TITOLO (sarebbe simpatico se qualcuno ne
trovasse uno!) Scritta da: Caro Traduzione: Kenshin
[espressamente per Aphro ^_^
NdT] Message pour Caro: en août, je tai écrit
pour te demander la permission de traduire cette fic, mais tu ne mas
pas repondu. Jai pensé tu a peut-étre changé ta E-mail adresse. Ne
scahânt comment te contacter, jai quand même traduit la fic. Jespère
qu'il ne te derange pas, autrement tu ne
doit que nous demander de retirer cette traduction et ça serà
immediatement fait! . ???? Il
fruscio delle lenzuola e lo scricchiolare delle molle che si stavano
alleggerendo di un peso, svegliarono Aphrodite. Era ancora notte fonda al
Santuario e tutti o quasi dormivano. -
Se ne va
di nuovo - pensò il cavaliere dei pesci. Aprì gli occhi e impiegò qualche istante ad abituarsi alla luce della candela che brillava sul comodino. Poi, quando la luce smise di trafiggere i suoi occhi ancora un po annebbiati per la mancanza di sonno, scrutò la stanza e scorse il suo amante che finiva di vestirsi e stava per andarsene. Il suo letto gli sembro improvvisamente così freddo, malgrado il calore animale che regnava ancora nella stanza. Freddo e vuoto come poteva essere il suo cuore in quel momento. -
Perché non puoi restare tutta la notte con me? - chiese, con una voce
dolce, ma amara. Gli
occhi blu e crudeli di Maschera di Morte [nome usato nella fanfic nonché
nome originale di Cancer, NdT] lo trafissero con tutta la loro durezza, e
un sorriso di disprezzo si disegnò allangolo della sua bocca. -
Perché al mattino tutti mi vedrebbero uscire dalla stanza di un finocchio
come te! E fuori questione! Lattacco
era stato basso, ma Aphrodite ci aveva fatto labitudine. E anche se
faceva sempre male anche dopo tanti anni lessere deriso da tutti, non
aveva intenzione di lasciarsi destabilizzare. -
Tuttavia di solito non sembra che ti dia più di tanto fastidio il fatto
che sono un finocchio
Non sei migliore di me rispose, con un tono
che lasciava trasparire una punta di collera. Alla vista del lampo omicida che si accese negli occhi abitualmente così glaciali del cavaliere del Cancro, Aphrodite comprese immediatamente di aver fatto un errore a rispondere così. Sapeva perfettamente che erano argomenti da non trattare con lui, ma come sempre nel momento di maggiore amarezza, non aveva potuto trattenersi. Ancora prima di avere il tempo di reagire, Maschera di Morte si buttò su di lui e lo afferrò brutalmente alla gola. Aphrodite emise un singhiozzo di sorpresa. - Ascoltami bene, piccolo frocetto Io non ho niente a che vedere con te! Io vengo a letto con te perché tu lo vuoi, perché ti ho sottomano e costa meno che andare a cercare le puttane, ma questo è tutto. Non ti sbagliare su di me! Aphrodite, con il respiro bloccato dalla presa violenta, non poté neanche accennare una qualche risposta e fu ributtato pesantemente sul letto, che scricchiolò per il colpo. Poi Maschera di Morte, ancora incollerito, uscì rapidamente sbattendo la porta. Aphrodite
rimase come paralizzato per qualche secondo. Il suo collo delicato, sul
quale iniziavano ad apparire i segni delle dita del suo amante, bruciava.
Asciugò, allangolo del suo occhio non ancora struccato, una lacrima
che non sapeva se era dovuto al dolore fisico o morale. Poi si avvolse
nelle coperte sperando di prendere di nuovo sonno, anche se aveva forti
dubbi in proposito. Certo, avrebbe potuto difendersi contro Maschera di
Morte, dopo tutto anche lui era un Cavaliere dOro, ma a cosa sarebbe
servito? Non avrebbe che inasprito ulteriormente la situazione e Aphrodite
non voleva questo. Quello che aveva
quello che già aveva non era male
e era molto più di quello che non avrebbe mai osato sperare, sebbene
gli riuscisse difficile riconoscerlo.
Ma ciononostante Maschera di Morte lo trattava ancora con così tanto
disprezzo... -
Stronzo mormorò.
Ma
nessuno era là per ascoltarlo...
