Caro Diario
parte X - a
di Rumiko
<< E' successo!!!! Finalmente è successo!!! Non so cosa dire, come dirlo,
sono felicissimo, ma ho anche la testa un bel po' confusa, e ancora non
riesco a crederci che sia vero, che dopo tanto tempo, tanti dubbi, tante
sofferenze, tanti momenti tristi e tanti altri felici sia accaduto tutto
ciò…Yuki, il mio Yuki…..ok, ok, andiamo per ordine…accidenti , è successo
tutto così all'improvviso, in così poco tempo che…va bene, dunque: ieri
Yuki è di nuovo caduto addormentato, stavolta durante la lezione di
ginnastica, e come capitava sempre in casi del genere sono subito corso da
lui e l'ho preso in braccio, non permettendo a nessun altro di
avvicinarsi; i nostri compagni erano molto preoccupati perché anche loro
avevano notato negli ultimi giorni lo stato in cui era, ma ho detto loro
che ci avrei pensato io e l'ho portato in infermeria perché riposasse.
Poco dopo ha riaperto gli occhi, rendendosi conto di essere di nuovo
svenuto, e mi ha causato un'immensa tristezza quando ha detto che pensava
di stare male, avendo avuto ultimamente tanto sonno: ho creduto che fosse
veramente arrivato al limite, e che fosse giunto il momento di dirgli ciò
che sapevo, ma ancora una volta la Akizuki ci ha interrotto spuntando da
una finestra che dà sul cortile e che era aperta…probabilmente era
appostata nelle vicinanze fin dall'inizio e quello era il suo ulteriore
tentativo di ostacolare i miei piani; ha messo come scusa un test che il
prof di ginnastica stava facendo e il fatto che mi stavano tutti
aspettando, e mi aveva davvero convinto, quando, mentre stavo per andare,
mi sono sentito tirare la maglia: ho avuto un tuffo al cuore. Era Yuki,
che ancora una volta, incosciamente, cercava disperatamente di trattenermi
a sé; ne sono rimasto non so nemmeno io perché molto sorpreso e colpito,
ma quando mi ha chiesto cosa ci fosse, sicuramente volendo sapere cosa gli
stesse accadendo, ho compreso, capito che era finalmente giunto il momento
tanto atteso: mi sono sentito molto emozionato, e felice, perché ormai
sapevo che non gli sarebbe successo più nulla, che non sarebbe più stato
così tanto male, che non avrebbe più sofferto e che non sarebbe svanito
come temevo…e che l'avrei avuto accanto a me per sempre, se anche l'essere
nascosto dentro di lui l'avesse voluto. Mi sono sentito pronto e
determinato come non mai, e in breve mi sono liberato anche una volta per
tutte della Akizuki, che continuava a protestare e a cercare di evitare
ciò che poi sarebbe accaduto: era l'ultima possibilità che aveva per poter
fare qualcosa, ma non gliel'ho permesso; come dicevo ero molto deciso e
alquanto seccato le ho detto di non disturbarmi, e le ho chiuso la
finestra in faccia: cavoli, non se ne poteva proprio più!!!! Tornando ad
occuparmi di Yuki, mi sono seduto accanto a lui, e carezzandogli una
guancia, sorridendogli con tutto l'amore possibile, gli ho finalmente
detto che sapevo che non era umano: per tanto, tanto tempo ho pensato a
questo momento, e l'avevo immaginato come un momento importantissimo,
quasi solenne, che avrebbe cambiato le nostre vite e determinato una volta
per tutte il nostro futuro, spesso avevo anche pensato che sarebbe stata
una dichiarazione difficile, che forse all'ultimo non ce l'avrei fatta e
avrei taciuto, pur se condannando entrambi a continuare a soffrire…e
invece in quell'attimo mi sono sentito leggero, felice, risollevato, come
quasi rinato, ed ero del tutto rapito e meravigliato mentre assistevo alla
sua trasformazione: in breve mi sono ritrovato davanti al suo vero
aspetto, quello splendido essere alato che da molto attendevo di
incontrare, e l'ho potuto ammirare in tutta la sua bellezza: le ali ampie
e candide, con piume soffici e delicate, i suoi lunghi capelli argentati,
gli occhi del colore del cielo più azzurro, e una voce bella, profonda e
soave allo stesso tempo, con la quale mi ha detto di chiamarsi Yue…un nome
bello, dolce ed etereo quanto il suo aspetto. Già lo amavo perché era
comunque parte del mio Yuki e avevo deciso che sarebbe stato così, ma
ritrovarmelo davanti, stare faccia a faccia con lui, poterlo vedere
meglio, osservarlo, ammirarlo, mi ha veramente incantato, stregato, anche
se questo non mi ha impedito di distrarmi da ciò che mi stava dicendo.
Tutte cose che comunque sapevo o avevo capito: che Yuki non voleva nel suo
inconscio farmi sapere chi fosse in realtà, e che non si è mai accorto
nemmeno lui della sua vera natura, e che proprio come avevo pensato il
gesto di poco prima era stato involontario; ha aggiunto poi che per Yuki
sono speciale, volendo dire che sono una persona importante per lui, e
passando al vero motivo per cui eravamo lì, mi ha confermato che al
momento era troppo debole per sostenere due nature in sé. Gli ho così
detto che ero pronto a dargli tutta la mia forza per non far scomparire
Yuki, e che ero disposto anche a non vedere più mia madre, e che era
giusto così, dato che ero l'unico in famiglia a poterla vedere, e infine
gli ho posto le mie condizioni: di proteggere Sakura, visto che da quel
momento in poi non avrei più percepito i pericoli in cui sarebbe incorsa,
e di badare anche a se stesso, visto che se se lui scomparisse, anche Yuki
non ci sarebbe più…concentrato come ero su queste cose, non gli ho chiesto
cosa pensasse lui dei sentimenti di Yuki per me, ma ho avuto l'impressione
che conoscendoli almeno un po' li accettasse, e poi c'è stato un altro
fatto che me ne ha dato la conferma: dopo aver stipulato questa specie di
patto tra noi, lui mi si è avvicinato, mi ha quasi abbracciato e con
delicatezza ha baciato il mio collo, prendendo così tutta la forza che gli
era necessaria; in quell'attimo pur sentendomi molto, molto debole, mi
sono comunque sentito bene a quel contatto, ho percepito la sua
particolare forza magica e un dolce calore avvolgermi, e mentre cadevo nel
sonno abbandonandomi contro di lui, ho sentito la sua mano sfiorarmi
lievemente una guancia e la sua voce ringraziarmi con molta dolcezza…credo
che proprio quella dolcezza sia indice che avesse già da tempo in parte
compreso e accettato ciò che il suo aspetto provvisorio provava nei miei
confronti…è veramente un essere meraviglioso….
