DESCLAMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

 

DEDICHE: alla mia preziosissima sys, perché anche se non riusciamo a sentirci spesso mi è sempre vicino. Ti voglio bene sys!!^^

 

NOTE: purtroppo per voi la fic si sta allungando.. ed eccoci qui con un capitoletto di intermezzo, anche questo servirà a preparare le prossime mosse di Rukawa!!^___-

Ed ora vi lascio alla lettura, e se potete commentate!!!^O^

 

 

 

COME CUOCERE UNA VOLPE

 

VIII Parte

 

di Lucy

 

 

Le mani abili del rossino tagliavano la carne in piccole striscioline. Nella padella il burro si stava sciogliendo, appena divenne fuso mise al suo interno le striscioline di carne. Con abile mossa le girò per rosolarle sia da una parte che dall'altra.

Akito lo guardava, sapeva bene che il rossino aveva qualcosa. Quel giorno era entrato e anche se l'aveva salutato sorridendo, aveva subito capito che gli era successo qualcosa.

"Senti Hana... se non giri il coltello, come puoi tagliare l'aglio??" chiese divertito il biondino, vedendo Hana arrossire fino alla punta dei capelli.

"Ah... io...." come si girò verso di lui fece cadere a terra una terrina la quale, per sua sfortuna era piena di bucce di patate.

"Mpf... ha ha ha ha ha" scoppiò a ridere Akito, che alzandosi chiuse il gas, raccolse tutto e preso Hana per un polso lo fece sedere di fronte a se.

"Allora mi dici cosa ti succede???"

"Null..."

"Non dirmi nulla, perché non è vero!! Quindi confidati e poi starai meglio!!" fece un grande sorriso per rassicurarlo.

"Va bene... però... potresti odiarmi..." sussurrò il rossino che imbarazzato abbassò il viso, lasciando cadere alcune ciocche sugli occhi.

Akito si sporse verso di lui.

Con dolcezza gli prese il mento e gli tirò su il viso "non preoccuparti, non potrei mai odiarti.  Non sono una persona bigotta!! Quindi dimmi..."

"Ok... prima di tutto io sono gay..." chiuse gli occhi aspettandosi vari insulti ma ciò che ricevette lo fece sgranare i suoi occhi nocciola. La mano di Akito si era posata dolce sulla sua testa, e ora era lì, ferma come ad incoraggiarlo. Non c'era stato ribrezzo in quel gesto, ma solo tanto affetto.

"Continua..."

"Si, ieri pomeriggio ho organizzato con alcuni miei amici, una cenetta un po' particolare per due ragazzi..." ed iniziò a raccontargli tutto.

Akito non disse nulla. Ascoltava attentamente ogni sua parola, con interesse e dolcezza. Non capiva come poteva essere stato così sfortunato in amore, ed ora che provava un qualcosa per un ragazzo, aveva paura di essere nuovamente ferito.

 

"Secondo me, dovresti lasciarti andare…… e poi questo ragazzo se ha reagito così... vorrà pur dire qualcosa, non credi???"

"Non so… ma io lo odio!! Non lo sopporto! Si comporta in modo strano: prima mi offende, ci picchiamo e poi ci prova??!!" brontolò quasi gridando Hana, che intanto tagliuzzava con un coltello le bucce delle patate.

"Beh, sai come si dice?? L'amore non è bello se non è litigarello!!" finì la pillola di saggezza con un sorriso degno di Sendo.

"Sarà, ma ora è meglio che torni a cucinare. Altrimenti il capo oggi non pranza!!!" rispose mogio.

Non aveva alcuna voglia di arrabbiarsi.

Così si rimise a lavoro, ma ora era più calmo. Parlare con Akito gli aveva fatto bene e si era calmato, tanto sapeva benissimo che non avrebbe mai più visto la volpe ibernata.

Per questo motivo lavorò più tranquillo.

Anche il biondino era felice di questo suo cambiamento perciò si rimise a controllare alcuni conti che non gli tornavano.

 

.....

 

"Ecco io ho finito!! Ora vado Akito!!"

"Ok, aspetta ti accompagno..." rispose il biondino alzandosi dalla sedia, massaggiandosi le spalle "ok, ora sono quasi a posto!!"

In brevissimo tempo furono davanti alla porta secondaria "ci vediamo domani!" disse allegro il rossino il quale, già pensava a cosa preparare per il suo datore di lavoro.

Purtroppo ogni sua idea si bloccò sentendo Akito.

