Questa storia è ambientata in un ipotetico futuro,circa quattro anni dopo la serie di SD, dove i nostri due campioni di basket, Hanamichi Sakuragi e Kaede Rukawa, sono cresciuti e hanno fatto le loro esperienze da soli, non insieme.
Provavano attrazione l'uno per l'altro quando erano a scuola e nella stessa squadra ma tutto è rimasto li, non hanno mai approfondito.
Così Rukawa è andato in America per coronare il suo sogno e diventare uno dei campioni dell'NBA... e ci è riuscito.
Sakuragi invece è rimasto li in Giappone ed il suo talento era davvero grande, infatti è diventato uno dei cinque migliori giocatori del Giappone.
Chiaramente sempre indisciplinato e casinista ma pieno di passione per quello sport iniziato come un gioco, per colpire Harukina cara ( ...peccato che l'abbia mancata...)
E' passato da una ragazza all'altra anche perchè con la maturità è sopraggiunta una bellezza particolare ma che colpisce molto.
Però non si è mai innamorato seriamente, inconsapevole che c'è in lui qualcuno sepolto nella profondità di se stesso.
Qualcuno che non potrà mai avere, quindi non dà mai tutto se stesso in nessuna storia che affronta.
Questo fino a che, proprio Sendoh non lo aiuta a...capire il perchè con le donne che ha incontrato non è mai funzionato qualcosa:
Ha capito con i metodi...hem...particolari di Sendoh che lui è gay...e che un certo volpino malefico occupa gran parte del suo cuore.
Rukawa dal suo canto è stato impegnato anima e corpo nel diventare il numero uno e il pensiero di mettersi con una ragazza non ha attraversato nemmeno l'anticamera del suo cervello. Consapevole di essere gay e di essere innamorato di quel Do-hao ha accettato qualche uscita con qualche compagno di squadra ma non è mai decollato nulla.
Ecco, questa è la situazione quando il coach della nazionale Giapponese convoca i migliori 12 del Giappone per le Olimpiadi di Pechino 2008.
Tra cui Sakuragi, Rukawa e Sendoh, che gioca da un anno in una squadra Russa, vincitrice dell'ultimo campionato d'Europa.
Si incontrano per il ritiro e Rukawa accetta contro ogni previsione, stupendo perfino se stesso... lo fa per il suo Paese, dice tra se e se, cercando di convincersi.
E non per la speranza di rivedere quei capelli rossi di cui ha seguito passo passo le performance sportive anche dall'America.
Non si aspetta nulla, non vuole nulla.
Solo impegnarsi e far vincere la medaglia d'oro al Giappone.
Ecco, la mia storia inizia qui, primo giorno di ritiro e presentazioni.
Nuovi amici e vecchi visi noti.
E Sendoh, Rukawa e Sakuragi che finiscono in camera insieme...
Dedicato tutto a Layla per il suo matrimonio. Ecco la fic promessa ma mi scuso se non è all'altezza... è una vita che non scrivo di loro e sono un po' arruginita!!
Buona lettura.
Parsy

 

 


 

 

Cercando di te

 

 

di Parsifal

 

 


 \Sakuragi\
La palestra dove ci hanno riunito è davvero grande, perfetta sotto ogni punto di vista.
Mi sento eccitato come un bambino a cui hanno regalato una bicicletta nuova fiammante.
Essere qui, al ritiro della Nazionale per le prossime Olimpiadi è un sogno che si trasforma in realtà.
Anche io ce l'ho fatta, pur restando qui in Giappone.
Senza bisogno di andarmene via, in America...o in Europa.
Sono tra i migliori dodici del Giappone e farò si, in questo ritiro, di essere fra i migliori sei, per poter giocare ogni partita.
Ce la farò, niente e nessuno riuscirà a fermarmi.
Sono o non sono un tensai in fondo?
Il tensai per eccellenza!!
Un sorriso allarga le mie labbra, sono passati quattro anni, il tensai è maturato, è diventato grande in ogni senso.
Ma le vecchie abitudini sono dure a morire!!!!!
Accanto a me Ryo-chan mi sussurra “che hai da ridere in quel modo?” beccandosi un'occhiataccia dal coach Suzuki.
Sembra davvero che il tempo si sia fermato...se non fosse per i nostri corpi molto più sviluppati di quattro anni fa.
E per il modo di giocare.
Io qui dentro sono il più giovane.
Ma non farò rimpiangere nessuno di avermi scelto, questa è la più grande certezza che ho.
Rischiando un'altra occhiataccia Ryo-chan azzarda una frase sottovoce, a mezza bocca:
<< ma...mancano Rukawa e Sendoh...>>
Silenzio.
Il coach questa volta non l'ha beccato.
Peccato.
Ma quando usciamo lo becco io, sul naso.
Una bella testata, come ai vecchi tempi.
Che quella volpe malefica non ci sia mi fa soltanto piacere, per non parlare di quel porcospino con i capelli antigravitazionali.
Ma non mi illudo affatto che non vengano, sono giovane non scemo.
Verranno purtoppo e...
<< Mancano Kaede Rukawa e Akira Sendoh, occupati con le loro squadre. Arriveranno qui stasera.
Siete liberi da adesso fino a domani mattina.
Alle otto vi voglio in palestra, ben svegli.
Ah, un'ultima cosa: Ho deciso io con i miei collaboratori le sistemazioni nelle camere. Non voglio discussioni, chiaro?>>
Chissà perchè sento un brivido gelido lungo la schiena, forse perchè il coach mi ha guardato in maniera particolare?
O Kami, ti prego...fa che non sia quello che temo!!

\Rukawa.\
E così questa sarebbe la camera che il coach Kimi Suzuki mi ha assegnato.
Entro, poso la valigia e il borsone da basket sul letto libero dai vestiti, quello vicino al muro.
Su uno c'è una valigia aperta, sull'altro una montagna di vestiti, mentre la valigia è per terra.
Bè...almeno non romperanno per il casino che lascerò in giro.
C'è la doccia di là, aperta.
Qualcuno si sta lavando, uno dei miei due compagni di stanza.
Bene, quando esce ci andrò io.
Inizio ad aprire la valigia e tiro fuori il necessario per lavarmi e cambiarmi per la notte.
Certo che dividere la camera con ben due persone...accidenti, che sfortuna!
Spero solo che non siano due che rompono alla grande.
Voglio essere lasciato in pace, nessuna domanda sull' America, sull'NBA, su tutto quello che ho fatto.
Voglio qualcuno che stia in silenzio e che non rompa possibilmente.
In quest'ordine.
Del resto quasi tutti sono andati all'estero per diventare dei campioni.
Sono pochi quelli rimasti qui in Giappone.
All'improvviso dei capelli rossi e un sorriso sfrontato appare davanti ai miei occhi.
Sembra così reale che sussulto, la mia mente lo ha evocato immediatamente.
Lui è uno di quelli che è rimasto qui.
Quel do-hao sbruffone e impertinente è rimasto in Giappone ed è riuscito a diventare uno dei primi giocatori che la nostra Nazionale abbia.
Ho seguito tutte le sue partite, ogni suo successo anche dall'America.
Non mi sono fatto sfuggire nulla, non potrò mai averlo nella mia vita ma non sono ancora pronto a cancellarlo dai miei pensieri.
Non ho incontrato nessuno che valga il mio sguardo due volte.
Nessuno ha acceso il mio cuore come lui.
Inizio a mettere la biancheria nell'armadio, cercando di vincere il desiderio di scaraventare tutto alla rinfusa ma non posso impedire alla mia mente di lavorare lo stesso, alacremente.
Ho avuto delle storie, si, in America.
Sono uscito con dei compagni di squadra e con qualcun'altro, sempre nell'ambito del basket, ma non ci ho mai messo l'anima, figuriamoci il cuore.
Soltanto quella parte di me fisica che risponde a certi implusi e che ogni tanto ha bisogno di sfogarsi.
Solo sesso.
Punto.
Niente altro.
Sento la porta dietro di me che si apre...finalmente uno dei miei compagni di stanza esce dalla doccia, era ora!!
Prendo il necessario e mi alzo per entrarci quando... capisco cosa vuol dire rischiare un infarto alla mia età.
Onestamente ventun'anni sono pochi per morire.
Sulla porta, illuminato dalla luce che proviene dalla stanza da bagno, c'è Akira Sendoh.
Cioè...io SO che è Akira Sendoh perchè i lineamenti del viso sono quelli, anche se più maturi di quattro anni fa, il sorriso stupito prima e compiaciuto poi è sempre quello che mi irritava quattro anni fa, il resto però...porca miseria se è cambiato.
I suoi capelli ad esempio.
Adesso che sono bagnati non sono più per aria ma se ne stanno lisci, sulla testa, spettinati perchè, probabilmente, ha appena tentato di asciugarli.
Addosso ha un asciugamano normale, non un megalenzuolo che ti avvolge tutto...oh no.
Troppo banale, vi pare?
Questo è un asciugamano da viso che stenta a contenere i suoi fianchi e quello che c'è sotto.
La sua pelle ancora umida attira il mio sguardo in maniera preoccupante.
Sento che il mio viso è rimasto impassibile.
Perfetto, sto per avere un colpo ma esetriormente nessuno se ne accorge.
Ottimo Kaede, continua così che vai bene.
Adesso abbassa la testa per un saluto formale e oltrepassalo, chiuditi in bagno e poi puoi riprendere a respirare.
Il mio sguardo si mantiene fermo, freddo.
Impassibile.
Anni di allenamenti con il do-hao quando eravamo in squadra insieme, affinchè non si accorgesse che stavo impazzendo dal desiderio sono stati affinati, per tenere lontane e lontani l'eccessiva espansività degli Americani.
Nessuno mi batte in questo.
Riesco a far desistere chiunque.
Così mi muovo io e lo sfioro visto che lui non si muove di un millimetro.
Ed è mentre lo oltrepasso che mi saluta:
<< Kaede Rukawa, il campione dell'NBA. Che onore averti qui in camera...>> abbasso la testa impercettibilmente, l'onore è tutto suo.
Sono qui per giocare e per vincere la medaglia d'oro.
Il resto non esiste proprio.
E se occorre lo farò capire anche a Sendoh.

