.

"Come sarebbe a dire??" disse Ryota stringendo i pugni, non voleva perdere quella testa matta! Era incredibile eppure si era affezionato in poco tempo a quel rossino.

"Scappi ancora..."

Parlò Hiroaki incrociando le braccia ed appoggiandosi allo stipite della porta, la sua voce era fredda come quelle due parole.

Gli occhi di Hana si allargarono, per poi restringersi pericolosamente.

"Cosa vorresti dire Koshino??"

"Che sei un vigliacco!"

"Ma bella questa!! Io sarei un vigliacco?? Allora cosa dovrei fare?? Restare qui per essere preso in giro da quella volpe???!!" gridò Sakuragi con tutta la rabbia che aveva in corpo.

Ma il suo cuore sapeva che il ragazzo aveva ragione.

Lui voleva solo scappare per dimenticarsi della volpe, per non dover soffrire nel vederlo nuovamente.

Gettò per terra lo straccio che aveva in mano e con passi veloci uscì dalla cucina per dirigersi in camera.

Doveva calmarsi.

"Hiro hai esagerato..."

"Lo so, Ayako, ma... non è giusto che lui se ne vada a causa di Rukawa! Dovrebbe essere Rukawa ad andarsene, non Hanamichi..."

"Ma… se lui ha deciso così..." disse Ryota  "non possiamo fare altro..." terminò per lui Kogure che gli dispiaceva molto per il suo nuovo amico.

 

In poche ore Hanamichi preparò la sua roba e si recò in stazione dove i suoi amici lo aspettavano.

La stazione a quell'ora non era piena e quindi potevano salutarsi senza problemi, senza dover per forza fare tutto in fretta.

"Allora ci sentiamo ragazzi!!"

Esclamò Hana guardando Nobunaga abbracciato a Maki, Mitsui mano nella mano con Kogure, Ayako appoggiata al petto del piccolo playmaker, Akira e Koshino vicini mentre le loro mani si sfioravano. Ed infine Akagi e Uozumi, e la piccola Haruko che accanto al fratello si guardava attorno alla ricerca di una persona.

"Si, ci sentiremo e poi ti verremo di certo a trovare a Tokyo!!" parlò sorridendo Akira cercando di mascherare la sua tristezza.

"Si!! E mi raccomando porcospino niente più scommesse!!!" rispose ridendo Hana allegramente come se niente fosse successo.

"Hana... sei sicuro di..." mormorò Kiminobu.

Il rossino guardò il quattrocchi serio.

"Si, è meglio così!! Inoltre non date a nessuno il mio nuovo numero di cellulare!!" ordinò.

"Va bene ma NON GRIDARE!!" dicendo ciò Ayako diede una sventagliata in testa al ragazzo e tutti iniziarono a ride.

E l'interessato… l’interessato si massaggiava la parte lesa.

"Strega..."

"TI HO SENTITO SAI!!??"

"Come hai chiamato la mia Ayakuccia!!!!!???" gridò Ryota scattando verso l'amico e cercando di farlo a fettine, ma l'annuncio del treno in partenza salvò il rossino.

"Bene ora vado!! Statemi bene e venite ogni tanto al Sakura!!!"

"OK!!!" gridarono Ryota e Mitsui mentre assieme agli altri iniziavano a salutare Hana.

Il treno si mosse da prima piano poi sempre più forte fino a scomparire dietro l'orizzonte. Ora non visto da nessuno Hanamichi si lasciò sfuggire una lacrima, ma una sola.

Era pronto per riniziare con la sua vera vita lontano da quel cuore che ancora apparteneva a Rukawa.

 

 

Per l'ennesima volta Kaede ricompose il numero e nuovamente la voce metallica gli rispondeva fredda come un acquazzone: "il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile"

Sbuffò lanciando sul divano quell'aggeggio.

Si chiese per la milionesima volta se era davvero finita... se tutto ciò che avevano condiviso era destinato perdersi nelle pieghe del tempo.

Si massaggiò la fronte, e si mise a guardare fuori dalla finestra del soggiorno.

Il sole era ricoperto da delle nuvole come a voler testimoniare la fine del suo amore.

