Caro Diario

parte X - b

di Rumiko



Qualche sera dopo andarono ad una festa al tempio Tsukimine: dopo alcuni giorni che non si erano più visti, Sakura aveva invitato Yukito, e proprio per strada il ragazzo stava parlando di questo a Touya, anche se pochi attimi prima, non appena si erano incontrati, si era preoccupato come al solito di accertarsi che Touya stesse bene, vedendolo un po' assonnato; ma come già aveva previsto, come tutte le volte che si vedevano, Touya lo aveva rassicurato sulle proprie condizioni. Quindi Yuki era passato a parlare, appunto, di Sakura: era la prima volta che spiegava al suo ragazzo i veri motivi della risposta che aveva dato alla sorella, della quale già gli aveva parlato.
"Mi ha reso felice il fatto che mi abbia invitato alla festa" disse, poi continuando aggiunse: "Sapevo che i sentimenti che lei provava per me non erano proprio uguali a quelli che ha verso suo padre, ma non potevo farle aspettare il giorno in cui avrebbe trovato l'amore a causa di quello che lei provava per me…e pur sapendo che avrebbe sofferto, ho pensato che fosse la cosa migliore. Alla fine sembrava aver compreso e mi ha sorriso, ma poi ho pensato che non mi avrebbe più voluto vedere…" Vedendo un velo di tristezza nello sguardo del ragazzo, Touya gli carezzò la nuca con una mano, facendogli notare che lei comunque aveva accettato quella risposta, dicendo che ora stava bene, e aggiungendo poi, sorridendo gentile: "Per questo oggi ha invitato anche te." Yuki ricambiò il sorriso e a suo modo lo ringraziò per quelle parole, rivolgendogli uno sguardo dolce, e ora tranquillizzato.
Quando giunsero alla festa Sakura, Tomoyo e Li erano già arrivati, e Yukito fu dapprima sorpreso per come Sakura lo salutò e lo accolse, poi si sentì risollevato e ricambiò il saluto e il gentile sorriso della ragazzina, che subitò iniziò a torturare il fratello perché offrisse ai suoi amici e a Yuki qualche leccornia. Touya subito protestò, anche e perché soprattutto il constatare che c'era anche QUEL ragazzino lo aveva messo decisamente di cattivo umore, ma poi vedere sua sorella, ora felice e tranquilla che prendeva per mano il suo ragazzo, conducendolo verso le bancarelle dei dolci, e vedere anche Yuki sorridente e non più turbato dai pensieri di prima, gli strappò un sorriso e lo fece sentire più sollevato. Pochi secondi dopo però, ce l'aveva di nuovo con Li: era in disparte con Yuki, a guardare gli altri tre ragazzi che stavano decidendo cosa prendere, e ad un certo punto disse: "Perché devo offrire qualcosa anche a QUELLO?"
Yuki in risposta gli chiese: "Perché lo tratti sempre male?" e Touya replicò: "Perché non mi piace…"
Allora l'altro insistè, chiedendo ancora: "Perché? Forse per quello che è successo quando è arrivato nella scuola di Sakura?" ricordando che in effetti il primo giorno Li aveva quasi aggredito la ragazza, e facendogli comunque notare come ora invece i due andassero d'accordo. Ma i suoi pensieri furono interrotti da Touya che disse: "Non è per il passato…non mi piace per quello che potrà succedere: quel ragazzo mi porterà via ciò a cui tengo tanto…" Yukito in quel momento comprese, ma proprio nello stesso istante la persona a cui si era riferito Touya nella sua ultima frase sbucò fuori all'improvviso ordinando al fratello ciò che avevano deciso di prendere: dopo uno dei soliti divertenti battibecchi tra i due, Yuki si offerse di accompagnare il suo ragazzo per andare a prendere delle bibite, e rimasero d'accordo con Sakura di ritrovarsi poco dopo presso un laghetto lì vicino.
Mentre si dirigevano verso la loro destinazione, Touya notò che Yuki si era impensierito e ogni tanto gli lanciava degli sguardi strani, quindi gli chiese: "Cosa c'è?"
Yuki distolse lo sguardo dal suo ragazzo, per non fargli capire la tristezza che provava, però voleva essere sincero con Touya, quindi gli disse quello che realmente aveva pensato pochi istanti prima, e che d'altronde lo tormentava praticamente dal giorno in cui lo stesso Touya aveva sacrificato parte di sé per lui: "Prima, quando è arrivata Sakura…non te ne sei accorto…finora avevi sempre capito chi si stava avvicinando: è perché mi hai dato la tua forza, vero?" , poi aggiunse, stavolta invece guardandolo: "Anche il tuo sonno…", ma Touya, non facendolo terminare, avendo capito ciò che tormentava il suo amato, per fargli comprendere il gesto da lui compiuto, il suo significato con un esempio molto pratico, gli spiegò: "Yuki, se tu avessi un panino e mentre lo stai per mangiare arrivassi io con una fame tremenda, tu che faresti?", e Yuki rispose prontamente: " Te lo darei tutto…"
Quindi Touya con voce ora addolcita gli disse: "Anch'io ho fatto la stessa cosa…", poi, per allentare un po' di tensione, gli pizzicò le guance, e sorridendogli, aggiunse: "Se ti preoccupi ancora per questo motivo, mi arrabbio…"
Yuki, avendo compreso, gli sorrise di rimando, e annuì ora un po' più rasserenato, quindi Touya, vedendo che erano giunti in un luogo un po' meno affollato, gli sussurrò: "Dai, vieni qui, non guardarmi con quella faccia da cucciolo ferito…" e prendendolo per un polso si infilò in una piccola via secondaria, completamente deserta. Lo spinse contro il muro, una mano intrecciata alla sua e l'altra sulla sua nuca, e appoggiando la fronte sulla sua gli soffiò sulle labbra: " Ti amo, l'ho fatto per questo….davvero, non preoccuparti più per me, ma vivi, anzi, viviamo solo per noi, per il nostro amore d'ora in poi, va bene? Senza più ripensamenti, o rimpianti…." , e detto questo lo baciò, mentre Yuki gli avvolgeva il braccio libero intorno alla vita, e schiudeva le sue labbra, incontrando ancora una volta quasi subito la lingua del suo ragazzo, che insieme alla propria si mosse lentamente, dolcemente, danzando con la compagna, in un bacio profondo, umido ma tenero, che comunicò a ciascuno dei due per l'ennesima volta tutto l'amore dell'altro. Quando si staccarono, Yuki strinse lievemente le sue dita intrecciate a quelle dell'altro ragazzo, appoggiò il capo al suo petto, sospirò come di sollievo e chiuse per un attimo gli occhi, per godersi quell'inaspettato e piacevole momento di dolce intimità; dopo poco, Touya lo chiamò mormorando: " Yuki?"
