Disclaimers: These characters don’ t belong to me. I don’ t receive profit from their use. All the laws of the characters are of the respective author.

 


Calore

parte X

di Mel


 

 

 

Rukawa e Sendoh entrarono.

Passando per l’ ampio corridoio che si apriva verso il fondo della casa arrivarono in salotto e si accomodarono.

Rukawa lasciò vagare il suo sguardo tra i mobili e le pareti, vicino alle tende leggere, mosse da uno spiraglio di vento che proveniva dalla finestra socchiusa, c’ era una sorta di piccola vetrina, dentro le foto , i trofei ,i premi di Akira…una specie di angolo di gloria dell’ unico figlio dei Sendoh.

In piedi accanto a lui Akira prese fiato.

“Senti volevo parlarti di una cosa …”

Rukawa lo guardò seriamente mentre quel ragazzo si sistemava su una poltrona di fianco al divano su cui era seduto lui.

Sendoh iniziò quella conversazione.

“Allora ….come va tra te e Sakuragi?”

Rukawa si girò appena ….non si aspettava quella domanda ………Akira era ovviamente a conoscenza della loro storia …..era stato lui stesso a dirglielo, un giorno, dopo un’ allenamento insieme ………ed ora quella domanda….  sulla loro storia  …….era tutto il giorno che pensava a Sakuragi , senza riuscire in alcun modo a rilassarsi un po’ ed ora non ne voleva assolutamente parlare…………….

Silenzio.

“Devo dirti la verità – riprese Sendoh incrociando le mani sopra una gamba accavallata –  mi è sembrato in quest’ ultimo periodo di vedervi  un po’ …ecco….come dire ….distanti, avete dei problemi?”

Rukawa non si girò e non rispose.

Akira si passò una mano dietro la nuca

“Eh si –   si disse –   forse c’ è qualche problema…..”

Una pausa.

“Tuo o suo?” riprese cercando di ottenere una risposta, finora gli era sembrato di parlare da solo  come in un monologo o in una conversazione con un sordomuto ….ma visto che non era solo e che Rukawa ci sentiva benissimo insisté ancora.

“Un problema tuo o suo?”

Finalmente Rukawa si girò fissandolo distaccatamente …………se non si poteva evitare quel dialogo inutile almeno lo avrebbe concluso subito.

“Hanamichi non mi ha detto niente ……..dovrei dedurre che non ci siano problemi”

Sendoh rifletté un attimo, in silenzio.

“Ma lui non parla con te?” chiese perplesso, attendendo con ansia una risposta che poteva non venire.

“No” rispose distintamente Rukawa .

“Ma forse…”iniziò Akira.

L’ altro  lo interruppe subito, lievemente alterato.

“Non posso obbligarlo…se non parla posso credere che sia tutto a posto”

Sendoh sapeva che probabilmente quell’ inizio di conversazione poteva averlo disturbato ……...ma era necessario.

“E’ la cosa più facile da credere –   rispose leggermente ironico …Rukawa doveva capire che lui non stava facendo un discorso per il piacere di farlo –   ma non credo sia così…..come dicevo prima vi ho visti distanti…….ho i miei buoni motivi se ho cominciato questa conversazione ,no?”

Rukawa si girò a guardarlo, ricambiato da uno sguardo altrettanto fisso e serio, poi si voltò di nuovo.

Sendoh riprese.

“Se non parla con te forse è perché sei tu a non essere disponibile ad ascoltarlo….”azzardò per invitarlo a dirgli qualcosa.

Rukawa rispose sottolineando le sue parole  con uno sguardo gelido.

“Io non gli ho mai negato il mio ascolto”

Era vero………i primi tempi Sakuragi non faceva che parlare quando stavano insieme  e lui lo aveva sempre ascoltato in silenzio…spesso addormentandosi …….ma non gli aveva mai detto di stare zitto o di smetterla eppure gli ritornò alla mente una frase che il suo ragazzo gli aveva detto uno dei giorni di quei mesi d’ inferno……………. “è solo parlando con me che ti addormenti” …….non ne aveva capito il senso…non era stato detto con risentimento o  insofferenza ….eppure forse……

“Forse lo guardi in maniera fredda e distaccata come stai facendo con me adesso e lui non riesce a trovare le parole ..” azzardò ancora Sendoh .

“Non scherzare…”sibilò Rukawa.

“Non sto scherzando…forse ha paura della tua reazione”rispose seriamente.