Scosse la testa.

Da quando in qua era così romantico???

 

"Kaede..."

 

La voce di Akito lo chiamò con tono urgente.

Il moretto sbuffò, e si girò verso il ragazzo più grande, con sua grande sorpresa negli occhi di quest'ultimo vi lesse tristezza.

"Hana... Hana è partito..."

Il volto rimase come sempre impassibile, ma le sue iridi si allargarono a quelle tre parole dette in fila.

Akito si avvicinò al grande tavolo della stanza e toltosi la giacca nera, la posò sulla spalliera della sedia, stando ben attento di non sciuparla. Il suo torace era avvolto da una candida camicia, che metteva in risalto i suoi muscoli, invece i pantaloni si sposavano perfettamente con il resto del suo corpo.

Kaede restò un attimo fermo per poi avvicinarglisi e posare la testa sulla spalla dell’altro che dolcemente l'abbracciò.

Il volpino posò le sue mani sulla vita muscolosa dell'altro, iniziando ad accarezzarla con i pollici, intanto le sue labbra si erano mosse ad incontrare la pelle bianca del collo, baciandola piano, assaggiandola, accarezzandola lentissimamente.

Akito da parte sua iniziò a baciargli l'orecchio ma prima di perdere definitivamente il controllo sussurrò pianissimo.

"Sei sicuro??? Lo sai, mi sei sempre piaciuto, ma devi capire che se andiamo avanti tu diventerai mio, mio e di nessun altro..."

Kaede irrigidì i muscoli ricordando che anche lui aveva detto al rossino una frase del genere… e di colpo, il suo amore per quella testa calda lo travolse come una tempesta.

Si staccò da lui e guardandolo negli occhi parlò calmo.

"Ho sbagliato..."

"Lo so... tu ami Hana..."

Una tristezza velò il suo volto mentre  denti tormentavano il labbro, mordendolo piano come se quel gesto lo punisse per aver fatto del male al suo amore.

"Senti... ma chi te la detto???" mormorò Rukawa ricordandosi che quando aveva chiamato lui il cellulare era spento.

"Mi ha chiamato un attimo fa!!"

Kaede alzò un sopracciglio.

"Ha cambiato numero..."

"Dammelo!!!"

Esclamò autoritario, la luce della vittoria rinasceva nei suoi occhi ma quando il capo di Akito accennò no… quella piccola luce divenne rabbia.

"Perché diavolo..." ma venne interrotto dalla voce dolce del biondino.

"Mi dispiace… ma mi ha fatto promettere di non dartelo..." si passò una mano tra i capelli biondi per poi aggiungere "vado a preparare un the..." stava per uscire dalla porta quando si fermò.

"Lascio qui la giacca!!"

Sorrise verso il volpino, che capì subito e non appena il biondo fu uscito iniziò frugare nelle tasche della giacca.

Prese il cellulare e cercò il numero.

"Eccolo... dunque..." con mano veloce scrisse il numero sul suo cellulare e corse fuori di casa.

Appena uscì si trovò di fronte tutti i ragazzi tra cui anche la babbuina che non appena lo vide diventò rossa come un peperone.

"Rukawa lui è appena partito..." disse atono Ryota, che ancora non poteva perdonare il volpino per il dolore causato al suo amico.

"Nh... lo troverò!!" rispose semplicemente.

Prima che tutti riuscissero a fermarlo il playmaker diede un pugno a Rukawa il quale, cadde a terra non aspettandosi tale forza. Distrattamente si passò il dorso della mano sul labbro spaccato, ripulendosi il sangue che fuoriusciva.

"Finito?? Ed ora scusate, ma devo recuperare una scimmietta!!"

Tutti restarono un secondo interdetti.

Insomma, non si sarebbero aspettati un tale comportamento da parte del glaciale Kaede Rukawa!!

"Ti accompagno alla stazione!!"

Esclamò, sorridendo Sendo portando con se Hiroaki che titubante lo seguì verso la vettura. Rukawa ebbe il tempo di fare solo un passo che sentì due braccia leggere stringersi attorno alla sua vita, ed un viso che si appoggiava alla sua schiena larga.