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ Con
la sua reputazione, Aphrodite non poteva fare niente. Era ormai da molto
tempo che era stata sporcata. Già dalla nascita, solo per il nome che gli
era stato dato, era stato destinato ad essere oggetto di prese in giro,
quindi tanto valeva andare fino alla fine
Ma rimpiangeva la mancanza di
interesse che gli dimostravano gli altri Cavalieri dOro. Erano tutti
così impressionanti che avrebbe dato qualsiasi cosa per avere la
possibilità di potere, un giorno, dividere il letto con uno di loro. E
alla fine, fu Maschera di
Morte a realizzare quel desiderio.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Aphrodite aveva sempre considerato Maschera di Morte, anche se non come un amico, almeno come il Cavaliere a cui si sentiva più vicino. Forse a causa della comune conoscenza dellinganno del Gran Sacerdote, o a causa dei loro caratteri apparentemente molto simili, sintendevano piuttosto bene. Aphrodite
sapeva che Maschera di Morte era ancora più crudele di quanto non lo
fosse lui stesso. Il suo carattere, Aphrodite lo aveva forgiato sotto i
colpi degli scherzi e delle umiliazioni dei quali era da sempre
loggetto. Aveva imparato a disprezzare coloro che lo odiavano per
quello che era. Aveva imparato a battersi per ispirare loro terrore e
rispetto, perché si inginocchiassero davanti a lui
. Maschera di
Morte
Aphrodite ignorava quello che lo aveva portato ad assumere un
tale comportamento
forse era semplicemente folle. Quella sera rientrarono insieme alle loro rispettive case dopo essersi un po allenati al combattimento. Anche per un Cavaliere dOro lallenamento era indispensabile al fine di conservare una buona forma e di perfezionare la tecnica. Maschera di Morte aveva voluto affondare Aphrodite negli strati di spirito, e Aphrodite aveva bombardato Maschera di Morte con pericolose rose nere. Ovviamente avevano solo cercato di impressionarsi lun laltro con attacchi sempre più potenti, ma mai avevano cercato di farsi veramente del male. Un reale combattimento tra Cavalieri dOro poteva molto velocemente degenerare in una lotta sanguinosa e inutile. Il
cielo era molto chiaro e le costellazioni brillavano su di loro,
schiarendo il loro cammino con una piacevole luce argentata. Non
parlavano, perché sembrava loro inutile. Erano tutti e due dei solitari,
e le chiacchiere senza interesse non li avevano mai riguardati. Poi
era venuto il momento di separarsi. Come sempre, Aphrodite si stava per
allontanare e per ritornare a casa sua senza neanche una parola al suo
compagno, perché tutte le forme di educazione erano inutili con Maschera
di Morte. Ma quella volta, questultimo lo aveva trattenuto per un
braccio e lo aveva forzato a guardarlo. Aphrodite
si era allora chiesto che cosa volesse il suo amico, ma una volta che ebbe
affondato i suoi occhi nelle pupille febbrili dellaltro, non seppe più
neanche come pensare, tanto la loro intensità era grande. -
Sai che sembri veramente una donna
? Lo stesso viso, lo stesso
portamento
Aphrodite si trattenne dal ridere sotto leffetto di una tale banalità. Anche se la situazione non lo divertiva affatto. Si sentiva piuttosto stranamente turbato. -
Me lo dicono spesso. Maschera
di Morte gli aveva allora passato una mano nella folta capigliatura
azzurro cielo. -
E anche una bella donna
Aphrodite
era abituato a discorsi del genere. Erano quelli che usavano tutti i
Cavalieri che volevano passare la notte con lui. Ma non avrebbe mai
creduto di sentirli uscire dalla bocca di Maschera di Morte e questo gli
mozzò il fiato. Non sapendo che rispondere, si limitò a sorridere con un
aria che avrebbe voluto maliziosa. Maschera
di Morte non gli lasciava più gli occhi. Lo fissava con quello sguardo
talmente disprezzante e così sicuro di lui, come se sapesse già che
Aphrodite non avrebbe potuto rifiutare le sue avance. Poi, bruscamente,
come tutto quello che faceva, lo attirò a lui e lo baciò impetuosamente. Il
loro bacio quasi animale parve durare uneternità. Aphrodite aveva
passato il suo braccio intorno al collo di Maschera di Morte e
questultimo percorreva tutto il suo corpo con carezze febbrili ed
eccitanti. Poi laveva trascinato fino alla casa del Cavaliere dei
Pesci, dove avevano fatto lamore tutta la notte. µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ Il
giorno seguente, quando Aphrodite incrociò Maschera di Morte, fece ben
attenzione a non fare nessuna allusione a quello che era successo la sera
prima. Lo vedeva come un momento meraviglioso passato troppo in fretta e
basta. Ma appena arrivò la sera, Maschera di Morte si impose di
nuovo nel suo letto
e lo fece anche quasi tutte le sere
successive. Ma
Maschera di Morte non gli accordava mai neanche un po di tenerezza.
Tutte le loro avventure non erano basate che sul sesso. Tuttavia
un giorno il Gran Sacerdote inviò Maschera di Morte in una missione che
doveva durate molti giorni. Durante quellassenza, Aphrodite si sentì
più solo che mai. Non aveva neanche più voglia, come faceva di solito,
di andare a passare il tempo tra le braccia di un affascinante apprendista
Cavaliere. E fu allora, durante quelle lunghe notti fredde passate solo a
pensare a Maschera di Morte, che Aphrodite comprese che aveva compiuto una
delle più grosse sciocchezze della sua vita: si era attaccato a
quelluomo, per il quale non rappresentava niente più che un oggetto di
soddisfazione carnale.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Aphrodite: Tutti
i giorni sono qua, ad aspettare il suo ritorno
E tuttavia lui non mi
offre niente
Io esisto appena per lui. Non sono che una piccola cosa in
