DISCLAIMER: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

 

DEDICHE: Questa dedica è super speciale!! Oggi ringrazio e dedico questo capitolo alla mia sys sperando che le piaccia, a Najka-padroncina-sensei per avermi aiutato con il titolo della ficci, alla mia rucolina Gyh per allietare la sua infermità forzata (buona guarigione tesoro!!^^) ad Aurora per aver sempre commentato questa ficci (sperando che non sveli a nessuno il mio nascondiglio ç___ç), a Chikara e Carol per farmi sempre restare a bocca aperta con le loro ficcine.  A Mel per essersi presa una responsabilità enorme (sappi che sono molto impegnativa!!^///^), a Caska per essere sempre così dolciosa!! Infine a Ely per la splendida fic che ha scritto, per avermi dato forti emozioni come non mai, ad Eliana perché anche se non ci sentiamo spesso resterà per sempre una mia cara amica (e ricordati ficcinaaa!!é__è), ad Aimi per la splendida notizia (ti ricordi, quale vero??? è__é), Masha per le dolcissime fic che sempre scrive, un vero toccasana per il mio cuoricino, alla piccola Kimi per essere sempre così dolce con me, Paine per la sua voglia interrotta di mie ficcine (si, non preoccuparti ti mando le nuove fic appena postate ^^). Per la mia  (e solo miaaa >__<) Tes che in un modo o nell’altro mi lascia sempre commossa, e per ultima ma non meno importante Silene perché si ricordi che io aspetto suo notizieeeee ç__ç

 

NOTE: ciò che succederà non è colpa mia!!!>.< E' tutta colpa di Ru!!! Io non centro assolutamente nulla!!^^"""

 

 

 

 

COME CUOCERE UNA VOLPE

 

 

XIII Parte

 

di Lucy

 

 

Hana si muoveva per la cucina con molta facilità, Momo era davvero in gamba pensò tra sé.

Teneva la cucina pulita ed ordinata, come uno specchio.

Un sorriso dolcissimo gli si dipinse sulle labbra, stava cucinando per il suo ragazzo.

Non poteva ancora crederci che Rukawa l'amasse…

Insomma lui non si trovava bello, e anche se si atteggiava a grande Tensai…… beh, avvolte si sentiva ridicolo!!

Ma era nel suo carattere essere così!!

E Rukawa l'accettava con tutti i suoi difetti.

Certo si picchiavano, litigavano ma poi si sentiva bene tra le braccia del suo volpacchiotto!

 

Hana non pensare ha queste cose!! Altrimenti brucerai tutto, e poi che figura ci faresti??

... ma mi sgrido da solo, adesso???!!!!

Acc... tutta colpa della mia volpetta!!!

Però... sono felice di cucinare per lui!!!

 

Il rossino strinse tra le braccia uno straccio, arrossendo lievemente, immaginando di stringere a se il suo amato volpino.

Come si era ridotto!!

"Do'aho..."

Sussurrò una voce roca e calda al suo orecchio.

Immediatamente lo straccio cadde a terra, gli occhi nocciola si spalancarono, mentre una sfumatura rosso ciliegia si diffondeva per tutto il viso.

Hana si girò, pronto a replicare ma trovandosi a pochi centimetri la sua volpe…… non resistette e la baciò.

Prima piano, poi quando le loro bocche si aprirono, approfondendo il loro contatto.

Kaede con un gesto secco spostò tutte le ciotole dal tavolo, le quali cadendo si ruppero.

Ma al ragazzo poco importava.

Voleva far suo il rossino!

Così lo spinse piano sulla tavola, strusciandosi contro il ragazzo che gemendo inarcò il proprio corpo, facendo sfregare insieme i loro inguini.

Le lingue lottavano per il predominio del bacio, nessuno voleva alzare bandiera bianca…… si toccavano, attorcigliavano, come i loro corpi che ormai caldi si strusciavano vicendevolmente.

Di colpo il bacio venne interrotto.

Kaede si staccò da Hana.

