Caro Diario
parte VIII
di Rumiko
" Dopo
delle brevi vacanze estive ritorno a scrivere su
queste
pagine: comunque, nonostante mi sia riposato abbastanza,
anche
su consiglio di Touya che sembra sempre più preoccuparsi
per
me, di giorno in giorno mi sento sempre più stanco…sarà
perché
siamo in autunno, ed è una stagione che ad alcuni porta un
po'
più di sonnolenza, ma Touya sembra non essere molto
convinto
di questa spiegazione che gli ho dato…va a finire che se
continua a preoccuparsi troppo, inizio anche io a non
essere
più tanto tranquillo!!! Riguardo a questa estate,
quest'anno
come l'anno scorso sono di nuovo stato in vacanza con la
famiglia Kinomoto e Tomoyo, che è potuta venire, ma non
siamo
tornati in villa: stavolta siamo andati qualche giorno al
mare, e sapendo Touya quanto mi piaccia anche il mare, ha
pensato di invitarmi: inutile dire che mi sono sentito
felicissimo: potevo ancora una volta passare le vacanze
con
lui! Siamo stati in un appartamento che dava sul mare, ma
diversamente dall'anno scorso ognuno avevamo la nostra
camera
e anche se mi sarebbe piaciuto dormire di nuovo con Touya,
non
gli ho fatto nessuna proposta stavolta, ripensando ancora
con
imbarazzo alla notte non tanto dell'estate dell'anno
scorso,
ma a quella di dicembre dell'inverno scorso…però i momenti
in
cui siamo stati da soli non sono mancati: Sakura è stata
per
tutto il tempo con Tomoyo e il signor Kinomoto ha
approfittato
di quei giorni, oltre che per godersi il mare, anche per
andare a trovare e salutare alcuni vecchi amici e
conoscenti
del posto. Io e Touya invece siamo stati gran parte del
tempo
in spiaggia: un posto davvero molto bello e tranquillo,
poco
affollato; abbiamo nuotato molto, e fatto belle
passeggiate,
ma Touya sembrava sempre aver cura che non mi stancassi
troppo
e che mi sentissi veramente bene. Un giorno abbiamo
nuotato
fino a degli scogli dove non c'era nessuno e su cui ci
siamo
poi arrampicati con l'intenzione di prendere un po' di
sole,
ma per fortuna che lui saliva subito dietro di me, perché
mi è
scivolato un piede e avrei forse sbattuto la testa se lui
non
mi avesse preso al volo, anche se poi siamo caduti di
nuovo in
acqua: era, da che io ricordi, il nostro primo contatto
pelle
contro pelle, diciamo…e ho provato delle sensazioni
sconvolgenti: insomma, è comunque la persona che amo, e
sentirla così, in un modo come mai mi era capitato prima
d'ora
(petto contro petto, seminudi, i volti vicinissimi, le
labbra
che quasi si sfioravano, le mie braccia intorno al suo
collo
abbronzato e le sue intorno alla mia vita…) mi ha dato
davvero
i brividi, mi ha fatto venire il groppo in gola e sentire
una
morsa allo stomaco, mi ha fatto mancare il respiro e mi ha
fatto desiderare che non finisse lì, ma che
quell'abbraccio,
quel contatto continuasse all'infinito… per la prima volta
mi
sono sentito imbarazzato come non mai, e molto più di
altri
momenti che pure ci sono stati tra di noi, perché ho
sentito
di volerlo anche fisicamente ormai, di fargli capire che
lo
amo così tanto da essere pronto, dopo tanto tempo, ad
essere
suo, a diventare suo…ma ancora una volta, nonostante in
quel
momento i miei sentimenti fossero più forti che mai,
nemmeno
in quell'occasione ho trovato il coraggio per dirgli ciò
che
provo; e quando mi ha detto se era tutto a posto,
rivolgendomi
come fa sempre più spesso ultimamente uno sguardo profondo
e
penetrante, non ho potuto dire nulla subito perché