"No, per un paio di giorni non serve che tu venga!  Vedi questa sera parte e fino alla prossima settimana non torna, quindi sei libero... inoltre" prese una busta dalla tasca della giacca "questa è la tua paga! Per l'ottimo lavoro, così potrai andare in giro a divertirti!!" rispose sorridendo apertamente.

"Ok, grazie infinite!! Bene allora ci vediamo alla prossima settimana!!" e di corsa se ne andò. Arrivato a pochi passi dal cancelletto, le grida di Akito lo attirarono.

Velocemente si girò.

"Hana, segui il tuo cuore… lui non sbaglierà di sicuro!!!"

 

Il rossino soppesò le sue parole, poi capendole annuì e salutandolo con la mano, si avviò per le strade della città.

Guardava attentamente le vetrine, dove abiti sportivi, eleganti facevano bella mostra di se. Per un attimo la sua attenzione venne attirata da una gioielleria, e incantato guardò una catenina.

Era bellissima. La maglia era leggera mentre un ciondolo a forma di fiore spiccava allegramente…… sua madre sarebbe stata felice!! Le piacevano tanto i fiori, e se poi il fiore in questione era di color azzuro-blu, era perfetto.

Poi un pensiero.

Era lì da molto ed aveva chiamato i suoi solo una volta…… si rabbuiò un attimo, ma si riprese subito ripromettendosi di chiamarli quella sera stessa.

 Così riniziò a camminare fischiettando allegramente il suo motivetto.

Pochi passi e si ritrovò davanti Maki e Nobunaga che si tenevano per mano.

 

I due ragazzi fissarono il rossino.

Shinici gli sorrise apertamente, porgendogli la mano mentre con voce calda disse "ti ringrazio per ieri sera…… è stato tutto buonissimo!"

"Grazie..." rispose stringendogli la mano "ma voi... state insieme???" continuò sorridendo furbo ai due.

Entrambi arrossirono insieme.

Nobunaga alzò le mani intrecciate "secondo te, scimmia rossa???!!"

"Ehi, guarda che ti faccio a pezzettini!!!" gridò il rosso trattenendosi dal gettarsi contro alla bertuccia.

"Calmi, su... comunque per ringraziarti, vorrei invitarti alla mia casa in campagna domani! Sempre se ti va ovviamente!!"

"Ma veramente, non sono stato il solo..." ma venne interrotto dalla voce di Maki che con la mano libera fece il gesto di no.

"Non preoccuparti! Ho invitato tutti, così passeremo del tempo tutti insieme!!"

"Allora accetti rosso??!!"

Hanamichi guardò i due, e poi sorrise accentando l'invito di buon grado.

"Ok, allora a che ora??" chiese felice.

Infondo gli piaceva la montagna, anzi l'adorava e poi non ci andava da anni così non se lo fece chieder due volte.

"Allora domani mattina alle otto in punto davanti al campetto. Così dato che sei nuovo di qui, non ti perderai!!"

"EHI!!! Io sono il tensai e non mi perdo!!"

Maki sorrise alzando le sopraciglia poi senza aggiungere altro se ne andò con Kyota. Il ragazzo anche se non lo voleva ammettere, era felice che il rossino avesse accettato l'invito.

 

"Fermiamoci Rukawa... anf, anf, anf..." disse Sendo sedendosi sulla panchina.

Iniziando a passarsi l'asciugamano sul viso ed osservando il moretto fare un canestro da tre degno di Mitsui.

Kaede si girò e con passi stanchi e felini si sedette vicino ad Akira.

Iniziò subito a bere dall'integratore, sentiva su di se gli occhi dell'amico ma fece finta di nulla. Sapeva bene che il ragazzo voleva sapere come stava andando con il rossino, ma siccome c'era stato poco, anzi, praticamente pochissimo non gli andava di raccontargli.

E poi quelli erano fatti suoi!

"Allora???"

"Nh??"

"Come stanno andando le cose con la scimmietta rossa???"

"Nh..."

"Rukawaaaa su dimmi qualcosa..." chiese con il suo miglior sorriso.

"Diciamo che ci sto lavorando..."

"Va bene... comunque non credi che... sarebbe meglio terminare qui la scommessa???" rispose seriamente Akira, guadagnandosi uno sguardo fulminante da parte della kitsune.

"Senti, ci ho riflettuto e non voglio che Hana soffra, e poi... non so, mi da fastidio giocare con i sentimenti delle persone... ma ti prometto che manterrò la mia promessa!!" disse tutto ad un fiato, senza lasciare la minima possibilità a Kaede di rispondere.

