Caro Diario
parte IX
di Rumiko
CARO
DIARIO
Nona parte
<< Oggi ho preso uno spavento terribile: essendo il 14 marzo, il White
Day, Yuki mi aveva detto che sarebbe venuto nel pomeriggio a casa mia per
dare il suo regalo di ringraziamento per il cioccolato di San Valentino a
Sakura, ma non vedendolo arrivare e non avendo risposto al telefono quando
l'ho chiamato, sono andato a casa sua. Appena arrivato, non ricevendo
nessuna risposta alla mia voce che lo cercava, mi sono chiesto dove fosse:
mi sembrava strano, sapevo che non aveva altri impegni…però poi l'ho visto
dietro un cespuglio, addormentato, e mi sono molto impaurito; pensavo di
essere arrivato troppo tardi e che lui stesse davvero male, sono subito
corso verso di lui e mi sono inginocchiato accanto a lui e quando ha
riaperto gli occhi per un attimo mi sono tranquillizzato, ma veramente per
poco, perché dopo aver scambiato appena due parole, è caduto di nuovo
addormentato, stavolta tra le mie braccia, e per la prima volta l'ho visto
chiaramente diventare più trasparente, come se iniziasse a svanire, come
da tanto tempo ormai temo, e sono stato colto da terrore vero e proprio:
prima ero cosciente che un evento del genere si sarebbe verificato prima o
poi, ma era ancora come se fosse tutto nella mia mente, una mia
immaginazione, mentre oggi mi sono realmente reso conto che è un rischio
concreto, che davvero da un momento all'altro un giorno potrei non averlo
più con me, non vederlo mai più, non avere più la possibilità di godere
dei suoi sorrisi, della sua vicinanza, dei suoi affettuosi gesti nei miei
confronti, dei suoi abbracci, né avrei più occasioni di vivere con lui
tanti altri meravigliosi attimi, e tanto meno l'opportunità di rivelargli
i miei sentimenti. L'ho stretto a me disperatamente e ho pregato e
desiderato che si accorgesse presto di chi è in realtà, perché se non ne è
cosciente lui prima di tutti, non potrà salvarsi e far sì che io poi lo
aiuti…passato il momento di panico, l'ho preso su, cercando di non pensare
a quanto mi sembrasse molto più leggero e fragile rispetto al solito, e,
dentro casa, l'ho adagiato sul divano restandogli accanto fino al
risveglio: a dire il vero, per fortuna non ha dormito molto, e sembrava
stare bene. Mi ha chiesto scusa per prima e sorriso come fa sempre, e io
ho dovuto fare un grande sforzo per sorridere anche io e non badare alla
stretta al cuore che ho avuto nel vedere quella sua espressione a cui
ormai sono troppo abituato e che invece potrebbe venire a mancarmi senza
che possa fare nulla: nonostante abbia deciso ormai da molto che non
permetterò ad ogni costo che ciò accada, certe volte mi è davvero, davvero
difficile pensare che tutto finisca bene…no, no, devo sperare, e credere
fino in fondo, fino all'ultimo, che la cosa si risolverà per il meglio,
per me, per lui, e per tutti gli altri che mi sono cari…
Dopo il risveglio, dato che non era ancora troppo tardi, Yuki è voluto
venire lo stesso a casa mia a dare il suo regalo a Sakura, che ne è stata
felicissima: le ha regalato un orologio davvero molto carino, e le è
piaciuto moltissimo. Dopo, prima di riaccompagnarlo a casa ho insistito
per restare a dormire da lui, ed ora eccomi qui, nella sua camera con le
mie cose e anche il mio diario, a buttare giù queste righe, mentre lui nel
suo letto già dorme da un pezzo: quello che è successo oggi mi ha molto
scosso, credo che lo veglierò fino a domattina e non lo lascerò un
momento, anche se vorrà dire non chiudere occhio, ma so che proprio non ci
riuscirò, almeno non stanotte. >>
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<< Yuki continua a non stare affatto bene, e ultimamente ha iniziato a
dormire anche durante le lezioni, e oggi addirittura si è addormentato
mentre tornavamo da scuola: avendo previsto che sarebbe prima o poi
accaduta anche una cosa del genere, anche per il fatto che lo vedevo
sempre più debole e
