QUESTO CAPITOLO è PER AUGURARE BUON COMPLEANNO A ARSLAN... 
Genere: yaoi AU piratesco/fantasy
Parte: 4/ ?<- spero che non siano mmmmille^^;;;;;;
Pairing: Mitsen e Ruhana
Disclaimer: tutti i pers…blablablabla… penso che sappiate che non ci guadagno
niente e robe varie…
archivio: ysal
rating: Nc-17 <-ebbene siori e siore in questo cap ci sarà la mia prima lemon!!!!! Appalausi, grassie^^… nonostante sappia che uscirà una schifezzuola…. Ru!!!! Hana!!!! Perdonatemi!!!!!
Note: questa fic mi è venuta in mente mentre leggevo “you are my blood2” della
unica Naika, mentre descriveva il costume di halloween di Hana… ed è appunto dedicata a questa mitica autrice e anche all’altrettanto mitica Tes^^, sempai vvttttttttttttttttttb!!!!!!!
WARNING:l’autrice in questo capitolo sarà un po’ più (è possibile?!) fuori del solito, dato che FINALMENTE è riuscita a vedere x-man2… e sono al settimo cielo… Wolverine… te quiero*_*…….

vi metto le ciurme e le loro razze così che vi sia più chiaro, ok? Lo schema che ho utilizzato è: nome, cognome, razza, ruolo sulla nave, continente di provenienza (non che sia rilevante ai fini della storia, ma mi piaceva metterlo^^); i punti di domanda significano “per ora sconosciuto”.

PIRATI
Hisashi Mitsui, Razza ?, capitano, provenienza ?
Hanamichi Sakuragi, umano, mozzo e addetto all’ancora, porto del sud di origini dell’Ovest
Nobunaga kiyota, mezz’elfo, mozzo e addetto all’ancora, viene dal Sud
Kazushi Hasegawa, umano(guerriero), un po’ di tutto, Luba, città del Sud
Kaede Rukawa,incantatore di razza ?, navigatore, Hebi capitale del Nord
Ayako, guaritrice, cuoca, dottoressa, aiutante navigatore, Hebi
Ryota Miyagi, umano(ladro), timone, dall’Ovest, ma ha vissuto ad Hakkal (Nord)
Kiminobu Kogure, umano(scrittore), navigatore, Est
Jun Uozumi, umano, vedetta, Est

MARINES
Toru Hanagata, umano, sottotenente, Nord
Shin’ichi Maki, umano, tenente, Tatsu capitale dell’Ovest
Takenori Akagi, thror, ammiraglio, Ovest
Akira Sendoh, elfo rinnegato, tenente, ?
Hiroaki Koshino, incantatore di razza umana, sottufficiale, Nord
Kenji Fujima, guaritore, guardiamarina, Fee capitale dell’Est
Nouzomi Takamiya, umano, cuoco, Tora capitale del Sud
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Blue pirates

parte IV

di Aimi_fantasy


Il sole ancora tiepido del mattino occhieggiò dall’orizzonte, scoprendo un ragazzo moro, già intento ad allenarsi nonostante la notte si fosse appena schiarita…
tirò diversi pugni all’aria frizzantina; non gli piacevano per niente diversi suoi nuovi compagni, a partire da quel fastidiosissimo incantatore… era arrivato senza dir niente di sé stesso ed era già diventato capitano in seconda, carica che lui voleva ricoprire… un calcio… ma chi si credeva di essere?!… un pugno… non era nessuno… un altro pugno….
-Hasegawa! Già sveglio?!- in quel momento a Kazushi il suo interlocutore parve un’apparizione, il sole alle sue spalle lo abbracciava con la sua luce, rendendo evanescente la sua figura snella, accendendo i capelli scuri di riflessi blu, facendo rilucere la pelle dorata e rendendo gli occhi scuri incandescenti;
-sì capitano… quando i due mozzi si sveglieranno sarà praticamente impossibile trovare la concentrazione necessaria..- borbottò scuotendo il capo
-già… una bella ciurma di casinisti… non certo il mio equipaggio ideale, ma tutto sommato una buona compagnia…- ridacchiò Hisashi affacciandosi alla balaustra, inspirando l’aria salmastra e sorridendo beatamente
-come mai così di buon umore?-
-mmm…- il moro si stiracchiò con fare felino –nulla di che….semplicemente sono elettrizzato dall’avventura in cui ci siamo imbarcati…-
-capitano… secondo me quell’isola non esiste… stiamo solo perdendo tempo…- l’apostrofò il guerriero
-esiste invece… secondo me esiste…. Chiamalo sogno infantile, ma sono certo che la troveremo!- Mitsui lasciò sfuggire il suo sguardo oltre l’orizzonte
-anche se fosse moriremmo prima di arrivarci…-
-questo è probabile Hasegawa… molto, molto probabile…-ed Hisashi scoppiò in una profonda risata, cosa che stonava con il suo carattere solitamente serio e che lasciò perplesso Hasegawa che si chiedeva cosa ci fosse da ridere nel loro presumibile decesso…