“Ed io cosa posso farci?”

Sendoh si aspettava di vederlo alzarsi e andare via da un momento all’ altro, ma doveva continuare………………soffocò un ricordo salitogli alla mente ………..un ricordo nel quale anche un’ altra persona andava via di spalle…………e proseguì:

“Devi esserci Rukawa ..devi esserci per lui”

Rukawa si girò seccato e incurante.

“Ma ci sono….abitiamo insieme praticamente ………….cos’ altro devo fare?”

Sendoh si mise in piedi quasi di scatto, alzando la voce.

“No che non ci sei  Kaede, cazzo!”

Si portò davanti a lui fissandolo in quegli occhi dall’ apparenza imperturbabile.

“Se vuoi sapere la verità tu sembri esserci solo quando sei dentro di lui…………oh si ..forse riesci ad essere presente mentre te lo sbatti”gridò ironico Akira mentre  un lampo d’ ira passava nelle iridi azzurre di Rukawa .

Sendoh non gli diede il tempo di replicare.

“Credi che sia cieco?Che non vi abbia visti alle vostre amichevoli?…Non vi siete nemmeno guardati……..tu da una parte e lui dall’ altra –disse indicando con le mani prima una direzione e poi quella opposta  -certo che se volete nascondere la vostra relazione ci riuscite benissimo …..sembrate tutto tranne una coppia ……….ma non capisci….poteva aver bisogno del tuo appoggio..del tuo consiglio…stava  giocando da schifo…..ma con te lui per qualsiasi cosa se la deve vedere da solo, probabilmente –continuò il ragazzo dai capelli a punta abbassando il tono  –senza il tuo sostegno il suo problema, ammesso che ce ne sia solo uno,si sarà ingrandito ……...fino a portarvi a questo”

 

Silenzio.

Sendoh riprese fiato.

 

“E allora?” chiese Rukawa del tutto insofferente.

Akira lo fissò incredulo.

“….e allora?..E ALLORA? Avanti Kaede dimmi –gli urlò Sendoh  -quanto tempo passi con lui senza dormire , allenarti o chiedergli di fare sesso?”

Rukawa non rispose.

 

“Fammi indovinare …………. –  proseguì squisitamente ironico a voce bassa –  il tempo di cenare?”

 

I due rimasero in silenzio un altro istante …Rukawa immobile sul divano….Sendoh in piedi davanti a lui , passeggiava nervosamente , avanti e indietro.

 

“Porca puttana Kaede se vuoi che ti lasci dillo ….così smetterete di soffrire entrambi”

 

Rukawa alzò di scatto lo sguardo su di lui.

“NO”

Quella risposta bruciava anche nei suoi occhi.

“Allora fai qualcosa prima che sia troppo tardi” concluse Akira rimettendosi a sedere e lasciandosi andare sulla poltrona con un sospiro.

 

Rukawa persisteva nel suo ostinato silenzio….ma Sendoh sapeva che ci stava riflettendo…..ma non bastava ancora , scosse la testa e sporgendosi verso il ragazzo dagli occhi azzurri abbassò il tono di voce.

“Ancora una cosa Kaede – prese fiato …sapeva che cosa sarebbe successo.. – com’ è per te fare l’ amore con lui?”

Rukawa si girò di scatto alzando, pericolosamente irritato, un sopracciglio.

“Che cazzo di domande fai ?” scandì lentamente.

La voce seria di Sendoh lo sorprese.

“Rispondimi !!Ti piace?”

Ancora una volta fu il silenzio ad entrare, questa volta a lungo , nella loro conversazione.

Sendoh sapeva che quella domanda era un rischio………….

.Rukawa non era mai stato disposto a parlare di quelle cose …..

………..e nemmeno lui in fin dei conti lo era mai stato …mai….nonostante le voci che correvano…..mai con le sue storie importanti ……

……ora poteva solo sperare in  una risposta …con quella poteva dare un senso alla sua domanda…..proseguendo in quella conversazione per niente facile.

 

Rukawa fissava attentamente il ragazzo che aveva di fronte cercando di scrutare nel profondo dei suoi  occhi……Akira ....l’ Akira che conosceva non era mai stato una persona da quel genere di discorsi nonostante l’ apparenza ….altrimenti non avrebbe mai stretto con lui qualcosa di così simile all’ amicizia …..

