DESCLAMERS: I personaggi
non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene
ogni tanto me li presta!!
DEDICHE: questo capitolò è
per la mia sys telepatica, per ringraziarla per tutta
l’energia che mi dona anche se non se ne accorge.
Grazie sys ti voglio tanto bene!! Infine alla mia rucolina
NOTE 1: ^^ in questo
capitolo vedrò di finire una parte sulle
altre coppie, così dal prossimo capitolo ci sarà più
spazio per Ru e Hana, che iniziano a... ehm... come dire ^^"""
stancarsi della situazione di stallo, comunque questo capitolo è di intermezzo,
servirà anche per dare suggerimenti a Ru su come comportarsi con Hana.
NOTA 2: ^^ spero che
questo capitolo, non ricopra lo schermo di melassa. Inoltre vi garantisco che
io a quanto romanticismo sono come un pugno in un occhio, quindi siete avvisati!!!^_____^
Spero vi piaccia, buona
lettura!!^^
COME CUOCERE UNA VOLPE
VII Parte
di Lucy
La limousine si fermò
davanti alla villetta di Rukawa.
Lo chauffeur uscì e andò
ad aprire la portiera dalla quale un ragazzo alto, occhi scuri e capelli
castani usciva, mentre i suoi occhi si posavano su tutta la spiaggia.
Il mare era magnifico
quella notte, si sentiva suo agio, quando un'altra macchina attirò la sua
attenzione.
Subito i suoi occhi
spalancarono nel vedere la persona che usciva, un ragazzo con lunghi capelli
corvini, tenuti in un graziosissimo codino, mentre due occhi scuri come il
cielo notturno si spalancavano nel vederlo.
"Maki... ma cosa ci
fai qui??" chiese Kyota osservando il ragazzo: le lunghe gambe fasciate da
dei pantaloni blu scuro, dove due grandi tasche ai lati facevano bella mostra
di se, il petto largo coperto da una t-shirt bianca, con sopra una camicia blu
aperta.
"Akira mi ha detto di
venire qui… e tu??" domandò Maki posando il suo
sguardo sugli occhi del ragazzo, che stranamente quella notte gli sembravano
più lucenti.
"E' stato Kogure a
mandarmi qui..."
I due si guardarono
straniti mentre la porta della villetta si apriva e rivelava il volto
sorridente del rossino che con voce allegra attirò l'attenzione su di se.
"Benvenuti,
prego accomodatevi!!"
"Scimmia rossa cosa
ci fai qui??!!!" gridò Nobunaga cercando di
capire cosa stava succedendo, mentre la paura gli serpeggiava nel corpo.
Shinici lasciò passare per
primo il moretto che seguì Sakuragi. Arrivati davanti alla terrazza i due
ragazzi videro Mitsui, Kogure, Ryota e Ayako.
"Ma
cosa...??"
"Bene spero che vi
piaccia… e buona serata!!" rispose Mitsui aprendo la porta-finestra.
Maki e Kyota restarono affascinati.
"Buon
divertimento!!" disse Hana che subito dopo assieme agli altri si
allontanò, andando in cucina dove Rukawa sonnecchiava appoggiato al tavolo.
"Bene, ed ora
speriamo che i due riescano a dichiararsi!!"
"Sono sicuro di si" rispose Mitsui passandosi la mano sulla cicatrice.
"Ok, allora io
vado!!"
"Aspettami Ayakuccia!!!" disse gongolante e sbavante Ryota seguendola fuori
dalla casa.
"Allora anche
noi..."
Hanamichi si mise di
fronte a Hisashi e con un ghigno degno del tensai si girò verso un angolo della
cucina, dove una grande cesta era pronta. Gliela porse
mentre a Kogure gli diede una busta.
"Come ringraziamento!!!"
"A-ah... ma
cosa..."
"Kogure leggi la
lettera e troverete il tesoro!!"
Entrambi corrugarono la fronte e si diressero fuori, mentre Hana
riordinava la cucina che ancora era un po' sporca.
Rukawa aveva finto di
dormire per osservare le mosse del rossino, ma ora non sapeva come comportarsi.
Decise di passare al contrattacco.
Mentre il ragazzo era di spalle,
il volpino si alzò e con passi felpati si avvicinò al rosso.
"Ti va di venire a
vedere come procedono le cose tra quei due??" gli sussurrò all'orecchio
mandando tanti piccoli brividi al rossino che però si girò di scatto e sbraitò.