Il risveglio, pur se mi ha trovato abbastanza stanco non avendo più ormai
tutta la forza di prima, è stato…è stato…non saprei descriverlo: stupendo,
bellissimo, splendido, magnifico, ma ancora di più di tutto ciò…ero in
camera mia, e avevo accanto a me la persona che amo, Yuki, quella che per
troppo, troppo tempo avevo temuto di perdere, di non avere più al mio
fianco, e che ora invece era lì, ormai fuori pericolo, e mi sorrideva
gentile, come sempre; non riuscivo a crederci, ho perfino dovuto
carezzarlo per sincerarmi che fosse tutto vero, che non fosse scomparso, e
solo sentendo la sua voce e il tocco della sua mano sulla mia mi sono reso
conto che era realmente così, e che lui era ancora con me…mi ha fatto un
po' di tristezza quando mi ha detto di aver capito di non essere umano, e
che quando diventa l'altro perde la coscienza di sé, di sapere ora di
avere solo dei ricordi costruiti, non veri, ma l'ho interrotto facendogli
osservare che però tutto ciò che è successo da quando ci siamo conosciuti,
quello è stato tutto vero, e che non mi importa chi sia, che avrei voluto
averlo sempre vicino, e sorridente, e lui, un po' rassicurato e commosso
mi ha sorriso, stavolta di un sorriso così bello e dolce, che non ho
potuto fare a meno di tirarlo a me, abbracciarlo forte, stretto, e poi
scostandolo appena di nuovo guardarlo negli occhi, e dirgli (sussurrargli)
finalmente che lo amavo, lo avevo sempre amato, e di non preoccuparsi più,
che d'ora in poi saremmo stati sempre insieme, e avremmo superato tutto
insieme, che presto avremmo ritrovato la felicità e la serenità e ci
saremmo costruiti una nostra vita, e tanti altri ricordi da portarci
dietro, e…lui non mi ha lasciato finire, perché all'improvviso mi sono
ritrovato finalmente le sue labbra sulle mie, che mi sfioravano appena, in
un timido primo bacio, per poi staccarsi il solo spazio sufficiente per
mormorare che anche lui mi amava e mi ringraziava per tutto ciò che avevo
fatto…ma quel contatto e quelle parole ormai mi avevano dato alla testa, e
quell'unico lievissimo bacio non mi bastava più: felice e commosso, l'ho
di nuovo tirato a me, con tanto impeto da farlo cadere completamente
disteso su di me e preso il suo delicato viso fra le mie mani ho cercato
ancora quelle labbra che da sempre avevo desiderato, le ho cercate come un
assetato, mentre ad occhi chiusi mi godevo e percepivo ogni minima
sensazione…ad un certo punto, ho pensato di morire, o di essere in
paradiso, non lo sapevo nemmeno io: non avevo voluto forzare le cose, per
non impaurirlo e per evitare di correre troppo, ma Yuki di sua spontanea
volontà, aderendo un po' di più col suo corpo al mio, spingendomisi ancor
più contro, con la sua lingua ha sfiorato la mia bocca, in un invito a
schiuderla per lui…invito che ho subito accolto, ed è stato un bacio
davvero mozzafiato, non violento, non impetuoso, ma dolce, dolcissimo, un
gioco al cercare e al rincorrersi delle nostre lingue, ad esplorare ognuna
l'antro dell'altra, a godere ciascuna del sapore dell'altra, della
consistenza della compagna, mentre le mie mani vagavano sulla sua schiena
e le sue mi accarezzavano incessantemente il volto e il capo, e lui mi si
strusciava impercettibilmente contro, e avevamo come sottofondo solo il
leggero fruscio delle coperte che ci separavano e i nostri respiri sempre
più pesanti e affaticati, per l'imminente avvicinarsi della mancanza di
aria…in effetti poi è stato difficile per entrambi staccarci, e Yuki, che
solo pochi momenti prima era stato così audace, ora era imbarazzatissimo e
compiendo un gesto che ormai gli è caratteristico ha infilato ancora una
volta il suo viso nell'incavo del mio collo, mentre riprendeva fiato e io
gli carezzavo il capo e i suoi soffici capelli. Per allentare la piacevole
tensione, scherzando gli ho detto che non c'era motivo di vergognarsene,
che ci si sarebbe dovuto abituare d'ora in poi, e che cose simili doveva
considerarle naturali adesso, dato che ormai sarebbero state parti di noi,
e l'ho sentito annuire con la testa e rilassare tutto il suo corpo, che
era ancora sul mio. Poi, spostandosi appena, giusto della distanza che gli
permetteva di parlare, mi ha fatto una domanda un po' curiosa per la
situazione in cui eravamo: mi ha chiesto se tenevo ancora il diario che mi
aveva regalato quella volta, e quando gli ho detto di sì, mi ha chiesto, o
più che altro era una domanda che esigeva una conferma, se d'ora in poi ci
saremmo detti tutto, senza più mezze verità, senza mai più celare l'uno
all'altro le cose più importanti, e quando di nuovo gli ho detto di sì, e
gliel'ho promesso, mi sono anche ricordato ciò che avevo scritto tempo fa
su queste stesse pagine: che il giorno in cui avrei trovato la persona a
cui dare tutta la mia vita, con cui condividere tutto, da quel momento
sicuramente avrei trovato ormai inutile tenere un diario, non avendo più
nulla da nascondere a chi più contava nella mia vita. L'ho anche detto a
Yuki, mentre stavamo ancora in quella posizione, abbracciati e rilassati,
dopo essere stati travolti dall'impeto del bacio, e lui mi ha risposto che
in effetti anche per lui era lo stesso, quindi come gesto simbolo della
nostra promessa reciproca di sincerità e fedeltà, abbiamo deciso domani di
scambiarci i diari che abbiamo finora tenuto, e di non scriverne più,
perché d'ora in poi il nostro diario sarà la nostra vita insieme e sarà
scritto dal nostro amore…ora Yuki non c'è, è andato via da poco e
sicuramente anche lui starà scrivendo le ultime righe sul suo diario; io
per quello che mi riguarda concludo qui, dopo un lungo periodo di dubbi,
sospetti, sofferenze, ma anche di momenti comunque belli, felici,
emozionanti, di ricordi che conserverò sempre nella mia mente e nel mio
cuore, e che da domani affiderò alla persona a cui ho deciso di donare me
stesso fin dall'inizio, e che mi ama, e che amerò per sempre. Touya. >>
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" Non saprei proprio da dove iniziare queste che probabilmente saranno le
