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Calore

parte XIII

di Mel


 

L’ alba seguente illuminò i due corpi stretti, non si erano lasciati tutta la notte.

 

Hanamichi lentamente schiuse gli occhi , aprendoli piano, la prima cosa che vide fu il viso del suo Kaede , vicino, più di quanto avesse mai sperato………….i suoi occhi , la sua pelle bianca, le sue labbra, i suoi capelli neri ,  seguì quei fili di seta  con lo sguardo scendendo fino al cuscino che ancora dividevano e li vide mescolarsi ai suoi e sorrise , gli occhi pieni di lacrime , le labbra che tremavano leggermente ……………

…….lasciò scendere una lacrima isolata poi si avvicinò , piano , per non svegliarlo e sfiorò le sue labbra , assaggiandole delicatamente ……lo sentì muoversi e inconsciamente , nel sonno , stringerlo di più, più forte, incastrando i loro corpi , unendoli ………

…Hanamichi rise sottovoce ……..era felice……………veramente.

 

 

 

Pochi minuti dopo Kaede aprì gli occhi e si perse nello sguardo caldo del proprio ragazzo , vi si perse sorridendo , dopo un buongiorno appena sussurrato e Hanamichi  lo baciò , a lungo , cercando quelle labbra che finalmente si facevano trovare, senza più paura di chiederle, di pretenderle , era suo , era il suo amore.

 

Kaede si alzò su un gomito , stringendo la nuca del suo ragazzo , accarezzandogli i capelli morbidi, guardandolo , gli sorrise poi

mormorò.

 

 

“Non devi essere così con me …………..altrimenti come posso riuscire a perdonarmi?”

 

 

Hanamichi si stese sotto di lui , lasciandosi guardare.

 

“Dimentichi che sono io a doverti perdonare …………….e l’ ho già fatto”

 

Lo tirò su di sé per un altro bacio, poi lo abbracciò.

 

“L’ ho già fatto , il giorno in cui ti ho detto di amarti, quel giorno io ti ho perdonato per qualsiasi cosa tu mi avresti fatto …….qualsiasi…………….” aggiunse Hanamichi  sospirando.

 

Un ultimo bacio e poi si alzarono.

 

La strada, ora percorsa insieme, non  sembrava più la stessa ….. vicini…. i  loro corpi, le loro mani  che si strusciavano ad ogni passo in più , contribuendo ad accrescere un’ intimità  solo loro , velata agli occhi degli altri e semplicemente perché a loro bastava così .

 

Ed erano rimasti accanto fino a che, sempre guardandosi intensamente , non si erano divisi entrando ognuno nella propria  aula  e il sorriso ora sincero di Sakuragi , i suoi occhi felici, il sorriso di Mito , la convinzione che finalmente fosse tutto a posto  e le ore di lezione, che non erano mai sembrate tanto lunghe prima, ora lo erano……. quasi insopportabili per il fatto che un solo muro sottile divideva ognuno dalla persona che più amava e allora si immaginavano , si pensavano mentre tutto il resto perdeva d’ importanza e loro riuscivano a ritrovarsi  insieme anche in un pensiero.

 

Poco prima degli allenamenti erano scivolati insieme sul tetto della scuola , accolti dal calore del sole tenue di fine dicembre  e ognuno dal calore dell’ abbraccio dell’ altro, seduti vicino , in terra , il viso di Hana contro la spalla di Kaede .

Il ragazzo dai capelli neri gli baciò una tempia.

 

“Oggi te la senti di allenarti ?”

 

Hanamichi scosse la testa  contro di lui, si sollevò cercando il suo viso ,trovandolo in un altro bacio e scesero per le scale , sempre insieme.

Di nuovo su quella strada , verso casa, ancora insieme, verso la loro casa.

 

 

 

La porta si chiuse alle loro spalle , erano appena rientrati , Sakuragi guardava il suo Kaede lasciare la borsa pesante all’ ingresso, non era rimasto ad allenarsi quel giorno e non ci era andato nemmeno quella mattina , eppure sapeva che prima  o poi avrebbe dovuto riprenderli quegli allenamenti , quel pensiero lo rattristava , era sicuro che a quello Kaede non avrebbe mai rinunciato , neppure per lui  e ci sarebbero state di nuovo tutte quelle mattine in cui si svegliava da solo, al freddo…………..ma cosa voleva?