……………..di quello sguardo serio che attendeva pazientemente una risposta forse si poteva fidare…………

…..decise di farlo e rispose lentamente sussurrando…

“Si ….è la cosa più bella del mondo…”

 

“Perché ?” chiese di rimando Akira , ringraziandolo per quella risposta con un altro sguardo.

 

 

“Perché lo amo” ammise Kaede talmente a bassa voce che l’ altro ragazzo glielo lesse sulle labbra …..senza quasi udirlo.

 

Akira sorrise dolcemente.

 

Era quella la risposta che voleva sentire fin dall’ inizio…….

….c’ erano voluti quasi due quarti d’ ora …...ma non importava…..

 

In silenzio Rukawa evitava accuratamente di guardarlo…Akira sapeva quanto gli fossero costate in termini di imbarazzo  quelle due parole e proseguì seriamente senza farglielo in alcun modo pesare.

“E lui? Sai cosa prova?”

Rukawa sembrò pensarci un istante.

“Credo sia lo stesso….”rispose infine.

Sendoh scosse la testa.

“Sei tu ad entrare in lui …non il contrario….. sia io che te siamo… –  si  passò una mano dietro la nuca guardando verso la finestra –…..insomma ….la parte attiva …..non sappiamo cosa si prova nell’ essere……beh ….si ….penetrati…”

Sendoh arrossì evitando accuratamente a sua volta di guardare  Rukawa …non era proprio la persona adatta per quel genere di discorsi …con uno come Kaede poi …. nonostante tutto quella conversazione lo stava imbarazzando tremendamente……..ma doveva andare avanti …era troppo importante…..

Intanto Rukawa, fissando il muro di fronte, ringraziava la propria inespressività.

Sendoh si sforzò di proseguire.

“Per lui sarà  diverso….dover accettare il suo ruolo …e tu sai meglio di me quanto sia orgoglioso”

Il suo tono era ritornato calmo e basso , senza più traccia di vergogna , era a quello che voleva arrivare…..

Kaede rifletté …di certo nessuno meglio di lui sapeva quanto fosse orgoglioso Hanamichi …..eppure non lo aveva mai sentito lamentarsi dei loro ruoli…………………………mai.

..nemmeno facendoglielo capire senza dirlo……da quella sera …...dalla loro prima volta insieme erano stati praticamente decisi e lui aveva sempre pensato che fosse stata una cosa normale  e  accettata da entrambi…in fin dei conti poteva non essere così………poteva essere diventato un problema………

“Stai dicendo che dovrei proporgli di cambiare i ruoli?” chiese improvvisamente uscendo dai propri pensieri , continuando a fissare il muro davanti.

“No – rispose sicuro Akira –  devi solo amarlo di più ogni volta”

Silenzio.

Rukawa si girò lentamente verso di lui.

“Perché –  continuò Sendoh scandendo quelle parole –    fare l’ amore con te…concedersi….è la più grande prova d’ amore che lui possa darti…ricordalo Kaede….io l’ ho imparato a mie spese” concluse alzandosi.

Si avvicinò lentamente alla finestra , aprendola del tutto e lasciandosi accarezzare dal vento freddo.

“Ho dovuto impararlo….nel peggior modo possibile” aggiunse con un filo di voce continuando a guardare fuori.

Rukawa lo udì appena….sapeva di cosa stava parlando……Akira si voltò  e incrociando i loro sguardi  si  parlarono in silenzio ricordando  quei giorni ….era stato un anno fa o un po’ di più, poco prima dell’ inizio della relazione tra Kaede e Hanamichi ……..

 

……………………….

….Koshino e Sendoh  stavano insieme….attratti l’ uno dall’ altro ….quasi improvvisamente …l’ amore, la gioia  ..e poi i problemi , le liti e la separazione ……..definitiva, dolorosa ,terribile……………………..

..all’ inizio sembrava andare tutto bene…ma quella storia si stava evolvendo….piano piano ….e Hiroaki lo aveva  già capito …..ne era stato felice……ma lui, Akira , lui no, non aveva capito niente ed aveva usato in quel rapporto tutta la superficialità di cui era capace ….dando per scontato ciò che non lo era affatto……per troppo…troppo tempo …..senza accorgersi di cominciare a distruggere tutto quello a cui teneva……e così quella storia nata quasi per scherzo  era diventata una cosa seria e lui ancora non se ne era reso conto …….fino alla fine……..fino al giorno in cui Hiroaki si era alzato ed era andato via ……di spalle…senza più girarsi ….senza più voler sentire solo vane parole e dolorose bugie ……..e Akira morì…per settimane ..senza più poter far sopravvivere niente di quello che lo caratterizzava…….né un sorriso ….né un battuta ……nemmeno la voglia di giocare a basket …………..forse nemmeno la voglia di vivere……………..