ultime pagine del mio diario….sono molto emozionato , e felice, e
commosso, perché dal momento in cui terminerò di scrivere queste righe
inizierà una nuova vita per me, anche se in realtà è già iniziata da
qualche ora…in questi ultimi due giorni è accaduto ciò che per tanto ho
desiderato, ciò per cui tanto ho sofferto a volte, e finalmente mi è stata
data, regalata la possibilità di porre termine a tutto il dolore che
finora ho provato, ai dubbi che per troppo mi hanno angosciato, e tutto
grazie alla persona che più amo e che finalmente ora so mi ama, al mio
Touya….è iniziato tutto ieri, quando a ginnastica mi sono di nuovo
addormentato; Touya mi ha portato in infermeria e quando ho ripreso i
sensi, mentre lui cercava di dirmi qualcosa che avevo capito essere
importante, è arrivata per l'ennesima volta l'Akizuki a interromperci,
dicendo che il mio amico doveva tornare a lezione per via di un test che
era in corso, così Touya stava per andare, quando con un gesto che ha
sorpreso anche me perché mi è venuto davvero involontario l'ho trattenuto
per la maglia, come se avessi avuto paura che se lui se ne fosse andato
per me sarebbe stata la fine, come se avessi voluto dirgli (ora l'ho
capito) che lo volevo al mio fianco per sempre e non rischiare di non
vederlo mai più. Touya ha capito e nonostante l'insistenza della Akizuki,
ha deciso di rimanere con me chiudendole in faccia la finestra dalla quale
si era affacciata, poi con un sorriso dolce e affettuoso, accarenzandomi
una guancia, mi ha detto di aver capito che non sono umano, e la cosa mi
ha molto scioccato, ho sentito un violento accelerare del battito del mio
cuore e poi ho perso coscienza di me, ma stavolta ho percepito in me
un'altra presenza, come un altro essere, la consapevolezza che era
qualcosa che mi portavo dentro e che era per questo che ormai non avevo
più la forza di stare in piedi, che mi addormentavo in continuazione, e
che ero arrivato al limite delle mie energie, per quanto tentassi di
andare comunque avanti, di sopravvivere…non so di preciso cosa sia
successo poi, però quando sono tornato in me, avevo accanto Toyua svenuto
e percepivo in me una nuova forza, mi sentivo quasi come rinato, stavo
davvero bene, e ho capito che molto probabilmente era grazie a Touya se mi
ero salvato: mi sono molto impensierito per lui, e mi sono sentito anche
un po' triste, perché ora sembrava che ci fossimo scambiati le parti, ma
non avrei mai voluto vederlo in quello stato: se lo avessi saputo, se me
ne fossi accorto prima, avrei fatto di tutto purchè ciò non accadesse,
purchè Touya non si sacrficasse…ma ho subito scacciato questi pensieri
dalla mia testa, perché ora la cosa più importante era prendersi cura di
lui; quindi per la prima volta da quando ci conosciamo, è toccato a me
riportare a casa lui, pur se con un enorme peso sul cuore e con un grande
senso di colpa che mi ha fatto stare male per tutto il tempo…a casa c'era
Sakura che si è preoccupata moltissimo quando ha visto il fratello in
quelle condizioni, e mi è dispiaciuto molto anche per lei, povera piccola,
però non mi sono potuto trattenere tanto quanto avrei voluto per farle
compagnia in un momento simile, perché sapevo che Touya sarebbe dovuto
andare a lavorare e avevo deciso che almeno questo potevo farlo per lui,
pur se era davvero niente rispetto a quello che lui aveva fatto per me; e
per dare a Sakura un po' di felicità e serenità in una situazione
difficile come quella, ho accettato il suo invito di andare oggi alla
festa che si è tenuta nella sua scuola. Così sono andato e l'ho trovata
che era con Tomoyo, impegnate a fare da cameriere per la gente che era lì;
potendo per un po' liberarsi dal suo impegno siamo andati a fare un giro
per le bancarelle e i vari stand che avevano allestito i ragazzi, finchè
non siamo arrivati in palestra, che avevano trasformato in una volta
puntellata di astri, con delle lampade a fare da stelle: non ho potuto non
pensare subito, come se fosse stato un flash, a quella sera al mare in cui
io e Touya avevamo assistito ad uno spettacolo simile, e di conseguenza a
quanto avrei voluto sapere come stesse in quel momento…quando Sakura mi ha
detto che stava ancora dormendo di nuovo ho sentito un terribile senso di
colpa e una grande tristezza…stavo nuovamente sprofondando in pensieri
simili, che non mi avevano mai abbandonato fin dalla sera prima e
tormentato anche la notte, quando Sakura mi ha fatto tonare in me, e mi
sono deciso a dedicare per il momento tutta la mia attenzione a lei. Era
come se capivo che per lei stava per accadere qualcosa di importante, ed
era più che giusto che io badassi a quanto aveva da drimi e che lo
prendessi seriamente: anche se sapevo che si sarebbe dichiarata mi ha
comunque sorpreso il suo coraggio, e mi ha anche fatto molta tenerezza; mi
ha detto che io le piacevo, e per non farla soffrire troppo con un no
diretto le ho fatto capire che ci sono molte altre persone che le
piacciono, come il suo papà, le ho confermato che avevo capito da tempo i
suoi sentimenti e che mi aveva reso felice, perché mi ha sempre
considerato uno di famiglia, ora che sapevo che in realtà una famiglia non
l'avevo mai avuta. E lei con una semplicità e una maturità che non avrei
mai pensato avesse, mi ha detto che ha capito che la persona a cui voglio
più bene è suo fratello: mi ha molto colpito, e ne sono rimasto davvero
imbarazzato subito, ma poi ho deciso di aprirmi a lei, confermarle il mio
affetto per lui, ma anche esporle i miei dubbi che avevo sui sentimenti di
Touya per me, ma lei, che sembrava saperne molto più di me, mi ha
rassicurato dicendo che anche lui mi voleva bene e aggiungendo poi
sottovoce che per questo ha dato la sua forza a Yue. Io ho fatto finta di
non sentire, ma finalmente ho avuto conferma a ciò che prima avevo solo
immaginato: e così, Touya aveva davvero dato la sua forza all'altro me
stesso, che ora sapevo chiamarsi Yue…e questa era stata la dimostrazione
del suo amore per me…lui mi amava, mi amava…mi sentivo finalmente
