Disclaimer: i personaggi non sono miei, ma della
squaresoft. RenoxCloud,
Final Fantasy VII. trama: Reno riceve da Rufus l'incarico di catturare un certo biondino... chissà se ci riuscirà? XD Leggere per scoprire!!!
Catch Me Catch You di Kamiya
CAPITOLO1 La prima volta che lo vidi non era altro che un
ragazzino spavaldo che nascondeva le sue paure dietro il ferro battuto di uno
spadone. Agitava quell'arma enorme nell'aria, spargendo sangue attorno a sé e
liberandosi con furia dei nemici, come non avevo mai visto fare neanche ai
nostri soldati più bravi. Eppure c'era qualcosa che non mi convinceva in
quegli occhi d'acqua, dal taglio affilato, caratteristico di chi è stato
esposto all'energia Mako. Quegli occhi nascondevano qualcosa, ne ero certo.
Dubbi, inquietudini, rabbia... ma per che cosa? Questo non riesco a capirlo
neanche adesso, e credo che non lo capirò mai. " Reno! " Urla Rude, alle mie spalle, che col suo vocione
soprano per poco non mi procura un mezzo arresto cardiaco. Mi volto con gli occhi sgranati, ancora atterrito
dalla sua entrata in scena. " Rude! Mi hai fatto prendere un colpo...sei
veramente inquietante..." " ..." " Hmpf, Dimenticavo che sei un
logorroico....Cosa c'è?" " Il Presidente vuole vederti." Il Presidente vuole vedermi. Il Presidente non schioda mai il suo bel
fondoschiena da quella seggiola. Uffa, ma perché devo essere sempre io a
farmi chilometri di scale su e giù per il palazzo Shinra? Ha ben pensato di
mettere il suo ufficio all'ultimo piano. E ultimamente gli ascensori danno
dei problemi, perciò... Meglio farsi coraggio e affrontare la scalinata. Mentre salgo i gradini mi auguro che sia qualcosa
di veramente importante, per cui valga la pena questa faticaccia. Le scale di questo palazzo sono infinite, sembra
davvero un incubo... tutte uguali, e a cambiare è solo l'indicazione del
piano! Finalmente arrivo all'ultimo piano. Tiro un
grande sospiro di sollievo. Mentre cammino per il corridoio cerco di
aggiustarmi i capelli alla bell'e meglio; Rufus è pur sempre il Presidente. Busso alla sua porta e una voce atona mi incita
ad entrare. " Reno, ho una missione speciale per
te." Taglia corto, mentre comodamente sprofondato
sulla sua sedia di velluto boccheggia il solito sigaro puzzolente. Come fa a
fumare quella roba e ad essere ancora vivo? " Ai suoi ordini." Dico, abbassando lievemente la testa in segno di
rispetto. " Il gruppo di quel teppistello biondo ci
sta dando molto fastidio." A quelle parole i miei occhi si spalancano quanto
basta per far continuare il Presidente. " Tu sei uno dei migliori Turk che la Shinra
corporation abbia a disposizione. E visto che fin'ora insieme a Rude hai
svolto un ottimo lavoro di spionaggio, intendo affidarti un compito
particolare." Il mio primo impulso è quello di esultare.
Tenermi in allenamento è sempre entusiasmante, ma ancor di più lo sono le
missioni segrete! Eppure stavolta, non so perchè, c'è qualcosa che mi procura
un certo fastidio, dimezzando tutto il divertimento. " Di che si tratta?" Chiedo impaziente. Rufus sorride di fronte alla mia fretta. Appoggia
il sigaro nel portacenere, e sono subito accontentato. " Una spia ci ha comunicato che in questo
momento il gruppo di Cloud si trova nei pressi del Gold Saucer. Non posso
perdonargli di essersi infiltrati come Soldier sulla mia nave, prendendosi
gioco di me. E abbiamo parecchi conti in sospeso. Perciò tu, Reno, andrai lì
e..." Fa una lunga pausa, fissandomi dritto negli
occhi. Fa sempre così quando quello che deve dirmi è importante. " Andrai lì e catturerai Cloud." Ok, dev'essere tutto uno scherzo. Forse nel
sigaro c'è qualche sostanza stupefacente, oppure oggi è il primo di Aprile. Ridacchio frai denti, divertito dalla sua
affermazione. " Presidente, la prego non scherzi! Mi dica
in che cosa consiste la missione." Il sorrisetto superbo sul viso di Rufus scompare,
lasciando spazio a un'espressione molto seria. " Ti sembra che stia scherzando?" Eh no, non mi sembra affatto che stia
scherzando...ma ciò non toglie che non può essere vero! Non può avermi
ordinato di fare una cosa simile!!! " Mi faccia capire...dovrei catturare Cloud?