"Scordatelo!! Ora non è più per la scommessa, ma è un fatto di orgoglio… lo voglio conquistare per poi lasciare…… me la deve pagare per le figuracce che mi ha fatto fare... nessuno si era mai permesso ciò!"

"Ma..."

"Tu, fai come vuoi ora è un fatto personale!!"

"Va bene. Spero che vada tutto bene..." fece un sospiro e poi continuò allegro "Maki ha organizzato una gita in montagna!! Si parte domani..."

"Lo so, ci sarà anche il do'aho... non mi sfuggirà!!"

"Va bene, coraggio andiamo altrimenti domani parto senza aver controllato la valigia!!"

"Nh..."

I due ragazzi si alzarono, presero tutta la loro roba e si diressero ognuno a casa propria per preparare le valige.

Rukawa giunse a casa in dieci minuti.

Fu subito accolto dal sorriso dolce della sua tata, quella donna era davvero fantastica.

Posò il tutto in camera e con passi veloci entrò in bagno, per una doccia ristoratrice.

Le goccioline d'acqua erano un dolce massaggio, il bagnoschiuma al muschio bianco lo rilassava da morire. Si sentiva bene e felice, in quella piccola oasi di tranquillità.

Restò per parecchi minuti sotto il getto tiepido poi uscì, prese l'accappatoio e fece la sua entrata in camera sua, dove Momo ripiegava alcuni abiti.

"Allora, come è andata oggi??"

"Bene..."

"E ieri sera???"

Kaede spalancò gli occhi.

Non capiva cosa volesse dire con quella frase, così fingendosi tranquillo, si sedette sulla scrivania ed iniziò ha tamponarsi i capelli con un asciugamano.

Momo si voltò e lo guardò un attimo: la luce del sole giocava con la pelle pallida, mentre i capelli bagnati si intrecciavano sulla fronte per poi sparire sotto la soffice spugna. Il corpo proporzionato e muscoloso era fasciato divinamente nella spugna. Un lembo dell'accappatoio scoprì il ginocchio del ragazzo, la donna sorrise e poi si sedette sul letto.

"Ora, deve essere sincero… è da un paio di giorni che la trovo strano. i dice che cosa c'è che non va???"

"Nulla..."

"Signorino... lo sa che le bugie non si dicono!!!"

Kaede la guardò un attimo. Aveva bisogno di confidarsi con lei, infondo era come la sua mamma, ma quando avesse saputo la verità cosa sarebbe successo?? Si sarebbe allontanata??

No, non voleva.

"Io..." guardò la donna e poi prendendo un grosso respiro "io... sono gay..."

"Lo so!!"

Kaede alzò i suoi occhi blu su quelli scuri della donna. Lei per ripicca scoppiò a ridere "su, sono anni che mi occupo di lei! Saprò se al mio bambino piacciono le donne o gli uomini!!" sorrise dolcemente, mentre le forti braccia di Kaede si serrarono attorno all'esile figura.

La strinse forte, per farle capire quanto le sue parole lo avevano reso felice!!

"Su, continui..."

"Ecco... ho incontrato un ragazzo, e lo vorrei conquistare…… ma ogni volta che mi avvicino lui scappa o peggio ancora ci picchiamo... ad esempio ieri ci stavamo baciando ma poi lui si è ritratto..." borbottò Kaede ben sapendo che le aveva detto una mezza verità.

"Mhh... forse è colpa del suo modo di fare. Per conquistare una persona non bastano i regali…… o le frasi dolci... ma bisogna saper mettere il proprio cuore allo scoperto! Cercando di far capire all'altro cosa si prova..."

"Nh, ma come..."

"Verrà da se. Ascolti il suo cuore e non le mentirà…… solo così conquisterà l'amore!!"

"NH!!" rispose Kaede che le scoccò un bacio sulla guancia, per poi vederla uscire.

Si sentiva pronto.

Ed osservando il sole, ricordò per la milionesima volta in quel giorno il sapore delle labbra di Hana.

Lentamente si passò la lingua sulle labbra cercando di ricordare il suo gusto dolce.

"Preparati Hanamichi…… sarai mio..." disse in un soffio.

Il sole splendeva nella sua camera, illuminandolo e baciando quel corpo perfetto.

 

Il giorno seguente...

 

Alle otto in punto due macchine* erano ferme davanti al campetto da basket.

Maki era appoggiato alla rete, stava guardando la strada per vedere dove si era cacciato il rossino.

Dopo cinque minuti notò finalmente una fiammeggiante capigliatura correre.

"Era ora!!" gridò Nobunaga vedendolo arrivare.