Erano stati due giorni stupendi , tra le parole dolci  del suo ragazzo, il suo cercare di rimediare , il suo amore dimostrato in quelle carezze , in quei baci , in quell’ abbraccio lungo un giorno ……che diritto aveva di chiedere di più?

No , gli sarebbe andato bene , si sarebbe alzato da solo e  sarebbe andato a scuola da solo con il pensiero che, nonostante tutto , appena arrivato lì , sarebbe stato accolto da lui  con una carezza.

 

Kaede stava salendo al piano di sopra , rimandando i suoi pensieri Hanamichi lo seguì .

Mentre  lui si spogliava Kaede entrò in bagno, aprì l’ acqua poi uscì di nuovo ……

…..  e gli si avvicinò , attirando la sua attenzione e il suo sguardo.

 

“Hai preso le medicine ?”

 

Hanamichi  annuì sorridendo.

 

“Bene”

 

Il ragazzo dai capelli rossi si era appena girato, per finire di  cambiarsi, quando le braccia di Kaede  lo avevano circondato, dolcemente prepotenti, cingendogli  da dietro i fianchi .

 

“Hana …..” gli soffiò sull’ orecchio.

 

“S.si ?” rispose lui rabbrividendo di piacere.

 

“Facciamo il bagno…io e te ?”

 

Hanamichi sorrise dolcemente sospirando ….doveva fidarsi  di quel tono malizioso ed eccitante?

 

“Kaede …io …il bagno hai detto?” chiese ridendo , gli occhi lucidi per le lacrime che volevano ancora bagnarli per la felicità che provava.

 

“Si…non temere …non ho intenzione di farti niente ………tranne lavarti e baciarti” confessò lui facendolo girare e mantenendo subito le proprie parole con un bacio.

 

Hanamichi rise e lo seguì  mentre si chiudevano dietro la porta.

 

Lentamente si spogliarono , Kaede lasciò scivolare a terra i propri indumenti , nel farlo incontrò lo sguardo di Hanamichi, arrossendo il ragazzo dai capelli rossi si distolse subito , Kaede sorrise ed entrò nella vasca , l’ acqua calda lo accolse dolcemente facendolo sospirare , Hanamichi si avvicinò al bordo opposto al suo e stava per entrare quando la voce di  Rukawa lo fermò………

 

“No”

 

No?

Ma era stato lui stesso a dirgli di farlo insieme ed ora non voleva che entrasse con lui?

Nei suoi occhi passò un lampo, qualcosa di molto simile al dolore.

In quelli di Kaede qualcosa che assomigliava a malizia.

 

La sua voce prima fredda proseguì morbida.

 

“Vieni qui” disse.

 

Hanamichi , lentamente , senza capire , si avvicinò.

Kaede lo guardò a lungo , lasciando scivolare i suoi occhi su quel corpo nudo e perfetto, sorridendo dell’ imbarazzo che vedeva sul suo viso e del rossore che colorava le sue guance.

 Gli porse una mano e lo fece entrare nella vasca ,  lentamente lo fece sedere davanti a sé , tra le sue gambe , allungò le braccia e stringendolo da dietro lo adagiò contro il proprio petto , abbracciandolo.

 

 

Il ragazzo dai capelli rossi si rilassò contro di lui , sorridendo dolcemente.

 

 

Kaede si appoggiò con il mento su una delle spalle del ragazzo dai capelli rossi , le mani di Hanamichi scivolarono su quelle del suo ragazzo, strette intorno alla sua vita   e le coprirono ,intrecciandosi a loro , immerse nell’ acqua.

 

Rimasero fermi , mentre il gocciolare monotono del rubinetto accompagnava la quiete di quella sera .

 

La voce di Kaede accarezzò il suo orecchio.

 

“Mmh……mi piace tenerti così …………..potremo farlo tutte le sere, non pensi ?”

 

Senza rispondere Hanamichi si piegò un po’ in avanti , allontanando la propria schiena dal petto del suo ragazzo , raccolse un po’ d’ acqua con le mani e se la passò sul viso poi, in un respiro quasi spezzato, sussurrò di si.

 

Kaede sorrise ancora una volta, stringendo i suoi fianchi lo tirò indietro e lo fece distendere sul proprio corpo,con la testa reclinata indietro , appoggiata contro l’ incavo sinistro della sua spalla , lo guardò chiudere gli occhi in un sospiro e poi riaprirli , voltandosi verso di lui …………

Poi lentamente alzò una mano e passò un dito sul suo viso , lo portò alle proprie labbra  e lo leccò.