risollevato, come liberato da un peso, felicissimo; ma non dimenticandomi
di Sakura, e del fatto che ora dovevo parte della mia felicità anche a
lei, l'ho rassicurata, dicendole che un giorno anche lei avrebbe trovato
qualcuno che le avrebbe voluto bene e a cui lei avrebbe ugualmente voluto
bene: non volevo che soffrisse troppo per l'affetto che mi portava e che
io non avrei mai potuto ricambiare, e non volevo che magari proprio a
causa di questo affetto un giorno non si accorgesse di chi veramente le
avrebbe voluto bene e a chi lei avrebbe voluto bene…sì, sì, ho un po'
intrecciato le parole, ma il senso di ciò che le ho detto era questo,
insomma…
Eravamo ancora lì, quando all'improvviso tutte le lampadine hanno iniziato
ad esplodere l'una dopo l'altra, e subito ho abbracciato Sakura per
proteggerla, però evidentemente non bastava, perché nel giro di pochi
secondi ho sentito Yue prendere il sopravvento su di me, e mi sono
tranquillizzato, al pensiero che da quel momento ci avrebbe pensato lui a
Sakura: non so, come al solito quando mi trasformo, cosa sia successo di
preciso, ma quando sono tornato in me stavamo tutti bene, a parte Sakura
che sembrava un po' stordita perché aveva per un po' perso i sensi, ma
essendosi poi ripresa subito e bene, le nostre preoccupazioni sono
cessate: dico nostre perché c'erano anche Tomoyo e Li con noi, e tutti
insieme poi siamo andati a casa di Sakura, dove finamente avrei rivisto
Touya. Sono subito salito in camera a vederlo, e quando ho sussurrato il
suo nome, lui ha aperto i suoi occhi, mi ha guardato dolcemente e
altrettanto dolcemente mi ha carezzato una guancia, sollevato e felice che
io non fossi scomparso; io ho messo la mia mano sulla sua come ad
assicurarmi che anche lui non fosse sparito, che ci fosse ancora, poi con
grande tristezza per ciò che era successo gli ho detto di aver compreso
che non sono umano, che quando divento l'altro non ricordo nulla e che
quindi i miei ricordi non sono veri…stavo soffrendo enormemente per tutto
quello che avevo passato e che stavo provando, ma Touya con voce dolce e
sguardo rassicurante e affettuoso mi ha fatto notare come tutte le cose
successe dopo che ci siamo conosciute siano tutte vere, e che non gli
importa chi io sia, ma che gli basta che io gli sia sempre vicino e che
gli sorrida; quindi gli ho sorriso commosso mettendoci tutto il mio
affetto e stringendo la sua mano tra le mie, con l'intenzione poi di
dirgli quanto lo amassi, quando lui anticipandomi mi ha tirato a sé, mi ha
sussurrato che mi amava e mi aveva sempre amato, di non preoccuparmi più ,
che d'ora in poi avremmo vissuto e superato tutto insieme, che saremmo
stati felici e che ci saremmo costruiti tanti altri bei ricordi…e avrebbe
continuato a parlare all'infinito di noi due e della nostra vita insieme,
se io non avessi preso l'iniziativa e non lo avessi baciato per primo, pur
se è stato un bacio davvero molto leggero e timido; però non avevo
resistito, era da troppo che lo desideravo, ed ora che ero sicuro dei suoi
sentimenti, era la prima cosa che avevo voluto fare, prima di ogni altra
parola: infatti la mia dichiarazione è venuta solo dopo. Gli ho detto a
fior di labbra che anche io lo amavo, col cuore che mi batteva fortissimo,
e che lo ringraziavo ancora per tutto ciò che aveva fatto per me, ma
stavolta è stato lui a non farmi finire, attirandomi ancora a sé e
baciandomi di nuovo, come se ne avesse un bisogno urgente, irrinunciabile;
mi sono sentito trascinare con una tale forza che perdendo l'equilibrio
gli sono finito completamente addosso, ma che bello sentire di nuovo tutto
il suo corpo stretto a me, e il mio aderire al suo! Durante quel secondo
bacio, ho sentito con tutto me stesso che non mi bastava, che volevo di
più, e con un altro dei miei gesti azzardati, gli ho appena sfiorato le
labbra con la mia lingua, come una richiesta a farmi entrare, e sono stato
esaudito…finalmente le nostre lingue si sono dolcemente incontrate,
scontrate, cercate, allontanate e inseguite, esplorandosi, assaggiandosi
l'una con l'altra, mentre io cercavo di spingermi ancora di più contro di
lui come se volessi immergermi in quel corpo tanto amato, tanto
desiderato, fondermi con esso, e lui mi carezzava incessantemente la
schiena, ripetendo così lo stesso gesto che io stavo facendo passando le
dita fra i suoi capelli e lungo il suo collo, che mi fa impazzire, e nel
quale, ormai ho capito, mi piace da morire trovare rifugio, come in
effetti poi ho fatto dopo che ci siamo separati per riprendere fiato. Ero
molto imbarazzato, ma Touya un po' con tono di scherzo e un po' per farmi
rilassare mi ha detto che non dovevo vergognarmi, che d'ora in poi mi
sarei dovuto abituare a cose del genere, che sarebbero ormai state parti
di noi…era proprio vero che avevo bisogno di rilassarmi dopo quei nostri
primi baci e tutte le emozioni che mi avevano travolto e le incredibili
sensazioni che avevo provato; e le parole di Touya mi hanno aiutato in
effetti, così mi sono ancora di più abbandonato contro di lui, però
pensando a ciò che sarebbe stato di noi, che tipo di rapporto avremmo
avuto, se sarebbe stato da quel momento in poi un rapporto sincero, gli ho
chiesto dopo pochi attimi mormorando sulla sua pelle se tenesse ancora il
diario che quella volta gli avevo regalato, e quando mi ha risposto di sì,
gli ho chiesto ancora se d'ora in poi invece ci saremmo detti tutto,
almeno tutto ciò che sarebbe stato importante per noi e per la nostra vita
insieme, e quando lui non solo mi ha detto di sì, ma me l'ha promesso, ha
anche aggiunto che riguardo al diario, ha pensato da sempre che quando
avesse trovato la persona con cui condividere la sua vita e tutto di essa,
avrebbe considerato inutile tenerne uno: io non ci avevo mai riflettuto,
ma poi ho considerato che in effetti la cosa poteva valere anche per me, e
non era in fondo del tutto sbagliata; così abbiamo deciso che domani, come
un altro ulteriore passo del nostro amore e della nostra nuova vita
insieme, come a significare il nostro reciproco rispetto e fedeltà , ci
