Caro Diario

parte VIII

di Rumiko



" Dopo delle brevi vacanze estive ritorno a scrivere su queste pagine: comunque, nonostante mi sia riposato abbastanza, anche su consiglio di Touya che sembra sempre più preoccuparsi per me, di giorno in giorno mi sento sempre più stanco…sarà perché siamo in autunno, ed è una stagione che ad alcuni porta un po' più di sonnolenza, ma Touya sembra non essere molto convinto di questa spiegazione che gli ho dato…va a finire che se continua a preoccuparsi troppo, inizio anche io a non essere più tanto tranquillo!!! Riguardo a questa estate, quest'anno come l'anno scorso sono di nuovo stato in vacanza con la famiglia Kinomoto e Tomoyo, che è potuta venire, ma non siamo tornati in villa: stavolta siamo andati qualche giorno al mare, e sapendo Touya quanto mi piaccia anche il mare, ha pensato di invitarmi: inutile dire che mi sono sentito felicissimo: potevo ancora una volta passare le vacanze con lui! Siamo stati in un appartamento che dava sul mare, ma diversamente dall'anno scorso ognuno avevamo la nostra camera e anche se mi sarebbe piaciuto dormire di nuovo con Touya, non gli ho fatto nessuna proposta stavolta, ripensando ancora  con imbarazzo alla notte non tanto dell'estate dell'anno scorso, ma a quella di dicembre dell'inverno scorso…però i momenti  in cui siamo stati da soli non sono mancati: Sakura è stata per tutto il tempo con Tomoyo e il signor Kinomoto ha approfittato di quei giorni, oltre che per godersi il mare, anche per andare a trovare e salutare alcuni vecchi amici e conoscenti del posto. Io e Touya invece siamo stati gran parte del  tempo in spiaggia: un posto davvero molto bello e tranquillo, poco affollato; abbiamo nuotato molto, e fatto belle passeggiate, ma Touya sembrava sempre aver cura che non mi stancassi  troppo e che mi sentissi veramente bene. Un giorno abbiamo nuotato fino a degli scogli dove non c'era nessuno e su cui ci siamo poi arrampicati con l'intenzione di prendere un po' di sole, ma per fortuna che lui saliva subito dietro di me, perché mi è scivolato un piede e avrei forse sbattuto la testa se lui non mi avesse preso al volo, anche se poi siamo caduti di nuovo in acqua: era, da che io ricordi, il nostro primo contatto pelle contro pelle, diciamo…e ho provato delle sensazioni sconvolgenti: insomma, è comunque la persona che amo, e sentirla così, in un modo come mai mi era capitato prima d'ora (petto contro petto, seminudi, i volti vicinissimi, le labbra che quasi si sfioravano, le mie braccia intorno al suo  collo abbronzato e le sue intorno alla mia vita…) mi ha dato davvero i brividi, mi ha fatto venire il groppo in gola e sentire una morsa allo stomaco, mi ha fatto mancare il respiro e mi ha fatto desiderare che non finisse lì, ma che quell'abbraccio, quel contatto continuasse all'infinito… per la prima volta mi sono sentito imbarazzato come non mai, e molto più di altri momenti che pure ci sono stati tra di noi, perché ho sentito di volerlo anche fisicamente ormai, di fargli capire che lo amo così tanto da essere pronto, dopo tanto tempo, ad essere suo, a diventare suo…ma ancora una volta, nonostante in quel momento i miei sentimenti fossero più forti che mai, nemmeno in quell'occasione ho trovato il coraggio per dirgli ciò che provo; e quando mi ha detto se era tutto a posto, rivolgendomi come fa sempre più spesso ultimamente uno sguardo profondo e penetrante, non ho potuto dire nulla subito perché l'emozione era troppo forte e quando è così mi blocco del tutto: l'ho abbracciato più forte nascondendo il mio viso contro il suo collo, sospirando prima e mormorandogli poi, quasi assaggiando con le labbra la sua pelle salata, che sì, andava tutto bene…e davvero mi sembrava che ora, che ero di nuovo stretto a lui dopo tanto tempo, andasse davvero tutto bene…
Un altro bel momento è stato una sera in cui non ci sarebbe stata la luna, e Touya mi ha proposto di andare a vedere le stelle in spiaggia, sapendo quanto mi piaccia ogni spettacolo che la natura ci offre…ed è stato davvero uno spettacolo stupendo: la volta celeste sopra di noi costellata di miriadi di astri, noi due distesi fianco a fianco, la sabbia sotto le nostre schiene che emanava ancora il calore lasciatole dal sole in giornata, il mare che col suo tranquillo e regolare andare e tornare ci faceva da sottofondo, il sereno silenzio tra di noi interrotto solo da qualche parola scambiataci ogni tanto sottovoce come per non rovinare quell'incantesimo…e le nostre mani vicine, che spesso si sfioravano, a volte per caso, altre volte come a cercarsi, a far sì che ognuno di noi due si sincerasse che l'altro ci fosse ancora, se passavano troppi minuti in cui non dicevamo niente…eh, sì, anche questa è stata una vacanza bellissima, e ancora una volta non ringrazierò mai abbastanza Touya per avermi fatto un altro splendido regalo come questo.