 

“Salato ………….non credevo che l’ acqua della vasca lo fosse”rise Kaede.

 

Hanamichi si stese ancora di più su di lui ,  quasi girandosi , accoccolandosi contro il suo torace caldo , nascondendo il viso contro il suo collo.

 

 

“Ti amo……non hai idea quanto  Kaede …….da morire ………..ti amo da morire”

 

Kaede lo baciò , alzandogli il mento con due dita poi rispose stringendolo, una nota di tristezza nella sua voce.

 

 

 

 

“Lo so…lo so che mi ami  e so anche  quanto…..ma  non devi più dimostrarmelo così , capito ?……non devi più dimostrarmelo con il dolore ……………non voglio …”

 

 

Gli occhi di Kaede fissi nei suoi esigevano silenziosamente una risposta……………….una promessa …………… Hanamichi annuì e le loro labbra , unendosi, suggellarono quelle parole.

 

 

 

Hanamichi  ancora su di lui , cullato dalle sue mani e dalle sue carezze ,in quell’ acqua diventata tiepida, ad occhi chiusi ,riposava.

Dopo qualche minuto  Kaede lo chiamò , uscirono dall’ acqua avvolgendosi negli accappatoi puliti e si stesero nel letto , abbracciandosi  e addormentandosi.

 

 

 

 

Passò un altro giorno , con una semplice scusa  Sakuragi si era esonerato un  paio di giorni  dagli allenamenti ,per rendere completa la propria guarigione doveva evitare ogni sforzo ed ora  rimaneva seduto a guardare il proprio ragazzo giocare, era così bello mentre correva, tirava a canestro…..  quel gioco era davvero la sua vita , come poteva pensare di farglielo lasciare solo per alzarsi insieme la mattina ?

Non ne aveva il diritto …………e allora lo avrebbe accettato , eppure nemmeno quella mattina Rukawa era andato ad allenarsi , sembrava rimandare continuamente quel momento , rimandarlo forse per paura di ferirlo ……………ma prima o poi sarebbe successo e  lui lo avrebbe accettato ….senza problemi.

 

 

Quella sera  Kaede rimase un po’ più a lungo in palestra Hanamichi lo aspettava, seduto sulla sua panchina ,erano rimasti

 solo loro, fuori la quiete.

Sakuragi ascoltava il ritmico battere del pallone, osservava attentamente ogni movimento di quel ragazzo che amava , per imprimerlo nella propria memoria  e poterlo rivedere con gli occhi della mente  e poter continuare ad amarlo in ogni momento della propria vita…. ..…………………chiuse gli occhi cercando nella sua mente le immagini più belle fino a che non sentì silenzio assoluto intorno a sé , riaprì gli occhi ……………Kaede davanti a sé.

 

“Pensavo ti fossi addormentato …………” mormorò il ragazzo moro.

 

Sakuragi scosse la testa.

“Ti stavo guardando”

 

“Ad occhi chiusi ?”

 

Sakuragi annuì.

“Si , ti stavo guardando nei miei ricordi …guardavo la tua immagine……….e mi piace….da morire”

 

 

Kaede sospirò poi si lasciò cadere sulle ginocchia , davanti a lui seduto sulla panchina, guardandolo.

 

 

“No……non dovrebbe piacerti guardare la mia immagine ………forse quella che c’ era prima ….ma non quella di questi mesi ………non quella di pochi giorni fa…… Hana ……..io …..”

 

Hanamichi allungò una mano , accarezzando la sua guancia , i suoi capelli , le sue labbra , fino alla linea della gola e rimase fermo.

Kaede appoggiò il viso contro quella mano , chiudendo gli occhi .

 

“Perdonami” un  filo di voce , nel silenzio.

 

“E di cosa?………Tu volevi solo amarmi ……….”

 

“Perdonami” ancora una volta.

 

Sembrava non bastargli, lo voleva ripetere e ripetere, all’ infinito , ogni volta il suo orgoglio ne soffriva sempre meno, messo ormai da parte per qualcosa che valeva molto di più  ed ora tutte le parole sembravano facili da pronunciare……… anche quella.

 

 

“Perdonami”

 

Hanamichi sorrise poi lo spinse verso di sé , con la mano gli fece adagiare il viso sulle proprie gambe , il corpo stretto vicino alle sue ginocchia , lo accarezzò lentamente mentre con gli occhi chiusi Kaede  rimaneva sul suo grembo.