l'emozione
era troppo forte e quando è così mi blocco del tutto: l'ho
abbracciato più forte nascondendo il mio viso contro il
suo
collo, sospirando prima e mormorandogli poi, quasi
assaggiando
con le labbra la sua pelle salata, che sì, andava tutto
bene…e
davvero mi sembrava che ora, che ero di nuovo stretto a
lui
dopo tanto tempo, andasse davvero tutto bene…
Un altro bel momento è stato una sera in cui non ci
sarebbe
stata la luna, e Touya mi ha proposto di andare a vedere
le
stelle in spiaggia, sapendo quanto mi piaccia ogni
spettacolo
che la natura ci offre…ed è stato davvero uno spettacolo
stupendo: la volta celeste sopra di noi costellata di
miriadi
di astri, noi due distesi fianco a fianco, la sabbia sotto
le
nostre schiene che emanava ancora il calore lasciatole dal
sole in giornata, il mare che col suo tranquillo e
regolare
andare e tornare ci faceva da sottofondo, il sereno
silenzio
tra di noi interrotto solo da qualche parola scambiataci
ogni
tanto sottovoce come per non rovinare quell'incantesimo…e
le
nostre mani vicine, che spesso si sfioravano, a volte per
caso, altre volte come a cercarsi, a far sì che ognuno di
noi
due si sincerasse che l'altro ci fosse ancora, se
passavano
troppi minuti in cui non dicevamo niente…eh, sì, anche
questa
è stata una vacanza bellissima, e ancora una volta non
ringrazierò mai abbastanza Touya per avermi fatto un altro
splendido regalo come questo.
Tornando al presente, come dicevo siamo in autunno, e dopo
il
brevissimo periodo di vacanze, siamo di nuovo a scuola,
per
altri mesi di lezioni, studio e attività varie.
Ieri ho visto Li appoggiato al cancello della sua scuola;
aveva in mano un orsetto di peluche e sembrava assorto nei
suoi pensieri. Così, forse anche perché aveva bisogno di
distrarsene un po', gli ho fatto i complimenti per
l'orsetto,
immaginando che l'avesse fatto lui con le sue mani, e lui
come
al solito in mia presenza è arrossito, ed è addirittura
fuggito quando gli ho chiesto se voleva regalarlo a
qualcuno,
lasciando il pupazzo sulla panchina dove eravamo seduti.
Ho
pensato che per lui fosse una cosa importante e mi sono
sbrigato a muovermi per inseguirlo, quando di nuovo, come
mi
capita da qualche mese in qua, mi sono sentito mancare per
un
istante, e poi mi sono ritrovato proprio davanti a Li, col
suo
orsetto tra le mani…stavo giusto pensando come mai mi
stanno
succedendo queste cose, e che più ci penso e più non
riesco
proprio a capirci nulla, quando mi sono ricordato cosa
stavo
facendo, e ho restituito il peluche a Li, dicendogli che
avrebbe dovuto darlo alla persona a cui ha pensato mentre
lo
faceva: è arrossito di nuovo, ma stavolta non è scappato
via,
e mi è sembrato più tranquillo…addirittura ha sorriso! Più
tardi invece, in serata, è venuta Sakura a trovarmi , e mi
ha
portato un orsetto fatto a mano da lei (deve essere una
cosa
che va di moda tra i ragazzi della sua scuola…): era molto
emozionata e preoccupata che non fosse venuto bene, ma so
che
l'ha fatto con il cuore solo per me, ed è stato un regalo
molto gradito…solo che poi ho di nuovo avuto quella
sensazione
di perdita dei sensi e mi sono ritrovato, quando mi sono
ripreso, di nuovo in casa, con Sakura e il pupazzo che
aveva
un orecchio rotto: Sakura poverina era molto imbarazzata,
ha
detto che forse aveva sbagliato qualcosa nelle cuciture e
che
ridotto così com'era non poteva assolutamente lasciare che
lo