" Mmmh?"
"Tutto bene, ora?"
"Sì."
Quindi gli accarezzò il capo, e facendo scorrere la mano sul viso arrivò fino al mento, invitandolo ad alzare il volto verso di lui. Poi, guardandolo un po' più seriamente negli occhi, gli chiese: "Allora, me lo prometti?"
Yuki guardandolo intensamente gli rispose: " Sì…e…anche io ti amo…"
Touya allora gli sorrise, lo baciò stavolta lievemente, gli scompigliò appena i capelli, e ribattè: "Bene, ora andiamo a prendere le bibite, che altrimenti chi la sente quel mostro di mia sorella!"
Dopo aver preso da bere e mentre andavano, di nuovo immersi nella folla della festa in corso, verso il laghetto dove sapevano che i ragazzini li avrebbero aspettati, tutto d'un tratto si fece buio; tutti si allarmarono, ma Yuki e Touya ancora di più, perché immaginavano che stesse succedendo qualcosa: per andare più velocemente nel punto dove erano Sakura e gli altri, lasciarono le bibite a un paio di ragazze, ma quando arrivarono sembrava tutto tranquillo e che non fosse accaduto nulla, se non fosse stato per il fatto che Touya notò un albero caduto a terra: capì che si era trattato di nuovo di 'quella faccenda' in cui aveva a che fare Sakura, la quale per sviare la domanda sull'albero chiese a Touya dove fossero le loro bibite, ma Touya, anche lui per sviare il discorso, osservò che si erano ormai spente tutte le luci, e Yukito che così la festa sarebbe stata sospesa. Ma all'improvviso Sakura corse via, dicendo agli altri di aspettarla lì dove erano, e nel giro di pochi secondi comparvero una miriade di lucciole che illuminarono la festa, incantando tutti i presenti e permettendone il proseguimento. Yuki e Touya si erano allontanati di diversi passi da dove Li e Tomoyo stavano aspettando Sakura: Touya era seduto su una roccia che era a ridosso del laghetto e Yuki era in piedi di fianco a lui: anche loro stavano ammirando quel meraviglioso spettacolo, che Touya intuì essere stato opera della sorella. Era molto felice di condividere quel momento magico con la persona che amava: Yuki aveva lo sguardo ammirato di un bambino che vede per la prima volta la cosa più bella della sua vita, e gli faceva molta tenerezza. Per un po' gli lasciò contempalre quella magia, poi però lo prese per una mano e lo invitò a sedersi con lui sulla roccia, davanti a lui, per sentirlo vicino in un momento romantico come quello. Yuki si sedette, e Touya gli avvolse le braccia intorno alla vita, sussurrandogli all'orecchio: "E' molto bello, vero?"
"Già, è veramente qualcosa di incantevole…e sono felice di essere con te, qui, ora, ad ammirare una tale meraviglia…sai, c'è stata una volta, tempo fa, ad un'altra festa di questo tempio… ero con Sakura, ed eravamo da soli, stavamo assistendo a una cosa simile a questa, quando all'improvviso ho desiderato che ci fossi tu con me, a condividere quegli attimi…e ora, quel mio desiderio si è avverato…" concluse Yuki, appoggiando le sue mani su quelle di Touya e rilassandosi del tutto con la schiena contro il petto dell'altro. Seguì qualche secondo di silenzio tra i due, poi Yuki voltò il capo, e alzò il volto verso Touya; lo baciò nel punto appena sotto l'orecchio e gli sussurrò: "Ti voglio bene, Touya…"
Touya in risposta lo strinse di più, spostò le mani fino al petto del ragazzo, e baciandolo anche lui sul collo rispose: "Sì, anch'io ti voglio bene, tanto, Yuki…"
Qualche minuto dopo Sakura ritornò dai suoi amici, e non fece in tempo a chiedere dove fossero Yuki e Touya, che vide due ombre sedute su una roccia poco più in là, teneramente allacciate: capì che doveva trattarsi dei due ragazzi, e sorrise dolcemente; quindi, decidendo di lasciarli da soli, continuò a girare per la festa insieme a Tomoyo e Li, finchè non fu ora di tornare a casa: mentre aveva iniziato a cercare il fratello per avvertirlo che sarebbero tornati con l'auto di Tomoyo, si imbattè proprio nel giovane e in Yuki, che stavano cercando anche loro i tre ragazzini. Touya la apostrofò: "Ah, il mostro si rifà vivo…"
Sakura al solito rispose con una delle sue pedate, facendo sorridere tutti i presenti per la scenetta a cui avevano assistito, poi la ragazza aggiunse: "Vi stavamo cercando per dirvi che torniamo con la macchina di Tomoyo, e di non preoccuparvi."
Yuki rispose, sorridendo gentile: "Va bene, grazie per l'avvertimento e buon rientro" , mentre Touya, rivolto a Tomoyo, e ancora risentito per la pedata di poco prima, chinandosi verso la ragazza le disse: "Perdona il disturbo che ti dà sempre quel mostro di mia sorella…" , al che seguì un altro calcio della sorella in questione, stavolta un po' più forte, che fece piegare Touya per il dolore, quindi Sakura disse, gentile come al solito, come se non fosse successo nulla: "Bene, fratellone, noi andiamo…ciao Yukito!"
"Ciao Sakura, alla prossima ragazzi!", poi, rivolgendosi a Touya gli disse: "Come va?"
"Fa ancora un male cane, se la prendo…"
"Non dovresti trattarla sempre così, però…"
"E' inutile, non ci riesco, è più forte di me: fin da piccolo mi sono divertito da morire a spaventarla e a prenderla in giro…" rispose Touya con un sorriso che era quasi un ghigno, poi, passando dietro a Yuki, e tirandogli gli angoli della bocca in una smorfia deformata, aggiunse: "…e credo proprio che d'ora in poi mi divertirò moltissimo anche con te!"
Dopo il congedo dei tre ragazzini, i due rimasero alla festa ancora un po', quindi giunta una certa ora, decisero di avviarsi verso casa: durante il tragitto di ritorno non parlarono quasi per niente, godendosi il silenzio e la presenza reciproca: solo, ad un certo punto, camminando vicini, le loro mani si toccarono, e Touya, senza dire nulla, cercò e prese con la sua quella di Yuki, che ricambiò emozionato e felice la stretta. Arrivarono davanti al cancello della casa di Yuki, ma era chiaro a tutti e due che dopo una sera così speciale sarebbe stato difficile separarsi, quindi Yuki chiese al suo ragazzo: "Ti va di…entrare?"
