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Calore
parte I
di
Mel
Il
mio toccarti
….un
onda……..
dalla
punta delle mie dita , ai miei nervi , alle mie braccia, alle mie spalle,
lungo
la pelle ………
un
onda che si riversa in tutto il mio corpo ……..
…fino
ad infrangersi sugli scogli del mio cuore……
E’
questo il tuo calore
Calore
Quando le mie mani sono su di te
Calore
Quando le mie labbra sono sulle tue
Calore
Quando i nostri ventri si uniscono
Calore
Quando sono dentro di te
In te
trovo il mio calore.
Due
corpi caldi ,stretti, l’ uno all’ altro dopo momenti d’ amore puro ……..abbandonati
al sonno ……un sonno felice perché condiviso ancora insieme…….. si poteva
sentire il loro calore…..
No.
Non
c’ era calore.
C’
era solo freddo.
Sakuragi aprì gli occhi , guardò il cuscino accanto a sé , vuoto…..
Come
il suo cuore in quel preciso istante.
Lasciò ricadere la testa sulle lenzuola con un sospiro afflitto.
Rukawa doveva già essere andato a scuola , non sentiva nessun rumore in casa
, era ancora presto , ma il suo volpino doveva essere andato ad allenarsi
prima dell’ inizio delle lezioni e non lo aveva svegliato……
Come
al solito pensò alzandosi, prese velocemente qualcosa dalla cucina del suo
ragazzo………
già
il suo ragazzo da qualche mese ma quella non sembrava che essere solo una
parola priva di significato , non era cambiato molto
oltre
la loro vicinanza fisica spesso molto intima.
Rukawa continuava la sua solita vita senza coinvolgerlo soprattutto in ogni
cosa che riguardava la sua vera passione, il basket.
In
strada Sakuragi ripensò a quei giorni insieme , in tutti quei ricordi e
convinzioni e pensieri era certo solo di una cosa.
Lo
amava.
Nel
corridoio lo vide da lontano, assonnato e bello come sempre…..non lo
chiamò…..a scuola ancora non mostravano il loro legame,
……un
legame di per sé debole….pensò tristemente il ragazzo dai capelli rossi.
Entrando in classe cercò di salutare allegramente Mito , il suo migliore
amico, ovviamente non riuscì ad ingannarlo.
“Ciao”
“Ciao
Hana , come va?”
“Bene, bene grazie”
“Hana
c’ è qualcosa che non va?”
Era
un record , per chiederglielo non aveva impiegato nemmeno tre secondi da
quando era entrato in classe.
Non
poteva negare , ma non si sentiva di parlare con lui cercò di farglielo
capire.
“Sì”
Yohei
gli si fece vicino.
“Ho
dimenticato di fare i compiti di giapponese…..il prof. mi ucciderà”
“Hana?!Solo questo?”
“Certo che credevi?” disse il rossino sforzandosi di sembrare tranquillo.
Yohei
comprese la sua poca disponibilità in quel momento e lasciò perdere
cambiando argomento.
Gli
allenamenti scivolarono via lentamente , una volta a casa Sakuragi si chiuse
la porta alle spalle, Rukawa era rimasto per altri allenamenti supplementari
e lui era tornato da solo, aveva le chiavi della volpe , spesso gliele
affidava perché oramai erano più numerose le notti che passava lì che non
quelle passate nel suo piccolo appartamento, ed era stato felice di questo,
finalmente aveva qualcuno accanto……..ma non era proprio così …….
Sospirò , lasciandosi cadere sul divano……
Si
alzò di scatto, non poteva rimanere lì , avrebbe cominciato a pensare e si
sarebbe sentito peggio ………
Aspetto il suo ragazzo in cucina tentando di preparare qualcosa……
Rukawa rientrò tardi ……vide Sakuragi ritornare in cucina dopo avergli
aperto, seguì la sua figura sparire oltre la soglia con desiderio e lo
raggiunse…….diede un occhiata ai piatti sul tavolo….ma decise di ignorarli
iniziando a baciare Hanamichi.
Il
ragazzo dai capelli rossi cercò di allontanarsi un minimo per mormorargli
qualcosa a proposito della cena, ma Kaede lo tenne fermo
rispondendogli ad un soffio dalle labbra
“Non
mi interessa il cibo……. voglio te”
Hanamichi lo guardò negli occhi smettendo di opporre resistenza, mentre
alzava le braccia per allacciargliele dietro il collo , Kaede gli sussurrò
di andare di sopra.
Si
avviarono per la scala in silenzio.
Entrarono nella stanza di Kaede senza curarsi di accendere la luce……Hanamichi
si mise lentamente a sedere mentre il suo compagno gli si avvicinava
spingendolo a distendersi , velocemente lo spogliò passando distrattamente
le sue mani su di lui……
un
gemito ………Kaede lo fissò svestendosi a sua volta rapidamente , si stese su
di lui ……….un altro gemito , lo toccò lentamente sfiorando il suo petto e i
suoi capezzoli ……..altri gemiti…….più forti………..scese con le mani verso il
basso accarezzandolo ……
…..
sfiorò il suo membro alcune volte……….con leggerezza…fino ad insistere poi
…….piccoli gridi d’ eccitazione……….
