Caro Diario
parte XII - b
di Rumiko
Una volta scoperta la sua nudità, Yuki avvicinò ancora di più il proprio
volto all'inguine e iniziò a baciare il membro dell'altro, mentre faceva
scorrere le proprie mani sul suo fondoschiena; dopo alcuni di quei tocchi
l'organo in questione cominciò a svegliarsi e a reagire: Yuki lo vide
sollevarsi lentamente, e pensò che era il momento di passare ad altro: lo
prese con due dita alla base e cominciò a leccarlo, senza ancora prenderlo
in bocca, per tutta la lunghezza, ritrovandone ancora una volta il sapore
e l'odore; ne stuzzicò con la lingua la punta arrossata e lucida che lo
attirava irresistibilmente e con una mano ogni tanto accarezzava anche i
testicoli, che cominciavano a serrarsi e contrarsi. Nel frattempo Touya
stava iniziando a provare le stesse piacevoli sensazioni di ogni volta, e
aveva appoggiato le mani sulle spalle di Yuki per sostenersi mentre
guardava come affascinato il trattamento che l'altro con devozione gli
riservava. Volendo di più ad un certo punto fissò i suoi occhi su Yuki, in
attesa di incrociare quelli del suo ragazzo, che come richiamato lo guardò
a sua volta, e mentre per un momento si fissarono, Touya dette una piccola
spinta nella bocca dell'altro, che socchiuse le proprie palpebre, si
abbandonò con un sospiro compiacente del tutto contro la spalliera e
seguito da Touya aspettò che fosse questi ad agire. Touya capì, e iniziò a
muoverglisi dentro come piaceva a lui, tentando di arrivare più a fondo
che poteva, cercando il contatto con la lingua dell'altro, che come sempre
era così umida e scivolosa da farlo godere da impazzire e cercando anche
contemporaneamente lo sfregamento della propria turgida e sensibile punta
contro il palato dell'altro, altra cosa che riusciva a mandarlo in estasi.
Mentre gli si muoveva dentro, e sempre più velocemente e più a fondo, la
testa gettata indietro, il respiro sempre più affannato, mugolando a ogni
spinta, Yuki se lo godeva a occhi chiusi e gli accarezzava incessantemente
i fianchi, il fondoschiena, le natiche, andando come a tentoni, e
percependo sotto di sé i muscoli muoversi come in una sinuosa e attraente
danza. Touya accelerò ancora di più il ritmo, dai versi che emetteva Yuki
capì che in breve avrebbe ricevuto il frutto del suo piacere, quindi si
preparò respirando più profondamente, cercando di adattare maggiormente la
sua cavità orale all'intrusione dell'altro, inghiottendo e risucchiandolo
di più in sé, stringendo maggiormente le labbra, mentre Touya cominciò a
dare profonde spinte movendo con forza in avanti e leggermente verso
l'alto tutto il bacino, innarcanddosi e gridando più forte il suo piacere,
ora serrando le mani sulle spalle di Yuki, che quasi ne provò dolore,
finchè scosso dagli ultimi fremiti di godimento non riversò tutta la sua
linfa, fino all'ultima goccia, nel suo amante, che la accolse e la bevve,
goloso e avido di quel nettare. Poi rilassandosi si abbandonò contro il
petto di Yuki, sedendosi su di lui, che intanto gli accarezzava dolcemente
i capelli, mentre entrambi riprendevano fiato. Mentre erano in quella
posizione, Touya percepì sotto le proprie natiche la durezza del sesso
dell'altro, e datosi appena il tempo di riaversi, riaprì gli occhì, baciò
profondamente il suo compagno, ritrovando nella sua bocca il sapore e
ancora parte del proprio seme e raccogliendolo con la propria lingua che
in movimenti suadenti giocò a lungo con l'altra. Quindi scese a baciare il
petto niveo, i rosei capezzoli dell'amato, e andò ancora più giù, con
piccole leccate e baci, fino ad arrivare ai boxer gonfi. Portò le mani ai
fianchi del ragazzo e le fece lentamente scendere, le infilò sotto i boxer
ad accarezzargli le natiche, mentre gli baciava lo stomaco e stimolava con
la lingua l'ombelico dell'altro: questo trucchetto fece leggermente
inarcare Yuki che aveva sentito una scossa di piacere attraversarlo e
Touya ne approfittò per sfilargli d'un sol colpo l'indumento, cosa che
fece gemere più forte Yuki perché la stoffa aveva strofinato contro il suo
sesso già teso ed eccitato, e che balzò su subito dritto non appena fu
liberato. Touya vi si tuffò immediatamente, prendendolo subito in bocca,
massaggiando i testicoli e il solco che li separava dalla fessura,
godendosi i mugolii e le contorsioni di Yuki sotto di lui per quella
stimolazione che sapeva lo faceva morire. Sentì nel suo anfratto l'asta
dell'altro diventare ancora più rigida e pulsare, quindi afferratolo per i
fianchi aumentò la frequenza e la decisione dei suoi colpi, cercando di
accoglierlo ad ogni movimento sempre più a fondo, finchè sentì le mani di
Yuki accarezzargli il capo, e lo percepì ancheggiare lievemente in
movimenti roteanti e vide con la coda dell'occhio il ragazzo spalancare le
gambe, e appoggiare il capo al muro, socchiudere gli occhi annebbiati di
piacere e leccarsi le labbra: fu proprio quando il petto iniziò a
sollevarsi e riabbassarsi sempre più ansante che Touya finalmente
ricevette ciò che aveva desiderato, mentre Yuki gli riversava dentro,
lungo la gola, tutto il frutto del suo piacere, accolto con gusto dal
moro. Una volta terminato, Touya alzò la testa e guardò Yuki, che ancora
era in quella posizione, e si portò sul suo viso, baciandogli e
leccandogli le labbra, venendo appena ricambiato da altri baci e leccate
dal ragazzo che ancora aveva gli occhi semichiusi e appannati dal
godimento. Quando li riaprì, trovò puntato su di sé lo sguardo malizioso
dell'altro, a cui evidentemente ancora non bastava, percorse con gli occhi
tutto il suo corpo muscoloso e abbronzato, e vide che era nuovamente
eccitato. Touya notò quell'occhiata al suo sesso e sorrise, lo abbracciò,
gli morse e stuzzicò con la punta della lingua il lobo dell'orecchio e gli
soffiò dentro: "Toccami…avanti…" Yuki non disse nulla, e stretto ancora in
quell'abbraccio, andò a cercare con le proprie mani la virilità del
compagno; trovatala, iniziò a percorrerla per tutta la lunghezza con i
soli polpastrelli, sfiorando con essi anche la punta del glande quando
arrivavano in quel punto: compì più volte quell'operazione, finchè non
sentì il membro ulteriormente irrigidirsi, e allora lo prese a piena mano
e cominciò la masturbazione vera e propria. Quando sentì Touya cominciare
a gemere più forte e spingere con i lombi sempre di più verso la sua mano
rafforzò la stretta e aumentò il ritmo delle pompate, che intanto avevano
reso umida la rigida asta, la quale dopo alcuni ultimi movimenti più
veloci e pressanti sentì tendersi, vibrare e scaricarglisi sul ventre, in
mano, e sul membro, mentre Touya era scosso dagli ultimi tremiti e lo
baciava e leccava alla base del collo, emettendo mugolii di piacere.