-ben svegliati, dormiglioni!- esclamò Ayako non appena Hanamichi entrò nelle cucine, seguito da un Rukawa ancora semi addormentato, -lì c’è la colazione, vedete di mangiare in fretta dato che siete gli ultimi e che a rassettare tutto, ovviamente, spetta alla sottoscritta, perché, ovviamente, voi uomini non vi sognate di muovere un dito…- così lamentandosi la bella guaritrice, uscì dalla stanza a grandi passi.
Hanamichi deglutì un paio di volte a vuoto; dal pomeriggio precedente, quando il volpino l’aveva… l’aveva… l’aveva baciato, non riusciva a pensare ad altro se non a quel tocco leggero e a quegli occhi blu infinito, ma non si era accontentato di essere il suo tormento ad occhi aperti… nooo! Kaede Rukawa non si accontenta mai… aveva popolato anche i suoi sogni notturni!!!! Il rossino frustrato, si passò una mano fra gli stupendi capelli carminio, le ciocche corte scivolarono tra le dita abbronzate e Kaede rimase ipnotizzato ad osservare quel gesto, apparentemente privo di significato…
-allora, Kit… hai intenzione di startene lì a guardar me mangiare?!- chiese seccato Hana
-do’hao.- le sottili labbra di Rukawa si mossero leggermente *…questa bocca… usala per qualcosa di più utile e consono* le parole tornarono chiare nella mente di Sakuragi che arrossì violentemente, abbassando il capo sul piatto che aveva di fronte, perdendosi così l’accenno ad un sorriso malizioso che increspò le labbra del moro
-tu vieni da Nord, vero?- domandò d’un tratto il mozzo, riacquistando il dono della parola
-sì- rispose solamente l’altro, Hanamichi s’irritò, quello stupido volpino poteva sforzarsi fino ad aggiungere un “e tu?” alla risposta! Non gli interessava da dove veniva? Non voleva saperne niente di lui? Ma in fondo il giorno precedente era stato Kaede a baciarlo, no? Non significava nulla?
-vieni da Sud e tuoi antenati erano probabilmente dell’Ovest.- sbuffò l’incantatore, come per dare risposta ad una domanda non posta
-ma ti chi ha chiesto niente?! Dannata volpe!!!!!- sbottò Hana furente addentando un frutto
-lo volevo io quello…- si lamentò Rukawa
-prendine un altro!- il rossino lo fulminò con gli occhi nocciola
-era l’ultimo.- fece notare allora quello
-chi tardi arriva male alloggia, arrangiati volpe…-
-tu non hai capito una cosa, pensavo di avertela spiegata ieri!- sibilò minacciosamente il moretto
-e cosa?- Sakuragi lo sfidò tacitamente a continuare, sostenendo lo sguardo blu
-…che io ciò che voglio me lo prendo, che a te piaccia… o meno…- le ultime parole furono solo un sussurro che si spense sulle labbra carnose e semi aperte per la sorpresa dell’altro, violandole con la lingua, senza dolcezza, ma più semplicemente con desiderio, esplorando quel dolce anfratto, che sapeva ancora di quel frutto che il moretto bramava, senza nemmeno accorgersi il rosso rispose al bacio, sfidando la lingua di Rukawa in un duello senza vincitori né vinti, entrambi scavalcarono il tavolo che li separava senza mai staccarsi l’uno dall’altro, trovandosi sul ripiano, scostando a tentoni stoviglie e posate, i loro corpi aderivano perfettamente l’uno all’altro, Hanamichi accarezzava febbrilmente la schiena dell’incantatore, sfiorandone i muscoli scolpiti nel marmo, Kaede intanto si era perso nei serici capelli vermigli dell’altro, per poi scendere ad accarezzare il collo, i capezzoli già turgidi, i fianchi snelli, il sedere tonico; Hana sentì l’eccitazione del volpino premergli
sulla coscia, ma non ebbe tempo per preoccuparsene, travolto da sensazioni inenarrabili quando il moro si staccò dalle sue labbra per passare alla giugulare, succhiando avidamente la carne bollente, di quel colore ambrato, che sembrava fatta appositamente per tentarlo. Hanamichi sussultò quando la mano di Ru sfiorò, come per sbaglio, il suo membro fremente, ma mentre il Rossino aveva cominciato a slacciare la camicia dell’incantatore, la voce di Nobunaga che gridava il nome del cugino, li richiamò alla realtà; Sakuragi riprendendo coscienza di sé si staccò dal ragazzo che stava baciando, guardandolo con una luce smarrita negli occhi dorati
-do’hao- mormorò solamente l’altro, alzandosi e risistemandosi le vesti con gesti lenti e studiati, per poi uscire dalla stanza con fare altezzoso e deciso
-che… che ho fatto?!- si domandò il rosso, una volta solo, appoggiandosi al tavolo per reggersi in piedi, mettendosi una mano sulla fronte mentre il calore di Kaede sulle sue labbra andava lentamente scomparendo….