"MA TI SEI BEVUTO IL
CERVELLO???!!! MI VUOI FAR MORIRE!!!!???"
Hana stava per colpirlo ma
stranamente Rukawa lo bloccò. Lo trascinò al piano di sopra senza indugiare. Giunto
davanti ad una stanza, senza tante cerimonie tirò dentro Hana che titubante si
guardava attorno ma quando il moretto aprì la finestra ed uscì sul tetto… il
rossino capì.
Piano piano i due si sedettero
sul tetto e guardarono i due ragazzi che ancora imbambolati si guardavano
attorno.
"Ma sono proprio imbranati..." sospirò Hana che
per un attimo guardò la volpe che gli era seduta accanto e ne restò incantato.
La luna lo baciava con
riverenza, accarezzando quel corpo scultoreo e sodo,
facendo invidia alle divinità greche.
La semplice camicia bianca
riluceva ai raggi lunari, mentre i fili di seta nera brillavano di riflessi
blu.
Rukawa si voltò e sorprese
Hana fissarlo incantato.
Gli prese la mano, la strinse
con la sua, mentre i suoi occhi si specchiavano i quei pozzi di purezza. Senza
smettere di fissarsi avvicinò il suo volto. Ora le spalle si toccavano mentre
le labbra si sfioravano leggere.
Socchiusero
entrambi gli occhi, ora volevano solo sentire.
Tocchi caldi e dolci.
L'altra mano della volpe
si posò sul fianco di Hana e l'attirò a se, stringendolo al proprio corpo.
La punta calda e umida
della lingua di Kaede sfiorò le labbra dell'altro, accarezzando e cercando di
crearsi un varco, ma non appena cercò di intrufolarsi nella bocca di Hana, il
ragazzo spalancò gli occhi nocciola fissando l'altro sbalordito. Poi come un
fulmine si staccò dall'altro e uscì di corsa da quella casa, prima che la
ragione l'abbandonasse.
Rukawa si passò la lingua
sulle labbra, assaporando il sapore di pesca di quelle labbra rosse come il sangue,
mentre un sorriso face capolino sul suo volto.
Senza riflettere uscì
dalla casa, sperando in cuor suo che quei due non gliela distruggessero.
Nel frattempo i due imbranati si guardavano ancora attorno.
Non credevano
hai loro occhi.
Hai lati del terrazzo due
grandi vasi di non ti scordar di me facevano bella mostra,
mentre altri erano posati nella ringhiera lavorata, rilucendo alla luna come
piccole stelle azzurre. Appoggiate tute intorno come lanterne delle candele illuminavano
tutt'attorno, lasciando solo un lieve calore in ricordo del sole del mattino.
Per terra una specie di
rialzo di almeno quindi centimetri era tutto ricoperto da cuscini. Al centro un
tavolino basso dove la cena attendeva i due ragazzi, in mezzo una candela a
forma di calla riluceva romantica nella sua bellezza.
"Ma
cosa significa??" chiese Maki sedendosi su un cuscino, appoggiando una
mano sul tavolo mentre i suoi occhi si posavano su quelli di Nobunaga che per
la milionesima volta si domandava cosa avesse fatto di male per meritarsi tutto
ciò.
"N-non lo so..."
bisbigliò incredulo.
"Ok… che ne dici di
mangiare???"
"Si..."
I due iniziarono a
mangiare in silenzio.
L'odore del mare e della
musica di sottofondo regnavano incontrastate.
Maki osservò il ragazzo di
fronte a se mentre un dolce sorriso illuminò il suo volto.
"Qui..."
"Eh?? Cosa??" chiese il moretto che guardò l'altro senza
capire.
Maki si toccò
l'angolo sinistro della bocca "ti sei sporcato di salsa rosa!"
Kyota si passò la mano
sulla bocca ma niente da fare, la salsa si era spostata
di più.
Prima ancora di capire
come comportarsi, un rossore si impossessò del suo
volto, mentre nella sua mente l'immagine di Maki che si avvicinava e gli
leccava via la salsa era diventata quasi reale… ma il sogno ad occhi aperti
terminò quando un tovagliolo si posò delicatamente sulla sua bocca,
ripulendola.
"Ecco ora sei a
posto!!"
"G-grazie" e si
diede mentalmente dell'idiota.
Perché doveva fare sempre delle
figuracce di fronte al suo Shinici??
Suo, si fa per dire gli ricordò una vocina antipatica, ma aveva ragione non era suo…
anche se lo avesse voluto con tutto il suo cuore.