stanco, ho evitato da qualche giorno in qua di prendere la bici, pensando
che se avesse perso i sensi durante il tragitto si sarebbe potuto fare
male molto seriamente, e a lui ho detto che si è rotta e per un po' non la
potremo più usare; mi spiace molto farlo andare a piedi, soprattutto ora
che quasi dorme tutto il giorno ed è sempre più stanco, ma è comunque meno
pericoloso. Ho accennato ad oggi: non appena mi sono accorto che stava
cadendo, mi sono subito precipitato a sorreggerlo e sono riuscito a
portarlo a casa mia: ero di nuovo molto turbato, ma anche Sakura si è
molto spaventata, anche perché penso che oltre a Yuki voglia anche molto
bene all'altro suo aspetto, ed è preoccupata per entrambi. Per distrarla
le ho detto che avremmo fatto meglio ad andare a preparare qualcosa per
Yuki, immaginando la fame che avrebbe avuto al risveglio, e mentre
eravamo ai fornelli, sono riuscito a tranquillizzarla veramente per poco,
visto che quasi subito mi ha chiesto se stesse bene; io ho cercato di non
sembrare troppo allarmato, anche se dentro quasi mi sentivo morire, ma
allo stesso tempo questo ulteriore evento mi ha fatto più che mai maturare
la determinazione di fare capire a Yuki in breve, brevissimo tempo chi lui
sia, a tutti i costi.
Quando si è svegliato, abbiamo fatto cena tutti insieme, e lui si è
scusato per averci fatto preoccupare: mi è dispiaciuto così tanto per lui,
per il fatto che debba soffrire sempre più spesso per ciò che gli sta
capitando, che non appena Sakura si è allontanata per fare il thè, ho
immediatamente sentito l'urgenza di rivelargli tutto, ma mentre stavo per
iniziare il discorso , quasi come se lui avesse capito che era un momento
importante per entrambi, mi ha di nuovo guardato con occhi preoccupati e
quasi tristi, così mi sono sbrigato a parlare, ma in quel preciso momento
le nostre voci si sono sovrapposte: probabilmente era come pensavo: anche
lui aveva qualcosa da dirmi. Però ha voluto che parlassi prima io, così
mentre mi avvicinavo a lui e gli carezzavo una guancia per fargli
capire che comunque gli volevo bene e gli avrei dato il mio aiuto,
ho iniziato anche a spiegargli che la situazione si stava facendo critica
e che sapevo (e so) molto bene che non è umano e che conosco il suo
aspetto che invece lui sta cercando in tutti i modi di tenere nascosto…ma
proprio nel momento più importante è tornata Sakura con il thè e ci ha
interrotti, poi era anche ora che andassi al lavoro, e quindi mi sono
preparato per uscire: Yuki ha detto che sarebbe andato a casa anche lui,
ma ho insistito perché aspettasse il mio ritorno: d'ora in poi non vorrei
lasciarlo mai più solo, se non a casa sua, o da me, perché sapere che va
in giro, senza nessuno che gli stia vicino, col rischio che corre in
continuazione di perdere sensi e addormentarsi all'imprrovviso, non mi fa
stare affatto tranquillo. Quindi alla fine ha fatto come gli avevo detto,
e appena rientrato l'ho riaccompagnato, ma Sakura non c'era: vedendomi un
po' perplesso, Yuki mi ha detto che era andata a prendere una torta
in una pasticceria lì vicino, ma ho subito immaginato che fosse uscita per
un altro dei suoi particolari 'impegni', diciamo…e comunque al mio ritorno
era già di nuovo in casa, quindi credo che stavolta non sia stata una cosa
troppo faticosa o pericolosa per lei: beh, meglio così, perché invece
spesso mi fa stare un po' in pensiero…>>
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" Oggi è capitato di nuovo: ero a scuola e mi sono ancora una volta
addormentato mentre camminavo: io e Touya stavamo facendo le pulizie in
cortile, quando ho sentito all'improvviso molta, molta stanchezza, come
del resto mi capita spessissimo ultimamente, e prima di svenire ho visto
un ragazzino della scuola di Sakura (deve essere il nuovo arrivato di cui
ci aveva detto, poiché non l'avevo mai visto fino ad ora e mi è sembrato
in effetti uno nuovo). Quando ho ripreso i sensi, accanto a me c'era