certi momenti piacevole, ma della quale si sbarazza più rapidamente
possibile una volta che lha usata
Non
piangerò
Non griderò
e nonostante questo soffro, sto male. Ma
perché sto male? Il
dolore morale lo conosco da sempre. Lho vissuto, ho vissuto attraverso
esso. Grazie ad esso sono diventato quello che sono, un Cavaliere potente
e impietoso. Ho imparato a combatterlo e a vincerlo
Allora perché
questa volta non arrivo ad annientarlo, non arrivo a ritirarmi dietro il
mio muro di odio, che ho eretto molto tempo fa, quando hanno iniziato a
prendersi gioco di me
del mio nome
del mio aspetto
di quello che
sono
Torna, Maschera di Morte, torna da me
E la mia sola
aspirazione, il mio solo desiderio. Non ti chiedo di amarmi, so che è
impossibile per qualcuno come te, ma voglio solo che tu sia al mio fianco,
perché tutti gli insulti che mi potresti lanciare mi farebbero comunque
meno male della tua assenza. µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Aphrodite tornò a casa quando la luna brillava già alta nel cielo Era finita Non sarebbe rientrato neanche oggi
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Maschera della morte spiava la sua preda Più di quello là , li avrebbe fregati tutti. Ancora una volta il Gran Sacerdote lo aveva mandato a massacrare un Alto Dignitario e tutta la sua famiglia. Un compito facile per uno della sua forza, ma senza che lui ne capisse il perché, negli ultimi tempi era stato piuttosto distratto e qualcuno era riuscito a scappare. Si erano rintanati ai quattro angoli del mondo e Maschera di Morte aveva dovuto ritrovarli uno ad uno. Ma adesso che aveva ritrovato lultimo, tutto stava succedendo molto velocemente e sarebbe presto ritornato al Santuario da Un
leggero sorriso melanconico gli sfuggì a quellunico pensiero, ma lo
represse velocemente
Che stupidaggine! Doveva evitare di avere delle
idee come quelle che gli stavano attraversando lanimo
Certo, passare
un po di tempo nel letto di Aphrodite era sempre piacevole, ma non
aveva motivo di farne una tale storia. Il Cavaliere dei Pesci si piegava a
tutti i suoi più bassi desideri e lui non si stancava mai di tornare
accanto a lui tutte le notti
ma Aphrodite non restava che una puttana
sulla quale era passata la metà del Santuario. Allimprovviso
un rumore delicottero lo distolse dai suoi pensieri. Il suo fottuto
bersaglio stava per fuggire per via aerea. Maschera di Morte stava per
devastare la macchina con un potente pugno quando di accorse di un
movimento con langolo dellocchio. E comprese che lelicottero non
era che un diversivo. Colui che doveva abbattere tentava di fuggire in
auto nellaltro senso. Rapidamente cambiò direzione al suo attacco e
schizzò diritto verso il suo obiettivo, che si infiammò allimpatto.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Maschera
di Morte si avvicinò ai rottami con la calma dellassassino che sa che
ha vinto. Per terra, strisciante ai suoi piedi, si trovava il giovane uomo
al quale aveva ricevuto ordine di togliere la vita. Era messo male, ma
ancora vivo. Il Cavaliere si posizionò per dargli un nuovo colpo, che
stavolta avrebbe dovuto essere fatale. -
Pietà mormorò la giovane vittima I
suoi occhi si erano ingranditi per il terrore e dei fiotti di sangue
fuoriuscivano da un taglio sulla fronte, per poi colare sulla pelle
livida. -
Io non conosco la pietà. Per me tu non vale più di un oggetto
Non sei
che un pezzo in più da aggiungere alla mia collezione. Come
sempre, il tono freddo del Cavaliere del Cancro aveva una leggera punta di
ironico divertimento. -
Ma io non vi ho fatto
niente
Voglio vivere ancora!!! -
E per fare cosa? A cosa ti serve vivere? -
Ma
io non voglio morire
sono troppo giovane
La
voce della sua vittima si ruppe su un leggero singhiozzo di spavento.
Sapeva che la sua fine era vicina e che niente avrebbe potuto far cambiare
idea allassassino crudele che lo fronteggiava. -
Letà non centra niente. Il destino è ingiusto, non cè unetà
per morire. -
Ho paura. -
Di cosa? -
Della morte
-
Allora hai paura di me? -
Sì La sua voce non era più di un soffio che sarebbe stato inudibile per chiunque altro non fosse un Cavaliere dOro. -
Bene
-
Perché lo fate? Il
sorriso di Maschera di Morte cadde. La preda cominciava a rivoltarsi, e si
capiva dallaggressività e dalla collera che dominavano questultima
domanda. -
Mi è stato ordinato. -
Non avete paura della dannazione? -
Siamo tutti destinati alla dannazione, qualsiasi siano le nostre azioni
-
No, non è vero!!! -
Tu sai a cosa somiglia la morte? Io lo so
che siamo stati buoni o
cattivi, tutti finiremo nello stesso posto
Maschera
di Morte lasciò sfuggire un sorriso amaro
prima di ricominciare: -
Questa discussione mi annoia
In ogni modo tu non potresti, o non
vorresti, capire prima di aver visto con i tuoi occhi. Adesso muori!!! Il
giovane uomo lasciò scappare un ultimo grido di disperazione prima che la
sua testa venisse staccata da un unico colpo del Cavaliere dOro. Da
qualche parte nella casa del Cancro, apparve un nuovo volto terrorizzato. -
Adesso mormorò Maschera di Morte devi capire quello di cui ti ho
parlato. Come
al solito, sottolineò il suo nuovo misfatto con una sinistra risata, ma
stavolta fu di breve durata. La sua precedente conversazione aveva
ravvivato i suoi ricordi.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Il
suo Maestro era stato un uomo crudele e freddo, come lo era lui stesso al
presente. Di tutti i discepoli, era lunico ancora in vita. Gli altri
erano morti a causa dellintenso allenamento o le ripetute severe
punizioni. Adesso era quasi pronto a diventare il nuovo Cavaliere dOro