E come?" " Sei un Turk, i metodi li conosci." Dire che sono scioccato è dire poco. No, ci
dev'essere un equivoco. D'accordo, sono un Turk ma non sono mica Sephiroth!! " Signor Presidente, quel ragazzino sarà
anche un teppistello dei bassifondi...ma è abbastanza forte da mettermi K.O.!
Non dimentichi che era uno dei migliori Soldier....Durante l'ultimo
combattimento io e Rude ci siamo trovati in serie difficoltà...." " Oh ma non dovrai mica affrontarlo. Giocatelo
d'astuzia." Sussurra, ammiccando. " Ma Presidente..." " Reno, vuoi disubbidire a un ordine?" Ecco, mi ha messo alle strette, lo sapevo. Pare
che non abbia altra scelta. Esco dal suo ufficio, mesto e pensieroso, senza
neanche degnare di uno sguardo Elena che aspetta di fronte all'uscio per
essere ricevuta da Rufus. Santo cielo, in che impiccio sono finito... CAPITOLO 2 Il cielo azzurro che si spalanca su di me è così
uniforme da sembrare finto, e laggiù all'orizzonte si fonde con la linea
piatta dell'oceano. Mentre qualche gabbiano canta nella brezza
tiepida, penso che il mondo fuori Midgar infondo è bello. Ma è un mondo con i
giorni contati, la cui ultima risorsa è l'energia Mako, che noi della Shinra
prosciughiamo in quantità industriali con il solo scopo di arricchirci. A pensarla in questi termini mi sento un po' in
colpa, ma del resto a cosa servirebbe opporsi? Se anche mi licenziassi, troverebbero qualcuno
più in gamba di me e non cambierebbe nulla. E poi, oltre al lavoro, cosa mi resta? Improvvisamente mi sembra di vedere riflessi
nell'acqua quegli occhi blu così intensi e misteriosi, mi sembra di avveritre
il suono della sua voce ferma e sempre così seria. Improvvisamente capisco
che la risposta a tutte le mie domande è lui. Ed è anche la sola, ultima
speranza di questo pianeta. " Cloud..." Mormoro tra me e me. Quel ragazzo ha le carte
giuste per mettere ordine al caos di questo mondo e forse lui e il suo gruppo
riusciranno davvero a salvarlo, anche se questo vorrebbe dire uno scontro
frontale tra loro e noi. E a quel punto saremo nemici, Cloud. " Ma che dico?Siamo nemici anche adesso,
visto che devo catturarti...eh già..." " Con chi parli?" " OOOOH MAAADREE!!!" Mi ritrovo aggrappato all'albero maestro senza
neanche sapere come. "..." " Rude!!! Parli poco, ma scegli sempre il
momento meno opportuno per farlo!!!!" Mi stacco dall'albero maestro con il cuore in
preda alla tachicardia. Uno di questi giorni ci rimarrò secco, me lo sento! " Cosa c'è stavolta???!!" " ...Reno...sei sicuro di farcela?" Sorrido con la mia solita aria spavalda. Che
domande... " Certo che si, me la caverò! Il capo ha
detto che è tutto nelle mie mani, e non lo deluderò! E poi, agli altri ci
pensi tu...dovrei poter agire in tutta tranquillità." " ..." Decido di chiudere la conversazione: pensare alla
missione mi rende nervoso. Piuttosto, è stata una fortuna che il gruppo di
Cloud abbia deciso di trascorrere la notte proprio al Gold Saucer; ci sarà da
divertirsi! Arriviamo al Gold Saucer in una festa di spari e
colori. Ad attenerci ci sono due ridicolissimi impiegati
vestiti da gatto, che ci propongono un prezzo assurdo per l'entrata. Ma
infondo che importa, sono i soldi della Shinra, mica i miei! " Rude, intanto che aspettiamo la notte,
dividiamoci!" "..." " Ci ritroviamo a mezza notte di fronte
all'hotel...ah, e non spaventarti se ti sembrerà un po' lugubre, è un
hotel-castelloinfestato." Rude fa cenno di si con la testa...spero abbia
capito davvero. Mi dirigo verso un'entrata a caso del Gold Saucer
e mi lascio scivolare nel tunnel, finchè non vengo sputato fuori proprio
davanti ad una specie di funivia in legno. " Caspita, questo non c'era! Dall'ultima
volta che sono stato qui hanno cambiato molte cose!" Dico, ammaliato, e non vedo l'ora di farmi un bel
giretto panoramico! Pago il biglietto e faccio per salire, quando la
voce del commesso mi raggiunge. " Ehi aspetti...non ha nessun partner?