Strinse la maglietta dell'altro e gliela tolse, aiutato dal rossino che si era alzato giusto un attimo per poi essere scaraventato sul tavolo.

Senza fretta si ripresero a baciare.

Intanto una mano di Kaede si posò in una bacinella salvatasi dal suo attacco di passione.

Immerse la mano al suo interno per poi passarla piano sul petto dell'amante il quale, per riuscire a gemere staccò la sua bocca da quella dell'altro.

La maionese fu spalmata sui capezzoli, sullo sterno e poi sugli addominali, in carezza lente ma estenuanti. Alle mani seguì la lingua che sinuosa leccò via tutto, passando più volte sui capezzoli, ripulendoli e mordicchiandoli appena…… giusto per sentire i gemiti sempre più forti dell’ amante.

Scese lentamente verso i pantaloni della tuta, appoggiò le mani sul bordo...

 

PIPIPIPIIPIPIIPIPIRIPIIIIII

 

La musichetta del cellulare iniziò a suonare allegramente.

Kaede cercò di fulminare con lo sguardo quel stramaledetissimo oggetto. Non riuscendoci iniziò a baciare con trasporto il suo rossino, inserendo rapida la mano nei pantaloni.

 

PIPIPIPIIPIPIIPIPIRIPIIIIII

 

"Kitsune.... forse è importante... dai lasciami rispondere..."

"Nh..."

"D...dai..."

Kaede lasciò il suo amante.

In un balzo il proprietario andò a prendere il cellulare che era posato su una mensola.

Aprì la comunicazione.

"Si, sono io!! Dimmi tutto!! Ok... cosa?? Io... veramente..." arrossì Hana osservando il moretto ancora seduto sul tavolo.

Lo guardava torvo, chi era mai per far arrossire in quel modo il suo ragazzo!!!??

Stava per arrabbiarsi.

"OK, allora ci vediamo tra poco!!"

Il bip segnalò la chiusura della telefonata.

"Dove credi di andare???" disse glaciale il moretto.

"Devo andare a lavorare!! Mi stanno aspettando!!"

"Tu non vai da nessuna parte..." disse categorico il moretto incrociando le braccia la petto.

Non avrebbe rinunciato a fare l'amore.

Hana si morse il labbro inferiore, porgendogli uno sguardo bruciante e carico di desiderio. Lentamente si scostò dal volto una ciocca rossa, per riportarla dietro all'orecchio….. con esasperante lentezza arrivò vicino a Kaede.

Si posò completamente sul suo corpo, le labbra gli corsero al lobo dell'orecchio e glielo succhiò piano.

Poi vi sussurrò sopra "sta notte tutto ciò che vorrai..."

Gli occhi di volpe brillarono a quell'offerta.

Di colpo Hana si ritrovò nuovamente schiacciato dal peso del compagno il quale, si gettò sulla gola dorata.

Baciando con passione il pomo d'Adamo.

"Ricordati la promessa do'aho!!" sussurrò malizioso il volpino lasciando il ragazzo.

Hanamichi guardò il sguardo malizioso e bruciante di Kaede.

"S..si, ma mi sa che ho fatto male..." bisbigliò cercando di rivestirsi la maglietta.

"Nh..." disse ferino l'latro mentre si preparava all'idea di quella sera.

"Ok, ora vado... ci vediamo più tardi!!"

Il rossino uscì.

Il volpino si mise a spiarlo dalla finestra, lo vide guardare l'orologio e correre a lavoro.

Era bello con quei pantaloni neri…

Si rese conto che anche la tuta gli stava bene al suo do'aho…… si passò la lingua sulla bocca, pensando alla magnifica nottata che lo attendeva.

Si allontanò dalla finestra ed andò a mettere a posto la cucina, sospirando per il chiasso fatto.

Ma anche quel piccolo inconveniente gliel'avrebbe fatto pagare.

 

Il rossino arrivò a destinazione circa in mezzora.

Subito fu accolto dal sorriso gentile di Akito che dopo i saluti lo accompagnò dritto in cucina.