 

 

Poco dopo uscirono insieme e tornarono a casa, passeggiando lentamente sotto il cielo scuro sul quale occhieggiavano le prime luci della notte.

 

 

 

 

I due ragazzi salirono al piano di sopra , dopo cena , tenendosi per mano , Kaede andò in bagno aprendo l’ acqua per riempire la vasca poi tornò da  lui.

 

“Ci aspetta il nostro bagno” disse abbracciandolo.

 

Hanamichi sorrise.

“Non ho aspettato altro tutto il giorno”mormorò ricambiando un bacio appena ricevuto.

 

Entrarono insieme spogliandosi  senza guardarsi troppo intensamente ,si desideravano ma Sakuragi ancora non poteva ed entrambi lo sapevano.

Si lasciarono avvolgere dal calore , Kaede da quello dell’ acqua e Hanamichi da quello dell’ abbraccio di Kaede dietro di sé , come la sera  precedente.

 

Il silenzio  faceva loro compagnia , tra i vapori dell’ acqua bollente.

 

“Hana…..”

 

“Si?”

 

“Stasera voglio delle risposte da te”

 

“Delle risposte?Su cosa?” chiese lui, una lieve nota di agitazione  nella voce.

 

 

 

“Su di noi………………..parlami di questi mesi d’ inferno”

 

 

 

Silenzio.

 

Sakuragi abbassò il viso , senza dire niente.

Non si aspettava una domanda del genere , non voleva ……in mezzo a tutta quella felicità , tra le braccia di Kaede, l’ ultima cosa che voleva era ricordare il dolore che aveva provato.

Silenzio.

 

 

“Dimmi cos’ è che ti faceva soffrire così tanto………….. prima del dolore fisico intendo ……..”

 

 

Hanamichi strinse le mani di Kaede cercandole nell’ acqua poi lentamente , guardando di fronte a sé ma appoggiandosi a lui ,rispose.

 

 

 

“Sembravi contare le parole , non mi parlavi, non mi ascoltavi……….e non mi abbracciavi  se non dopo che  …………………Kae…

 

....sembravi ………………..sembravi contare i tuoi baci…………….…i baci che dovevi darmi ……………..ed io ...io non potevo vivere

 

 così –……….la sua voce si spezzò……–

 

….io …..io non posso vivere troppo a lungo  senza  i tuoi baci …lo capisci questo Kaede…lo capisci?”

 

Un singhiozzo.

 

Kaede chiuse gli occhi , allungando le mani , stringendolo a sé , cercando di alleviare un po’ il proprio dolore  e il suo……….era stato un pazzo………un folle……..uno stupido…….avrebbe dovuto capire…………….

 

Hanamichi si allontanò lievemente da lui, ma Kaede lo strinse più forte.

“Ssssh ….dai …su …vieni qui……..lasciati abbracciare…….”

 

Hanamichi si lasciò consolare da lui , da quei baci che adesso non venivano più contati , ma solo regalati , solo a lui , solo per lui.

 

Il silenzio riprese a scorrere tra di loro ,accompagnato dalle gocce d’ acqua che cadevano nella vasca.

 

 

 

“Hana….quanto male hai sentito mentre noi …………………………..…..quanto?”

 

 

 

Il ragazzo da capelli rossi chiuse gli occhi ……….perché quella sera Kaede aveva deciso di farsi del male da solo?

Perché lo costringeva a dirgli quelle cose?

 

“Non così tanto io n…..”

 

Kaede lo interruppe , alzando lievemente il tono.

 

“Non mentire”

 

Hanamichi sospirò.

 

“Basta con le mezze verità………….dimmi quello che ti ho fatto….”mormorò ancora Kaede abbassando lo sguardo.

 

Hanamichi si girò a cercare i suoi occhi , li trovò e vide che volevano davvero solo la verità , prese lentamente fiato.

 

 

“Male, male da morire……….così tanto da gridare se avessi potuto farlo , così tanto da perdere i sensi  e non sentire più niente , così tanto da piangere mentre non mi guardavi……………e avevo paura …..moltissima …….ogni volta……..perché ogni volta era sempre peggio………”

 

 

Kaede deglutì amaramente , non credeva che avrebbe fatto così male sentirselo dire…………non credeva così tanto……..ma ne faceva , di male , perché sapeva che era la verità , che quelle parole erano vere.

 

Si sforzò di continuare, tante cose ancora necessitavano di una spiegazione, una spiegazione alla quale lui da solo non sarebbe potuto arrivare.