proprio lui, ed ero dalla parte del cortile in cui era lui: non ho proprio
capito come ci sono finito, comunque mi sono scusato, l'ho ringraziato per
il disturbo e sono tornato verso la mia scuola; subito ho visto Touya al
solito preoccupato venirmi incontro, ma poi l'ho visto estremamente
sorpreso nel notare quel ragazzo, e l'ho sentito dire che somiglia a suo
padre: in effetti poi io ho osservato che come suo padre porta anche
lui gli occhiali ed ha un sorriso gentile, ma Touya ha aggiunto che
non è solo questo, che secondo lui gli somiglia anche in qualcos'altro,
anche intimamente: non ho ben capito cosa volesse dire, ma mi è sembrato
come se avesse capito molto più di me cosa ha di particolare quel
ragazzo, nonostante fosse la prima volta che entrambi lo vedevamo… "
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<< Stamattina a scuola ho preso un altro bello spavento: Yuki è svenuto di
nuovo; stavamo facendo le pulizie in cortile e lui era andato a portar via
il sacchetto dell'immondizia, ma era già da un po' che sarebbe dovuto
tornare, così sono corso a cercarlo, e l'ho trovato che si era
appena ripreso da un altro dei suoi svenimenti, ma non ho fatto in tempo a
chiedergli se era tutto a posto, che ho subito notato un ragazzo,
dall'altra parte del cancello, nel cortile della scuola di Sakura: ho
subito percepito qualcosa in lui, e la prima impressione è stata di
qualcosa di familiare; infatti ho detto a Yuki che mi sembrava somigliasse
molto al mio papà, e non solo perché appare gentile quando sorride o
perché porta gli occhiali, ma anche perché ho sentito che in lui c'è
qualcosa che spesso percepisco anche in mio padre…non è la stessa
impressione che ho quando sto con Yuki: voglio dire, sono sicuro che sia
questo ragazzo che mio padre sono del tutto essere umani, e non altro, ma
allo stesso tempo sembra che abbiano dentro di loro una qualche
forza magica, un po'
come mi capita di percepire a volte anche in Sakura…
Per il resto della giornata invece, dopo le pulizie ho al solito
riaccompagnato Yuki a casa, e pur se era stanchissimo è rimasto
sveglio per tutto il tragitto, tranne poi crollare sul divano appena
rientrato: ho proprio capito che si è sforzato enormemente di
reggersi in piedi per non allarmarmi troppo e ulteriormente, e questo l'ha
affaticato moltissimo, per cui appena si è sentito al sicuro ha ceduto: mi
ha fatto una tenerezza incredibile, e allo stesso tempo mi ha anche
commosso; come dicevo, sicuramente ha dato fondo a tutte le sue
energie e a tutta la sua volontà per tenersi in piedi e non farmi
preoccupare, e l'ha fatto solo per me, per non vedermi triste o
impensierito per le sue condizioni di salute.
Io da parte mia ho cercato di sembrare il più tranquillo possibile, stando
un po' al suo gioco, e stavolta non l'ho rimproverato, come faccio spesso
quando non mi chiede aiuto se non sta bene: so che non solo soffre per lo
stato in cui si trova, e nel vedermi preoccupato troppo di frequente, ma
anche perché ha paura di diventare un peso per me, e magari anche che io
presto mi stanchi di lui, col passare del tempo…
Quando ha ripreso i sensi gli ho fatto trovare pronta una sostanziosa
merenda e poi sono rimasto a fare i compiti con lui fino all'ora di
cena; abbiamo anche cenato insieme e ho insistito per preparare di nuovo
io da mangiare. Alle sue proteste ho risposto che volevo che fosse così e
gli ho cucinato tutte le cose che più gli piacciono: ne è rimasto
entusiasta, e ancora una volta il suo essere felice ha reso felice anche
me; farei di tutto per vederlo sempre così!!!
Dopo cena non me ne sono andato finchè non si è infilato a letto e non si
è addormentato, anche se sarei voluto rimanere lì a contemplarlo tutta la
notte: sembra così bello e dolce quando dorme, che veramente vorrei
passare tutte le notti con lui, e non separarmene mai…per la
miseria, quanto lo amo!!! >>
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