Tornando al presente, come dicevo siamo in autunno, e dopo il brevissimo periodo di vacanze, siamo di nuovo a scuola,  per altri mesi di lezioni, studio e attività varie.
Ieri ho visto Li appoggiato al cancello della sua scuola; aveva in mano un orsetto di peluche e sembrava assorto nei suoi pensieri. Così, forse anche perché aveva bisogno di distrarsene un po', gli ho fatto i complimenti per  l'orsetto, immaginando che l'avesse fatto lui con le sue mani, e lui come al solito in mia presenza è arrossito, ed è addirittura fuggito quando gli ho chiesto se voleva regalarlo a  qualcuno, lasciando il pupazzo sulla panchina dove eravamo seduti.
Ho pensato che per lui fosse una cosa importante e mi sono sbrigato a muovermi per inseguirlo, quando di nuovo, come mi capita da qualche mese in qua, mi sono sentito mancare per un istante, e poi mi sono ritrovato proprio davanti a Li, col suo orsetto tra le mani…stavo giusto pensando come mai mi stanno
succedendo queste cose, e che più ci penso e più non riesco proprio a capirci nulla, quando mi sono ricordato cosa stavo facendo, e ho restituito il peluche a Li, dicendogli che avrebbe dovuto darlo alla persona a cui ha pensato mentre lo faceva: è arrossito di nuovo, ma stavolta non è scappato via, e mi è sembrato più tranquillo…addirittura ha sorriso! Più tardi invece, in serata, è venuta Sakura a trovarmi , e mi ha portato un orsetto fatto a mano da lei (deve essere una cosa che va di moda tra i ragazzi della sua scuola…): era molto emozionata e preoccupata che non fosse venuto bene, ma so che l'ha fatto con il cuore solo per me, ed è stato un regalo molto gradito…solo che poi ho di nuovo avuto quella  sensazione di perdita dei sensi e mi sono ritrovato, quando mi sono ripreso, di nuovo in casa, con Sakura e il pupazzo che  aveva un orecchio rotto: Sakura poverina era molto imbarazzata, ha detto che forse aveva sbagliato qualcosa nelle cuciture e che ridotto così com'era non poteva assolutamente lasciare che lo tenessi…ho dovuto crederle, anche se dopo aver ripreso i sensi, ho notato che non solo il peluche era rovinato, ma  che nella zona intorno casa mia era tutto sottosopra…eppure non ci
sono stati terremoti, ed era impossibile che vi avessero iniziato dei lavori. Proprio oggi in un momento di pausa a scuola stavo pensando a queste cose. Mi chiedevo (e me lo chiedo tuttora) se per caso non stessi male, visto che pur mangiando moltissimo mi sembra che non mi basti mai, e poi dopo aver ripreso i sensi, spesso non ricordo alcune cose, e ho un po' di confusione in testa e ho sempre di più tanto sonno…e mi stavo giusto addormentando quando è arrivato Touya di ritorno dalla riunione del club di calcio, che mi ha chiamato per nome, risvegliandomi dal mio torpore, mi si è avvicinato, con aria seria e preoccupata come sempre quando mi vede così, mi ha detto che doveva dirmi qualcosa che lui  sa e che forse io non so; ha aggiunto poi che non vuole che io sparisca, e con voce che tradiva una particolare urgenza  mi ha detto di starlo a sentire: in quel momento il suo sguardo mi è sembrato che si raddolcisse un attimo pur restando preoccupato, e mi si è ulteriormente avvicinato, tanto che ho pensato che ci mancava poco che mi baciasse (quanto lo
avrei voluto!!!)…però nel mentre è piombata giù dall'albero sotto il quale eravamo l'Akizuki che ci ha interrotti, e Touya piuttosto spazientito ha lasciato stare ed è andato avanti.