del Cancro, nonostante la giovanissima età. Era già duro e insensibile,
le sofferenze avevano forgiato il suo carattere, ma non era ancora un
mostro o una bestia sanguinaria come poteva esserlo il suo Maestro. Allora
arrivava difficilmente a capire come un essere umano potesse commettere
tali atrocità. Più volte gli aveva posto quella domanda, ma ogni volta
il suo mentore si era accontentato di sorridere amaramente prima di
rispondere che comunque lo avrebbe scoperto presto. Poi, un giorno,
durante le ultime fasi della sua preparazione, lo andò a trovare. -
Mi hai chiesto spesso come posso fare quello che faccio
Bene, è venuto
il tempo che tu lo sappia. Dopo quello che ti sto per mostrare, non sarai
mai più lo stesso. Preparati ad imparare il tuo ultimo attacco, e il mio
ultimo insegnamento. Il futuro Maschera di Morte aveva semplicemente annuito e il suo Maestro lo aveva precipitato negli strati di spirito.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Maschera
di Morte guardava il cielo blu. Doveva essere notte al Santuario
Il
Santuario, allaltro capo del mondo. Là dove si trovavano le prove dei
suoi peccati, ma anche del suo ultimo lembo di umanità. Era
tempo di rientrare.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Come
aveva previsto, era notte fonda quando arrivò a casa. Anche la luce della
luna era inesistente, sbarrata da delle spesse nuvole. Si diresse verso
casa sua, ma improvvisamente cambiò idea. Dopotutto non lo aveva più
visto da una settimana, poteva andare a svegliarlo per divertirsi un
po. La casa del Cavaliere dei Pesci era così calma che sembrava vuota. Ma Maschera di Morte non si lasciò ingannare dal quella apparente tranquillità. Sapeva esattamente dove trovare il proprietario del luogo, poiché dopotutto era diventato un habitué oltretutto il solo habitué secondo le sue informazioni, era stato lunico a beneficiare a più riprese dei favori del sublime Cavaliere. Non
poté mascherare un sorriso, non uno dei suoi soliti ghigni, ma un vero
sorriso. Fortunatamente nessuno era là per vederlo, perché se un così
sfortunato testimone si fosse trovato nei paraggi, Maschera di Morte non
avrebbe sicuramente risparmiato la sua vita. Ci sono delle cose che si
devono nascondere al resto del mondo
Maschera
di Morte entrò nella piccola stanza nascosta in un angolo del Tempio del
Cavaliere dei Pesci e accese una piccola candela allentrata. Certo il
Santuario era lontano dal disporre di tutti i comfort moderni, e ancora
meno di elettricità, ma i Cavalieri non se ne lamentavano. Erano stati
allevati duramente e quello faceva parte delle tradizioni. Maschera di
Morte trovava addirittura un certo fascino in tutte quelle torce e quelle
candele disposte nelle case e nei palazzi. Come aveva previsto, Aphrodite dormiva. Ma il suo volto di una rara finezza, accentuata dalla dolce luce dorata, era lontano dallesprimere la calma e il riposto che avrebbe dovuto. Al contrario, il Cavaliere sembrava in preda a terribili angosce. Aveva unespressione contratta e delle grosse gocce di sudore colavano lungo la sua fronte e le sue guance. Maschera di Morte tese le dita per asciugarle delicatamente, ma allultimo momento trattenne il suo gesto. Si era ripromesso di non lasciarsi mai andare a quel genere di sdolcinatezze che causavano debolezza. In ogni modo, quale importanza potevano avere quel genere di cose dato che la vita, come il suo Maestro gli aveva provato, non era che una grande illusione? E anche se la bellezza di Aphrodite assolutamente eccezionale, questo non cambiava niente. Maschera
di Morte dovette ammettere che si era lasciato a poco a poco affascinare
dalla strana femminilità del suo compagno. Nonostante si conoscessero
dallinfanzia, non era che da poco tempo che aveva realizzato il suo
desiderio. Precedentemente Aphrodite era stato per lui un altro Cavaliere,
al quale era forse un po
più vicino, ma che comunque non poteva classificare come amico nel vero
senso della parola. Poi, una sera, la bellezza di Aphrodite, sottolineata
ancora di più dalla luce lunare, gli era apparsa in tutto il suo
splendore e lui non aveva più potuto trattenersi dal baciarlo. Insieme
avevano passato una notte meravigliosa, ma al mattino Maschera di Morte
aveva preferito andarsene prima del risveglio del suo amante. Si
era posto molte domande sul suo comportamento della sera precedente, il
che era piuttosto inconsueto per lui, sempre così sicuro di quello che
faceva, ma aveva imputato il fatto alla mancanza di donne. Da quel punto
di vista, il Santuario non aveva veramente niente da invidiare ad un
monastero e le poche donne che si potevano trovare erano una più virile
dellaltra
Inoltre, a causa della maschera, non si sapeva mai cosa
aspettarsi, senza contare il fatto che la maggior parte di esse erano più
feroci di una bestia selvatica. Ma poco a poco aveva preso coscienza che
la sua attrazione non era da mettere solo sul conto della frustrazione.
Cerano altre cose, anche se si rifiutava ancora di ammetterlo
pienamente. Lo irritava il non poter ritrovare la sua abituale calma. Il
suo pensiero tornava sempre ad Aphrodite e alla natura nella loro
relazione. Sapeva che il Cavaliere dei Pesci, anche se non glielo aveva
mai detto, si era attaccato a lui molto più di quanto non avrebbe dovuto,
si capiva dal suo modo di fare
quel modo che aveva di guardarlo o
abbracciarlo. Da un lato questo lo lusingava e ne era molto felice, ma lo
faceva sentire anche a disagio e un po addolorato
-
Addolorato per cosa? - pensò Non ho niente a che fare con quello. I
sentimenti sono inutili
La vita non ha nessun senso, allora perché
ostacolarsi con tali stupidaggini?