Bisogna essere in due per..." Faccio finta di non sentire e mi metto seduto.
Chissenefrega dai, mica muore nessuno se il viagetto panoramico me lo faccio
da solo? Sono tranquillamente sbragato contro lo schienale
della cabina quando la porta si riapre. Diamine, che scocciatore! Non so se gli conviene
mettersi contro di me. Sollevo uno sguardo scocciato verso il
malcapitato che sta per entrare, ma rimango di sasso scoprendo che non si
tratta affatto del commesso. Sgrano gli occhi e mi lascio scappare un
esclamazione nel vedere che chi sta entrando è nient'altro che Cloud Strife,
a cui in teoria dovrei dare la caccia in gran segreto. Prima che io possa dire una sola parola, la porta
si richiude e la cabina inizia a muoversi. CAPITOLO 3 Stranamente pare sorpreso di vedermi anche lui, e
rimane in piedi così, sconcertato, a fissarmi. " E questo che significa?" Domanda, sospettoso. Ecco, ora devo essere abile nel raggirarlo per
benino. " Ho preso una settimana di ferie e ho
deciso di venirmi a divertire qui." Rispondo sorridente, fingendo la massima
naturalezza del repertorio, quando invece ogni muscolo del mio corpo è teso
come una corda. Calma, dai, l'inganno fa parte del mio mestiere. I suoi occhi di ghiaccio mi scrutano dalla testa
ai piedi come per cercare conferma a quello che ho appena imbastito. Chissà
se ci ha creduto? Ad ogni modo si mette seduto e sbuffa. Caspita
che cordialità, eh! " Vedo che sei molto contento di
vedermi." Lo apostrofo, un po' seccato dal suo
atteggiamento scurrile. " Mh? Ah no, non era per te... è che volevo
stare un po' da solo." " Ah si? Guardacaso anch'io, ma poi sei
arrivato tu...!" Tra di noi cala uno strano silenzio, e giurerei
di aver visto comparire su quel viso serioso un'espressione un po'
imbarazzata. Ma a distrarmi sono i fuochi artificiali fuori dalla
finestrella, che si infrangono nel cielo in sprazzi di luci verdi, rosse,
blu, gialle. Visto da quassù il gold saucer è semplicemente
favoloso; è il regno del divertimento e dell'azzardo, della fortuna e della
truffa. Qui tutto è lecito, forse è per questo che mi piace tanto. Palmo sotto al mento e sguardo assente, mi sto
perdendo in questi pensieri da un bel po' quando mi accorgo che i suoi occhi
azzurri sono puntati su di me. Nonappena i nostri sguardi si incorciano,
rivolge subito la sua attenzione ai fuochi, facendo finta di niente. Inizio a sentirmi a disagio, in uno spazio così
ristretto insieme a lui, che non ha più detto una parola. Certo, lavorando con Rude sono abiutato a questo
tipo di silenzi, ma c'è qualcosa di diverso nell'aria... Con Rude non mi
sento così imbarazzato. Forse perchè è il mio nemico? O forse perchè a farmi
sentire così è quello sguardo? Sono i suoi occhi, con quell'espressione
eternamente sofferente...Sono i suoi occhi, a stregarmi, occhi che tradiscono
una grande forza interiore ma un'altrettanto grande insicurezza. Di che cosa hai paura? Qual'è la causa del tuo
dolore? Tutte domande che non ti farò, e alle quali tu non risponderai
mai.
" Reno, posso chiederti una cosa?" La sua voce è così intensa che quasi mi spaventa.