scambieremo i diari tenuti finora e li affideremo ciascuno all'altro, allo
stesso modo in cui oggi per la prima volta abbiamo messo la nostra vita
l'uno nelle mani dell'altro: ecco perché dicevo che queste sarebbero state
le ultime pagine, e credo proprio di essere giunto alla fine; non riesco
però a trovare un modo per concludere, perché in realtà questa non mi
sembra una fine ma solo un momento della mia esistenza che fa da
passaggio, da cambiamento, e mi condurrà da una vita finora forse un po'
troppo sofferta, pur se con qualche sprazzo di serenità, ad un'altra in
cui invece so che troverò la completa felicità, perché sarà con la persona
che amo e ho sempre amato, più di chiunque e al di sopra di ogni cosa, che
so che mi ama, che ha dato tutto se stesso per me e ha sacrificato parte
del suo essere…e dato che molto probabilmente questa persona leggerà
queste righe, voglio chiudere dicendole (dicendoti) ancora una volta:
grazie, grazie, grazie Touya, con tutto il mio cuore e il mio profondo
amore; ti amo, ti amo davvero tantissimo. Yuki. "
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Quel giorno Touya si svegliò particolarmente assonnato e con la testa un
po' pesante: era da qualche tempo che si sentiva così, ma aveva saputo,
fin dal momento in cui aveva deciso di dare la sua forza a Yue, che d'ora
in poi sarebbe sempre stato così, e comunque la cosa non gli pesava
affatto: lo aveva voluto lui, e per il suo amore, per Yuki, per non farlo
sparire. Comunque la stanchezza non gli impedì di stuzzicare come quasi
tutte le mattine la sorella, strappandole il giornale di mano, anche se
poi non riuscì a rispondere al calcio che la stessa Sakura gli mollò allo
stinco nel giro di pochi secondi. La ragazzina sapeva cosa legava Touya a
Yukito, e ora, non vedendo il fratello reagire come di solito avrebbe
fatto, provava una profonda tenerezza per l'amore che legava i due ragazzi
e per il grande gesto che sapeva Touya aveva fatto per Yukito; ripensando
proprio a quest'ultimo, più tardi, mentre andava a scuola le venne in
mente che dal giorno in cui lei gli aveva confessato i suoi sentimenti non
lo aveva più visto, e che se lo avesse incontrato ora, sarebbe stato
comunque diverso da prima…
Quanto a Touya e lo stesso Yukito invece, come si erano promessi, il
giorno dopo la loro dichiarazione si erano scambiati i diari: Touya era
andato da Yuki, ed erano stati tutto il pomeriggio insieme, come se fosse
stato uno di quei pomeriggi in cui erano ancora amici: Yuki soprattutto
sembrava ancora molto timido e imbarazzato circa il loro rapporto, e Touya
non voleva fare nulla per forzare le cose, per affrettare i tempi. Dopo
alcune ore di studio, decisero di riposarsi e fare uno spuntino; Yuki
insisté per preparare tutto lui, perché non voleva che Touya ora si
stancasse troppo: aveva notato il cambiamento nel suo ragazzo dal giorno
in cui gli aveva dato tutta la sua forza, e la cosa lo faceva a volte
ancora sentire tremendamente in colpa, nonostante sapeva che Touya lo
aveva fatto di sua volontà, e per il grande amore che gli portava. Così,
lottando ancora una volta dentro di sé per scacciare questi pensieri andò
in cucina, mentre Touya lo osservava dal divano darsi da fare: anche ora,
vedere Yuki che era ancora lì, che non era sparito, come tante, troppe
volte aveva temuto, e sapere che ormai ci sarebbe sempre stato, che lo
amava ed era ricambiato, gli fece sorgere un profondo sentimento di
commozione, e la voglia terribile di stringerlo ancora a sé, di dirgli di
nuovo e ancora che lo amava tantissimo e che non lo avrebbe mai lasciato,
dopo il rischio angosciante che aveva corso di perderlo…d'improvviso
quindi, preso del tutto da queste emozioni, che premevano dentro di lui
per essere liberate, si alzò velocemente, e raggiunse il suo ragazzo, lo
abbracciò da dietro e senza dire nulla iniziò a baciargli il collo, per
passare nella zona sensibile dietro l'orecchio, provocando un leggero
incarcarsi del capo di Yuki, e poi alla mascella, arrivando infine alla
bocca, che gemendo si aprì per lui, e stavolta non fu come il bacio della
sera prima, lento e dolce, ma fu un bacio estremamente passionale, un vero
e proprio scontro tra le loro lingue, una gara quasi per il predominio,
mentre i respiri erano sempre più pesanti e le mani di Touya che
spaziavano desiderose su tutto il corpo di Yuki, e il suo inguine che
spingeva contro il bacino del suo ragazzo provocavano scosse come di
elettricità e gemiti soffocati in entrambi. Yuki si girò nell'abbraccio,
staccandosi solo per un attimo da quel bacio che a momenti lo aveva fatto
svenire, circondò con le braccia il collo di Touya, e leccandogli e
succhiandogli delicatamente prima il labbro superiore e poi quello
inferiore chiese un altro bacio: naturalmente Touya non glielo negò, e si
strinse ancora di più a lui, stavolta facendo aderire ogni centimetro del
suo corpo a quello del compagno, spaziando senza sosta con le sue mani
sulla sua schiena, mentre Yuki faceva altrettanto, scendendo sempre più
verso il fondoschiena del ragazzo. Al momento di riprendere fiato, si
staccarono ma non smisero con le carezze, e Touya riprese a baciarlo sul
collo, sotto l'orecchio, glielo leccò appena con la punta della lingua e
Yuki sembrò gradire, visto che gemette un po' più forte e protese di nuovo
il collo indietro per lasciare più pelle libera al compagno. Touya,
continuando con quell'operazione iniziò a spostarsi, tenendo sempre
stretto a sé Yuki, finchè non giunsero al divano e lì, staccandosi
leggermente dal suo ragazzo, ve lo fece sedere e si mise a cavalcioni su
di lui. Ripresero a baciarsi, con la stessa irruenza di prima, se non di
più, visto che ora quasi tutto il peso di Touya era su Yuki, e questo
aveva fatto di molto aumentare il contatto tra i loro corpi…ormai gemevano
entrambi mentre si muovevano uno contro l'altro, e soprattutto Touya stava
veramente andando fuori di sé…con una spinta più forte mandò a sbattere i
loro basso ventri, cosa che li fece staccare dal loro bacio per urlare
