Disclaimers: i personaggi
sono stati creati da quel *TENSAI* di mio padre Takehiko Inoue ^_^ essendo io il
suo adorato *TENSHI* posso usarli come meglio credo.. ma sempre senza scopo di
lucro ^_^
Note:
un grazie immane alla mia ragazza Choco per tutti i consigli e alla mia amante
Hanachan per avermi aiutata nel mio blocco da angst, dato che non ne avevo mai
scritte ^_^ vi adoro ragazze!!!
Chocolate fourth
time
di Alexiel
Tornando a casa Sendoh si
ripromise di non appiccicarsi al telefono aspettando che squillasse.
Decise persino di farsi la strada a piedi per far passare più tempo e per
sfogare il nervoso camminando.
Hiroaki lo aveva ferito
profondamente.
Al diavolo... che avesse pure
tutti i problemi del mondo, questo non gli dava il diritto di trattarlo
così, come se fosse un viscido bavoso pervertito.
Il sesso era importante, ma
non fondamentale... se Hiro voleva aspettare per sentirsi pronto a lui
andava bene, ma sentirsi dire certe cose... beh quello proprio no.
Sendoh sospirò... ripensò
al suo ragazzo e si chiese come fosse possibile amare così tanto una
persona che lo trattava a pesci in faccia...
Un sorriso timido si disegnò
sui lineamenti perfetti del ragazzo.. ma certo.. perchè il vero Hiro non
era così.. il vero Hiro era un adorabile, intelligente scorbutico da
soffocare di baci...Nonostante l'umiliazione e il dispiacere Akira era
testardamente ottimista... amava troppo quel cucciolo imbronciato per
lasciare che i momenti di sconforto e di crisi avessero la meglio...
L'indomani lo avrebbe
affrontato con più serenità, non era da lui essere in preda all'ansia...
se lo avesse preso dal lato giusto, il giovane playmaker sarebbe stato più
ragionevole.. e poi era da un po' che non lo coccolava: era troppo
impegnato ad essere arrabbiato per accorgersi che il suo amore magari
aveva bisogno di dolcezza per sciogliersi un po'... dopotutto i suoi
massaggini e i suoi bacini avevano sempre fatto un gran piacere ad Hiroaki...
Sendoh aumentò il passo.. non vedeva l'ora di essere a casa e
appiccicarsi al telefono... Fukuda avrebbe chiamato tra poco!!
>><>><><<><<
Il telefono non fece nemmeno
in tempo a fare due squilli.
-Moshi-moshi?-
-Ciao Akira, agitato?-
Nella voce di Fukuda c'era un
leggero tono divertito, che fece battere il cuore a Sendoh.. allora le
cose erano andate bene..
-Allora come stava? Era tanto
sconvolto? Avete parlato?-
Dall'altra parte del filo ci
fu un attimo di silenzio, poi Fukuda si schiarì la voce.
-Si, abbiamo parlato. Hiroaki
era *parecchio* sconvolto, e non solo per la litigata. Mi ha raccontato
alcune cose, ma ecco... sono molto personali e non me la sento di tradire
la sua fiducia venendotele a spifferare.-
Akira ebbe un attimo di
irritazione.
-Hey!! Personali o no, Hiro
è il *mio* ragazzo e io ho il diritto...-
Fukuda lo interruppe usando
un tono di voce molto calmo e rilassato.
-Hai ragione anche tu, però
io credo che sarebbe giusto fosse lui a raccontartele.. cerca di capire,
con me è stato uno sfogo e non sarebbe una bella cosa approfittarne.-
Akira riflettè sulle parole
dell'amico e sospirò.
-Hai ragione Fuku-chan, scusa
se ti ho pressato.. ma sono tanto preoccupato...-
Fukuda si lasciò andare ad
una risatina per allentare la tensione.
-Non devi esserlo... e
comunque una cosa te la posso dire: Hiro è sinceramente pentito per come
ti ha trattato, ed ha tutte le intenzioni di risolvere la cosa. E
soprattutto, Akira, è *cotto* di te... non chiedermi come, ma dopotutto i
gusti sono gusti!!-
Sendoh si lasciò andare e
sul suo bel viso si disegnò finalmente un sorriso aperto e sincero.