Kaede
continuò sempre più velocemente portandolo al limite …… la sua mano
abbandonò la pelle calda mentre il suo corpo si faceva spazio tra le gambe
del suo compagno.
Hanamichi sospirò lievemente, stringendo le sue mani intorno alle spalle di
Kaede, avvicinò la testa all’ incavo del suo collo spingendovisi
contro mentre lo sentiva entrare dentro di sè, strinse i denti nascosto
com’era da quella spalla cercando di non gridare di dolore finché non lo
sentì fermarsi .
Hanamichi ansimò stringendolo ancora di più mentre con una spinta Kaede
iniziava il loro rapporto.
Le
prime spinte furono lente ma non delicate, il dolore non accennava a
placarsi e il piacere era sempre più sfuggente , il ragazzo dai capelli
rossi si lasciò sfuggire un gemito ,ma Kaede non lo sentì neppure impegnato
com’ era nell’ affondare nel suo corpo ………
Hanamichi credeva di impazzire……..c’ era solo dolore……non capiva perché ……..non
sapeva come fare……come alleviare quella sofferenza……avrebbe dovuto fermare
Rukawa…….ma non se la sentiva……..per dirgli cosa poi……cercò di
resistere………il piacere si poteva a stento avvertire ………poi una spinta più
forte ……..
“Ka..e……fa…fa..i più pi..a.no”
Kaede
sembrò rallentare un po’ poi la sua voce in un sussurrò
“Su ,
Hana…..stai un po’ fermo….”
Il
ragazzo dai capelli rossi chiuse gli occhi in un sospiro angosciato
inarcandosi sotto quelle spinte sempre più forti.
Dopo
tutti quei momenti di pena sentì aumentare quel poco piacere mentre Kaede
,del tutto inconsapevole del suo dolore, toccava un punto particolarmente
sensibile al suo interno ……..dopo poco entrambi raggiunsero l’ orgasmo.
Kaede
uscì da lui senza accorgersi che sofferenza fosse per il suo amante anche
quel semplice gesto e si distese accanto a lui .
Hanamichi tentò di riprendere respiro poi si alzò lanciando uno sguardo al
suo ragazzo addormentato e una volta in bagno lavò via il sangue che
scivolava sulle sue gambe con un po’ d’ acqua fredda, traendo sollievo da
quel contatto fresco.
Tornò
a letto rannicchiandosi stanco sperando che tutto quello fosse servito a
qualcosa.
All’
alba Sakuragi fu svegliato dai movimenti del suo volpino, senza aprire gli
occhi lo sentì andare in bagno , vestirsi e uscire senza chiamarlo, senza
guardarlo , come se non esistesse.
Cercò
di dormire un altro po’ , ma i pensieri ben presto lo assalirono facendolo
alzare per la disperazione , quel solo movimento bastò a fargli sentire una
fitta acuta di dolore talmente forte da costringerlo a contorcersi sul
letto.
Ansimando leggermente Sakuragi lasciò che le lacrime a lungo trattenute ,
quella notte , uscissero libere sul suo bel volto abbronzato.
Pianse , disteso al centro del letto, lo sguardo fisso nel vuoto, ma non per
il dolore fisico, ma solo per la mancanza dell’ unica persona che riusciva a
farglielo dimenticare.
Entrò
a scuola in ritardo, non cercò Kaede , il solo vederlo gli avrebbe fatto
male anche se non avrebbe potuto farne a meno quello stesso pomeriggio agli
allenamenti, già gli allenamenti…………non credeva di farcela , era stanco e
quel dolore rilegato in un angolino, ma presente, mentre camminava si
faceva avvertire prepotentemente ad ogni movimento eccessivo, quindi per lui
era impensabile mettersi a correre e saltare…………. e poi se avesse perso gli
allenamenti sarebbe riuscito a non incontrare il suo ragazzo. …….erano idee
allettanti …….. ma il basket significava tanto anche per lui , era riuscito
a farlo sentire utile , una cosa che Hanamichi non provava da tanto ……..
……… e
poi aveva incontrato Kaede……….anche lui era riuscito a farlo sentire così
…….ma tutto questo prima ………… sospirò iniziando a salire le scale per
stare un po’ da solo sul tetto , un dolore violento lo fece irrigidire ……….
sorridendo ironicamente realizzò che quel pomeriggio avrebbe dovuto saltare
gli allenamenti volente o nolente.