tenessi…ho dovuto crederle, anche se dopo aver ripreso i
sensi, ho notato che non solo il peluche era rovinato, ma
che
nella zona intorno casa mia era tutto sottosopra…eppure
non ci
sono stati terremoti, ed era impossibile che vi avessero
iniziato dei lavori. Proprio oggi in un momento di pausa a
scuola stavo pensando a queste cose. Mi chiedevo (e me lo
chiedo tuttora) se per caso non stessi male, visto che pur
mangiando moltissimo mi sembra che non mi basti mai, e poi
dopo aver ripreso i sensi, spesso non ricordo alcune cose,
e
ho un po' di confusione in testa e ho sempre di più tanto
sonno…e mi stavo giusto addormentando quando è arrivato
Touya
di ritorno dalla riunione del club di calcio, che mi ha
chiamato per nome, risvegliandomi dal mio torpore, mi si è
avvicinato, con aria seria e preoccupata come sempre
quando mi
vede così, mi ha detto che doveva dirmi qualcosa che lui
sa e
che forse io non so; ha aggiunto poi che non vuole che io
sparisca, e con voce che tradiva una particolare urgenza
mi ha
detto di starlo a sentire: in quel momento il suo sguardo
mi è
sembrato che si raddolcisse un attimo pur restando
preoccupato, e mi si è ulteriormente avvicinato, tanto che
ho
pensato che ci mancava poco che mi baciasse (quanto lo
avrei
voluto!!!)…però nel mentre è piombata giù dall'albero
sotto il
quale eravamo l'Akizuki che ci ha interrotti, e Touya
piuttosto spazientito ha lasciato stare ed è andato
avanti.
Rimasti soli io e lei, mi ha detto un'altra delle sue
strane
frasi: prima che effettivamente non so niente, poi
qualcosa
del tipo che chi è stato creato prima è inferiore e infine
che
sarà lei a prendere Touya, e di non disturbarmi: beh, se
prima
avevo le idee confuse, ora le ho ancora di più…davvero non
ci
capisco più nulla, le sue parole mi hanno molto
impensierito,
e di nuovo mi sono venuti dei dubbi su di me e Touya: che
vuol
dire che lo prenderà lei? Che lei ha capito cosa provo per
lui, che non lo amo abbastanza da dichiararmi, che se lo farò
poi non sarò in grado di amarlo a sufficienza? O magari
già
conosce i sentimenti di Touya nei miei confronti e sa che
non
sono ricambiato, per cui ha deciso di farsi avanti lei?
Eppure...eppure, anche solo ripensando all'estate da poco
passata e a quello che vivo e sperimento tuttora, non mi
sembra che Touya mi disprezzi, anzi, ogni giorno è sempre
preoccupato per me e come può, mi dedica il maggior tempo
possibile e tutte le sue attenzioni: insomma, che cavolo
sta
succedendo? Troppi pensieri, troppe supposizioni, troppe
cose
strane e che proprio non riesco a districare dal groviglio
nel
quale sono ingarbugliate…è una situazione che mi sta
tormentando, spiazzando, consumando lentamente e
altrettanto
lentamente sento che mi sta anche portando via ogni forza,
ogni possibilità di resistere: sento che da solo non sarò
in
grado di salvarmi, se non verrà qualcuno ad
aiutarmi…Touya… "
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<< Accidenti, quell' Akizuki sta diventando proprio
insopportabile!!! Ogni volta che cerco di parlare con Yuki
ci
interrompe sempre!!! Sembra che sappia ogni volta dove
trovarci ed esattamente come interromperci!!!! Però sento
che
se non faccio in fretta Yuki potrebbe veramente sparire:
un
po' di tempo fa gliel'ho anche detto, ma lui sembrava
sorpreso
e sembrava non aver capito…stavo per spiegargli ciò che
so, ma
lei è venuta giù dall'albero presso il quale stavamo
parlando
e come tante altre volte non mi ha dato modo di dire a