Il rossino appoggiò le mani sulle ginocchia, fece alcuni profondi respiri per poi sorridere radioso.

"Non è colpa mia…… ma dell'autobus!!! Si è bloccato ed ho fatto tutta una corsa per arrivare qui!!"

"Se, se... sei sempre il solito!!"

"Cerchi rogne bertuccia???!!"

"Cosa?? Ma io..."

"Andiamo!!"

"Si, Shinichi!!" cinguettò allegro il moretto correndo a prendere posto sulla vettura.

Hana si guardò attorno e poi Kogure disse "tu vieni con noi, sali dietro!!"

"Ok!!" con passi decisi mise la sua borsa nel cofano e salì dietro.

Dove per sua sfiga c'era Rukawa addormentato, fece finta di niente eppure il suo cuore accelerò.

"Non voglio stare vicino a questa baka kitsune!!!"

"Sei arrivato tardi ed ora paghi le conseguenze!!!" disse Mitsui riaccomodandosi e stringendo a se Kogure.

Resosi conto di non poter far niente per cambiare la situazione.

Chiuse gli occhi e si addormentò. Ma prima diede un'occhiata all'altra macchina dove Sendo guidava, con affianco Ayako e dietro di loro Ryota e Koshino che parlavano.

Sospirò e si abbandonò alle braccia di Morfeo che cullandolo lo portarono nel mondo dei sogni.

 

Rukawa sentiva accanto a se il rossino.

Infatti era sveglio da quando era arrivato, ed aveva sentito tutto. Ora se ne stava con gli occhi chiusi ad ascoltare il respiro profondo e tranquillo di quella testa matta.

 

Tra poche ore potrò mettere in atto il mio piano di conquista!! Così il rossino sarà mio... finalmente mi vendicherò per tutte quelle volte che mi ha picchiato e ferito nell'orgoglio!!

Uffa!! Che palle quei due… da quando Mitsui e Kogure stanno insieme non fanno altro che pomiciare… insomma!! Anche adesso si scambiano paroline dolci e frasi dette a metà!!

Perché Hisashi lo bacia con passione... io proprio non li capisco, insomma va bene, baciare è bello, però da qui a... a pomiciare venti ore su ventiquattro, si esagera!!!

 

Lentamente senza farsi vedere Kaede socchiuse un occhio.

Iniziando a fissare il ragazzo accanto a lui: la testa appoggiata al sedile, il sole che passava caldo dal finestrino risplendeva sulle ciocche carmini. La pelle dorata veniva sfiorata da una ciocca birichina che si muoveva lenta da un soffio d'aria, il volto rilassato e le labbra socchiuse.

Kaede si morse le labbra, cercando di sedare l'istinto che gli diceva di baciare il ragazzo accanto a lui.

Si mise comodo e cercò di dormire, anche se... i suoi sogni furono un po' agitati.

Occhi carichi di passione, pelli dorate che si riscaldavano al suo tocco, labbra rosse in cerca d'aria, mentre gemiti facevano da colonna sonora al suo sogno.

 

.....

 

L'aria fresca della montagna, il verde degli alberi, il cinguettare felice degli uccelli sui rami ricoperti di foglie verde smeraldo o di fiori. Il giardino immenso con fiori di tutti i tipi, un laghetto costeggiato da cespugli e tantissimi fiori ad incorniciarlo, e passata la collina la grande abitazione dei Maki.

 

La villa si reggeva su due piani.

I muri erano tinti di un verde chiarissimo da sembrare bianco. Grandi finestre si mostravano in tutta la loro maestosità, ai lati della porta due colonne nel muro erano ricoperte di edera, mentre al secondo piano, a sinistra un granissimo terrazzo faceva bella mostra di .

 

"E' bellissimi Shi-chan!!" mormorò estasiato Nobunaga osservando quella villa di altri tempi, mentre gli altri scendevano dalle automobili.

"Grazie, ma ora entriamo!!"

Appena mise la chiave nella serratura, un maggiordomo si fece avanti. Si protese in un inchino e con abili mosse tolse a Maki le proprie borse. Aiutato da altre cameriere fece strada agli ospiti.

 

Una camera fu data a Mitsui e Kogure quest’ultimo, un po' imbarazzato venne tirato per un braccio, per poi vedere chiudersi immediatamente la porta.

Una seconda ad Ayako che dopo aver sventagliato contro le teste di Hana e Ryota i quali, si erano messi a sghignazzare vedendo i due ragazzi più grandi chiudersi immediatamente all'interno, si chiuse nella sua camera cantando felice.

Invece gli altri ebbero una camera ciascuno.

