Caro Diario
parte X - b
di Rumiko
Qualche sera dopo andarono ad una festa al tempio Tsukimine: dopo alcuni
giorni che non si erano più visti, Sakura aveva invitato Yukito, e proprio
per strada il ragazzo stava parlando di questo a Touya, anche se pochi
attimi prima, non appena si erano incontrati, si era preoccupato come al
solito di accertarsi che Touya stesse bene, vedendolo un po' assonnato; ma
come già aveva previsto, come tutte le volte che si vedevano, Touya lo
aveva rassicurato sulle proprie condizioni. Quindi Yuki era passato a
parlare, appunto, di Sakura: era la prima volta che spiegava al suo
ragazzo i veri motivi della risposta che aveva dato alla sorella, della
quale già gli aveva parlato.
"Mi ha reso felice il fatto che mi abbia invitato alla festa" disse, poi
continuando aggiunse: "Sapevo che i sentimenti che lei provava per me non
erano proprio uguali a quelli che ha verso suo padre, ma non potevo farle
aspettare il giorno in cui avrebbe trovato l'amore a causa di quello che
lei provava per me…e pur sapendo che avrebbe sofferto, ho pensato che
fosse la cosa migliore. Alla fine sembrava aver compreso e mi ha sorriso,
ma poi ho pensato che non mi avrebbe più voluto vedere…" Vedendo un velo
di tristezza nello sguardo del ragazzo, Touya gli carezzò la nuca con una
mano, facendogli notare che lei comunque aveva accettato quella risposta,
dicendo che ora stava bene, e aggiungendo poi, sorridendo gentile: "Per
questo oggi ha invitato anche te." Yuki ricambiò il sorriso e a suo modo
lo ringraziò per quelle parole, rivolgendogli uno sguardo dolce, e ora
tranquillizzato.
Quando giunsero alla festa Sakura, Tomoyo e Li erano già arrivati, e
Yukito fu dapprima sorpreso per come Sakura lo salutò e lo accolse, poi si
sentì risollevato e ricambiò il saluto e il gentile sorriso della
ragazzina, che subitò iniziò a torturare il fratello perché offrisse ai
suoi amici e a Yuki qualche leccornia. Touya subito protestò, anche e
perché soprattutto il constatare che c'era anche QUEL ragazzino lo aveva
messo decisamente di cattivo umore, ma poi vedere sua sorella, ora felice
e tranquilla che prendeva per mano il suo ragazzo, conducendolo verso le
bancarelle dei dolci, e vedere anche Yuki sorridente e non più turbato dai
pensieri di prima, gli strappò un sorriso e lo fece sentire più sollevato.
Pochi secondi dopo però, ce l'aveva di nuovo con Li: era in disparte con
Yuki, a guardare gli altri tre ragazzi che stavano decidendo cosa
prendere, e ad un certo punto disse: "Perché devo offrire qualcosa anche a
QUELLO?"
Yuki in risposta gli chiese: "Perché lo tratti sempre male?" e Touya
replicò: "Perché non mi piace…"
Allora l'altro insistè, chiedendo ancora: "Perché? Forse per quello che è
successo quando è arrivato nella scuola di Sakura?" ricordando che in
effetti il primo giorno Li aveva quasi aggredito la ragazza, e facendogli
comunque notare come ora invece i due andassero d'accordo. Ma i suoi
pensieri furono interrotti da Touya che disse: "Non è per il passato…non
mi piace per quello che potrà succedere: quel ragazzo mi porterà via ciò a
cui tengo tanto…" Yukito in quel momento comprese, ma proprio nello stesso
istante la persona a cui si era riferito Touya nella sua ultima frase
sbucò fuori all'improvviso ordinando al fratello ciò che avevano deciso di
prendere: dopo uno dei soliti divertenti battibecchi tra i due, Yuki si
offerse di accompagnare il suo ragazzo per andare a prendere delle bibite,
e rimasero d'accordo con Sakura di ritrovarsi poco dopo presso un laghetto
lì vicino.
Mentre si dirigevano verso la loro destinazione, Touya notò che Yuki si
era impensierito e ogni tanto gli lanciava degli sguardi strani, quindi
gli chiese: "Cosa c'è?"
Yuki distolse lo sguardo dal suo ragazzo, per non fargli capire la
tristezza che provava, però voleva essere sincero con Touya, quindi gli
disse quello che realmente aveva pensato pochi istanti prima, e che
d'altronde lo tormentava praticamente dal giorno in cui lo stesso Touya
aveva sacrificato parte di sé per lui: "Prima, quando è arrivata Sakura…non
te ne sei accorto…finora avevi sempre capito chi si stava avvicinando: è
perché mi hai dato la tua forza, vero?" , poi aggiunse, stavolta invece
guardandolo: "Anche il tuo sonno…", ma Touya, non facendolo terminare,
avendo capito ciò che tormentava il suo amato, per fargli comprendere il
gesto da lui compiuto, il suo significato con un esempio molto pratico,
gli spiegò: "Yuki, se tu avessi un panino e mentre lo stai per mangiare
arrivassi io con una fame tremenda, tu che faresti?", e Yuki rispose
prontamente: " Te lo darei tutto…"
Quindi Touya con voce ora addolcita gli disse: "Anch'io ho fatto la stessa
cosa…", poi, per allentare un po' di tensione, gli pizzicò le guance, e
sorridendogli, aggiunse: "Se ti preoccupi ancora per questo motivo, mi
arrabbio…"
Yuki, avendo compreso, gli sorrise di rimando, e annuì ora un po' più
rasserenato, quindi Touya, vedendo che erano giunti in un luogo un po'
meno affollato, gli sussurrò: "Dai, vieni qui, non guardarmi con quella
faccia da cucciolo ferito…" e prendendolo per un polso si infilò in una
piccola via secondaria, completamente deserta. Lo spinse contro il muro,
una mano intrecciata alla sua e l'altra sulla sua nuca, e appoggiando la
fronte sulla sua gli soffiò sulle labbra: " Ti amo, l'ho fatto per
questo….davvero, non preoccuparti più per me, ma vivi, anzi, viviamo solo
per noi, per il nostro amore d'ora in poi, va bene? Senza più
ripensamenti, o rimpianti…." , e detto questo lo baciò, mentre Yuki gli
avvolgeva il braccio libero intorno alla vita, e schiudeva le sue labbra,
incontrando ancora una volta quasi subito la lingua del suo ragazzo, che
insieme alla propria si mosse lentamente, dolcemente, danzando con la
compagna, in un bacio profondo, umido ma tenero, che comunicò a ciascuno
dei due per l'ennesima volta tutto l'amore dell'altro. Quando si
staccarono, Yuki strinse lievemente le sue dita intrecciate a quelle
dell'altro ragazzo, appoggiò il capo al suo petto, sospirò come di
sollievo e chiuse per un attimo gli occhi, per godersi quell'inaspettato e
piacevole momento di dolce intimità; dopo poco, Touya lo chiamò
mormorando: " Yuki?"