\Sendoh\
Ragazzi, questo si che è un dono del cielo.
E che dono!!
Kaede Rukawa in camera con me.
Speravo nel rossino a dire il vero, volevo vedere quanto è cambiato fisicamente e...un'altro paio di cosette.
Ma...anche Rukawa è senza dubbio un bel vedere.
Sapevo che ci sarebbero stati anche loro, sono tra i migliori del resto.
Così come ci sarà anche Mitsui, l'ex teppista, come lo chiamava Sakuragi.
Bè, per ora ho qui un capolavoro dell'arte umana, anche se decisamente glaciale.
Sono ancora avvolto dalle ondate di aria gelida che ha emanato mentre mi passava accanto.
Ma se spera di smontarmi...si sbaglia di grosso.
Per ora mi concentrerò su di lui ma...con domani intendo avvicinarmi anche agli altri due.
Si, questo ritiro si sta facendo molto, molto interessante.
Decisamente.
Tolgo l'asciugamano e infilo i pantaloni del pigiama, la stoffa leggera accarezza la mia pelle nuda, adoro dormire senza nulla sotto...e il fatto di avere Rukawa e...ma chi è che dividerà con noi la camera?
Non termino il pensiero che la porta si apre.
Mi blocco con in mano la maglia del pigiama...dei capelli rossi occupano tutta la visuale.
Sembra che non ci sia spazio più per nulla.
Soltanto per quel rosso fuoco e per quel sorriso sfrontato che si spegne lentamente appena mi vede.
Con un sogghigno mascherato da un'abile sorriso innocente lascio la maglia dov'era.
In fondo siamo quasi in estate... non fa affatto freddo.
Posso anche dormire così...vi pare?
<< Se...Se...Sendoh?>>
Non se lo aspettava... o forse lo temeva?
Chissà... avrò premura di accertarlo chiaramente.
Bellissimo.
Il suo fisico, che era già notevole, ha sviluppato dei muscoli d'acciaio con tutti questi anni di allenamenti.
Il suo volto ha affinato ancora di più i suoi lineamenti e un velo di barba che sta ricrescendo dalla mattina lo rende terribilmente affascinante. Se la bellezza di Rukawa è algida e splendida questa di Sakuragi è matura, profonda...da uomo.
Tra noi è quello che è cambiato maggiormente.
In meglio.

\Sakuragi\
Che bello però avere in squadra anche l'ex teppista e Hiro-chan.
bè...c'è anche il gori ma non si può avere tutto dalla vita, mica potrà prendermi a pugni in testa anche qui, non è più il capitano...spero almeno!!
Mentre torniamo in albergo mi fermo a parlare con loro e ci scambiamo le impressioni su questa prima giornata in ritiro.
Quei due sono finiti in camera insieme, il terzo è nientemeno che Maki, il vecchio!
Io non ho idea invece di chi il destino, sotto i panni del coach Suzuki, mi ha messo accanto... quando sono andato a mettere giù la mia roba non c'era ancora nessuno e un brutto presentimento mi assale.
Ripenso ancora allo sguardo del coach quando ha detto che non vuole discussioni.
Brr...un brivido gelido mi ha assalito in quel momento.
...Ma no, dai, andiamo Hana, perchè mai devo sempre pensare al peggio?
Sicuramente i miei futuri compagni di stanza non sono riusciti a passare in camera e adesso scoprirò chi sono.
Tutto qui.
Andiamo a mangiare nel ristorante dell'albergo e l'ora successiva è davvero divertente.
Eppure la mia attenzione è qui soltanto per metà.
L'altra è tutta con i miei futuri compagni di stanza.
Non posso farci niente, il pensiero che possano essere quei due mi fa correre brividi gelidi lungo il corpo.
Così appena posso mi alzo vado in camera con la scusa, neanche tanto inventata, di mettermi subito a letto, visto la sveglia alle sei e mezza della mattina dopo.
Ci salutiamo davanti alla camera, quella di Mitsui e Ryota è dall'altra parte del corridoio... ma almeno siamo sullo stesso piano!!
Entro con decisione e... mi fermo li, dove sono.
Completamente gelato.
Lo sapevo, lo sapevo!!!
Oh Kami...perchè mi hai abbandonato?
In piedi, davanti al letto che è sotto la finestra, c'è Akira Sendoh.
Il porcospino.
Anzi, l'ex porcospino visto che i suoi capelli non sono più a punta.
Mi guarda con un luccichio pericoloso negli occhi e mi sorride, luminoso.
...ho detto luminoso?
no no, volevo dire sinistro.
Altroché luminoso.
Faccio scorrere lo sguardo sul suo corpo... cielo se è bello.
Come faccio a pensare una cosa del genere proprio di lui?
Due anni fa fu lui a farmi capire il perchè dei miei fiaschi con le donne: Mi piacevano gli uomini, anzi, mi piaceva l'uomo, o meglio la volpe.
E dopo avermi aiutato a...hem, superare lo shock se n'è andato in Russia!!!
In Russia!!!
E adesso...che cavolo ci fa qui!!
<< Hanamichi...che sorpresa... questo si che è un regalo ...>>
Regalo?
Che cavolo sta dicendo?
Chiudo la porta dietro di me affinchè nessuno senta le sue idiozie e faccio qualche passo verso il letto.
Con calma e senza fretta.
E' mezzo nudo accidenti.
Perchè non finisce di vestirsi?
Che bisogno c'è di restare mezzo nudo li davanti a me?
<< Non mi saluti?>>
E' ancora più bello e più maledetto di due anni fa!!
<< Che accidenti ci fai qui Akira? Perchè non sei rimasto in Russia?>>
Ecco, così adesso sa che ci sono rimasto male, che speravo che lui mi aiutasse a superare il vuoto che ho provato quando Rukawa se n'è andato dall'altra parte della terra!!
Bravo Hana, complimenti.
Glielo hai nascosto per dieci secondi!
<< Perchè qui hanno bisogno di me chiaramente...e per vedere come è diventato bravo una certa testa rossa...>> il suo sguardo però non è da predatore, come quello che aveva quando...hem, quando.
E' tenero e mi fa allentare un po' la pressione.
Sospiro rumorosamente, ok, forse ho esagerato nella reazione, in fondo me lo sentivo che poteva capitare in camera con me.
Basta che il terzo non sia...si apre la porta del bagno, mi volto immediatamente, preoccupato dallo sguardo luccicante di Akira e...quello che vedo mi fa mancare il fiato!
Devo aver fatto qualcosa di terribile nelle mie vite precedenti per essere punito così!
La volpe malefica, il ghiacciolo umano, Antartide fatta persona...è qui davanti a me.
Colui che se n'è andato in America senza voltarsi indietro nemmeno mezza volta.
Eccolo qui, in tutta la sua glaciale bellezza.
E...si siede nel letto accanto al mio!!!
Perchè ho scelto quello di mezzo e non quello accanto alla finestra?
Per quale folle idea?
Prima di sedersi si ferma anche lui però sulla porta e, per una frazione di secondo, una luce particolare gli accende lo sguardo.
Sembra che abbia...ma noooo!!!!
Mi sono sbagliato.
Io per lui sono trasparente, me l'ha dimostrato chiaramente quattro anni fa!
Infatti quella luce si spegne immediatamente e abbassa impercettibilmente la testa in quello che suppongo sia un saluto.
Ha un pigiama blu notte che crea un contrasto stupendo con la sua carnagione!
Kami se è bello.
<< Eccoci qui tutti e tre in camera insieme...sarà davvero un'avventura stupenda...vero ragazzi?>>
Maschero un lamento alzando le spalle e facendo la faccia indifferente.
Spero almeno, ma non so se ho imbrogliato Akira che sogghigna in maniera preoccupante.
Mi fiondo nel mio letto, prendo il necessario per la notte dalla massa informe dei miei vestiti e vado in bagno!!
Forse se ci resto abbastanza li trovo addormentati quando esco.
In fondo sono venuti in aereo e c'è il fuso orario... forse se ci resto qualche secolo in questo bagno...

\Rukawa\
Le voci che giungono dalla porta chiusa del bagno mi anticipano quello che tra poco anche i miei occhi vedranno.
Non raccontiamoci storie, a me stesso non le ho mai raccontate...e nemmeno agli altri!
Diciamo che mi sono nascosto la verità per sopravvivere.
Ci speravo...di vederlo, di avere la possibilità di parlargli...hem...diciamo di sentirlo parlare.
Ho capito da tempo che non posso farlo uscire dal miei pensieri e che, qualsiasi scelta io possa fare, lui resterà sempre l'unico protagonista indiscusso della mia mente.
L'ho capito ed accettato,ma questo non vuol dire che ho perso tutte le speranze.
Sono folle, vero?
Ci ho messo un po' per arrivare al perchè respingevo i ragazzi, anche carini, che si interessavano a me.
Cosa mi spingeva a pensare sempre e soltanto a lui.
E adesso, quando la sua voce giunge chiara attraverso la sottile porta, sento una calma quasi fredda che si impossessa di me.
Succede sempre quando prendo una decisione e adesso l'ho appena fatto.
Non sono sicuro che ci sia qualcuno al di sopra di noi...ma se così fosse mi ha dato un'altra possibilità e io non intendo sprecarla.
Sono finito in camera con lui... e ne approfitterò per giocarmi tutte le carte, fino all'ultima.
In queste Olimpiadi la medaglia d'oro non sarà l'unica cosa che mi prenderò!
Akira Sendoh?
Sciocchezze, non riuscirà a fermarmi.
Lo conosco abbastanza per capire che non è innamorato di Hana ma che gioca con lui e con me... come ha sempre fatto.
E se sarà il caso potrò sempre utilizzarlo per far capire a quel do-hao chi è che conta nella sua vita.
Esco dal bagno e non posso fare a meno di guardarlo nei minimi particolari.
Mi fermo osservando quei capelli così sfacciatamente rossi, quel suo sorriso, ora congelato, sulle labbra.
Quelle labbra così invitanti... Kami se è bello...è ancora più bello di come lo ricordavo.
Il corpo più sviluppato, i muscoli più armonici e, nello stesso momento, più scattanti.
Più forti.
Il volto con un'ombra di barba... bellissimo.
Per me almeno...e, spero, solamente per me.
Odio dover puntualizzare le cose ma se serve lo farò, a partire da Sendoh che ci guarda, sornione.
E' mio, Hana è soltanto mio... e sarà mia premura farglielo sapere .
Se ce ne sarà bisogno.
Hanamichi se ne va velocemente in bagno con quello che credo sia un pigiama... vigliacco.
Adorabile vigliacco però.
Lo spavento...questo vuol dire che prova qualcosa per me.
Altrimenti mi avrebbe investito dei soliti epipeti di quattro anni fa.
Però sono sicuro di aver visto una luce particolare nei suoi occhi quando mi ha guardato... stupore, paura e... non so, come...come se fosse ferito.
Come se io l'avessi ferito.
Si chiude la porta alle spalle e io mi siedo nel letto, sospirando lentamente.
Dovevo immaginarlo che sarebbe stata difficile.
Me ne sono andato via con la certezza che lui non mi voleva nemmeno di striscio, nella sua vita.
E io avevo un sogno da portare avanti, un sogno che senza di lui non sarebbe stato più lo stesso però.
Ma adesso la sua reazione, il suo silenzio...bè, mi fanno capire che c'è qualcosa di più.
Qualcosa che lui tiene nel suo cuore.
Non può essere cambiato così...non può essere diventato silenzioso tutto d'un tratto.
C'è qualcosa sotto e io intendo scoprirlo.
La voce di Sendoh fa da eco ai miei pensieri:
<< c'è qualcosa che non quadra in Hana... non ti pare Rukawa?>> Hana...lo ha chiamato per nome!!!
Come si permette?
E con il diminutivo!!
Cosa è successo tra quei due mentre non c'ero?
Anche Sendoh è partito...ma dopo di me.
<< Non è il solito tensai che spara a raffica le sue battute, credo che ci nasconda qualcosa...>>
<<Hn... fatti i fatti tuoi >> e questa è l'unica frase di senso compiuto che gli dirò.
Non spreco le parole per nessuno, per lui tantomeno!
Ma lui non la pensa come me evidentemente.
Si mette a letto e mormora:
<< dormirà in mezzo a noi due...interessante...non trovi?>>
credo che stanotte avrò dei problemi ad addormentarmi, nonostante il fuso orario.
Molti...molti problemi!!
E i primi iniziano quando Hana esce dalla doccia.
Stranamente Sendoh non dice nulla, siamo tutti e due in silenzio a guardarlo.
Ha un pigiama leggero, estivo.
Pantaloni bianchi e maglietta intima.
Piccola.
Troppo piccola per lui.
Santo cielo... ma cosa crede di fare con quel...quel pigiama?
Stringo i denti per impedire alla bocca di spalancarsi...è splendido.
Ci guarda per un attimo, lo sguardo corrucciato.
Sembra che stia per esplodere...poi si infila nel letto e se ne sta li, dritto come un palo, gli occhi rivolti al soffitto e le mani che stringono le lenzuola come se fossero un'arma da difesa.
Sospiro leggermente.
E' difficile per me ma per lui sembra che lo sia di più.
Io so che cosa voglio, lui ancora no.
Così mi volto verso il muro e chiudo gli occhi, cercando di addormentarmi.
Per questa sera gli darò una piccola tregua, ma soltanto per stasera.
Domani è un'altro giorno e non lo farò respirare più.
Letteralmente.
Da domani però.
Notte Hana, riposa bene.