-Hiro, ti dico che era lui! Non posso sbagliarmi, l’ho sognato troppe volte per confondermi il suo volto… solamente che in quel momento m’è mancato il coraggio di fargli confessare chi fosse…- mugugnò Sendoh, seduto a gambe incrociate sul tappeto finemente lavorato della sua camera, dondolandosi avanti e indietro con il busto come un bambino irrequieto
-Aki, secondo me ti stai illudendo… e comunque noi siamo partiti, lui sarà partito e le possibilità che vi rivediate sono una su mille!!!! E sei fortunato che sia così!!!! È un pirata: PI-RA-TA, sai cosa vuol dire? Sono quegli omacci brutti e cattivi che noi c’impegniamo tutti i giorni a debellare… Terra chiama Akira: Akira non risponde…- il bellissimo tenente sbuffò mettendo il broncio al suo migliore amico, che lo guardava a metà tra il compassionevole e l’arrabbiato, dalla sponda del letto su cui si era seduto
-ma se solo lo vedessi…. Cambieresti subito opinione!!!! Capiresti che non è importante se è pirata, mercante o chissà chi!- insisté gesticolando
-anche se lo vedessi, non credo che cambierebbe qualcosa… sai bene che a me piacciono le ragazze e nonostante tu ti sia fatto mille castelli in aria su questo tizio, che hai visto giusto per cinque minuti (dopodiché l’hai infilzato), sappi che un filibustiere marcio nasce e marcio rimane… prendi Maki ad esempio…- Koshino cercò di riportare alla ragione quell’elfo pazzo che aveva come amico e superiore
-non nominarlo nemmeno, quello!!!!!! Si crede di essere il re del mondo e si vanta di aver venduto la sua ciurma come il peggiore dei traditori…-
-so che tu e il tenente non andate d’accordo, questo ti dovrebbe rendere l’idea di come è un pirata… e cerca di non mettertelo contro, è comunque uno degli uomini più importanti su questa nave e se sa veramente che quel tizio è vivo… bè, ti tiene in pugno…Akagi non perdonerebbe mai un errore simile, nemmeno a te che sei il suo cocco…- l’ufficiale lanciò uno sguardo preoccupato all’amico
-lo so, dannazione, LO SO!!!- mormorò Sendoh tra i denti scuotendo il capo


