Non
fatemelo dire, vi prego!!
Ok, ok i
personaggi non sono miei neppure ora!
Che
mondo di merda
Di
Akane
Ecco, mi ritrovo
qua da solo come un imbecille a rimuginare su questo mondo di
merda!!!
Al destino non basta farmi andare un intera giornata storta, se non mi
faceva anche litigare con Hitonari non era
contento!Ma è possibile? Che cosa, poi? Non
so nemmeno fare un pensiero sensato! Oh, al diavolo!
Chissenefrega di tutto! Se con mia madre la
vita è uno schifo, se chiunque incontro crede che ce
l'abbia con lui e mi tratta da appestato, se non capisco più
nemmeno Sumire, se vengo accusato
dall'intera squadra di non essere serio, se la gente non si fa i
cazzi suoi cosa importa? Tanto sono io
quello che non va in questo buco situato in
culo al mondo! Dopotutto quello che mi
è successo non posso contare nemmeno su Hitonari.
E' diventato il mio ragazzo da un po', ma ancora non
mi capisce. 'Parla', mi dice lui, 'come
faccio a sapere che hai, i tuoi tormenti se non me li dici? Non ho il
dono di leggere nel pensiero!'
Balle! Se è vero quello che c'è fra noi
riuscirebbe a comprendermi subito! Non so neanche il motivo della sua
incazzatura! Si è arrabbiato tanto senza
dirmi il perché, anch'io non so leggere nel pensiero!
Tiro un altro pugno alla ringhiera della torretta
che mi ha mostrato Hito qualche tempo fa.
Mi sono fatto per l'ennesima volta male e sempre per l'ennesima volta
ringhio tra i denti "Merda!"
Chissà poi perché sono venuto qui, solo come
un idiota a prendere freddo. Guardo il tramonto che inonda il paesino
rendendolo più affascinante di quanto non lo sia in realtà.
Perché cavolo esistono ancora cose belle? Chi
ha detto a loro di venir fuori ora?Quei colori caldi
mi ricordano Hitonari quando sta con me ed
io NON VOGLIO che sia così...così...boh!
*Sono entrato in
palestra squadrando tutti da capo a piedi con sguardo torvo, voglio dire
più torvo del mio solito! Senza dire mezza parola a nessuno mi sono
cambiato e presa una palla ho cominciato a
palleggiare di malavoglia. Bè, fin qua nulla
di strano! E adesso cos'avevano da guardare?
Perché mi stavano fissando così? Io non
facevo niente di male, invece per loro sembrava di
si! Forse il problema era proprio questo: non facevo nulla!
Harumoto mi si è avvicinato e con aria
schietta mi ha chiesto "Bè, che hai? Mi
sembra che tu abbia qualcosa che non va!" Si, tutto il mondo non và! "Ma
che te ne frega?" Gli ho detto secco come uno spumante! "Ecco, uno si
preoccupa per te e tu fai il cattivo! Ed io
che volevo essere gentile! Il big magnum
dandy baffo in persona si è abbassato a parlare con un
esserino retrocesso come te e tu rifiuti la
sua lusingante compagnia! Non sai quel che fai!"
Ma quanto cazzo parlava?
Oggi non avevo proprio voglia di stare a sentire le sue moine! Non l'ho
guardato nemmeno, cosa che non è da me, lo farebbe
Hitonari ma non io! Me lo sono sentito
aggrappato alla gamba come un cagnolino che implorava "Non ignorarmi
cosììììììììììì!!!!!"
Decisamente odioso! "E mollami checca che non
sei altro!" Con un calcio l'ho allontanato. Ovviamente in
men che non si dica
si era scatenata una delle nostre risse conclusesi con la mia vittoria:
quando ero di cattivo umore come quel giorno diventavo particolarmente
forte e spietato!Sistemato uno ho sperato di potermene stare in pace.
Ho preso a tirare a casaccio a canestro sbagliandoli tutti. A queste
visioni pietose del mio gioco è arrivato il capitano
Yamazaki. No, non lui! Non avevo voglia di
sorbirmi una delle sue ramanzine. Ancora prima di fargli aprire bocca
gli ho detto acido "Taci, non sei mio padre, non ne
ho uno e anche se l'avessi non saresti di certo tu!"