2° capitolo-

\Sakuragi\
Riposare bene...è una parola!
Mi ero ripromesso di dormire bene, almeno dieci ore a notte per essere in piena forma al mattino.
Mi sapete dire come farò a dormire con questi due al mio fianco?
Rukawa e Sendoh, uno a destra e l'altro a sinistra.
Quando sono uscito dal bagno e li ho visti li, tutti e due, sollevati su un gomito che mi guardavano...sarei sparito sottoterra!!
Da che parte mi giravo se ovunque incontravo un paio d'occhi pericolosi per il mio equilibrio?
Per non parlare del mio sonno?
Sento la mia rigidezza, mi rendo conto che sono legato come se avessi dieci funi robuste che mi bloccano sul materasso ma non posso farci nulla.
Se continua così arriverò con l'esaurimento alla finale...( notate che ho pensato “finale”,non sussiste nessun dubbio in me che ci arriverò...)invece questi due ragazzi incredibili mi stupiscono ancora una volta.
Dopo avermi osservato per qualche minuto si voltano contemporaneamente, come se si fossero messi d'accordo(...figuriamoci...proprio loro due), verso il muro Rukawa e verso la finestra Akira.
Attendo il cataclisma da un momento all'altro, resto rigido ancora per un attimo, poi mi lascio andare, sereno.
Per stasera forse è andata.
Forse riesco a dormire serenamente...o almeno a provarci.

Sei e mezza di mattina, la sveglia suona implacabile.
Abbiamo un'ora e mezza per vestirci, fare colazione e scendere in palestra.
E io non riesco nemmeno ad aprire gli occhi!!
La notte appena passata è senza dubbio la causa principale delle mie occhiaie!!
In pratica ho passato le ore preziose che volevo dedicare al sonno girandomi e rigirandomi nel letto, come un'anima in pena!
Il viso di Ka...Rukawa(non mi metterò mica a chiamarlo per nome adesso, voglio sperare...) ha occupato per mooolte ore la mia mente mandando la stanchezza a quel paese!
E senza la stanchezza il tensai non riesce a chiudere occhio.
Bè...gli occhi li ho chiusi diverse volte ma ogni santa volta vedevo il suo volto, la sua pelle bianca, quegli occhi che sembravano ancora più blu di come li ricordavo...e io ho una buona memoria.
Kami che bello.
L'insulto partiva da solo quando registravo il significato di questa frase ma poi ho capito che devo essere onesto almeno con me stesso: mi piace ancora.
Almeno fisicamente mi fa andare fuori di testa.
E di ... altre parti compromettenti per la mia salute psicofisica!
Appena questo pensiero si è delineato chiaro e preciso e appena io l'ho accettato mi sono addormentato come un angioletto... peccato che erano già le quattro e mezza di mattina!!
Due ore... due ore soltanto ho dormito...alla faccia delle dieci che mi ero prefisso!!
Con un gemito apro gli occhi per accorgermi che sono solo nella stanza!!
Come solo... e quei due dove sono?
Il sollievo però è di breve durata, un nanosecondo appena.
Perchè il motivo della solitudine momentanea mi fa accendere immediatamente: Che cazzo stanno facendo insieme ??????
Mi precipito giù dal letto per vedere la porta del bagno aprirsi... non erano insieme, per fortuna!!!
Esce solo Akira...un sospiro mi allarga il petto fino a quando quella peste bubbonica del mio ex amico si spalma su di me come se io fossi un pezzo di pane e lui la nutella!!
<< Akira...che cazzo vuoi? Sei impazzito per caso?>>
Una vampata di calore sale sul mio viso rendendomi simile ai miei capelli appena mi rendo conto che lui, al mattino è...hem...come dire? Eccitato?
Maledetto ex porcospino!
Lo spingo via bruscamente e lui si allontana con un sorrisino che non promette nulla di buono:
<< Volevo darti il buon giorno tesoro...>>
<<Vaff...senti Akira, è meglio chiarire questa...cosa!
Quello che c'è stato tra noi...>>
Ma lui non mi fa terminare.
Il suo sorriso torna quello tenero che aveva solo con me e mi copre la bocca con la sua mano per farmi tacere:
<< Lo so, è passato e per tè è anche sepolto. Lo accetto, tranquillo. La tua purezza non è in pericolo, con me...>>
una lama di luce attraversa il suo sguardo ma dura una frazione di secondo, poi torna quello di sempre e mi dà l'impressione di aver visto male.
Per precauzione entro in bagno e mi chiudo la porta alle spalle. Saranno i giorni più lunghi della mia vita.

\Sendoh\
Che tenero...quando arrossisce poi mi fa impazzire, mi fa venire voglia di toccarlo per vedere se la sua pelle è così calda come suggerisce il colore acceso...ma poi potrebbe anche prendere fuoco
e quindi è meglio evitare tali incidenti.
In fondo voglio solo...giocare un po' e prendermi qualche assaggio, se ci riesco.
Ma dalle occhiate di Rukawa mi sa che ci è arrivato anche lui.
Anche lui ha capito la meravigliosa sensualità del nostro rossino, la sua bellezza così particolare.
Due anni fa non l'ho portato a letto, non completamente almeno.
In un letto ci siamo stati ma non siamo andati fino in fondo.
Non era pronto, non era me che voleva ma io sono stato ben felice di averglielo fatto capire.
Una volta sola... non ho avuto cuore di approfittare di lui, ogni tanto ho questi slanci di bontà in effetti.
Come adesso ad esempio.
Lo lascio andare in bagno a prepararsi e io mi vesto lentamente.
Potevo insistere e concedermi un assaggino...ma non sarebbe stato giusto.
Sospiro leggermente e mi siedo sul letto, iniziando a vestirmi.
L'altro mio divino compagno è già andato a fare colazione.
Quando io mi sono svegliato lui stava finendo di vestirsi, è uscito senza non prima essersi avvicinato al letto del nostro rossino ed averlo accarezzato leggermente su quei capelli così accesi.
Chiaramente io fingevo di dormire, se no non credo proprio che si sarebbe fatto beccare in un atteggiamento così vulnerabile.
Se n'è andato per non mettere ulteriormente in imbarazzo Hana.
Certo che simili attenzioni da Rukawa non credevo di vederle, onestamente.
Gli piace.
Questo è certo.
Anche a lui piace Hanamichi.
Bene.
Vuol dire che queste settimane che passeremo insieme saranno davvero...elettrizzanti.
Giusto per usare un eufemismo.
Non è che mi metterò fra loro ma... renderò più piccanti le ore che passeremo insieme qui dentro...e in tutti gli altri posti possibili.
Quando esce dal bagno è già vestito...si è portato i vestiti in bagno per non farlo davanti a me.
Sorrido teneramente questa volta, peccato che io non sia innamorato di lui, sarebbe davvero stupendo avere un ragazzo così dolce, così pudico...da svezzare con calma.
Mi guarda sospettoso ma io alzo le mani in segno di resa :
<< Andiamo a fare colazione dai, sono quasi le sette e mezza, fra poco verranno a prenderci per portarci in palestra. Non ho nessun secondo fine, lo giuro>>
il mio tono dev'essere davvero convincente perchè abbassa la guardia e mi regala un sorriso dei suoi, disarmante, scanzonato.
Inizia a declamare le doti del suo immenso stomaco mentre ci chiudiamo la porta alle spalle.
Lasciamo le chiavi in portineria e andiamo ai tavoli della sala da pranzo.
E qui incontriamo Rukawa che sta uscendo.
Dannatamente bello, devo ammetterlo.
Assolutamente affascinante.
Sento che Hanamichi accanto a me si irrigidisce mentre Rukawa sofferma il suo sguardo su di lui per una frazione di secondo: quello che serve per passarlo ai raggi x.
Sembra indifferente come sempre ma io mi sono accorto che in realtà non si è perso un solo millimetro di pelle del rossino... che ha fatto altrettanto, anche se questa adorabile testa rossa non è riuscito a nasconderlo chissa che.
Bè, stiamo parlando di Hanamichi Sakuragi.
Quando riuscirà a celare i suoi desideri e ciò che prova nevicherà ad Agosto!
Immediatamente vengo investito da un'ondata di aria fredda che proviene dal nostro asso dell'NBA.
Aria gelida oserei dire.
Non mi stupirei se davanti a noi comparissero degli aghi di ghiaccio pronti a conficcarsi nei miei occhi!
Questo risveglia il lato sadico che c'è in me, così reagisco posando la mia mano sul gomito di Hana e, avvicinandomi al suo delizioso orecchio, gli sussurro:
<< il freddo Rukawa sembra geloso di me; a momenti mi trasforma in una statua di ghiaccio...>>
In un attimo Hana fa un salto laterale degno di un campione olimpionico e Rukawa fa un passo avanti verso me.
Chiaramente attorno a noi nessuno si è accorto di nulla mentre io con un'abile scarto evito l'ex algida volpe, come lo chiama Hana, ed entro nella sala da pranzo.
Meglio non sfidare oltre la mia buona stella.
Li lascio li sulla porta decidendo dove andare a sedermi quando vedo il mio ex capitano seduto nel tavolo con Akagi.
C'è un posto libero li così mi dirigo proprio da loro, potrò avere notizie della mia vecchia squadra.
Non mi sono ancora seduto quando la confusione che fa il nostro delizioso rossino mi fa voltare dalla sua parte.
E che vedono le mie spalancate pupille?
Il terzo ragazzo che volevo incontrare in questo ritiro.
Il bel tenebroso con un passato da teppista.
Hisashi Mitsui.
Devo ammettere che,se possibile, si è fatto ancora più bello.
Non la bellezza perfetta di Rukawa ne quella particolare di Hana.
Ma un fascino più duro, pericoloso oserei dire.
Da “bello e dannato” insomma.
Eh si, questo ritiro sarà molto ma molto interessante e lo sguardo che Mitsui mi lancia fa accendere ancora di più il mio interesse per lui.