Non mi aspettavo che dicesse qualcosa. " Certo..." " Come mai lavori per la Shinra?" A tutto avrei pensato, tranne che a questa
domanda. " E' una storia lunga....Bè, in fin dei
conti, noi Turks veniamo pagati bene e godiamo di ampi privilegi. E poi
volevo essere qualcuno, diventare il migliore, e...nel mio ambito, ci sono
riuscito." A queste parole abbassa lo sguardo e annuisce,
per nulla stupito, come se la mia fosse una cantilena già sentita miliardi di
volte. E forse è davvero così....Forse anche lui, quando lavorava per la
Shinra... Uno scossone della cabina ci comunica che siamo
arrivati. Fine della corsa. Mi precipito fuori per primo, non vedendo l'ora
di separarmi da lui. Tra qualche ora dovrò rapirlo, e fino a poco fa
conversavamo tranquillamente in quella maledetta funivia! Sto per alontanarmi quando ricordo le parole del
Presidente. ' Giocatelo d'astuzia', aveva detto. E se invece del solito rocambolesco attacco
diretto, lo rapissi facendogli credere che voglio solo passare un po' di
tempo in compagnia? " Hey Cloud..." Dico, grattandomi la nuca, facendo retro-front e
avvicinandomi con passo calmo verso di lui. " Mh?" " Hai fretta di tornare in albergo? Non ti
va...di stare un po' con me?" Non so cosa io abbia detto di tanto sbagliato, ma
lo vedo scattare come una molla. " Ma che stai dicendo?" Pare alquanto accigliato, forse ha capito che
voglio fregarlo....cerco quindi di rassicurarlo: " Dai, facciamoci una birretta insieme! Ti
ho detto che sono in vacanza, non è una trappola, ti assicuro!" Nel dire questo mi sento ancora più meschino...
ma deve cascarci! Io DEVO catturarlo. Pare prendere in considerazione la mia proposta,
poi piegando un angolo della bocca risponde: " E sia...". CAPITOLO 4 Il teatro è completamente vuoto, come avevo
previsto; il giovedì è riposo, questo me lo ricordo. E quale luogo migliore per offrirgli da bere
finchè non sarà completamente sbrozo? Questa volta il capo mi darà un aumento, ne sono
certo! Le nostre lattine di birra si scontrano in un
cin-cin, poi ognuno affoga i suoi problemi nell'alcol. Ho comprato diverse lattine, e ci sto andando giù
pesante anch'io per non dare nell'occhio, ma devo stare attento a non
ubriacarmi o saranno guai seri... Alla terza lattina, la lingua di Cloud comincia a
sciogliersi. " Ho accettato di lavorare con gli Avalanche
solo per denaro. Ma poi combattendo con loro ho capito l'importanza della
loro missione; salvare il mondo. E' una cosa che ci riguarda tutti, nessuno
escluso." Mi lancia un'occhiata eloquente e fingo abilmente
di non averla notata. " Eppure tu non te ne rendi conto, e
continui ad ostacolarmi." Continua, tracannando un altro sorso di birra. " Io? Ma dai, i nostri duelli non sono che
scaramucce..." " Mi infastidite voi Turks; fate lavori
sporchi, siete sempre in mezzo a tutto, e non vi preoccupate di niente oltre
al portafogli. Ma soprattutto, mi infastidisci TU." Qui si mette male... La birra gli sta facendo
dire tutto quello che gli passa per la testa. Non l'ho mai sentito argomentare le sue ragioni
così a lungo. " Tu... con quei capelli rossi, mi dai tanto
fastidio. Mi ricordi..." Sì, d'accordo che è sbronzo, ma adesso che cosa
c'è che non va nei miei capelli?!?! Sto per perdere la pazienza quando
improvvisamente lo vedo oscillare per poi ricadere all'indietro, sul
pavimento. Mio Dio, è svenuto! " Cloud!" Mi precipito a vedere come sta; non sembra niente
di grave, ma è caduto in un sonno profondo. Si vede che non regge molto bene
l'alcol. " Perfetto, così tutto è più semplice!" Dico entusiasta, passandogli un braccio sotto la
schiena. Sto per sollevarlo quando quegli occhioni azzurri si spalancano di
botto. " Reno...che...che fai?" Chiede con tono confuso. " Ti porto in albergo." Mento, sollevandolo in braccio e iniziando a
camminare. Ecco, adesso sono nel panico più totale: che devo
fare? Non mi sembra molto lucido, ma se lo porto fuori di qui si accorgerà
che non mi sto dirigendo in albergo. E poi potrei incrociare qualcuno dei suoi
compagni, visto che non è ancora mezzanotte. Forse è meglio accompagnarlo davvero in albergo,
in attesa dell'intervento di Rude. Ma sì; la fretta è cattiva consigliera, me la
prenderò comoda! Attraverso il tunnel che conduce all'hotel con
Cloud in braccio; non sta dormendo, ma il suo sguardo è fisso nel vuoto.