Il ragazzo restò immobile per pochi attimi, come si girò si ritrovò appiccato Haruko che tutta rossa si alzò sulle punte dei piedi dicendo: "Rukawa... di…diventa il mio.... ragazzo...."

Tutti restarono ammutoliti davanti a tale sfacciataggine, persino Takenori si chiese se quella poteva davvero essere sua sorella.

Gli occhi di Kaede divennero due lastre di ghiaccio.

"Scordatelo..." la voce dura come il marmo "piuttosto che stare con te mi faccio prete...."

Una lacrima solcò il volto della ragazza.

"Hana è un'infinità di volte migliore di te..."

Altre lacrime sgorgarono dagli occhi scuri, bagnando le guance e sciogliendo il trucco.

"Ma... io... io... ti amo..." bisbigliò ormai conscia che Rukawa non l'avrebbe mai amata.

"Ami??? E cosa di grazia??!! Solo la mia immagine!!!"

Finì secco, lasciando la ragazza con le mani al volto, purtroppo in cuor suo sapeva da sempre che Rukawa amava il rossino.

Il trucco sciolto le colava dal volto formando una maschera di colori troppo forti, mentre dal naso del muco le colava piano. Alzò il volto verso la schiena del ragazzo che si allontanava di corsa per raggiungere il suo vero amore.

"Ma perché... perché... proprio quel odioso rossino!!!"

Gridò con rabbia.

"Mi fanno schifo!!!"

Se ne uscì, lasciando di stucco tutte le coppiette che la circondavano.

Una mano si posò veloce sul volto tutto sporco.

Gli occhi marroni si spalancarono, e lo sguardo duro di Takeori la trafiggeva.

"Sei tu che fai schifo!! L'amore è amore!!!" detto ciò si voltò e se ne andò assieme agli altri, lasciando la ragazza sola a ripensare alle sue parole. Haruko rimase lì a riflettere sulle parole del fratello.

Purtroppo, per lei era difficile, se non impossibile comprendere il significato di quella frase. Il suo cervello troppo chiuso, non le permetteva di comprendere la cosa più facile del mondo: amore è sempre amore in qualsiasi forma e aspetto.

 

Il rumore di piatti e stoviglie.

L'allegra musica del coltello contro il tagliere, il vapore denso che scivolava nella grande cucina portando con il profumo di tutte le prelibatezze, che il chef cucinava con tanto amore.

Mani veloci e aiuti cuochi si davano da fare per far si che tutto fosse pronto in tempo per la grande ambasciata.

Solo in un angolo della cucina, un rossino si dilettava nel mescolare con forza la crema per un dolce, mentre sul ripiano tutti gli ingredienti erano stati dimenticati aperti.

Il volto sempre allegro, ma negli occhi una luce triste si mostrava ogni tanto per poi sparire sotto la falsa allegria.

I coniugi Sakuragi sapevano bene che se il figlio era tornato così presto era perché era guarito dalla ferita del suo cuore, eppure sembrava distante, triste, come se non tutto fosse finito.

Sakura si avvicinò piano al rossino.

"Hana..."

"Si, mamma??" chiese sorridendo allegramente, non poteva far preoccupare i suoi genitori!!

"Se mescoli ancora un po' quelle crema diventerà durissima"

Gli fece notare la donna, con una mano prese la terrina e l'appoggiò sul tavolo.

"Mi dici cosa ti sta succedendo???"

"Nulla!!" rispose abbassando lo sguardo.

"Capisco..." mormorò la donna mordendosi piano il labbro per poi contrattaccare "a proposito… perché hai chiesto come si cucina una volpe???"

Il ragazzo sussultò di colpo, non si aspettava quella domanda!!

"Co…cosa???"

"Prima stavi borbottando su come cucinare una volpe!!"

"Io veramente...."

Si guardarono negli occhi per alcuni istanti……

Poi Sakura se ne andò, avendo capito che il suo ragazzo si sarebbe confidato con lei più in avanti…… anche se... anche se aveva la strana sensazione che il suo Hana-chan si fosse innamorato!!

 

"Prego da questa parte!!" disse il cameriere con la sua divisa nera, accompagnando tre ragazzi ad un tavolo libero.