Voleva sentire quella voce parlargli ancora , dirgli quanto era stato incosciente e insensato.

Per non farlo mai più.

 

 

“Perché continuavi a fare l’ amore con me ?Perché hai continuato ?”

 

 

Hanamichi non si girò.

“Pensavo fosse chiaro ormai”scherzò tristemente.

 

Kaede  gli baciò una spalla.

 

“Si lo so , scusami……..volevo solo sentirmelo dire un'altra volta , per poterci credere”

 

Hanamichi  cercò le sue labbra , improvvisamente.

Si staccò lentamente e gli sussurrò ad un soffio dalla bocca.

“Il perché è …..ti amo”

 

 

Kaede gli regalò un sorriso.

 

Silenzio.

Poi un’ altra domanda.

 

 

“Quella sera in cui stavi male , perché non ti sei rifiutato?”

 

Hanamichi  sospirò al ricordo della pena provata, poi disse.

 

“Per lo stesso motivo……………e poi mi rifiutavo da troppo tempo , avresti potuto sospettare qualcosa, ti saresti potuto  preoccupare…………………………..avresti…avresti potuto ……lasciarmi.”

 

Kaede insisté.

 

“E quelle grida ……..perché ? Perché hai finto di provare piacere mentre invece soffrivi?”

 

Hanamichi si girò di scatto, gridando quasi.

“Tu me le avevi chieste , le volevi , volevi sentirmi ed io farei qualsiasi cosa per te, tu volevi le mie grida ed io te le ho date perché così potevo dimostrarti che ti amavo……potevo dimostrartelo finalmente ………per non permetterti di lasciarmi ………per non …..farmi… odiare  da te….”

 

 

Kaede lo strinse più forte che poté.

 

“Io non potrei mai lasciarti, odiarti …………..mai ….perché ti amo…lo sai ….ti amo”

 

“Ora lo so ….ora lo so………ma non me lo dicevi..…non me lo dicevi mai, come potevo esserne sicuro?”

 

“Era per questo che cercavi i miei gesti d’ affetto, le mie attenzioni?”

 

“Si” confessò in un sussurro il ragazzo dai capelli rossi , nascondendosi ancora contro di lui, il viso contro il suo collo , fra quei fili di seta neri.

 

“  E’ tutta colpa mia ……………..è tutta colpa mia Hanamichi”mormorò baciandolo con passione , cercando quelle parole per pronunciarle sulle sue labbra .

 

“Kae..de”

 

 

 

Si baciarono a lungo , minuti interi , dalla parvenza di uno splendido dilatarsi del tempo,semplici sfiorarsi o incontri profondi, baci leggeri e intensi ………… fino a che l’ acqua della vasca intorno a loro non diventò quasi fredda, fino a che non si allontanarono per riprendere fiato, gli occhi che brillavano, le labbra gonfie.

 

Tra i respiri ancora un po’ accelerati Kaede si alzò insieme a lui , per tornare in camera, avrebbe voluto sentire ancora le proprie labbra unirsi alle sue ………….tutta la notte …..avrebbe voluto unire anche i loro corpi …………..ma non potevano, non potevano ancora …………..avrebbero aspettato , che tutto fosse a posto………per un nuovo inizio………….per poter scoprire di nuovo cosa volesse dire amarsi……..per poter ricominciare da capo quello che avevano sbagliato.

 

 

Sotto le coperte , stretti insieme , su quella metà del letto che ormai non li divideva più  Kaede gli parlò di Akira, della loro amicizia , di quell’ uscita accettata solo per gelosia, gelosia per  Mito , che in quel periodo sembrava riuscire a stargli vicino mentre  lui   non riusciva più a farlo, gli parlò del passato di Akira  e di quello che gli aveva detto per fargli capire  ciò che non riusciva a vedere da solo…… ……………e gli parlò di quel giorno negli spogliatoi , della possessività di quella volta, del dispiacere che aveva provato dopo e di quel giorno in cui aveva rifiutato di tenerlo per mano, del perché cercava continuamente  il suo corpo, del perché gli era ancora così facile trattarlo con distacco davanti agli altri, del perché non riusciva  a dirgli che lo amava ……………………….

 

“Io non sapevo dirtelo………………ma se devo pagare con la tua sofferenza  questa mia mancanza allora no……….troverò le parole….le troverò tutte ……te lo dirò ogni volta che vorrai…….sempre”sussurrò Kaede agli occhi nocciola che aveva davanti.