Rimasti soli io e lei, mi ha detto un'altra delle sue strane frasi: prima che effettivamente non so niente, poi qualcosa del tipo che chi è stato creato prima è inferiore e infine che sarà lei a prendere Touya, e di non disturbarmi: beh, se prima avevo le idee confuse, ora le ho ancora di più…davvero non ci capisco più nulla, le sue parole mi hanno molto impensierito, e di nuovo mi sono venuti dei dubbi su di me e Touya: che vuol dire che lo prenderà lei? Che lei ha capito cosa provo per lui, che non lo amo abbastanza da dichiararmi, che se lo farò poi non sarò in grado di amarlo a sufficienza? O magari già conosce i sentimenti di Touya nei miei confronti e sa che non sono ricambiato, per cui ha deciso di farsi avanti lei? Eppure...eppure, anche solo ripensando all'estate da poco passata e a quello che vivo e sperimento tuttora, non mi sembra che Touya mi disprezzi, anzi, ogni giorno è sempre preoccupato per me e come può, mi dedica il maggior tempo possibile e tutte le sue attenzioni: insomma, che cavolo sta succedendo? Troppi pensieri, troppe supposizioni, troppe cose strane e che proprio non riesco a districare dal groviglio  nel quale sono ingarbugliate…è una situazione che mi sta tormentando, spiazzando, consumando lentamente e altrettanto lentamente sento che mi sta anche portando via ogni forza, ogni possibilità di resistere: sento che da solo non sarò in grado di salvarmi, se non verrà qualcuno ad aiutarmi…Touya… "


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<< Accidenti, quell' Akizuki sta diventando proprio insopportabile!!! Ogni volta che cerco di parlare con Yuki ci interrompe sempre!!! Sembra che sappia ogni volta dove trovarci ed esattamente come interromperci!!!! Però sento che se non faccio in fretta Yuki potrebbe veramente sparire: un po' di tempo fa gliel'ho anche detto, ma lui sembrava sorpreso e sembrava non aver capito…stavo per spiegargli ciò che so, ma lei è venuta giù dall'albero presso il quale stavamo parlando e come tante altre volte non mi ha dato modo di dire a Yuki ciò che dovevo: nel pomeriggio quel giorno non l'ho rivisto, ma il giorno dopo mi è sembrato molto turbato; in effetti dopo l'arrivo dell' Akizuki, scocciato come ero dalle sue intromissioni, me ne sono andato senza rendermi conto di aver lasciato Yuki da solo con lei: chissà che cavolo gli avrà detto quella peste!!!! Accidenti, ancora non riesco a perdonare a me stesso la mancanza di quel giorno, anche se Yuki ora sembra stare meglio, ma è solo perché da quella in volta in poi gli sono stato ancora più vicino, gli ho fatto sentire ancora di più come potevo il mio affetto, siamo  usciti più spesso insieme, sono sempre andato a prenderlo la mattina per andare a scuola e l'ho riaccompagnato ogni volta, poi quasi tutti i pomeriggi, o a casa mia o da lui abbiamo studiato insieme, e a scuola ho cercato il più possibile di non lasciarlo mai più da solo, e tanto più ancora in balìa di quella ragazza: sembra essere molto decisa riguardo ciò che vuole, e anche molto più forte di Yuki, che invece di giorno in giorno sembra indebolirsi sempre di più. Però nonostante le occasioni per parlare con lui adesso non mi manchino affatto, e nonostante spesse volte io ci abbia provato, ogni volta sento sempre di nuovo qualcosa dentro di me, come una voce o una percezione dirmi, farmi capire che ancora non è il momento….mi chiedo se arriverà mai, e quando, quell'attimo che sto attendendo da un po' di tempo, in cui potrò essere finalmente sincero con lui, dirgli tutto e fare qualcosa per salvarlo, perché non scompaia…. >>

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<< Le cose con Yuki sembrano andare ancora un po' meglio, soprattutto dopo il giorno del suo compleanno…eh, sì, ancora una volta, e per il terzo anno consecutivo, è stata una ricorrenza che ci ha riavvicinato e sembra averlo ulteriormente tranquillizzato: da quando ha iniziato a  perdere la coscienza di sé, ho notato che non solo si è  indebolito, ma che ha anche frequenti cambiamenti d'umore…sì, spesso  quando è con me sembra felice e sereno come sempre, ma a volte colgo nel suo sguardo una qualche preoccupazione o espressioni serie e pensierose, ed essere riuscito, quel giorno, a dargli almeno per qualche ora un po' di quella spensieratezza che sembra mancargli sempre di più, mi ha reso felice.