……perché si era reso conto di aver irrimediabilmente perso ciò che amava profondamente….e di non potere più niente……

..in quei giorni Kaede l’ aveva visto solo piangere ……anche mentre si allenavano insieme, mentre continuava a tirare a canestro, mentre si smarcava , incurante quasi delle lacrime che scendevano sul proprio viso…..come fosse stato qualcosa di normale……come se avesse dovuto continuare a pagare con ogni lacrima per ogni errore commesso……perché era mentre giocava che  quei ricordi tornavano alla sua mente con più violenza…..ai tempi in cui era con Hiroaki che giocava………………e continuava a piangere incurante che davanti a lui ci fosse solo Kaede  e non quel ragazzo al quale  avrebbe dovuto implorare perdono con quelle stesse lacrime………….e per Rukawa era stata una cosa  che non aveva creduto possibile………….che quasi non capiva …………….soffrire  così tanto per amore………….

ma che poi avrebbe imparato dall’ esperienza di quella relazione che aveva intrapreso con Sakuragi ……..

e che ora provava a sua volta …………

…e Akira poté solo cambiare ………crescere ……..e lo fece il giorno in cui uscì di casa , passeggiando per le strade , deciso a lasciarsi alle spalle quella storia ormai morta che nessuno poteva salvare e i cui  ricordi sarebbero sempre rimasti amari…..anche dopo anni.

 

E accettando tutto ciò , ingoiando il dolore rimasto dentro Akira era riuscito ad uscirne………….e da poco era ritornato ad amare…..vedendosi con Mitsui….ma con cautela……con molta più cautela di un tempo………………………

 

 

Silenzio.

Sendoh chiuse la finestra …impedendosi di ricordare oltre poi lentamente si avvicinò a Kaede …si sedé accanto a lui……..

“Vi ho visti  in palestra ….giorni fa …..tu e Sakuragi ….contro gli armadietti …. –  confessò a voce bassa – sul tuo viso si poteva leggere quanto mi hai detto su quello che senti  con lui………….ma sul suo Kaede …………io”

 

“Ci stavi spiando?” chiese irritato Rukawa infrangendo il silenzio.

“No …passavo da voi per vedere Mitsui….ma avevo sbagliato orario….”rise imbarazzato.

“Cosa hai visto ?” chiese gelido Rukawa.

Si ricordava quel giorno….dopo aver visto il suo ragazzo scherzare con Mito ……se ne era sentito geloso e aveva fatto l’ amore con lui contro gli armadietti , nello spogliatoio.

“Cosa ho visto?…… –  ripeté Sendoh – ……….sofferenza Kaede…sembrava …si…..Sakuragi sembrava sentire solo dolore….c’ era qualcosa di sbagliato……io ..”

Akira non lo guardava.

Rukawa cercò il suo sguardo ……inutilmente ………….cosa stava dicendo?

“Perché dici questo?”chiese sottolineando l’ importanza di quella domanda con il tono dalla voce.

Akira rimase in silenzio…..non sapeva se doveva dirgli  tutto quello che aveva visto……ma in fin dei conti era proprio per quello che si era deciso a parlargli ….

“….lui appoggiato contro quegli armadietti si mordeva le labbra , teneva gli occhi chiusi , serrati…..erano bagnati quegli occhi …sembrava fare di tutto per non gridare …………poi sono andato via ………………………….Kaede io….non ho intenzione di dirti niente, non voglio accusarti, potresti tranquillamente non credermi……..solo la prossima volta …..osservalo anche tu…osserva il suo volto, la sua espressione mentre…  –  Akira evitò ancora di guardarlo –……..e poi convincilo a parlarti…..c’ è davvero qualcosa che non va…….”

Un attimo ancora di silenzio.

Poi Akira sollevò lo sguardo fissando gli occhi azzurri di Kaede, profondamente.

“Ho visto il suo sguardo rassegnato……..ti ama…ti ama ma è disperato………………..aiutalo”

 

Rukawa non sapeva cosa dire, non sapeva se voleva dire qualcosa…….non sapeva nemmeno  se voleva credere a quello che aveva sentito……..il suo Hanamichi ……

 

Sendoh si alzò , parlò lentamente.

