DISCLAMERS: I personaggi
non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene
ogni tanto me li presta!!
DEDICHE: Questa dedica è
super speciale!! Oggi ringrazio e dedico questo capitolo alla mia sys sperando che le piaccia, a Najka-padroncina-sensei per avermi aiutato con il
titolo della ficci, alla mia rucolina
NOTE:ehm,
suvvia ^^""" portate ancora un po' di pazienza!! Siamo giunti
all'ultimo capitolo, dai, nascondete le lance, i fucili, la
dinamite ^^"""""" Ora sistemerò tutto, da
brave ragazze… su, mettete via tutto!!
^^""""""" E leggete questo
ultimo capitolo, buona lettura. Inoltre per il finale mi sono ispirata
ad un fumetto spero che vi piaccia!!!^^
COME CUOCERE UNA VOLPE
XIV Parte
di Lucy
Kiminobu uscì dalla camera
e tutti i ragazzi si voltarono verso di lui, il ragazzo si sedette sulla
poltrona di casa Akagi, si passò due dita sugli occhi per scacciare via la
stanchezza.
Tutti rimasero in
silenzio.
"Come sta???" chiese Nobunaga guardando il ragazzo più grande
che strinse le mani in pugno, cercando di calmarsi.
"Male... gli ho
dovuto somministrargli un calmante, ora riposerà" parlò mesto Kogure
"è stato un vero miracolo che voi due l'abbiate visto..."
mormorò guardando Ayako e Ryota che si abbracciavano
sul divano.
"Già, è stato per puro caso... mi sembrava strano. Era triste e
camminava come un automa..." disse la riccioluta
stringendosi al play maker.
"Ma si può sapere che
cosa gli è successo???" domandò Akagi con le
braccia incrociate al petto, cercando di mantenere il sangue freddo.
Dopo alcuni minuti Kogure
che aveva abbassato il capo per trovare delle parole adatte, poi rispose con
voce carica di rabbia "……in stato di dormiveglia mi ha detto che Rukawa
aveva scommesso di riuscire a conquistarlo! Di aver fatto tutto per puro
divertimento... solo questo ho capito..."
Nobunaga guardò il senpai, non poteva crederci!! Sapeva bene che Rukawa non aveva rispetto per
nessuno, ma da qui ad usare l'amore per ingannare un'altra persona… ce ne
voleva!!!
Non riusciva a crederci!!
Era il colmo!!!
"MA IO LO FACCIO A
PEZZI!!!!" gridò Ryota alzandosi dal divano e
stringendo le mani a pugno, cerando di calmare la sua ira.
"COME PUO' AVER FATTO UNA COSA DEL GENERE!!!"
e stava per uscire quando Ayako lo prese per mano e l'abbracciò a se, cercando
di calmare il suo ragazzo il quale, tremava dalla rabbia.
"Parla piano
altrimenti Hana si sveglierà!!" esclamò Akagi.
Ma anche lui avrebbe molto
volentieri spaccato la faccia a quel Rukawa.
"Ma
cosa facciamo??" chiese Ayako che era ritornata con il suo ragazzo sul
divano.
“Dobbiamo aspettare che
Hana si riprenda, era ancora in stato di shock e credo
che siamo solo all'inizio. Non ha ancora pianto..."
"Vorresti dire
che..." sussurrò Nobuanga.
"... si, che Hana ama
davvero la volpe! Altrimenti non sarebbe rimasto così sotto shock nel sentire
quelle parole..."
Finì Kogure prendendo la
tazza di the che Koshino gli porgeva.
"Raga i devo andare!!!" esclamò Kyota andando via, lasciando i
ragazzi soli.
Ora andava
dal suo amore, forse lui avrebbe potuto fare qualcosa.
Nell'oscurità della stanza
Hana aveva sentito tutto il discorso dei suoi amici. Lentamente si mise su un
fianco e si portò le coperte fin sopra la testa, quell'oscurità gli dava un
senso di protezione, non capiva ma l'essere al buio ora gli piaceva.
Proprio
a lui, che amava il sole e la luce.
Eppure ora si sentiva bene in
quel bozzolo triste. Si perché tutto attorno a lui gli
ricordava la tristezza, e lui era infelice… forse così si sarebbe fatto
coraggio.
Non posso crederci...
eppure mi fidavo di Kaede…
Certo all'inizio l'odiavo,
non volevo a che fare niente con lui, eppure quando mi si è avvicinato... ho
lottato contro me stesso... contro ciò che non volevo
provare, eppure... quella sera nella baita...
……è
stato dolce con me, ogni sua carezza era elisir d'amore per il mio
corpo...