Passato il momento dell'estasi, rimasero per diverso tempo così, Yuki
ancora appoggiato alla spalliera, e Touya abbracciato e abbandonato a lui,
seduto sulle sue gambe. Poi il moro, ripresosi un po' dallo stordimento
percepì sorridendo fra sé che ora era Yuki ad essersi nuovamente in parte
eccitato, e ricominciò a muoversi su di lui, sfregando le proprie natiche
contro il suo sesso semieretto, e che sentì ancora bagnato del proprio
seme. Quindi si prese le due rotondità con le mani e le allargò, cercando
un più stretto contatto di quel membro col proprio solco, riuscendo a
trovarlo. Fece quindi strusciare la sua piega nascosta sulla virilità
dell'altro ragazzo, portandola piano piano al risveglio completo, mentre
anche Yuki aveva riaperto gli occhi, e con le mani allacciate al collo del
compagno si godeva quella stimolazione. Touya continuò il suo leggero
dondolio fino a quando non sentì l'erezione dell'altro diventare più tesa
e calda; si staccò da essa e si sollevò leggermente, quindi allungando di
nuovo una mano dietro di sé, prese prima a masturbare l'amante con alcune
pompate, poi, raccogliendo con le dita parte del proprio seme di cui il
sesso era bagnato e le prime gocce di liquido dell'altro, iniziò a
preparare il proprio forellino per accogliere il compagno. Yuki lo vedeva
darsi da fare, muoversi e contorcersi in quelle manovre davanti a lui, e
gli risultò ad un certo punto irresistibile non fare nulla: lo prese per i
fianchi, lo attirò a sé, gli baciò il membro ora a riposo, poi salì verso
lo stomaco, depositandogli altri baci accompagnati a piccole leccate, e
con una mano andò ad accarezzargli una natica, per infine raggiungere con
due dita quello dell'altro che già si era insinuato nel buchetto e lo
stava preparando. Le loro dita si toccarono, a stretto contatto tra le
anguste pareti di quella cavità, e strofinarono una sull'altra, arrivando
infine a muoversi allo stesso ritmo e raggiungendo man mano insieme sempre
più la profondità di quella zona nascosta: quando toccarono il punto che
faceva godere Touya, questi si spinse contro tutte e tre le dita, gemendo
più forte, e inarcandosi leggermente. Il moro quindi, sentendosi pronto
estrasse il proprio dito, al quale fecero seguito le altre due del suo
compagno, tenne in una mano il membro di questi e rilassando e allargato
lo sfintere, vi si impalò tutto d'un colpo, emettendo un forte e roco
mugolio, per le sensazioni che quell'asta dura e infuocata gli diede.
Passato un breve momento in cui fece adattare il suo canale a quella
penetrazione, iniziò a molleggiare su e giù su quel sesso, accompagnato
nei movimenti dalle mani del compagno, che erano sui suoi fianchi. Ben
presto cominciarono a gemere entrambi, in una rincorsa al piacere: quando
Touya si alzava Yuki lo seguiva per tornargli dentro più a fondo, e quando
era Yuki ad abbassarsi, Touya lo seguiva a sua volta calando su quel
membro che sentiva ingrossarsi sempre più e pulsare e battergli dentro con
sempre maggior vigore. Continuarono piuttosto a lungo quella sorta di
cavalcata a ritmo regolare, man mano più accentuato, finchè non fu Yuki ad
accelerare i colpi, e Touya seguendolo molleggiò su di lui sempre più
veloce e scompostamente, con forza, sentendolo sempre più dentro, sempre
più prenderlo in profondità. Quando giunse al limite emise un verso
strozzato, offrendo la gola al suo ragazzo, che la leccò mentre gli veniva
dentro in densi getti di piacere, accolti dal canale infuocato dell'altro
che come a volerli inghiottire si allargava e contraeva ad un ritmo
irregolare su quel sesso, che non fu lasciato andare finchè gli ebbe
versato tutto il suo contributo di piacere. Anche Touya, dopo aver
ricevuto in sé gli ultimi caldi fiotti di seme venne di nuovo, la sua asta
turgida che aveva sobbalzato a tempo dei loro movimenti fino a quel
momento, battendo ogni tanto contro il ventre di Yuki, si riversò sullo
stomaco di quest'ultimo, schizzando qualche goccia perlata anche sul petto
e fin sul mento del ragazzo; gocce che poi furono raccolte da Touya con
baci e leccate poco prima di ricadere, stavolta sfinito, sudato e
affannato, sul compagno. Yuki lo accolse tra le sue braccia e gli carezzò
a lungo la schiena, anch'egli col capo appoggiato sulla spalla dell'altro,
depositandogli ogni tanto qualche bacio sul collo impregnato del suo
sapore, aspirandone l'odore, insieme a quello mescolato dei loro corpi e
dei loro sessi. Dopo un breve riposo in quella posizione, essendo ormai
Touya troppo stanco anche per un solo movimento, Yuki riuscì a sistemarsi
e a sistemare anche il suo amato in modo da stendersi e stare così più
comodi per dormire durante la notte…già, dormire, proprio come l'altro
stava già facendo: eccolo lì, i capelli scomposti e arruffati, ancora un
po' umidi, tutto il corpo languidamente rilassato, il respiro leggero e
ora regolare, un'espressione serena e di totale appagamento; ma ben presto
anche a lui venne sonno, e ancora una volta si addormentò abbracciato
all'altro, e più felice che mai, al pensiero che da quel momento in poi
ogni notte e ogni giorno sarebbero sempre stati insieme, e non si
sarebbero dovuti più separare, mai più.