" Mmmh?"
"Tutto bene, ora?"
"Sì."
Quindi gli accarezzò il capo, e facendo scorrere la mano sul viso arrivò
fino al mento, invitandolo ad alzare il volto verso di lui. Poi,
guardandolo un po' più seriamente negli occhi, gli chiese: "Allora, me lo
prometti?"
Yuki guardandolo intensamente gli rispose: " Sì…e…anche io ti amo…"
Touya allora gli sorrise, lo baciò stavolta lievemente, gli scompigliò
appena i capelli, e ribattè: "Bene, ora andiamo a prendere le bibite, che
altrimenti chi la sente quel mostro di mia sorella!"
Dopo aver preso da bere e mentre andavano, di nuovo immersi nella folla
della festa in corso, verso il laghetto dove sapevano che i ragazzini li
avrebbero aspettati, tutto d'un tratto si fece buio; tutti si allarmarono,
ma Yuki e Touya ancora di più, perché immaginavano che stesse succedendo
qualcosa: per andare più velocemente nel punto dove erano Sakura e gli
altri, lasciarono le bibite a un paio di ragazze, ma quando arrivarono
sembrava tutto tranquillo e che non fosse accaduto nulla, se non fosse
stato per il fatto che Touya notò un albero caduto a terra: capì che si
era trattato di nuovo di 'quella faccenda' in cui aveva a che fare Sakura,
la quale per sviare la domanda sull'albero chiese a Touya dove fossero le
loro bibite, ma Touya, anche lui per sviare il discorso, osservò che si
erano ormai spente tutte le luci, e Yukito che così la festa sarebbe stata
sospesa. Ma all'improvviso Sakura corse via, dicendo agli altri di
aspettarla lì dove erano, e nel giro di pochi secondi comparvero una
miriade di lucciole che illuminarono la festa, incantando tutti i presenti
e permettendone il proseguimento. Yuki e Touya si erano allontanati di
diversi passi da dove Li e Tomoyo stavano aspettando Sakura: Touya era
seduto su una roccia che era a ridosso del laghetto e Yuki era in piedi di
fianco a lui: anche loro stavano ammirando quel meraviglioso spettacolo,
che Touya intuì essere stato opera della sorella. Era molto felice di
condividere quel momento magico con la persona che amava: Yuki aveva lo
sguardo ammirato di un bambino che vede per la prima volta la cosa più
bella della sua vita, e gli faceva molta tenerezza. Per un po' gli lasciò
contempalre quella magia, poi però lo prese per una mano e lo invitò a
sedersi con lui sulla roccia, davanti a lui, per sentirlo vicino in un
momento romantico come quello. Yuki si sedette, e Touya gli avvolse le
braccia intorno alla vita, sussurrandogli all'orecchio: "E' molto bello,
vero?"
"Già, è veramente qualcosa di incantevole…e sono felice di essere con te,
qui, ora, ad ammirare una tale meraviglia…sai, c'è stata una volta, tempo
fa, ad un'altra festa di questo tempio… ero con Sakura, ed eravamo da
soli, stavamo assistendo a una cosa simile a questa, quando all'improvviso
ho desiderato che ci fossi tu con me, a condividere quegli attimi…e ora,
quel mio desiderio si è avverato…" concluse Yuki, appoggiando le sue mani
su quelle di Touya e rilassandosi del tutto con la schiena contro il petto
dell'altro. Seguì qualche secondo di silenzio tra i due, poi Yuki voltò il
capo, e alzò il volto verso Touya; lo baciò nel punto appena sotto
l'orecchio e gli sussurrò: "Ti voglio bene, Touya…"
Touya in risposta lo strinse di più, spostò le mani fino al petto del
ragazzo, e baciandolo anche lui sul collo rispose: "Sì, anch'io ti voglio
bene, tanto, Yuki…"
Qualche minuto dopo Sakura ritornò dai suoi amici, e non fece in tempo a
chiedere dove fossero Yuki e Touya, che vide due ombre sedute su una
roccia poco più in là, teneramente allacciate: capì che doveva trattarsi
dei due ragazzi, e sorrise dolcemente; quindi, decidendo di lasciarli da
soli, continuò a girare per la festa insieme a Tomoyo e Li, finchè non fu
ora di tornare a casa: mentre aveva iniziato a cercare il fratello per
avvertirlo che sarebbero tornati con l'auto di Tomoyo, si imbattè proprio
nel giovane e in Yuki, che stavano cercando anche loro i tre ragazzini.
Touya la apostrofò: "Ah, il mostro si rifà vivo…"
Sakura al solito rispose con una delle sue pedate, facendo sorridere tutti
i presenti per la scenetta a cui avevano assistito, poi la ragazza
aggiunse: "Vi stavamo cercando per dirvi che torniamo con la macchina di
Tomoyo, e di non preoccuparvi."
Yuki rispose, sorridendo gentile: "Va bene, grazie per l'avvertimento e
buon rientro" , mentre Touya, rivolto a Tomoyo, e ancora risentito per la
pedata di poco prima, chinandosi verso la ragazza le disse: "Perdona il
disturbo che ti dà sempre quel mostro di mia sorella…" , al che seguì un
altro calcio della sorella in questione, stavolta un po' più forte, che
fece piegare Touya per il dolore, quindi Sakura disse, gentile come al
solito, come se non fosse successo nulla: "Bene, fratellone, noi
andiamo…ciao Yukito!"
"Ciao Sakura, alla prossima ragazzi!", poi, rivolgendosi a Touya gli
disse: "Come va?"
"Fa ancora un male cane, se la prendo…"
"Non dovresti trattarla sempre così, però…"
"E' inutile, non ci riesco, è più forte di me: fin da piccolo mi sono
divertito da morire a spaventarla e a prenderla in giro…" rispose Touya
con un sorriso che era quasi un ghigno, poi, passando dietro a Yuki, e
tirandogli gli angoli della bocca in una smorfia deformata, aggiunse: "…e
credo proprio che d'ora in poi mi divertirò moltissimo anche con te!"
Dopo il congedo dei tre ragazzini, i due rimasero alla festa ancora un
po', quindi giunta una certa ora, decisero di avviarsi verso casa: durante
il tragitto di ritorno non parlarono quasi per niente, godendosi il
silenzio e la presenza reciproca: solo, ad un certo punto, camminando
vicini, le loro mani si toccarono, e Touya, senza dire nulla, cercò e
prese con la sua quella di Yuki, che ricambiò emozionato e felice la
stretta. Arrivarono davanti al cancello della casa di Yuki, ma era chiaro
a tutti e due che dopo una sera così speciale sarebbe stato difficile
separarsi, quindi Yuki chiese al suo ragazzo: "Ti va di…entrare?"