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Spense la candela e scivolò senza esitazione nel letto, spingendo nel passaggio Aphrodite, che emise un leggero grugnito di disappunto. -
Sposta il tuo culo di là!!! Occupi tutto lo spazio. Il
suono della voce roca di Maschera di Morte svegliò bruscamente Aphrodite,
che si affrettò a lasciargli un po di spazio. -
E tornato, finalmente! gioì dentro di sé. -
Comunque ti faccio presente che è il
mio letto fece dolcemente notare Aphrodite. -
Se ti disturbo, posso ritornare in camera mia. Speravo in unaccoglienza
più entusiasta. Aphrodite,
come elettrizzato dalle parole di Maschera di Morte, Passò le braccia
intorno al suo collo e lo baciò con passione. Maschera di Morte si
trattenne dal rispondere immediatamente. Non capiva come un Cavaliere
dOro come Aphrodite potesse avere così poco orgoglio, ma ne era
felice
felice di sapere che gli era mancato. -
Scusami
Sono contento che tu sia tornato. Maschera
di Morte si accontentò di alzare le spalle. -
Potresti dirmi qualcosa di gentile, almeno insistette Aphrodite. -
Perché? Non ho niente da dirti. Sapeva di essere crudele, ma cosaltro poteva rispondere? Non aveva nessun sentimento nessuno erano tutti morti da molto tempo li voleva morti era lunica possibilità. -
Perché ci hai messo così tanto a tornare? -
Non sono cose che ti riguardano. Aphrodite
sospirò a lungo. Era diviso tra la felicità di rivedere Maschera di
Morte e la sofferenza che la sua freddezza non mancava mai di infondergli.
Non cera che un solo caso nel quale il Cavaliere del Cancro metteva da
parte quellatteggiamento sprezzante e gli concedeva un po di
attenzioni
allora Aphrodite cominciò ad accarezzarlo con
unesperienza acquisita in molti anni
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Avevano
fatto lamore per molte ore e adesso giacevano spossati luno nelle
braccia dellaltro. Era raro che Maschera di Morte si trattenesse così
tanto a lungo e Aphrodite ne era felice. Aveva posato la testa sul suo
petto e accarezzava dolcemente il fianco ricoperto di sudore del Cavaliere
del Cancro, quando sentì una delle mani di questultimo posata sul suo
dorso, mentre laltra andava e veniva lungo la sua schiena in un gesto
quasi tenero. Quella notte era veramente stata eccezionale per Aphrodite. Non solo Maschera di Morte gli aveva testimoniato un po daffetto con dei gesti e dei baci che Aphrodite non avrebbe mai creduto possibile ricevere da lui, ma anche perché lo aveva cominciato a trattare veramente come un altro uomo, prendendosi cura del suo piacere, e non solo come una semplice bambola gonfiabile da guardare dallalto in basso. Lasciò
andare un sospiro di felicità e depose un leggero bacio nellincavo del
collo del suo amante.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Maschera
di Morte: Aphrodite sembrava felice. Anche io avrei dovuto esserlo e lo ero, in un certo qual modo. Ma non potevo impedirmi di pensare che lagire come avevo fatto era stato un errore. Avevo momentaneamente dimenticato tutti i miei buoni propositi e la rottura non sarebbe stata che più dolorosa. Non avevo certo lintenzione di lasciarlo in quel momento, ma ero certo che un giorno la morte lo avrebbe fatto al posto nostro e sul cammino della dannazione i nostri ricordi sarebbero tornati ad ossessionarci e a distruggerci ancora di più. Il
mio Maestro mi aveva insegnato la realtà dellesistenza e la sua
inutilità. Una vita felice non ci porterà la serenità eterna, ma al
contrario allamarezza di aver perso tutto. Solo lodio e la
solitudine in questo mondo possono rendere sopportabile la vita
nellaltro. Le nostre anime finiranno nei pozzi delloblio qualunque
sia stata la nostra vita, ed è per questo che sarebbe più saggio
prepararcisi da adesso. Ma
io mi ero lasciato piegare
piegare da quel viso dangelo e da quel
corpo datleta. Mi aveva imprigionato senza volere in dei sentimenti che
non avevo mai creduto possibili, che avrei voluto credere eternamente
impossibili e sapevo che ormai la mia vita, come la mia morte, non sarebbe
stata che un lungo cammino di amara nostalgia e di ricordi impossibili da
rivivere. Dovevo
staccarmi da lui, staccarmi da quellamore torturante e straziante, ma
sembravo esserne incapace. Mi aveva incatenato, ma dovevo, per la salvezza
di tutti e due, mettere una fine a tutto quello
non appena ne avrei
avuto il coraggio
un giorno
forse. Ma ero così vicino a lui, lontano dallorrore che era diventata la mia vita dopo che il mio Maestro mi aveva mostrato
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
- Hai laria pensierosa. La
voce di Aphrodite mise momentaneamente fine alle riflessioni di Maschera
di Morte. -
Non è niente. Pensavo a
Lascia stare
Aphrodite
lo guardò, inquieto per qualche secondo, poi si risistemò più
confortevolmente contro di lui, con i loro volti ormai molto vicini
luno allaltro. Il Cavaliere dei
Pesci passò una tenera mano nella strana capigliatura blu di
Maschera di Morte e depose un dolce bacio allangolo delle sue labbra.
Il Cavaliere del Cancro non poté reprimere un leggero sorriso, con il suo
stato danimo ormai respinto nel più profondo del suo spirito dalla
luce ipnotizzante degli occhi blu che lo fissavano con profondo affetto. -
Io
- cominciò Aphrodite Cè una cosa che vorrei sapere
Maschera
di Morte fu sorpreso dallaria impacciata e un po ansiosa del suo
compagno. Sperava che non stesse per chiedergli se lo amava, perché,
quali che fossero i suoi reali sentimenti, non avrebbe mai potuto
rivelarli. Sarebbe stato condannarsi definitivamente. Ma la richiesta di
Aphrodite fu tuttaltra. -
Vorrei sapere
il tuo vero nome. Aphrodite sapeva che la sua domanda era fuori luogo. Se Maschera di Morte nascondeva il suo vero nome, doveva avere una buona ragione. Nessuno al Santuario, in ogni caso, sembrava conoscerlo. Infatti, prima di quella notte, Aphrodite si era chiesto, a seguito delle inconsuete attenzioni delle quali Maschera di Morte aveva fatto prova, se non avesse scoperto, proprio come lui , i suoi veri sentimenti. Se avesse accettato di dividere con lui il segreto del suo nome, allora una parte di lui lo doveva considerare una persona speciale. Se datra parte avesse rifiutato sarebbe stato perlomeno meno grave di sentirsi dire che non era amato. Maschera
di Morte scoppiò a ridere. Il suo nome
Lui stesso lo aveva quasi
completamente scordato! -
No rispose Non posso. -
Ma perché? Insistette Aphrodite. Maschera
di Morte rifletté ancora qualche secondo prima di mettersi a ridere di
nuovo, un suono sorprendente che veniva da un tipo di solito così cupo.