Qualche giorno dopo il signor Kinomoto chiese di nuovo a Yuki e Touya di
rimanere a casa con Sakura, e i due lo fecero con piacere. Nel pomeriggio
quindi i ragazzi erano già lì a studiarre, quando videro entrare Sakura
con aria particolarmente turbata o triste, non avevano capito bene nemmeno
loro, anche se Touya sapeva a cosa fosse dovuto. La ragazza, come pochi
giorni prima, si rinchiuse in stanza e non volle uscire nemmeno per cena.
Passarono le ore e ben presto fu notte fonda: Yuki e Touya stavano ancora
studiando, dato che avevano deciso di mettercela tutta per l'università,
quando in un momento di pausa, Yuki chiese, un po' preoccupato per la
ragazza e l'ora ormai tarda: "Sakura è ancora sveglia?"
Touya rispose: "Ho visto la luce accesa in camera sua, quindi è sveglia…"
"Sta studiando? Oppure sta facendp qualcosa che deve portare a scuola?"
Touya, che aveva intuito che la sorella stesse preparando qualcosa di
importante per quel ragazzo che proprio non gli andava a genio, rispose
seccato: "Lo sta facendo…"
Yuki, non avendo ancora capito molto, chiese con aria interrogativa:
"Cosa? Touya, tu sai cosa sta facendo?"
"Sì…so anche che cosa succederà dopo…" rispose con aria ancora più seccata
di prima il ragazzo, al pensiero che ormai mancavano pochissime ore al
momento in cui sua sorella si sarebbe definitivamente legata a…a…
"Posso usare la cucina?" la domanda di Yuki lo distrasse per alcuni
secondi dalle sue riflessioni, e quando il ragazzo gli disse che voleva
preparare qualcosa di caldo per Sakura, anche lui si offrì per dare una
mano. Yuki si disse che davvero il suo compagno sarebbe potuto arrivare a
fare di tutto per la sorella, e sorridendo, appoggiandoglisi con una mano
sulla spalla, divertito gli disse: "Che tipo che sei, Touya…"
"Stai zitto…" ribattè Touya con un tono alquanto asciutto. Allora Yuki,
vedendolo così, gli si mise di fronte, gli prese il viso tra le mani, e
aggiunse, addolcendo la sua espressione: "Però mi piaci tantissimo anche
così, lo sai?" , concludendo il tutto con un leggerissimo bacio, e
dirigendosi poi verso il piano cottura. Quel piccolo gesto fece tornare il
sorriso sul volto di Touya, che silenzioso seguì e si affiancò al suo
ragazzo, per aiutarlo a preparare qualcosa per Sakura. Fecero abbastanza
subito, e quando fu il momento di andare dalla ragazza, Touya, che pur
volendole un immenso bene diventava timidissimo quando si trattava di
dimostrarglielo, costrinse Yuki ad andare, strappando un altro sorriso al
ragazzo per l'aria imbarazzata che non aveva saputo nascondere tanto bene.
Sakura sentì bussare alla porta e per un momento quasi si spaventò, ma
riconobbe poi subito la voce di Yuki e gli corse ad aprire. La ragazza in
effetti aveva fame, e terminò tutto nel giro di pochi minuti, poi disse:
"Grazie..l'hai fatto tu?"
"Ha cucinato Touya…io l'ho soltanto aiutato" rispose Yuki sorridendo,
anche per il fatto che in effetti era andata così: e pensare che
all'inizio era lui stesso che doveva cucinare e Touya solo aiutare…
La ragazza sembrò meravigliata per quanto rivelatogli da Yuki, il quale le
spiegò: "Siccome fa il timido, l'ha fatto portare a me ed è tornato in
camera sua…" in quello stesso momento Touya starnutò…e non potè non
pensare con un qualche sospetto che i due nella camera di Sakura stessero
parlando anche di lui…
Yuki poi cambiò discorso, e avendo visto la ragazza intenta in un lavoro a
mano che sembrava avere la forma di un orsetto, pur se non ancora ben
definita, chiese: "Quello che stai facendo…lo regalerai a qualcuno?"
"Già…" rispose quasi sottovoce e con aria anche un po' triste la ragazza.
Yuki, ricordando quello che le aveva detto tempo fa, nel giorno in cui lei
si era dichiarata, disse: "Quindi hai trovato la persona alla quale vuoi
più bene" e lei rispose dolcemente: "Sì"
"Lo conosco anch'io?"
"Sì"
"La prossima volta me lo presenti?" a questa domanda Sakura si rattristò
molto e chinando il capo disse: " Forse sarà difficile…"
"Perché?" chiese Yuki preoccupato per lo stato d'animo della ragazza.
"Perché lui andrà via…lontano" rispose lei con voce quasi rotta dalla
tristezza, ma Yuki la interruppe, cercandola di farla riflettere e
tranquillizzare allo stesso tempo: "Però non è che non lo rivedrai più,
vero? Anche se va lontano, vi vedrete di nuovo…basta che lo desideriate
tutti e due…"
"Penso di sì…" ammise la ragazza, che stava pensando a questa possibilità
per la prima volta da quando aveva saputo della partenza di Li, finora
troppo presa dalla disperazione per la futura lontananza dal suo caro
compagno.