Ciononostante... mi ha
ingannato, sempre!!
SEMPRE!!!
MALEDIZIONEEE A ME!!!!!!COME HO POTUTO FIDARMI DI LUI!!!
Non posso ancora
crederci... eppure l'ho sentito con queste mie orecchie...
***** FLASH BACK
************
"Hana, il signor
Rukawa vuole parlarti!!" disse Akito rientrando in cucina con un dolce
sorriso che si cristallizzò vedendo la faccia di Hana.
Il ragazzo era rimasto
stravolto nel sentire il nome del padrone di casa.
"Hana, stai male???" chiese preoccupato, vedendolo boccheggiare piano
mentre cercava di ritrovare la parola.
"Ma
per caso..." riuscì a dire "suo... figlio si
chiama... Kae..."
"Kaede, si è questo
il suo nome!! Perché?? Lo conosci??" domandò curioso Akito, anche se una piccola idea gli si
affacciava alla mente.
"Eh?? Si, ora
vado!!"
"Ok. Ti aspetta nello
studio!! Appena esci dalla sala pranzo, gira sinistra
terza porta!!!" gridò Akito per farsi sentire dalla testa rossa.
Hana invece era tutto
contento, forse poteva incontrare la sua kitsune!!!
Sorrise felice nel immaginarsi la scena: lui che entra nello studio e davanti a
se il suo volpacchiotto. Lo sguardo blu meravigliato e
stranito… e lui tutto sorridente avvicinarsi al suo datore e ringraziarlo per i
complimenti ricevuti.
Si.
Sarebbe stato magnifico!!
Passò davanti ad una
porta...
"COSAAA MA SIETE
IMPAZZITI!!!???"
La voce di Mitsui si disse
il rossino, fermandosi.
Non capiva ma voleva
ascoltare... tuttavia la sua mente gli gridava di andarsene, di non restare in
ascolto.
" Ma...??
C'è un ma… vero Akira???" questo è Maki, chissà
di cosa stanno parlando??
Non capisco...
"Si... io avevo
interrotto la scommessa!! Sapevo che era sbagliato far del male ad Hana, così lo interrotta... ma Kaede voleva avere una
rivincita sul rossino..."
Il sussurrò
di Akira fu come uno sparo per Hanamichi che chiuse un attimo gli occhi……
No, non poteva essere.
Prego mentalmente di
sbagliarsi.
"Ok... e tu
Kaede" nuovamente Maki parlò ma per Hana oramai non c'era via di scampo……
la volpe l'aveva ingannato.
Sentì il mondo infrangersi
sotto i suoi piedi, il suo cuore cessò di battere, mentre i suoi occhi si
spensero definitivamente.
Kaede si era preso gioco
di lui.
Era sotto schok quando la
porta si aprì e davanti ai suoi occhi di presentò
Mitsui.
Tutti rimasero in
silenzio…
Per Hanamichi si trattava
di un incubo... si sentiva male, tradito da chi amava di più.
Aveva scoperto che la sua
volpe... l'aveva usato... solo per una rivincita su di lui.
*********FINE FLASH
BACK************
Perché mi sono fatto
fregare!!!
Dannazione!!!
Io… mi sono fidato di lui
e lui... lui ha tradito la mia fiducia!!!!
Sono solo un idiota che si
lascia fregare dagli altri, ecco... non so buono neppure di capire quando un
ragazzo vuole divertirsi con me!!!
Inizio a ridere piano non
voglio che mi sentano... mi viene da ridere, sono stato messo in sacco un altra volta.
E questa volta mi sono
fidato ciecamente di Kaede...
Il ragazzo si mise supino,
un braccio a velargli gli occhi ormai segnati dalle lacrime che si mischiavano
alla sua risata triste.
Non poteva
ancora crederci, era più forte di lui.
Ma era inevitabile, la sua
volpetta l'aveva usato solo per una stupida scommessa.
Nella sua mente
ritornarono a galla i ricordi dalla sua fuga da Tokyo, dal suo scappare da
quella città per rimettersi in sesto…… dalla partita di basket alle prime risse,
alla serata in discoteca…… a quel strano comportamento
di Rukawa.
Tutto passò nella sua
testa e con quei ricordi finalmente si addormentò, sognando quei giorni felici
ma colmi di bugie.
Kyota arrivò a casa Rukawa
dopo diversi minuti.
Aveva parlato con Maki al
cellulare ed ora si trovava davanti alla casa della volpe.
Senza tante cerimonie
suonò il campanello e venne ad aprire un biondino, che gli sorrideva
tristemente. Egli lo accompagnò lungo un corridoio per poi indicargli una
porta.