Touya sorridendo, comprendendo che non era esattamente quello il
significato della domanda, volendo scherzarci e sorridendo malizioso
rispose: "Sì, ma poi, posso restare anche a dormire…vero?" Yuki arrossì e
ribattè quasi balbettando: "Ma…ma certo…era…era…"
"Sì, sì, lo so che era questo che volevi chiedermi, no?" disse Touya
rendendo più dolce il tono della sua voce , quindi Yuki abbassando lo
sguardo e arrossendo ancora di più emise un flebile 'Sì' in risposta.
Touya gli scompigliò i capelli, gli fece alzare il volto, lo baciò a fior
di labbra, e disse ancora: "Beh, allora…che ne dici di entrare?"
"Sì."
Appena richiusa la porta alle spalle, Touya vi spinse Yuki contro e
premendosi tutto su di lui, lo baciò con particolare impeto e passione,
assecondato dal compagno, all'inizio a dire il vero colto un po' di
sorpresa; ma non andò oltre, e anzi, una volta separatisi per riprendere
fiato, abbracciandolo e abbandonandosi contro di lui, gli mormorò contro
l'orecchio: "Scusa, non volevo spaventarti, ma ne avevo tanto bisogno…" ,
e Yuki sorridendo ricambiò l'abbraccio, accarezzandogli con una mano i
capelli.
Passato quel momento decisero i turni per la doccia, quindi prima di
farla, Yuki gli mostrò quella che sarebbe stata la sua camera: a Touya
stava comunque bene così; capiva che erano solo i primi tempi del loro
rapporto, e che Yuki, dopo quella loro prima volta, ancora era imbarazzato
di fronte a certe cose, e che doveva rispettarlo e non forzarlo. Per primo
andò Yuki in bagno, e nel mentre, pur essendo abbastanza tardi, Touya
decise di fare una telefonata a casa per avvisare che non sarebbe
rientrato. Gli rispose Sakura, che ancora non era andata a dormire:
"Pronto, Touya, tutto bene?" la ragazzina ora sembrava preoccupata: che
fosse per i due calci che gli aveva riservato poco prima?
"Sì, sì tutto a posto, ho solo chiamato per avvisarvi che resto da Yukito"
"Ah, ok, grazie, allora a domani, fratellone"
"Sì, e vai a dormire, piccola peste, che è già tardi!" Touya non ricevette
risposta dall'altra parte, quindi chiamò: "Sakura..ci sei ancora?"
"Eh? Sì..sì, ora vado, buona notte…ti voglio bene…" disse la ragazzina con
voce più dolce.
Touya fu intenerito dall'affetto della sorella e a sua volta le disse: "Ti
voglio bene anche io, piccola…buona notte anche a te…"
Quando Yuki uscì dal bagno coi soli boxer, visto il caldo che faceva,
incrociò Touya in corridoio, ancora completamente vestito: per un momento
Yuki sembrò un po' imbarazzato, poi per non pensare alla situazione in cui
erano, chiese: "Hai chiamato a casa?"
"Sì, tutto sistemato…mi ha risposto Sakura che sembrava preoccupata, ma
poi le ho detto che restavo qui", poi lasciandosi sfuggire un sorriso
aggiunse: "e abbiamo anche fatto pace"
"Beh, mi fa piacere" rispose Yuki sorridendo a sua volta. Touya poi
chiese: "Posso usare ora io il bagno?"
"Sì, fai con comodo: ti ho preparato tutto ciò che ti può servire; se vuoi
puoi usare gli asciugamani o l'accappatoio, e poi ci sono un paio di boxer
e anche una maglietta, se pensi che possa servirti.."
"Grazie Yuki, hai pensato proprio a tutto, sei un tesoro" e detto questo,
gli scoccò un leggero bacio sulle labbra. Mentre Yuki lo vedeva dirigersi
in bagno, di schiena, si disse che no, quella notte non potevano dormire
separati, che lo avrebbe voluto avere vicino, che avrebbe desiderato
addormentarsi tra le sue braccia…dopo tutto stavano insieme, no? Perché
vergognarsi? Perché imbarazzarsi tanto? Doveva assolutamente sbloccarsi,
trovare un minimo di coraggio…all'improvviso si decise: d'impulso
raggiunse a passi veloci Touya, cogliendolo quasi di sorpresa lo abbracciò
da dietro e gli sussurrò sentendosi avvampare: "Dopo…dopo…vieni in camera
mia…dormiamo insieme, Touya…"
Il ragazzo sorrise tra sé, gli posò una mano sulle sue, si girò
nell'abbraccio, lo guardò profondamente e chinandosi sulle sue labbra,
sfiorandogliele, rispose: "Sì…aspettami là…" , quindi separandosi da lui,
andò a fare la doccia.
Quando entrò in camera, Yuki era già sdraiato sul grande letto, supino,
coi soli boxer indosso, come prima; la stanza era appena illuminata dalla
luce debole della luna che passava dalla finestra aperta, ed era percorsa
da una lievissima brezza estiva che portava un po' di frescura in una
notte così calda. Touya pensò che Yuki si fosse addormentato, quindi fece
il più piano possibile per non svegliarlo, andando a stendersi dalla sua
parte del letto, su un fianco e di spalle a Yuki. Ma questi era sveglio, e
aveva intravisto il compagno muoversi nella stanza: appena lo sentì
mettersi a letto gli si avvicinò, si stese anche lui di fianco e come
prima lo abbracciò da dietro, stavolta percependo le sensazioni delle loro
pelli nude completamente a contatto. Touya sembrò sorpreso per quel gesto,
perché pensava che Yuki dormisse, quindi disse sottovoce: "Yuki?"
"Sì?"
"Allora non eri addormentato…."