Quindi Yuki ora di nuovo sorridente le disse: "Allora andrà tutto
bene…anch'io ho pensato che se la forza magica di Yue fosse finita, e lui
fosse sparito da questo mondo…" poi fece una piccola pausa e riprese: " Se
l'avessi saputo fin dall'inizio avrei saputo cosa fare...sicuramente avrei
cercato il modo di non farlo scomparire…" e guardandola ora negli occhi
con sguardo ancora più dolce continuò: "…penso che avrei fatto tutto
quello che era in mio potere…perché non avrei mai voluto non poter pù
vedere te…e Touya…anche se non ci sono tante cose che posso fare…io ho
fatto tutto quello che potevo fare…" e chiudendo gli occhi, e tornando col
pensiero al suo amato disse con un tono di profondo sentimento: "Perché è
molto triste non poter rivedere una persona cara…ho fatto di tutto purchè
non accadesse…"
Ora Sakura lo guardava ammirata e come catturata dall'amore che lui le
aveva mostrato di provare per il fratello, e riuscì solo a sussurrare il
nome del ragazzo che le stava di fronte e ad iniziare a capire cosa aveva
voluto dirle con quelle parole. Yuki riaprì gli occhi nel frattempo, e
concluse, con voce vellutata e rassicurante: "Per questo…voi vi potrete
rivedere se lo desiderate fortemente…se lo desiderate tutti e due, allora
si avvererà il vostro desiderio…" La ragazza lo guardò commossa e
risollevata per tutto ciò che lui le aveva fatto comprendere, e lo
ringraziò dal profondo del cuore per questo, riprendendo subito il lavoro,
non appena il ragazzo fu uscito.
Yuki, non appena fuori da quella stanza, ripensò al proprio discorso, e a
quello che aveva provato nel ripensare a tutto ciò che avevano vissuto lui
e Touya, al rischio che avevano corso di perdersi per sempre, alla
commozione che gli era nata dentro a quei pensieri, e all'immenso affetto
e calore che solo il pensiero di Touya gli suscitava…affrettò i suoi passi
in corridoio: voleva, doveva raggiungerlo, e subito si diresse verso la
sua camera, come se avesse ancora paura di perderlo, o come se fosse nata
dentro di lui l'urgenza di rivederlo, riabbracciarlo, baciarlo, toccarlo…e
sentirlo di nuovo…non lo sapeva nemmeno lui; erano sentimenti confusi,
irrazionali, ma intensi e profondi, e gli sarebbe sicuramente scoppiato il
cuore se in quel momento fossero stati distanti e non avrebbe potuto
essere da lui in così pochi secondi come invece fu. Aprì la porta e vide
Touya addormentato, seduto sul pavimento, con le braccia incrociate sopra
il libro sul tavolo basso su cui stavano studiando prima, l'espressione
serena e il respiro regolare, il torace che si alzava e abbassava al suo
ritmo, alcune ciocche dei neri capelli che gli accarezzavano il viso
voltato da un lato sopra le braccia…non seppe perché, o forse lo sapeva
anche troppo bene, ma questa visone gli suscitò oltre che molta tenerezza,
anche molta commozione, e non riuscì a trattenere una piccola lacrima che
scivolò lungo la sua guancia. Al rumore della porta che si chiudeva, Touya
si svegliò, si girò e quando vide Yuki, notando la traccia lasciata dalla
lacrima, preoccupato gli chiese: "Ehi, Yuki, ma…" però non fece in tempo a
finire che venne travolto dall'abbraccio del suo ragazzo che sottovoce,
tremando quasi e con voce rotta gli disse, affondato nel suo collo: "Ti
amo Touya, ti amo tantissimo…"
"Ma…ma cosa ti prende, stai bene?" chiese Touya sentendo il corpo
dell'altro tutto teso contro il suo.
"Sì…sì, ora…ora passerà presto…non è niente….ho ricordato…e ho avuto di
nuovo paura di perderti, di non poterti rivedere più….è stato…è stato…"
Touya gli accarezzò il capo e la schiena in lente e delicate carezze: non
sapeva cosa fosse successo, ma capiva il terrore che aveva colto il suo
compagno al pensiero di ciò che avevano rischiato: troppe volte anche lui
lo aveva provato e non era riuscito a darsi pace finchè non era tutto
finito…già…finito: era quello che doveva dire anche a Yuki; sapeva che il
ragazzo era cosciente di ciò, ma gli sembrava che avesse un bisogno
tremendo di esserne rassicurato, quindi mentre continuava con le carezze,
gli sussurrò: "Stai tranquillo, ormai è tutto finito da un po'….questo
rischio non c'è più e mai più ci sarà; io ci sono e ci sarò sempre per te
, così come tu ancora ci sei e ci sarai sempre per me…" era davvero
difficile per lui trovare le parole, e come sempre preferì agire: staccò
da sé Yuki lo spazio sufficiente per guardarlo negli occhi, gli prese il
volto tra le mani, con i pollici gli accarezzò le guance e gli asciugò gli
occhi umidi, poi gli ricordò, con espressione dolce: "Ora il nostro unico
pensiero è essere felici insieme, ricordi? Il passato, per quanto brutto è
allle spalle e non tornerà più, dobbiamo solo pensare alla felicità…solo
questo deve contare ora per noi…anch'io ti amo tantissimo…" e cominciò a
tempestargli il viso di baci; quando giunse alla bocca, Yuki rafforzò la
presa delle sue braccia sul collo, e approfondì il bacio, come a voler
catturare tutta l'essenza, la presenza dell'altro, e una volta staccatosi,
accarezzandogli con un pollice le labbra gli mormorò: " Toyua, ti prego,
amami…qui…ora…"
Touya capì cosa voleva dire ed iniziò a slacciargli lentamente la camicia,
baciando man mano la pelle che scopriva. Yuki poi fece altrettanto in
gesti lenti che crearono una dolce attesa…giunto alla vita dell'altro, gli
aprì anche i pantaloni, e fece scendere i boxer il necessario che serviva
per scoprire il membro, e cominciò a percorrerlo lentamente con le sue
