NOTE: è la mia prima storia originale!
Buon Natale
di Bombay
E' la mattina di Natale. reprimo un sbadiglio e mi siedo sul bordo del letto
facendo il più piano possibile, non voglio svegliare il mio angelo
addormentato. non ancora almeno, voglio che tutto sia perfetto quando si
sveglierà.
Non posso fare a meno di posare lo sguardo su di lui per un lungo
istante, è così bello da togliere il fiato. i soffici capelli biondi sono
sparsi sul cuscino a formate quasi un aureola dorata intorno al suo viso
liscio e perfetto dai lineamenti dolci e morbidi. le labbra rosee e
così tenere che non mi stanco mai di baciare, la pelle chiarissima bianca
come la neve, non resisto sollevo un po' il piumone che nasconde alla mia
vista il suo splendido corpo nudo, sottile e armonioso. i muscoli scolpiti
ma non eccessivamente dalle estenuanti ore passate in palestra ad allenarsi.
Si muove un poco, cambiando posizione e borbottando qualcosa.
Con un sospiro di rassegnazione mi alzo rabbrividendo, raccolgo i pantaloni
del pigiama li indosso prendo la vestaglia ed esco dalla camera da letto.
Scendo le scale sbadigliando, guardo fuori dalla finestra, sta nevicando.
ottimo!
La baita dei miei genitori non è eccessivamente grande e per questo è
molto accogliente, l'ho praticamente soffiata sotto il naso di mia sorella
che voleva venirci con il suo ragazzo per Natale e capodanno, come me del
resto.
ma per fortuna il maggiore sono io e poi lei c'è venuta l'anno scorso e
quindi quest'anno toccava a me!
Accendo l'albero di Natale che con le sue luci crea subito l'atmosfera
adatta. Traffico con la legna nel camino fino a quando no prende ad ardere
un bel fuocherello vivace, infine metto un cd dalle più belle canzoni
natalizie e lo aziono a volume molto basso.
Vado in cucina e preparo la colazione. caffè e latte per me, cioccolata per
lui e poi pane tostato burro e marmellata, brioches.
Sorrido fra me, forse ho esagerato. ma è Natale e poi questa notte abbiamo
consumato molte energie.
Do' un l'ultima occhiata alla tavola e alla stanza. Si devo proprio
complimentarmi con me stesso ho fatto proprio un buon lavoro.
Sta ancora dormendo come un ghiro, ma avvicino e gli scosto una ciocca di
capelli dal viso, bacio le sue labbra addormentate, lentamente, le socchiude
un poco. scosta il viso di lato mugolando una protesta. schiude gli occhi,
due smeraldi sotto le folte ciglia.
"Buongiorno"
Un sorriso è la risposta che mi da. stiracchiandosi come un gatto.
"La colazione è pronta e Babbo Natale ha depositato il suoi doni sotto
l'albero!"
Sorride sornione. sbadiglia portandosi una mano alle labbra si siede e mi
abbraccia, mi si struscia addosso solleticandomi il collo con i capelli.
"Buon Natale William" mormora schioccandomi un sonoro bacio sul
collo.
"Buon Natale Stephan"
Gli deposito un rapido bacio sulle labbra e mi sciolgo dall'abbraccio. lo
lascio solo andando ad aspettarlo di sotto.
Quando mi raggiunge nel soggiorno, l'espressione che gli si dipinge sul
volto è qualcosa di incomparabile. stupore, sorpresa ma anche felicità e
gioia, i suoi occhi brillano di una luce segreta, che solo io ho imparato a
conoscere.
"Sta nevicando." sussurra fermandosi davanti alla finestra a
guardare incantato i candidi fiocchi di neve che cadono silenziosi
tutt'intorno.
Sembra proprio un bambino. chi direbbe guardandolo in questo momento che ha
diciannove anni?
E poi con indosso la mia felpa rossa, che gli va grande accresce ancora di
più questo fatto, proprio non capisco come faccia a piacergli quella
vecchia felpa, va grande a me figuriamoci a lui sul suo snello e corpo
da ginnasta, ed infatti gli arriva un poco sopra il ginocchio e ha
rimboccato le maniche.
Si siede di fronte a me e gli verso la cioccolata.
"Che colazione fantastica, Hai fatto davvero tutto tu?" domanda
sbirciandomi da sotto lo frangia bionda.