\Rukawa\
Mi alzo dal tavolo del ristorante ed esco per aspettare il pulman che ci verrà a prendere.
Ma dove accidenti sono finiti quei due?
Sono uscito prima dalla camera per non mettere in imbarazzo Hanamichi.
E per non andar fuori di testa guardando il suo risveglio.
Caldo dal letto, arruffato, con gli occhi assonati e la bocca socchiusa.
Da divorare.
Ma così facendo ho lasciato via libera a quell'accidenti di Sendoh!!
Eppure qualcosa mi dice che con lui non corre pericoli Hanamichi.
E io mi fido sempre del mio istinto!!
Fino ad adesso non ho mai... il mio pensiero si spegne davanti ai due responsabili dei miei non propriamente tranquilli pensieri.
Accidenti se è bello!
Il suo sguardo non riesce a nascondere nulla.
E' contento di vedermi e per una frazione di secondo me lo fa intuire.
Si illumina letteralmente e mi spoglia con gli occhi, ma io non sono da meno.
Bellissimo.
La tuta non nasconde le forme del suo corpo e lo stomaco inizia a contrarsi al pensiero di quello che gli farei se fossimo soli.
Su quei comodissimi tavoli ad esempio...ma perchè quel maniaco ambulante è vicino a lui? Lo gelo in un instante, imprecando tra me perchè il mio sguardo non riesce a trasformarlo in una statua di ghiaccio.
Sapevo che facevo male a lasciarlo solo stamattina.
E vado avanti così senza rendermi conto che mi sto contraddicendo fino a quando quell'hentai di Sendoh non posa la sua bocca sull'orecchia del mio futuro ragazzo!
Ma che cazzo fa?
Gli sussurra qualcosa all'orecchio, qualcosa che lo fa arrossire!
Ma io lo tolgo dal mondo!!
E mi faranno pure un monumento!
Faccio un passo in avanti con l'intenzione di strangolarlo mentre contemporaneamente il mio Hana ne fa uno di lato!
E ci troviamo praticamente uno di fronte all'altro.
Dimentico tutto quanto, maniaco compreso, e mi perdo nei suoi occhi caldi, spalancati.
Nella sua bocca che sta torturando con i denti.
Oh Kami aiutami se no lo afferro e lo bacio qui.
In questo istante.
Perchè non posso farlo poi?
Ah si... ci sono cinquanta persone circa che ci stanno osservando, incuriosite.
Alzo un braccio per toccarlo nonostante tutti quelli che ci guardano ma lui, appena vede la mia mano muoversi, sembra svegliarsi dal suo stato catatonico e si sposta di scatto.
Rosso come i cuoi capelli.
Sospiro impercettibilmente e lo lascio andare via.
Per ora.
Mi dirigo fuori, sul piazzale, per respirare un po' più normalmente.
Ha su di me un effetto devastante.
Devo averlo prima che inizino le olimpiadi altrimenti non riuscirò più a dormire la notte.
Per non parlare del giorno.

\Sakuragi\
Come Dio vuole ( e tutti gli interessati...) riesco ad arrivare al tavolo di Ryo-chan e dell' ex teppista.
Mi siedo con loro con un sospiro di sollievo, almeno qui è tutto innocuo. Nessuna volpe malefica che cerca di divorarmi con i suoi sguardi affamati e nessun ex porcospino che vuole chissachecosa dal sottoscritto!
<< Hanamichi, ben svegliato! Certo che capitare in stanza con Sendoh è un colpo di c...>>
<<Mitchi...che accidenti stai dicendo? Di che cosa ti sei fatto?>>
Esplodo diventando rosso come le mie orecchie!
Ryo-chan per fortuna viene in mio soccorso fulminando Mitsui
<< Che centra adesso questo?
Lascialo stare che avere in camera uno come Sendoh è già una tortura sufficiente...>>
ma il suo sguardo che luccica mi fa venire in mente che forse non vuole difendermi...ma prendermi in giro pure lui!
Sbuffo rumorosamente mentre Akagi intima, con il suo solito modo delicato, di finirla di fare confusione.
<< Non c'è solo Akira in camera con me...>> cerco di dire senza gridare ( almeno ci provo...) e inevitabilmente gli altri due mi guardano interessati, accidenti a me e alla mia bocaccia!!
<< Chi c'è in camera con te?? Rukawa ? Il campione dell'NBA?>> fanno in coro quei due idioti!!!
Altra occhiataccia di Akagi e sguardo acuto di Akira che è al tavolo con lui.
Benone!!!
Adesso sono a posto!
Ma lo sguardo dell'hentai non è su di me... bensì su...Mitchi?
Hei...sta guardando Mitsui come se fosse un essere venuto giù dagli spazi lontani (ho appena finito di leggere un libro di fantasciena...eh eh...il mitico tensai sa anche leggere libri interessanti sapete...).
Gli piace il nostro tiratore da tre punti evidentemente!
Così posso prenderlo per il culo anche io, almeno la smetterà di fare lo scemo con me!
Mi volto verso i miei compagni di tavolo e vedo che anche Mitchi sta guardando Akira.
Interessante.
E mentre rispondo distrattamente a Ryota osservo i due in questione che si guardano.
Bene bene, ecco un'arma contro il mio compagno di stanza.
Se fa tanto di stressarmi ancora la userò senza pietà!
Finita questa movimentata colazione mi alzo e vado con gli altri verso l'uscita per aspettare il pulmino.
L'aria all'esterno è fresca ma per niente fastidiosa.
Adesso i pensieri di tutti noi sono unicamente per gli allenamenti di oggi.
Le olimpiadi sono alle porte e ognuno vuole essere tra i primi sei che scenderanno in campo.
Si sente l'adrenalina che scorre più veloce nelle vene ...però...però allo sguardo che mi lancia Rukawa appena esco fuori i brividi tornano a corrermi su tutto il corpo.
Come tante dita sottili che mi accarezzano.
Cavolo!!!
Ma dove ho tirato fuori questa immagine?
Rukawa mi fissa senza nemmeno sbattere le palpebre e io sento che sto per annegare.
E siamo fuori, con i nostri compagni attorno a noi.
E il pulman che arriva in questo momento.
Solo allora distoglie lo sguardo e lo fissa sulla corriera.
Sono a posto!
Che farò quando questo sguardo me lo darà al chiuso della nostra camera?
3° capitolo.