Erano alcuni giorni in cui, nonostante continuassimo a vederci come avevo detto, e cercassi di stare con lui il più possibile, lui sembrava essere di volta in volta sempre più serio, e la mattina del giorno in cui poi ho deciso che dovevo fare qualcos'altro per lui Sakura aveva la febbre; però non voleva che nostro padre si preoccupasse e così è voluta andare a scuola, salvo poi averla dovuta riaccompagnare io e Yuki a casa perché proprio non aveva retto: il suo stato di  salute un po' mi preoccupava, ma ancora di più mi impensieriva una strana nebbia che era scesa sulla nostra città: sicuramente stava accadendo un altro di quei strani fenomeni in cui sapevo che mia sorella era coinvolta. Arrivati a casa, e dopo averla messa a letto, Yuki al momento di andarsene, mi ha lanciato uno sguardo che mi è sembrato come quello di un naufrago che chiede disperatamente soccorso, o di un bambino che si è perso…io mi sono spaventato e molto allarmato, ma poi lui  con un mesto sorriso mi ha detto che sarebbe stato per la prossima volta: non so se volesse parlarmi una volta per tutte chiaramente di ciò che gli stava succedendo, di tutto ciò  che stava passando e soffrendo, e che sentiva dentro, o se pur non volendomene parlare la sua fosse una inconscia richiesta di aiuto che subito non sono riuscito a cogliere…fatto sta che quell'espressione mi aveva molto colpito, ma al momento  ero anche preoccupato per Sakura, quindi subito ho pensato di badare a lei, anche se poi, andando più tardi in camera sua, mi sono accorto che nel letto non c'era lei ma un'altra  simile a lei e che la sostituiva: proprio la stessa che diverso tempo fa mi aveva causato quell'incidente al piede; le ho chiesto se Sakura fosse uscita e di non dirle niente che mi ero  accorto di ciò che stava facendo, e più tardi tornando a vederla, invece, ho ritrovato mia sorella, che stava molto meglio e nel mentre è arrivato anche nostro padre, che in realtà aveva capito che la mattina Sakura era strana e ha voluto poi prendersi lui cura di lei per il resto della sera. Una volta nella mia stanza, ormai risollevato per la salute di Sakura, sono ritornato col pensiero a Yuki, e con la scusa di fargli sapere di Sakura, ho pensato di telefonargli: è sembrato felice di sentirmi e sapere che Sakura stava bene, e anche se ho sentito la sua voce come fosse un po' triste, mi sono comunque tranquillizzato nel sapere che anche lui stava bene…mentre parlavo con lui, all'improvviso mi è venuto in mente che in breve sarebbe stato il suo compleanno e che sarebbe capitato di domenica, così ho pensato lì su due piedi di proporgli una giornata sulla neve il sabato e la stessa domenica in cui compiva gli anni, se fossimo riusciti trovare posto in qualche albergo o baita di montagna: ha accettato subito e ne è stato entusiasta, l'ho sentito molto più allegro di prima e la cosa non ha fatto che farmi stare meglio…anche stavolta avevo avuto un'ottima idea! E inutile dire che dovendo essere un fine settimana per il suo compleanno, ho voluto pagare tutto io, anche la sua parte, nonostante lui all'inizio non volesse e un po' abbia protestato…
Alla fine siamo riusciti a trovare posto in un alberghetto molto accogliente, tutto in legno, tranquillo, con poche stanze, ordinato, pulito e con personale disponibile e molto gentile, e perfino con delle piccole terme all'aperto…il sabato mattina abbiamo fatto in modo di arrivare molto presto, per iniziare fin da subito a fare qualche sciata: infatti ci siamo sbrigati a portare la roba in camera e subito ci  siamo precipitati alla pista…Yuki non è molto portato per gli sport, quindi abbiamo fatto delle piste semplici e tranquille, ma  la cosa non mi ha disturbato o annoiato affatto: mi faceva piacere vederlo felice e contento, una volta tanto senza pensieri né espressioni preoccupate o come smarrite sul  suo dolce viso. Nel pomeriggio, al rientro in albergo, ci hanno detto che ci sarebbe stata la sera dopocena anche una festa per attendere l'arrivo del Natale: sicuramente sarebbe  stata bella e divertente, ma ho voluto che fosse Yuki a scegliere, dato che quei due giorni erano il mio regalo per lui; così  in camera ne abbiamo parlato e lui mi ha detto che se non mi dispiaceva avrebbe preferito fare un salto alle terme, dato che voleva un po' rilassarsi in tutta tranquillità, e dato che il giorno dopo saremmo stati di nuovo in pista e nel pomeriggio saremmo ripartiti, per cui non avremmo avuto altra occasione di approfittare delle terme: beh, che dire, una scelta più azzeccata di quella non poteva di certo farla!!!