"….no…te l'avevo detto: ti avrei aspettato…" Touya si chiese se con queste
parole Yuki intendesse dirgli anche qualcos'altro, dato che era sempre
tanto timido nell'esprimere ciò che voleva dire, soprattutto riguardo il
lato più intimo del loro rapporto: pensò quindi di agire in modo da
trovare una risposta al suo dubbio, ma senza spaventare Yuki. Si girò
lentamente e si mise supino; Yuki era ancora di fianco ma lo guardava, non
facendo però nulla, quindi Touya lentamente gli accarezzò una guancia
prima, per poi far scorrere la mano dietro la nuca e attirarlo
delicatamente a sé, ma volendogli dare comunque la possibilità di ritrarsi
se non se la sentiva; Yuki invece lo assecondò, e spostandosi, sollevando
il busto, appoggiando le mani ognuna ai lati del capo di Touya, si chinò
su di lui e cominciò a baciarlo, all'inizio con tanti piccoli tocchi di
labbra, poi aggiungendo qualche carezza con la lingua, finchè non fu Touya,
che ancora aveva la propria mano sulla sua nuca e la stava facendo
scorrere su e giù, a chiedere di entrare. Yuki glielo concesse,
accogliendolo nella sua bocca, sentendosi invadere e dolcemente possedere
all'inizio, per poi iniziare a reagire al contatto con la lingua
dell'altro, cercandola, succhiandola, duellando con essa in una lotta che
sembrava infinita, e che ebbe una tregua solo al momento in cui dovettero
staccarsi per respirare. Fu allora che Yuki si portò completamente sopra
Touya, allungando tutto il corpo su quello del compagno; al contatto
mugolarono entrambi: stavolta rispetto a qualche giorno prima erano ancora
più nudi, e questo non poteva non suscitare una qualche reazione in
entrambi. Il solo stare in quella posizione, e sentire tutto il calore del
suo ragazzo su di sé, iniziò ad eccitare Touya, che percepì chiaramente il
suo membro risvegliarsi, e nonostante sicuramente ben presto gli avrebbe
richiesto un appagamento, decise di non fare nulla e di aspettare cosa ora
avrebbe voluto Yuki: era come sempre deciso a rispettare i suoi tempi, lo
capiva, e assolutamente non voleva fare niente che non avrebbe desiderato
con sicurezza anche il suo ragazzo. Yuki nel frattempo non aveva resistito
dall'affondare il viso nel collo del compagno, e aveva iniziato a
baciarlo: lo adorava proprio, non c'era nulla da fare; ma non si limitò a
baciarlo: iniziò anche a stuzzicarlo con leggere lappate: la prima provocò
un brivido e un gemito in Touya: quel leggero movimento del ragazzo fece
sentire a Yuki che il membro del compagno già stava iniziando a reagire a
quelle attenzioni, e sistemandosi ancora meglio contro di lui, fece in
modo che i due sessi giungessero a contatto attraverso la stoffa dei
boxer. Touya emise un verso così sensuale nell'orecchio di Yuki, che anche
il ragazzo, un po' nel sentire l'erezione dell'altro e un po' per quella
sorta di lamento, iniziò ad eccitarsi. Continuando a leccargli e baciargli
il collo, Yuki, prese anche a strusciarsi provocante su Touya, che a
stento riusciva a trattenere i mugolii di piacere, e che iniziò a
carezzare, esplorare ogni centimetro della schiena di Yuki, partendo dalle
spalle, per scendere giù, lentamente, verso i fianchi, stringendoli,
massaggiandoli, e arrivando infine alle natiche, che all'inizio sfiorò
leggermente con tocchi delicati; poi iniziò a premere di più le sue mani
su di esse, e quando il lavoro di Yuki sul suo collo si fece ancora più
insistente ed eccitante, anche le carezze in quel punto si fecero più
ardite, più pressanti, fino ad arrivare ad afferrargliele possessivamente
a piene mani, e a comprimere il più possibile i loro bacini uno contro
l'altro: questo provocò un intenso sensuale verso in Yuki, che di scatto
inarcò la testa nell'emetterlo, e poi si tuffò vorace sulle labbra del
compagno, continuando ad assecondare la stretta e la presa dei palmi di
Touya sul suo fondoschiena, dimenandosi al ritmo da essi dettato e
percependo sotto di sé tutto il corpo del compagno muoversi e ansimare,
così come stava facendo lui. A Touya non sembrava vero che Yuki stesse
reagendo in quel modo e che potesse lasciarsi andare così tanto…in ogni
caso, gli sembrava che non stessero facendo nulla che non dispiacesse ad
entrambi, e comunque era deciso ad aspettare e assecondare ogni mossa
dell'altro ragazzo, di non tentare nulla che avrebbe potuto dargli
fastidio, di aspettare che fosse Yuki a fargli capire cosa volesse.
Terminato il bacio, mentre recuperavano un po' di fiato, Yuki dal collo
iniziò a scendere con le mani prima e con la lingua e la bocca poi lungo
il petto di Touya, volendo tornare su quei 'luoghi' che solo pochi giorni
prima aveva appena assaporato, ora volendone approfondire la conoscenza e
l'esplorazione, curioso anche di tutte le reazioni di Touya che ne
sarebbero seguite. Accarezzò quindi, prima coi palmi delle mani tutto
l'ampio petto, poi con le sole punte delle dita i capezzoli del compagno,
che emise uno 'Mmmhh' di piacere al tocco di quelle dita che amava tanto,
quindi spingendosi oltre Yuki iniziò anche a strizzarli leggermente, per
poi tuffarsi su di essi con la bocca, attirato dal loro ergersi, e
iniziando a lavorarli con la lingua, baciandoli, leccandoli, girandogli
intorno, per poi tornare ad occuparsene, e riservando questo trattamento
prima ad uno e poi all'altro, continuando ad aiutarsi con le mani e con le
dita, scendendo ogni tanto anche ad accarezzare i fianchi, mentre Touya
continuava a manifestare con piccoli versi l'apprezzamento per quanto
stava ricevendo. Yuki poi, decidendo che per il momento era soddisfatto di
quanto finora assaggiato si spostò ancora più giù, continuando a leccare e
baciare gli addominali del ragazzo, resi abbastanza evidenti dagli
allenamenti di calcio, respirando il profumo della sua pelle, lasciando
scie umide di saliva, per poi affondare la lingua nell'ombelico, cosa che
provocò tutta una reazione dei centri nervosi di Touya e un tendersi del
suo corpo, accompagnato da un altro profondo e sensuale verso di
godimento, nonché un palpitare anche del suo membro, ora estremamente
rigido sotto i boxer, e che Yuki percepì chiaramente, poiché gli sfiorava
un punto appena sotto il collo. Questo lieve contatto provocò una risposta
anche nel suo sesso, che pure si indurì un po' di più, e gli fece venire
voglia di ammirare il compagno per la prima volta in tutta la sua
bellezza, di averlo completamente nudo sotto di sé, di poter rivedere
quell'organo che pochi giorni prima lo aveva affascinato. Quindi
sollevandosi dall'ombelico, portò le sue mani all'elastico dei boxer, e
iniziò a farli scendere, provocando sorpresa e ulteriore eccitazione in
Touya, che allo sfregamento della stoffa sul membro ormai del tutto
indurito, rantolò di piacere, inarcandosi non solo per il godimento ma
anche per facilitare quell'operazione, che voleva fosse portata al termine