Appena entrato fu abbagliato dal
sole che entrava dalla finestra.
I suoi occhi si posarono
su Maki che appena lo vide gli andò in contro, e prendendolo per mano lo
trascinò su una poltrona.
Nobunaga iniziò a tremare
dalla rabbia.
Tutto quel silenzio non
gli piaceva, poi posò finalmente i suoi occhi su tutti loro, ma quando si
posarono su quelli di Sendo…… il porcospino abbassò gli occhi.
"Mi spiegate cosa
diavolo è successo???" esclamò Kyota stringendo
la mano del suo ragazzo, cercando di tranquillizzarsi.
Kaede che era rimasto
immobile davanti all'arrivo del moretto, si alzò e scostandosi una ciocca dal
volto.
Nobunaga poté vedere lo
zigomo nero di Rukawa il quale, si diresse verso la grande
finestra cercando un po' di calore.
Akira alzò gli occhi e
cominciò a raccontare ciò che era successo quel pomeriggio. Raccontandogli
della scommessa e del pegno in caso di perdita.
Per tutto il tempo Kyota
ascoltò shockato quel racconto, per poi esplodere.
"COME HAI POTUTO
GIOCARE CON I SENTIMENTI DI HANA!!! SEI SOLO..." ma prima di riuscire a dare un pugno a Rukawa che
impassibile lo guardava, Maki bloccò il suo ragazzo.
"Calmati Nobu-chan, coraggio!!"
"Io... ti odio...
l'hai distrutto Rukawa... completamente..." bisbigliò Kyota con gli occhi carichi di disperazione,
lucidi di lacrime… per il male causato. Le braccia forti di Shinichi gli
tenevano le braccia al petto, stringendolo a sè, calmandolo.
Kaede strinse i pugni ed
uscì dalla stanza.
Non sapeva cosa fare…
Hana non gli aveva creduto
ed infondo sapeva che era lecito, era stato giocato per due volte consecutive……
come poteva fargli capire che quel gioco si era trasformato in vero amore???
Come??
Chiuse gli occhi e
richiamò a se l'immagine del volto sempre allegro del suo Hanamichi. I suoi sorrisi, quelli che regalava solo a lui, così diversi da
quelli che donava a tutti. Gli
occhi ridenti, la voce allegra, le risse che poi si trasformavano in
strusciamenti vari… i baci, le carezze… l'unione della loro anima, dei loro
corpi e dei loro cuori.
Poi il suo sguardo spento,
quel sorriso falso, la voce triste, ma soprattutto lo sguardo carico di odio e disprezzo.
Appoggiò il pugno contro
la parete della biblioteca, per poi posare la sua fronte su di esso cercando di calmarsi. Di trovare una soluzione per
riavere tutto di nuovo.
L'altro braccio teso,
tremante di rabbia per se stesso… la mano si strinse in pungo
mentre i denti mordevano il labbro.
Chiuse gli occhi con forza.
Ma non c'era nessuna
soluzione…
…lui l'aveva
ferito troppo… gli aveva spezzato il cuore…
Come avrebbe potuto riavere
tutto, se era lui stesso la causa dell'infelicità del
suo amore??
"Cosa
pensi di fare???"
Kaede si girò verso quella
voce che dolcemente gli aveva insegnato le regole del basket e tutti i trucchi
per un buon canestro, ed incontrò gli occhi un po' tristi di Akito.
"Non lo so"
bisbigliò piano Kaede che immobile vide il biondino avvicinarglisi.
"Se tu davvero lo
ami… devi trovare il modo che lui ti ridia la sua
fiducia..." così dicendo gli posò una mano sulla
spalla.
Il moretto posò la fronte
contro la spalla di Akito.
"Ma
come??"
La mano di
Akito gli accarezzò la testa, in un gesto che riportò alla mente di
Kaede i vecchi ricordi, di quando da ragazzino giocava con lui.
Una mano diafana si
strinse alla giacca nera del ragazzo, mentre il corpo del moretto iniziò a
tremare lievemente.
"Non lo so..." rispose Akito avvolgendo con un braccio le spalle di Rukawa
che come se fosse tornato bambino si lasciò cullare da quel tepore.
Ma il suo corpo e la sua
mente, gli urlavano che non era lo stesso calore di quando stava con il
rossino.
Un raggio di sole
s'infranse sul tessuto della tenda, dando inizio ad un nuovo giorno, colmo di
vita, di lavoro, e di spirito di rivalsa.
Hana scese dal letto, aprì
le tende e i primi raggi del giorno l'accecarono. Si lasciò blandire da quel
tepore, per poi aprire la finestra e ricevere a pieno quel calore inebriante che
gli scaldava il viso.