 

Hanamichi in silenzio, con gli occhi colmi di lacrime , lo guardava.

 

E tanti altri perché …………tutte le confessioni in quella notte……….tutte ………le loro voci che si sussurravano parole solo loro, parole fatte di scuse e chiarezza……………..parole per ognuno di quei giorni , parole che cancellavano quei giorni ,lentamente , dolcemente ma con decisione ………………………….parole , insieme.

 

 

 

Alle luci dell’ alba che seguì quella notte , Kaede aprì i suoi occhi  fissando il soffitto bianco sopra di sé ………….si girò incontrando ancora il viso disteso e tranquillo di Hanamichi che riposava sul suo stesso cuscino…………….quella notte dopo tutti quei piccoli segreti confessati, il suo dolce ragazzo dai capelli rossi gli aveva chiesto di dividere ancora quel cuscino, come quel giorno in cui lo aveva tenuto abbracciato tutto il tempo e lui sorridendo aveva accettato con piacere, guardandolo teneramente arrossire  e poi avvicinarsi in imbarazzo, ancora incerto e lui lo aveva tirato a sé , cercando le sue labbra un’ ultima volta prima di chiudere gli occhi……….

 

Ed ora dopo tutte quelle parole si capivano, avevano compreso come fossero stati futili alcuni atteggiamenti  o persino dolorosi…..quanto fosse stato vano il loro cercarsi sbagliato …ognuno nella propria direzione……….  e quanto fosse stato inutile il loro rincorrersi……..

…………

 

 

Kaede allungò una mano e accarezzandolo lo svegliò dolcemente, lo sentì mugolare e strusciare il proprio viso contro il suo ………poi si avvicinò al suo orecchio e sussurrò.

 

“Io devo riprendere ad allenarmi …….”

 

Un bacio su quell’ orecchio, mentre gli occhi di Sakuragi si incupivano rassegnati, un sospirò uscì dalle sue labbra.

Quando aveva deciso di accettarlo non credeva che sarebbe stato così difficile.

 

Kaede gli passò una mano sull’ addome accarezzandolo , in gesti ampi e lenti.

 

“………ti va di venire ad allenarti con me ?”

 

Hanamichi fissò con i suoi occhi sgranati lo sguardo profondo e dolce di Rukawa.

Senza poterci ancora credere annuì , senza trovare le parole per rispondere a quella richiesta che non si sarebbe mai aspettato.

Pensò solo che finalmente la felicità aveva bussato a tutte le sue porte.

 

 

Un giorno intero , su quel campo che amavano entrambi , insieme ……………….e non c’ era più quel ragazzo triste appoggiato al muro che aspettava il suo compagno  nel vento freddo e non c’ era più quel ragazzo stanco che si allenava fino a sfinirsi per non pensare alla persona che lo aspettava fuori e al  loro continuo dolore , al loro amarsi senza saperselo dire………….non c’ era più niente ……..

……solo loro …………………….insieme.

 

 

 

Alla fine di quella settimana  li attendeva la visita di controllo.

 

Il medico li accolse gentilmente , visitò Hanamichi , Kaede restò con lui , il ragazzo dai capelli rossi lo voleva lì , glielo aveva sussurrato in strada, poco prima di arrivare e lui glielo aveva promesso.

 

Il medico sorrise a entrambi.

“Bene, le condizioni di Hanamichi  sono molto buone , l’ infezione  è regredita perfettamente……….”

 

Sakuragi lo guardò incerto.

 

“Sono…sono guarito?”chiese.

 

Il medico annuì.

“Perfettamente guarito”

 

 

Hanamichi si voltò per fissare gli occhi felici di Kaede, si incontrarono in uno sguardo , le loro mani si intrecciarono vicino alle loro gambe, lontane da occhi indiscreti.

 

Il medico si alzò , sorridendo ancora più apertamente.

“Da stasera potete fare tutto quello che volete”

 

 

In strada , sotto la luce dei lampioni dai bagliori tenui , i due ragazzi camminavano verso casa ,mano nella mano , si guardavano di sfuggita finché Kaede non imprigionò un suo sguardo con un sorriso, il viso del suo ragazzo si tinse lievemente di rosso mentre quella luce fioca creava ombre affascinanti sulla sua pelle e sulle sue labbra.

 

 

Quelle labbra sensuali che Kaede non aveva smesso di fissare un istante, quelle labbra che aspettavano le sue , quella notte.