quasi, uno nella bocca dell'altro: quella specie di scontro li aveva resi
coscienti del reciproco desiderio. Passò solo un attimo in cui si
guardarono con intensità negli occhi e in cui riuscirono a riprendere un
po' di fiato, pur restando sempre vicinissimi, le loro labbra quasi a
sfiorarsi e a mescolare i loro respiri ansanti, poi ancora Touya dette
un'altra spinta, e altre ancora, prendendo contemporaneamente di nuovo
possesso della bocca di Yuki e soffocando in essa i loro mugolii. Ma al
ragazzo questo non bastava: più si muoveva su di Yuki e più sentiva di
volere qualcos'altro, di desiderare di approfondire ulteriormente quel
contatto, quell'incontro tra i loro corpi…quindi, lasciando per un altro
attimo le labbra ormai rosse di baci di Yuki, e smettendo anche di
strofinarglisi contro, riprese a baciarlo sul collo e stavolta iniziò
anche a slacciargli i bottoni della camicia, baciando e leccando man mano
la pelle che scopriva. Yuki chiuse gli occhi, un po' come aveva sempre
fatto in condizioni in cui si sentiva imbarazzato, ma stavolta era anche
per godersi tutte le sensazioni che quel trattamento gli procurava, pur se
cercava di trattenersi dal fare uscire dalla sua gola tutto il piacere che
provava, ma la lingua e la bocca di Touya, sul suo collo prima, sulla
pelle della clavicola poi e sul suo petto dopo ancora lo stavano facendo
impazzire, finchè il suo ragazzo, attirato da dei rosei capezzoli ormai
induriti, non decise di assaggiare anche quelli, prima leccandoli, poi
baciandoli e infine mordicchiandoli, prima uno poi l'altro, mentre si
occupava dell'altro stringendolo tra le punte delle dita: fu a quel punto
che Yuki emanò un verso roco di estremo piacere e buttando indietro la
testa si inarcò e si protese tutto verso quella bocca e quelle dita,
carezzando leggermente con una mano in segno di apprezzamento i capelli di
Touya, aumentando gli ansimi e accelerando il respiro e il battito del suo
cuore, che Touya percepì perfettamente: staccandosi da quel petto che gli
si era così offerto, lo baciò lievemente proprio nel punto dove era
l'organo vitale, e fermatosi un attimo, rimase a guardare lo spettacolo
che gli si presentava davanti: non aveva mai visto Yuki così sensuale, e
desiderabile…ma fu solo un attimo davvero, perché riprese subito a
dedicarsi al corpo del compagno: ormai mancava solo un bottone; slacciò
anche quello e scoprì l'ombelico: subito vi tuffò la lingua, carezzando
con una mano un fianco di Yuki sotto la camicia e appoggiando l'altra
sull'inguine del ragazzo, suscitando un altro tendersi di Yuki verso di
lui e percependo anche la reazione del suo membro. Continuando a lavorare
ancora sull'ombelico, iniziò anche a premere e a muovere con più decisione
la mano nel punto in cui era, godendosi i versi che ormai Yuki riusciva
sempre più a stento a trattenere, e la carezza delle dita del ragazzo sul
suo capo, eccitandosi anche lui da impazzire. Quando si ritenne
soddisfatto del proprio lavoro, rifece con bocca e lingua tutto il
percorso di prima, ma abbastanza velocemente, e si rimise a cavalcioni su
Yuki, che intanto aveva smesso di gemere e stava recuperando un po' di
aria, ad occhi semichiusi e bocca semiaperta, senza lasciare però per un
momento lo sguardo della persona che lo stava portando in paradiso. Touya,
non resistendo a quella bocca schiusa, sospirandovi a ridosso, ne
mordicchiò sensualmente prima il labbro inferiore e poi quello superiore,
e mormorando, carezzandogli dolcemente il capo, gli chiese:
"Tutto bene?"
"Sì" rispose quasi impercettibilmente Yuki, però stavolta abbracciandolo e
affondando il viso nel collo del suo ragazzo. Touya in risposta fece
sfregare, ma lievemente stavolta, i loro membri tesi attraverso la stoffa,
e gli sussurrò nell'orecchio, provocandogli brividi per tutta la schiena:
"Lo…senti?" Yuki annuì appena, quindi Touya riprese:
"Vorresti…continuare?" Yuki si strinse ancora di più contro di lui,
sospirò, poi di nuovo annuì solo col capo, ma in modo deciso. Touya per
rassicurarlo gli accarezzò di nuovo il capo e gli disse:
"Andrà tutto bene…andremo piano, senza fretta, passo per passo…ti amo…non
preoccuparti…va bene?" e Yuki non dicendo nulla nemmeno stavolta, come a
confermare baciò quel collo che tanto adorava, il suo rifugio in tante,
tante occasioni in cui erano stati insieme.
Touya quindi si sollevò leggermente da lui, poi iniziò a slacciarsi i
pantaloni, lentamente, e mentre era impegnato nell'operazione, non si
accorse dello sguardo di Yuki su di lui, stregato da quella visione:
d'improvviso, proprio a Yuki venne in mente che fino a quel momento aveva
solo subito le attenzioni del suo ragazzo e fatto veramente poco per
partecipare, quindi ormai desideroso anche lui di dare un po' di piacere
alla persona che amava, lo interruppe, attirandolo di nuovo a sé in un
abbraccio….
"Ehi, ma…" disse Touya sorpreso dal gesto: forse Yuki ci aveva ripensato,
invece lo sentì sussurrare: "Lascia fare a me…"
Quindi Touya si rimise seduto sulle gambe di Yuki, mentre questi scopriva
a sua volta il petto del suo compagno, dedicandogli le stesse attenzioni
che prima aveva ricevuto, baciando, leccando e mordicchiando tutta la
pelle che poteva, assaggiando per la prima volta il sapore di quel corpo
che amava così tanto, carezzandolo senza sosta, come se avesse cento mani,
volendolo esplorare tutto, almeno per quella parte che era scoperta,
mentre Touya, che per la prima volta sentiva direttamente sulla pelle nuda
le delicate mani del suo ragazzo, la sua bocca, la sua lingua, a occhi
chiusi, con i pantaloni slacciati dai quali si intravedevano i boxer
gonfi, le mani apoggiate sullo schienale del divano, poco sopra le spalle
di Yuki, gli si muoveva incontro, facendo di nuovo scontrare le loro
erezioni, e ancora per più volte, gemendo, mugolando, finchè ad un certo
punto, chinandosi sull'orecchio del suo ragazzo, sfiorandolo con la
lingua, ansimando, con voce roca e che tradiva una certa urgenza disse: "Yuki…non…non
resito più..."