Sorrise amaramente.
"Coraggio Tensai!!!"
Dette quelle due parole iniziò a vestirsi.
Il suo cuore era più
leggero dopo il pianto del giorno prima, anche se gli
doleva ancora tantissimo, ma sperava che si ricomponesse al più presto.
Con calma aprì la porta
della stanza, trovando davanti ai suoi occhi una scena dolce, che gli fece
capire che dopo tutte le sue sparate di genialità, dopo le sue battute…… dopo
tutto…… aveva trovato dei veri amici.
Sorrise dolcemente.
Ayako era abbracciata a
Ryota che la stringeva a se, mentre l’altro braccio era appoggiato al bracciolo
del divano e faceva da cuscino al play maker. Dall'altra parte Akagi dormiva a
terra con la testa posata sulle braccia ed esse sul tavolino basso, le gambe
lunghe erano incrociate sotto di esso.
Invece Kogure e Koshino si
erano appisolati sull'altro divano.
Il quattrocchi su un
bracciolo con le gambe posate a terra, ed il piccolo scorbutico aveva messo sul
divano le gambe e la testa era appoggiata ad un cuscino.
Sorrise ancora.
E con passi lenti entrò in
cucina.
"Buongiorno!!"
"Ayawaaaaaaaa!!
Giorno..." ripose Ryota sbadigliando coprendo in
ritardo la bocca con una mano.
Intanto Hanamichi versava
il caffè nelle tazze.
"Ciao Hana..."
"Buondì Ayako!!"
sorrise dolcemente alla ragazza per poi salutare con un sorriso gli altri che
la seguivano, ammaliati dell'odore del caffè forte.
"Giorno... ehm...
come va???" chiese Kogure togliendosi gli
occhiali per poi ripulirli con un angolo della maglia.
Il rossino chiuse gli
occhi restando un secondo in silenzio, e quando li aprì sorrise amaramente.
Non poteva mentire loro.
"Diciamo che me ne
sono fatta una ragione, e poi..." guardò tutti i suoi amici "ho deciso che ritornerò a
Tokyo"
Tutti restarono allibiti a
quelle parole.
"Come sarebbe a
dire??" disse Ryota stringendo i pugni, non voleva
perdere quella testa matta! Era incredibile eppure si era affezionato in poco
tempo a quel rossino.
"Scappi ancora..."
Parlò Hiroaki incrociando
le braccia ed appoggiandosi allo stipite della porta, la sua voce era fredda
come quelle due parole.
Gli occhi di Hana si
allargarono, per poi restringersi pericolosamente.
"Cosa
vorresti dire Koshino??"
"Che
sei un vigliacco!"
"Ma
bella questa!! Io sarei un vigliacco?? Allora cosa dovrei fare?? Restare qui
per essere preso in giro da quella volpe???!!"
gridò Sakuragi con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Ma il suo cuore sapeva che
il ragazzo aveva ragione.
Lui voleva solo scappare
per dimenticarsi della volpe, per non dover soffrire nel vederlo nuovamente.
Gettò per terra lo
straccio che aveva in mano e con passi veloci uscì dalla cucina per dirigersi
in camera.
Doveva calmarsi.
"Hiro hai
esagerato..."
"Lo so, Ayako, ma...
non è giusto che lui se ne vada a causa di Rukawa! Dovrebbe essere Rukawa ad
andarsene, non Hanamichi..."
"Ma…
se lui ha deciso così..." disse Ryota "non possiamo fare altro..." terminò per lui Kogure che gli dispiaceva molto per il suo
nuovo amico.
In poche ore Hanamichi
preparò la sua roba e si recò in stazione dove i suoi amici lo aspettavano.
La stazione a quell'ora
non era piena e quindi potevano salutarsi senza problemi, senza dover per forza
fare tutto in fretta.
"Allora ci sentiamo
ragazzi!!"
Esclamò Hana guardando
Nobunaga abbracciato a Maki, Mitsui mano nella mano con Kogure, Ayako
appoggiata al petto del piccolo playmaker, Akira e Koshino vicini mentre le
loro mani si sfioravano. Ed infine Akagi e Uozumi, e
la piccola Haruko che accanto al fratello si guardava attorno alla ricerca di
una persona.
"Si, ci sentiremo e
poi ti verremo di certo a trovare a Tokyo!!" parlò sorridendo Akira
cercando di mascherare la sua tristezza.
"Si!! E mi raccomando
porcospino niente più scommesse!!!" rispose ridendo
Hana allegramente come se niente fosse successo.
"Hana... sei sicuro
di..." mormorò Kiminobu.