candide dita per risvegliarlo. Touya intanto aveva fatto sollevare sulle
ginocchia Yuki, e anche lui gli stava aprendo la zip dei jeans, per poi
anche lui abbassargli i boxer e far uscire il pene. Una volta compiuta
questa operazione, e sentendo il proprio sesso abbastanza teso, avvicinò a
sé Yuki, e cominciò a baciargli lo stomaco, per correrre poi giù lungo la
linea immaginaria che scendeva verso il membro dell'altro. Giunto alla
meta iniziò a dare piccole lappate sulla punta e su tutta la lunghezza
dell'organo del suo ragazzo, e nel frattempo fece scendere le sue mani una
ad accarezzargli le natiche e l'altra a toccarsi lentamente, il necessario
per mantenere l'erezione. Yuki invece gli accarezzava incessantemente i
capelli, apprezzando quelle attenzioni, e poi accompagnò la mano sulle sue
natiche verso l'interno: voleva essere preparato, e al più presto, aveva
un bisogno urgente di sentire, avere di nuovo Touya, di sentirsi suo, di
sapere ancora una volta che sarebbe stato sempre così. Touya lo
accontentò, e mentre continuava il trattamento di lingua e bocca sul sesso
dell'altro cominciò con un dito a solleticare il forellino, che come in
risposta si rilassò e si allargò un po' per permettergli di entrare: ben
presto le dita diventarono tre, e riuscirono a spingersi sempre più a
fondo. Mentre avanzava dentro di lui, Touya sentiva fra le labbra e nella
propria cavità il membro dell'altro come rispondere e sussultare a quegli
stimoli e il proprio membro che ancora accarezzava con la mano diventare
sempre più teso e irrigidito. Nello stesso tempo si staccò dal sesso
dell'amato e tolse le dita dall'apertura in cui si erano insinuate, per
portarle sulla propria asta lucida di piacere e fremente e tenerla ferma e
dritta, aspettando che fosse Yuki a scendere su di essa, come in effetti
il ragazzo fece. Il suo foro prima assaggiò il glande arrossato e turgido,
poi piano piano fece scivolare dentro tutto il resto del membro, fino a
trovarsi compresso contro i lombi di Touya, che ancheggiò leggermente,
come ad incoraggiare Yuki. Questi agganciò nuovamente le braccia intorno
al suo collo e fecero l'amore così, seminudi, Touya appoggiato con la
schiena al tavolo basso, Yuki a cavalcioni su di lui, che saliva e
scendeva lentamente, per godersi tutte le sensazioni di quel massaggio
interno e che più passava il tempo e più diventava profondo, che lo faceva
sentire ancora una volta amato, riempito, voluto. Ad un tratto, quando la
stimolazione per entrambi divenne troppo intensa, fu Touya a prendere in
mano il gioco, e iniziò a muoversi e spingere più forte verso l'alto,
prendendo contemporaneamente in mano l'erezione dell'altro, che si
abbandonò completamente contro il compagno, nascondendo di nuovo il volto
nell'incavo del collo e emettendo versi di piacere e godimento,
lasciandoli uscire dalle labbra socchiuse, che ogni tanto baciavano anche
la pelle che sfioravano, mentre le sue mani percorrevano tutto il busto
del compagno senza sosta, dall'ampio torace ora affaticato per il respiro
che aveva aumentato il ritmo, ai fianchi, alla schiena, ai muscoli
dell'addome, che percepiva sotto le dita muoversi incessantemente, nel
loro contrarsi e rilassarsi. Touya, sentendo l'orgasmo vicino, gli afferrò
ora le natiche a piene mani, gliele allargò maggiormente e spinse, spinse
ancora più su con vigore, in movimenti rapidi e con colpi decisi, tornando
poi sul sesso del compagno e aumentando le pompate su di esso, che si tese
e vibrò nella sua mano per poi venire sullo stomaco e raggiungere con
alcuni schizzi anche il petto. A reazione di quell'orgasmo, il foro e
tutto il canale di Yuki ebbero delle forti contrazioni, che aumentarono la
stretta intorno all'asta di Touya, che continuava a sfregarglisi dentro, e
che ormai giunta al limite, gli si riversò dentro con tutto il suo carico
di caldo e denso seme. Per tutto il tempo a rompere il silenzio c'erano
stati solo i loro ansiti e il fruscio dei loro vestiti, e ora c'era solo
il rumore dei loro respiri che stavano tornando alla regolarità.
Riposarono per un po' in quella posizione, e Yuki volle tenere ancora
dentro di sé il membro dell'altro finchè non tornò a completo riposo:
trovava che fosse una sensazione piacevolissima e appagante…però dovevano
anche dormire, non potevano restare così tutta la notte, e inoltre a poca
distanza c'era Sakura e per finire la mattina presto sarebbe rientrato il
signor Kinomoto: no, anche se avessero voluto, non avrebbero potuto
dormire così; dovevano ricomporsi, almeno quel minimo che potesse essere
giudicato come decente. A malincuore quindi si sollevò dal suo amato, ma
prima volle fare un ultima cosa: ripulì con baci e leccate il petto e il
ventre dell'altro dal proprio seme, riservando poi lo stesso trattamento
al sesso, leccandolo accuratamente, e infine condividendo i loro sapori
mescolati con Touya, attraverso un umido e profondo bacio, che l'altro
accolse volentieri e al quale partecipò con passione. Scambiatisi un
ultimo sguardo cominciarono a rimettersi a posto gli abiti e si
addormentarono sul letto di Touya, come sempre abbracciati, e scambiandosi
dolci leggeri baci e tenere affettuose carezze.
La mattina dopo Yuki sentì il signor Kinomoto rientrare e si svegliò: era
ora che si alzassero e preparassero la colazione per Sakura; riuscì, come
sempre solo dopo tante moine, a svegliare Touya, e a convincerlo a
scendere giù dal letto. Si diedero una sistemata, e uscirono dalla stanza.