Sorrido sorseggiano il mio caffè "Vedi qualcun altro"
Scuote la testa, è incredibile come sia così candido e ingenuo in certi
momenti e come invece sia sensuale e tremendamente eccitante a letto.
Di tanto in tanto lancia occhiate interessate verso l'albero di Natale, ma
non si muove anche se so che muore dalla curiosità di scartare il suo
regalo.
E' assolutamente adorabile. l'ho amato dal primo momento che l'ho visto in
quella palestra, volteggiare sulle parallele con incredibile agilità ed
armonia. sembra che per lui fosse natura che non facesse alcuna fatica tant'è
bravo.
Da quel giorno sono passati due anni. non mi sembra ancora vero, due
splendidi anni. anche se abbiamo avuto i nostri alti e bassi, più alti che
bassi se devo essere proprio sincero.
A volte mi chiedo come un creatura come lui si sia potuta innamorare di uno
come me, una persona tanto comune come me, mah i misteri della vita.
La sua mano si posa sul mio braccio, distraendomi dai miei ricordi
"Apriamo i regali"
Annuisco, l'ho tenuto sulle spine abbastanza.
Raccogliamo entrambi i regali e ci sediamo davanti al caminetto tra i
cuscini colorati.
Scarta lentamente il suo regalo, mentre io lo guardo. non voglio perdermi
per un singolo istante le sue espressioni.
Il suo viso si illumina di felicità mentre stringe il cronografo che
desiderava tanto.
"E' bellissimo!"
Sposta i suoi occhi su di me "Grazi, grazie, grazie, grazie.."
Scarto il mio regalo in silenzio, sorrido una sciarpa in cachemire grigia,
spendida.
"Ti piace?"
"Che domande, certo che mi piace!"
Mi coglie di sorpresa quando mi getta le braccia al collo e mi bacia con
passione. mi sospinge sul tappeto e io lo stringo a me facendo scorrere le
mani sulla sua schiena fino a raggiungere i suoi glutei sodi e scoprendo così
che sotto la felpa è completamente nudo e questo fa si che in me cresca
rapidamente l'eccitazione, tanto vale che gliela tolga visto che è
diventata solo un ingombro e così faccio e lui docile solleva le braccia,
con un colpo di reni inverto le posizioni e lui ride slacciandomi la
vestaglia che con una scrollata di spalle me ne libero.
Gli riempio il viso di baci, poi il collo, il petto dove i suoi piccoli
capezzoli rosa si ergono turgidi.
Voglio sentirlo gridare dal piacere, farlo godere. si inarca e si contorce
sotto di me assecondando i miei movimenti.
Le sue mani impazienti vagano sul mio corpo, giocano con la mia pelle,
accarezzano ogni centimetro, il suo membro duro mi preme contro il ventre.
"William, ti prego" sussurra in modo così sensuale al mio
orecchio mordendomi il lobo.
Mi sollevo da lui il tempo che basta a liberarmi dei pantaloni. poi cerco
nuovamente il contatto con la sua pelle morbida e calda.
Divarica le gambe e mi circonda i fianchi con esse e mi attira verso
di lui.
Lo penetro con un'unica e fluida spinta e Stephan grida ma non di dolore le
leggo chiaramente nei suoi occhi socchiusi.
Quella magica sensazione di essere uniti, una cosa sola, un unico corpo,
un'unica anima.
Afferro Stephan per i fianchi e mi spingo nelle profondità del suo corpo
mormoro il suo nome come una litania.
Vengo dentro di lui dando voce al mio piacere con un grido strozzato. mentre
il seme caldo di Stephan sprizza tra i nostri corpi ancora uniti.
Con riluttanza abbandono il suo corpo e mi stendo al suo fianco, appoggia la
testa al mio petto "ti amo" sussurra
Adoro coccolarlo dopo aver fatto l'amore, "Anch'io ti amo"
Allungo una mano per prendere il plaid dal divano. copro entrambi. gli
accarezzo i capelli e gli bacio la fronte sudata.
"Buon Natale Stephan"
Sospira accoccolandosi contro di me.
"Buon Natale William!"
Fuori continua a nevicare. il fuoco crepita nel caminetto, le note di
"So this is Chrismas " di John Lennon risuonano lievi nel
silenzio, ed io stringo tra le braccia il ragazzo che amo. e sono l'uomo più
felice del mondo.
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