-Scemo!!-
-Lo so, ma anche tu non
scherzi!!-
Un'altra pausa.. poi Akira
parlò.
-Grazie amico... grazie
davvero.-
-Non importa, non mi
ringraziare... vedrai che tutto si sistemerà... devi solo avere tanta
pazienza e riempirlo di affetto... quel ragazzo deve imparare ad amarsi,
insegnaglielo per bene.-
Il neo-capitano era
felicissimo. Avrebbe fatto qualunque cosa pur di non perdere il suo amore.
-Lo farò Fuku... Buonanotte,
a domani!-
-A domani!-
>><>><><<><<
Il giorno dopo Sendoh arrivò
a scuola con mezz'ora di anticipo. Quella notte non aveva dormito per il
desiderio di vedere il suo cucciolo e soffocarlo di coccole.
Quando entrò in classe era
talmente su di giri che quasi non si accorse che il banco di Koshino era
occupato dal suo legittimo proprietario.
Gli occhi di Hiroaki si
illuminarono vedendo l'energico capitano oltrepassare la soglia con un
sorriso luminoso in viso.. avrebbe voluto corrergli incontro, saltargli in
braccio e riempire quel viso bellissimo di baci, invece si trattenne e si
limitò a sorridergli timidamente e ad accennare un gesto di saluto con la
mano.
Ma per Akira era più che
sufficiente. Gli si avvicinò e si sedette sulla sedia del banco davanti,
appoggiando gli avambracci sulla superficie di formica del tavolo di
Koshino.
-Ho voglia di dirti un paio
di cose Hiro... ma adesso non c'è tempo... Ti va di saltare le lezioni
del pomeriggio e venire a casa mia? staremo un po' in pace da soli...-
Koshino arrossì e annuì.
Sendoh gli sorrise e dovette
usare tutta la propria forza di volontà per non sporgersi a baciarlo di
fronte a mezza classe.
-Ti amo Hiroaki.-
Koshino arrossì ancora di più,
ma sorrise, un sorriso bello e sincero che gli fece illuminare gli occhi
come un cielo stellato. Sendo sussurrò:
-Allora a dopo
cucciolo...-
Azzardò una carezza leggera
sul polso di Hiroaki, che gli trattenne la mano con la propria e lo guardò
negli occhi senza parlare, ma i lineamenti del giovane playmaker erano
distesi e rilassati, così Sendoh gli fece l'occhiolino e andò a sedersi
al proprio banco con il cuore traboccante di gioia.
>><>><><<><<
A pausa pranzo i due ragazzi
uscirono dall'edificio scolastico e si diressero insieme verso la
stazione. Sendoh avrebbe voluto intrecciare le proprie dita a quelle
affusolate di Kosh, ma evitò, anche se camminavano talmente vicini che le
loro mani si sfioravano quasi ad ogni passo, suscitando rossori in
entrambi.
Tra i due c'era un silenzio
imbarazzato, ma non fastidioso.. la tensione era svanita come una nuvola
nel vento e si capiva chiaramente che non aspettavano altro che essere da
soli al sicuro della casa di Akira per potersi finalmente chiarire.. una
volta per tutte. [citazione]
Arrivati nel quartiere
residenziale dove abitava Sendoh, aumentarono il passo. Akira cominciò a
cercare in tasca per trovare le chiavi di casa e giunti alla porta
d'ingresso si scambiarono uno sguardo furtivo e carico di aspettative.
Non appena varcarono la
soglia, Hiroaki si gettò tra le braccia di Akira stringendolo forte a sè
e lasciandolo spiazzato. Il bel giocatore lo circondò con un braccio
mentre con l'altro gli carezzava delicatamente la massa di capelli setosi
e corvini.
-Tesoro.. che c'è?-
Hiroaki non riusciva a
parlare, un nodo in gola non gli prometteva nemmeno di aprire la bocca e
il ragazzo cominciò a piangere silenziosamente.
-Hey cucciolo.. no, no ti
prego, non fare così... va tutto bene!-
Hiroaki non alzò lo sguardo
sul viso di Sendoh, ma balbettò qualcosa di intelligibile tra i
singhiozzi.
-Non ho capito...-
Il piccolo playmaker si sforzò
di alzare un po' la voce.