Yuki
ciò che dovevo: nel pomeriggio quel giorno non l'ho
rivisto,
ma il giorno dopo mi è sembrato molto turbato; in effetti
dopo
l'arrivo dell' Akizuki, scocciato come ero dalle sue
intromissioni, me ne sono andato senza rendermi conto di
aver
lasciato Yuki da solo con lei: chissà che cavolo gli avrà
detto quella peste!!!! Accidenti, ancora non riesco a
perdonare a me stesso la mancanza di quel giorno, anche se
Yuki ora sembra stare meglio, ma è solo perché da quella
in
volta in poi gli sono stato ancora più vicino, gli ho
fatto
sentire ancora di più come potevo il mio affetto, siamo
usciti
più spesso insieme, sono sempre andato a prenderlo la
mattina
per andare a scuola e l'ho riaccompagnato ogni volta, poi
quasi tutti i pomeriggi, o a casa mia o da lui abbiamo
studiato insieme, e a scuola ho cercato il più possibile
di
non lasciarlo mai più da solo, e tanto più ancora in balìa
di
quella ragazza: sembra essere molto decisa riguardo ciò
che
vuole, e anche molto più forte di Yuki, che invece di
giorno
in giorno sembra indebolirsi sempre di più. Però
nonostante le
occasioni per parlare con lui adesso non mi manchino
affatto,
e nonostante spesse volte io ci abbia provato, ogni volta
sento sempre di nuovo qualcosa dentro di me, come una voce
o
una percezione dirmi, farmi capire che ancora non è il
momento….mi chiedo se arriverà mai, e quando, quell'attimo
che
sto attendendo da un po' di tempo, in cui potrò essere
finalmente sincero con lui, dirgli tutto e fare qualcosa
per
salvarlo, perché non scompaia…. >>
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<< Le cose con Yuki sembrano andare ancora un po' meglio,
soprattutto dopo il giorno del suo compleanno…eh, sì,
ancora
una volta, e per il terzo anno consecutivo, è stata una
ricorrenza che ci ha riavvicinato e sembra averlo
ulteriormente tranquillizzato: da quando ha iniziato a
perdere
la coscienza di sé, ho notato che non solo si è
indebolito, ma
che ha anche frequenti cambiamenti d'umore…sì, spesso
quando è
con me sembra felice e sereno come sempre, ma a volte
colgo
nel suo sguardo una qualche preoccupazione o espressioni
serie
e pensierose, ed essere riuscito, quel giorno, a dargli
almeno
per qualche ora un po' di quella spensieratezza che sembra
mancargli sempre di più, mi ha reso felice.
Erano alcuni giorni in cui, nonostante continuassimo a
vederci
come avevo detto, e cercassi di stare con lui il più
possibile, lui sembrava essere di volta in volta sempre
più
serio, e la mattina del giorno in cui poi ho deciso che
dovevo
fare qualcos'altro per lui Sakura aveva la febbre; però
non
voleva che nostro padre si preoccupasse e così è voluta
andare
a scuola, salvo poi averla dovuta riaccompagnare io e Yuki
a
casa perché proprio non aveva retto: il suo stato di
salute un
po' mi preoccupava, ma ancora di più mi impensieriva una
strana nebbia che era scesa sulla nostra città:
sicuramente
stava accadendo un altro di quei strani fenomeni in cui
sapevo
che mia sorella era coinvolta. Arrivati a casa, e dopo
averla
messa a letto, Yuki al momento di andarsene, mi ha
lanciato
uno sguardo che mi è sembrato come quello di un naufrago
che
chiede disperatamente soccorso, o di un bambino che si è
perso…io mi sono spaventato e molto allarmato, ma poi lui
con
un mesto sorriso mi ha detto che sarebbe stato per la
prossima
volta: non so se volesse parlarmi una volta per tutte
chiaramente di ciò che gli stava succedendo, di tutto ciò