Anche Aphrodite, malgrado il rifiuto del suo amante, non poté impedirsi
di sorriderne di gioia. Infine
Maschera di Morte ritrovò la sua calma. -
No... è troppo ridicolo!!! Aphrodite
lo guardò, sorpreso. Ridicolo! Maschera di Morte non voleva dirgli il suo
nome perché era ridicolo! Non per una profonda ragione altamente
psicologica e nascosta nel suo passato! -
E io allora che dovrei dire! Rispose lui. Maschera
di Morte gli lanciò uno sguardo divertito. -
Sì, ma il tuo ti sta bene
La Dea dellAmore e della Bellezza, niente
ti sarebbe più appropriato! - CERTO, UNA BRUTTA PUTTANA PRETENZIOSA!!! -
E proprio quello che sto dicendo incalzò acidamente Maschera di
Morte ti sta bene. Quanto a me
Linsulto
appena detto con il tono scherzoso divertì molto Aphrodite, rapito dalla
strana complicità che si stava instaurando tra i due. Afferrò un cuscino
e lo gettò con forza sulla testa di Maschera di Morte. -
Io una puttana pretenziosa!!! Ripetilo se osi!!! -
Puttana pretenziosa!!! -
Prendi questo!!! E
una nuova serie di folgoranti colpi di cuscino raggiunsero il Cavaliere
del Cancro in piena faccia. Ma il povero cuscino non resistette ancora
molto a un tale trattamento, ed esplose in una nuvola di piume bianche.
(Scusate lautore per questo grande delirio, ma era troppo invitante!
NdA). -
E perfido, adesso ho tutte le pulizie da fare disse Aphrodite,
ridendo fino alle lacrime e lasciandosi ricadere tra le braccia di
Maschera di Morte. - Ooooh Ehi, ma che fai!!! -
Hai i capelli pieni di piume, è meglio che te le tolga. E
pazientemente, Aphrodite tolse una ad una tutte le piccole piume
disseminate nella capigliatura scura. -
Uff, sei peggio di mia madre
-
Perché, lhai conosciuta? -
No, ma suppongo avrebbe fatto così. Andiamo, ne ho abbastanza!!! Afferrò
Aphrodite e lo bloccò di schiena sul materasso, prima di baciarlo con
passione. Aphrodite passò il braccio intorno al suo collo e lo serrò
contro di lui. -
Ce ne sono ancora
- mormorò. -
Pazienza, se ne andranno con la doccia
-
Non vuoi ancora dirmelo? -
Cosa? -
Il tuo nome
Maschera
di Morte ignorò quella piccola timida voce in fondo alla sua testa che
gli stava dicendo che stava agendo veramente come un imbecille e, spinto
dal meraviglioso momento che stava passando, si ricordò la parola che
aveva bandito dal suo vocabolario molto tempo prima. -
Mi prometti di non ridere? -
Promesso. - ............ -
Allora??? Insistette Aphrodite. Maschera
di Morte non poté trattenere una smorfia e si lanciò. -
Angello. (Grazie Christou! NdA) -
Angello??? Ah ah ah ah ah ah ah!!! Maschera
di Morte si staccò immediatamente da Aphrodite per sedersi allaltro
capo del letto. -
Mi avevi promesso di non ridere! Esclamò lui, infastidito. Aphrodite si raddrizzò e si avvicino a lui camminando a quattro zampe, prima di prenderlo a sua volta tra le braccia. -
Scusami. Non volevo. E solo che è così... inatteso! -
Te lavevo detto fece notare Maschera di Morte con un tono di
malumore che non mi stava bene. -
Al contrario. rispose Aphrodite serrando la sua stretta Non ce ne
potevano essere di migliori per te
Angello, il mio angelo. Maschera
di Morte si lasciò finalmente ricadere sul letto trascinando Aphrodite
con lui, ed entrambi passarono il resto della notte a dormire insieme.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
-
Allora, Angello, adesso capisci? -
Maestro, dove siamo? Angello
non aveva mai visto niente del genere. Tutto lì sembrava così scuro, così
freddo, così morto
e cerano quelle persone in lontananza
tutte
così simili e inquietanti
-
E qui che passano i moribondi prima di tuffarsi nei pozzi
dellInferno. Angello
realizzo con orrore in che luogo si trovava. -
Ma è ignobile! Questo significa che tutte queste persone sono morte! - Moribonde. Ma una volta che si saranno tuffati nei pozzi, la loro vita terrestre avrà fine. E questo che aspetta tutti. -
No, no, non è possibile. Non ci sono che peccatori e criminali. -
TUTTI ANGELLO!!! TUTTI!!! Vedi quella bambina laggù ? Credi che
abbia avuto il tempo per commettere qualche crimine? -
No
no
Ipnotizzato
dal macabro spettacolo, Angello guardò per lungo tempo le anime gettarsi
nei pozzi prima finalmente di riprendersi. - Ma allora il modo in cui viviamo non serve a niente Quali che siano le nostre azioni e il nostro passato noi finiamo così Il
Maestro gli si avvicinò e posò dolcemente una mano sulla sua spalla. - Vedo che cominci a capire. Si
sentiva un tono amaro ma soddisfatto nella sua voce. - Ma ma - riprese Angello, preso dalla disperazione non cè alcuna soluzione? -
Io ne ho trovata una
Quella che mi aveva insegnato il mio Maestro, che
la aveva appresa dal suo Maestro e così via nelle generazioni. Se la vuoi
conoscere, dimmelo, ma questo ti costerà enormi sacrifici. Angello guardò le anime passare vicino a lui e tutta la miseria che sprigionavano. Mai... mai questo... -
Ditemelo, mio Maestro. Sono pronto. -
Bene
Sai perché queste anime soffrono, Angello? -