Yama è rimasto a bocca aperta. L'ho
visto serrare i pugni, ma prima che avesse una qualsiasi reazione un
fulmine mi ha colpito con uno schiaffo in pieno viso: era
Saeki, il suo avvocato difensore che l'ha
preso portandoselo subito via indignata! Se
fosse rimasta avrei picchiato anche lei! Ma cosa avevano
tutti oggi? Non hanno mai rotto così.
Cosa chiedevo? Solo di starmene in pace per i
cavoli miei! Con un sorriso di circostanza ha osato rivolgermi la parola
l'unico rimasto della squadra: Kanemoto! Con
la faccia di chi sembra stia pregando mentalmente di rimanere
vivo mi ha detto "Tachibana?"
Come a volersi accertare che fossi veramente io. "Che imbecille e chi
devo essere? " Gli ho risposto brusco. Come
al solito cercava di salvare la situazione
che non poteva più essere salvata! "Senti,
Tachibana...è meglio che per oggi finiamo qua, che dici? Ti
vedo..." L'ho interrotto affermando brutalmente "Ah,
ora capisci anche i miei stati d'animo? Ma che bravo!" Ha
spalancato gli occhi stupito ed io ho
continuato "Cosa vuoi capirne tu? Buono a nulla
come sei faresti meglio a levarti dai piedi!" Non so cos'altro ho detto
ma sono andato sul pesante tanto che sono riuscito a litigare persino
con lui, il pacifista del gruppo! Andato via anche lui
sono rimasto finalmente solo in mezzo alla
palestra con gli sguardi di tutte le riserve addosso, ma c'era uno in
particolare che mi dava fastidio, mi bruciava, qualcuno che in tutto
questo tempo era rimasto in disparte ad osservare senza dire o fare
nulla: Hitonari!*
No
dico... assurdo! Uno non può avere le palle girate, non può andare in
palestra sperando di distrarsi e magari parlarne col proprio ragazzo...nooooo
perché il ragazzo in questione litiga col mondo intero! Con
Kanemoto...litigare con lui è come sparare
sulla croce rossa! A lui non frega se la gente sta male, se ha bisogno
di stare tranquilla...decide che è incazzato
e se la prende con tutti. Ma il fatto è che
lui non me ne ha parlato! È arrivato li si è
messo a litigare e mi ha ignorato, e quando ho provato a parlargliene si
è incazzato ancora di più blaterando non so
cosa sul fatto che avrei dovuto capirlo da solo! Palleggio più
velocemente cercando di non pensare, la solita espressione distaccata
sul volto che si infrange appena vedo i raggi
del tramonto scaldare questo mondo di merda
e per un attimo rimango col volto alzato e la palla sottobraccio, muta
testimone della mia furia che piano piano va
scemando. È così bello... chissà dov'è lui adesso? La cosa che mi ha
fatto star male è stato questo totale egoismo nei miei confronti, questo
pretendere senza cercare di capire. D'altronde anche in passato aveva
creato non pochi problemi. Scrollo le spalle, sono
stanco è tutto il pomeriggio che gioco, meglio che mi riposi un
po'... mi viene in mente la torretta abbandonata, quella dove ho portato
Akane e gli altri, il mio rifugio. E
mi incammino mentre ripenso a quel grosso
imbecille che ho per ragazzo...oddio adesso mi metto pure a pensare come
lui!!!!!!
*"idiota" ho
esordito guardandolo gelido, "si può sapere cos'hai?"
rimasi fermo ad aspettare, incrociando le
braccia, se voleva litigare anche con me mi trovava proprio dell'umore
giusto!
"imbecille!" Era
tutto quello che avevo da dire. Ecco, mi mancava proprio lui, ora il
mondo è ufficialmente di merda! Quando si
metteva in quella posizione non lo
sopportavo, cosa si aspettava da me? Bè,
qualunque cosa fosse avrebbe atteso invano,
avevo le palle girate, casomai non se ne fosse accorto!