"Allora cosa desidera il capo???!" chiese sorridendo Hana al biondino che per tutta risposta gli strizzò un occhio.

"Hai carta bianca!! Vuole solo che tutto si pronto per il pranzo!! Quindi hai circa quattro ore per preparare tutto!! Deve essere semplice ma speciale… sai ha invitato suo figlio e alcuni suoi amici a pranzo!!"

"Accidenti!!! Allora è meglio che mi sbrighi altrimenti non ce la farò mai!!"

"Proprio per questo sono qui!!! Ti darò una mano, tu dimmi ed io obbedisco!!" disse facendo un bel inchino mentre Hana gli tirava addosso un grembiule.

"Tieni questo...!"

"Grazie!! Bene allora con cosa si comincia??"

Hana prese il suo zaino, dal quale tirò fuori il suo portafortuna, ovvero il regalo fattogli dal padre prima di partire.

Sorrise ed iniziò a sfogliarlo.

Diede un occhiata a molte pagine, ma niente era di suo gradimento, poi si fermò su una ricetta, facile da fare e soprattutto faceva bella figura!!!

"Allora… mi sai dire che frutta abbiamo???"

"More, ciliege, pesche, banane, mele e..." ma venne interrotto dal rossino che prese subito in mano la situazione.

"Allora tu lava e pulisci la frutta, io mi occuperò degli antipasti, ovvero..."

Così dicendo prese in mano il suo amico coltello, ed iniziò subito a pelare le patate, carote, per poi passare rapido agli sottaceti.

Entrambi i ragazzi lavoravano sodo fino a quando gli occhi attenti di Akito iniziarono a fissare una certa parte di Hana.

Un  sorrisetto gli si formò sulle labbra.

Con molto nonchelance il biondino, gli si avvicinò e gli chiese "dimmi come sono andati questi giorni di vacanza???"

Hanamichi sul primo momento impallidì, per poi vedere davanti i suoi occhi ogni giorno…… per poi arrossire come un pomodoro bello e maturo.

"B…bene, certo..."

"E dimmi... come procedono le cose per quel tipo che ti faceva la corte???" domandò facendo finta di niente, passando una straccio sul tavolo per ripulirlo almeno un po'.

"Q…quel tipo, ehm... si insomma... veramente... io... cioè... praticamente..." Hanamichi era ormai nel pallone! Non sapeva come e cosa dirgli,  il suo volto diventava sempre più rosso, tanto che Akito impietosito dal ragazzo rispose candidamente.

"Sai, hai un bell'ematoma sul pomo d'Adamo..." e glielo sfiorò.

K.O.

Hanamichi sorrise imbarazzatissimo per poi bisbigliare.

"Io e lui... stiamo insieme"

"Ne sono felice ma ora diamoci dentro!!! Cosa devo fare adesso??" rispose sinceramente felice Akito, sembrava che anche il suo amico era riuscito a trovare una piccola oasi di felicità.

Entrambi si rimisero a lavorare.

 

Nel frattempo il padrone di casa era come sempre seduto alla sua scrivania in mogano, con gli occhi puntati su dei contratti, studiando ogni minima riga, per poi firmarlo.

La luce entrava solo dalla grande finestra alla sua sinistra, l’altra, quella dietro di se era chiusa. I raggi di sole scaldavano il grande studio dove, una grande libreria faceva mostra di se in tutto il suo splendore, accanto ad essa una poltrona in raso rosso con un piccolo tavolino, dove un libro ed una lampada giacevano. Davanti alla scrivania due poltrone di pelle nera, al lato opposto della libreria un piccolo divano era addossato alla parete.

L'uomo fissò il telefono, pochi attimi e prese la cornetta compose il numero attese risposta.

Dopo vari minuti una voce rispose dall'altro capo.

"Sono papà... vieni a pranzo! Ci saranno anche i tuoi amici!! Ok, allora ci vediamo tra un ora!! Ciao ti voglio bene!!" e chiuse la comunicazione con un sorriso.