I tre seguirono l'uomo, mentre gli occhi di tutte le ragazze e pure di qualche ragazzo si posavano rapidi sui di loro.

I tre giovani, per l'occasione, si erano vestiti in maniera impeccabile anche se non elegante.

Sembravano dei modelli mentre passavano rapidi tra i tavoli.

I loro corpi si muovevano dolcemente, come trasportati da della musica, incatenando a se più sguardi possibili.

Arrivati davanti al tavolo ordinarono velocemente.

"Dai Kaede stai calmo!! Ora siamo qui!!" disse Akira sbottonando il terzo bottone della camicia azzurrina. Facendo sospirare alcune ragazze, e allo stesso tempo, ingelosire un Koshino incavolato nero.

"Nh!"

Akira guardò l'amico, poi prendendo la mano del suo ragazzo iniziò a parlare.

Ad Hiroaki non piaceva quella posizione.

Si vergognava a tenere per mano, in pubblico, il proprio ragazzo.

Sbuffò un po' irritato, ma accontentò Akira che sorridente fissò i suoi occhi su quelli blu di Kaede.

"Hai già pensato cosa gli dirai???" domandò il porcospino sfoggiando il suo miglior sorriso, facendo quasi svenire tre ragazze sedute in un tavolo accanto al loro.

"Nh..."

Sendo sospirò ma prima di riuscire ad aggiungere qualcosa Koshino iniziò a parlare tranquillamente.

In fin dei conti lui e il volpino erano simili!!

"Dovrai usare le tue carte al meglio... " occhiataccia da parte di Rukawa che non fece fermare il piccoletto "... ma sopratutto devi riconquistare la sua..." ma prima di riuscire a terminare il discorso arrivò il cameriere con le ordinazioni.

Tutti e tre iniziarono a mangiare in silenzio.

Finito il pranzo a Kaede venne un idea.

"Cameriere mi mandi il cuoco" disse asciutto, anche se un luccichio brillava nei suoi occhi blu come il mare baciato dal sole.

L'uomo lo guardò e sparì subito in cucina.

Alcuni attimi dopo un uomo alto e con occhi fieri si presentò davanti ai tre. Kaede restò un attimo seccato, ma capì subito: l'uomo che si trovava davanti, altri non era che il padre del suo rossino.

"Ditemi, cosa posso fare???" chiese gentilmente il signor Sakuragi.

Koshino e Sendo fissarono Kaede, che con quel suo silenzio portò su di se gli occhi del cuoco.

Pochi istanti e l'uomo capì tutto.

Sorrise a Kaede, poi con voce calda e dolce rispose.

"La volpe...."

Sorrise ancora di più.

"Se cerchi un certo rossino lo trovi al campetto da basket a *****" e diede una pacca alla spalla del moretto che subito si alzò, lasciando ai suoi amici di pagare il conto.

Ora, lui doveva andare dal suo do’aho.

Il signor Sakuragi entrò in cucina e sorrise alla moglie.

"Mi sa che la volpe è già cucinata!!"

Esclamò semplicemente, mentre l'identica espressione si formava anche sul volto di Sakura. La donna ritornò ai fornelli, ormai era sicura: il suo ragazzo si era innamorato.

 

Hanamichi correva da una parte all'altra del campo da gioco.

Dribblando finte immagini della sua mente, per poi immaginarsi di avere di fronte a se due occhi da volpe carichi di sfida.

Saltò verso il canestro e con un tocco leggero della mano posò il pallone al suo interno, per poi atterrare dolcemente a terra.

Si scostò dalla fronte sudata una ciocca carminio, per poi proteggersi il volto dai raggi del solo troppo forti e caldi anche per un tipo come lui.

Infatti adorava stare all'aria aperta e prendere il sole come aveva fatto in gita poco tempo prima.

Quel pensiero lo rabbuiò e senza accorgersene strinse le mani.

Non doveva pensarci più!

Prese il pallone ed riniziò a palleggiare, immaginandosi una partita vista alla tv. Era talmente tanto concentrato che non si accorse di alcuni passi sul cemento.