Forse sta pensando...chissà a cosa? " Diamine questo hotel! Sarà pure
affascinante perchè è lugubre, ma l'entrata a forma di bara mi pare una
cafonata!" Protesto, sollevando il coperchio con una spalla,
cercando di non fare male né a me né a Cloud. Entro in albergo stremato...Cloud non pesa tanto
ma non è esattamente una piuma. Mi affretto a salire le scale, col solo
pensiero di depositarlo sul primo letto che incontrerò, quando una bambola
woodoo mi piomba davanti con un urlo. C'è mancato poco che non rotolassimo tutti e due
per le scale. Dannato hotel!! Che bisogno c'è di terrorizzare i clienti??!! " Sono con questo tizio, non devo prendere
una stanza!" Urlo ai danni di quello stupido receptionist
vestito da Frankestein, che si scusa cordialmente e rimette subito a posto la
bambola; pronta per terrorizzare un'altra vittima innocente. " In che camera sei?" Domando, nella speranza di ottenere una risposta. " ...numero 7..." Annuisco e mi dirigo verso quella porta. Abbasso
la maniglia con un gomito e mi faccio strada dentro, richiudendola con un
calcio. Anche se è parecchio tetra e kitsch, la stanza
infondo non è esattamente un cazzotto in un occhio...mi aspettavo di peggio.
Almeno pare che si possano dormire sonni tranquilli su un letto normale. Appoggio delicatamente Cloud sul letto, attento a
non dargli troppi scossoni. Lo guardo: è in stato confusionale ma non è
ancora del tutto ubriaco. Me lo dicono i suoi occhi, che vagano per le pareti
della stanza, cercando di dare un senso a ciò che vedono. Devo chiamare Rude e dirgli che è andato tutto
bene, e che sono in hotel con lui. Tiro fuori il cellulare dalla tasca e
compongo le prime tre cifre del suo numero, quando una voce triste e
malinconica mi raggela il sangue, impedendomi di continuare. " Io...chi sono...io? Dammi... un
numero...per favore...un numero..." dice, contorcendosi e portandosi le
mani alle tempie. Forse sta avendo un incubo, o forse è
definitivamente partito. Riaggancio e mi avvicino con premura, stando
attento a non spaventarlo. " Cloud stai tranquillo, va tutto bene. E'
solo un'allucinazione." Le mie dita sfiorano le sue, delicatamente, e
convincono le sue mani a scivolare via dalla fronte. I suoi occhi di zaffiro, intensi e carichi di
sofferenza, mi mettono a fuoco lentamente. Le sopracciglia arricciate e la
bocca leggermente aperta rivelano il suo stupore nel trovarsi di fronte la
mia persona. Non so cosa abbia visto in sogno, ma sembra
alquanto scosso. " Tutto bene?" Domando. Lui annuisce di rimando e continua a fissarmi. Ed
io, non so perchè, avverto una certa scomodità. Cerco di trovare una scusa
per allontanarmi e fare questa benedetta telefonata, ma la sua mano mi
afferra un polso e mi trascina a sedere sul letto con una forza che non avrei
mai immaginato potesse avere anche in questo stato. " Che c'è?" Chiedo, quasi spaventato da quella reazione. Per
tutta risposta abbassa le ciglia e si volta da un'altra parte. " Resta qui...non te ne andare..." Il suo è solo un sussurro, ma non sfugge al mio
orecchio. La sua voce è morbida e malinconica, e fa breccia dentro di me, con
l'inevitabile effetto di farmi sentire un verme. Ma è il mio lavoro...io DEVO
rapirlo. " Cloud, ascolta...io adesso vado a fare una
telef...." " No tu non farai nessuna telefonata! Te ne
andrai e mi lascerai solo...lo so...come sempre. Come quando
combattiamo." Le sue parole mi scioccano alquanto, e non riesco
nemmeno a dargli una qualche logica. Sarà l'alcol a fargli dire frasi
sconnesse? Comunque sia, la cosa ha stuzzicato il mio interesse, e decido di
fargli qualche domanda in proposito per cercare di capire cosa intende. " Ma che stai dicendo, puoi spiegarti
meglio?" Continua a non guardarmi in viso, tuttavia il suo
imbarazzo è tangibile, e la sua voce trema un po' mentre mormora nel buio
della notte " Tu mi piaci, Reno. Mi piaci tanto...". CAPITOLO 5 Ok stiamo calmi. Devo aver sentito male, non c'è dubbio. Oppure le troppe birre l'hanno stordito a tal
punto da fargli pronunciare queste scemenze....si, perchè non sono altro che
scemenze. Tutta colpa dell'alcol. " Senti Cloud, non sei sobrio, non ti rendi
conto..." " Ti sbagli. Mi rendo conto." Adesso quel visetto imbronciato si è finalmente
rivolto verso di me, e a guardarlo bene sembrerebbe quasi che faccia sul
serio. Ma è impossibile... " Avanti Cloud, è ovvio che non sei in te!