Così la sera dopocena ci siamo preparati per andare alle terme, e mentre lui faceva la doccia, ho pensato di preparargli una piccola sorpresa per festeggiare il suo compleanno a mezzanotte: ho chiesto giù in sala se potessi prendere dello champagne e avendomelo permesso, sono corso nel corridoio che portava alle terme, dove c'è un bar e degli appendiabiti per lasciare gli yukata e gli asciugamani dei clienti, e ho chiesto al barista se potesse tenermi la bottiglia in fresco insieme a due calici finché non fossi tornato a prendere il tutto. Poi sono tornato in stanza e avendo Yuki finito, ho fatto io la doccia, e prese le nostre cose ci siamo avviati: arrivati alle terme, al momento di togliersi lo yukata, Yuki sembrava un po' imbarazzato, immagino per la nostra nudità, nonostante avessimo gli asciugamani allacciati in vita, così si è affrettato a scendere in acqua: si stava proprio bene, avvolti dal tepore dell'acqua e dalla tranquillità e silenzio intorno a noi; come è successo la sera in cui al mare abbiamo visto le stelle, abbiamo parlato pochissimo ma ci siamo scambiati molti sguardi e sorrisi, e anche quando lui non mi vedeva non ho potuto fare a meno di lanciargli qualche occhiata: mi piaceva guardare il suo corpo candido, molto snello e ben modellato anche se non fa sport…e mi sarebbe piaciuto moltissimo averlo di nuovo a stretto contatto col mio, come quel giorno al mare in cui  era scivolato. Stavo giusto formulando questi pensieri, quando è scoccata la mezzanotte e Yuki, che si era un attimo assopito ha riaperto gli occhi: quando mi ha visto uscire dall'acqua gli ho detto di aspettare un momento, e sono andato a prendere lo champagne e i due calici. Come avevo immaginato è stato felicemente sorpreso per quel piccolo pensiero che avevo avuto, ha capito che era per festeggiarlo, e una volta rientrato in acqua, versato lo champagne, brindato e bevuto, un po' per il luogo e la situazione in cui eravamo, un po' perché lui era davvero meraviglioso come raramente lo era stato negli ultimi tempi, ho desiderato ancora più di  qualche minuto prima sentirlo di nuovo con tutto il mio corpo: ho posato il mio calice, gli ho tolto il suo dalle mani, e  l'ho abbracciato, affondando stavolta io il mio viso sul suo collo e aspirando l'odore della sua pelle profumata, sentendo ancora più di altre volte forti brividi e una violenta scossa anche al leggero sfiorarsi dei nostri bacini, separati solo dalla stoffa degli asciugamani bagnati, e il fatto che lui
subito abbia avuto come un fremito in risposta al mio gesto non aiutava di sicuro…poi ho sentito le sue mani, delicate come sempre, avvolgersi dietro la mia schiena, percorrerla in lievi carezze, e lui sospirare come di sollievo e felicità contro il mio petto…non so perché, ma quando mi vengono certi istinti nei suoi confronti, quando alcuni momenti tra noi mi  suscitano desideri che mi sembrano incontrollabili, con gesti simili lui riesce sempre a calmarmi, a riportarmi alla realtà e a non farmi cedere alla tentazione che ormai troppe volte ho avuto di dirgli tutto e subito e di portare il nostro rapporto anche sul piano fisico: sì perché ormai ho capito, durante  questi anni, e attraverso tanti gesti, tanti momenti, tanti sguardi, che lui (o almeno la sua parte umana…) mi vuole bene e tiene a me, veramente, e che se mi dichiarassi mi vorrebbe con sé per sempre (almeno è ciò che spero), però probabilmente non riesce a capire i suoi veri sentimenti, in quanto è ancora molto confuso, forse diviso al suo interno a causa della sua doppia natura…soffro molto anch'io immaginando come deve sentirsi e non sapendo cosa io significhi per l'essere che è dentro di lui, anche se per ora non posso fare altro che stargli vicino come posso, dedicandogli tutto me stesso , finchè non sarà  il momento di dargli anche quella forza che so prima o poi gli verrà a mancare: proprio per questo dovrò lasciarlo solo il meno possibile, per essere con lui quando sarà finalmente ora…