Stranamente le camere di Kaede e Hana erano vicine, e questo per la kitsune era un buona cosa.

Avrebbe avuto più possibilità di stare accanto alla scimmia rossa.

Invece quella di Sendo era accanto a quella di Koshino che scorbutico come sempre aveva sbuffato mentre Ryota si richiudeva in una vicino ad una finestra. Mentre lacrime abbondanti bagnavano il suo viso, e dalle labbra tremolanti un lungo 'Ayacucciaaaaaaaa' usciva languido e triste.

 

Nel frattempo Maki e Kyota erano nella stanza del primo.

Sdraiati sul grande letto all'occidentale, sprofondati in un bacio appassionato mentre le gentili mani di Shinichi accarezzavano il corpo del suo ragazzo.

Parecchi secondi dopo si staccarono.

Kyota si guardò attorno.

Vide Maki alzarsi ed andare all'armadio, per poi iniziare a mettere gli abiti al suo interno. Il moretto si alzò e si avvicinò pensieroso alla grande finestra.

 

"Cosa succede??" chiese Maki abbracciando il suo ragazzo, posando le labbra al suo orecchio.

Il moretto si appoggiò completamente a lui.

"Sono preoccupato per Hana..."

"Perché???" disse girandolo e posando i suoi occhi in quelli del ragazzo più giovane.

"Sai quello che è successo quel pomeriggio tra lui e Rukawa???"

"Si, e ne sono contento. Era ora che anche Kaede trovasse l'amore..." ma si fermò notando gli occhi ancora preoccupati della sua adorabile scimmietta "... cosa c'è??"

Kyota chiuse gli occhi ed appoggiandosi al petto ampio del suo Shinichi "è che... non vorrei che Rukawa lo prendesse in giro... Hana ha sofferto tanto... e non vorrei che anche lui..."

Maki posò l'indice sulle labbra ancora socchiuse del moretto.

Dolcemente disse "facciamo così, io chiederò qualcosa agli altri e poi ti saprò dire..." poi un sorriso birichino si fece largo sul suo viso "e meno male che non lo sopporti!!"

Gli occhi di Nobunaga si allargarono.

Mentre una parola poco gentile gli saliva alle labbra che vennero prontamente bloccate da quella dell'altro.

"Ora è meglio andare gli altri ci aspetteranno" sussurrò Nobu slacciandosi dall'abbraccio di Shinici e dirigendosi con lui nel salotto dove tutti, tranne Mitsui e Kogure erano scesi.

"Allora che facciamo??" chiese Ayako mentre accavallava le gambe.

Facendo sbrodolare Ryota il quale, osservava la ragazza con occhi incantati.

Era la prima volta che la vedeva con dei semplici e attillati jeans rossi, mentre una t-shirt bianca si posava delicatamente un po' più giù della vita, coprendo il ventre piatto ma lasciando intravedere le sue forme.

"Si potrebbe andare al lago… ma dovremo arrivare prima di sera, poiché di notte è meglio non camminare per i sentieri." propose Maki.

"Ok, allora andiamo!!!" gridò felice Hana alzandosi dal divano.

Incatenando su di se gli occhi della volpe che per tutto il tempo aveva ascoltato e sbirciato il rossino. Infatti il ragazzo portava dei blu jeans che fasciavano le sue gambe in modo divino, come se fossero una seconda pelle. Mentre una camicia bianca lasciava scoperto l'ampio petto, le maniche tirate su fino a metà braccio, mentre ricadeva languida sui fianchi modellati.

"Va bene, allora andiamo” esclamò Ayako prendendo il suo indispensabile zainetto e  Sendo prese la borsa frigo con alcuni panini e bibite per la gita.

 

 

Continua...

 

 

La RUbricHANA

 

Ru: é______è

Hana: é______é

Lucy: Ehm... ehm... ^^""" salve ragazzi...

Hana: é__è allora???

Ru: é__è nh????

Lucy: ehm... su, non fate così... ^^"""" lo so che avevo promesso di finire le altre coppie, ma non potevo... cioè se continuavo risultava troppo lungo e noioso... ^^""" su, vi prometto che nel 10 capitolo sarete solo voi i protagonisti...

Hana: é______é lo spero per te

Ru: anch'io altrimenti é________________è

Lucy: ç____ç lo sapevo che finiva così!! ç___ç

 

 

*Io non capisco nulla di macchine, ma tempo fa ho visto una macchina con 8 posti, e da qui l’idea della macchina, ora però non so che tipo di automobile si trattava. Scusate la mia ignoranza ç__ç