 

 

Salirono in camera , nella loro camera, senza accendere nemmeno una luce , la luna bastava a illuminare i loro passi , lentamente vicino alla finestra , si spogliarono, uno alla volta , lasciando allo sguardo dell’ altro il proprio corpo, piccoli ansimi uscivano già dalle loro labbra, quelle labbra che si incontrarono un istante dopo , in un abbraccio tra quei corpi nudi illuminati dalla luce della dea della notte , quella luce trasparente che vagava sulla loro pelle come le loro mani…. inquiete , senza posa , senza freno…………….il tempo di allontanarsi un attimo……….

Hanamichi si stese sul letto, dolcemente …………aspettava quel dio rimasto in piedi a fissarlo ………brividi d’ eccitazione scorrevano sul  suo corpo …………….

 

…………….la felicità di potersi lasciar amare ancora una volta ………………………………… 

 

 

Kaede si avvicinò al bordo del letto , vi si sedé e sollevando una mano la passò in una lenta carezza sul corpo del proprio amante , in risposta solo un gemito.

Il ragazzo dai capelli neri e gli occhi blu si portò quella stessa mano alla bocca e la baciò sulle punte prima di posare quelle dita sulle labbra socchiuse di Hanamichi …………un bacio portato da una mano ……………..riverenza e dolcezza in quel gesto…………….

 

Kaede si sollevò leggermente e senza fare rumore si stese su di lui, lasciando alla luna lo spettacolo di due corpi che stavano per unirsi.

 

Hanamichi cercò le sue labbra, la sua bocca , la sua lingua ……………passava le mani su quel corpo che ora poteva avere per sé senza pagarne il prezzo in sangue e dolore , Kaede leccava la sua pelle , marchiandola con la propria , in lunghe e lente suzioni.

 

Le mani cercavano ora i fianchi , che si muovevano gli uni  contro gli altri dolcemente, chiedendo qualcosa di più grande e profondo…………..appagamento ……………i loro occhi lo chiedevano a quelli dell’ altro …………gemiti e respiri ansanti…………

 

Kaede lasciò che le proprie dita scivolassero nella bocca di Hanamichi , lui le lambì  con la lingua , bagnandole piano , una ad una  , mentre il battito del cuore di Rukawa accelerava ……………..

Sakuragi si liberò di quelle dita con un gemito e stretta nella  sua quella mano la guidò attraverso il suo corpo fino al proprio sesso e con un lamento di piacere ancora più in basso……..lì dove Kaede ancora esitava ad arrivare……….

 

I respiri accelerarono in un istante, mescolandosi sui loro visi sudati , Rukawa ritrasse lievemente la mano…voleva continuare a baciarlo e accarezzarlo ….. lì avrebbe ripreso più tardi………non voleva fargli male ………..ma Hanamichi strinse più forte la sua mano  senza lasciarla e  senza lasciare lo sguardo eccitato di Kaede accompagnò la punta di due dita dentro di sé .

 

Gli occhi di Kaede divennero liquidi , due pozzi profondi di desiderio, Hanamichi si inarcò sotto di lui , lasciando quella mano per stringerlo a sé mentre quelle due dita lo penetravano delicatamente.

 

Un gemito profondo.

Piacere.

 

Rukawa prese a muovere quella mano , affondando con la lingua nella bocca calda del suo amante , ritmicamente, sempre più veloce.

Sakuragi lasciò la sua bocca per emettere un gemito più forte , socchiuse gli occhi , lacrime di piacere li bagnavano.

 

Kaede gemendo nella bocca di Hanamichi lo liberò dalle proprie dita , stendendosi su di lui.

I loro respiri , se possibile , aumentarono ancora d’ intensità , quei suoni gli unici nella stanza.

Hanamichi  sollevò i fianchi cercando quelli del proprio amante , allargò le gambe invitandolo ……..

……non voleva più attendere………cominciò a chiamare il suo nome , piano , fra gli ansimi , fra i gemiti che si procurava strusciandosi su di lui , lo chiamava ………….per averlo……..dentro di sé …….per farsi amare ……….riscoprire cosa voleva dire sentirlo dentro di sé senza dolore ……..averlo……………………….

 

Kaede si sistemò su di lui , facendo  scivolare le lunghe braccia  sotto le sue spalle, per accarezzargli da dietro il collo e i capelli , sollevandosi leggermente fissò il suo viso , ogni centimetro di quel viso, i fili rossi davanti agli occhi, quello sguardo di fuoco , oro fuso , la pelle arrossata solo  sulle guance , le labbra  gonfie che chiamavano il suo nome ……….si ....lo chiamava  e lui sapeva perché….sapeva cosa voleva …………sentì il sangue  scorrergli più veloce  nelle  vene mentre Hanamichi faceva scivolare le proprie mani su di lui , fino ai suoi fianchi , per stringerli e portarli verso di sé .