-etchù!!!!-(<-questa dovrebbe essere un’onomatopea rappresentante uno starnuto^^;;;;)
-capitano! State prendendo il raffreddore??? Forse è il caso che vi prepari alcune erbe che…-
-no, grazie Ayako, non ce n’è bisogno, sto bene…- Mitsui si ravvivò con una mano i corti capelli scuri
-stia attento… ormai è scesa la notte e sta salendo la nebbia, se si ammalasse sarebbe un bel guaio…- Ayako si arrotolò un riccio castano attorno all’indice con fare pensoso
-Mitsui, io ho finito il mio turno. Ayako, posso andare a mangiare?- una terza voce, riconducibile a un colossale ragazzetto, si unì alla discussione dei due
-certo Uozumi!!!! Aspetta solo cinque minuti, così ti riscaldo la zuppa!- la mora sorrise amichevole correndo sottocoperta
-Uozumi, il tuo prossimo turno è domani mattina, ora puoi andare a riposare…- mormorò Hisashi allontanandosi sul ponte per raggiungere un bel ragazzo dai capelli vermigli, chinato a raccogliere alcune funi, vestito solamente da un paio di pantaloni color sabbia piuttosto sgualciti e una cintura dalla quale pendevano una grossa pistola, dal manico in madreperla, e diverse munizioni
-Hanamichi- chiamò con voce ferma il moro
-sì, Mitchi?!- il mozzo scattò in piedi
-vedi di portarmi un po’ più di rispetto, mentecatto!!!!! Hai ancora molto da fare lì?- chiese con tono burbero
-no, stavo solo riordinando… bacia piselli…- fece con un sorriso di sfida, leggermente smorzato dall’occhiata in tralice che ricevette dal capitano
-vai a montare la vedetta, deficiente!- esclamò, mentre Hana sbiancava di colpo
-mo…montarlo?!- gracchiò spalancando gli occhi nocciola –ma… io non lo conosco bene e poi…. Poi il re delle scimmie non è proprio il mio tipo… è brutto e poi… io sono timido!!!!!- Hisashi impiegò diversi secondi prima di capire quello che il mozzo intendesse dire, dopodiché sbottò piuttosto alterato
-stupido!!!! Intendevo che dovevi andare a fare la vedetta!!!!-
-oooh… solo quello… per un momento ho pensato che fossi un maniaco, Mitchi… comunque smettila di offendere il Tensai dei pirati, chiaro?!- sbottò aggrottando le sopracciglia
-sé, sé… ma adesso vai! Vengo a darti il cambio fra due o tre ore, ok?-
-va bene, a dopo allora!!!!- e il rosso si avviò nella piccola postazione della vedetta sulla cima dell’albero maestro
-Hanamichi, aspetta un attimo…- lo richiamò il capitano
-sì?!-
-cos’hai sul collo?- e Hisashi indicò un bollo rossastro che risaltava sulla carne tenera della giugulare, il rosso si portò istintivamente una mano alla parte indicata, coprendosi
-questo… ehm… nulla, un livido…- mormorò al culmine dell’imbarazzo
-dici? Eppure a me sembrava un succhiotto…- ipotizzò il moro scuotendo le spalle
-un…un succhiotto?! Fi… figuriamoci! Chi me l’avrebbe dovuto fare?!- la voce del ragazzo s’incrinò pericolosamente
-Rukawa, per esempio…- buttò lì Mitsui: seguirono istanti di silenzio, durante i quali Hana lo fissò stralunato –ehi! Stavo scherzando… non agitarti tanto!- fece notare il capitano
-bè, certo, ovvio!- esclamò Hana con voce troppo alta, per poi voltarsi meccanicamente e rincominciare a salire lentamente i pioli che portavano alla vedetta, ringhiando fra i denti –sé, Rukawa… figuriamoci! Povero santarellino indifeso….-