No, Maestro. - Queste anime soffrono perché sono in preda ai loro ricordi. Ripensano alla felicità terrena e alla tristezza che conosceranno dora in poi e trovano questo ingiusto. Stanno male perché hanno lasciano sulla terra tante cose che recavano loro dolcezza e conforto. Solo coloro che conoscono linferno e la solitudine fuggono da quel dolore. Chi non ha sentimenti e chi ha vissuto lontano dalle gioie portate da altri non rimpiange niente della sua vita terrena e non ha ragione di aver paura dei pozzi. Se non vuoi conoscere la medesima sorte di tutti questi morti, è necessario che tu bandisca i tuoi sentimenti. Non avere né rimorsi, né pietà, né amici. Devi essere solo al mondo e non avere rispetto per gli altri, nessuna considerazione. E poi abbreviare la loro vita terrena è in qualche modo una forma di bontà, perché in questo modo tu abbrevi le loro possibilità di avere dei bei ricordi. Hai capito bene, Angello? - Sì, Maestro. Non avere nessun sentimento Dal
loro viaggio in quel luogo maledetto, Angello, che decise di bandire per
sempre quel nome troppo dolce, cominciò ad uccidere senza rimorsi né
pietà.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Maschera
di Morte sentiva finire la sua vita... Il suo cuore rallentava, le sue
membra sintorpidivano. Ignorava perché stesse morendo, ma era così. Marciava
lungo un cammino, attorniato da migliaia di altre persone. Dove si
trovava? Dove andava? Improvvisamente riconobbe il luogo maledetto nel
quale aveva trascinato tutte le sue vittime tante volte in precedenza. Ma
questa volta, era lui che avanzava verso gli scuri pozzi nei quali sarebbe
caduta per sempre la sua anima. -
Aphrodite pensò Dovè Aphrodite? E
allimprovviso realizzò
Mai più avrebbe visto Aphrodite. Mai più
lo avrebbe tenuto tra le braccia o avrebbe baciato le sue labbra così
dolci. Finito per sempre. Avrebbe passato leternità solo ad errare
nellinferno, a vivere di amari ricordi perduti per sempre. Comprese il dolore di coloro che lo circondavano, lo condivideva. Non aveva seguito i consigli del suo Maestro, aveva lasciato che qualcosa lo raggiungesse e adesso lo avrebbe rimpianto fino alla fine dei tempi. Se solo avesse potuto fermare tutto quello fermare tutto Si
ritrovò di fronte ai pozzi
Non voleva andarci. Non voleva caderci, ma
venne spinto. Fu
loscurità e il silenzio rotto semplicemente dalle sue grida di
disperazione.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Maschera di Morte si svegliò di soprassalto. Che orribile incubo ! Un incubo, o più probabilmente il suo avvenire Guardò Aphrodite che dormiva pacificamente al suo fianco. Sembrava così puro, così bello nella luce del mattino. Chi avrebbe potuto credere che il giorno prima non aveva esitato a recarsi sullIsola di Andromeda per servire di oscuri progetti del Gran Sacerdote? Erano già molte settimane che il Cavaliere del Cancro assisteva tutte le mattine a quegli spettacoli, ma tuttavia non si abbandonava a loro. Per qualcuno che pretendeva di vivere senza sentimenti, si era lasciato facilmente afferrare. Lasciava che Aphrodite lo chiamasse per nome, e questo cominciava anche a piacergli. Maschera
di morte rivide dei pezzi del suo sogno. Sembrava così realistico
Sicuramente una sorta davvertimento. Era andato tutto troppo lontano
con Aphrodite. Si era lasciato trascinare dal gioco ed era ormai
vulnerabile. Certo, non avrebbe mai potuto cancellare tutti i meravigliosi
ricordi che avevano tessuto insieme, ma poteva evitare che ne costruissero
di nuovi. Maledisse
la sua stupidità. Come aveva potuto dimenticare a che punto il cammino
dellinferno era terribile per le persone che erano state troppo felici?
Si era lasciato inebriare e lo avrebbe di certo recriminato quando sarebbe
arrivato il momento. Ma poteva limitare i danni e questo era quello che si
accingeva a fare adesso. Anche se questo li avrebbe fatti soffrire, lui ed
Aphrodite, era meglio che dover sopportare il peso del suo passato per
leternità. Si
alzò rapidamente e si rivestì in silenzio. Ma questo non impedì ad
Aphrodite di risvegliarsi. Sorpreso di vederlo già in piedi, il Cavaliere
dei Pesci si raddrizzò e, passandosi una mano nella folta capigliatura in
disordine, chiese con voce esile: -
Dove vai? Non resti ancora un po? Maschera di Morte sentì il suo cuore stringersi, quel cuore che doveva far tacere. Non aveva scelta. - Me ne vado. -
Ah
E quando posso rivederti? Mangiamo insieme stasera ? -
No
Me ne vado
Definitivamente. Aphrodite
sbatté due volte gli occhi, come si avesse capito male quello che il suo
amante gli aveva detto. Poi il suo viso impallidì. -
Stai scherzando, vero ? chiese, con voce malferma. -
No. Mi sono divertito molto con te. E stato carino, ma ne ho
abbastanza, quindi bisogna che ti trovi qualcunaltro per soddisfare la
tua libido. Aphrodite
si portò le mani tremanti alle sue tempie e chiuse gli occhi per qualche
secondo. - Perché ? Dimmi almeno, perché ? Angello, credevo
Maschera
di Morte si avvicinò alla porta, quando la voce di Aphrodite lo
interruppe. -
NO!!! Resta... Te ne prego... Se hai un minimo sentimento per me anche se
non è amore né affetto, ma solo un po' di tenerezza, quanto meno
un po di considerazione, resta, te ne supplico! Maschera
di Morte guardò per lultima volta colui che aveva saputo rompere il
suo muro dodio.Sembrava così perso, solo in mezzo a quel grande letto,
che Maschera di Morte fu sul punto di prenderlo fra le sue braccia per
consolarlo. Ma la voce della ragione lo riportò sugli ultimi e unici
sentimenti che gli restavano adesso
sul suo ultimo brandello di umanità.
