College
di Mab
Corro veloce tra l'erba
tagliata del prato... Devo sbrigarmi, devo muovermi o farò tardi...
Accidenti, ma non poteva darmi un pò più di tempo per arrivare?? E per
giunta ha cominciato a piovere a dirotto... E io sono qui, in mezzo al
bosco che circonda il college che frequento, a correre a per di fiato per
arrivare in tempo all'appuntamento, sotto il gazebo...
Sono arrivato, ma...
“Sei in ritardo!” mi
ammonisce.
“Colpa tua che mi dai tre
minuti dalla fine delle lezioni per arrivare dalla parte opposta da dove ho
svolto l’ultima lezione… Se tu fossi più buono questo non succederebbe…”
rispondo sarcasticamente. Lui incurva le labbra insieme al sopracciglio
destro e dice: “Se tu corressi tutte le mattine con me saresti arrivato in
tempo, amore mio…” e mentre lo dice mi si avvicina lentamente sfiorandomi
una guancia con le dita. Chiudo gli occhi godendomi quel calore che mi
riscalda dopo il gelo della pioggia che ho sentito battermi addosso…
“Sei così bello…”
continua con la voce sempre più dolce… Riapro gli occhi sotto il tocco
leggero di quelle dita affusolate che scendono dal mio viso al mio collo al
mio petto… E’ la carezza più dolce che mi ha mai concesso…
Lo prendo per la vita e
mi siedo portandolo con me e mettendomelo tra le gambe. Subito lui si
accoccola a me e strofina il viso sul mio collo sussurrandomi: “Hana… Mi sei
mancato…”
“Anche tu, Kaede…” gli
rispondo passando una mano tra i suoi cappelli mori. Mi è mancato, è vero,
anche se sono passate due ore dall’ultima volta che ci siamo visti… “Ora è
meglio che ti stacchi…” gli dico ancora allontanandolo dal mio petto “Sono
bagnato fradicio e rischi di bagnarti anche tu…”. Lui mi fissa un attimo e
poi risponde col suo tono calmo che: “Non me ne importa niente se sei
bagnato… Io voglio stare lì…!” e dicendo questo indica il mio petto.
“Ci sei già nel mio
cuore…” gli rispondo facendo il finto tonto; e ottengo ciò che voglio perché
lui mi guarda spaesato mentre mi dice: “Scemo… Io dicevo sul tuo petto…
Addosso a te…” allora lo riprendo tra le braccia e me lo tiro addosso
sussurrandogli all’orecchio: “So cosa intendevi… Ma è vero quello che ho
detto…” e mentre pronuncio queste parole vedo le sue labbra incurvarsi in un
dolce sorriso poco prima che spariscono dalla mia vista perché posatesi
sulle mie… Con la stessa delicatezza con cui scende la neve, lui posa le sue
labbra sulle mie in un tenero bacio…
Quando ci stacchiamo
sussurra: “Do’aho… Tra poco ci sarà la prossima partita…”
“Sì, e allora??” chiedo,
non capendo.
“Dobbiamo dare il
massimo, intesi…? E’ una partita importante… Con questa ci giochiamo
l’accesso alla finale…” risponde, spiegandomi.
“Lo so, kitsune. Cosa
c’è? Non ti fidi più del genio??” rido.
“Mi fido di te… Ma
conoscendoti potresti farti prendere dalle emozioni, sentimentale come
sei…!” mi dice con sguardo severo.
“Non mi sembra ti
dispiacesse, ieri sera…” dico con tono malizioso alludendo alla
dimostrazione d’amore di ieri notte.
“No, infatti…” risponde.
Mi viene da sorridere alla sua affermazione. Dovrei essere io quello che
dice che è LUI il sentimentale… Lui che mi ha regalato tutto, anche il suo
corpo… Il suo meraviglioso corpo… E spontaneamente mi viene da dire:
“Grazie, Kaede…”
“Sei impazzito, do’aho?”
mi chiede non capendo, giustamente.
“Grazie per tutto quello
che mi hai dato, kitsune…” e Kaede capisce e mi bacia a fior di labbra.
“Grazie davvero, amore
mio…”
**FINE**
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