Tornando a quella sera, siamo rimasti abbracciati ancora un po', crogiolandoci nel calore dell'acqua e nel tepore e conforto dei nostri corpi, quando ad un tratto ho sentito le braccia di Yuki scivolare via dalla mia schiena e lui abbandonarsi completamente contro di me: mi sono subito spaventato moltissimo, ma staccandolo da me ho visto che stava solo dormendo...evidentemente in giornata si era stancato troppo e il calore dell'acqua aveva contribuito a conciliargli il sonno. Avrei voluto averlo abbandonato a me in quel modo per tutta la notte, ma era meglio uscire di lì e andare in stanza, così ho cercato di risvegliarlo, delicatamente, in modo da non impaurirlo o allarmarlo, e quando ha ripreso coscienza di sé, dopo esserci asciugati, cambiati gli asciugamani, e rimessi gli yukata, siamo tornati in camera.
Però durante il percorso, di nuovo lui non ha retto, ho visto che ha avuto un cedimento e l'ho preso al volo prima che cadesse: doveva essere davvero tremendamente stanco, e non essermene accorto prima, non esserci stato molto attento in giornata, mi ha fatto pensare che forse avevo sbagliato a proporgli quella vacanza…presolo con un braccio intorno  alle spalle e un altro sotto le ginocchia l'ho portato nella nostra camera e adagiato sul suo letto, ma nel momento in cui mi separavo da lui, ha mugolato e mi sono sentito tirare addosso a lui dalle sue braccia, e così mi sono ritrovato completamente sopra di lui, tutto il mio corpo che di nuovo aderiva al suo, e lui che inconsciamente nel sonno, mi tratteneva a sé per non farmi andare via: ho capito benissimo cosa volesse, e anche se saremmo stati sicuramente scomodi su un letto ad una piazza, non gli ho rifiutato questa ulteriore richiesta di vicinanza, di sostegno che mi aveva fatto: mi sono solo appena scostato per tirare su di noi il pesante piumone, e poi sono tornato su di lui, che intanto avevo un po' sentito tremare per il freddo, e così anche per scaldarlo ho cercato di sistemarmi il meglio possibile, intrecciando le mie gambe con le sue e cercando di non pesargli troppo addosso, ma allo stesso tempo facendogli sentire che c'ero  e che sarei stato lì con lui e per lui tutta la notte: dopo un po', cullato dal suo respiro regolare e confortato dal  calore dei nostri corpi, ancora una volta allacciati, mi sono addormentato anche io. La mattina dopo sono mi sono svegliato steso di fianco a lui, ancora stretto al suo corpo, visto il poco spazio a disposizione, e ancora con le nostre gambe intrecciate: a dire il vero a svegliarmi è stata la sua  mano sul mio fianco nudo, sotto lo yukata, che ho sentito muoversi lentamente su è giù…subito nello stato di dormiveglia in  cui ero non mi sono reso conto della situazione, ma poi riprendendo coscienza di dove fossimo e come fossimo messi, ho spalancato gli occhi, quasi scioccato: Yuki non avrebbe mai osato fare un gesto del genere, lo credevo troppo intimo, quasi troppo spinto per lui…ed in effetti mi sono accorto  che anche quello era un movimento fatto incosciamente nel sonno, e che poi come tanti altri precedentemente compiuti mi ha fatto venire in mente certe immagini di noi due che per il momento era meglio accantonare. Così ho scostato quella mano indagatrice da dove era e l'ho riportata sulla stoffa del  mio yukata, ma probabilmente con quel gesto devo averlo svegliato, perché subito dopo mi sono ritrovato il suo sguardo ancora molto assonnato addosso: distraendomi da certi altri pensieri, e osservando i suoi occhi che pur se sorridenti erano ancora stanchi, un po' mi sono rattristato e carezzandogli una guancia, sussurrando gli ho chiesto scusa per non essere stato il giorno precedente abbastanza