che
stava passando e soffrendo, e che sentiva dentro, o se pur
non
volendomene parlare la sua fosse una inconscia richiesta
di
aiuto che subito non sono riuscito a cogliere…fatto sta
che
quell'espressione mi aveva molto colpito, ma al momento
ero
anche preoccupato per Sakura, quindi subito ho pensato di
badare a lei, anche se poi, andando più tardi in camera
sua,
mi sono accorto che nel letto non c'era lei ma un'altra
simile
a lei e che la sostituiva: proprio la stessa che diverso
tempo
fa mi aveva causato quell'incidente al piede; le ho
chiesto se
Sakura fosse uscita e di non dirle niente che mi ero
accorto
di ciò che stava facendo, e più tardi tornando a vederla,
invece, ho ritrovato mia sorella, che stava molto meglio e
nel
mentre è arrivato anche nostro padre, che in realtà aveva
capito che la mattina Sakura era strana e ha voluto poi
prendersi lui cura di lei per il resto della sera. Una
volta
nella mia stanza, ormai risollevato per la salute di
Sakura,
sono ritornato col pensiero a Yuki, e con la scusa di
fargli
sapere di Sakura, ho pensato di telefonargli: è sembrato
felice di sentirmi e sapere che Sakura stava bene, e anche
se
ho sentito la sua voce come fosse un po' triste, mi sono
comunque tranquillizzato nel sapere che anche lui stava
bene…mentre parlavo con lui, all'improvviso mi è venuto in
mente che in breve sarebbe stato il suo compleanno e che
sarebbe capitato di domenica, così ho pensato lì su due
piedi
di proporgli una giornata sulla neve il sabato e la stessa
domenica in cui compiva gli anni, se fossimo riusciti
trovare
posto in qualche albergo o baita di montagna: ha accettato
subito e ne è stato entusiasta, l'ho sentito molto più
allegro
di prima e la cosa non ha fatto che farmi stare
meglio…anche
stavolta avevo avuto un'ottima idea! E inutile dire che
dovendo
essere un fine settimana per il suo compleanno, ho voluto
pagare tutto io, anche la sua parte, nonostante lui
all'inizio
non volesse e un po' abbia protestato…
Alla fine siamo riusciti a trovare posto in un alberghetto
molto accogliente, tutto in legno, tranquillo, con poche
stanze, ordinato, pulito e con personale disponibile e
molto
gentile, e perfino con delle piccole terme all'aperto…il
sabato mattina abbiamo fatto in modo di arrivare molto
presto,
per iniziare fin da subito a fare qualche sciata: infatti
ci
siamo sbrigati a portare la roba in camera e subito ci
siamo
precipitati alla pista…Yuki non è molto portato per gli
sport,
quindi abbiamo fatto delle piste semplici e tranquille, ma
la
cosa non mi ha disturbato o annoiato affatto: mi faceva
piacere vederlo felice e contento, una volta tanto senza
pensieri né espressioni preoccupate o come smarrite sul
suo
dolce viso. Nel pomeriggio, al rientro in albergo, ci
hanno
detto che ci sarebbe stata la sera dopocena anche una
festa
per attendere l'arrivo del Natale: sicuramente sarebbe
stata
bella e divertente, ma ho voluto che fosse Yuki a
scegliere,
dato che quei due giorni erano il mio regalo per lui; così
in
camera ne abbiamo parlato e lui mi ha detto che se non mi
dispiaceva avrebbe preferito fare un salto alle terme,
dato
che voleva un po' rilassarsi in tutta tranquillità, e dato
che
il giorno dopo saremmo stati di nuovo in pista e nel
pomeriggio saremmo ripartiti, per cui non avremmo avuto
altra
occasione di approfittare delle terme: beh, che dire, una
scelta più azzeccata di quella non poteva di certo
farla!!!
