Zoro è troppo carino vero? Ha quello sguardo sexy e malinconico da "bello e impossibile". E poi c’è Sanji, anche lui è carino e pure molto elegante. Sono una bella coppia, peccato che abbiano entrambi un caratteraccio e non ci siano possibilità di farli andare d’accordo. Però sono l’uno cotto dell’altro, questo è più che evidente… Questa è una fic stupida, un PWP con un finale "a sorpresa" che spero vi faccia sorridere.
I diritti ovviamente sono di quel folle di Oda!
Che cosa
bolle in pentola? di
Xel
<Bentornato!> esclamò Sanji, senza distogliere gli occhi dai fornelli.
Zoro si chiuse la porta alle spalle, poggiò le spade accanto allo stipite e si andò a sedere al tavolo della cucina, poggiando i piedi su una sedia vuota. <Che cosa bolle in pentola?>
<Gli avanzi dello spezzatino di oggi…> rispose Sanji.
Zoro sbadigliò <Mi servi gli avanzi? Mi aspettavo meglio da te, cuoco…> e sorrise ironico.
Continuando a lavorare ai fornelli, Sanji voltò leggermente il capo <Io, Usop e Luffy abbiamo già mangiato, e Nami stasera non tornerà… se volevi mangiare qualcosa di fresco, ti presentavi a cena e mangiavi insieme a noi, invece di andartene a zonzo per l’isola!>
Zoro picchiò il palmo sul tavolo <Quello che faccio io sono fatti miei! Tu sei il cuoco della nave, giusto? E allora limitati a cucinare e servire!>
Sanji raccolse due presine dal tavolo e le usò per stringere i manici della pentola, la sollevò e la poggiò accanto al piatto di Zoro, immerse il mestolo nello spezzatino e ne servì un’ampia porzione allo spadaccino.
<Bravo… cosi ti voglio, silenzioso e funzionale!> rise Zoro, ed immerse il cucchiaio nella portata.
<Fermo!> esclamò Sanji, tirando fuori da uno scaffale un barattolino <Non puoi mangiare quello spezzatino senza aggiungerci questa spezia… ne esalterà il gusto e il sapore…> e, cosi dicendo, ne versò il contenuto nel piatto di Zoro.
Lo spadaccino osservò la polvere giallastra riversarsi sul cibo e poi mescolò il tutto.
<Mmm> assaporò la prima cucchiaiata <Hai ragione… è veramente superlativa…> e si gettò a fagocitare con fare animalesco tutto lo spezzatino.
Sanji lo osservò in silenzio abbuffarsi; quando infine il piatto fu vuoto, esplose in una sonora risata <Oh, oh, oh!!! Ci sei cascato, Zoro Rolonoa!>
Zoro alzò lo sguardo dal piatto verso il cuoco.
<Quella che ho versato nel tuo spezzatino non era una spezia come tutte le altre!> mentre parlava, indicava lo spadaccino con l’indice della mano destra <E’ stata ricavata tramite l’essiccazione del frutto del diavolo della lussuria… non ha effetti permanenti sul corpo
umano ma, per le prossime ore, sarai preda di una carica erotica tale da non poter fare a meno…> si tolse la cravatta <… di fare l’amore con me!>
Zoro cercò di alzarsi per dire qualcosa, ma Sanji fu più veloce: gli poggiò le mani sulle spalle e lo inchiodò alla sedia, mentre gli tappava la bocca con la sua.
Lo spadaccino cercò di fare resistenza, magari serrando i denti e tranciando la lingua al
cuoco ma, quando sentì il proprio orifizio orale penetrato con una tale passione, fu completamente preda dei propri sensi.
Allungò le mani e sbottonò la camicia del cuoco, senza allontanare la bocca dalla sua, finché non ne sentì l’epidermide sotto i polpastrelli.
Allora staccò il viso da quello di Sanji e portò le labbra sul suo
capezzolo destro, iniziando a succhiarlo.