-Scusami Akira... non.. non
ho mai avuto l'intenzione di trattarti male... ho sfogato le mie
frustrazioni su di te senza nemmeno darti qualche spiegazione... -
Akira sorrise e prese il viso
di Koshino tra i palmi delle mani, baciandogli via le lacrime.
-Non importa amore mio...
adesso non mi importa più nulla... quando te la sentirai di aprirmi il
tuo cuore io sarò sempre qui ad ascoltarti e aiutarti.. qualunque cosa
sia successa che ti ha fatto stare male io la accetterò perchè ti amo e
voglio che tu sia sicuro di questo... che io
sarò sempre al tuo fianco..-
Hiroaki non riusciva a
smettere di piangere, troppo scosso per il copioso affluire di emozioni
che aveva invaso il suo cuore, così Akira lo prese per mano e lo guidò
in salotto, facendolo accomodare sul divano.
Gli diede un rapido bacetto
sulle labbra e sparì in cucina a prendere una bottiglia di latte alla
frutta e due bicchieri, dopodichè tornò in sala per sedersi accanto ad
Hiroaki e cercare di farlo calmare.
Senza dire una parola lo
prese tra le braccia e cominciò ad accarezzargli la schiena con la punta
delle dita, sentendo sotto il tessuto sottile della camicia che i muscoli
dorsali del suo ragazzo erano tesi come corde di violino.
Allora gli si mise alle
spalle, circondandogli la vita con le gambe e mettendosi d'impegno a
massaggiargli via la tensione.
Hiroaki abbassò la testa
scoprendo il collo sottile e invitando a nozze Akira, che mentre gli
scioglieva i muscoli appoggiò sulla pelle diafana del collo di Hiro una
fila di piccoli baci leggeri come ali di farfalla.
Sotto le sue mani amorevoli
Hiro tremò per il piacere, sentendo la pelle d'oca fargli rizzare i peli
delle braccia e delle gambe.
-Dio, Akira.. ne avevo tanto
bisogno.. -
Sendoh lo abbracciò da
dietro appoggiandogli le mani sulla vita sottile e Hiroaki si lasciò
andare sul petto del suo ragazzo, sollevando il mento e chiudendo gli
occhi, socchiudendo leggermente le labbra.
Akira dapprima posò
delicatamente la bocca sulla sua, poi notando che Hiroaki non si tirava
indietro, gli accarezzò le labbra con le proprie finchè non sentì che
Hiro sporgeva la punta della lingua come a formulare una tacita richiesta.
Succhiò delicatamente la
lingua di Hiroaki, per poi leccargliela con timide carezze della propria.
Hiroaki ricambiò il bacio,
girandosi e mettendosi a cavalcioni di Akira.
Gli circondò il collo con le
braccia e lo baciò disperatamente, fino a farsi mancare l'aria,
infilandogli freneticamente le dita sottili tra i capelli.
Il capitano era stupito, ma
si fece passare immediatamente la sorpresa accettando e ricambiando con
uguale fervore quel bacio meravigliosamente caldo e sensuale.
Si sollevò in piedi,
passando le braccia sotto le cosce di Hiroaki per sorreggerlo e il ragazzo
si avvinghiò a lui senza smettere di baciarlo.
Quando vide che Akira stava
prendendo la strada della sua stanza, ad Hiroaki scappò un singulto, ma
decise di fidarsi del suo ragazzo e gli appoggiò la testa sulla spalla,
lasciandosi cullare dalle oscillazioni della sua camminata.
Akira aprì la porta di
camera sua, stringendosi il corpo esile di Hiro al petto per non farlo
scivolare ed entrò richiudendo con una spinta del piede.
Si avvicinò al letto e adagiò
il ragazzo sulle coperte, sdraiandosi accanto a lui.
Hiroaki era terrorizzato, ma
si fece forza e attese paziente la mossa successiva del compagno.
Sendoh si puntellò su un
gomito e fissò gli occhi in quelli del suo scricciolo, con un sorriso
dolcissimo che gli aleggiava sulle labbra.
-Cucciolo... stai
tranquillo.. non ho strane intenzioni, ho solo voglia di coccolarti e di
tenerti stretto a me... dopo il periodo schifoso che abbiamo passato
adesso ho solo bisogno di sentire che sei ancora mio...-
Mentre parlava passava
delicatamente la punta delle dita sul viso di Hiroaki, accarezzandogli le
tempie e facendo sparire le grandi mani in quella massa di seta nera.