-che tipo allucinante…- borbottò Hisashi scuotendo le spalle rassegnato, camminando per l’ampio ponte della nave, quando d’un tratto gli si parò davanti Rukawa, stretto nel suo mantello, che sembrava uscito dalle ombre della notte
-capitano… sa dov’è Sakuragi?- gli chiese distaccato e senza particolare tono di voce
-Hanamichi?! sta montando la vedetta… perché me lo chiedi?!- domandò temendo una rissa
-vedetta?- una strana luce passò negli occhi felini della volpe –posso montare la vedetta, capitano?- la domando tradì una vibrazione d’impazienza
-ce…certo, se ti diverti…-
-oh! Non sai quanto mi divertirò! Buonanotte capitano…- salutò avviandosi verso l’albero dove era salito poco prima il rossino
-buonanotte?! Ma io non devo andare a dor…-
-BUONANOTTE CAPITANO!- esclamò con maggior fermezza l’incantatore
-ma scusa io non de… oooh!!!!!- Mitsui ricollegò velocemente tutte le frasi del suo secondo, leggendole con una chiave diversa… -bè, buon divertimento, Rukawa!- e fece per andarsene, bloccandosi però dopo un passo
-Rukawa?!-
-hn!- il moretto fermò per un istante la sua scalata
-UNO: pulisci tutto. DUE: hai tre ore di tempo prima che ti dia il cambio….TRE: ottimo succhiotto!- scherzò andandosene sottocoperta;
Kaede osservò i pochi pioli che lo separavano dalla sua meta “Hanamichi Sakuragi, preparati… sto arrivando!”. Quando finalmente riuscì a scorgere l’oggetto dei suoi desideri il fiato mancò di arrivargli ai polmoni: quel ragazzo era veramente una bomba! La Luna disegnava i muscoli dorati, accendendoli con ombre argentee, riflettendo la sua luce incantata sulle ciocche carminio arruffate, ombreggiando la stoffa grezza dei pantaloni
-stupendo…- sussurrò l’incantatore, scostando lo sguardo per finire di issarsi nella piccola cabina di legno scoperta, quando lo rialzò la canna circolare di una pistola argentata era puntata esattamente al centro della sua fronte
-tu guarda cosa mi ha portato il mare! Una volpe curiosona!!!!- cantilenò Hanamichi ironico, evidentemente scocciato dalla visita
-do’hao. Sposta questa cosa.- mormorò Rukawa, muovendo una mano come per scacciare un moscerino
-paura che mi sfugga un colpo?!- un sorriso enigmatico si dipinse sulle belle labbra disegnate
-no, ma Mitsui mi ha mandato qui a montar la vedetta… ed è quello che farò!- affermò con un sorriso, che lasciò il rosso inebetito, tanto da non opporsi nemmeno allo scatto del volpino, che lo fece ritrovare steso a terra, schiacciato dal peso del moro che gli teneva fermi i polsi
-EHI!!! Che fai?- guaì Hana rendendosi conto della posizione equivoca in cui si erano andati a trovare
-secondo te?-
-cosa vuoi fare? Violentarmi?! Non ti sei divertito abbastanza giocando con me stamattina?- sbottò frustrato voltando il viso di lato, voltando il viso di lato, per non vedere la propria espressione afflitta riflessa negli occhi scuri di Kaede che lo guardava interdetto, a metà fra lo scioccato e l’intenerito, si chinò a baciare dolcemente la guancia del rossino
-chiedo perdono…- mormorò, accarezzando quelle labbra tanto desiderate con le proprie -…piccolo…- e proseguì il suo percorso sugli zigomi cesellati e le guance morbide; Hanamichi sentì la propria forza di volontà scivolare via, rilassandosi sotto le carezze della bocca esperta del volpino, che scesa alla clavicola si fermò a fare un segno gemello a quello notato da Mitsui poco prima, un segno da chiaro significato: ”Proprietà Privata”… quel pensiero parve accendere qualcosa nel moro che iniziò a vagare con frenesia per il petto del suo amante, fermandosi ad assaggiare i capezzoli bronzei graffiandoli, baciandoli, lambendoli con unghie, denti e labbra, fino a che il rossino non emise un gemito strozzato di piacere, seguito da molti altri… Kaede allora iniziò a seguire con la bocca la via dello sterno, arrivando a mordicchiare gli addominali sodi, scendendo poi fino all’ombelico facendovi entrare e uscire la lingua ruvida, solo allora si concesse si osservare l’espressione stravolta e
gli occhi dorati offuscati della sua “vittima”; si sporse per raggiungere le labbra del rosso, dando inizio a un bacio dolce, non preteso, leccò delicatamente le labbra del compagno, chiedendo un accesso che fu subito concesso, questa volta il bacio non fu solo un’umida lotta tra due contendenti, ma fu una fusione, un’unione di sentimenti, pensieri, parole pensate ma non dette…
Il cuore di Hanamichi batteva forsennatamente, tanto che il ragazzo temeva sarebbe esploso, s’irrigidì quando le mani candide del suo mante si spostarono languide all’orlo dei suoi pantaloni chiari
-shh… calmati, piccolo…- sussurrò Rukawa staccandosi per un istante dalle sue labbra, per poi iniziare a liberare lentamente i bottoni dalle asole, senza guardare, ma continuando a baciare Hanamichi, che lentamente si rilassò nuovamente… dopo qualche imprecazione a mezza voce contro l’ultimo bottone che sembrava intenzionato a non aprirsi, Sakuragi rimase solamente in boxer* e deciso a non essere completamente passivo iniziò a slacciare la camicia scura del compagno, lasciandola scivolare a terra, accanto ai suoi pantaloni e al mantello del moro, baciò avidamente ogni centimetro di pelle lattea che vaniva liberato,  e gli parve di non aver mai assaggiato nulla di più prelibato, la pelle di Kaede profumava d’incenso e sapeva di pesca… o forse a lui sembrava solamente che sapesse di quello… lasciò vagare le ampie mani abbronzate sulla pelle alabastrina, morbida come velluto, senza mai staccare gli occhi da quelli blu, resi liquidi dalla passione, dell’altro, senza imbarazzo; sarebbe
potuto affogare in quegli occhi, si sarebbe perdere su quelle labbra, avrebbe voluto fondersi con quella pelle, avrebbe voluto dir qualcosa di adatto, ma le parole uscirono solo come un gemito strozzato quando la mano di Kaede si posò sul suo sesso bollente semieretto, iniziando un massaggio lento; anche attraverso la stoffa dei boxer Hanamichi poteva sentire che le dita di Rukawa erano fresche e questo non faceva che aumentare il suo piacere, niente a che vedere con le situazioni smorzate e poco appaganti dei “solitari” fatti sotto la doccia o in camera propria… niente a che vedere con quel paio di ragazze che si era portato a letto al suo villaggio, nulla era paragonabile a quel totalizzante piacere, o almeno così credeva, perché quando Rukawa gli tolse anche i boxer per baciare la punta del suo membro eccitato, lanciò un grido che non riuscì a fermare….