Touya sorridendo, comprendendo che non era esattamente quello il significato della domanda, volendo scherzarci e sorridendo malizioso rispose: "Sì, ma poi, posso restare anche a dormire…vero?" Yuki arrossì e ribattè quasi balbettando: "Ma…ma certo…era…era…"
"Sì, sì, lo so che era questo che volevi chiedermi, no?" disse Touya rendendo più dolce il tono della sua voce , quindi Yuki abbassando lo sguardo e arrossendo ancora di più emise un flebile 'Sì' in risposta. Touya gli scompigliò i capelli, gli fece alzare il volto, lo baciò a fior di labbra, e disse ancora: "Beh, allora…che ne dici di entrare?"
"Sì."
Appena richiusa la porta alle spalle, Touya vi spinse Yuki contro e premendosi tutto su di lui, lo baciò con particolare impeto e passione, assecondato dal compagno, all'inizio a dire il vero colto un po' di sorpresa; ma non andò oltre, e anzi, una volta separatisi per riprendere fiato, abbracciandolo e abbandonandosi contro di lui, gli mormorò contro l'orecchio: "Scusa, non volevo spaventarti, ma ne avevo tanto bisogno…" , e Yuki sorridendo ricambiò l'abbraccio, accarezzandogli con una mano i capelli.
Passato quel momento decisero i turni per la doccia, quindi prima di farla, Yuki gli mostrò quella che sarebbe stata la sua camera: a Touya stava comunque bene così; capiva che erano solo i primi tempi del loro rapporto, e che Yuki, dopo quella loro prima volta, ancora era imbarazzato di fronte a certe cose, e che doveva rispettarlo e non forzarlo. Per primo andò Yuki in bagno, e nel mentre, pur essendo abbastanza tardi, Touya decise di fare una telefonata a casa per avvisare che non sarebbe rientrato. Gli rispose Sakura, che ancora non era andata a dormire: "Pronto, Touya, tutto bene?" la ragazzina ora sembrava preoccupata: che fosse per i due calci che gli aveva riservato poco prima?
"Sì, sì tutto a posto, ho solo chiamato per avvisarvi che resto da Yukito"
"Ah, ok, grazie, allora a domani, fratellone"
"Sì, e vai a dormire, piccola peste, che è già tardi!" Touya non ricevette risposta dall'altra parte, quindi chiamò: "Sakura..ci sei ancora?"
"Eh? Sì..sì, ora vado, buona notte…ti voglio bene…" disse la ragazzina con voce più dolce.
Touya fu intenerito dall'affetto della sorella e a sua volta le disse: "Ti voglio bene anche io, piccola…buona notte anche a te…"
Quando Yuki uscì dal bagno coi soli boxer, visto il caldo che faceva, incrociò Touya in corridoio, ancora completamente vestito: per un momento Yuki sembrò un po' imbarazzato, poi per non pensare alla situazione in cui erano, chiese: "Hai chiamato a casa?"
"Sì, tutto sistemato…mi ha risposto Sakura che sembrava preoccupata, ma poi le ho detto che restavo qui", poi lasciandosi sfuggire un sorriso aggiunse: "e abbiamo anche fatto pace"
"Beh, mi fa piacere" rispose Yuki sorridendo a sua volta. Touya poi chiese: "Posso usare ora io il bagno?"
"Sì, fai con comodo: ti ho preparato tutto ciò che ti può servire; se vuoi puoi usare gli asciugamani o l'accappatoio, e poi ci sono un paio di boxer e anche una maglietta, se pensi che possa servirti.."
"Grazie Yuki, hai pensato proprio a tutto, sei un tesoro" e detto questo, gli scoccò un leggero bacio sulle labbra. Mentre Yuki lo vedeva dirigersi in bagno, di schiena, si disse che no, quella notte non potevano dormire separati, che lo avrebbe voluto avere vicino, che avrebbe desiderato addormentarsi tra le sue braccia…dopo tutto stavano insieme, no? Perché vergognarsi? Perché imbarazzarsi tanto? Doveva assolutamente sbloccarsi, trovare un minimo di coraggio…all'improvviso si decise: d'impulso raggiunse a passi veloci Touya, cogliendolo quasi di sorpresa lo abbracciò da dietro e gli sussurrò sentendosi avvampare: "Dopo…dopo…vieni in camera mia…dormiamo insieme, Touya…"
Il ragazzo sorrise tra sé, gli posò una mano sulle sue, si girò nell'abbraccio, lo guardò profondamente e chinandosi sulle sue labbra, sfiorandogliele, rispose: "Sì…aspettami là…" , quindi separandosi da lui, andò a fare la doccia.
Quando entrò in camera, Yuki era già sdraiato sul grande letto, supino, coi soli boxer indosso, come prima; la stanza era appena illuminata dalla luce debole della luna che passava dalla finestra aperta, ed era percorsa da una lievissima brezza estiva che portava un po' di frescura in una notte così calda. Touya pensò che Yuki si fosse addormentato, quindi fece il più piano possibile per non svegliarlo, andando a stendersi dalla sua parte del letto, su un fianco e di spalle a Yuki. Ma questi era sveglio, e aveva intravisto il compagno muoversi nella stanza: appena lo sentì mettersi a letto gli si avvicinò, si stese anche lui di fianco e come prima lo abbracciò da dietro, stavolta percependo le sensazioni delle loro pelli nude completamente a contatto. Touya sembrò sorpreso per quel gesto, perché pensava che Yuki dormisse, quindi disse sottovoce: "Yuki?"
"Sì?"
"Allora non eri addormentato…."