al più presto, in quanto lo stava facendo impazzire. Una volta finito
quello che per Touya era stato un supplizio, Yuki potè finalmente
intravedere nella semi oscurità della stanza quell'asta svettante verso di
lui, e ne fu nuovamente incantato, e non riuscì a resistere dall'esserne
anche attirato: Touya lo vide lentamente avvcinarsi alla punta sensibile,
che gli sembrò ancora di più tendersi verso quelle labbra come a voler
raggiungere un contatto al più presto e che, proprio a causa di quella
tensione sentì anche un po' dolorante; e sibilò di piacere stringendo i
denti quando Yuki iniziò a baciargliela prima e poi a dare piccole lappate
con la lingua, assaporandone il gusto e iniziando a leccare via le prime
gocce che si stavano formando. Il ragazzo stava lavorando molto lentamente
su quel membro e Touya stava diventando tutto un fremito, e stava
emettendo dei respiri e sospiri tremuli per la tensione: doveva
assolutamente resistere; se avesse dato retta all'istinto glielo avrebbe
infilato tutto dentro, in profondità, e se lo sarebbe fatto fino
all'appagamento totale, premendoselo contro e costringendolo a inghiottire
tutto fino all'ultima goccia…ma si stupì di questi pensieri; pensò che non
avrebbe mai trattato il suo amato così, quindi tornò coi piedi per terra,
per quello che la situazione gli permetteva, e portando le mani sul capo
gli carezzò leggermente i capelli, in segno di apprezzamento. Yuki lo
considerò come un invito a continuare e decise di approfondire il
contatto, quindi aprendo le labbra cercò di accoglierlo tutto nella sua
bocca, e Touya stavolta non resistette all'impulso di dare una piccola
spinta, inarcandosi verso quella fonte di piacere, per poi tornare a
distendersi sul letto, cercando di rilassarsi il più possibile. Yuki, che
subito era stato sorpreso da quella reazione, capì poi cosa voleva il
compagno, quindi decise di dare il meglio di sé, pur essendo alla prima
esperienza: appoggiando il palmo di una mano vicino alla base dell'asta,
la circondò col pollice e l'indice, iniziando un lieve massaggio su e giù
per la parte che non era riuscito ad accogliere, e poi cominciò a godersi
tutta la consistenza, la durezza e il sapore di quel membro, andando su e
giù con il capo, girandogli intorno lentamente con la lingua, mentre
continuava a tenerlo in bocca, sentendolo ogni tanto sussultare a quei
tocchi, come se avesse vita propria, e percependone tutto l'inebriante
calore e vellutatezza. Sentendo anche le carezze sul suo capo farsi più
insistenti, anche se non proprio pressanti, capì che Touya, ormai
completamente preso da quel trattamento, mentre si agitava e contorceva
leggermente sotto di lui, voleva ancora di più; staccandosi un momento da
quella meraviglia per riprendere fiato, poi spalancando la bocca, di nuovo
prendendolo, vi si rituffò, deciso ora a portare a termine quanto iniziato
e stringendo di più la presa alla base del sesso, aumentò anche il ritmo
delle pompate, continuando il suo su e giù, su e giù…finchè: "Ah….Yuki…to…togliti..sto
per…mhhh…ti..ti prego…ah..ah…"
Ma Yuki non ascoltò quanto detto da Touya, e anzi, sentire quella voce
piena di passione, roca, invocarlo, preoccupata per lui, gli fece mettere
ancora più dedizione in ciò che stava facendo, e serrando di più le labbra
intorno al membro, si avviò alla conclusione, nonostante le preghiere di
Touya, che gemeva sempre più forte, e che, avendo capito che non sarebbe
stato ormai ascoltato, si lasciò completamente andare alle sensazioni di
quella mano, di quella bocca, di quella lingua e di quelle labbra strette
intorno a sé, e tendendosi tutto, ora afferrando Yuki per i capelli,
sollevando e inarcando la schiena, puntellandosi con la testa gettata
indietro e le piante dei piedi sul materasso, dette alcune poche spinte
prima di venire spalancando la bocca senza emettere suono, in un modo
devastante, così intenso come mai gli era capitato, ricadendo poi esausto,
ansante e sudato sulle lenzuola…Yuki invece era stato sorpreso
dall'irruenza in cui gli si era riversato tutto quel seme dentro, ed era
riuscito all'inizio ad ingoiarne i primi getti, e goderne il gusto, poi
però, a seguito delle spinte di Touya aveva avuto come una sensazione di
soffocamento e d'impulso si era tirato indietro, facendo finire gli ultimi
schizzi agli angoli della bocca e sul mento, lungo il collo. Anche lui,
come Touya era ansante per quanto appena sperimentato, e Touya, passati i
pochi attimi di annebbiamento totale dovuto all'orgasmo provato, quando lo
vide così, in ginocchio tra le proprie gambe ancora spalancate, mentre
riprendeva fiato, sporco del frutto del suo piacere, gli occhi chiusi e le
braccia lungo il corpo, non potè pensare che fosse una visione alquanto
perversa…ma presto si rese conto anche che, al contrario di ciò che aveva
voluto, in realtà lo aveva forzato, con quelle ultime spinte: indice ne
erano le chiazze di sperma sul corpo del ragazzo che rilucevano come
piccole perle ai raggi della luna. Pur se un po' spossato da quanto
provato da poco, Touya riuscì con un po' di sforzo a mettersi seduto e ad
avvicinarglisi; prima di toccarlo però lo chiamò sottovoce: "Yuki?"
Lui riaprì gli occhi e lo guardò: "Sì?"
Quindi Touya lo abbracciò stretto, poi iniziò a ripulirlo del suo seme
agli angoli della bocca e lungo il mento con le dita e leccandolo via con
leggeri baci, mormorandogli ad ogni tocco, dolcemente e incessantemente,
sperando che fossero le parole giuste: " Scusami…scusami amore…non
volevo…io…io…"
Yuki, godendosi per un po' quell'operazione, quando capì che era stata
terminata, e mentre Touya si era spostato a baciargli ora la fronte, ora
la punta del naso, ora le labbra, lo guardò, gli circondò il collo con le
braccia, e appogliandogli la fronte sulla sua, sorridendogli, gli disse
sussurrando: "Non preoccuparti, l'ho voluto io…sto bene, davvero…" , poi
anche lui lo baciò lievemente e posando il capo su una sua spalla,
parlandogli nell'orecchio, aggiunse, con voce che tradiva un po' di
imbarazzo: "…e mi è anche piaciuto, sai?", quindi tornò a guardarlo e a
baciarlo, stavolta chiedendo un contatto più profondo, che Touya gli
concesse, ora un po' risollevato per le rassicurazioni ricevute. Poi Yuki
si fece di nuovo piuttosto intraprendente, e spostò le mani di Touya sui
propri fianchi, per poi sovrapporvi le proprie, e con esse guidare le
compagne verso la propria erezione ancora non denudata e tantomeno
soddisfatta. Touya fu sorpreso di quel gesto ma lo assecondò, quindi
iniziò a far scendere anche lui i boxer del suo ragazzo, aiutato da Yuki
che si risollevò in ginocchio e in breve se li sfilò. Dopo cercò di nuovo
le mani di Touya e le riportò sul proprio sesso, appoggiando poi le
proprie di mani sulle spalle dell'altro e spingendosi, con movimenti lenti
e profondi contro e verso quelle che stavano iniziando a masturbarlo.