Proprio sotto di loro stava camminando tranquillamente Hasegawa, di ritorno dagli ultimi allenamenti serali, che guardò dubbioso verso la vedetta…
-tutto bene lassù?- gridò, in modo da farsi sentire
-OH Sì!!!!!!!-
Rukawa spostò lo sguardo sul volto del ragazzo sotto di lui, fulminadolo
-do’hao…- sibilò leggero, spostandosi verso il viso del proprio amante, strusciando si proposito il proprio piatto contro l’erezione del rossino –… non gridare o ti sentirà qualcuno…-
-mh… sì…- gemette Hana, mentre Ru tornava al suo lavoro di sunzione


-tu guarda quel deficiente di Sakuragi! Nemmeno si sporge dalla vedetta! Dice che va tutto bene, ma scommetto che stava dormendo!!!!- borbottò fra sé e sé Kazushi, correndo alla cabina del capitano e bussando più volte, fino a che il ragazzo non aprì
-che vuoi?!- sbottò Mitsui seccato
-capitano! Sakuragi non sta facendo il suo lavoro di vedetta! Dato che stava dormendo, chiedo il permesso di sostituirlo!- affermò risoluto
-cooooosa?- gracchiò Hisashi con gli occhi fuori dalle orbite –assolutamente no, Hasegawa…-
-perché no?-
-perché… sevi qui!-
-a fare che?!-
-a fare che?… come a fare che?!- Hisashi cominciò a sudare freddo –ehmm… mi serve qualcuno che…. Che…- si guardò attorno per cercare un’idea e, finalmente –per giocare a carte!!!!- e detto ciò trascinò il guerriero in cabina


-Kami…- mormorò Hanamichi, piantando le unghie nelle assi di legno sotto di sé, teso come una corda di violino, mentre Rukawa sembrava divertirsi nel torturarlo, dando leggere lappate con la punta della lingua al pene del ragazzo, per poi soffiarvi sopra, senza mai concedere di più…
-Ru…- scongiurò Sakuragi frustrato, in tutta risposta Rukawa prese in bocca la punta del membro, iniziando a succhiare lentamente, Hana dovette mordersi le labbra a sangue per non gridare, ma nonostante ciò emise comunque una serie di forti gemiti


“ok, le cose per domani a colazione le ho prese dalla cambusa… quindi posso andare da Ryota e…”
-ma che sono questi rumori?- chiese Ayako, sentendo uno strano trambusto –Hanamichi sei solo?- gridò la moretta guardando verso la vedetta


-KIT-SU-NE!!!!!- gridò Hanamichi mentre sentiva l’orgasmo coglierlo impreparato, venendo mentre Rukawa si era spostato
-ohh… sei con Ru ?! mi raccomando, allora, non litigate troppo !!!!!!- lo salutò Aya, dirigendosi sottocoperta, dove fu intercettata da Mitsui, che attirato dalle grida aveva deciso di andare a controllare,che la trascinò a giocare a carte…