I loro corpi in un contatto intimo.

 

Lentamente Kaede lo strinse più forte e sfiorando la sua apertura con il proprio membro , lo penetrò con la sola punta.

Hanamichi contrasse le mani sui suoi fianchi e reclinò la testa indietro in un lungo mugolio.

 

La luce della luna li illuminava ancora , scoprendo i due corpi tesi, caldissimi , intrecciati sulle lenzuola umide e sgualcite.

Immobili.

 

Hanamichi abbassò il viso , Kaede attendeva di vedere il suo sguardo , quegli occhi liquidi gridavano appagamento , le loro labbra si toccarono senza volersi separare e con un filo di voce Sakuragi mormorò.

 

“Spingi”

 

E con un gemito intenso ogni centimetro del corpo di Kaede entrò nel suo ,lento,  penetrandolo profondamente.

 

Le labbra di Hanamichi aperte in un ansito stupito e un respiro mancato.

Poi un grido.

 

Piacere.

Solo quello.

Piacere.

Immenso e profondo.

Piacere.

 

 

La prima spinta, lenta ,dolce………… quelle che seguirono regolari ……….le altre  forti, profonde ma sempre regolari e lente .

Gli occhi scuri di Hanamichi bagnati di piacere, le sue grida che si alzavano , in quella luce tenue  , fra i gemiti alti di Rukawa….

…e il suo viso che Kaede non smetteva di guardare , per leggervi sopra lo stesso piacere che sentiva e quel corpo che lo accoglieva senza più nessuna sofferenza …..nessuna ………

 

Sakuragi si muoveva sotto di lui , cercandolo ancora di più , voleva sentirlo entrare con forza…….glielo chiese ……piano……gli chiese di spingere più forte……di prenderlo……di continuare ……..più forte……più forte………….

…………. Rukawa lo strinse a sé ,accontentandolo ma senza esagerare…………continuava a prenderlo piano , con calma e forza….

 

“Ssssh……….piano………...piano –  sussurrò dopo  Kaede –…….è come ….la tua prima volta……….lascia che faccia piano”

 

Hanamichi sorrise di dolcezza per quell’ attenzione……………

 

Poi un’ altra spinta, profonda e lenta, gli strappò il sorriso e un grido di puro piacere.

 

Lente …continuavano quelle spinte in quel corpo , Kaede spostò le proprie mani sui suoi fianchi , tirandoli a sé , cercando di dargli tutto il piacere che per mesi gli aveva inconsapevolmente negato, cercando in lui quel punto che lo avrebbe fatto gridare solo sfiorandolo , cercando in lui ogni certezza e quell’ amore……………………trovando ogni cosa…………….

 

In un movimento lento lui lo penetrò profondamente e cercando le sue dita per intrecciarle , distanti dai loro corpi , sulle lenzuola fresche, per stringerle più forte tra le sue , dolcemente lo fece venire…………seguendolo solo dopo aver udito il suo grido di piacere riempire intensamente il silenzio.

 

Istanti , insieme , un’ unione completa ,amore.

 

Era stato amore.

Lo lesse nei suoi occhi scostandosi da lui per poterlo abbracciare.

Lo lesse nei propri occhi riflessi nei suoi che lo guardavano semichiusi.

 

 

Abbracciati , insieme si persero in un mare di dolcezza , naufragando fra le onde di pura felicità.

 

 

 

 

 

 

 

 

Da quando sto con te non ho più freddo.

 

Ora posso passare le mie mani sul tuo corpo,

senza il timore di farti rabbrividire con le punte gelate della mia anima e delle mie dita.

 

Tu , invece, sei sempre stato caldo.

Fin dall’ inizio….e hai saputo scaldare anche me.

 

 

 

 

Tu sei calore.

 

 

E in te , io, ho trovato il mio calore.

 

 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

Oddio, l’ ho finita…….

 

Con le lacrime agli occhi, non posso che sorridere, questa storia durata mesi ora è finita , con  ancora un po’ di tristezza per averla finita la dedico interamente  a Naika , un grazie per le sue parole……….

Saluto tutto il sito e Ila alla quale voglio davvero bene.

 


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