Così la sera dopocena ci siamo preparati per andare alle
terme, e mentre lui faceva la doccia, ho pensato di
preparargli una piccola sorpresa per festeggiare il suo
compleanno a mezzanotte: ho chiesto giù in sala se potessi
prendere dello champagne e avendomelo permesso, sono corso
nel
corridoio che portava alle terme, dove c'è un bar e degli
appendiabiti per lasciare gli yukata e gli asciugamani dei
clienti, e ho chiesto al barista se potesse tenermi la
bottiglia in fresco insieme a due calici finché non fossi
tornato a prendere il tutto. Poi sono tornato in stanza e
avendo Yuki finito, ho fatto io la doccia, e prese le
nostre
cose ci siamo avviati: arrivati alle terme, al momento di
togliersi lo yukata, Yuki sembrava un po' imbarazzato,
immagino per la nostra nudità, nonostante avessimo gli
asciugamani allacciati in vita, così si è affrettato a
scendere in acqua: si stava proprio bene, avvolti dal
tepore
dell'acqua e dalla tranquillità e silenzio intorno a noi;
come
è successo la sera in cui al mare abbiamo visto le stelle,
abbiamo parlato pochissimo ma ci siamo scambiati molti
sguardi
e sorrisi, e anche quando lui non mi vedeva non ho potuto
fare
a meno di lanciargli qualche occhiata: mi piaceva guardare
il
suo corpo candido, molto snello e ben modellato anche se
non
fa sport…e mi sarebbe piaciuto moltissimo averlo di nuovo
a
stretto contatto col mio, come quel giorno al mare in cui
era
scivolato. Stavo giusto formulando questi pensieri, quando
è
scoccata la mezzanotte e Yuki, che si era un attimo
assopito
ha riaperto gli occhi: quando mi ha visto uscire
dall'acqua
gli ho detto di aspettare un momento, e sono andato a
prendere
lo champagne e i due calici. Come avevo immaginato è stato
felicemente sorpreso per quel piccolo pensiero che avevo
avuto, ha capito che era per festeggiarlo, e una volta
rientrato in acqua, versato lo champagne, brindato e
bevuto,
un po' per il luogo e la situazione in cui eravamo, un po'
perché lui era davvero meraviglioso come raramente lo era
stato negli ultimi tempi, ho desiderato ancora più di
qualche
minuto prima sentirlo di nuovo con tutto il mio corpo: ho
posato il mio calice, gli ho tolto il suo dalle mani, e
l'ho
abbracciato, affondando stavolta io il mio viso sul suo
collo
e aspirando l'odore della sua pelle profumata, sentendo
ancora
più di altre volte forti brividi e una violenta scossa
anche
al leggero sfiorarsi dei nostri bacini, separati solo
dalla
stoffa degli asciugamani bagnati, e il fatto che lui
subito
abbia avuto come un fremito in risposta al mio gesto non
aiutava di sicuro…poi ho sentito le sue mani, delicate
come
sempre, avvolgersi dietro la mia schiena, percorrerla in
lievi
carezze, e lui sospirare come di sollievo e felicità
contro il
mio petto…non so perché, ma quando mi vengono certi
istinti
nei suoi confronti, quando alcuni momenti tra noi mi
suscitano
desideri che mi sembrano incontrollabili, con gesti simili
lui
riesce sempre a calmarmi, a riportarmi alla realtà e a non
farmi cedere alla tentazione che ormai troppe volte ho
avuto
di dirgli tutto e subito e di portare il nostro rapporto
anche
sul piano fisico: sì perché ormai ho capito, durante
questi
anni, e attraverso tanti gesti, tanti momenti, tanti
sguardi,
che lui (o almeno la sua parte umana…) mi vuole bene e
tiene a
me, veramente, e che se mi dichiarassi mi vorrebbe con sé
per
sempre (almeno è ciò che spero), però probabilmente non
riesce
a capire i suoi veri sentimenti, in quanto è ancora molto
confuso, forse diviso al suo interno a causa della sua
doppia
natura…soffro molto anch'io immaginando come deve sentirsi
e
non sapendo cosa io significhi per l'essere che è dentro
di
lui, anche se per ora non posso fare altro che stargli
vicino
come posso, dedicandogli tutto me stesso , finchè non sarà
il
momento di dargli anche quella forza che so prima o poi
gli
verrà a mancare: proprio per questo dovrò lasciarlo solo
il
meno possibile, per essere con lui quando sarà finalmente
ora…
Tornando a quella sera, siamo rimasti abbracciati ancora
un
po', crogiolandoci nel calore dell'acqua e nel tepore e
conforto dei nostri corpi, quando ad un tratto ho sentito
le
braccia di Yuki scivolare via dalla mia schiena e lui
abbandonarsi completamente contro di me: mi sono subito
spaventato moltissimo, ma staccandolo da me ho visto che
stava
solo dormendo...evidentemente in giornata si era stancato
troppo e il calore dell'acqua aveva contribuito a
conciliargli
il sonno. Avrei voluto averlo abbandonato a me in quel
modo
per tutta la notte, ma era meglio uscire di lì e andare in
stanza, così ho cercato di risvegliarlo, delicatamente, in
modo da non impaurirlo o allarmarlo, e quando ha ripreso
coscienza di sé, dopo esserci asciugati, cambiati gli
asciugamani, e rimessi gli yukata, siamo tornati in
camera.