Il rossino guardò il quattrocchi serio.
"Si, è meglio così!! Inoltre non date a nessuno il mio nuovo numero di
cellulare!!" ordinò.
"Va bene ma NON
GRIDARE!!" dicendo ciò Ayako diede una sventagliata in testa al ragazzo e
tutti iniziarono a ride.
E l'interessato…
l’interessato si massaggiava la parte lesa.
"Strega..."
"TI HO SENTITO
SAI!!??"
"Come hai chiamato la
mia Ayakuccia!!!!!???" gridò Ryota scattando
verso l'amico e cercando di farlo a fettine, ma l'annuncio del treno in
partenza salvò il rossino.
"Bene ora vado!!
Statemi bene e venite ogni tanto al Sakura!!!"
"OK!!!"
gridarono Ryota e Mitsui mentre assieme agli altri iniziavano a salutare Hana.
Il treno si mosse da prima
piano poi sempre più forte fino a scomparire dietro l'orizzonte. Ora non visto
da nessuno Hanamichi si lasciò sfuggire una lacrima,
ma una sola.
Era pronto per riniziare
con la sua vera vita lontano da quel cuore che ancora apparteneva a Rukawa.
Per l'ennesima volta Kaede
ricompose il numero e nuovamente la voce metallica gli rispondeva fredda come
un acquazzone: "il cliente da lei chiamato non è
al momento raggiungibile"
Sbuffò lanciando sul
divano quell'aggeggio.
Si chiese per la milionesima
volta se era davvero finita... se tutto ciò che avevano condiviso era destinato
perdersi nelle pieghe del tempo.
Si massaggiò la fronte, e
si mise a guardare fuori dalla finestra del soggiorno.
Il sole era ricoperto da
delle nuvole come a voler testimoniare la fine del suo amore.
Scosse la testa.
Da quando in qua era così
romantico???
"Kaede..."
La voce di
Akito lo chiamò con tono urgente.
Il moretto sbuffò, e si
girò verso il ragazzo più grande, con sua grande
sorpresa negli occhi di quest'ultimo vi lesse tristezza.
"Hana... Hana è partito..."
Il volto rimase come
sempre impassibile, ma le sue iridi si allargarono a quelle tre parole dette in
fila.
Akito si avvicinò al grande tavolo della stanza e toltosi la giacca nera, la posò
sulla spalliera della sedia, stando ben attento di non sciuparla. Il suo torace
era avvolto da una candida camicia, che metteva in risalto i suoi muscoli, invece
i pantaloni si sposavano perfettamente con il resto del suo corpo.
Kaede restò un attimo
fermo per poi avvicinarglisi e posare la testa sulla spalla dell’altro che
dolcemente l'abbracciò.
Il volpino posò le sue mani sulla vita muscolosa dell'altro, iniziando ad
accarezzarla con i pollici, intanto le sue labbra si erano mosse ad
incontrare la pelle bianca del collo, baciandola piano, assaggiandola,
accarezzandola lentissimamente.
Akito da parte sua iniziò
a baciargli l'orecchio ma prima di perdere definitivamente il controllo
sussurrò pianissimo.
"Sei sicuro??? Lo sai, mi sei sempre piaciuto, ma devi capire che se
andiamo avanti tu diventerai mio, mio e di nessun altro..."
Kaede irrigidì i muscoli
ricordando che anche lui aveva detto al rossino una frase del genere… e di
colpo, il suo amore per quella testa calda lo travolse come una tempesta.
Si staccò da lui e
guardandolo negli occhi parlò calmo.
"Ho
sbagliato..."
"Lo so... tu ami Hana..."
Una tristezza velò il suo
volto mentre denti tormentavano il
labbro, mordendolo piano come se quel gesto lo punisse per aver fatto del male
al suo amore.
"Senti... ma chi te la detto???" mormorò Rukawa ricordandosi che quando
aveva chiamato lui il cellulare era spento.
"Mi ha chiamato un
attimo fa!!"
Kaede alzò un
sopracciglio.
"Ha cambiato
numero..."
"Dammelo!!!"
Esclamò autoritario, la
luce della vittoria rinasceva nei suoi occhi ma quando il capo di Akito accennò
no… quella piccola luce divenne rabbia.
"Perché
diavolo..." ma venne interrotto dalla voce dolce
del biondino.
"Mi dispiace… ma mi
ha fatto promettere di non dartelo..." si passò una mano tra i capelli biondi per poi aggiungere
"vado a preparare un the..." stava per
uscire dalla porta quando si fermò.
"Lascio qui la
giacca!!"