Esattamene dopo un ora Akito accolse gli ospiti.

Con un gentile sorriso e con un inchino, li accompagnò tutti in salotto, dove il padrone di casa gli aspettava allegro.

"Ben arrivati! Scusate se vi ho invitato senza preavviso ma avevo bisogno di parlarvi di una cosa!! Vorrei sapere se partecipereste alla festa che si terrà qui tra pochi giorni."

I ragazzi in questione si guardarono per poi annuire felici.

In quell'attimo entrò in sala anche il figlio dell'uomo che dopo un saluto generale, si sedette sulla poltrona.

Dopo pochi attimi Akito entrò in salotto.

"Se vi volete accomodare!!"

"Grazie Akito! Da questa parte ragazzi!!" e fece strada agli ospiti "sapete ho trovato un cuoco formidabile!! Sa cucinare benissimo!!"

"Davvero?? Sono proprio curioso allora!!" disse il più sorridente di tutti. Gli ospiti lo seguirono interessati di scoprire la bravura di questo cuoco. Tutti sapevano che Koichi aveva la fama di essere un gran intenditore di cibo e vini.

 

Il pranzo si volse tra chiacchiere e cambi di portata.

Tutti erano stupiti dalla squisitezza dei piatti, dalla leggerezza e dalla bellezza delle portate.

Tutti mangiarono abbondantemente, mentre fiumi di parole venivano usati per decantare la bontà dei piatti.

Tra tutti complimenti ci fu una domande che fece zittire tutti, e puntare gli occhi sul figlio del padrone di casa.

"Come ti vanno le cose Kaede???"

Tutti i suoi amici lo guardarono con un sorriso malizioso.

Il ragazzo rispose semplicemente.

"Bene, se non ci fosse Momo, sarei perso..."

"Ne sono felice! Ed ora scusatemi ma il lavoro mi chiama! buon divertimento ragazzi!!"

"Grazie signor Rukawa, e buon lavoro!!" rispose Mitsui alzandosi dalla sedia per raggiungere gli altri nel grande soggiorno.

"Kaede come vanno le cose con il rossino??" chiese Mitsui ricordando che proprio alcuni giorni fa, aveva intravisto da lontano i due ragazzi camminare vicini.

"Nh...."

"Senti Ru, io te lo dico perché Nobu-chan è molto preoccupato! Se ti devi solo divertire non farlo... e lascialo prima che lui soffra!" disse Maki guardandolo dritto negli occhi.

Il moretto fu colpito da quella frase, ma prima di rispondere si prese qualche attimo.

"Kaede… non sarà ancora per la scommessa, vero???!!" esclamò Akira.

Da una parte si sentiva in colpa ma dall'altra lui…… lui l'aveva disdetta!! Ed era pronto anche a pagarne il prezzo, eppure Rukawa la stava ancora portando avanti.

"Che scommessa???" chiese Maki guardando i due ragazzi.

"Akira..." sussurrò il volpino con voce cavernale, guardandolo con occhi di ghiaccio.

"Allora Sendo??!! Cos'è sta storia della scommessa???"

"Io... allora avevamo scommesso…… che…… se Ru riusciva a far innamorare di se Hanamichi…” e si interruppe un attimo come a trovare le parole adatte “…allora io avrei chiesto a papà di parlare con il signor Rukawa per un possibile inserimento di Kaede nell'NBA……"

"COSAAA MA SIETE IMPAZZITI!!!???" gridò Mitsui saltando in piedi, guardando con astio i due.

Se non fosse stato per Maki che l'aveva bloccato, ci sarebbe stata di sicuro una rissa.

"Ma...?? C'è un ma… vero Akira???"

"Si... io avevo interrotto la scommessa!! Sapevo che era sbagliato far del male ad Hana, così lo interrotta... ma Kaede voleva avere una rivincita sul rossino..." rispose Akira.

"Ok... e tu Kaede??" mormorò Maki lasciando Mitsui.