Degli occhi blu avvolgevano il rossino,  proteggendolo e lo riscaldandolo.

Appena Hanamichi corse e dribblò alcune immagini falsate, il moretto si mise davanti a lui e con abile mossa gli rubò la palla.

Solo in quell'istante gli occhi nocciola si spalancarono, incontrando un fuoco in quelle iridi da lui tante amate ed odiate.

Si mise in posizione ed iniziarono un interminabile one to one.

Studiavano le mosse, si muovevano in ricerca di contatto ma anche in ricerca di vittoria…… di riuscire a surclassare l'avversario che avevano di fronte.

Certo, non era il modo giusto per riappacificarsi, ma sempre un buon metodo di sfogarsi e di capirsi.

Kaede con un gesto fluido si tolse la camicia azzurra, per lasciarla cadere a terra poco distante da loro. Sapeva benissimo che il rossino non si sarebbe approfittato di quest'attimo per andare a canestro.

I loro occhi si studiavano, e stranamente riuscivano a prevedere ogni mossa dell'altro. Erano sudati, stanchi eppure continuavano a giocare, sfogarsi per capire se stessi e l'altro.

Non si erano neppure accorti delle grida di incoraggiamento di alcuni passanti, degli sguardi vogliosi di alcune ragazze e ragazzi che si mangiavano con gli occhi i due.

Niente contava.

 

"Con questo caldo continuano a giocare!! Sono proprio pazzi!!" borbottò Hiroaki tenendo, stranamente, ancora la mano del suo ragazzo.

Akira sorrise dolcemente.

"*Dovunque guardino, vedono sempre la figura del partner..." disse Sendo, guardando Kaede andare a canestro "... e nessuno dei due vuole sentirsi inferiore all'altro..." mormorò vedendo il rossino che rubava la palla, cercando di smarcarsi.

"Affinano il proprio cuore e le tecniche per brillare sempre più..." continuò posando una mano sulla rete calda del campetto, guardando i due studiarsi nel profondo per brillare più dell'altro…… per incatenare a se lo sguardo del proprio ragazzo.

"....si fidano reciprocamente più di chiunque altro e..." osservò incantato i due che cadendo a terra si proteggevano a vicenda.

"...si amano, ma..." bisbigliò, vedendo i due testoni rialzarsi per fronteggiarsi nuovamente in una marcatura strettissima "....sono condannati a essere rivali per tutta la vita...*"

Finì stringendo più forte la mano del suo Hiroaki.

Ora dipendeva da quei due testoni decidere come continuare la loro vita.

Solo loro avrebbero deciso cosa sarebbe stato, ma in fondo ai loro cuori sapevano già che si sarebbero appartenuti in eterno.

 

 

Fine

 

 

La RUbricHANA

 

Lucy: ^O^ l'ho finitaaaa!!! Dopo tantissimo tempo l'ho terminata!!  ^_______^ Sono orgogliosa di me!!!

Ru: Ehi!!!é__è non hai detto se io e il do'aho...

Hana: Autriceeeeee!!!!!é__è

Lucy_guarda_annoiata_i_due: sentite non potevo mettervi insieme, per il semplice motivo che se l'avessi fatto stonava!!

Hana: che vorresti???

Ru: NH???

Lucy: Hana... sei stato tradito e fregato da Ru, non mi piaceva il finale e vissero felici e contenti!! Meglio questo dove non si sa cosa accadrà!!^___^

Hana: Ma scriverai una continuazione???

Ru: vero??? é__è

Lucy: non lo so!!!^^ A me sinceramente piace questo finale!! E poi è merito di un fumetto se ho portato  termine questa fic!!!^O^

Hana_con_sguardo_truce: ovvero???

Lucy: ^_____^ l'ultima frase ovvero quella tra *......* è tratta da "La leggenda di Hikari" e quando ho letto il finale mi sono detta: e se finisco così la fic??!!! ^^ Sono orgogliosa di me stessa!!! ^-^

 

Lucy_guarda_Hana_e_Ru_correre_verso_la_sua_camera

 

Lucy: Ma che???!!..... O__O Fermiiiii lasciate stare la mia collezione di Hikariiii!!!!!ç__ç