"e
tutto quello che hai da dire?" una lastra di ghiaccio, e la voce degli
aghi sottili che la graffiavano, almeno finché non mi sarei arrabbiato
sul serio. "merda" bè
bella risposta non c'è che dire! Adesso le mani sono sui fianchi,
accusatorie, Lui...lo so che può avere avuto
una giornata storta ma questo non lo giustificava, non esisteva solo lui
al mondo, anche io stavo male, anche io avrei voluto picchiare tutti...ma
chi si credeva? Lui non era così, lo sapevo..
e il saperlo mi dava ancora più rabbia, perché in un certo senso si
stava perdendo. Lo amavo proprio perché riuscivo sempre a capirlo e
adesso non riuscivo ad accettare questa marcia indietro.
Perché non provava a crescere un po'? Credevo
che avesse superato questa fase! "perché non
provi a parlarne e cerchi di crescere invece?"
Non sopportavo
quando mi dicevano così! "e se io non voglio
ne parlarne, ne crescere? Cosa fai?" Credevo
sapesse come prendermi per farmi ragionare, se era questo ciò che
voleva, invece ora mi stava dimostrando il contrario. Non mi capiva più
come prima. Pretendeva che gli dicessi tutto ciò che avevo, ma a volte
il solo parlarne mi dava fastidio. Mi considerava un bambino idiota?
Ripeto: non li sopportavo questi atteggiamenti ed in quel momento
Hitonari stesso!
Ohhh!!!
Ma come ragionava? Questi erano atteggiamenti assurdi da bambini idioti!
La mia risposta gli arrivò dritta allo zigomo insieme al mio urlo "NON
POSSO MICA LEGGERE NEL PENSIERO!
SE NON ME NE PARLI NON LO SO!"
Balle! Se
era vero quello che c'era fra noi avrebbe
dovuto capirmi senza che io parlassi! Volto la testa verso di lui e lo
guardo minaccioso. Ah, ma bene, si era incazzato
per bene pure lui, eh? Chissà perché, poi! Non
riuscivo più a capirlo, era troppo incomprensibile. L'unica cosa
che sapevo era che i suoi occhi da gatto infuriato significavano il
limite passato di entrambi. "'fanculo!" E
ricambio il pugno con un calcio volante!*
Arrivo alla torretta
con il vento che fischia e il tramonto che lascia il posto al
crepuscolo, non si vede quasi niente e rischio di cadere giù per le
scale ma questo posto lo conosco a memoria è
impossibile che mi sbagli. All'improvviso una sagoma scura si frappone
fra me e la ringhiera...ma chi cavolo? Non ho nemmeno il tempo di
cercare di evitarlo che gli rovino addosso prendendomi una botta niente
male alla testa... però il resto del corpo è atterrato sul morbido... ma
chi? Allungo le mano e sfioro la pelle gelida
e dei capelli morbidi e arruffati, quei lineamenti...inconfondibili.
Quel broncio, inconfondibile! "Akane!"
esclamo stupito, non avrei mai pensato di trovarlo qui, in fondo questo
posto gliel'ho mostrato io.
" No, mia nonna!"
Dico, ma chi devo essere? Il babau? Non è
difficile capire chi è, soprattutto quando ribatte freddamente
"Imbecille!" Prima di spintonarlo via
malamente realizzo in che razza di posizione siamo. Finalmente i nostri
occhi si abituano al l'oscurità e lo posso
vedere bene. E' disteso sopra di me con il viso a pochi cm dal mio. Vedo
chiaramente i suoi occhi chiari brillare, sento il suo respiro sul mio
volto, riesco ad immaginare la sua pelle fredda e pallida. Non me
ne accorgo, ma le mia mani si sono posate sui
suoi fianchi. Ad un tratto mi dimentico quello che volevo dire e rimango
a guardarlo ebete.
A
un tratto ripenso a tutta questa giornata allucinante, al suo
comportamento incomprensibile e alla mia reazione ma quanto siamo stati
imbecilli? Da 0 a 10? 20....! E su questo
pensiero scoppio a ridere come un pazzo lo abbraccio e continuo a
ridere, non la vedo, ma posso immaginare benissimo la sua espressione! "ma
quanto siamo stupidi !" esclamo posando la testa sul suo torace e
continuando a ridere.
"parla per te!" Dico
imbronciato. TZS! Come osa ridermi in faccia così e dire addirittura che
siamo stupidi? Ma sentilo come si sganascia
ancora più di prima! "Brutto idiota!" Ringhio fra i denti. Ehi, ma che
diavolo sto facendo? Sto ridendo pure io?!
