Nota: I pg sono totalmente OOC^^
Chi ha
incastrato il do'aho?
di Seimei e Kieran
Capitolo 3
POV ASSASSINO MANIACO
La porta si chiuse piano alle sue spalle.
Si appoggiò ad essa e prese un respiro profondo.
Non avrebbe mai pensato nella vita che qualcuno potesse sospettare della non colpevolezza di quel dannato Sakuragi!
Eppure...
Eppure tutti alla Kanagawa inc. sembravano convinti dell'innocenza di quel dannatissimo rossino.
Lui...
Lui l'aveva umiliato, l'aveva tradito, l'aveva svergognato davanti a tutti.
E per questo doveva pagare!
Aveva progettato tutto fin nei minimi dettagli...
Innanzitutto non appena aveva capito che quel pappatacio di un prendiappunti aveva scoperto il suo doppio gioco, aveva subito pensato di farlo fuori.
E, già che c'era, aveva ben pensato di unire l'utile al dilettevole.
Eliminato il fastidio, incarcerato il bastardo.
In nessun modo sarebbero potuti risalire a lui.
Il suo piano era stato diabolico.
Cinque giorni prima del giorno prefissato per l'omicidio era andato al supermercato, fingendo di incontrare Sakuragi per caso.
Tra loro non era mai corso buon sangue, per cui non sembrò strano a nessuno che lui gli lanciasse una mela.
I riflessi prontissimi del rossino gliel'avevano fatta agguantare al volo.
Il deficiente l'aveva morsa per poi rilanciargliela.
La sua mano coperta da un fine guanto bianco l'aveva riacchiappata immediatamente.
Recuperare le impronte dell'imbecille dalla mela era stato un gioco da ragazzi.
Due giorni dopo i guanti con perfette impronte di Sakuragi erano pronti all'uso.
Mancavano solo i capelli.
Il rossino malefico amava portarli lunghi, ma una gomma americana impudente gli si era attaccata proprio sul ciuffo, costringendolo a tagliarli.
Fu l'unico momento in cui vide il suo piano vacillare.
Se avesse avuto i capelli rasati Hikoichi non avrebbe certo potuto strapparglieli.
Fortunatamente il cretino aveva pensato bene di lasciarsene un ciuffo più lungo sulla nuca.
Nel posto esatto dove, uno che sta lottando per sopravvivere si attaccherebbe, strappando.
Recuperò un paio di quei fili rossi dal sacco del barbiere, e, la notte successiva, andò a compiere il suo crimine.
Entrò nell'ufficio del Ryonan che erano ormai le otto passate.
"Hikoichi" disse varcando la soglia, appoggiando ovunque le mani guantate.
"S-senpai" aveva balbettato la piattola, il terrore chiaramente leggibile negli occhi dilatati.
Il bietolone si era alzato, e gli si era avvicinato, tendendo le mani avanti, come a proteggersi, ma non gli sarebbe servito a molto.
"Senpai, io... ecco... io so ma giuro che..."
BANG.
"Mai giurare Aida. Mai."
Un colpo solo, al cuore, preciso come un cecchino.
Aida era morto quasi istantaneamente.
Gli infilò i capelli nella mano e vi serrò attorno il pugno.
Pigiò qualche tasto del computer, e rovesciò un tavolino, sparpagliando carte a terra, e frantumando qualche oggetto come a simulare una lotta.
Corse fuori, lasciando la porta aperta.
Cinque minuti dopo una telefonata anonima avvertiva la polizia di aver sentito degli spari provenire dalla zona del Ryonan.
Mise la pistola in bocca a Cocco-chan dicendogli di nasconderla.
Sapeva che dandola al coccodrillo l'avrebbero ritrovata prima di subito.
E lui voleva che la trovassero.
Sopra c'erano le impronte di Sakuragi e lui DOVEVA essere incriminato.
Si incamminò verso casa sua a passo veloce, già sognando il mattino.
Ma purtroppo, il giorno successivo, scoprì che nessuno credeva alla colpevolezza di Sakuragi.
E, soprattutto, scoprì l'unica cosa che non aveva previsto.
Quel dannato aveva un alibi.
E non un alibi qualsiasi.
Quella notte era con la presidentessa Ayako e la sua parola alla Kanagawa inc. era legge e verità.
Doveva trovare un modo per incastrare quel dannato rosso-bastardo, e chi meglio dell'investigatore più idiota dell'intero paese avrebbe potuto aiutarlo?
Quel Kaede Rukawa non era in grado di distinguere un elefante da un ippopotamo, figuriamoci un innocente da un colpevole.