Sorrise verso il volpino,
che capì subito e non appena il biondo fu uscito iniziò frugare nelle tasche
della giacca.
Prese il cellulare e cercò
il numero.
"Eccolo...
dunque..." con mano veloce scrisse il numero sul
suo cellulare e corse fuori di casa.
Appena uscì si trovò di fronte tutti i ragazzi tra cui anche la babbuina che non
appena lo vide diventò rossa come un peperone.
"Rukawa lui è appena
partito..." disse atono Ryota,
che ancora non poteva perdonare il volpino per il dolore causato al suo amico.
"Nh... lo
troverò!!" rispose semplicemente.
Prima che tutti riuscissero a fermarlo il playmaker diede un pugno a Rukawa il quale, cadde a terra non aspettandosi tale forza.
Distrattamente si passò il dorso della mano sul labbro spaccato, ripulendosi il
sangue che fuoriusciva.
"Finito?? Ed ora scusate, ma devo recuperare una scimmietta!!"
Tutti restarono un secondo interdetti.
Insomma, non si sarebbero
aspettati un tale comportamento da parte del glaciale Kaede Rukawa!!
"Ti accompagno alla
stazione!!"
Esclamò, sorridendo Sendo
portando con se Hiroaki che titubante lo seguì verso la vettura. Rukawa ebbe il
tempo di fare solo un passo che sentì due braccia leggere stringersi attorno
alla sua vita, ed un viso che si appoggiava alla sua schiena larga.
Il ragazzo restò immobile
per pochi attimi, come si girò si ritrovò appiccato Haruko che tutta rossa si
alzò sulle punte dei piedi dicendo: "Rukawa... di…diventa il mio.... ragazzo...."
Tutti restarono ammutoliti
davanti a tale sfacciataggine, persino Takenori si chiese se quella poteva davvero essere sua sorella.
Gli occhi di Kaede
divennero due lastre di ghiaccio.
"Scordatelo..." la voce dura come il marmo "piuttosto che stare con te
mi faccio prete...."
Una lacrima solcò il volto
della ragazza.
"Hana è un'infinità
di volte migliore di te..."
Altre lacrime sgorgarono
dagli occhi scuri, bagnando le guance e sciogliendo il trucco.
"Ma...
io... io... ti amo..." bisbigliò ormai conscia
che Rukawa non l'avrebbe mai amata.
"Ami??? E cosa di grazia??!! Solo la mia immagine!!!"
Finì secco, lasciando la
ragazza con le mani al volto, purtroppo in cuor suo sapeva da sempre che Rukawa
amava il rossino.
Il trucco sciolto le
colava dal volto formando una maschera di colori troppo forti, mentre dal naso
del muco le colava piano. Alzò il volto verso la schiena del ragazzo che si
allontanava di corsa per raggiungere il suo vero amore.
"Ma perché... perché...
proprio quel odioso rossino!!!"
Gridò con rabbia.
"Mi fanno schifo!!!"
Se ne uscì, lasciando di stucco tutte le coppiette che la circondavano.
Una mano si posò veloce
sul volto tutto sporco.
Gli occhi marroni si
spalancarono, e lo sguardo duro di Takeori la trafiggeva.
"Sei tu che fai
schifo!! L'amore è amore!!!" detto ciò si voltò e
se ne andò assieme agli altri, lasciando la ragazza sola a ripensare alle sue
parole. Haruko rimase lì a riflettere sulle parole del fratello.
Purtroppo, per lei era
difficile, se non impossibile comprendere il significato di quella frase. Il
suo cervello troppo chiuso, non le permetteva di comprendere la cosa più facile
del mondo: amore è sempre amore in qualsiasi forma e aspetto.
Il rumore di piatti e
stoviglie.
L'allegra musica del
coltello contro il tagliere, il vapore denso che scivolava nella grande cucina portando con sè il
profumo di tutte le prelibatezze, che il chef cucinava con tanto amore.
Mani veloci e aiuti cuochi
si davano da fare per far si che tutto fosse pronto in
tempo per la grande ambasciata.
Solo in un angolo della
cucina, un rossino si dilettava
nel mescolare con forza la crema per un dolce, mentre sul ripiano tutti gli
ingredienti erano stati dimenticati aperti.
Il volto sempre allegro,
ma negli occhi una luce triste si mostrava ogni tanto per poi sparire sotto la
falsa allegria.
I coniugi Sakuragi
sapevano bene che se il figlio era tornato così presto era perché era guarito
dalla ferita del suo cuore, eppure sembrava distante, triste, come se non tutto
fosse finito.
Sakura si avvicinò piano al
rossino.
"Hana..."