Se fossi lucido non diresti mai una cosa del genere! Adesso riposati un po';
ti prometto che tornerò subito." Sto per alzarmi di nuovo ma stavolta si aggrappa
a me, cingendomi la vita con le sue braccia forti e affondando la testa
nell'incavo della mia spalla. Rimaniamo così immobili, per qualche secondo. Sento il suo cuore battere a ritmi vertiginosi
contro la mia schiena, e la sua presa è così tenace da non permettermi di
liberarmi. " Cloud..." Farfuglio cercando inutilmente di divincolarmi. E anche il mio cuore accelera il suo battito,
inaspettatamente. Sento il suo respiro caldo spostarsi sul collo, e
poi il lieve contatto delle sue labbra. Non sopporto i baci sul collo, perchè mi fanno
perdere il controllo... perchè poi... Ma le sue mani non mi danno retta, scivolano sul
mio petto, accarezzandomi, attirandomi a sé, mentre continua a lavorare sul
mio collo, abilmente, lentamente, provocandomi brividi di piacere e qualche
spasmo. No, basta...Devo lavorare! Cosa diavolo mi
prende...perchè sembra quasi che...mi piaccia? Forse sono ubriaco anch'io,
devo smetterla! " Fermati Cloud! Che stai facendo?!!" Esplodo tutto a un tratto quando sento la sua mano
sgusciare sotto la stoffa della mia giacca. Con mia grande meraviglia mi lascia, e posso così
voltarmi a guardarlo. Mi sorprendo a pensare che, morbidamente disteso
sul letto, quell'espressione innocente in volto, è estremamente bello. " Sei impazzito?!" Chiedo, cercando di ricompormi, cercando di non
pensare che quei baci non mi hanno per nulla infastidito. " Sei venuto qui per catturarmi,
giusto?" Mi domanda con voce profonda, afferrandomi per un
lembo della giacca e attirandomi di nuovo a sé. Non c'è verso di evitarlo: ricado sopra di lui. Lo sento accogliermi dolcemente in un abraccio
mentre, solleticandomi l'orecchio, aggiunge: " E allora, fallo." Con questa frase sguinzaglia il mio istinto, e
perdo definitivamente il lume della ragione. Mi piego su di lui, affondando
le labbra nelle sue e invadendo la sua bocca voracemente. E' questo il mio modo di baciare, molto diverso
dal suo, più casto e romantico, ma risponde molto bene ai miei movimenti e
dopo un po' si adegua al mio ritmo. Dio, Cloud, non avrei mai pensato che saremmo
finiti così...io dovevo soltanto catturarti... E invece tu hai catturato me, e adesso non mi
lasci più andare... Le sue mani scivolano sul mio petto, sbottonando
frettolosamente sia la giacca che la camicia. Poi scivolano sulla mia cintura. " Aspetta...non vorrai mica..." Chiedo preoccupato, staccandomi dalla sua bocca
di ciliegia. Ma non mi sta neanche a sentire, e ribaltando la
situazione si porta sopra di me, tornando a depositare baci ardenti sul mio
collo. Mi sfugge qualche gemito, e le mie mani si
artigliano alla sua schiena. " Non mi sembra che ti dispiaccia..." Mormora, e nel frattempo mi sfila anche i
pantaloni. La sua mano scivola poi sulla mia eccitazione,
accarezzandola. " No, fermo!" Sarà che è la prima volta che faccio queste cose
con un uomo, sarà che Cloud mi fa uno strano effetto, ma mi sento
terribilmente imbarazzato... non riesco a lasciarmi andare. Capendo il mio stato d'animo, Cloud si stacca da
me, e con sguardo da cavar l'anima mi chiede se deve fermarsi. Arrossisco violentemente mentre faccio cenno di
no con la testa. " Mi sento un po'... uhm... non so, è che
...per me è la prima volta...con un uomo." Sorride e mi bacia teneramente sulle labbra,
lasciando scivolare le dita sul mio viso, per sfiorarlo con dolcezza. " Anche per me lo è. Ma con te è diverso,
Reno. Tu sei speciale." Lo guardo perplesso. Cos'ho io di tanto speciale?