\Sendoh\
Riesco a sedermi sul pulmino vicino ad Hana, guadagnandomi le occhiate gelide di Rukawa.
A dire il vero avevo fatto un pensierino con Mitsui...ma non voglio correre.
Prima lascerò che questa giornata passi con i miei occhi incollati su di lui, lo farò impazzire facendogli immaginare quello che gli farei se fossimo soli.
E dagli sguardi che mi dava credo che non dovrò faticare molto.
Un brivido gelido mi attraversa la nuca...credo che Rukawa stia cercando di trasformarmi in un ghiacciolo.
Vediamo di dargli una mano...appoggio il mio braccio sullo schienale e sfioro così le spalle di Hana che ha un sussulto e si volta verso di mè, rosso quanto i suoi capelli.
Delizioso.
Peccato che Mitsui mi piaccia di più.
<< Akira, che tocchi? Non si tocca...finiscila una buona volta!!>> chiaramente tutto il pulmino lo sente e ci guarda , incuriositi.
Aumento la pressione della mano sulla sua spalla e la tolgo prima che me la stacchi con un morso.
Arriviamo in palestra che l'eccitazione è arrivata al culmine... e non solo quella sportiva.
Dopo il riscaldamento ci dividono in due squadre per una partita d' allenamento, per vedere a che punto siamo con la preparazione fisica e, chiaramente, io e i miei due ...compagni di stanza, finiamo in due squadre opposte.
Mentre il fantastico bel tenebroso è in squadra con me.
Ottimo.
Chiunque stia manovrando il tutto (sembra in effetti che qualcuno giochi a fare il cupido...) sta facendo davvero un gran bel lavoro.
Il capitano della squadra di Hana è Akagi e quello della mia il mio ex capitano.
Ryota è con loro mentre Maki con me.
E quando Hana salta per contendere la palla elimino dalla mente qualsiasi cosa che non sia il basket...almeno per il momento.
La meta finale è troppo importante per distrarsi, anche se devo ammettere che i miei compagni di stanza in divisa sono ancora più sexi di come io li ricordavo.
L'adrenalina ci tiene in piedi facendoci andare a mille fino a quando il mister ci manda tutti negli spogliatoi.
Chiaramente abbiamo vinto noi, anche se per due soli punti
E in questo preciso momento è come se ci avessero tagliato i fili, la stanchezza è evidente sui volti di tutti noi.
Ci trasciniamo alle docce come in trance,almeno fino a quando mi rendo conto che nella doccia di fronte alla mia c'è lui, Hisashi Mitsui.
Qui la stanchezza sparisce come per incanto e mi metto comodo per osservare un capolavoro dell'arte umana.
Sul momento non si rende conto di essere osservato, con il viso rivolto verso l'alto si fa bagnare da quell'acqua così fortunata che accarezza la sua palle accaldata,
Apre la bocca e accoglie sulla lingua quel liquido prezioso e allora il mio autocontrollo subisce un forte trauma.
Sento la mia eccitazione che fa un'impennata pericolosa ma non mi volto per nasconderla.
Non ho nulla da nascondere, affatto.
E il mio sguardo deve avere un'intensità tale che Mitsui apre gli occhi e mi guarda.
Abbassa lo sguardo sul mio corpo, lo accarezza quasi con sensualità e allora capisco che lo sapeva.
Sapeva e sa di essere osservato, stava facendo uno spettacolo privato apposta per me.
Hai capito il ragazzo?
Interessante, davvero interessante.
Come il suo sguardo mentre si posa sulla mia eccitazione.
E la lingua che esce a lambirgli le labbra.
Accidenti ragazzi, questo sarà davvero il ritiro più interessante degli ultimi 10 anni.
Senza ombra di dubbio!
\ Rukawa\
Per fortuna che quel maniaco è finito nella squadra che ci vede rivali, perchè sono sicuro che avrebbe tentato di mettergli le mani addosso di nuovo.
Va bè che Hana non gli ha permesso di fare nulla ma non è di lui che io non mi fido.
Purtoppo il mio carattere possessivo viene fuori in questi frangenti.
Non sopporto che nessuno tocchi qualcosa che è mio.
Figuriamoci con Hana, che ormai mi è entrato nella pelle in profondità.
Il solo pensiero delle mani di quel maniaco su di lui mi fa andare di traverso anche l'aria!!
La partita d'allenamento ci ha visto subito in competizione.
Non siamo ancora una squadra e il mister ha davvero molto da lavorare su questo ma lo diventeremo.
E sarà la squadra che porterà a casa la medaglia d'oro.
Appena negli spogliatoi vedo che quella testa rossa è già sotto l'acqua e tiene gli occhi ostinatamente chiusi.
Bene, vediamo di dargli un motivo per aprirli.
Vado nella doccia accanto alla sua, apro l'acqua calda e lascio che mi scorra sul corpo.
Siamo nelle ultime due, la stanchezza ha azzerato anche le voci dei più chiacchieroni ( vedi Hana...), così mentre cerco un modo per attirare la sua attenzione mi rendo conto che ho finito la sciampo.
Cioè... chiaramente il mio flacone è pieno ma...lui non lo sa.
Così esco come sono, nudo e bagnato, e scivolo accanto a lui, che è con gli occhi chiusi e il volto rivolto verso l'alto.
Per un momento lo osservo, incantato.
Kami...è bellissimo, quanto mi mancavano questi sguardi rubati sotto la doccia.
Dopo essermi riempito gli occhi mi avvicino al suo volto e, nello stesso momento in cui lui si accorge di, me io sussurro
<< ho bisogno di uno sciampo...>>
Fa un salto degno di un olimpionico e urla, dimenticandosi che non siamo soli:
<< Cazzo Ru, ma sei idiota? Vuoi farmi venire un colpo?>>
Però intanto mi mangia con gli occhi, mentre un rossore delizioso occupa tutta la sua pelle, senza tralasciare un solo millimetro.
<< No Hana, quello sei tu...do-hao..>>
glielo sussurro sempre nell'orecchio, mentre lo inchiodo alle piastrelle dietro di noi.
E se qualcuno viene a curiosare trova quello che vuole trovare... ma nessuno si avvicina, il rumore di dodici docce, evidentemente, ha coperto anche la sua voce ...un tantino strozzata.
Non si è reso conto che ci siamo chiamati per nome, con il diminutivo.
“Ru”.
Nessuno mi ha mai chiamato così.
A nessuno lo permetterei.
Combacia perfettamente con il mio corpo e inizio a muovermi sensualmente su e giù, strofinandomi contro di lui.
Il sangue si surriscalda immediatamente e risponde all'istante al richiamo che questo ragazzo stupendo esercita su di me.
Sto esagerando.
Devo andarmene prima di perdere il controllo e farmelo qui.
Non mi sembra il caso in effetti.
“Calma Kaede, tu volevi soltanto scuoterlo un pochino e fargli capire che anche lui prova qualcosa per te.
Non scopartelo senza pietà fino a farlo urlare.
Con altri 10 accanto a noi non mi sembra il caso.
Per far questo avrai altre occasioni.”
Mi stacco così, malvolentieri chiaramente, prima che lui possa avere una qualsiasi reazione, che non sia quella sana e chiara del suo inguine.
Inguine che non ha tutti i suoi dubbi in proposito.
Afferro lo sciampo, me ne verso un po' nella mano e me ne vado. Il tutto mentre lui è in religioso silenzio, a bocca aperta, in stato di evidente shock!!!
Torno sotto la mia doccia dopo essermi versato in testa il suo sciampo e mi massaggio lentamente la testa.
Accidenti, che meraviglia.
Non mi sono mai eccitato tanto durante i miei sporadici amplessi in America come in questi pochi minuti con lui.
La mia mano non può fare a meno di scivolare là dove è chiamata a gran voce.
Con impazienza termino quello che avrei voluto concludesse lui e, mentre lo immagino con me, appoggiato a quelle piastrelle, con gli occhi chiusi e le labbra aperte prometto a me stesso che questa è l'ultima volta che faccio una cosa del genere.
Che mi accontento di me stesso.
Non accadrà più Hana.
Mai più.
\Sakuragi\
Perdiamo per un canestro.
Per un canestro piccolissimo.
Il primo giorno di allenamento finisce così, mentre cerco di prendere un rimpallo, con l'allenatore che ci guarda, soddisfatto.
Ha detto che la preparazione non è poi così male e che pensava peggio.
In effetti non so se considerarlo proprio un complimento, ma so soltanto che mi sono divertito un mondo.
Anche se la stanchezza è davvero tanta.
Mi trascino alle docce e le trovo tutte occupate, tranne le ultime due.
Mi fiondo nella penultima e apro l'acqua calda.
Che meraviglia...si porta via gran parte della stanchezza e io resto così, gli occhi chiusi a farmi bagnare il volto.
Kaede.
Non ho voluto vedere se era nelle docce già occupate.
Molto molto meglio per il mio equilibrio psicofisico che io ignori questo particolare.
Eppure la mia mente mi fa rivedere continuamente la sua immagine.
Il suo corpo sudato mentre inseguiva la palla.
Il suo volto concentrato mentre la contendeva al suo avversario.
La sua soddisfazione quando la palla bruciava la retina.
Quanto mi erano mancate queste immagini.
“Hana...insomma...che cazzo dici?”
Cerco di fare la voce grossa ma non è che funzioni poi molto.
Ed è mentre discuto tra me e me che sento un fruscio vicino al mio viso...ma che cosa...
<< Ho bisogno di uno sciampoo...>>
Faccio un salto all'indietro...almeno fino a dove me lo permettono le piastrelle, mentre impreco ad alta voce
<< Cazzo Ru, ma sie idiota? Vuoi farmi venire un colpo?>> ma la mia voce non è che sia così alta e la paura presa sparisce in fretta, davanti al suo corpo nudo e bagnato.
Le gocce d'acqua sembrano brillare sull'ebano dei suoi capelli.
Scivolo giù con lo sguardo mentre sento che la mia pelle si fa di brace.
Bellissimo... è bellissimo.
Nessuna e nessuno mai mi ha fatto questo effetto.
<< No Hana, quello sei tu...do-hao>>
Do-hao... come ai vecchi tempi... dovrei rispondere “teme kitsune” ma mi manca la voce, persa nel calore del suo corpo.
Mi appoggia alla parete dietro di me e lui fa la stessa cosa...ritrovandosi incollato al mio corpo che si infiamma subito.
Scivola su e giù alcune volte, morbido, eccitante.
Kami Kami...sto bruciando.
Una parte della mia mente mi sta facendo notare che siamo perfetti insieme.
I nostri corpi combaciano perfettamente.
“ No Hana, non farlo, svegliati!!! Siamo negli spogliatoi, non siamo soli...sei impazzito?”
ma le mia mani non si muovono dal suo fondoschiena, anzi, lo stringono ancora di più, come in risposta.
E' lui il primo che si stacca, dimostrando un autocontrollo che io, onestamente, non ho.
Apro a fatica gli occhi e lo vedo mentre prende il mio sciampoo, se ne versa un po' sulla mano e se ne va.
E io mi ricordo come si fa a respirare di nuovo.
Resto appoggiato alle piastrelle mentre l'acqua continua a cadere, calda.
Come farò a lavarmi, ad uscire da qui e a vestirmi adesso?
Credevo di essermi eccitato con Akira due anni fa.
Che illuso.
Questa è eccitazione, questo è desiderio.
Automaticamente la mia mano scivola lì, sul mio membro che sta reclamando a gran voce quel calore che gli è stato tolto.
Mi mordo le labbra e lascio che la mano scivoli veloce, su e giù.
Frenetica quasi.
Mentre la mente mi rimanda, incessante, le immagini di prima.
Il suo corpo contro il mio.
Il suo inguine che toccava il mio.
Vengo con un grido soffocato mentre mi lascio scivolare giù, fino a che il pavimento mi accoglie.
Sono impazzito.
Non ci sono dubbi, neanche mezzo.
L'unica certezza che ho è questa.
“bugiardo”...mormora una voce nella mia mente...
“bugiardo...l'altra certezza è che avresti voluto che fosse la sua mano a fare questo”.
Porca miseria!
Ha perfettamente ragione!!