Il tiratore da tre si era accorto di qualcosa… senza preavviso spalancò la porta trovando dietro di essa un Hanamichi sotto schok.

Era immobile.

Gli occhi persi nel vuoto.

Tutti rimasero storditi nel trovarlo li, non capivano che cosa ci facesse in quella casa. Ma soprattutto si resero conto che, aveva sentito tutto.

Tutto quello che si erano detti.

Kaede si alzò di colpo in piedi per raggiungerlo ma prima di fare un passo, la voce del signor Rukawa lo fermò.

"Scusami Sakuragi! Non immaginavo che i miei ospiti fossero qui… comunque già che ci sono vi presento il mio cuoco personale" disse sorridendo apertamente.

"Ci conosciamo già..." parlò calmo Hana cercando di trovare la voce. Sembrava solo a lui che le sue labbra si muovessero da sole??

"Siamo amici...."

"Si..." rispose Akira non sapendo cosa fare.

Poteva solo restare li a guardare, Hanamichi che fissava il volpino.

L’uno di fronte all’altro.

"Mi fa piacere, ma ora vieni ti devo parlare di alcune cose..."

"Mi dispiace signor Rukawa, ma credo che la mia gavetta in questa casa sia finita..." rispose sinceramente.

L'uomo in giacca a cravatta lo guardò.

"Vorresti dire che te ne vai??"

"Si, volevo parlarle oggi stesso. Vede per me è necessario mettermi in competizione con altri cuochi, soli così potrò diventare il numero uno..." Parlò cercando di sorride ma a tutti, tranne che al padrone di casa, quel sorriso era dettato solo dalla disperazione.

"Capisco allora buona fortuna Sakuragi!!" e gli strinse la mano.

"Grazie di tutto!!"

Così dicendo uscì, lasciando Koichi con i suoi ospiti i quali, cercarono di essere tranquilli.

Kaede non poteva lasciarlo andare!

Di corsa dribblo suo padre.

Corse dietro al rossino il quale, senza sosta era arrivato davanti alla porta di casa.

"Hana aspetta!!" gridò Kaede.

Non poteva perderlo per colpa di una stupidissima scommessa!! Lui amava quel do'aho.

Lo vide sparire dietro la porta.

Senza scoraggiarsi l'aprì per poi correre lungo il vialetto, per bloccare il suo amato rossino.

Tre metri.

Due metri.

Un metro.

E riuscì a fermarlo per un braccio.

Lo girò verso di se… e ciò che vide gli tolse il fiato.

Hana, il suo Hana…… aveva gli occhi lucidi, ed alcune stille salate bagnavano paino il suo volto.

"Hana io..."

"STA ZITTOOOO!!!" gridò il rossino.

Si era fidato nuovamente e ciò che aveva ricevuto era solo un'altro smacco.

"Io ti amo..."

Fu un attimo.

Sakuragi alzò un pugno pronto a colpire il volto diafano, ma a un centimetro si bloccò… Kaede che aveva chiuso gli occhi per non vedere il colpo, li aprì piano.

Ciò che vide lo distrusse.

Il suo Hanamichi……

……il suo amore……

……il suo mondo……

Ora lo guardava con disprezzo.

Restò immobile.

Il rossino si rimise a correre lontano da quella casa, lontano da Kaede Rukawa.

Lontano da colui che amava con tutto se stesso ma che ora odiava con tutta la sua vita.

 

 

 

 

Continua...

 

 

 

 

La RUbricHANA

 

 

Ru: autriceeeeeeeeeeeee!!! é___è dove sei!!!!!????

Sendo_con_in_mano_una_lettera: Kaede, c'è posta per te ^_________^

Ru_la_legge: "scusami Ru!! Ma non potevo lasciar incompiuta la faccenda della scommessa, quindi porta pazienza."

Sen: ^___________^ questa volta è stata furba, si è nascosta da subito ^_______^

Ru: é_è appena ti ritrovo autrice ti faccio a pezzi!!!!é______é