Però durante il percorso, di nuovo lui non ha retto, ho
visto
che ha avuto un cedimento e l'ho preso al volo prima che
cadesse: doveva essere davvero tremendamente stanco, e non
essermene accorto prima, non esserci stato molto attento
in
giornata, mi ha fatto pensare che forse avevo sbagliato a
proporgli quella vacanza…presolo con un braccio intorno
alle
spalle e un altro sotto le ginocchia l'ho portato nella
nostra
camera e adagiato sul suo letto, ma nel momento in cui mi
separavo da lui, ha mugolato e mi sono sentito tirare
addosso
a lui dalle sue braccia, e così mi sono ritrovato
completamente sopra di lui, tutto il mio corpo che di
nuovo
aderiva al suo, e lui che inconsciamente nel sonno, mi
tratteneva a sé per non farmi andare via: ho capito
benissimo
cosa volesse, e anche se saremmo stati sicuramente scomodi
su
un letto ad una piazza, non gli ho rifiutato questa
ulteriore
richiesta di vicinanza, di sostegno che mi aveva fatto: mi
sono solo appena scostato per tirare su di noi il pesante
piumone, e poi sono tornato su di lui, che intanto avevo
un
po' sentito tremare per il freddo, e così anche per
scaldarlo
ho cercato di sistemarmi il meglio possibile, intrecciando
le
mie gambe con le sue e cercando di non pesargli troppo
addosso, ma allo stesso tempo facendogli sentire che c'ero
e
che sarei stato lì con lui e per lui tutta la notte: dopo
un
po', cullato dal suo respiro regolare e confortato dal
calore
dei nostri corpi, ancora una volta allacciati, mi sono
addormentato anche io. La mattina dopo sono mi sono
svegliato
steso di fianco a lui, ancora stretto al suo corpo, visto
il
poco spazio a disposizione, e ancora con le nostre gambe
intrecciate: a dire il vero a svegliarmi è stata la sua
mano
sul mio fianco nudo, sotto lo yukata, che ho sentito
muoversi
lentamente su è giù…subito nello stato di dormiveglia in
cui
ero non mi sono reso conto della situazione, ma poi
riprendendo coscienza di dove fossimo e come fossimo
messi, ho
spalancato gli occhi, quasi scioccato: Yuki non avrebbe
mai
osato fare un gesto del genere, lo credevo troppo intimo,
quasi troppo spinto per lui…ed in effetti mi sono accorto
che
anche quello era un movimento fatto incosciamente nel
sonno, e
che poi come tanti altri precedentemente compiuti mi ha
fatto
venire in mente certe immagini di noi due che per il
momento
era meglio accantonare. Così ho scostato quella mano
indagatrice da dove era e l'ho riportata sulla stoffa del
mio
yukata, ma probabilmente con quel gesto devo averlo
svegliato,
perché subito dopo mi sono ritrovato il suo sguardo ancora
molto assonnato addosso: distraendomi da certi altri
pensieri,
e osservando i suoi occhi che pur se sorridenti erano ancora
stanchi, un po' mi sono rattristato e carezzandogli una
guancia, sussurrando gli ho chiesto scusa per non essere
stato
il giorno precedente abbastanza attento che non si
affaticasse
troppo, ma lui sorridendomi mi ha detto di non
preoccuparmi,
che invece era stata una bella giornata e stringendomisi
ancora più contro, facendo di nuovo anche sfiorare i
nostri
bacini (per cui stavolta davvero ho dovuto trattenere un
gemito), nascondendosi nel mio incavo tra la clavicola e
il
collo, ha aggiunto che mi ringraziava di tutto, e anche
della
sorpresa di averlo festeggiato con lo champagne. Ho
pensato in
quel momento che saremmo stati benissimo se fossimo
rimasti
ancora un po' sotto le coperte, a goderci il calore
reciproco,
e che a lui avrebbe fatto bene riposare ancora, così gli
ho
chiesto piano se gli andava di continuare a dormire fino a
pranzo, e mi è bastato solo percepire un movimento del suo
capo contro di me per capire che aveva annuito ed era
d'accordo. Quindi ci siamo riaddormentati e svegliati,
come
avevamo deciso, per l'ora di pranzo, che, essendo Natale,
è
stato proprio un pranzo speciale, e si è protratto anche
abbastanza, per cui nel pomeriggio abbiamo avuto solo il
tempo
di preparare i nostri bagagli e ripartire per tornare a
casa.