"….no…te l'avevo detto: ti avrei aspettato…" Touya si chiese se con queste parole Yuki intendesse dirgli anche qualcos'altro, dato che era sempre tanto timido nell'esprimere ciò che voleva dire, soprattutto riguardo il lato più intimo del loro rapporto: pensò quindi di agire in modo da trovare una risposta al suo dubbio, ma senza spaventare Yuki. Si girò lentamente e si mise supino; Yuki era ancora di fianco ma lo guardava, non facendo però nulla, quindi Touya lentamente gli accarezzò una guancia prima, per poi far scorrere la mano dietro la nuca e attirarlo delicatamente a sé, ma volendogli dare comunque la possibilità di ritrarsi se non se la sentiva; Yuki invece lo assecondò, e spostandosi, sollevando il busto, appoggiando le mani ognuna ai lati del capo di Touya, si chinò su di lui e cominciò a baciarlo, all'inizio con tanti piccoli tocchi di labbra, poi aggiungendo qualche carezza con la lingua, finchè non fu Touya, che ancora aveva la propria mano sulla sua nuca e la stava facendo scorrere su e giù, a chiedere di entrare. Yuki glielo concesse, accogliendolo nella sua bocca, sentendosi invadere e dolcemente possedere all'inizio, per poi iniziare a reagire al contatto con la lingua dell'altro, cercandola, succhiandola, duellando con essa in una lotta che sembrava infinita, e che ebbe una tregua solo al momento in cui dovettero staccarsi per respirare. Fu allora che Yuki si portò completamente sopra Touya, allungando tutto il corpo su quello del compagno; al contatto mugolarono entrambi: stavolta rispetto a qualche giorno prima erano ancora più nudi, e questo non poteva non suscitare una qualche reazione in entrambi. Il solo stare in quella posizione, e sentire tutto il calore del suo ragazzo su di sé, iniziò ad eccitare Touya, che percepì chiaramente il suo membro risvegliarsi, e nonostante sicuramente ben presto gli avrebbe richiesto un appagamento, decise di non fare nulla e di aspettare cosa ora avrebbe voluto Yuki: era come sempre deciso a rispettare i suoi tempi, lo capiva, e assolutamente non voleva fare niente che non avrebbe desiderato con sicurezza anche il suo ragazzo. Yuki nel frattempo non aveva resistito dall'affondare il viso nel collo del compagno, e aveva iniziato a baciarlo: lo adorava proprio, non c'era nulla da fare; ma non si limitò a baciarlo: iniziò anche a stuzzicarlo con leggere lappate: la prima provocò un brivido e un gemito in Touya: quel leggero movimento del ragazzo fece sentire a Yuki che il membro del compagno già stava iniziando a reagire a quelle attenzioni, e sistemandosi ancora meglio contro di lui, fece in modo che i due sessi giungessero a contatto attraverso la stoffa dei boxer. Touya emise un verso così sensuale nell'orecchio di Yuki, che anche il ragazzo, un po' nel sentire l'erezione dell'altro e un po' per quella sorta di lamento, iniziò ad eccitarsi. Continuando a leccargli e baciargli il collo, Yuki, prese anche a strusciarsi provocante su Touya, che a stento riusciva a trattenere i mugolii di piacere, e che iniziò a carezzare, esplorare ogni centimetro della schiena di Yuki, partendo dalle spalle, per scendere giù, lentamente, verso i fianchi, stringendoli, massaggiandoli, e arrivando infine alle natiche, che all'inizio sfiorò leggermente con tocchi delicati; poi iniziò a premere di più le sue mani su di esse, e quando il lavoro di Yuki sul suo collo si fece ancora più insistente ed eccitante, anche le carezze in quel punto si fecero più ardite, più pressanti, fino ad arrivare ad afferrargliele possessivamente a piene mani, e a comprimere il più possibile i loro bacini uno contro l'altro: questo provocò un intenso sensuale verso in Yuki, che di scatto inarcò la testa nell'emetterlo, e poi si tuffò vorace sulle labbra del compagno, continuando ad assecondare la stretta e la presa dei palmi di Touya sul suo fondoschiena, dimenandosi al ritmo da essi dettato e percependo sotto di sé tutto il corpo del compagno muoversi e ansimare, così come stava facendo lui. A Touya non sembrava vero che Yuki stesse reagendo in quel modo e che potesse lasciarsi andare così tanto…in ogni caso, gli sembrava che non stessero facendo nulla che non dispiacesse ad entrambi, e comunque era deciso ad aspettare e assecondare ogni mossa dell'altro ragazzo, di non tentare nulla che avrebbe potuto dargli fastidio, di aspettare che fosse Yuki a fargli capire cosa volesse. Terminato il bacio, mentre recuperavano un po' di fiato, Yuki dal collo iniziò a scendere con le mani prima e con la lingua e la bocca poi lungo il petto di Touya, volendo tornare su quei 'luoghi' che solo pochi giorni prima aveva appena assaporato, ora volendone approfondire la conoscenza e l'esplorazione, curioso anche di tutte le reazioni di Touya che ne sarebbero seguite. Accarezzò quindi, prima coi palmi delle mani tutto l'ampio petto, poi con le sole punte delle dita i capezzoli del compagno, che emise uno 'Mmmhh' di piacere al tocco di quelle dita che amava tanto, quindi spingendosi oltre Yuki iniziò anche a strizzarli leggermente, per poi tuffarsi su di essi con la bocca, attirato dal loro ergersi, e iniziando a lavorarli con la lingua, baciandoli, leccandoli, girandogli intorno, per poi tornare ad occuparsene, e riservando questo trattamento prima ad uno e poi all'altro, continuando ad aiutarsi con le mani e con le dita, scendendo ogni tanto anche ad accarezzare i fianchi, mentre Touya continuava a manifestare con piccoli versi l'apprezzamento per quanto stava ricevendo. Yuki poi, decidendo che per il momento era soddisfatto di quanto finora assaggiato si spostò ancora più giù, continuando a leccare e baciare gli addominali del ragazzo, resi abbastanza evidenti dagli allenamenti di calcio, respirando il profumo della sua pelle, lasciando scie umide di saliva, per poi affondare la lingua nell'ombelico, cosa che provocò tutta una reazione dei centri nervosi di Touya e un tendersi del suo corpo, accompagnato da un altro profondo e sensuale verso di godimento, nonché un palpitare anche del