Sarebbe bastato mettere sulla sua strada gli indizi giusti e la sua vendetta sarebbe stata finalmente completa.
Ma c'era un piccolissimo particolare che non aveva calcolato.
Un particolare che gli sarebbe costato davvero molto molto caro.
POV HIKOICHI
Ormai è da qualche giorno che non mi sento più molto tranquillo.
Da quando, svolgendo il mio diligentissimo lavoro di ruffiano del capo, ho scoperto una verità piuttosto inquietante.
C'è una talpa.
Stavo casualmente cercando le password per aprire la posta privata dei dipendenti, che sono autorizzati ad usare i pc dell'ufficio nelle pause di lavoro, quando finalmente sono riuscito a trovarne una davvero difficile: chi mai avrebbe immaginato che qualcuno usasse la propria data di nascita come pw? Ma dico, un po' di fantasia, no?
Comunque, a quel punto ho fatto una scoperta sconvolgente: ci stavano vendendo all'Aiwa!
Le informazioni riguardo le ultime scoperte nel campo degli hi-fi car, le aerografie che andranno di moda l'estate prossima, i metodi più veloci e funzionali per truccare i motori: c'era tutto!
E questo traditore stava passando ogni genere d'informazione all'Aiwa inc.!
Ho fatto una copia di tutte le informazioni e l'ho nascosta nel mio armadietto personale, ero convinto che nessuno mi avrebbe mai scoperto, mentre pensavo a come far avere questa notizia alla presidentessa senza far sapere a quel losco figuro che lo avevo scoperto.
Solo che da quel giorno mi sento nervoso ed osservato... non so perché, ma temo che mi abbia scoperto in qualche modo!
Anche ora, che sono rimasto da solo nell'intera palazzina, ora che tutti gli altri sono andati a casa per prendersi il meritato riposo da lavoro... meritato... veramente ci sarebbe qualcuno che non fa un cavolo in tutto il giorno, ma che mi paga bene perché io non lo riveli ad Ayako...
Dicevo: ora che sto andando verso la sala dei computer per scoprire qualche altra password, mi sento seguito.
Anzi, sento proprio dei passi alle mie spalle!
Mi volto con uno scatto, ma non vedo nient'altro che ombra, che inghiotte il restante corridoio fino al punto in cui s'incrocia con un altro.
Riprendo a camminare nervosamente, ma di nuovo sento l'eco dei miei passi... forse oggi avrei fatto meglio a non svolgere il mio lavoro!
O meglio... limitarmi a svolgere quello ufficiale, cioè prendere appunti sul lavoro dell'officina per cercare eventuali difetti e trovare i miglioramenti!
Ma se non faccio anche questo "secondo lavoro", come me la compro l'agenda elettronica super accessoriata deluxe?
Comincio a camminare sempre più veloce, finché di nuovo mi volto con uno scatto e lo vedo: il mio inseguitore!
- Cocco-chan! Mi hai fatto venire un infarto! - esclamo sollevato, ed il rettile mi guarda con i suoi occhi strabici, aprendo e chiudendo la mandibola, come a dirmi che presto sarò il suo pasto... che burlone! Gli batto un paio di pacchette sul muso e poi torno fischiettando a svolgere il mio lavoro.
Prima di cercare password, però, è bene che io faccia una cosuccia a garanzia della mia vita: prendo le informazioni dal mio armadietto e le copio su un file nascosto del pc, così che, anche se la spia venisse a sapere che le ho, non oserebbe mai uccidermi per paura che altri ne vengano a conoscenza!
E' già, come direbbe Sakuragi, sono un genio!
Ho appena finito il mio lavoro, che sento qualcuno alle mie spalle, che mi chiama... e purtroppo riconosco immediatamente a chi appartiene!
- Hikoichi.
- S-senpai! - sbotto alzandomi in piedi e fissando la pistola che mi punta contro: questo vuole ammazzarmi sul serio! Fortuna che ho appena fatto quella piccola polizza di assicurazione sulla mia vita!
Appena saprà che ho due copie dei file, non potrà uccidermi!
"Senpai, io... ecco... io so ma giuro che..."
Provo a cominciare, ma lui non mi lascia terminare: è solo una frazione di secondo, ma mi accorgo che il dito sul grilletto si piega... ed un attimo dopo vedo la luce in fondo al tunnel.
Fine capitolo 3^^
E' corto e non fa ridere, ma i pensieri dell'assassino e della vittima ci volevano!!!
Non credete anche voi?
Baciottoli
Associazione a delinquere S&K spa
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