Sakuragi ansimava pesantemente con una mano abbandonata sull’ampio petto, guardando con occhi vacui verso l’alto, le guance ancora arrossate dall’eccitazione, mentre la Luna traeva riflessi argentei sulla pelle dorata; Rukawa contemplava quell’opera d’arte con il volto inclinato, mordendosi leggermente il labbro inferiore, come indeciso sul da farsi
-è…è…è stato…- cercò di sussurrare Hana, scoprendo di non riuscire a trovare le parole adatte a descrivere ciò che aveva provato
-ehi, piccolo.. questo è ancora niente…- mormorò Kaede con un sorriso malizioso, sdraiandosi sopra al proprio amante e chiudendogli la bocca con un bacio ardente e appassionato; fece scorrere un dito lungo la colonna vertebrale del rosso, che rabbrividì, fino a raggiungere il solco fra le natiche, per poi penetrarlo con un gesto fluido e deciso, anticipando il grido di Sakuragi, chiudendogli le labbra con le proprie
-no… no… aspetta… Ru…- biascicò Hana tentando si allontanare da sé il moro –cioè… per favore… ascolta è la mia prim…-
-lo so che è la tua priva volta con un uomo, si sente, sai?- sibilò Kaede, innervosito dall’interruzione, mentre Hanamichi arrossiva imbarazzato –comunque…- continuò il volpino con un tono addolcito –rilassati, andrà tutto bene… e se non vuoi… basta che mi fermi, d’accordo?- sorrise debolmente, mentre il rossino annuiva leggermente spaventato, ma sussurrando un “continua” a mezza voce, mentre Rukawa si chinava a baciare il partner si domandò che gli fosse preso “… e se non vuoi… basta che mi fermi”????? cosa aveva detto??? Lui, Kaede Rukawa, non aveva mai detto una cosa simile, nemmeno di fonte all’amante più spaventata/o! eppure… quel ragazzo…
Ru fu ridestato dai gemiti di Hana, che una volta abituato all’intrusione, chiedeva di più e Kaede raddoppiò le dita, cominciando a muoversi in lui, Sakuragi sentì il piacere invaderlo a ondate, ma nonostante ciò in fondo al cuore era ancora intimorito e sapeva che Rukawa ne era a conoscenza… ma come mai si stava concedendo completamente a quell’incantatore che a malapena conosceva?
-ora… Hana… cosa desideri?…- mormorò Rukawa al suo orecchio, aggiungendo un terzo dito
-di più…- soffiò sfinito l’altro, allacciando le gambe intorno alla vita della volpe
-di più, eh? Se è ciò che vuoi…- sussurrò il moro sfilando le dita e penetrando il compagno con un’unica spinta; il rosso gridò, trattenendo a fatica le lacrime di dolore che gli sorsero spontanee, mentre una smorfia gli deformava il viso…
Rukawa aspettò che il dolore del compagno diminuisse e assestò la prima spinta, Hana fu travolto dal piacere, che si sostituì al dolore ormai sopito, mentre si muoveva al ritmo dettato dal capitano in seconda
-così piccolo…- mormorò Rukawa  perso nel piacere, cercando di ritardare l’orgasmo per non dover mai uscire da quel corpo caldo e stretto; non si era mai sentito così bene. Nella sua lunga vita s’incantatore Kaede aveva incontrato molti amnti, la maggior parte aveva grande esperienza, alcuni erano stati di una bellezza quasi abbagliate, ma nessuno, nessuno di loro, lo aveva mai coinvolto come quel rossino dall’aria innocente… aveva pensato di giocare con lui, divertirsi come il leone con il topo, ma già da quel bacio rubato ad Hakkal aveva capito che non sarebbe stata una caccia come le altre, perché la preda non era come le altre; innanzitutto nell’aspetto: forse non bello come certi elfi, ma certamente… disarmante… questa pareva l’unica parola che poteva calzargli, un fiero leone con il cuore del più tenero degli animali… ma non era solo una questione di fisicità, no… doveva ammettere con sé stesso che quel ragazzo lo turbava: per cominciare lui, un incantatore dagli infiniti
poteri, non riusciva a leggere la sua mente, a penetrare i suoi ricordi.. l’aveva fatto anche con il capitano, persino con l’elfo della locanda e loro nemmeno se n’erano accorti… eppure… nella testa di quel rosso non riusciva a penetrare… ma i pensieri si spensero come fiammelle nel vento, annebbiati dal richiamo del suo compagno…