Si sporse ber baciarlo sulle
labbra dolcemente, senza forzature, per poi passare alle guance, alla
mandibola, al collo, alle clavicole sporgenti.
Hiroaki si calmò e si rilassò
sotto le cure del compagno e sollevò un braccio per accarezzargli i
capelli, mentre si accomodava meglio sul letto e sollevava il mento per
dare migliore accesso ad Akira che non aveva smesso di baciargli la pelle
fresca.
-Akira... Akira, vienimi
sopra..-
Sendoh spalancò gli occhi e
quasi si soffocò con la sua stessa saliva.
-Ma... Hiroaki!!-
Koshino sospirò, e tirò
Akira per un braccio.
-Devi sempre fraintendere...
vorrei solo che ti distendessi sopra di me, voglio sentire il tuo peso,
voglio sentirti sopra di me... è una sensazione che mi da sicurezza... e
voglio che continui a baciarmi come stavi facendo prima...-
Akira ubbidì, anche se era
diventato difficilissimo per lui non far notare l'eccitazione che aveva
invaso le regioni più a sud del proprio corpo... ma si era ripromesso di
resistere... quel pomeriggio era solo per Hiroaki, avrebbe fatto di tutto
per dimostrargli che poteva fidarsi di lui e quindi si sarebbe trattenuto
anche solo dal provare a spingerlo a fare cose a lui sgradite.
Sendoh si sistemò sul corpo
esile del piccolo playmaker, sentendo che anche lui era molto eccitato,
visto il gonfiore che gli tendeva i pantaloni all'altezza dell'inguine.
Cominciò a sudare, ma la sua
forza di volontà era decuplicata dall'ottimismo. Non c'era necessità di
correre e di accelerare i tempi.. aveva il suo Hiro fra le braccia,
avrebbe passato il pomeriggio intero a baciarlo e gli sarebbe bastato.
Hiroaki gli passò le braccia
intorno alla schiena e se lo strinse addosso, muovendosi
impercettibilmente per sistemarsi sotto gli ottanta chili del compagno,
strofinando così l'inguine di Sendoh, che non riuscì a trattenere un
gemito.
-Scusa Akira.. lo so che ti
sto facendo diventare pazzo... ma... ho bisogno di tenerti stretto.. ho
bisogno di imparare a fidarmi di te... ho bisogno di lasciarmi alle spalle
tutte le mie paure prima di essere pronto a darti tutto me stesso senza
riserve... -
Akira lo baciò sulla bocca,
poi si sollevò di poco e gli sorrise. Aveva la fronte imperlata di sudore
e un'espressione tirata, ma il suo sorriso era sincero.
-Hiro... non ti
preoccupare... va bene così. Anche io voglio che tu sia sicuro prima di
fare certi passi importanti e ti *giuro* che non ti forzerò mai più.-
Koshino ricambiò il sorriso
e spinse Akira in modo tale che le loro virilità non fossero più a
contatto. Non gli andava di stuzzicarlo... sarebbe stato crudele, se poi
non avesse continuato.
Sendoh si mise su un fianco a
lato del compagno e gli sbottonò la camicia, accarezzando quella pelle
così morbida e liscia e i muscoli compatti del petto e del ventre di
Koshino, facendo seguire alle carezze baci impercettibili. Hiroaki sospirò
di piacere e infilò una mano sotto la polo di Akira, accarezzandogli la
schiena.
-Akira... togliti la
maglia...-
Akira se la sfilò
rapidamente e si risistemò accanto ad Hiroaki, che si mise a sua volta su
un fianco e appoggiò una mano aperta sul petto muscoloso del compagno,
spingendolo sul materasso.
L'esile playmaker coccolò il
suo capitano massaggiandogli i muscoli con una mano e baciandolo
dolcemente sulle labbra, infilandogli furtivamente la lingua tra le
labbra, approfittando del fatto che Akira le aveva socchiuse per gemere
sommessamente. Il bacio che seguì non aveva nulla di tenero, era
passionale e disperato, le lingue che si accarezzavano febbrilmente,
scivolando l'una sull'altra creando una piacevole frizione.. Hiroaki era
talmente intento a baciare Akira che non si accorse di essergli scivolato
addosso, imitando i movimenti della lingua con quelli del corpo. Era
consapevole solo del piacere che gli dava essere così in intimità con
Akira, che ormai aveva perso la testa e gemeva sotto lo strusciarsi
incessante del corpo di Hiroaki contro il suo.