Il padre di Touya era già in cucina, e i due ragazzi si aggregarono a lui
per dargli una mano, ma mentre si stavano dando da fare, sentirono Sakura
precipitarsi per le scale come un ciclone e con tono agitato e preoccupato
dire che doveva andare alla fermata del bus che andava all'aereopoerto e
che già era molto tardi. Touya, arrendendosi all'evidenza dei fatti,
accettò la sua sconfitta personale, e si offrì di accompagnare la sorella
alla fermata da dove quel benedetto bus sarebbe partito. Arrivarono giusto
in tempo e il moro non potè non avere una piccola stretta al cuore quando
vide Sakura chiamare e raggiungere Li che era già in partenza, e
consegnargli l'orsacchiotto dichiarandogli i suoi sentimenti: sapeva che
la sorella gli voleva bene e gliene avrebbe sempre voluto, però ora c'era
anche un'altra persona a cui voleva molto bene, e che più avanti negli
anni forse l'avrebbe portata lontano da lui…certo, sarebbe stata una
distanza solo materiale, ma sicuramente non avrebbe più potuto vederla
come adesso tutti i giorni, starle così vicino come ora, far pienamente
parte della sua vita come era adesso….ma decise per il momento di
allontanare questi pensieri dalla testa: ci sarebbe stato tempo, molti
altri anni ancora, e non era detto che i due ragazzi sarebbero poi andati
a vivere tanto lontano da lì, una volta deciso di condividere la loro vita
insieme…chi poteva dirlo? Questo era ancora e solo un suo timore, per
paura di perdere la sorella a cui tanto teneva, ma non era detto che
sarebbe stata la realtà…
DUE ANNI DOPO
Era una bella e calda giornata di primavera, quasi un preludio all'estate,
Touya e Yuki erano nel giardino dietro casa che studiavano all'aperto,
sdraiati sull'erba del prato; finalmente, dopo parecchio tempo da quando
avevano pensato al loro progetto di vita insieme, avevano terminato di
sistemare l'abitazione e il verde intorno ad essa come avevano voluto e
secondo le loro esigenze. Proprio per questo, avevano messo tutto intorno
il giardino un'alta siepe, che evitasse occhi e sguardi indiscreti dal di
fuori, e che in un certo modo li faceva sentire protetti nella loro vita
dal mondo esterno. Poi il retro della casa era il posto più al riparo di
tutti gli altri angoli e amavano particolarmente stare lì, senza doversi
preoccupare che qualcuno li vedesse scambiarsi baci, carezze o altre varie
effusioni che spesso venivano loro spontanee in certi momenti. Era
pomeriggio presto, e tutto era molto tranquillo, finchè squillò il
telefono in casa, che sentirono chiaramente. Fu Touya ad andare a
rispondere, e dopo qualche minuto tornò con uno sguardo seccato che
ricordò a Yuki quello che aveva di quando si parlava o si trattava di Li,
ed in effetti….
"Chi era?" chiese Yuki mettendosi seduto.
"Era Sakura…" rispose imbronciato Touya sedendosi accanto a lui.
"Cosa voleva? E' successo qualcosa?"
"Già…è successo…"
"Ma cosa? Spero nulla di grave…." Chiese ancora Yuki, che cominciava a
preoccuparsi per l'aria seria di Touya.
"Mhh….dipende dai punti di vista….sai….è tornato L…quel ragazzo…"
"Li? Vuoi dire Li? E non sei contento per lei? Ora potranno finalmente
stare insieme per sempre, no? Non saranno più divisi e non dovranno più
accontentarsi solo di scriversi e sentirsi per telefono….tante volte mi ha
fatto davvero tenerezza vedere Sakura con quel faccino triste e
malinconico…e non negare che anche a te faceva qualche effetto vederla in
quello stato…."
"……" Touya rimaneva in silenzio, e non osava né smentire né confermare il
suo ragazzo, perchè l'altro aveva ragione, ma allo stesso tempo non voleva
ammetterlo….
Ma Yuki sapeva come prenderlo, sapeva che volendo così tanto bene alla
sorella ne era anche molto geloso e aveva una paura terribile di perderla,
ma gli ricordò che chiunque abbia qualcuno a cui vuole bene, ha il diritto
di essere felice con quella persona: così era stato per Fujitaka e
Nadeshiko, così era stato per lui e Touya, e così doveva essere anche per
Sakura e Li, e ribadì nuovamente che se Sakura, dopo tanto tempo che
aspettava questo momento, dopo tanti momenti di malinconia per la
lontananza del ragazzo, ora poteva essere finalmente e pienamente felice,
tutti loro non potevano che esserne contenti…poi, concluso il discorso,
gli disse dolcemente, attirandolo verso di sé: "Dai vieni qui…" , quindi
si stese e portò Touya sopra di lui, lo blandì con lente e rilassanti
carezze lungo la schiena e piano piano riuscì a calmare l'inquietudine che
aveva preso il ragazzo. Dopo un po' gli chiese: "Va meglio ora?"
"Sì…" rispose Touya, che aveva appoggiato il capo su una spalla
dell'altro. Passato qualche secondo lo sollevò e iniziò a baciare con
leggeri tocchi di labbra quelle di Yuki, che comprese il bisogno che ora
il suo ragazzo aveva di lui, e lo assecondò. I baci divennero piano piano
meno frequenti, ma sempre più intensi, fino a trasformarsi in uno unico e
profondo, che in breve li infiammò, li portò a toccarsi con carezze sempre
più audaci e ardenti, e a muovere i loro corpi uno sull'altro e contro
l'altro….ben presto furono coscienti che la cosa non sarebbe finita lì e
non sarebbero riusciti a fermarsi più, se avessero continuato. Ma nessuno
dei due manifestò l'intenzione di interrompere l'altro, e l'idea di farlo
nel loro giardino, all'aria aperta, col sole che li scaldava, un leggero
vento caldo che li accarezzava, e la corta e finissima erba verde che li
solleticava coi suoi soffici ciuffi stava piacendo, e anche molto, ad
entrambi. Touya terminato il bacio, mentre tornavano a respirare, fece
correre le proprie mani lungo tutto il busto dell'altro, sentendone il
calore attraverso la maglietta, e giunto alla vita, gli infilò le dita
sotto l'indumento, entrando a contatto con la pelle del ragazzo. Yuki
fremette, e in risposta sollevò le braccia in un invito a spogliarlo, cosa
che il moro non perse tempo a fare; poi sempre Touya, sollevandosi sulle
ginocchia, slacciò i pantaloni di Yuki e glieli tolse lentamente, e
altrettanto fece coi boxer, e tornò a stendersi su di lui. La situazione
stava eccitando entrambi, essendo uno ormai completamente nudo e l'altro
completamente ancora vestito: i bottoni della camicia di Touya, la fibbia