Si voltò e uscì. -
Perdonami Aphrodite. mormorò con voce troppo bassa perché laltro
potesse sentire Non ho scelta. Spero che un giorno tu capisca che ho
fatto tutto questo per noi.
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Aphrodite restò a lungo seduto sul letto. Non piangeva, non urlava. Restò semplicemente là senza muoversi, insensibile al mondo esterno. Allora era finita, non lo avrebbe più tenuto tra le braccia, non avrebbe più gustato le sue labbra, non avrebbero mai più fatto lamore. Il solo essere che avesse mai amato lo aveva appena abbandonato e lui si ritrovava di nuovo solo Ma niente sarebbe stato più come prima. Quanto
tempo restò così, lo ignorava. Molte ore sicuramente. In ogni caso fino
a che una guardia venne a bussare alla sua porta per annunciargli che i
Cavalieri ribelli e la falsa Atena (la vera Atena, rettificò Aphrodite
dentro di lui) erano arrivati al Santuario e si doveva preparare a dare
battaglia. Certo era certo lultimo Cavaliere dOro, ma tutti si
doveva preparare al combattimento. µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Maschera
di Morte teneva il Cavaliere del Dragone alla sua portata quando, improvvisamente,
qualcosa lo disturbò. Delle preghiere
le preghiere di una donna che
amava il suo avversario. Sentì la rabbia montare in lui. Perché questi due avevano il diritto di amarsi? Perché non erano come lui assaliti dai dubbi? Perché non conoscevano le paure di lui ed Aphrodite? Per la collera, la gettò nella cascata ai bordi della quale si trovava. E questo fu un grave errore, poiché scatenò la collera del suo nemico. Allora Dragone, Pensò Maschera di Morte, tu ami quella donna fino a questo punto? Non posso dire se sei un uomo fortunato o no Tu conoscerai la sofferenza eterna al momento della tua morte, ma conosci anche la dolcezza di aver avuto qualcuno al tuo fianco. Io io non ho saputo scegliere e ho perso tutto. Lho perso e so che sarò per sempre consumato dal rimpianto e dal dolore. Dovrei odiarlo... odiarlo Lodio lo sommerse. Questo odio per sé stesso, per la sua debolezza, per quellamore che gli aveva fatto perdere la ragione. Qualcosa si ruppe in lui, il suo ultimo brandello dumanità il suo amore non era più capace di amare, non era più capace di niente. La presenza di Aphrodite gli aveva fino ad ora impedito di affondare nella follia, ma ora che aveva perso anche quello, era diventato peggio di una bestia, un mostro con sembianze umane. E
la sua armatura lo abbandonò. Aveva appena rinunciato allultima
possibilità che aveva di salvare la sua anima
lamore
Aphrodite
e larmatura lo aveva sentito. Non era più degno di essere un
Cavaliere. Non aveva più niente di buono in lui
aveva perso tutto.
Qualche istante più tardi, era morto. Mentre
cominciava a cadere in mezzo alle altre anime, il dubbio simpadronì
del suo spirito
E se si fosse sbagliato? E se il miglior modo di
vincere le pene dellinferno non fosse stato lodio assoluto, ma al
contrario lamore
quellamore che avrebbe potuto vivere pienamente
a fianco di Aphrodite e la cui dolcezza laveva avvolto e cullato anche
in mezzo ai momenti peggiori
Così
il suo castigo sarebbe stato peggiore di quello che avrebbe mai potuto
credere
rimpianti, rimpianti eterni e soprattutto il dubbio
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Aphrodite
: Oh, ma suppongo che lo sarei stato comunque presto. Spinti dalla loro fede e dal sostegno di Atena, questi Cavalieri di Bronzo sono dei temibili avversari. Non dubito che almeno uno di loro arriverà fino qui. Lo
combatterò senza pietà, devo almeno questo al Sacerdote. Dopotutto non
è grazie a lui che Angello ed io siamo stati così vicini? Ma gli lascerò
sicuramente il tempo di arrecarmi un colpo mortale. Sono considerato da
molti come il più terribile dei Cavalieri, ma questo non sarà vero oggi.
Oggi non aspiro che alla morte
Angello,
non so e non saprò probabilmente mai quello che ti ha spinto ad agire così.
Tu mi amavi, lo so, lo hai spesso mormorato la notte, quando mi credevi
addormentato. Ma ho sempre sentito qualcosa in te, qualcosa che ti faceva
temere questo amore
qualcosa che ti aveva portato a quella crudeltà e
a quella freddezza
qualcosa che ha finito per avere ragione di te e ti
ha ucciso
Anche
io tra qualche ora sarò morto. E ti raggiungerò. Non so quali siano le
strade che portano allinferno, ma io sarò al tuo fianco. Noi saremo
eternamente insieme sul cammino della sofferenza.
~
FINE ~
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