Questo ragionamento portò
il ragazzo ad un mutismo serrato, peggio di Rukawa.
Per tutta la serata Maki
cercò di istaurare una buona conversazione, ma sembrava che il moretto non
l'ascoltasse. La cosa strana era che il ragazzo dopo la scena della salsa,
aveva rovesciato un bicchiere di vino sul tavolino, rischiando di macchiarsi
gli abiti. Infine mentre mangiavano gli era schizzata un'oliva verso Shinici
che sorridente l'aveva scusato.
Il ragazzo appoggiò il
calice, guardando il moretto alzarsi e andare a sedersi vicino alla ringhiera,
appoggiarsi ad essa e giocare distrattamente con un
piccolo fiore mentre i suoi occhi fissavano incantati il mare.
Gli occhi di Shinici
scivolarono lungo la maglietta verde, per posarsi sui
jeans neri, chiedendosi se al mondo potesse esistere una creatura di tale
innocenza.
Perché mi hanno fatto questo
scherzo??
Ma domani quando vedo la
scimmia rossa… lo meno di brutto!!!
Uff... mi sento ancora a
disagio.
Certo l'atmosfera è
stupenda, e mi rilassa molto l'odore del mare… ma non appena vedo Shinichi...
mi sento come se avessi un nodo in gola...
Kyota perso nei suoi
pensieri non si accorse che Maki gli si era seduto vicino, solo quando i loro
gomiti vanirono a contatto si voltò specchiando negl'occhi
scuri dell'altro.
"Cosa
ti succede Kyota??"
"Nulla..."
Il ragazzo lo fissò a
fondo, poi riprese a parlare.
"Ti piace questo
posto??"
"Si..." restò un attimo in silenzio "mi piace il mare, le sue
onde, il suo profumo..." rispose posando il mento
sulla mano, piegando la guancia per stare più comodo mentre i suoi occhi si
perdevano in quel mare così nero, ma ricoperto di bagliori.
"...ho sempre creduto
che fosse magico… non capivo come facesse a muoversi ed essere sempre così
bello e avvolte cattivo.... credevo che le onde erano
le risate allegre di nettuno, mentre quando il mare era in tempesta era perché
il dio era arrabbiato..." sorrise dolcemente ha
quei ricordi di un passato lontano ma molto felice.
Sentì una mano posarsi
sulla sua.
Lentamente si girò,
incontrando il bel sorriso del suo Shinichi.
Non ci furono parole per esprime ciò che i suoi occhi vedevano, solo una grandissima
sensazione di completezza.
Lentamente i loro volti si
avvicinarono, fino a che i loro respiri
si mescolarono, dando vita a un bacio dolcissimo,
carico di quell'amore nato in un campo da basket e
fiorito lentamente in quegli anni di parole dette… celando il sentimento che li
legava.
Alcuni minuti più tardi si
staccarono.
Occhi caldi e innamorati.
Senza smettere di fissarsi
si alzarono e si sdraiarono tra i cuscini, mentre la testa di Nobunaga si
posava lentamente sul petto scolpito del ragazzo più grande.
Una mano grande iniziò ad
accarezzare la testa mora, per poi scendere lungo il codino e scioglierlo, per
passare dolcemente le dita tra quei fili d'ebano.
Kyota di certo non restò
fermo. Fece passare un braccio attorno alla vita di Shinici, stringendolo forte
per paura che tutto fosse uno dei suoi sogni e che presto si sarebbe svegliato
sudato e solo nel suo letto… ma gli bastava appoggiare l'orecchio sul cuore
sotto di lui per capire che era tutto vero.
"Sai i non ti scordar
di me..." sussurrò Maki stringendolo a se.
Kyota alzò il viso per
guardarlo "hanno un significato molto profondo..."
il moretto aggrottò le sopraciglia "davvero?? E
quale???"
Shinichi sorrise.
Posò una mano sulla
guancia e rispose piano, amalgamando le sue parole al rumore del mare.
"Amore sincero*"
Gli occhi di Nobunaga si
allargarono mentre un le sue guance si arrossarono a quelle parole… avrebbe dovuto ringraziare i suoi amici.
"Ti amo Nobu"
mormorò Maki con voce emozionata.