A Yuki quello sembrò un segnale, quindi tornò ad abbandonarsi contro il
divano, pronto per qualsiasi cosa il suo amato avesse in mente. Touya,
infilando le mani sotto la camicia del compagno, accarezzò leggermente i
fianchi nudi di Yuki, in movimenti lenti e che scesero sempre più, fino a
riunire le dita di entrambe le mani sulla patta dei pantaloni del ragazzo,
e iniziando ad aprirla. Yuki sussultando emanò un altro dei suoi versi,
che attirò la bocca di Touya sulla sua, e lo baciò riempendolo con la
propria lingua, succhiandogli la sua, esplorando ogni angolo di quel cavo
che ormai conosceva bene, mentre portava a termine l'operazione; fatto
questo, pose fine anche al bacio e tornò per un momento a dedicarsi al
proprio corpo: c'era qualcosa là sotto che da troppi minuti chiedeva di
essere liberato. Quindi abbassò il giusto necessario i suoi pantaloni
prima e i boxer poi, anche se con un po' di fatica: il suo membro ormai
eccitato e troppo teso si impigliava nella stoffa; ma riuscì a farlo
uscire e svettò in tutta la sua bellezza, lasciando intravedere anche i
testicoli, anch'essi tesi e gonfi: Yuki si sentì arrossire dalla testa ai
piedi, ma era anche affascinato da ciò che vedeva, però non osava fare
ancora nulla: pur volendolo e desiderandolo era troppo imbarazzato, tanto
che rimase del tutto bloccato, incapace perfino di ripetere il gesto del
suo ragazzo e scoprirsi anche lui. Touya capì cosa dovesse provare Yuki,
quindi riavvicinandosi a lui, lasciando fra loro lo spazio che gli
serviva, riprese a baciarlo, ora più dolcemente, come a blandirlo e
convincerlo a lasciarsi piano piano andare, come a distrarlo dalle sue
mani, che stavano di nuovo abbassando un paio di pantaloni, e scoprendo un
membro, stavolta non suo: fu così che Yuki senza accorgersene quasi, preso
come era stato dal bacio di Touya sentì che anche il proprio sesso era
stato fatto uscire dai suoi boxer. Ormai Touya aveva via libera, quindi
stringendosi di nuovo a Yuki, cercò intenzionalmente il contatto tra i
loro due membri, e quando questo avvenne furono sensazioni indescrivibili
per entrambi, sentirono una violenta scossa percorrerli, percepirono l'uno
il calore dell'altro, gettarono entrambi il capo all'indietro inarcandosi
ma ciascuno incontro all'altro, emisero insieme gemiti rochi, e bassi, e
sensuali, mentre iniziavano a muoversi uno sull'altro, con spinte lente,
profonde e decise, facendo scorrere e scivolare tra di loro le pelli
sensibili delle loro erezioni, ansimando, finchè ad un tratto, nell'impeto
di una spinta più forte i loro sessi persero il contatto. Touya ritornando
per pochi secondi in sé, riaprì gli occhi e ritrovò lo sguardo ora
annebbiato di passione di Yuki, di nuovo rivide le sue labbra socchiuse e
ansanti, e di nuovo quelle labbra lo attirarono, mentre riprendeva a
spingersi contro di lui; ma stavolta per mantenere il contatto fece
scendere una mano ad afferrare insieme i due sessi, e fece scorrere
l'altra sulla schiena di Yuki, sulla sua pelle: ancora una volta
mugolarono soffocando i loro lamenti di godimento nelle bocche unite…per
Yuki era la prima volta che qualcuno lo toccava in quel modo e soprattutto
in quel punto, e questo, insieme al fatto che su di sé sentiva anche
l'erezione tesa dell'altro, gli stava facendo perdere la ragione…per Touya
ugualmente era la prima volta che sperimentava un contatto del genere e
avere il membro del suo amato in mano, unito al proprio, sentirne la
consistenza, inisieme a quella del proprio, dovute entrambe al piacere, al
desiderio che stavano provando, lo portò a lasciarsi completamente andare
all'istinto. Continuando a baciare Yuki, ora a violentare quasi quella
bocca, ad allontanarsene appena ogni tanto per poi tornare a leccarne le
labbra e a invaderla di nuovo come un affamato, iniziò a far scorrere la
sua mano sui loro sessi, che già avevano il glande scoperto e iniziavano
ad imperlarsi di goccioline di piacere…pur concentrato nell'operazione di
assalto alla bocca e alle labbra di Yuki, Touya se ne accorse, e per
faclilitare lo scendere e il salire della mano sulle loro erezioni, pensò
di andare ad attingere proprio a quelle prime gocce, quindi passò il
pollice sulla punta di ciascuna delle loro virlità più volte, avanti e
indietro, per poi farlo scivolare tra i loro membri e intorno ad essi,
lubrificandoli per bene: Yuki al primo tocco di quel dito sulla parte al
momento più sensibile di tutte, afferrò Touya per i capelli (era la prima
volta che compiva un gesto così deciso) e lo staccò da sé per emettere un
gemito più forte degli altri, e anche per riprendere un po' di quell'aria
che Touya gli aveva rubato. Touya comprese e lasciò stare per un po' la
bocca del compagno, iniziando a leccare, baciare e mordicchiare la pelle
del collo e sopra la clavicola, portando l'altra mano sulla nuca di Yuki,
e approfittando dello spazio che questi sembrava volergli dare,
offrendoglisi il più possibile; ma il ragazzo continuava anche il
massaggio sui loro sessi, ora reso molto più agevole dalla lubrificazione,
e che quindi si faceva sempre più veloce, aumentando man mano anche la
stretta della sua mano che andava e veniva. Anche Yuki non era comunque
rimasto fermo: pur godendosi il trattamento riservato al proprio membro e
al proprio collo, gettato ancora indietro, e continuando a gemere e
mugolare, aveva iniziato a muoversi contro quella mano e contro l'altra
erezione, e stava accarezzando, sotto la camicia, la schiena di Touya,
percependone tutti i muscoli muoversi, tesi e guizzanti, fino a giungere
alle natiche del compagno, che prese a massaggiare, stringere e attirare
di più verso di sé; poi portò una mano davanti, sopra quella di Touya che
stava ancora lavorando, ormai umida del loro liquido, così come lo erano i
loro organi. Per un po' le due mani, ora unite anch'esse, continuarono
insieme quell'operazione, poi Touya lasciò che fosse solo Yuki a portarla
avanti: sentire ancora una volta il tocco delle dita lievi e sottili del
suo ragazzo adesso sulla sua asta bollente, gli provocò altre fortissime