Ad un certo punto Akira si
bloccò con un singulto, e strinse il corpo di Hiroaki ferocemente contro
il proprio..
-Hiro... amore... mi stai
facendo venire... mmmmh.. sì...-
Akira spalancò la bocca in
un urlo silenzioso e raggiunse il culmine stringendo forte gli occhi e
mordendosi il labbro inferiore per non gridare. Hiroaki era solo
lontanamente consapevole di quello che stava accadendo, perchè anche il
suo corpo stava reagendo a quei movimenti contro la sua volontà.
Ma vedere Akira quasi
indifeso, abbandonato contro il cuscino e così sensuale, sudato e
ansimante fece sì che con un ultimo colpo di pelvi contro l'inguine del
compagno anche il suo orgasmo esplodesse, accecandolo momentaneamente per
l'intensità della sensazione.
Hiroaki morse inconsciamente
la spalla di Sendoh, che era troppo intento a riprendersi per sentire il
dolore.
Il playmaker si accasciò sul
corpo dell'altro ragazzo respirando affannosamente e tornando rapidamente
in sè.
Akira gli passò le braccia
attorno alla schiena e lo strinse delicatamente, posandogli teneri baci
sui capelli e sul viso.
-Hiro amore... dio...
scusa...-
Hiroaki si sollevò un po'
puntellandosi con gli avambracci sul petto di Sendoh, sul suo viso
stravolto dal piacere non c'era nemmeno l'ombra del risentimento.
-Akira.. non chiedermi
scusa.. sono stato io a provocarti... avevo bisogno di sentirti vicino e
mi sono lasciato trasportare.. quando mi baci così io non capisco più
niente e poi... poi... non mi sono sentito costretto a fare nulla,
capisci? Non so come spiegartelo...-
Sendoh con un colpo di reni
rovesciò il corpo leggero di Koshino sul materasso e gli si mise accanto.
-Sì che capisco Hiro... di
solito quando prendevo io l'iniziativa ti bloccavi, invece stavolta hai
fatto tutto tu... perchè ti sei rilassato... non fa poi tanto schifo,
no?-
Sendoh fece una linguaccia e
Koshino gli sorrise sollevando il viso per dargli un bacio sul naso.
-No non mi ha fatto
assolutamente schifo... *CON TE* non mi fa schifo... -
Hiroaki abbassò un attimo
gli occhi arrossendo, per poi riportarli sul bel viso del suo ragazzo.
-Ti amo Akira... tanto da
morire... cerca di avere pazienza con me ti prego...-
Il capitano sentì una
stretta al cuore e abbracciò forte Hiroaki, commosso per quelle parole
che agognava sentire.
-Tutta la pazienza di cui hai
bisogno koibito... non preoccuparti, non permetterò più che tu soffra a
causa mia.-
I due ragazzi rimasero in
silenzio abbracciati, ascoltando l'uno il respiro dell'altro. Sendoh tirò
le lenzuola sopra i loro corpi che si stavano raffreddando dopo la
passione e fece accomodare il suo koi in modo tale che appoggiasse la
testa sulla sua spalla. Hiroaki sollevò il viso per baciare le labbra di
Sendoh, dopodichè si addormentò a contatto con il calore della pelle
profumata del suo capitano.
Quando i due ragazzi si
svegliarono ancora avvinghiati, dalle fessure della persiana semichiusa
filtrava una delicata luce rossastra.
-Akira, ma che ora è?
Dobbiamo andare ad allenamento!-
Bofonchiò Hiroaki ancora
mezzo addormentato.
Sendoh afferrò la sveglia
dal comodino e dopo aver letto l'ora esplose in una risata.
-Allenamento??? Uahaha!!!
Hiro ma sono quasi le nove di sera!!!-
Hiroaki si alzò a sedere con
uno scatto.