Stava provando un forte piacere, e come spesso faceva quando voleva
godersi al massimo certe sensazioni, allargando un po' di più le gambe,
chiuse gli occhi, continuando a molleggiare al ritmo dato da Touya e piegò
indietro la testa, iniziando a mugolare; Touya lasciò una sola mano a
muoversi sul sesso sempre più turgido del compagno, e con l'altra lo prese
per la nuca, iniziò a baciargli il collo, mordicchiare la delicata pelle e
succhiarlo nel punto dove era il pomo di Adamo, per poi passare al mento e
raggiungere le labbra schiuse, infilandogli la lingua in bocca piuttosto
impetuosamente, quasi possessivamente, venendo ricambiato dall'ardente
passione dell'altro, soffocando con quel bacio i versi di apprezzamento
per il massaggio in cui era intento. Quando si staccarono, Yuki rialzò il
capo e riaprì gli occhi, guardò Touya, gli si fece più vicino, lo
abbracciò per l'ennesima volta, e con parole spezzate e ansanti per la
carezza incessante sul proprio membro, lambendogli con la punta della
lingua l'orecchio, gli soffiò: "To…Touya..ah…io…io ti voglio…tu…ah..mmhh…"
Ma Touya non gli lasciò terminare la frase, che fermò il movimento della
sua mano, sorpreso, lo allontanò da sé il necessario che serviva per
guardarlo negli occhi, gli prese il volto tra le mani, e rivolgendogli uno
sguardo serio, gli disse: "Yuki, sei… sicuro? Sai che non potrebbe essere
come pensi, che potrebbe…farti male…poi l'hai visto prima…io…io…" e
sospirò, abbassando lo sguardo: aveva paura che se Yuki glielo avrebbe
permesso, lui non sarebbe riuscito ad essere attento come avrebbe voluto,
che si sarebbe lasciato troppo andare, e senza volerlo avrebbe potuto
anche violentarlo, fargli male. Ma Yuki, ora che aveva acquistato
gradualmente un po' di coraggio, gli sollevò il viso e guardandolo a sua
volta, ribattè dolcemente: "Touya, sai quanto mi imbarazzo a parlare di
certe cose…ma ora…ora… questo che ti sto chiedendo, ecco…sento davvero di
volerlo con tutto me stesso…poi…prima o poi doveva succedere, no?"
"Ma Yuki…pensaci bene…mi hai visto prima..io…beh, l'avrai capito…cioè, in
'quei' momenti è come se divento un altro….insomma, perdo la
ragione…potrei farti male…e non me lo perdonerei mai…"
Yuki ora lo abbracciò più stretto, cercando di far aderire i loro due
corpi il più possibile, sedendosi sulle sue gambe e portando a contatto i
loro due membri, facendoli leggermente scorrere uno sull'altro, quello di
Touya che si stava lentamente risvegliando, poi gli sussurrò: "Li senti
anche tu…no?"
"Sì…"
"Beh, allora perché non….?"
"Yuki…ci sono altri modi per…"
"Touya….ti prego…ti amo, e lo voglio…voglio dimostrartelo anche così…e so
che anche tu lo vorresti….lo faremo insieme, piano piano…non mi farai
male, e anche se sarà…beh…è comunque la prima volta, e sarebbe anche
normale, no? Per favore…." , quindi si spostò a guardarlo, accarezzandogli
i capelli e rivolgendogli un sorriso rassicurante; poi lo spinse di nuovo
disteso sul letto e si mise di fianco a lui, un gomito puntellato a
sorreggergli il busto, la testa appoggiata sul palmo della mano, ad
osservare quella figura accanto a lui, per capire cosa avrebbe deciso il
ragazzo, per cercare di intravedere nel quasi buio della stanza
l'espressione del suo viso. Touya era ad occhi chiusi, che cercava di
rilassarsi e pensare nel modo più razionale possibile: certo, come diceva
Yuki prima o poi sapevano che sarebbe successo, e dopotutto in realtà si
amavano già da molto più tempo di quello in cui si erano messi insieme...era
normale per entrambi avere certi desideri, voler approfondire il loro
rapporto anche in quel modo, dirsi che si amavano anche con tutto il
corpo. Era stata una richiesta pressante e piuttosto insistente quella di
Yuki, una richiesta di essere amato come mai era stato prima, ed era stata
anche l'offerta, semplice e senza riserve, di un dono, quello più
importante che potesse fargli: Yuki avrebbe senz'altro compreso il suo
rifiuto, e di sicuro non avrebbe più insistito, ma forse ne sarebbe stato
un po' ferito, almeno per il momento, e lui non voleva, però non voleva
nemmeno fargli male…aprì gli occhi, ancora totalmente indeciso sul da
farsi, e ritrovò quelli dolci e gentili di Yuki a guardarlo, che muti gli
chiedevano una risposta; non sapeva proprio cosa dire, e continuarono a
fissarsi, finchè Yuki non tentò un altro passo: si abbassò su di lui e lo
baciò, poi stendendosi di fianco a lui, lo attirò di più a sé, gli
sussurrò appena: "Dai…vieni…" e lo portò su di sé: Touya, pur se ancora un
po' incerto, riprese a baciarlo, ma ora delicatamente, per non farsi
prendere dall'impeto e dall'istinto, e come poco prima aveva fatto Yuki,
iniziò a scendere lungo il corpo dell'amato, accarezzandolo con tocchi
lievi, baciandolo qua e là ogni tanto, trattandolo come un qualcosa di
fragile e prezioso e mettendo tutto sé stesso in quei gesti delicati.