Cavolo, da quando in qua le risate sono una malattia contagiosa? Sentilo
lì, capita raramente che sbaccani in questo
modo Hitonari! E' troppo divertente! E
pensare che fino ad un momento fa volevo picchiarlo e cancellargli quel
suo bel faccino...per cosa, poi?
Boh, chi si ricorda perché eravamo
arrabbiati! Continuiamo a ridere così, l'uno
aggrappato all'altro, per un bel po' finché la pancia non ci fa male.
Alla fine ci alziamo
a fatica anche perché quella posizione sta'
diventando...diciamo che vorrei essere a casa solo con lui che forse
rende l'idea. Mi affaccio alla ringhiera e sento la sua presenza
silenziosa accanto a me, uno dei rari momenti in cui non parla e sta in
silenzio e basta, d'altronde dopo tutte quelle risate lo stomaco fa male
anche a me. "come mai sei venuto qui?"È bello
stare in silenzio con lui, sentire le parole che scorrono ed essere
capaci di intenderci sopra ogni cosa. Adesso il motivo della lite mi
pare chiaro come il sole, solo restando così, accanto a lui. Mi avvicino
di più fino a sfiorarlo con il corpo e a sentire il suo respiro lieve.
Già, perché sono
venuto qui? In questo posto impregnato di
lui? Non ammettevo di aver bisogno di lui. Tuttavia
preferisco dirgli "Così!" Poi ci rifletto e continuo "Volevo stare
solo...a rimuginare su che razza di mondo è!" Mi stringo di più a lui,
mi piace l'atmosfera che si è creata.
Sorrido, è
tipico di lui questo. Gli passo un braccio attorno alle spalle e
appoggio la testa nell'incavo del suo collo, la pelle è profumata e mi
viene voglia di baciarla. Solo questo è importante. Lui e tutto quello
che provo per lui e qualsiasi cosa dirò o
farò non dovrò mai dimenticarlo. "e a che
conclusione sei giunto?"
Senza esitazione
affermo "Che è un mondo di merda!" Non lo
guardo direttamente ma sento che non ha nessuna reazione particolare,
forse è d'accordo! Anzi, conoscendolo lo è di sicuro. In fin dei conti
nemmeno la sua vita è tutta rose e fiori, è
meglio calare un velo pietoso sulla sua situazione familiare! Basta dire
che abita da solo e deve arrangiarsi come può! Già, magari è proprio per
questo che era di cattivo umore come me. Sarà venuto
per l'ennesima volta il fratello a fargli la predica, ed io l'ho
trattato in quel modo! Naaaaa, basta con i
sensi di colpa, non voglio più tornare su ciò che abbiamo chiuso.
Comunque devo suggellare la pace in qualche
modo e penso di conoscere quello adatto! Rimanendo appoggiato alla
ringhiera come Hitonari mi sporgo col volto
fino a toccare con le labbra le sue. Un bacio dolce
che dice molto. Come al solito
comunichiamo meglio senza parole! Ricambia subito, ma il contatto della
sua lingua mi fa sospirare. Ecco, prepotente arriva il desiderio a
bussare. Hitonari lo riconosce prima di me
credo, perché appena stiamo per lasciarci andare un po' di più lui si
stacca subito con un mio lamento di protesta. Nonostante tutto riesce a
mantenere lo stesso un espressione normale,
ma io so che si trattiene molto. "Non è il caso di farlo qua!" La sua
voce roca lo tradisce rivelandomi che mi vuole almeno quanto lo voglio
io."Si, è meglio andare da te, se rimaniamo qui poi dobbiamo
interromperci per andare a casa!" La mia intenzione è di fare tutta una
tirata ma lui con un sorriso malizioso mi prende per mano e con passo
per nulla alterato mi conduce giù dalle scale. E' più bello attendere e
pregustarci il momento in cui finalmente saremo soli nella sua stanza a...chiudo
gli occhi immaginandomelo. Vorrei già essere arrivato!Camminando in
mezzo alla strada con lo sfondo del cielo stellato
dico a fior di labbra "Bè, in fin dei
conti non è poi così di merda, questo
mondo!" E già per la seconda volta nello stesso giorno scoppiamo a
ridere. Che lo sia o no, se non ci fosse
sarebbe da inventare!
FINE