-Cooooooooosa?-
Akira si asciugò le
lacrimucce che gli si erano formate nell'angolo degli occhi mentre rideva.
-Amore... ormai l'allenamento
lo abbiamo perso.. dai rilassati... tanto Taoka ci sgrida comunque... vorrà
dire che domani ci sgriderà un po' di più!-
Hiroaki mise su uno dei suoi
bronci da oscar e guardò Akira in cagnesco.
-Io *ODIO* le sfuriate di
Taoka!-
Sendoh gli passò un braccio
intorno alle spalle e gli posò un bacio leggero sulla tempia.
-Non pensarci, dai... adesso
sei con me... ho ancora tanta voglia di coccolarti e poi ho una fame da
lupo... perchè non avverti a casa e dici ai tuoi che rimani qui?-
Hiroaki sgranò gli occhi.
-Anche a dormire?-
Akira gli sorrise, facendolo
sentire come se il suo corpo fosse diventato una gelatina.
-Certo, se ti danno il
permesso! I miei non diranno nulla... quindi non preoccuparti!-
Hiroaki lo abbracciò e gli
baciò il petto e il collo, sollevando poi il capo per baciarlo sulle
labbra.
Era felice. Felice come non
lo era mai stato in vita sua... con Akira si sentiva al sicuro,
finalmente.
Sapeva che non tutto era
ancora risolto, che le sue paure erano in agguato come un'ombra minacciosa
nascosta dietro gli angoli... ma il sorriso di Akira era abbastanza
luminoso per dissiparle... e Hiroaki sapeva che lo avrebbe fatto.
Si rilassò contro il corpo
confortevolmente caldo del suo ragazzo e si lasciò baciare, perdendosi
nell'oblio della dolcezza di Akira.
>><>><><<><<
La mattina dopo Hiroaki si
svegliò e non capì subito dov'era, poi sentì un delicato profumo di
cioccolata invedergli i sensi. Si girò e vide il viso addormentato di
Akira appoggiato sul cuscino. I capelli erano scesi ad accarezzargli la
fronte, non erano più in stile porcospino e gli davano un'aria innocente.
Forse anche il fatto che i muscoli del viso fossero rilassati accentuava
l'idea di innocenza che gli dava quel viso così tranquillo.
Le lenzuola erano
aggrovigliate alle gambe e i boxer grigio perla che indossava non
lasciavano nulla all'immaginazione. Hiroaki si sporse per dargli un bacio
e svegliarlo, ma si bloccò... il profumo di cioccolata era fortissimo...
il ragazzo avvicinò il viso al petto di Akira e annusò intensamente...
era la sua pelle... la pelle di Akira profumava di cioccolata!!!
Un sorriso salì alle labbra
di Hiroaki... quel ragazzo non avrebbe mai finito di stupirlo... profumare
di cioccolata dopo aver fatto sesso e dopo una notte di sonno nell'afa di
quella tarda estate...
Gli carezzò una guancia e si
sporse a baciarlo per dargli il buongiorno. Akira si svegliò e si
stropicciò gli occhi come un bambino suscitando grande tenerezza in
Hiroaki.
-Buongiorno amore...-
Akira sorrise, ancora
assonnato, e si stiracchiò come un gatto.
La giornata era cominciata
maledettamente bene..
E forse le cose da quel
momento in poi sarebbero finalmente migliorate.
**OWARI**
--->gli scleri finali sono
d'obbligo<---
Sendoh: zio mandarino, me
l'hai fatta sudare per quattro capitoli, maledetta dea delle dee!!!!
alexiel: dai Akira, era un'angst,
non potevo mica farvi zompare come ricci da subito!
Sendoh: beh, non è che alla
fine tu ci abbia fatto fare chissà cosa poi... e cmq io non piango così
tanto!!! E poi povero il mio koi, ma perchè l'hai fatto soffrire così
tanto?
alexiel: non è stata un'idea
mia ^_^ *grin grin*
Sendoh: però l'idea della
pelle che profuma di cioccolata mi è piaciuta ^___^
alexiel: beh diciamo che in
qualche modo dovevo giustificare il titolo che è un omaggio alla mia
migliore amica...
Sendoh: che lesbica!
alexiel: eh? *innocent glare*
Sendoh: seee, vabbeh...
questa è peggio di me -_____-
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