4° Capitolo.
\Sendoh|
Il piano per conquistare Mitsui continua ma, a dire il vero, non sono del tutto sicuro di chi deve conquistare chi.
Perché ogni volta che incontro lo sguardo scuro, profondo di Hisashi (già il fatto che tra me lo chiamo per nome la dice lunga) la mente si azzera e l'unica cosa che vorrei fare è stenderlo lì dov'è...e mangiarmelo all'istante.
Gli allenamenti del pomeriggio passano così, tra sguardi sfibranti e sfide all'ultimo respiro, sia con la palla che senza.
Questo però non vuol dire che lascio perdere del tutto Hana e Rukawa.
Specialmente Hana.
Quei due sono fatti l'uno per l'altro e quello che leggo negli occhi del campione dell'NBA non è certamente indifferenza.
Tutt'altro.
Ma ha bisogno di una piccola spinta, diciamo di una buona iniezione di gelosia.
Ed io mi sacrificherò più che volentieri per il bene dei due meravigliosi e sexi ex matricole che hanno popolato i miei sogni di ragazzo.
Così quando Hana entra in camera per vestirsi per cena, la prima cosa che noto è lo sguardo acceso, le guance rosse.
E il fatto, non trascurabile, che è solo.
Rukawa non è con lui.
Bene bene, vediamo di approfittarne un po'...giusto per movimentare la serata.
Il fatto che possa ricevere un colpo in testa non mi preoccupa minimamente..in fondo se non si rischia un po', nella vita, che gusto c'è?
Ma lui non mi guarda nemmeno, si dirige nell'armadio, tira fuori un paio di pantaloni e una maglia, senza nemmeno notare che ha in mano.
Secondo me non vede nulla, è altrove con al testa e io credo proprio di sapere dove...con due occhi blu da infarto, ad esempio.
L'esempio entra in camera prima che io possa fare un solo passo verso Hana e lo avvolge in uno sguardo di fuoco.
Poi si volta e mi guarda con tutt'altro sguardo e in meno di dieci secondi capisco come si sente un ghiacciolo nel congelatore.
Credo che Hana, alla fine, non avrà bisogno di essere aiutato.
Ho la sensazione che Rukawa abbia già deciso di passare alle vie di fatto e quando lui decide una cosa del genere... il mio dolce rossino non ha la minima possibilità di scampo.
Anche se non credo affatto che voglia scappare.
Così decido di lasciarli perdere e di dedicarmi completamente al mio tiratore da tre punti.
Oh lo so che non è ancora mio ma presto lo diventerà.
Credetemi se vi dico che presto lo diventerà.
Senza dubbio la maglia che mi metto non è quella che metterei in una partita...o ad un pranzo con mia mamma, così come i pantaloni forse un po' troppo bassi in vita.
Ma lo sguardo che mi lancia Hisashi quando mi vede ripaga ampiamente la scomodità di suddetti indumenti.
Sento i suoi occhi che accarezza la pelle scoperta, vedo che apre e chiude le mani, come per trattenersi dal mettermele addosso.
E la mia temperatura sale, immediatamente.
Sarà una serata lunga, molto lunga.
E molto, molto calda.
Ogni tavolo è rimasto come a colazione, così lui è con Hana ed io con i miei ex compagni di squadra ma sento i suoi occhi su di noi e vorrei davvero poter mandare tutti a fare un giro per rimanere solo con lui.
Esco prima che la cena finisca, la fame completamente sparita.
Se io ho giocato con i vestiti anche lui non è da meno.
La camicia nera dalle maniche lunghe è lasciata aperta sui polsini, le maniche leggermente arrotolate, mentre sul torace i bottoni sono chiusi soltanto dal quarto in giù.
Dei pantaloni bianchi, candidi, accarezzano quelle gambe che di candido non hanno nulla.
Ho fatto una fatica incredibile per far finta di niente e continuare a mangiare con disinvoltura.
Esce anche lui dall'albergo mentre la maggior parte dei nostri compagni è ancora dentro a mangiare.
Si ferma sulla porta e mi guarda.
Guarda i miei jeans a vita bassa, la maglietta azzurra che lascia scoperta una bella porzione di pelle e che mi fascia perfettamente e sembra intuire che mi sono vestito così soltanto per lui.
Poi avanza a passo lento, consapevole che non sono uno che perde tempo.
E a lui va bene così'.
Si ferma davanti a me e mi osserva, silenzioso.
Sono io che faccio il primo passo verso di lui:
<< Andiamo ad esplorare il parco dell'albergo?>>
<< Specie laggiù, dove le luci non arrivano...>>
termina lui.
E non riusciamo nemmeno ad arrivarci.
Appena abbiamo la certezza di essere abbastanza lontani lo afferro, lo faccio finire contro un albero e lo bacio.
E per i miei gusti ho aspettato anche troppo.

\Eukawa\
Possibile che io non abbia nemmeno un briciolo di magia nelle vene per poter fare un incantesimo e trasportare Sendoh dall'altra parte del globo?
Che ne so...in Antartide ad esempio!!
Macché... nemmeno se mi ci metto d'impegno si muove.
Lo fulmino con uno sguardo glaciale e torno a guardare Hana in boxer.
Di quelli stretti, aderentissimi.
Bellissimo.
Lui si ferma li dov'è, con i vestiti in mano e si fa accarezzare dal mio sguardo.
Devo fare davvero violenza su me stesso per non afferrarlo e trascinarlo su uno di questi tre letti.
Non è soltanto questo quello che voglio da lui.
Faccio alcuni passi nella sua direzione e davvero devo far ricorso a tutto il mio autocontrollo per limitarmi ad aprire a mia volta la mia parte di armadio e tirare fuori i vestiti che indosserò per cena.
Lui sospira un attimo ma non fa altro e va in bagno per terminare di prepararsi.
Noto appena che Sendoh esce dalla stanza in silenzio.
Forse ha capito che non c'è niente da fare con Hana ma, sorprendentemente, non me ne importa più.
Scelgo i miei vestiti cercando di non pensare a lui in bagno, chiuso la dentro.
Mentre si veste.
Mentre si prepara per il mio sguardo, per i miei occhi.
E decido, all'improvviso, di fare altrettanto!
Così osservo accuratamente quello che indosserò, stando ben attento a far si che, per tutta la durata della cena, lui non pensi a niente altro che a me.
Soltanto a me.
Al mio corpo.
Al mio sguardo.
A noi due insieme.
So che se lo forzerei un poco, un pochino soltanto, lui cederebbe.
Ma io voglio tutto di lui.
Non soltanto il suo corpo per una scopata memorabile.
Non soltanto sesso.
Oh no.
Io voglio il suo sorriso tutto per me.
La sua vitalità.
La sua forza e la sua tenerezza.
Le cazzate che spara e le minacce che distribuisce in giro.
Lo voglio nella mia vita per sempre e il basket, la vita che facciamo su due diversi continenti, non mi fermeranno.
Lo porterò con me.
Nessuno riuscirà ad allontanarmi da lui.
E se lui non vuole lasciare il Giappone...sarò io a tornare qui.
In un modo o nell'altro non lo lascerò più andare, specie adesso che ho la certezza di essere ricambiato.
Quando esce dal bagno lo sguardo che mi dà fa capire chiaramente che la sua paura sta per essere messa in secondo piano.
Ci penserò io a sconfiggerla definitivamente.
Faccio scivolare lo sguardo su di lui, lascio che i miei occhi accarezzino le sue gambe fasciate dai jeans bianchi, la maglietta dello stesso colore che mette in risalto la leggera abbronzatura “ quasi “ uniforme.
Quasi.
Tranne che là.
Là dove il mio sguardo, per ora solo quello, si è posato.
<< Che hai da guardare Kit? Ho qualcosa di sbagliato addosso?>>
Socchiudo gli occhi in quello che vorrebbe essere uno sguardo di ammonimento quando, in un nano secondo, registro che mi ha chiamato “ Kit”.
Non Kitsune ma Kit.
Con il diminutivo.
E' la seconda volta lo usa.
Così lo accarezzo lentamente, senza usare le mani, per ora:
<< Do-hao...hai tutto che non va...>>
si accende immediatamente ma io lo fermo subito:
<< se esci così io non riuscirò a mangiare...>>
mi volto definitivamente verso di lui, verso i suoi occhi che mi guardano, attoniti, improvvisamente calmi:
<< Non riuscirò ad ascoltare nessuno...>>
Mi avvicino a lui che non si muove, non respira quasi:
<< Tutto quello che vorrei fare è toglierti questi vestiti ...per accarezzare di nuovo ogni centimetro della tua pelle...>>
<< Ru...ti prego...>>
la sua voce è appena un sussurro...ma i suoi occhi dicono tutt'altra cosa:
<<se...se non andiamo dagli altri...loro...lui...viene qui...io...>>
So quello che sta cercando di dire.
C'è il rischio che vengano a cercarci, quegli impiccioni dei suoi amici.
Quell' accidenti di Sendoh.
Ma io voglio prendermi il mio antipasto...e deve bastarmi fino a quando non saremo di nuovo soli.
Questa occasione non posso lasciarmela sfuggire.
Con due passi annullo la distanza che c'è tra noi e lo afferro per le braccia, incollandomi al suo corpo.
Finalmente.
Di nuovo.
<< Shhh Hana...impazzirò se non ti bacio, adesso. Subito.>>
Si irrigidisce per una frazione di secondo, il suo volto diventa rosso come i suoi capelli...poi, con un sospiro,si lascia andare, facendo un piccolo “si” con la testa.
E finalmente posso baciarlo.
Posso affondare nella sua bocca, cercare la sua lingua.
Accarezzargli i capelli, sentire le sue mani che mi avvolgono, il singulto con cui ha accolto la mia lingua.
Ci stacchiamo senza fiato, le sue guance sono rosse, la bocca umida ancora aperta... Kami quanto è bello.
Sfioro le sue labbra di nuovo mentre delle voci in corridoio gli fanno fare un salto da olimpionico.
Cazzo!!!
Mai che si facciano gli affari loro quegli impiccioni.