suo membro, ora estremamente rigido sotto i boxer, e che Yuki percepì chiaramente, poiché gli sfiorava un punto appena sotto il collo. Questo lieve contatto provocò una risposta anche nel suo sesso, che pure si indurì un po' di più, e gli fece venire voglia di ammirare il compagno per la prima volta in tutta la sua bellezza, di averlo completamente nudo sotto di sé, di poter rivedere quell'organo che pochi giorni prima lo aveva affascinato. Quindi sollevandosi dall'ombelico, portò le sue mani all'elastico dei boxer, e iniziò a farli scendere, provocando sorpresa e ulteriore eccitazione in Touya, che allo sfregamento della stoffa sul membro ormai del tutto indurito, rantolò di piacere, inarcandosi non solo per il godimento ma anche per facilitare quell'operazione, che voleva fosse portata al termine al più presto, in quanto lo stava facendo impazzire. Una volta finito quello che per Touya era stato un supplizio, Yuki potè finalmente intravedere nella semi oscurità della stanza quell'asta svettante verso di lui, e ne fu nuovamente incantato, e non riuscì a resistere dall'esserne anche attirato: Touya lo vide lentamente avvcinarsi alla punta sensibile, che gli sembrò ancora di più tendersi verso quelle labbra come a voler raggiungere un contatto al più presto e che, proprio a causa di quella tensione sentì anche un po' dolorante; e sibilò di piacere stringendo i denti quando Yuki iniziò a baciargliela prima e poi a dare piccole lappate con la lingua, assaporandone il gusto e iniziando a leccare via le prime gocce che si stavano formando. Il ragazzo stava lavorando molto lentamente su quel membro e Touya stava diventando tutto un fremito, e stava emettendo dei respiri e sospiri tremuli per la tensione: doveva assolutamente resistere; se avesse dato retta all'istinto glielo avrebbe infilato tutto dentro, in profondità, e se lo sarebbe fatto fino all'appagamento totale, premendoselo contro e costringendolo a inghiottire tutto fino all'ultima goccia…ma si stupì di questi pensieri; pensò che non avrebbe mai trattato il suo amato così, quindi tornò coi piedi per terra, per quello che la situazione gli permetteva, e portando le mani sul capo gli carezzò leggermente i capelli, in segno di apprezzamento. Yuki lo considerò come un invito a continuare e decise di approfondire il contatto, quindi aprendo le labbra cercò di accoglierlo tutto nella sua bocca, e Touya stavolta non resistette all'impulso di dare una piccola spinta, inarcandosi verso quella fonte di piacere, per poi tornare a distendersi sul letto, cercando di rilassarsi il più possibile. Yuki, che subito era stato sorpreso da quella reazione, capì poi cosa voleva il compagno, quindi decise di dare il meglio di sé, pur essendo alla prima esperienza: appoggiando il palmo di una mano vicino alla base dell'asta, la circondò col pollice e l'indice, iniziando un lieve massaggio su e giù per la parte che non era riuscito ad accogliere, e poi cominciò a godersi tutta la consistenza, la durezza e il sapore di quel membro, andando su e giù con il capo, girandogli intorno lentamente con la lingua, mentre continuava a tenerlo in bocca, sentendolo ogni tanto sussultare a quei tocchi, come se avesse vita propria, e percependone tutto l'inebriante calore e vellutatezza. Sentendo anche le carezze sul suo capo farsi più insistenti, anche se non proprio pressanti, capì che Touya, ormai completamente preso da quel trattamento, mentre si agitava e contorceva leggermente sotto di lui, voleva ancora di più; staccandosi un momento da quella meraviglia per riprendere fiato, poi spalancando la bocca, di nuovo prendendolo, vi si rituffò, deciso ora a portare a termine quanto iniziato e stringendo di più la presa alla base del sesso, aumentò anche il ritmo delle pompate, continuando il suo su e giù, su e giù…finchè: "Ah….Yuki…to…togliti..sto per…mhhh…ti..ti prego…ah..ah…"
Ma Yuki non ascoltò quanto detto da Touya, e anzi, sentire quella voce piena di passione, roca, invocarlo, preoccupata per lui, gli fece mettere ancora più dedizione in ciò che stava facendo, e serrando di più le labbra intorno al membro, si avviò alla conclusione, nonostante le preghiere di Touya, che gemeva sempre più forte, e che, avendo capito che non sarebbe stato ormai ascoltato, si lasciò completamente andare alle sensazioni di quella mano, di quella bocca, di quella lingua e di quelle labbra strette intorno a sé, e tendendosi tutto, ora afferrando Yuki per i capelli, sollevando e inarcando la schiena, puntellandosi con la testa gettata indietro e le piante dei piedi sul materasso, dette alcune poche spinte prima di venire spalancando la bocca senza emettere suono, in un modo devastante, così intenso come mai gli era capitato, ricadendo poi esausto, ansante e sudato sulle lenzuola…Yuki invece era stato sorpreso dall'irruenza in cui gli si era riversato tutto quel seme dentro, ed era riuscito all'inizio ad ingoiarne i primi getti, e goderne il gusto, poi però, a seguito delle spinte di Touya aveva avuto come una sensazione di soffocamento e d'impulso si era tirato indietro, facendo finire gli ultimi schizzi agli angoli della bocca e sul mento, lungo il collo. Anche lui, come Touya era ansante per quanto appena sperimentato, e Touya, passati i pochi attimi di annebbiamento totale dovuto all'orgasmo provato, quando lo vide così, in ginocchio tra le proprie gambe ancora spalancate, mentre riprendeva fiato, sporco del frutto del suo piacere, gli occhi chiusi e le braccia lungo il corpo, non potè pensare che fosse una visione alquanto perversa…ma presto si rese conto anche che, al contrario di ciò che aveva voluto, in realtà lo aveva forzato, con quelle ultime spinte: indice ne erano le chiazze di sperma sul corpo del ragazzo che rilucevano come piccole perle ai raggi della luna. Pur se un po' spossato da quanto provato da poco, Touya riuscì con un po' di sforzo a mettersi seduto e ad avvicinarglisi; prima di toccarlo però lo chiamò sottovoce: "Yuki?"
Lui riaprì gli occhi e lo guardò: "Sì?"