“Kaede …scusami per essermi intromesso in questa storia ……..so di essermi immischiato nella vostra vita …e ti ringrazio per non essertene andato  subito………….la verità è che non voglio che soffriate quanto me…..e se la mia esperienza dev’ essere servita a qualcosa allora voglio usarla per aiutare voi”

 

Rukawa si alzò a sua volta.

“Ho capito”

 

 

Si guardarono ancora un attimo poi Kaede si diresse verso la porta ……..era tardi , doveva tornare a casa.

 

Sendoh lo seguì , aprendo la porta Rukawa si voltò verso di lui.

 

 

“Grazie” sussurrò, Akira sorrise e lui andò via.

 

 

 

 

Senza che se ne accorgessero si era fatto buio, le strade erano libere, vuote, il ragazzo dai capelli neri camminava perso nei propri pensieri , frasi tornavano alla sua mente ……………………………….

……..<ma lui non parla con te?>……………………<devi esserci……per lui devi esserci>……………………..<..se vuoi che ti lasci dillo……>……………………………….<devi solo amarlo di più ogni volta…perché concedersi ….è la più grande prova d’ amore che possa darti>…………………<com’è per te fare l’ amore con lui?>…………….

…e tanti altri pensieri tutti insieme, si confondevano tra la pieghe dell’ inquietudine che sentiva dentro di sé ……………già …com’ era fare l’ amore con lui?……………….non lo sapeva più…forse un tempo ne era certo ma adesso…………..un’ ultima frase gli tornò alla mente …………………………..< ti ama….ti ama ma è disperato>……………………….cosa significava?

Se lo chiese correndo verso casa, voleva vedere Sakuragi , guardarlo , leggere nei suoi occhi per vedere se quella disperazione di cui aveva parlato Akira c’ era davvero………………e corse.

 

 

 

 

 

 

A casa Sakuragi aprì la porta , stava per andarsene , era tardi e Kaede era ancora fuori , con Sendoh , tristemente pensò se aveva lasciato tutto in ordine ……………si….la cucina l’ aveva appena pulita , dopo aver preparato qualcosa ………aveva cambiato le lenzuola macchiate ed ora che non c’ era più ragione di aspettare , tra la disperazione e la rassegnazione , uscì di casa .

Tra poco il suo ragazzo sarebbe tornato, forse avrebbero parlato o forse discusso………ma non era quello a preoccuparlo……..era andato via perché  se Kaede gli avesse chiesto un’ altra volta il suo corpo avrebbe dovuto rifiutare con tutta la sua decisione …….stava male per quella notte appena passata insieme e non avrebbe potuto sopportare di avere un altro  rapporto……doveva andare via , anche se  avrebbe voluto essere lì quando lui sarebbe tornato, voleva essere lì per guardarlo e leggere nei suoi occhi  per vedere se era rimasto davvero qualcosa di quel sentimento che stava morendo agonizzando.

Ma per non creare altri problemi ……..per non essere ancora un peso…………..per non avere la certezza guardando in quegli occhi che per Kaede lui non significasse più niente, andò via , camminando a fatica e lentamente per le strade fino a casa sua.

 

Entrambi erano in strada , passavano per vie parallele ma separate, non si incontrarono, uno cercando di arrivare a casa, l’ altro andandosene.

 

 

 

 

 

 

Continua………………

 

 

 

 

N. d A. Mi  dispiace di aver dovuto usare un linguaggio un po’ sconveniente ……..purtroppo i personaggi e il dialogo lo richiedevano

Scrivere questo dialogo è stato stupendo ( anche se credo che alla fine Akira abbia gridato a Ru  tutto quello che gli avrebbero voluto gridare tutti coloro che hanno letto la storia e sofferto x Hana ), mi è piaciuto moltissimo…ci sono state frasi quasi esaltanti ……

 

  Un saluto a Naj e Ila , come sempre e un saluto a tutto il sito.

 

 

X tutte le fans di Sendoh…sono stata brava?Visto che Akira spesso  viene usato come coprotagonista negativo ( cioè spesso e volentieri un vero bastardo ) per questa volta l’ ho usato a fin di bene anzi ne è venuto fuori un personaggio proprio puccioso e altruista , non è vero?

  


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