Sono almeno tre!!!
Che cosa vengono a curiosare qui?
<< riprenderemo poi il discorso...>>mormoro sulla sua bocca prima di staccarmi.
<< Puoi contarci Kae...>> e mi bacia di nuovo.
Veloce, profondo.
Non sembra quell' Hanamichi che non si accorgeva di quello che accadeva attorno a lui.
Questo Hanamichi è pieno di sorprese...e sarà mia premura scoprirle tutte quante.
\ Sakuragi\
Non ho mai visto Kaede così bello.
Kaede.
Si, Kaede.
Adesso non ho più paura di chiamarlo per nome.
L'unica cosa che temo è quella di non riuscire a fermarmi, di non riuscire a fare l'indifferente davanti ai nostri compagni...ma perché poi dovrei fare l'indifferente?
Me lo chiedo mentre non riesco a staccare i miei occhi da lui.
Lui che mi sta divorando ,semplicemente ,con il solo sguardo.
Devo reagire, devo dire qualcosa...qualsiasi cosa per farlo smettere, altrimenti andrò a fuoco immediatamente.
Le mille motivazioni che mi ero costruito per andarci piano svaniscono come neve al sole.
E se vuole soltanto un'avventura che dura il tempo del ritiro?
<< Che hai da guardare Kit? Ho qualcosa di sbagliato addosso?>>
socchiude minacciosamente gli occhi per pochi secondi..ma perchè diav...Kit!!!
L'ho chiamato Kit, addirittura!!
Ma lui, invece di arrabbiarsi ...
<< Do-hao hai tutto che non va...>>
Io lo stendo...e non necessariamente in un letto!!!
Anche fuori dalla finestra va benissimo!!!
Mi ferma e continua, salvandosi così la vita...
<<Se esci così io non riuscirò a mangiare...>>
si volta verso di me io mi calmo immediatamente...che cosa mi sono messo addosso oggi'?
Non ricordo, non ricordo nemmeno dove sono adesso...
<<Non riuscirò ad ascoltare nessuno...>>
si avvicina a me ed io guardo quegli occhi blu che sono ad un centimetro dai miei:
<< tutto quello che vorrei fare è toglierti questi vestiti...per accarezzare di nuovo ogni cm della tua pelle>>
Non adesso, ti prego...non adesso altrimenti non usciamo più da questa stanza e tu non conosci i miei amici, sono capaci di venirmi a cercare...ma quello che penso e quello che dico è tutt'altro discorso...specie con le sue parole che mi accarezzano la pelle:
<< Kae...ti prego...se...se non andiamo dagli altri loro...lui...viene qui...io...>>
Mi afferra per le braccia, mettendo fine ai miei balbettii...
<< Shhh Hana... impazzirò se non ti bacio, adesso. Subito.>>
Pienamente d'accordo.
E il suo bacio è come l'ho sempre sognato.
Ed anche di più.
Mi ritrovo ad accogliere la sua lingua con un singulto, ad accarezzargli le spalle.
Quello che ho sempre provato per lui e che ho cercato di reprimere esplode senza che io riesca più a controllarlo.
Vorrei che non finisse mai...ma sembra che dobbiamo anche respirare per vivere.
Devo trovare un modo per baciarlo a lungo senza morire soffocato...
i suoi occhi brillano, splendidi.
Mi dà un' altro bacio sulle labbra e...in quel momento li sento.
E come potrei non sentirli con il casino che fanno?
La loro voce arriva fin qui, alta e divertita.
Sono quei deficienti dei miei ex compagni di squadra...faccio un salto indietro, mettendomi a distanza di sicurezza, ma le mani di Kaede mi bloccano prima che esca dalla stanza.
E' seccato per l'interruzione, certo.
Anche io, che scoperte!
Ma non è il caso di far chiacchierare ulteriormente quelle bestie che stanno per entrare.
La nostra vita qui dentro poi sarà impossibile.
Ma lui si avvicina a me di nuovo e mormora sulla mia bocca:
<< Riprenderemo poi il discorso...>>
<<Puoi contarci Kae...>> e lo bacio.
Infilando la lingua di nuovo nella sua bocca, assaggiando la sua dolcezza un'altra volta.
Per un breve attimo.
Il secondo dopo spalanco la porta fregando quegli impiccioni sul tempo.
Mentre gli occhi di Kaede mi richiamano accanto a se.
Sarà meglio trovare una soluzione prima che io impazzisca.

Non è che la situazione ,in sala da pranzo, sia tanto diversa.
Tra le occhiate di Akira, che però si fermano su Mitsui , quelle maliziose di Ryo-chan, quelle esasperate di Akagi ci manca poco che io esploda!
L'unico che vorrei mi guardasse due volte di seguito è in un tavolo in disparte, con altre due persone, e mangia serio e concentrato.
Prima sembrava che volesse mangiare me...adesso invece non mi guarda nemmeno!
Mentre io non riesco a fare a meno di far scivolare il mio sguardo su di lui!!!
Kami quanto è bello.
Ma questo credo di averlo già detto!
Il fatto è che più lo guardo più vorrei continuare a guardarlo... fino a che lui alza la testa e mi fissa.
Attento.
Bruciante.
I suoi capelli scivolano a velargli lo sguardo ma tra quei fili di seta nera posso vedere i suoi occhi che sono pieni di promesse.
Di passione.
Alla faccia del ghiacciolo ambulante!!
Questo qui nelle vene ha il fuoco liquido...come vorrei bruciarmi assieme a lui.
Chiaramente è solo un attimo, poi abbassa la testa di nuovo e continua a mangiare, evitando accuratamente le chiacchiere degli altri che sono seduti nel tavolo insieme a lui.
<<Hana...ma che hai stasera? Sembri con la testa altrove...>>
Questo è Ryota, che non si fa gli affari suoi nemmeno a pagarlo.
Gli sorrido a denti stretti facendo una battuta sull'imminenza delle Olimpiadi...cosa nemmeno troppo falsa se vogliamo essere precisi.
E lui sembra cascarci, perché non approfondisce a si mette a punzecchiare Mitsui e gli sguardi che lancia ad Akira.
Così anche io partecipo, sollevato.
Per una volta le battute idiote non sono indirizzate a me... fino a quando proprio il tiratore da tre punti mette fine a tutto alzandosi e sparendo oltre la porta.
Proprio subito dopo l'uscita di Akira attraverso la stessa porta.
Così ho la scusa pronta per fare altrettanto.
Ma io non esco...0h no.
Mi fermo un attimo sulle scale che portano ai piani superiori e conto lentamente fino a cinque.
Arrivato al tre Kaede esce a sua volta, mi guarda...e io mi volto, salendo quelle scale che sembrano aspettarmi.
Sento i suoi passi dietro di me, lenti, decisi.
Svolto nel corridoio e raggiungo la “nostra” camera insieme a lui.
Metto la mia mano sulla maniglia quando anche lui fa la stessa cosa...dopo aver aperto con la “nostra” chiave.
“Nostra”.
Una piccola parola perfetta.
Unica.
Mi fa entrare per primo e chiude la porta dietro di noi.
A chiave.
Quel piccolo rumore fa correre più veloce il sangue nelle vene.
Non credo che Akira tornerà tanto presto, da quello che ho visto stasera... ma anche se così fosse, per una volta, dovrà aspettare.
La stanza resta immersa nell'oscurità, oscurità rischiarata, però, dalla luna piena che sembra voler entrare dalla finestra.
Mi volto verso la porta e lo guardo.
Ha ancora la mano sulla maniglia.
Si avvicina a me senza staccare i suoi occhi dai miei.
<< Credi che Akira starà comodo nei divani che ci sono in sala?>>
<< Sendoh è troppo occupato con Mitsui per pensare a noi...>> mormora mentre mi bacia e per una volta sono completamente d'accordo con lui.

\5 Capitolo\
Questo capitolo è interamente dedicato ad Akane...specie la prima parte.
E' stata lei ad aiutarmi a trovare il titolo, mi ha dato l' imput per scriverla...e, infine, mi ha messo la pulce nell'orecchio dicendo che una lemon con Sendoh e Mitsui ci starebbe proprio bene...detto fatto!!!
Chiaramente c'è anche quella con Ru e Hana...quindi buona lettura a chi ama le lemon e...non leggetela a chi danno fastidio.
Molto, molto descrittiva.
Ok?
Un bacio a tutti e buone vacanze, lunedì parto anche io finalmente e raggiungo Akane!!!
Parsy