Non mi starà prendendo in giro? Quest'ultima ipotesi mi fa andare su tutte le
furie, e aggrappandomi a un cuscino nel vano tentativo di coprirmi, inizio a
rispondergli per le rime: " Certo, come no! Guarda che con me caschi
male, questi giochetti li conosco! Mi hai per caso scambiato per una
ragazzina credulona?! Tzè,...speciale...ma fammi il favore...!" Sto per perdere la pazienza! Sono stanco di farmi
prendere per i fondelli da lui, che, devo dire, ci riesce benissimo! Devo
essere impazzito a dargli retta, è ovvio che non connette. " Tu sei speciale perchè...sei...diverso da
me." Questa frase arriva come una secchiata gelida a
spegnere le fiamme della mia rabbia. Il suo sguardo si è rabbuiato di nuovo,
oscurato da vecchie nuvole del suo passato. Il cuscino ricade a terra con un tonfo. Cloud abbassa la testa come un cucciolo ferito, e
il mio petto si riempie di uno strano calore... Vorrei poter cancellare tutti i fantasmi scuri
che lo inseguono. Vorrei potergli regalare un po' della mia gioia,
mi dico. Io ne ho tanta, e se ci fosse un modo per potergliela donare.... E improvvisamente capisco cosa vuol dire
"speciale", anche senza le sue spiegazioni, e improvvisamente
capisco che sì, un modo ci sarebbe, per regalare a quegli occhi tristi un
pizzico di felicità. Lo attiro a me e abbracciandolo sento che ha
ragione lui, che sarà 'diverso', che non sarà sesso e basta. " Reno, ma...?" E' sorpreso dalla mia reazione, ma sentendosi
braccato da un cacciatore abile, non oppone alcuna resistenza. In breve lo libero degli inutili vestiti, e resto
ad ammirare il candore della sua pelle, l'eleganza delle linee del suo corpo,
quello sguardo sfuggevole, un po' imbarazzato. Mentre ci baciamo sento che se c'è qualcosa che
posso fare per questa creatura incantevole, la farò. Non ho fatto mai niente
di buono nella mia vita sbandata; forse è il momento giusto per iniziare? I nostri corpi scivolano l'uno sull'altro e mi
ritrovo sopra di lui, e mentre i nostri sospiri si confondono, sento che
ormai il mio cuore è intrappolato nella sua rete. Catturato, sì, catturato
per bene! La mia bocca danza sul suo collo, e intanto la
mia mano viaggia in territori fino a quel momento sconosciuti, provocando
piccole reazioni sulla sua pelle diafana. Scende, a giocherellare coi
capezzoli, ad accarezzare il costato, scende, a solleticare l'ombelico, e
poi... " Cloud..." Mormoro al suo orecchio, mordicchiandolo. Mi risponde con un gemito. " Ti amo." Sussurro, lasciando scendere la mano sulla sua
erezione. Non gli lascio il tempo di rispondere, assalendo
la sua bocca e iniziando ad accelerare il ritmo. I suoi occhi liquidi
rispondono lo stesso; mi amano, sì, e mi hanno catturato alla grande...da
sempre. Vederlo così è uno spettacolo meraviglioso...e
sento che non voglio condividerlo con nessun altro, perchè questo ragazzo
così diverso da me non è altro che la mia metà. Scivolo in lui lentamente. Si contrae e inarca la schiena...è la sua prima
volta...mi sembra impossibile di dover essere proprio io a cogliere questa
bellissima perla! Inizio a muovermi piano, per non fargli male, e
dopo un po' sento il suo corpo abituarsi all'intrusione. E mentre lo facciamo penso che in questo momento
non sono soltanto i nostri corpi a sfiorarsi, ma anche le nostre anime. CAPITOLO 6 Quanto avrò dormito? Una, due, tre ore? Che importanza ha... Mi risveglio nel tepore del suo abbraccio, la
testa appoggiata al suo petto. Ho sognato il nostro primo incontro, i nostri
duelli, i pedinamenti e tutti gli scontri verbali che abbiamo avuto fino ad
ora e...mi sembra che tutto abbia un senso, che tutto fosse stato già
programmato dal destino. Lui sta ancora dormendo, forse sta sognando. Ha
un'espressione dolce e pura in volto, e tutto il suo corpo è abbandonato
all'amalia di Morfeo. Non c'è traccia di angoscia sulle sue ciglia
chiuse e ne sono felice. Gli ho dato un po' di me, e lui mi ha dato un po'
di sé. Ora stiamo bene tutti e due. " Se la tristezza tornerà nel tuo cuore, ci