Quando arrivò al membro ora morbido del compagno, iniziò ad accarezzarlo
con gesti lenti e solo con i polpastrelli, facendolo risvegliare piano
piano, assistendo al suo graduale sollevarsi, mentre Yuki provava un
piacere dolce, non impetuoso, ma che si allargava in lui man mano, come
cerchi concentrici suscitati nell'acqua dal lancio di un sassolino, e che
stava raggiungendo lentamente tutte le estremità del suo corpo: erano
sensazioni così piacevoli, che non lo facevano gemere, mugolare, ma solo
sospirare profondamente di soddisfazione. Poi Touya, quando vide che il
sesso era abbastanza teso, decise a sua volta di assaporarlo: mentre
accarezzava l'interno delle cosce del suo ragazzo, e questi le schiudeva
per lui, sollevando le gambe, piegando le ginocchia e poggiando i piedi
sul materasso, iniziò a leccarne leggermnente la punta, stuzzicandolo,
sentendolo sobbalzare appena a quel contatto, come in risposta ad esso,
quindi ne prese in bocca solo il glande e cominciò, sempre molto piano a
lavorarlo, passandovi a volte tutta la lingua, a volte solo la punta,
altre volte aumentando un po' la stretta delle labbra, e spostando l'altra
mano a sfiorare e massaggiare i testicoli, percependone il graduale
ingrossarsi. Ad un tratto sentì in bocca il sapore delle prime gocce di
piacere: le leccò subito via, ma capì che era quello il momento in cui
iniziare a fare sul serio, se Yuki avesse veramente voluto. Per esserne
sicuro, lo raggiunse, gli accarezzò i capelli, facendogli aprire gli
occhi, gli baciò la fronte, la punta del naso, il mento, e poi le labbra,
e infine gli disse: "Tra poco ci siamo…lo..vuoi ancora?"
Yuki guardandolo fermamente negli occhi, annuì con decisione, senza dire
altro, quindi Touya dopo averlo di nuovo baciato tornò alla sua precedente
occupazione: si rituffò sul membro del compagno e stavolta riprese a
massaggiarlo e succhiarlo con un po' più di vigore, suscitando l'uscita di
altre gocce, che subito raccolse con le dita, facendo poi scorrere le
stesse lungo il solco che separava i testicoli dall'apertura. Yuki si
accorse di essere molto sensibile in quel punto nascosto, e reagì stavolta
a quel tocco con un mugolio, che proseguì quando Touya tentò con l'indice
l'entrata nel forellino del compagno. Incontrò un po' di resistenza, e gli
sembrò naturale, quindi per primo pensò che sarebbe stato meglio
lubrificarlo ulteriormente, e poi che Yuki avrebbe dovuto rilassarsi:
tornò con una mano a masturbare l'asta del ragazzo, mentre con le dita
dell'altra raccolse altre gocce che gli servirono al primo dei due scopi,
e quindi a vincere la prima resistenza di quell'apertura, penetrandovi col
primo dito, suscitando un lieve sussultare del corpo di Yuki; poi,
attirato dal palpitare dell'anello intorno a quel dito che era entrato, vi
si tuffò col volto e iniziò a passarvi la lingua, bagnando di saliva lo
stesso dito e il punto in cui questo era: Yuki ora gemette più forte, e
ancora di piacere: Touya pensò che stava facendo un buon lavoro e che
anche lo scopo di farlo rilassare era quasi raggiunto. Continuò a lavorare
con la lingua e col dito per un po', finchè tutta la zona interessata
dalle lappate non fu completamente bagnata e ben lubrificata, quindi
inserì un altro dito, che fu facilmente accolto dal foro ormai abituato
all'intrusione, e per far penetrare il terzo e ultimo dito, tornò ad
occuparsi del sesso teso e ormai lucido di piacere di Yuki, stavolta
prendendolo più a fondo che poteva, sempre delicatamente ma con più
decisione, tormentandolo e stuzzicandolo con la lingua, col palato e con
la stretta delle labbra, continuando contemporaneamente a muovergli le
dita dentro, pronto a cogliere il momento in cui l'apertura si sarebbe
ancor più rilassata per permettere l'entrata anche dell'ultimo dito: Yuki
stava impazzendo per il godimento, ansimava sempre più pesantemente e si
dimenava sotto quella doppia stimolazione, in risposta alle attenzioni di
Touya; iniziò a muoversi incontro alla sua bocca, automaticamente
molleggiando anche avanti e dietro sulle dita che lo stavano stimolando,
finchè riuscì a dire, quasi rantolando: "Ah…ah..To..Toyua…ti…ti prego….di
più…ora…mhhhh…"
Touya si staccò dalla sua asta, lo raggiunse e gli baciò le labbra, ma a
Yuki non bastò: volle penetrare con la lingua la cavità dell'altro, e
Touya glielo concesse, iniziando a lasciarsi un po' più andare anche
lui…capì che il momento era vicino, e quindi mentre continuavano a
baciarsi, affamati ciascuno della bocca, delle labbra e della lingua dll'altro,
aggiunse finalmente il terzo dito, provocando un altro forte gemito di
piacere che Yuki riversò nel suo anfratto, staccandosene poi, ma
continuando a mordicchiargli le labbra e a sfiorargli la lingua con la
propria, inframezzando questi tocchi ora quasi selvaggi con le parole che
ogni tanto gli uscivano dalla gola, esprimendo il proprio desiderio:
"Adesso..Touya…ti…voglio….pre…mhhh…ah…prendimi…di più…ah…ah.." Ma Touya,
mischiando i suoi versi con quelli di Yuki, e pur essendo ora eccitato
anche lui fino allo spasimo, fino a sentire quasi dolore, volle ancora
aspettare un po', finchè non percepì con le dita con cui lo stava
penetrando che ormai era davvero pronto, molto rilassato e ben
lubrificato, e che poteva quindi fare il passo successivo, il più
importante. Si separò dalle labbra ansanti e ora gonfie di Yuki, si
sollevò appena in ginocchio, depose un bacio sulla punta del suo membro,
estrasse lentamente le dita dal foro, provocando un lamento stavolta di
insoddisfazione dell'altro ragazzo, che sentì un senso di vuoto, e con la
stessa mano che aveva preparato Yuki, bagnata della propria saliva e dei
liquidi del compagno, lubrificò il proprio sesso turgido, sulla punta e
per tutta la lunghezza, quindi tenendolo ben fermo lo puntò sull'apertura,
e piano piano, allargandola col pollice e l'indice dell'altra mano, vi si
inserì, entrando appena con la punta, sentendosi subito accolto da quella
calda e umida cavità. Yuki emise un profondo sospiro di puro piacere:
Touya lo aveva davvero ben preparato ed eccitato molto e fatto rilassare
ad arte, ed ora non gli stava affatto facendo male, anzi, più lo sentiva
avanzare e più percepiva tutti i suoi centri nervosi come impazzire,
completamente preso dalle sensazioni di quell'invasione. Touya, man mano
che avanzava, lo sentiva sempre più stretto, e questo non fece che
provocare un ulteriore indurimento del suo membro in risposta: con le dita
non era andato molto in profondità, ma ci avrebbe pensato il suo sesso,
quello che ora era la sua arma per portare al godimento entrambi, a
completare il lavoro; solo che sentirsi avvolto da tutto quel calore
bollente e dalla superficie molle delle pareti di quel canale, gli fece
desiderare da matti penetrare con impeto fino in fondo e subito, e dare
colpi fino allo sfinimento dei sensi….no, ancora quei pensieri…no,
stavolta avrebbe resistito: lo doveva a Yuki, e poi era la loro prima
volta, la prima esperienza insieme…doveva essere e rimanere una cosa bella
per entrambi; quindi fece forza sul suo istinto, e continuò ad avanzare
fino ad entrare tutto, trattenendo il respiro e irrigidendo tutti i
muscoli per non lasciarsi andare: una volta giunto fino in fondo si chinò
su Yuki, e tentando un sorriso, teso per lo sforzo, delle goccioline di
sudore a imperlargli la fronte, accarezzandogli i capelli, un po' a denti
stretti gli chiese: "Tu…tutto bene?"