Sanji, cominciando a gemere dal piacere, calò le mani lungo la schiena muscolosa dello spadaccino, fino ad arrivare ai
pantaloni: a quel punto spostò le mani dal dorso al davanti dell’uomo, dove aveva cominciato a farsi evidente, attraverso il tessuto, la sua erezione.
La afferrò con entrambe le mani, e Zoro fu costretto a staccare la bocca dal suo petto per lanciare un sospiro.
Sfuggendo alla presa dello spadaccino, il cuoco si chinò portando il viso all’altezza della patta dei pantaloni.
Dopo pochi secondi, Zoro aveva i calzoni calati alle ginocchia e Sanji aveva iniziato a giocare con la sua virilità.
Lo spadaccino teneva il braccio destro poggiato sulla spalliera della sedia, mentre la mano destra stringeva la nuca di Sanji, ritmando i colpi della sua lingua sul
membro.
Smorfie di piacere si susseguivano sul volto dell’uomo come una girandola di maschere, finché sentì di non poter più resistere.
Afferrandolo per le spalle, sollevò di peso Sanji e lo sbatté sul tavolo, rovesciando a terra piatti, posate e cibarie.
Liberandosi dei pantaloni, ormai solo un intralcio, scivolò sul corpo del cuoco, andando a cercare le sue
labbra, e loro lingue si incontrarono di nuovo, mentre le sue mani cercavano la lampo dei calzoni.
Anche Sanji si trovò presto nudo nella sua parte inferiore.
Continuando a baciarlo passionalmente, Zoro iniziò a dedicarsi alle zone più intime del partner: una mano stava stuzzicando il membro mentre l’altra si era insinuata tra i glutei.
Sanji cominciò ad ansimare, quando una delle grosse dita di Zoro si fece largo all’interno del suo corpo.
Tirò fuori il dito dall’ano di Sanji e si sputò sul palmo della mano, andando a lubrificare lo stretto orifizio.
Ben presto al dito si sostituì qualcos'altro...
Con delicatezza il membro di Zoro si fece largo tra i glutei di Sanji, che sembrava delirare pronunciando sconnessi suoni di piacere.
I due rimasero uniti in quel vibrare di carni finché non giunsero entrambi all'orgasmo.
Zoro scivolò fuori da Sanji e si adagiò seduto a terra, madido di sudore e con il fiato corto.
Sanji si drizzò in piedi, era sfinito anche lui.
Sfinito ma soddisfatto.
Si sistemò i capelli arruffati con un gesto della mano.
<Niente male... davvero niente male...> ridacchiò Sanji tra sé e sé <Mi pare che anche tu ti sia divertito...> un velo di tristezza calò sui tuoi occhi <Ma purtroppo è tutto dovuto al frutto della lussuria... senza di quello non avresti mai fatto l'amore con me...> lanciò un sospiro rassegnato.
Zoro rimase in silenzio, steso sul pavimento.
Alcuni strani rumori, provenivano dalla cabina dove dormivano Luffy e Usop, attirarono improvvisamente l'attenzione di
Sanji, che indossò i pantaloni e si mosse verso la porta.
L'apri, e sbiancò di fronte alla visione che apparve ai suoi occhi.
Luffy e Usop erano nudi e, con uno sguardo assatanato, ci stavano dando dentro alla grande.
<Ma cosa succede qui?!> tornò di corsa in cucina e, preso il barattolo il cui contenuto aveva versato sullo spezzatino di Zoro <Ma questo... è semplice zafferano!!! Devo aver confuso le spezie, ho usato la polvere del frutto della lussuria sulla cena di Usop e Luffy... Ma allora...> si voltò verso Zoro, che intanto si era rialzato e rivestito.
<Cos'hai da guardare?> chiese con tono spocchioso lo spadaccino.
<Perché hai fatto l'amore con me, se non eri sotto l'effetto del...> Zoro tappò la bocca del cuoco con le sue labbra.
Poi si diresse verso la porta <Datti una risposta da solo...> ed uscì.
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