"Si, mamma??"
chiese sorridendo allegramente, non poteva far preoccupare i suoi genitori!!
"Se mescoli ancora un
po' quelle crema diventerà durissima"
Gli fece notare la donna,
con una mano prese la terrina e l'appoggiò sul tavolo.
"Mi dici cosa ti sta
succedendo???"
"Nulla!!"
rispose abbassando lo sguardo.
"Capisco..." mormorò la donna mordendosi piano il labbro per poi
contrattaccare "a proposito… perché hai chiesto come si cucina una
volpe???"
Il ragazzo sussultò di colpo, non si aspettava quella domanda!!
"Co…cosa???"
"Prima stavi
borbottando su come cucinare una volpe!!"
"Io veramente...."
Si guardarono negli occhi
per alcuni istanti……
Poi Sakura se ne andò, avendo capito che il suo ragazzo si sarebbe
confidato con lei più in avanti…… anche se... anche se aveva la strana
sensazione che il suo Hana-chan si fosse innamorato!!
"Prego da questa
parte!!" disse il cameriere con la sua divisa nera, accompagnando tre
ragazzi ad un tavolo libero.
I tre seguirono l'uomo,
mentre gli occhi di tutte le ragazze e pure di qualche ragazzo si posavano
rapidi sui di loro.
I tre giovani, per
l'occasione, si erano vestiti in maniera impeccabile anche se non elegante.
Sembravano dei modelli
mentre passavano rapidi tra i tavoli.
I loro corpi si muovevano
dolcemente, come trasportati da della musica, incatenando a se più sguardi
possibili.
Arrivati davanti al tavolo
ordinarono velocemente.
"Dai Kaede stai
calmo!! Ora siamo qui!!" disse Akira sbottonando
il terzo bottone della camicia azzurrina. Facendo sospirare
alcune ragazze, e allo stesso tempo, ingelosire un Koshino incavolato nero.
"Nh!"
Akira guardò
l'amico, poi prendendo la mano del suo ragazzo iniziò a parlare.
Ad Hiroaki non piaceva
quella posizione.
Si vergognava a tenere per
mano, in pubblico, il proprio ragazzo.
Sbuffò un po' irritato, ma
accontentò Akira che sorridente fissò i suoi occhi su quelli blu di Kaede.
"Hai già pensato cosa
gli dirai???" domandò il porcospino sfoggiando il
suo miglior sorriso, facendo quasi svenire tre ragazze sedute in un tavolo
accanto al loro.
"Nh..."
Sendo sospirò ma prima di riuscire
ad aggiungere qualcosa Koshino iniziò a parlare tranquillamente.
In fin dei conti lui e il
volpino erano simili!!
"Dovrai usare le tue
carte al meglio... " occhiataccia da parte di Rukawa che non fece fermare
il piccoletto "... ma sopratutto devi
riconquistare la sua..." ma prima di riuscire a
terminare il discorso arrivò il cameriere con le ordinazioni.
Tutti e tre iniziarono a
mangiare in silenzio.
Finito il pranzo a Kaede
venne un idea.
"Cameriere mi mandi
il cuoco" disse asciutto, anche se un luccichio brillava nei suoi occhi
blu come il mare baciato dal sole.
L'uomo lo guardò e sparì
subito in cucina.
Alcuni attimi dopo un uomo
alto e con occhi fieri si presentò davanti ai tre. Kaede restò un attimo
seccato, ma capì subito: l'uomo che si trovava davanti, altri non era che il padre del suo rossino.
"Ditemi, cosa posso
fare???" chiese gentilmente il signor Sakuragi.
Koshino e Sendo fissarono
Kaede, che con quel suo silenzio portò su di se gli occhi del cuoco.
Pochi istanti e l'uomo
capì tutto.
Sorrise a Kaede, poi con
voce calda e dolce rispose.
"La volpe...."
Sorrise ancora di più.
"Se
cerchi un certo rossino lo trovi al campetto da basket a *****" e diede
una pacca alla spalla del moretto che subito si alzò, lasciando ai suoi amici
di pagare il conto.
Ora, lui doveva andare dal
suo do’aho.
Il signor Sakuragi entrò
in cucina e sorrise alla moglie.
"Mi sa che la volpe è
già cucinata!!"
Esclamò semplicemente,
mentre l'identica espressione si formava anche sul volto di Sakura. La donna ritornò
ai fornelli, ormai era sicura: il suo ragazzo si era innamorato.
Hanamichi correva da una
parte all'altra del campo da gioco.
Dribblando finte immagini
della sua mente, per poi immaginarsi di avere di fronte a se due occhi da volpe
carichi di sfida.