"Mmhh…sì, benissimo, visto? Ora…non preoccuparti più, davvero…lasciati
andare…io..sto bene…" rmormorò Yuki con voce affannata allacciandogli le
mani dietro la nuca. Touya quindi lo baciò, si rimise in ginocchio e
afferrato il ragazzo per le natiche, allargandogliele iniziò a ritrarsi,
lasciando dentro solo la punta, per poi riaffondare: con questa prima
spinta riuscì ad andare ancora più a fondo e toccò un punto che fece
sobbalzare Yuki di piacere: "Ah, Touya….sì…ancora…" Touya fu sorpreso da
quanto appena scoperto, quindi di nuovo si ritrasse e di nuovo riaffondò,
cercando lo stesso punto di prima, che ritrovò, provocando in Yuki un
rauco rantolo di godimento: comprendendo di aver preso la strada giusta,
riprese a ritrarsi e riaffondare per più e più volte, mentre sotto di lui
Yuki, ansimando, agitandosi, aveva iniziato a muoverglisi incontro, quasi
come a volersi impalare su quel sesso che lo stava possedendo, a volerlo
sentire sempre più a fondo, sempre di più, ed allargò ancora di più le
gambe come se questo potesse permettere a Touya di spingersi ancora più
dentro di quello che poteva, e nel frattempo si afferrò il membro con una
mano, iniziando a masturbarsi allo stesso ritmo delle spinte di Touya.
Questi, che finora era stato attento prima a non fare male al compagno,
poi a dargli il massimo piacere, ora che poteva muoversi e agire senza più
inibizioni, iniziò ad assaporare tutte le sensazioni che quell'esperienza
gli stava dando, e per alcune spinte, anche lui emise gemiti forti e di
assoluto piacere, chiudendo gli occhi e gettando indietro la testa, mentre
sentiva Yuki spingerlisi incontro, assecondarlo, allargare istintivamente
il proprio anello quando si ritraeva e stringerlo quando riaffondava, allo
stesso ritmo col quale lo stava penetrando; poi volendo vedere
l'espressione del compagno, riaprì gli occhi, e quando notò che si stava
toccando, una mano sul sesso, l'altra vicino al volto col palmo rivolto
verso l'alto e il viso girato da un lato, la bocca semiaperta e ansante,
gli occhi semichiusi, si chinò su di lui, continuando il suo ritmico
andare e venire, e tra un gemito e l'altro, riuscì a sussurrargli
all'orecchio: "La…ah..ah….scia fare a…ah…me…vuoi?.."
"Mhh…sì…sì...Touya, però..però…più…forte…ah…ancora…più…veloce…ti prego…ah..mhhh…"
Touya allora, rimanendo piegato su di lui sostituì la mano di Yuki con la
propria e come dettogli dal ragazzo, iniziò a dare colpi più forti e a
spingere più a fondo che poteva, creando un sempre più violento oscillare
dei loro corpi, mentre allo stesso ritmo e sempre più velocemente pompava
il membro ora grosso e duro di Yuki, che intanto gli aveva afferrato le
natiche in modo deciso e le stava attirando verso di sé, come per sentirlo
meglio, per volerlo ancora di più in sé, nel profondo; intanto Touya
continuava con le spinte e con la masturbazione, che divenne sempre più
frenetica e impetuosa fino a far giungere Yuki all'apice del godimento e
facendolo venire con un roco rantolo copiosamente tra i loro ventri;
percepì il seme tiepido schizzarli, e Yuki inarcarsi violentemente verso
di lui, contro di lui: sentì anche tutto il suo canale contrarsi e
stringersi convulsamente intorno alla propria asta, e capì che anche lui
era molto molto vicino al piacere, quindi baciò profondamente Yuki, che
gli offrì la propria bocca e accolse la sua lingua che lo invase e
possedette con lo stesso furore e ritmo del suo sesso nel suo canale,
sesso che nel giro di pochi secondi entrambi, dopo alcune spinte più
veloci e violente sentirono pulsare, tendersi e vibrare, per poi
liberarsi, mentre Touya affondava ancora più con la sua lingua nel cavo
orale dell'altro, scosso da fremiti, ansante, sudato; Yuki, anche lui
mezzo sudato, sporco come Touya del proprio seme, percepì tutto il frutto
dell'altro invaderlo, e si sentì riempito, ora pienamente appagato e
soddisfatto di averlo accolto e avuto in sé, e solo dopo che anche Touya
venne, abbandonandosi completamente sul suo ragazzo, si rilassarono
entrambi, percependo tra di loro e intorno a loro il calore e l'odore dei
loro corpi affaticati e umidi, quello del loro sperma, i loro respiri
ancora irregolari che riprendevano il loro normale ritmo, e ritornando al
silenzio e alla quiete notturna, dopo il travolgimento dei sensi. Touya
riuscì a fatica a riprendersi, e per non pesare su Yuki, si stese su di un
fianco, accanto a lui; Yuki seguì il suo movimento e volse il suo sguardo
appannato verso di lui, sorridendo dolcemente e accarezzandogli i capelli
bagnati, poi mettendosi anche lui di fianco, gli si avvicinò, gli
accarezzò una guancia, e gli soffiò sulle labbra: "Grazie…è stato
meraviglioso…ti amo…ti amo tantissimo" , quindi gli depositò un leggero
bacio sulle labbra, avvicinandosi ancora di più e intrecciando le proprie
gambe con le sue. Touya, assecondando quelle manovre, abracciando Yuki
rispose mormorando, mezzo assonnato: "Anche per me è stato…bellissimo, non
pensavo che…grazie Yuki…grazie davvero, ti amo tantissimo anch'io…" quindi
lo strinsè di più a sé, ma non ebbero modo di dire altro perché cadde
profondamente addormentato, mentre Yuki rimase a godere di quel tepore e a
contemplare l'amante ancora un po' alla luce dei raggi argentei della luna
prima di essere raggiunto anche lui dal sonno.
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