di metallo della sua cintura e tutte le pieghe dei suoi abiti stavano
avendo un effetto considerevole su tutto il corpo e su ogni centimetro di
pelle di Yuki, che durante un altro bacio non potè resistere, e fatte
scivolare le mani lungo la schiena dell'altro gli sollevò la camicia e
gliele infilò nei pantaloni, portandole a contatto con le natiche,
premendoselo di più contro in un unico deciso gesto. Questo li fece gemere
entrambi uno nella bocca dell'altro e attraverso il proprio sesso che
iniziava a reagire a quegli stimoli, Yuki sentì anche quello di Touya
risvegliarsi nella stoffa dei jeans, che ben presto sarebbe sicuramente
diventata troppo stretta. Anche Touya se ne rese conto e nuovamente si
staccò dal compagno, stavolta per spogliare sé stesso dei propri abiti,
anche se poi fu subito raggiunto e aiutato da Yuki nell'operazione, e ben
presto gli abiti del moro raggiunsero quelli dell'amato in un angolo lì
vicino. Touya poi chinandosi verso la virilità del compagno cominciò a
prendersene cura, con piccoli baci e lappate sulla punta prima, poi con
leccate per tutta la lunghezza, e Yuki, volendo ricambiare quanto stava
facendo il ragazzo si girò in modo da trovarsi col volto esattamente sotto
il sesso dell'altro; portò le mani sul fondoschiena di Touya e lo fece
avvicinare di più a sé, quindi anche lui cominciò a baciargli e leccargli
il membro. Touya reagì alle stimolazioni della bocca e della lingua di
Yuki soffiandogli sull'asta ora lucida e tesa tutto il suo piacere, e
chinatosi nuovamente su di lui, accarezzandogli l'interno delle cosce, lo
invitò ad allargare maggiormente le gambe e si tuffò col viso di nuovo tra
di esse, stavolta alla ricerca del foro nascosto, ben presto trovandolo e
iniziando a stimolarlo, sentendo l'erezione dell'amato solleticargli la
pelle della gola e del collo. Yuki emise un gemito soffocato, mentre
continuava ad occuparsi del membro di Touya, e quella lingua che lo
stuzzicava e lo eccitava terribilmente gli fece mettere più dedizione in
ciò che stava facendo: allargò ancora di più le labbra, spinse
maggiormente il compagno verso di sé, e iniziò a dare pompate e leccate
sempre più frequenti, sentendo allo stesso tempo Touya iniziare a
spingerglisi dentro la bocca con più determinazione, senza però smettere
di lavorargli l'apertura e il sesso, alternativamente, mugolando e gemendo
per le attenzioni che l'altro gli stava riservando. Poi, quando non potè
più resistere si staccò dalle intimità del suo ragazzo, e inarcando la
schiena, gettando indietro il capo, con alcuni ultimi oscillamenti del
bacino gli venne dentro. Yuki sentì scorrere lungo la gola i caldi getti
di seme e bevve e inghiottì finchè non ce ne furono più, accarezzando con
le mani in movimenti incessanti il ventre e i fianchi dell'amato mentre
gli si muoveva dentro, e ripulendo poi accuratamente con la lingua e con
le labbra tutto il membro, che piano piano si stava rilassando. Touya, il
respiro ancora pesante, baciò velocemente il sesso ancora non appagato di
Yuki, e gli rotolò via di fianco, girandosi in modo da poterlo guardare
negli occhi. Gli accarezzò una guancia e lo attirò verso di sé per un
bacio lento, dolce e bagnato del proprio sperma, poi gli sussurrò sulle
labbra: "Prendimi, Yuki…ti voglio…"
Yuki gli sorrise dolcemente in risposta e salì a quattro zampe sul suo
corpo, sfiorandogli con piccoli baci il volto, accarezzandogliene la pelle
con alcune ciocche più lunghe di capelli, scendendo poi lungo il collo, e
ancora più giù sul petto. Qui indugiò un po' di più fermandosi sui
capezzoli, leccandoli e baciandoli, mentre sentiva sotto le dita il torace
riprendere ad alzarsi e riabbassarsi un po' più affannato. Proseguì ancora
la sua lenta discesa, continuando a baciare e leccare la salata e
abbronzata pelle del compagno, fino a gingere al membro, ancora a riposo,
che leccò con poche fugaci lappate, ed infine, invitando Touya a portarsi
le gambe al petto, arrivò al foro, che vide già aperto e fremente, in
attesa della sua entrata: bastarono poche leccate al ragazzo per
penetrarlo con la lingua prima e con le dita poi; dita con le quali come
sempre lo massaggiò con movimenti roteanti, che gli permettevano di
allargare il canale per la penetrazione e contemporaneamente di avanzare
sempre più in profondità. Giunto fino in fondo, ritrasse e reimmerse le
dita per più volte, finchè non lo sentì definitivamente pronto e ben
lubrificato, poi avvicinò la punta ormai tesa e arrossata della propria
asta all'apertura, la quale palpitò nell'attesa: Touya in effetti non ce
la faceva più, lo voleva al più presto, e sentire il calore dell'altro
così vicino, ormai quasi alla sua entrata, gli rendeva difficile
resistere. Ma fu ben presto accontentato: Yuki cominciò ad infilarsi
lentamente il lui, come ogni volta; lui non era come Touya, a cui spesso
piaceva prendere l'altro fin da subito con forza e vigore; Yuki faceva
invece sempre molto piano, e amava godersi quelle sensazioni man mano che
avanzava, percepire gradualmente il calore avvolgerlo, tutte le pareti
dell'amato aderire al suo membro lentamente e accoglierlo fremendo e
chiudendoglisi attorno, come in un gesto di caloroso benvenuto e di
amorevole protezione. E così, come lentamente e dolcemente era entrato,
altrettanto fece quando, una volta giunto in fondo, completamente dentro,
cominciò a muoversi, con delicate oscillazioni, appoggiando i gomiti ai
lati del capo di Toyua e chinandosi su di lui, baciandogli il volto con
leggeri tocchi. Le spinte si fecero più forti, intense e decise solo verso
la fine, quando Touya, sentendo dentro di sé il membro del compagno
indurirsi, ingrossarsi e tendersi, lo prese per le natiche e se lo
premette contro, cercando contemporaneamente un bacio più profondo e
vorace, nel quale soffocarono i loro mugolii di piacere mentre Yuki
finalmente gli donava tutto il frutto della sua estasi. Il giovane poi si
stese lungo tutto il corpo del moro, che nel frattempo aveva allungato le
gambe e sentiva il membro ora morbido del compagno scivolargli via dal
foro, portandosi dietro qualche goccia di tiepido seme. In quella
posizione, Yuki si trovava col capo sul petto di Touya, e sentì compresso