sensazioni, delle intense fitte di godimento che lo portarono a spingere
più forte contro quella mano, contro l'altro membro e contro tutto il
corpo di Yuki: lo abbracciò forte, avvolgendo le proprie braccia al suo
collo, aderendo completamente a lui, petto contro petto, ventre contro
ventre, gemendo nel suo orecchio e contorcendosi, premendo più che poteva
su di lui, strusciandoglisi addosso, e ancora emettendo rochi e profondi
versi con la bocca socchiusa, e la lingua che ogni tanto stuzzicava il
lobo di Yuki, mentre questi continuava ad andare su e giù con la propria
mano, a tratti pù lentamente, a tratti più velocemente, come a provocarlo
o a voler far soffrire entrambi nell'attesa di giungere all'apice del
piacere…e proprio Touya che ad un tratto davvero sentì di non poterne più,
gli sussussurrò: "Yuki…..mmhhh…ti prego, stringi di più….ah,
così…ecco…ora…ora…più veloce…non…non ce la faccio più…"
Yuki, che già aveva stretto un po' di più, ubbidì anche all'altra
richiesta di Touya e accelerò il ritmo della mano sulle loro erezioni:
questo portò anche lui a una maggiore eccitazione, gli fece percepire il
contemporaneo ulteriore ingrossarsi, pulsare e tendersi dei loro sessi, e
appena con un fil di voce riuscì a chiedere: "Co…così va…ah..bene?" e
Touya che altrettanto a stento riusciva a parlare, ancora immerso
nell'abbraccio del compagno, continuando a spingere e premere contro di
lui rispose: "Sì…sì, dai, ancora…credo…credo che ci siamo…lo sento…"
"Anch'io Touya, ah…..anch'io….mhh…ti amo…ti ah…ah…"
"Shhh, tra…tranquillo, ti amo tantissimo anch'io…sì…sì…ancora un attimo,
ancora più forte, Yuki, ti prego..oh…oh!!!!" e così Touya dando un'ultima
violenta spinta venne, quasi urlando, in un getto improvviso, staccandosi
da Yuki, buttando la testa indietro, gli occhi chiusi, e inarcando tutta
la schiena, mentre anche Yuki veniva, emettendo però solo un basso e roco
'Mhhhh...' di piacere: il loro seme si riversò sui loro petti, lasciati
scoperti dalle camicie slacciate e ormai mezzo stropicciate: parte di esso
raggiunse anche il mento di Yuki, che Touya, tornando a chinarsi su di
lui, ripulì passandovi la lingua e assaggiando i loro sapori mescolati,
per poi continuare a leccare tutti i punti del petto di Yuki in cui in cui
il frutto del loro piacere si era sparso, unendosi a un velo di sudore.
Infine portò alla bocca anche le dita del suo ragazzo e le pulì una ad
una: Yuki stava pensando che il suo compagno era davvero insaziabile di
loro due, del loro piacere, del loro gusto ora mischiato, mentre subiva
quelle attenzioni e tornava a far scorrere le sue dita fra i capelli ora
quasi umidi dell'altro, quando Touya, finite le operazioni in cui era
stato occupato, prima lo baciò profondamente, condividendo con lui tutti i
loro sapori, poi si abbandonò esausto sul corpo del giovane, il capo su
una spalla di Yuki, emettendo un sospiro di soddisfazione e cadendo quasi
improvvisamente nel sonno. Yuki capì che era per la spossatezza delle
forti emozioni provate, e pensò che probabilmente se Touya non gli avesse
dato la sua forza sarebbe potuto andare avanti ancora per un bel po', così
'affamato' come aveva scoperto che era: il pensiero un po' lo fece
sorridere, ma un po' tornò anche a renderlo triste…comunque non voleva
pensarci più di tanto per il momento e per qualche minuto si crogiolò
ancora nel calore dei loro corpi vicini, tornando a carezzare lentamente
la schiena e il capo del suo ragazzo, insieme al quale proprio pochi
attimi prima aveva vissuto, condiviso, goduto quella loro prima
esperienza.
Come Touya, anche lui si assopì, ma solo per poco: al risveglio,
lentamente riuscì a staccare da lui il corpo del compagno e ad adagiarlo
sul divano; si rimise a posto gli abiti, e poi passò ad occuparsi di Touya.
Andò in bagno e preso un asciugamano, delicatamente lo ripulì e lo
rivestì, quindi lo coprì con una leggera coperta (dopo tutto era estate, e
quasi non ve ne sarebbe stato bisogno), gli posò un leggero bacio sulle
labbra e andò a preparare la merenda, che era stata ritardata
dall'attività in cui erano stati impegnati per parecchi minuti. Tornato in
salotto, appoggiato il vassoio con bibite e roba da mangiare sul tavolo
basso, si mise seduto su una poltrona che faceva angolo col divano a
vegliare e ad aspettare il risveglio del suo amato. Mentre era lì, gli
venne in mente che ancora non si erano scambiati i diari, quindi, per
evitare di dimenticarsene, corse in camera a prendere il suo: quando
rientrò, Touya aveva già aperto gli occhi, anche se appariva ancora
piuttosto assonnato. Yuki gli sorrise affettuosamente, e chinatosi su di
lui, e baciatolo con dolcezza gli chiese quasi sottovoce: "Tutto bene?"
Touya gli carezzò i capelli, gli sorrise e annuì, dicendo poi: "E…tu?"
chiaramente alludendo all'esperienza di circa un'ora prima. Yuki capì a
cosa si riferiva, arrossì, ma poi rispose: "Sì…e…grazie…" e interruppe
ogni discorso baciandolo di nuovo, ancora troppo imbarazzato per
continuare a parlare di ciò che avevano fatto. Touya comprese la sua
timidezza, quindi anche lui non continuò con quell'argomento, girò lo
sguardo intorno, e oltre la merenda sul tavolo, vide anche quello che
teneva in mano Yuki, quindi gli chiese: "E' il tuo diario, vero?"
"Sì, dato che avevamo deciso di scambiarceli, sono andato a prenderlo, per
non dimenticarmene, dopo che…dopo…" Probabilmente voleva dire: dopo ciò
che abbiamo fatto, ma proprio non riusciva, quindi Touya lo interruppe, e
disse: "Sì, anche io ce l'ho, è nella mia borsa" e poi, poggiando una mano
sulla nuca dell'altro e attirandolo a sé per un altro bacio, concluse a
fior di labbra, e sorridendogli : "Ce li scambieremo dopo, ora ho davvero
fame, che ne dici di rimpinzarci un po' con tutte le buone cose che hai
preparato?"
E fu così che conclusero quel pomeriggio insieme: con una abbondante
merenda e lo scambio dei loro diari, suggellando quel gesto simbolico del
loro amore con un altro dolce bacio.
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