Quindi Touya lo abbracciò stretto, poi iniziò a ripulirlo del suo seme agli angoli della bocca e lungo il mento con le dita e leccandolo via con leggeri baci, mormorandogli ad ogni tocco, dolcemente e incessantemente, sperando che fossero le parole giuste: " Scusami…scusami amore…non volevo…io…io…"
Yuki, godendosi per un po' quell'operazione, quando capì che era stata terminata, e mentre Touya si era spostato a baciargli ora la fronte, ora la punta del naso, ora le labbra, lo guardò, gli circondò il collo con le braccia, e appogliandogli la fronte sulla sua, sorridendogli, gli disse sussurrando: "Non preoccuparti, l'ho voluto io…sto bene, davvero…" , poi anche lui lo baciò lievemente e posando il capo su una sua spalla, parlandogli nell'orecchio, aggiunse, con voce che tradiva un po' di imbarazzo: "…e mi è anche piaciuto, sai?", quindi tornò a guardarlo e a baciarlo, stavolta chiedendo un contatto più profondo, che Touya gli concesse, ora un po' risollevato per le rassicurazioni ricevute. Poi Yuki si fece di nuovo piuttosto intraprendente, e spostò le mani di Touya sui propri fianchi, per poi sovrapporvi le proprie, e con esse guidare le compagne verso la propria erezione ancora non denudata e tantomeno soddisfatta. Touya fu sorpreso di quel gesto ma lo assecondò, quindi iniziò a far scendere anche lui i boxer del suo ragazzo, aiutato da Yuki che si risollevò in ginocchio e in breve se li sfilò. Dopo cercò di nuovo le mani di Touya e le riportò sul proprio sesso, appoggiando poi le proprie di mani sulle spalle dell'altro e spingendosi, con movimenti lenti e profondi contro e verso quelle che stavano iniziando a masturbarlo. Stava provando un forte piacere, e come spesso faceva quando voleva godersi al massimo certe sensazioni, allargando un po' di più le gambe, chiuse gli occhi, continuando a molleggiare al ritmo dato da Touya e piegò indietro la testa, iniziando a mugolare; Touya lasciò una sola mano a muoversi sul sesso sempre più turgido del compagno, e con l'altra lo prese per la nuca, iniziò a baciargli il collo, mordicchiare la delicata pelle e succhiarlo nel punto dove era il pomo di Adamo, per poi passare al mento e raggiungere le labbra schiuse, infilandogli la lingua in bocca piuttosto impetuosamente, quasi possessivamente, venendo ricambiato dall'ardente passione dell'altro, soffocando con quel bacio i versi di apprezzamento per il massaggio in cui era intento. Quando si staccarono, Yuki rialzò il capo e riaprì gli occhi, guardò Touya, gli si fece più vicino, lo abbracciò per l'ennesima volta, e con parole spezzate e ansanti per la carezza incessante sul proprio membro, lambendogli con la punta della lingua l'orecchio, gli soffiò: "To…Touya..ah…io…io ti voglio…tu…ah..mmhh…" Ma Touya non gli lasciò terminare la frase, che fermò il movimento della sua mano, sorpreso, lo allontanò da sé il necessario che serviva per guardarlo negli occhi, gli prese il volto tra le mani, e rivolgendogli uno sguardo serio, gli disse: "Yuki, sei… sicuro? Sai che non potrebbe essere come pensi, che potrebbe…farti male…poi l'hai visto prima…io…io…" e sospirò, abbassando lo sguardo: aveva paura che se Yuki glielo avrebbe permesso, lui non sarebbe riuscito ad essere attento come avrebbe voluto, che si sarebbe lasciato troppo andare, e senza volerlo avrebbe potuto anche violentarlo, fargli male. Ma Yuki, ora che aveva acquistato gradualmente un po' di coraggio, gli sollevò il viso e guardandolo a sua volta, ribattè dolcemente: "Touya, sai quanto mi imbarazzo a parlare di certe cose…ma ora…ora… questo che ti sto chiedendo, ecco…sento davvero di volerlo con tutto me stesso…poi…prima o poi doveva succedere, no?"
"Ma Yuki…pensaci bene…mi hai visto prima..io…beh, l'avrai capito…cioè, in 'quei' momenti è come se divento un altro….insomma, perdo la ragione…potrei farti male…e non me lo perdonerei mai…"
Yuki ora lo abbracciò più stretto, cercando di far aderire i loro due corpi il più possibile, sedendosi sulle sue gambe e portando a contatto i loro due membri, facendoli leggermente scorrere uno sull'altro, quello di Touya che si stava lentamente risvegliando, poi gli sussurrò: "Li senti anche tu…no?"
"Sì…"
"Beh, allora perché non….?"
"Yuki…ci sono altri modi per…"
"Touya….ti prego…ti amo, e lo voglio…voglio dimostrartelo anche così…e so che anche tu lo vorresti….lo faremo insieme, piano piano…non mi farai male, e anche se sarà…beh…è comunque la prima volta, e sarebbe anche normale, no? Per favore…." , quindi si spostò a guardarlo, accarezzandogli i capelli e rivolgendogli un sorriso rassicurante; poi lo spinse di nuovo disteso sul letto e si mise di fianco a lui, un gomito puntellato a sorreggergli il busto, la testa appoggiata sul palmo della mano, ad osservare quella figura accanto a lui, per capire cosa avrebbe deciso il ragazzo, per cercare di intravedere nel quasi buio della stanza l'espressione del suo viso. Touya era ad occhi chiusi, che cercava di rilassarsi e pensare nel modo più razionale possibile: certo, come diceva Yuki prima o poi sapevano che sarebbe successo, e dopotutto in realtà si amavano già da molto più tempo di quello in cui si erano messi insieme...era normale per entrambi avere certi desideri, voler approfondire il loro rapporto anche in quel modo, dirsi che si amavano anche con tutto il corpo. Era stata una richiesta pressante e piuttosto insistente quella di Yuki, una richiesta di essere amato come mai era stato prima, ed era stata anche l'offerta, semplice e senza riserve, di un dono, quello più importante che potesse fargli: Yuki avrebbe senz'altro compreso il suo rifiuto, e di sicuro non avrebbe più insistito, ma forse ne sarebbe stato un po' ferito, almeno per il momento, e lui non voleva, però non voleva nemmeno fargli male…aprì gli occhi, ancora totalmente indeciso sul da farsi, e ritrovò quelli dolci e gentili di Yuki a guardarlo, che muti gli chiedevano una risposta; non sapeva proprio cosa dire, e continuarono a fissarsi, finchè Yuki non tentò un altro passo: si abbassò su di lui e lo baciò, poi stendendosi di fianco a lui, lo attirò di più a sé, gli sussurrò appena: "Dai…vieni…" e lo portò su di sé: Touya, pur se ancora un po' incerto, riprese a baciarlo, ma ora delicatamente, per non farsi prendere dall'impeto e dall'istinto, e come poco prima aveva fatto Yuki, iniziò a scendere lungo il corpo dell'amato, accarezzandolo con tocchi lievi, baciandolo qua e là ogni tanto, trattandolo come un qualcosa di fragile e prezioso e mettendo tutto sé stesso in quei gesti delicati. Quando arrivò al membro ora morbido del compagno, iniziò ad accarezzarlo con gesti lenti e solo con i polpastrelli, facendolo risvegliare piano piano, assistendo al suo graduale sollevarsi, mentre Yuki provava un piacere dolce, non impetuoso, ma che si allargava in lui man mano, come cerchi concentrici suscitati nell'acqua dal lancio di un sassolino, e che stava raggiungendo lentamente tutte le estremità del suo corpo: erano sensazioni così piacevoli, che non lo facevano gemere, mugolare, ma solo sospirare profondamente di soddisfazione. Poi Touya, quando vide che il sesso era abbastanza teso, decise a sua volta di assaporarlo: mentre accarezzava l'interno delle cosce del suo ragazzo, e questi le schiudeva per lui, sollevando le gambe, piegando le ginocchia e poggiando i piedi sul materasso, iniziò a leccarne leggermnente la punta, stuzzicandolo, sentendolo sobbalzare appena a quel contatto, come in risposta ad esso, quindi ne prese in bocca solo il glande e cominciò, sempre molto piano a lavorarlo, passandovi a volte tutta la lingua, a volte solo la punta, altre volte aumentando un po' la stretta delle labbra, e spostando l'altra mano a sfiorare e massaggiare i testicoli, percependone il graduale ingrossarsi. Ad un tratto sentì in bocca il sapore delle prime gocce di piacere: le leccò subito via, ma capì che era quello il momento in cui iniziare a fare sul serio, se Yuki avesse veramente voluto. Per esserne sicuro, lo raggiunse, gli accarezzò i capelli, facendogli aprire gli occhi, gli baciò la fronte, la punta del naso, il mento, e poi le labbra, e infine gli disse: "Tra poco ci siamo…lo..vuoi ancora?"