sarò qui io a scacciarla." Mormoro carezzandogli i capelli e depositandogli
un casto bacio sulla fronte. Ma proprio mentre sto per sigillare le mie labbra
sulle sue, squilla il cellulare, rovinando tutto! Avrei voluto svegliarlo io,
con il mio bacio! E invece questa suoneria del cazzo spacca-timpani l'ha
fatto svegliare di soprassalto!! Afferro l'arnese malefico portandomelo
all'orecchio con gesto secco. " PRONTO!" Chiunque sia non la passerà liscia. Intanto Cloud si è tirato su a sedere e,
massaggiandosi la testa, mi guarda con aria sconvolta. " ...." Dal silenzio dall'altra parte del ricevitore
capisco con chi ho a che fare. " Rude, ma lo sai che ore sono?!" " ...Mezzanotte e dieci." " Appunto!! Non azzardarti mai più a
chiamarmi in simili orari, va bene?!" "... Ma il piano...avevamo deciso
che..." Improvvisamente mi ricordo tutto, come se fossi
stato colpito seduta stante da una saetta. Io sono venuto qui per lavoro, ecco la verità. Io sono venuto qui per prendere Cloud, perchè io
e lui siamo nemici. Questa volta sono io a stare zitto, e dopo dieci
minuti di silenzio è Rude a richiamarmi alla realtà. " A che punto sei? Vado a sistemare gli
altri?" Copro il microfono con la mano, abbasso il
cellulare e guardo Cloud: forse ha capito, forse no. Ma i suoi occhi sono
gelidi, di nuovo bui, di nuovo sulla difensiva. E quel senso di pace non c'è più in nessuno dei
due. " Cloud, io..." Cerco di iniziare una frase. Non ci riesco. " Sei venuto per catturarmi? Lo sapevo già.
Ma non pensavo saresti arrivato a tanto pur di farlo..." E' deluso, arrabbiato con me, forse mi odia. " Cloud, non è come pensi..." Ma quell'ombra scura non se ne va. Dannazione, so
cosa sta pensando, so esattamente cosa gli sta passando per la testa! Si alza
in fretta e si riveste senza dire una parola. " Rude...lascia stare, tornatene a
Midgar..." Dico con voce atona. Cloud smette di rivestirsi e rimane in silenzio,
continuando a darmi le spalle. " ...Come?" " Tornatene a Midgar. Riferisci a Rufus che
la missione è fallita." Si volta, mi esamina con lo sguardo, non osa dire
né fare nulla. Sa che quello che sto per dire è molto molto importante, e
aspetta. "...Fallita??" " Sì. Non sono riuscito a catturare Cloud,
mi dispiace. Ah e aggiungi..." faccio una pausa, i nostri occhi si
scontrano, la tensione nella stanza aumenta " e aggiungi anche che io mi
dimetto." Gli urlacci di Rude scemano nell'etere, le sue
imprecazioni non mi colpiscono, non mi preoccupo più di quello che dirà il Presidente,
dell'aumento, dei castighi, delle missioni. Niente, non sento più niente. Riaggancio e il telefono vola contro il muro,
fracassandosi. Quei pozzi cerulei che sono i suoi occhi si
inumidiscono, ma non piangeranno, perchè sono i suoi. Poi rompe l'immobilità
della situazione precipitandosi da me e stringendomi forte. Non ci sono parole, sarebbero inutili, stiamo
soltanto così per un po', a contatto. " Combatterai al mio fianco?" Mi domanda, e percepisco in lui la speranza di
salvare il mondo; quello che adesso è il suo sogno. Capisco che per lui è una
priorità, e sarà perchè ho sfiorato la sua anima, ma adesso sento che quel
sogno sta diventando anche il mio....sento che forse la mia vita non sarà
stata del tutto sbagliata... " Sì..." " Reno..." Sussurra, e ci baciamo ancora. Un bacio ardente,
focoso, che sa di vittoria e di nuovo. Mi sono dimesso dal mio passato disordinato, ora
inizierò una nuova vita. Con lui. Le sue dita si intrecciano nelle mie. " Perchè l'hai fatto?" Mi chiede, e la sua voce è morbida, e il suo
sguardo è placido. Anche se cerca di camuffarlo, devo ammettere che questo
ragazzo è veramente dolce. " Perchè ero venuto qui per catturare un
certo biondino...ma poi lui ha catturato me." Sorride, è la prima volta che gli vedo una simile
espressione, penso, ed è tutta per me! E la mia nuova vita di suo prigioniero incomincia
così, nella luce del suo sorriso. OWARI ndKamiya: adoro questo pairing, anche se è
decisamente raro. ^^'
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