Alla
fine delle lezioni Sakuragi tornò lentamente verso casa sua , oramai era
quasi una settimana che non ritornava più lì , passava tutte le sue serate
con il volpino , cercando di instaurare con lui un dialogo che non fosse
una specie di monologo …………in realtà ogni sera era sempre peggio e andando
avanti lui si era convinto che fosse solo tempo perso……….. eppure il suo
innato entusiasmo , il solo grazie al quale si era potuto riprendere dai
fatti del suo passato, lo spingeva a ritentare ogni volta ………. si chiese
ancora se tutto quello sarebbe servito a qualcosa ……….
Salì
con difficoltà i tre piani del piccolo condominio , raggiungendo con un
ansito la porta di legno senza nome ………… entrò e l’ odore di chiuso lo
investì , il ragazzo dai capelli rossi lasciò in terra la cartella
iniziando ad aprire tutte le finestre , la luce e l’ aria entrarono
mescolandosi.
Sakuragi si distese sul suo divano, nella sua casa ,il senso di familiarità
e intimità che provava ancora non era riuscito a sentirlo nella grande
abitazione di Kaede ……..ma forse era giusto così ……… eppure avrebbe voluto
essere capace di provarlo per il solo fatto che c’ era Kaede con lui ……….già
Kaede , quella sera sarebbe dovuto andare da lui e si sarebbe dovuto
inventare una scusa per aver saltato gli allenamenti ….. Kaede l’ avrebbe
guardato con rimprovero e poi lo avrebbe “punito” immobilizzandolo sul
divano magari come aveva fatto altre volte e poi l’ avrebbe preso di nuovo.
Quel
solo pensiero bastò a far incupire Hanamichi , il ricordo del dolore dell’
altra notte non lo abbandonava, sottolineato com’ era dal fastidio che aveva
provato tutto il giorno ……
No ,
non sarebbe riuscito a sopportarlo in silenzio un'altra volta , e non solo
gemiti, avrebbe gridato e poi come l’ avrebbe spiegato a Kaede , cosa gli
avrebbe detto …… no , non poteva andare da lui quella sera , sarebbe finita
così e non voleva , era sciocco , lo sapeva ,ma non voleva vedere l’
espressione preoccupata di Kaede , né il suo dispiacere nel sentirsi dire
che fare l’ amore con lui era una tortura , né avvertire il suo
risentimento o delusione o amarezza o peggio ancora fastidio e rabbia , come
sempre pensava prima a lui, ma in fondo era quello l’ amore no?
Si
sentiva stanco , per la notte insonne e il dolore e i pensieri , decise di
rimanere a casa e rimandando all’ indomani tutti i problemi si addormentò.
Tornato dalla palestra Kaede continuava a chiedersi perché Hanamichi non l’
aveva avvertito della sua assenza , a dire il vero era tutto il giorno che
non lo vedeva e sperò di trovarlo a casa , aveva voglia di baciarlo , per
tutta la mattina non aveva fatto che sognarlo , lo voleva stringere ,
sentire e prendere …… si ………ancora una volta …… per ripetersi che era
davvero suo ………. che non era solo un sogno tutto il tempo passato insieme
……….. che il ragazzo che amava era diventato il suo ragazzo.
Le
sue speranze svanirono quando arrivato a casa vide le luci spente , entrò
nel silenzio più completo, percependo il vuoto in quelle stanze…….quando c’
era Hanamichi invece qualcosa annunciava sempre la sua presenza , una luce
o la musica o la sua risata e lui si sentiva finalmente felice nel varcare
quella soglia dopo tanto tempo ……….la verità era che la sola presenza di
quel dolcissimo ragazzo dai capelli rossi bastava a rendere bella ogni cosa
che riguardava la loro vita insieme ………eppure lui non gli aveva mai fatto
capire niente di tutto quello ……….non riusciva ad esprimersi e nel
tentativo di farlo risultava ancora più freddo ……..quante volte lo aveva
deluso addormentandosi durante le conversazioni nelle quali il suo Hanamichi
cercava di coinvolgerlo ………e anche allora non lo aveva mai visto arrendersi
e continuava a provarci senza chiedergli niente e lui ……lui lo aveva amato
ancora di più ….ma non sarebbe mai riuscito a dirglielo , non era mai
riuscito a dirglielo e davanti agli altri gli era ancora così facile
trattarlo con distacco , eppure ogni sera lui gli chiedeva di offrirgli il
suo corpo in nome di quell’ amore che non gli confessava e senza aspettarsi
quelle due parole così importanti per lui Hanamichi lo faceva , solo per lui
, unicamente per lui ed era tutto così bello ……….
Sospirando , Kaede decise di andare subito a dormire , ripromettendosi di
chiedere spiegazioni l’ indomani.
Continua …….
N. d.
A.
Questa storia invece nelle mie intenzioni non è altro che un breve schizzo
che apre uno spiraglio sulla relazione di Ru e Hana, difatti loro all’
inizio stanno già insieme e questo perché io credo fermamente che mettersi
insieme non è mai la fine di una storia d’amore ma l’inizio……………
Ringrazio sempre tutti i lettori e ancora una volta la mia migliore amica
Daniela…………….
A
presto, Mel
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