"Anch'io
ti amo" e posò le sue labbra su quelle del ragazzo sotto di lui, mentre le
mani iniziarono a sfiorarsi dolcemente, cercandosi e trovandosi sulla pelle
sempre più calda. Scoprendo lembi di pelle, lasciandola baciare dall'aria
salmastra, le lingue si attorcigliarono, toccandosi sempre più profondamente…
le pelli calde a contatto, brividi di piacere.
Così ebbe inizio una lunga
danza fatta di respiri e gemiti.
Intanto un'altra coppia si
era data da fare.
Infatti in un luogo nascosto da
degli scogli, dove la luce della luna brillava come una stella, illuminando il
mare e la sabbia, due ragazzi erano abbracciati stretti, coperti da un leggero
lenzuolo mentre la sabbia tiepida scaldava la loro pelle.
Kogure era abbandonato tra
le braccia di Mitsui che si dilettava ad accarezzare la schiena larga del suo
Kimi, pensando che Sakuragi aveva avuto una bellissima idea.
"A cosa pensi
Hisa??" chiese Kiminobu tirando su il viso, guardando in quegl'occhi che non sapevano mentirgli.
"Che
Sakuragi è in gamba!! Ha avuto un'idea geniale!!" sorrise malizioso,
scatenando così il rossore di Kogure che si sporse e
gli baciò leggero le labbra.
"Secondo te… cosa
vuole Rukawa???"
"In che senso
"Ryota mi ha detto
che oggi pomeriggio l'ha visto trascinare Hana in un ballo molto, ma molto
sensuale..." mormorò
richinandosi sul petto del tiratore da tre punti.
"Forse gli piace...
ma perché ti preoccupi per lui??" domando Hisashi mettendosi seduto e
facendo cadere a terra Kogure.
Bloccandolo sotto il suo
corpo.
"Sai, ha sofferto
molto e... non vorrei che soffrisse ancora..."
Hisashi ci pensò su… poi
un ricordo "si tratta di quel ragazzo… quello della festa???"
"Si, ti posso dire
che Toshio gli ha fatto davvero male… e non vorrei che Rukawa....
facesse lo stesso..."
La presa sui polsi di
Kogure rallentò mentre il volto di Hisashi si chinò a baciarlo dolcemente, per
poi condurlo in un bacio mozzafiato. Le lingue si incontrarono
dolci e molli, le mani accarezzavano i punti del corpo più sensibili, per far
gemere il proprio compagno.
Alcuni minuti dopo il bacio
finì mentre i due riprendevano fiato.
Hisashi posizionò
le mani accanto alla testa del suo amore e si issò per guardarlo meglio.
Era bellissimo con il
volto stravolto dal piacere mentre il fiato usciva irregolare.
"Facciamo così… appena
trovo l'occasione giusta parlo a Kaede, così scoprirò qualcosa, ok??"
"A-ha..." rispose il moretto cercando di riprendere un po’ di fiato.
"Però
tu... dovrai darmi qualcosa in cambio" sorrise malizioso, facendo scorrere
lentamente una mano sul fianco di
"Tutto ciò che vuoi
Hisa-chan!" rispose la vittima.
Ben sapendo quanto faceva
scatenare e accendere di passione il suo ragazzo il suffisso chan.
"Te la sei
cercata!"
"Ma quanto mi
dispiace...."
Quella fu l'ultima parola
che il moretto riuscì a dire.
Mitsui gli aveva chiuso la
bocca con la sua, mentre mani pellegrine esplorarono
il corpo di
Scese
lungo il torace, baciando i capezzoli rosei, succhiandoli per poi divorarli
completamente.
Con una scia di umidi baci si portò all'inguine del
suo ragazzo, posò leccatine fugaci e morsetti, che mandarono fuori di testa
Hisa sorrise maligno per
poi sparire sotto il leggero lenzuolo bianco.
Continua....
La RUbricHANA
Lucy: T__T e anche questo
capitolo è andato, che faticaaaaa!!!!>.< E poi
fa caldooooo!!!!!
Ru: A-U-T-R-I-C-E
é_è
Lucy: d-dimmi
^^""""
Ru: perché tutti trombano
e io no!!!???? é__è
Lucy_titubante: ehm... è
semplice perché te la devo far pagare per le pwp e poi è un
vero piacere torturati!!!^^"
Ru: ma io ti faccio a
pezzi é__è
Hana: ed io ti do una mano!!!é__è
Lucy: ma pecchè ç_ç io non
ho fatto nulla di male!!! ç___ç
*se vi interessa
il linguaggio dei fiori, tantissime e bellissime immagini visitate il sito di
Elfuccia *___* è bello!!!!