Yuki guardandolo fermamente negli occhi, annuì con decisione, senza dire altro, quindi Touya dopo averlo di nuovo baciato tornò alla sua precedente occupazione: si rituffò sul membro del compagno e stavolta riprese a massaggiarlo e succhiarlo con un po' più di vigore, suscitando l'uscita di altre gocce, che subito raccolse con le dita, facendo poi scorrere le stesse lungo il solco che separava i testicoli dall'apertura. Yuki si accorse di essere molto sensibile in quel punto nascosto, e reagì stavolta a quel tocco con un mugolio, che proseguì quando Touya tentò con l'indice l'entrata nel forellino del compagno. Incontrò un po' di resistenza, e gli sembrò naturale, quindi per primo pensò che sarebbe stato meglio lubrificarlo ulteriormente, e poi che Yuki avrebbe dovuto rilassarsi: tornò con una mano a masturbare l'asta del ragazzo, mentre con le dita dell'altra raccolse altre gocce che gli servirono al primo dei due scopi, e quindi a vincere la prima resistenza di quell'apertura, penetrandovi col primo dito, suscitando un lieve sussultare del corpo di Yuki; poi, attirato dal palpitare dell'anello intorno a quel dito che era entrato, vi si tuffò col volto e iniziò a passarvi la lingua, bagnando di saliva lo stesso dito e il punto in cui questo era: Yuki ora gemette più forte, e ancora di piacere: Touya pensò che stava facendo un buon lavoro e che anche lo scopo di farlo rilassare era quasi raggiunto. Continuò a lavorare con la lingua e col dito per un po', finchè tutta la zona interessata dalle lappate non fu completamente bagnata e ben lubrificata, quindi inserì un altro dito, che fu facilmente accolto dal foro ormai abituato all'intrusione, e per far penetrare il terzo e ultimo dito, tornò ad occuparsi del sesso teso e ormai lucido di piacere di Yuki, stavolta prendendolo più a fondo che poteva, sempre delicatamente ma con più decisione, tormentandolo e stuzzicandolo con la lingua, col palato e con la stretta delle labbra, continuando contemporaneamente a muovergli le dita dentro, pronto a cogliere il momento in cui l'apertura si sarebbe ancor più rilassata per permettere l'entrata anche dell'ultimo dito: Yuki stava impazzendo per il godimento, ansimava sempre più pesantemente e si dimenava sotto quella doppia stimolazione, in risposta alle attenzioni di Touya; iniziò a muoversi incontro alla sua bocca, automaticamente molleggiando anche avanti e dietro sulle dita che lo stavano stimolando, finchè riuscì a dire, quasi rantolando: "Ah…ah..To..Toyua…ti…ti prego….di più…ora…mhhhh…"
Touya si staccò dalla sua asta, lo raggiunse e gli baciò le labbra, ma a Yuki non bastò: volle penetrare con la lingua la cavità dell'altro, e Touya glielo concesse, iniziando a lasciarsi un po' più andare anche lui…capì che il momento era vicino, e quindi mentre continuavano a baciarsi, affamati ciascuno della bocca, delle labbra e della lingua dll'altro, aggiunse finalmente il terzo dito, provocando un altro forte gemito di piacere che Yuki riversò nel suo anfratto, staccandosene poi, ma continuando a mordicchiargli le labbra e a sfiorargli la lingua con la propria, inframezzando questi tocchi ora quasi selvaggi con le parole che ogni tanto gli uscivano dalla gola, esprimendo il proprio desiderio: "Adesso..Touya…ti…voglio….pre…mhhh…ah…prendimi…di più…ah…ah.." Ma Touya, mischiando i suoi versi con quelli di Yuki, e pur essendo ora eccitato anche lui fino allo spasimo, fino a sentire quasi dolore, volle ancora aspettare un po', finchè non percepì con le dita con cui lo stava penetrando che ormai era davvero pronto, molto rilassato e ben lubrificato, e che poteva quindi fare il passo successivo, il più importante. Si separò dalle labbra ansanti e ora gonfie di Yuki, si sollevò appena in ginocchio, depose un bacio sulla punta del suo membro, estrasse lentamente le dita dal foro, provocando un lamento stavolta di insoddisfazione dell'altro ragazzo, che sentì un senso di vuoto, e con la stessa mano che aveva preparato Yuki, bagnata della propria saliva e dei liquidi del compagno, lubrificò il proprio sesso turgido, sulla punta e per tutta la lunghezza, quindi tenendolo ben fermo lo puntò sull'apertura, e piano piano, allargandola col pollice e l'indice dell'altra mano, vi si inserì, entrando appena con la punta, sentendosi subito accolto da quella calda e umida cavità. Yuki emise un profondo sospiro di puro piacere: Touya lo aveva davvero ben preparato ed eccitato molto e fatto rilassare ad arte, ed ora non gli stava affatto facendo male, anzi, più lo sentiva avanzare e più percepiva tutti i suoi centri nervosi come impazzire, completamente preso dalle sensazioni di quell'invasione. Touya, man mano che avanzava, lo sentiva sempre più stretto, e questo non fece che provocare un ulteriore indurimento del suo membro in risposta: con le dita non era andato molto in profondità, ma ci avrebbe pensato il suo sesso, quello che ora era la sua arma per portare al godimento entrambi, a completare il lavoro; solo che sentirsi avvolto da tutto quel calore bollente e dalla superficie molle delle pareti di quel canale, gli fece desiderare da matti penetrare con impeto fino in fondo e subito, e dare colpi fino allo sfinimento dei sensi….no, ancora quei pensieri…no, stavolta avrebbe resistito: lo doveva a Yuki, e poi era la loro prima volta, la prima esperienza insieme…doveva essere e rimanere una cosa bella per entrambi; quindi fece forza sul suo istinto, e continuò ad avanzare fino ad entrare tutto, trattenendo il respiro e irrigidendo tutti i muscoli per non lasciarsi andare: una volta giunto fino in fondo si chinò su Yuki, e tentando un sorriso, teso per lo sforzo, delle goccioline di sudore a imperlargli la fronte, accarezzandogli i capelli, un po' a denti stretti gli chiese: "Tu…tutto bene?"