attento che non si affaticasse troppo, ma lui sorridendomi mi ha detto di non preoccuparmi, che invece era stata una bella giornata e stringendomisi ancora più contro, facendo di nuovo anche sfiorare i nostri bacini (per cui stavolta davvero ho dovuto trattenere un gemito), nascondendosi nel mio incavo tra la clavicola e il collo, ha aggiunto che mi ringraziava di tutto, e anche della sorpresa di averlo festeggiato con lo champagne. Ho pensato in quel momento che saremmo stati benissimo se fossimo rimasti ancora un po' sotto le coperte, a goderci il calore reciproco, e che a lui avrebbe fatto bene riposare ancora, così gli ho chiesto piano se gli andava di continuare a dormire fino a pranzo, e mi è bastato solo percepire un movimento del suo capo contro di me per capire che aveva annuito ed era d'accordo. Quindi ci siamo riaddormentati e svegliati, come avevamo deciso, per l'ora di pranzo, che, essendo Natale, è stato proprio un pranzo speciale, e si è protratto anche abbastanza, per cui nel pomeriggio abbiamo avuto solo il  tempo di preparare i nostri bagagli e ripartire per tornare a casa.
Al momento di lasciarci ho visto Yuki più sereno, come se di nuovo si fosse tranquillizzato, e anche ben riposato, e questo non ha potuto che far stare un po' meglio anche me, pur se ci sono ancora delle cose che mi impensieriscono e ancora non del tutto risolte, e che sicuramente non lo saranno finchè tutta
la faccenda in cui Sakura ha a che fare non sarà terminata. >>


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<< Accidentaccio di nuovo a quell'Akizuki!!!!! L'anno scorso me l'ero abbastanza cavata per la giornata di San Valentino, ma quest'anno non sono proprio riuscito a salvarmi, soprattutto da lei: oggi non appena mi ha visto a scuola mi è saltata addosso appiccicandomisi come una ventosa…e pensare che ero particolarmente di buonumore perché Sakura mi aveva dato il suo cioccolato: anche se mi diverto sempre a stuzzicarla le voglio bene, e anche lei me ne vuole e me lo dimostra spesso a suo modo, come ad esempio ogni anno il 14 febbraio col cioccolato fatto proprio da lei: è veramente una brava sorellina! Per non parlare poi del fatto che ne sono terribilmente geloso…e non posso che non pensare a quel Li  che gli ronza intorno...grrrr! Continuando col discorso di prima, dicevo dell'Akizuki: oggi più che mai mi ha fatto terribilmente arrabbiare, non solo per essermi volata addosso in quel modo, ma anche perché ha avuto la presunzione di dirmi e farmi capire che avrei dato a lei ciò che invece ho deciso di riservare per Yuki: ma come si è permessa??!!!
Addirittura ha provato a baciarmi, al che mi sono veramente alterato e le ho detto chiaro e tondo che avrei deciso IO a chi dare la cosa più importante e che comunque ho già qualcuno che mi piace, e l'ho lasciata lì col suo cioccolato. Per finire, come se  fosse ancora così tanto sicura di sé, mentre me ne andavo l'ho sentita chiedermi come avrei fatto a dare quella cosa alla persona che ho scelto, se questa persona non sa niente: non ti preoccupare bellezza, che ci penserò io a farglielo sapere al momento giusto, e in quell'attimo non ti permetterò più di ostacolarmi come hai fatto finora, tsè!!!
Più tardi poi ho invitato Yuki nel pomeriggio a casa mia perché Sakura me l'aveva chiesto la mattina (e comunque l'avrei invitato in ogni caso: difficilmente ora lascio che rimanga solo per gran parte della giornata..), e all'ora di merenda lei le ha dato il suo cioccolato: mi fa sempre una certa tenerezza vederla come si comporta con Yuki, ma allo stesso tempo mi diverto un sacco a stuzzicarla e farla arrabbiare in quei momenti!!! Però, se penso che so in realtà chi è la persona a cui davvero vorrà più bene in futuro, mi vengono certi nervi!!! >>


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