\Sendoh\
Le labbra di Hisashi sono proprio come le immaginavo, morbide.
Dolci da accarezzare.
E la sua bocca fantastica, con quel sapore fruttato che mi fa impazzire.
Ma anche il suo corpo non scherza.
Passare le mani sotto la maglietta, direttamente sulla pelle calda.
Sentire i muscoli che guizzano sotto le dita...che meravigliosa sensazione.
Inebriante.
Continuiamo a divorarci la bocca, la sua schiena appoggiata al tronco dell'albero, il mio ginocchio tra le sue gambe, fino a quando mi stacco, con un sospiro frustrato.
Non ce la faccio più!
Non mi basta, tutto questo non mi basta, voglio di più, voglio tutto.
E anche lui , a giudicare da come strofina l'inguine sul mio ginocchio, non si accontenta più.
Guardo verso l'albergo ma so già che è impensabile, le nostre camere sono occupate, molto occupate, almeno la mia.
Sembra leggermi nel pensiero perchè fa segno di “no” con la testa, appena lo guardo:
<<Non pensarci nemmeno, i miei compagni di stanza non si muoveranno MAI >>
la sua voce roca...mi fa correre brividi su tutta la pelle, come tante dita che accarezzano, sensuali.
Lo bacio di nuovo, con foga, succhiando la sua lingua.
Risponde immediatamente, con altrettanta foga.
E in questo momento prendo la mia decisione: almeno lui deve godere.
Qui nessuno ci vede, il buio è totale e l'albergo ad almeno un paio di km di distanza.
Faccio scivolare la mano di nuovo sul suo corpo, lentamente, fino ad arrivare ai pantaloni.
Con decisione, senza tentennamenti, slaccio il bottone e apro la cerniera .
Hisashi spalanca gli occhi e mi guarda, sembrano bruciare.
La considerevole distanza dall'albergo e gli altri alberi ci danno l'intimità necessaria per portare a termine quello che disidero più di ogni altra cosa, in questo momento.
Non sono uno che ragiona pensando al domani...se non si tratta di basket chiaramente.
E quello che sto per fare è un esempio.
Infilo la mano dentro i pantaloni, dentro gli slip...e inizio ad accarezzarlo.
Lo farò godere nella mia mano.
Non gli darò il tempo di pensare a nulla che non sia il suo piacere.
Aumento il ritmo della mano riprendendo a baciarlo, veloce, sempre più veloce, mentre la mia lingua non gli lascia tregua.
Fantastico.
E' meraviglioso sentire così il suo piacere.
I suoi gemiti.
Viene con un grido soffocato dalla mia bocca.
Si accascia tra le mie braccia, per un attimo.
Tutto quello che si concede .
Poi, guardandomi negli occhi ,appoggia brevemente le sue labbra sulle mie e si abbassa sulle gambe.
Sento le sue mani che aprono i miei pantaloni e liberano la mia erezione che stava scoppiando...in effetti.
E' pazzo...molto più di me.
Sapevo che non mi sbagliavo scegliendo lui.
Non perde tempo con baci e giochetti vari...anche se siamo lontani da eventuali curiosi il posto è comunque precario.
Mi fa sparire nella sua bocca, completamente.
E io sento un calore indescrivibile che mi incendia le vene.
E' un piacere assoluto.
Meraviglioso.
Continua ad andare su e giù con la bocca, veloce, sempre di più.
Mentre io non posso fare a meno di afferrargli la testa per schiacciarlo contro di me, senza più controllo.
Appena inizia a succhiare vengo con un gemito che riesco a mantenere tale solo Dio sa come.
Gli allontano la testa ma lui resta fermo li, mandando giù ogni cosa.
Poi mi sistema, chiude la cerniera e sale su, tornando a baciarmi.
Accidenti.
Siamo più eccitati di prima.
Ci stacchiamo malvolentieri ...e io lo guardo in quegli occhi neri, profondi, pieni di promesse.
Forse questo ritiro non andrà come io sognavo.
Però devo ammettere che così è meglio, molto molto meglio.
\Rukawa\
E' qui tra le mie braccia.
Lo sto stringendo a me, lo sto accarezzando .
Sento il calore della sua pelle sotto le dita, la dolcezza della sua bocca nella mia lingua.
Eppure non ci credo ancora.
Mi sembra di essere immerso in uno dei miei sogni, un sogno dal quale mi sveglierò fin troppo presto per ritrovarmi, ancora una volta, solo.
Ma il suo corpo contro il mio non è un sogno.
E' reale.
Così come è reale il suo calore che mi sta avvolgendo sempre più.
Scivolo con le mani lungo la schiena ed arrivo ai suoi glutei, afferrandoli e stringendoli forte tra le dita.
Meraviglioso.
Mi risponde con un gemito che si perde nella mia bocca.
Ci avviciniamo ad uno dei letti, senza staccarci nemmeno per respirare, e lo faccio cadere sopra. Mentre io mi modello su di lui, sistemandomi meglio tra le pieghe del suo corpo.
Stupendo.
E' stupendo stare così su di lui.
Sembra fatto apposta per me.
Non credevo di poter mai pensare una cosa del genere.
Eppure è così.
Si ammorbidisce e mi accoglie come se non avesse fatto altro.
Come se sapesse, istintivamente, come muoversi sotto di me.
Le sue braccia muscolose adesso sono dolci, tenere mentre circondano la mia schiena e vanno ad infilarsi sotto la maglia.
Mi spoglio velocemente, togliendo tutto quanto senza staccarmi troppo da lui.
Lui che mi guarda con gli occhi già appannati dal piacere.
Quegli occhi che tante volte hanno accompagnato le mie notti solitarie.
<< Ru...sei...bellissimo...>>
mormora con voce roca ed io, per un momento, ringrazio il cielo di esserlo davvero ai suoi occhi.
Per lui.
E poi lo spoglio.
Lentamente.
Tolgo i suoi vestiti con una lentezza esasperante passando il palmo della mano sulla sua pelle.
Saggiandone la consistenza
Sentendo la morbidezza.
Dio quanto è bello.
E glielo dico, in un soffio.
Mentre bacio la pelle delicata sotto l'orecchio, mentre la lingua traccia una scia umida sul suo collo.
Glielo ripeto attimo dopo attimo affinché non debba mai dubitare di se.
E dell' effetto che ha su di me.
Inizia ad agitare la testa sul cuscino quando arrivo ai suoi capezzoli.
Quando li afferro con i denti per poi iniziare a succhiarli.
Lentamente.
Respira a tratti muovendo quei capelli di fuoco sul cuscino.
Una mano scivola verso il basso ed inizio ad accarezzarlo tra le gambe.
Spalanca gli occhi per un attimo e ...
<< Dio Ru...mi fai...mi fai...>>
alzo la testa dal mio dessert per guardarlo in quegli occhi liquidi e gli sorrido come mai ho fatto nella mia vita.
Con nessuno.
Lui, in risposta, afferra la mia testa con le mani, la porta di nuovo verso la sua bocca, e mi bacia.
Con passione.
Quella passione che lo sta bruciando.
Sto arrivando al mio limite.
Onestamente non ce la faccio più.
E' troppo tempo che aspettavo questo momento e adesso non riesco più ad aspettare un solo attimo di più.
Ma c'è ancora una cosa che voglio fare.
Un'altro pasto che devo portare a termine prima di farlo mio.
E torno giù con la mia bocca, succhiando ogni più piccola parte di pelle che incontro.
Segnando così quella carne che è soltanto mia.
Termino il mio viaggio sul suo sesso e lo faccio scivolare dentro la mia bocca.
Centimetro per centimetro.
Con una capacità di controllo che esaurisce, così, tutte le mie risorse.
Lo voglio così tanto da stare male.
Ma è bellissimo sentire dentro la mia bocca il suo piacere.
Sentirlo tendersi, artigliare i miei capelli con le mani, sollevare il bacino convulsamente.
Alzo un attimo il viso per guardarlo: è rosso, la pelle coperta di sudore, gli occhi chiusi e la bocca aperta, mentre dei piccoli singulti escono da quelle labbra invitanti.
Non ho mai visto un'immagine più eccitante di questa.
Mai.
Torno ad occuparmi di lui e del suo piacere che esplode dentro la mia bocca dopo pochi attimi.
Anche lui era giunto al limite.
<<Ru...ODio Eu...ODio...>>
continua a mormorare mentre apre e chiude le mani, ancora dolorosamente eccitato.
Ancora meravigliosamente eccitato.
Mi alzo di nuovo su di lui, aderendo al suo corpo con il mio, facendogli sentire
che sono pronto.
Lo preparo con delicatezza, con quella delicatezza che non ho mai avuto verso i miei occasionali amanti.
Mi rendo conto che è come se, per me, fosse la prima volta.
La mia prima, preziosissima volta, da donare a lui.
Soltanto a lui.
E quando lo prendo, quando entro nel suo corpo che si contrae dolorosamente contro di me, le luci esplodono dietro le mie palpebre chiuse.
Mi costringo a fermarmi per dargli modo di abituarsi a me, ma è lui che si muove per primo.
Che alza il bacino e mi invita a continuare.
A non fermarmi.
Non avevo mai provato prima una sensazione del genere.
Completezza.
Unione assoluta.
Apro gli occhi, lo guardo...è perso nel piacere che sta provando.
E il pensiero che sono io, soltanto io, che gli sta facendo questo mi fa sentire assolutamente, completamente, pazzo.
Pazzo di felicità.
\Sakuragi\
Non sono preparato a quello che sto provando.
La mia esperienza con Akira non è lontanamente paragonabile a...a questo fuoco che mi sta bruciando.
Perchè'?
Perchè mi sento così?
Si muove dentro di me lentamente, facendomi assaporare attimo dopo attimo questa unione che mi fa sentire completo per la prima volta in vita mia.
Apro gli occhi e lo vedo che mi osserva.
Spinge, si ferma e guarda i miei occhi quasi liquidi dal piacere.
E io annego nel suo oceano.
Blu, profondo, come la sua anima.
E' bellissimo.
Ed è mio, così come io sono suo.
Nel senso più vero e pieno del termine.
Alzo le gambe e gli cingo i fianchi per permettergli di andare più a fondo e vedo che i suoi occhi si fanno più grandi.
Accelera i movimenti come per ricompensarmi, cercando un'angolazione particolare...e quando la trova...quando ,con un movimento più profondo ,entra completamente in me...sento che ogni più piccola terminazione nervosa esplode.
Un piacere dilagante mi fa annegare completamente , mentre vengo con un grido, grido che lui spegne prontamente nella sua bocca.
Continua a spingere senza fermarsi, imponendosi, con una volontà d'acciaio,
di non venire ancora.
Vuole farmi morire, adesso lo so.
Non mi lascia tregua.
Continua a darmi piacere, piacere che si allarga come tante onde concentriche annullando ogni altro pensiero dalla mia mente.
Mette le mie gambe sulle sue spalle e spinge dentro di me.
Afferra il mio sesso con una mano obbligandomi quasi a gridare di nuovo.
Gridare dentro la sua bocca.
Gridare mentre godo ancora, e ancora.
In un mare bianco senza fine.
Allora anche lui si lascia andare e lo sento, con gli ultimi istanti di lucidità, mentre si abbandona dentro di me.
Mi spengo, momentaneamente, nelle sue braccia, con il suo volto contro il mio petto, i suoi capelli sul mio collo.
Svengo, semplicemente.
Annientato dal piacere più devastante che abbia mai provato.
Devo essere passato al sonno senza essermene reso conto.
Mi sveglio perchè un'arietta fresca accarezza il mio corpo nudo.
Apro gli occhi sentendomi “leggermente” indolenzito e mi accorgo di due cose: la finestra è aperta... e Kaede dorme su di me.
Siamo coperti dal lenzuolo, il suo viso sul cuscino accanto al mio.
Per un istante mi fermo a guardare il suo volto...non mi stancherò mai di farlo.
E' di una bellezza sconvolgente.
Poi realizzo che qualcuno deve averci coperto e deve anche aver aperto un po' la finestra...forse per...hem...l'aria leggermente viziata!!
Akira!!!
Ocavolo...mi ha beccato nudo sotto di Kaede...e adesso chi riuscirà più a guardarlo in faccia?
Come in risposta Kaede mugola qualcosa, mi bacia le labbra e mormora un << ti amo, do-hao>>
sempre con gli occhi chiusi che, in un'altra occasione, gli sarebbe valsa una testata micidiale.
Già, in un'altra occasione.
Ma non adesso.
<<Anche io, Kitsune>>.
Sorride senza aprire gli occhi...e io faccio altrettanto.
Domani penserò ad Akira e a come affrontarlo.
Domani.
Adesso sono troppo occupato a guardare il mio amore che dorme tra le mie braccia.
E prima di chiudere gli occhi un pensiero me li fa aprire di colpo: la porta era chiusa a chiave!
Se Akira è entrato vuol dire che Kaede si è alzato e ha aperto la porta.
E poi è tornato a dormire accanto a me.
Infischiandosene del nostro compagno.
E' tornato a dormire con me.
Su di me.
Io il suo letto e lui la mia coperta.
Bello.
Quanto l'ho cercato.
Quanto ho cercato qualcuno per cui essere tutto questo.
Qualcuno che mi ama così tanto.
E da amare in questa maniera.
Bentornato a casa amore.
Questo è l'ultimo pensiero coerente.
Prima che il sonno mi porti di nuovo con se.




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