"Mmhh…sì, benissimo, visto? Ora…non preoccuparti più, davvero…lasciati andare…io..sto bene…" rmormorò Yuki con voce affannata allacciandogli le mani dietro la nuca. Touya quindi lo baciò, si rimise in ginocchio e afferrato il ragazzo per le natiche, allargandogliele iniziò a ritrarsi, lasciando dentro solo la punta, per poi riaffondare: con questa prima spinta riuscì ad andare ancora più a fondo e toccò un punto che fece sobbalzare Yuki di piacere: "Ah, Touya….sì…ancora…" Touya fu sorpreso da quanto appena scoperto, quindi di nuovo si ritrasse e di nuovo riaffondò, cercando lo stesso punto di prima, che ritrovò, provocando in Yuki un rauco rantolo di godimento: comprendendo di aver preso la strada giusta, riprese a ritrarsi e riaffondare per più e più volte, mentre sotto di lui Yuki, ansimando, agitandosi, aveva iniziato a muoverglisi incontro, quasi come a volersi impalare su quel sesso che lo stava possedendo, a volerlo sentire sempre più a fondo, sempre di più, ed allargò ancora di più le gambe come se questo potesse permettere a Touya di spingersi ancora più dentro di quello che poteva, e nel frattempo si afferrò il membro con una mano, iniziando a masturbarsi allo stesso ritmo delle spinte di Touya. Questi, che finora era stato attento prima a non fare male al compagno, poi a dargli il massimo piacere, ora che poteva muoversi e agire senza più inibizioni, iniziò ad assaporare tutte le sensazioni che quell'esperienza gli stava dando, e per alcune spinte, anche lui emise gemiti forti e di assoluto piacere, chiudendo gli occhi e gettando indietro la testa, mentre sentiva Yuki spingerlisi incontro, assecondarlo, allargare istintivamente il proprio anello quando si ritraeva e stringerlo quando riaffondava, allo stesso ritmo col quale lo stava penetrando; poi volendo vedere l'espressione del compagno, riaprì gli occhi, e quando notò che si stava toccando, una mano sul sesso, l'altra vicino al volto col palmo rivolto verso l'alto e il viso girato da un lato, la bocca semiaperta e ansante, gli occhi semichiusi, si chinò su di lui, continuando il suo ritmico andare e venire, e tra un gemito e l'altro, riuscì a sussurrargli all'orecchio: "La…ah..ah….scia fare a…ah…me…vuoi?.."
"Mhh…sì…sì...Touya, però..però…più…forte…ah…ancora…più…veloce…ti prego…ah..mhhh…" Touya allora, rimanendo piegato su di lui sostituì la mano di Yuki con la propria e come dettogli dal ragazzo, iniziò a dare colpi più forti e a spingere più a fondo che poteva, creando un sempre più violento oscillare dei loro corpi, mentre allo stesso ritmo e sempre più velocemente pompava il membro ora grosso e duro di Yuki, che intanto gli aveva afferrato le natiche in modo deciso e le stava attirando verso di sé, come per sentirlo meglio, per volerlo ancora di più in sé, nel profondo; intanto Touya continuava con le spinte e con la masturbazione, che divenne sempre più frenetica e impetuosa fino a far giungere Yuki all'apice del godimento e facendolo venire con un roco rantolo copiosamente tra i loro ventri; percepì il seme tiepido schizzarli, e Yuki inarcarsi violentemente verso di lui, contro di lui: sentì anche tutto il suo canale contrarsi e stringersi convulsamente intorno alla propria asta, e capì che anche lui era molto molto vicino al piacere, quindi baciò profondamente Yuki, che gli offrì la propria bocca e accolse la sua lingua che lo invase e possedette con lo stesso furore e ritmo del suo sesso nel suo canale, sesso che nel giro di pochi secondi entrambi, dopo alcune spinte più veloci e violente sentirono pulsare, tendersi e vibrare, per poi liberarsi, mentre Touya affondava ancora più con la sua lingua nel cavo orale dell'altro, scosso da fremiti, ansante, sudato; Yuki, anche lui mezzo sudato, sporco come Touya del proprio seme, percepì tutto il frutto dell'altro invaderlo, e si sentì riempito, ora pienamente appagato e soddisfatto di averlo accolto e avuto in sé, e solo dopo che anche Touya venne, abbandonandosi completamente sul suo ragazzo, si rilassarono entrambi, percependo tra di loro e intorno a loro il calore e l'odore dei loro corpi affaticati e umidi, quello del loro sperma, i loro respiri ancora irregolari che riprendevano il loro normale ritmo, e ritornando al silenzio e alla quiete notturna, dopo il travolgimento dei sensi. Touya riuscì a fatica a riprendersi, e per non pesare su Yuki, si stese su di un fianco, accanto a lui; Yuki seguì il suo movimento e volse il suo sguardo appannato verso di lui, sorridendo dolcemente e accarezzandogli i capelli bagnati, poi mettendosi anche lui di fianco, gli si avvicinò, gli accarezzò una guancia, e gli soffiò sulle labbra: "Grazie…è stato meraviglioso…ti amo…ti amo tantissimo" , quindi gli depositò un leggero bacio sulle labbra, avvicinandosi ancora di più e intrecciando le proprie gambe con le sue. Touya, assecondando quelle manovre, abracciando Yuki rispose mormorando, mezzo assonnato: "Anche per me è stato…bellissimo, non pensavo che…grazie Yuki…grazie davvero, ti amo tantissimo anch'io…" quindi lo strinsè di più a sé, ma non ebbero modo di dire altro perché cadde profondamente addormentato, mentre Yuki rimase a godere di quel tepore e a contemplare l'amante ancora un po' alla luce dei raggi argentei della luna prima di essere raggiunto anche lui dal sonno.