Al momento di lasciarci ho visto Yuki più sereno, come se
di
nuovo si fosse tranquillizzato, e anche ben riposato, e
questo
non ha potuto che far stare un po' meglio anche me, pur se
ci
sono ancora delle cose che mi impensieriscono e ancora non
del
tutto risolte, e che sicuramente non lo saranno finchè
tutta
la faccenda in cui Sakura ha a che fare non sarà
terminata. >>
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<< Accidentaccio di nuovo a quell'Akizuki!!!!! L'anno
scorso
me l'ero abbastanza cavata per la giornata di San
Valentino,
ma quest'anno non sono proprio riuscito a salvarmi,
soprattutto da lei: oggi non appena mi ha visto a scuola
mi è
saltata addosso appiccicandomisi come una ventosa…e
pensare
che ero particolarmente di buonumore perché Sakura mi
aveva
dato il suo cioccolato: anche se mi diverto sempre a
stuzzicarla le voglio bene, e anche lei me ne vuole e me
lo
dimostra spesso a suo modo, come ad esempio ogni anno il
14
febbraio col cioccolato fatto proprio da lei: è veramente
una
brava sorellina! Per non parlare poi del fatto che ne sono
terribilmente geloso…e non posso che non pensare a quel Li
che
gli ronza intorno...grrrr! Continuando col discorso di
prima,
dicevo dell'Akizuki: oggi più che mai mi ha fatto
terribilmente arrabbiare, non solo per essermi volata
addosso
in quel modo, ma anche perché ha avuto la presunzione di
dirmi
e farmi capire che avrei dato a lei ciò che invece ho
deciso
di riservare per Yuki: ma come si è permessa??!!!
Addirittura
ha provato a baciarmi, al che mi sono veramente alterato e
le
ho detto chiaro e tondo che avrei deciso IO a chi dare la
cosa
più importante e che comunque ho già qualcuno che mi
piace, e
l'ho lasciata lì col suo cioccolato. Per finire, come se
fosse
ancora così tanto sicura di sé, mentre me ne andavo l'ho
sentita chiedermi come avrei fatto a dare quella cosa alla
persona che ho scelto, se questa persona non sa niente:
non ti
preoccupare bellezza, che ci penserò io a farglielo sapere
al
momento giusto, e in quell'attimo non ti permetterò più di
ostacolarmi come hai fatto finora, tsè!!!
Più tardi poi ho invitato Yuki nel pomeriggio a casa mia
perché Sakura me l'aveva chiesto la mattina (e comunque
l'avrei invitato in ogni caso: difficilmente ora lascio
che
rimanga solo per gran parte della giornata..), e all'ora
di
merenda lei le ha dato il suo cioccolato: mi fa sempre una
certa tenerezza vederla come si comporta con Yuki, ma allo
stesso tempo mi diverto un sacco a stuzzicarla e farla
arrabbiare in quei momenti!!! Però, se penso che so in
realtà
chi è la persona a cui davvero vorrà più bene in futuro,
mi
vengono certi nervi!!! >>
***
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