contro il proprio ventre il sesso del moro semirigido, che probabilmente
ben presto gli avrebbe richiesto un nuovo appagamento, quindi rotolò via
dal corpo dell'amato, che emise un verso di lamento per quel contatto che
gli venne a mancare, e aprì gli occhi guardandolo. Yuki si era messo di
fianco a lui a pancia in sotto, completamente disteso sulla soffice erba
in una posa languida, il capo appoggiato sulle braccia incrociate, alcuni
fili di capelli che gli sfioravano gli occhi, e un'espressione invitante
sul volto; espressione, e visione, alla quale Touya non seppe resistere, e
lo raggiunse in breve. Gli si allungò sopra, sfregando il petto contro la
calda schiena dell'altro, e gli baciò il collo alla base, cominciando a
strusciargli lungo il solco tra le natiche la propria semierezione. Yuki
allargò le proprie gambe, volendo approfondire quel contatto, e cominciò
ad assecondare i movimenti di Touya, spingendo ogni tanto verso l'alto il
proprio bacino. Quella specie di danza continuò finchè il sesso di Touya
non fu del tutto nuovamente teso e rigido: a quel punto il moro si sollevò
appena il necessario dal corpo del compagno, e cominciò a masturbarsi fino
a provocare l'uscita delle prime gocce di liquido, che utilizzò per
lubrificarsi il membro prima e poi per preparare anche Yuki. Questi
intanto aveva sollevato e proteso il bacino verso il ragazzo, andando
incontro alle sue dita, facendo forza sulle ginocchia, ma tenendo il petto
ancora a terra: la sensazione dell'erba fresca che lo solleticava e
stuzzicava lo stava eccitando moltissimo, e ancor più per quello che ben
presto sarebbe arrivato. Finita la preparazione, ed essendo ormai entrambi
più che pronti, Touya gli accarezzò lentamente le due rotondità, poi
gliele afferrò con più decisione e allargandogliele cominciò a
spingerglisi dentro con piccoli e rapidi colpi, facendo dondolare e
mugolare entrambi a quei movimenti. Quando gli fu completamente dentro,
del tutto risucchiato dal suo canale e da esso stretto in una piacevole e
infuocata morsa, si diede un attimo di pausa per far abituare entrambi
ancora una volta a quella penetrazione, e nel frattempo Yuki facendo leva
sulle braccia si mise a quattro zampe, sapendo che in breve avrebbe dovuto
assecondare e contrastare anche le spinte dell'amante. E così fu: Touya,
fece scivolare le sue grandi e forti mani lungo i fianchi del ragazzo e
cominciò a fare entrare e uscire la sua asta con movimenti all'inizio
lenti, poi sempre più rapidi e impetuosi. Nel frattempo portò anche una
sua mano sul membro dell'altro, sentendo che stava diventando duro, quindi
prese a masturbarlo allo stesso ritmo delle spinte, e avvolto l'altro
braccio introrno alla sua vita, leccandogli un orecchio, lo tirò
maggiormente a sé, portandoselo a sedere sopra. Yuki assecondò quelle
azioni, e ora si trovava praticamente impalato sull'erezione del moro,
completamente compresso contro il suo basso ventre, e quando sentì le mani
di Touya correre lungo le sue cosce in un lento massaggio, prima
all'esterno, poi verso l'interno, capì che era un invito per lui a
muoversi. Per cui, allargando di più le gambe, portando una mano sulla
propria virilità, raggiunta subito da una di Touya, e un'altra dietro, ad
accarezzare la nuca dell'amante, cominciò a molleggiare sul quel sesso che
gli era dentro. Lo stimolava e massaggiava con il suo alzarsi e
abbassarsi, andando contemporaneamente incontro alle loro mani unite e ora
bagnate che lo stavano masturbando allo stesso ritmo, e accarezzando senza
sosta la nuca del compagno. Questi mentre gli si spingeva contro e
incontro e continuava con lui a pompare la sua asta, portò le dita della
mano libera lungo il suo collo, e lo fece voltare per unire le loro bocche
in un bacio passionale, in uno scontro di lingue e di respiri ansanti.
Questi stessi respiri poi in breve divennero ancora più affannati e
attraverso tocchi di labbra e lingua si scambiarono intensi gemiti e
mugolii di godimento quando Touya con alcuni ultimi scomposti colpi gli
venne dentro, in profondità, spingendo verso l'alto e facendo sollevare
entrambi sulle ginocchia, e serrando contemporaneamente nella mano che lo
masturbava la mano dell'altro e il suo turgido scivoloso sesso, il quale
non tardò a schizzare all'esterno tutto il suo carico di piacere, che
formò un arco di perle rilucenti alla luce del sole. Per alcuni attimi
rimasero così, ancora in ginocchio, entrambi ad occhi chiusi e ancora in
ginocchio uno sull'altro, le loro mani bagnate e ancora unite sul membro
ora a riposo di Yuki, e il capo di quest'ultimo completamente riverso
sulla spalla di Touya. Quando però sentirono formicolare le gambe per la
scomodità della posizione, Touya aprì gli occhi, baciò dolcemente la gola
esposta dell'altro, quindi lentamente si staccò da lui per distendersi e
portare con sé Yuki, sopra il suo corpo. Baciò e leccò ripulendola la mano
del ragazzo, che nel frattempo lo ricambiava con carezze sul petto e lievi
tocchi di labbra sul collo, quindi si guardarono e unirono le loro bocche,
condividendo insieme il sapore di Yuki, intrecciando le dita su di un lato
del capo di Touya. Staccatisi, mentre Yuki con la mano libera accarezzava
affettuosamente i capelli del moro si scambiarono di nuovo lo sguardo, con
un'espressione appagata, dolce, felice e serena, che non aveva bisogno di
parole, ma che voleva dire tutto, perché i pensieri dell'uno erano anche
quelli dell'altro, ed erano benissimo espressi senza l'aiuto della voce:
erano le loro menti, i loro cuori e le loro anime che li comunicavano….
'Ti amo'
'Anch'io…tantissimo'
'E sarà per sempre'
'Sì…per sempre'
Quindi si addormentarono, in quel caldo pomeriggio di primavera, che era
un anticipo d'estate, coi raggi del sole che regalavano ai due amanti il
loro tepore, con la morbida erba che faceva loro da soffice letto e il
leggero fruscio delle foglie intorno a loro che danzavano lievemente come
a cullarli e ad esprimere la loro gioia e felicità per l'amore di quei due
ragazzi, che riposavano tranquilli, le mani unite e i corpi allacciati,
nella certezza che sarebbe stato sempre così, fino alla fine dei loro
giorni, e oltre.
FINE
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