Saltò
verso il canestro e con un tocco leggero della mano posò il pallone al suo interno,
per poi atterrare dolcemente a terra.
Si scostò dalla fronte sudata una ciocca carminio, per poi proteggersi
il volto dai raggi del solo troppo forti e caldi anche per un tipo come lui.
Infatti adorava stare all'aria
aperta e prendere il sole come aveva fatto in gita poco tempo prima.
Quel pensiero lo rabbuiò e
senza accorgersene strinse le mani.
Non doveva pensarci più!
Prese il pallone ed riniziò a palleggiare, immaginandosi una partita vista
alla tv. Era talmente tanto concentrato che non si accorse di
alcuni passi sul cemento.
Degli occhi blu
avvolgevano il rossino, proteggendolo e
lo riscaldandolo.
Appena Hanamichi corse e dribblò
alcune immagini falsate, il moretto si mise davanti a lui e con abile mossa gli
rubò la palla.
Solo in quell'istante gli
occhi nocciola si spalancarono, incontrando un fuoco in quelle iridi da lui
tante amate ed odiate.
Si mise in posizione ed
iniziarono un interminabile one to one.
Studiavano le mosse, si
muovevano in ricerca di contatto ma anche in ricerca di vittoria…… di riuscire
a surclassare l'avversario che avevano di fronte.
Certo, non era il modo
giusto per riappacificarsi, ma sempre un buon metodo di sfogarsi e di capirsi.
Kaede con un gesto fluido
si tolse la camicia azzurra, per lasciarla cadere a terra poco distante da
loro. Sapeva benissimo che il rossino non si sarebbe approfittato di quest'attimo
per andare a canestro.
I loro occhi si studiavano,
e stranamente riuscivano a prevedere ogni mossa dell'altro. Erano sudati,
stanchi eppure continuavano a giocare, sfogarsi per capire se stessi e l'altro.
Non si erano neppure
accorti delle grida di incoraggiamento di alcuni
passanti, degli sguardi vogliosi di alcune ragazze e ragazzi che si mangiavano
con gli occhi i due.
Niente contava.
"Con questo caldo
continuano a giocare!! Sono proprio pazzi!!" borbottò
Hiroaki tenendo, stranamente, ancora la mano del suo ragazzo.
Akira sorrise dolcemente.
"*Dovunque guardino,
vedono sempre la figura del partner..." disse Sendo, guardando Kaede andare a canestro "... e
nessuno dei due vuole sentirsi inferiore all'altro..." mormorò
vedendo il rossino che rubava la palla, cercando di smarcarsi.
"Affinano il proprio
cuore e le tecniche per brillare sempre più..." continuò posando una mano sulla rete calda del campetto,
guardando i due studiarsi nel profondo per brillare più dell'altro…… per
incatenare a se lo sguardo del proprio ragazzo.
"....si
fidano reciprocamente più di chiunque altro e..." osservò
incantato i due che cadendo a terra si proteggevano a vicenda.
"...si amano,
ma..." bisbigliò, vedendo i due testoni rialzarsi
per fronteggiarsi nuovamente in una marcatura strettissima "....sono
condannati a essere rivali per tutta la vita...*"
Finì stringendo più forte
la mano del suo Hiroaki.
Ora dipendeva da quei due
testoni decidere come continuare la loro vita.
Solo loro avrebbero deciso
cosa sarebbe stato, ma in fondo ai loro cuori sapevano
già che si sarebbero appartenuti in eterno.
Fine
La RUbricHANA
Lucy: ^O^ l'ho finitaaaa!!! Dopo tantissimo tempo l'ho terminata!! ^_______^ Sono orgogliosa di me!!!
Ru: Ehi!!!é__è
non hai detto se io e il do'aho...
Hana: Autriceeeeee!!!!!é__è
Lucy_guarda_annoiata_i_due:
sentite non potevo mettervi insieme, per il semplice motivo che se l'avessi fatto stonava!!
Hana: che vorresti???
Ru: NH???
Lucy: Hana... sei stato
tradito e fregato da Ru, non mi piaceva il finale e vissero
felici e contenti!! Meglio questo dove non si sa cosa accadrà!!^___^
Hana: Ma scriverai una
continuazione???
Ru: vero???
é__è
Lucy: non lo so!!!^^ A me sinceramente piace questo finale!! E poi è merito
di un fumetto se ho portato termine
questa fic!!!^O^
Hana_con_sguardo_truce:
ovvero???
Lucy_guarda_Hana_e_Ru_correre_verso_la_sua_camera
Lucy: Ma che???!!..... O__O Fermiiiii lasciate stare la mia collezione
di Hikariiii!!!!!ç__ç