poco più sotto Kogure camminava bofonchiando fra sé e sé qualcosa
-e fu così che cominciai la mia avventura… per tentar di rimembrar; or tutti i miei compagni; non voglio scordar; del nome di un tal Rukawa a lor signori raccontargli; un incantator dalla grande magia; che per Bluish ci mostrò la via; sembrava incredibile, pazzesco; ma col mozzo Sakuragi si mostrò a poco dir manesco; forse antipatia, forse ardor; ma i due avevano da dire per delle or; forse i miei lettori crederanno; che dico cose che al fin della storia non serviranno; ma procedete senza indugi; e vi narrerò dei mille e più sotterfugi; dovuti a questa lotta infinita; che cambiaron più di una vita…-
-Più FORTE!!!!!- sentì gridare dalla vedetta dalla voce calda di Hanamichi
-più forte?- ripeté lo scrittore aggrottando le sopracciglia dietro alle spesse lenti –bè, se vuoi ascoltare la mia storia… ti ringrazio! E FU COSì CHE COMINCIAI LA MIA AVVENTURA…- rincominciò a maggior volume, ma non finì nemmeno la prima riga che Mitsui si presentò da lui allarmato dalle grida, trascinando il povero Kiminobu a partecipare a un torneo di poker al quale non voleva prender parte…


Kaede posò lo sguardo sul bellissimo viso del rosso e capì di volerlo… e non solo in quel momento, ma ancora… ancora… ancora… aumentò quasi inconsciamente il ritmo delle spinte, per assecondare le richieste di Hana, affondando in lui con più forza, afferrando con la mano destra il membro di nuovo teso e massaggiandolo allo stesso ritmo dei suoi affondi, sentiva di non poter resistere ancora per molto, ma si trattenne perchè voleva continuare, non fermarsi. Una luce abbagliante lo accecò nel momento dell'orgasmo, mentre si riversava nel compagno e questo veniva nella sua mano, il piacere esplose in ogni più piccola parte del suo essere e si sentì, per una volta, veramente felice… uscì da Hanamichi e gli posò un bacio tra i capelli umidi, ricevendo in cambio un sorriso dolcissimo, la volpe coprì entrambi con il proprio mantello, sapeva che per quella notte Mitsui non sarebbe andato a disturbarli per il cambio della guardia


Sakuragi osservò la figura che dormiva al suo fianco, ma che non lo lasciava libero dal suo dolce abbraccio, azzardò ad accarezzargli i sottili capelli d'ebano che risplendevano alla Luna, non sapeva se a Kaede desse fastidio o meno essere accarezzato, non sapeva quasi nulla di quell'angelo che riposava accanto a lui ed era successo tutto talmente in fretta... eppure non avrebbe mai creduto di potersi sentire così felice come in quel momento, con un altro uomo, poi! Ma quest'affermazione non lo gettò nel panico, non lo indusse a riflessioni su come era arrivato a quel punto, ad amare qualcuno del proprio sesso, perchè quello che provava per Kaede era amore, era stato a letto con un altro uomo, e allora?! Non ci trovava nulla di anomalo o immorale, se la cosa lo faceva stare bene nessuno avrebbe mai dovuto aprir bocca, perchè la loro sarebbe stata solo invidia della sua felicità!!!! Certo, anche se al momentro minimizzava la faccenda sapeva benissimo che le difficoltà da affrontare
non sarebbero state poche... d'altronde i pregiudizi v'erano sempre stati, ma sperava che almeno nella ciurma non avrebbe riscontrato problemi:  Mitsui non sembrava il tipo che giudicava chi gli stava intorno in base alla loro sessualità, dava peso alla forza d'animo, al valore in campo, al coraggio e alla disponibilità, ma non a cose che non lo riguardavano direttamente, almeno come capitano; Kogure era un letterato, un uomo colto, troppo intelligente per fermarsi a condannare cose che non stanno a lui giudicare; Nobunaga probabilmente sarebbe stato dapprima molto stupito, forse anche deluso, ma avrebbe presto capito e condiviso la felicità del cugino; Jun era un ragazzo piuttosto tonto, quasi certamente non si sarebbe nemmeno accorto della loro relazione; Ayako e Miyagi erano due persone aperte e non avrebbero mai distrutto un'amicizia sul nascere per colpa di sciocchi pregiudizi, anzi Ayako sarebbe stata sicuramente felice per loro; l'unico problema si presentava in Hasegawa,
serio e fermo nelle sue convinzioni non avrebbe mai accettato un rapporto come il loro, ma non avrebbe mai discusso niente che al capitano fosse andato bene, quindi avrebbe diprezzato la loro diversità nell'ombra, cercando di non  farglielo pesare... ma i pensieri presto fuggirono dalla mente del rosso, annebbiata dalla stanchezza, lasciando spazio alla dolce tranquillità di un sonno senza sogni...

poco più in là, nella cabina di Mitsui erano riuniti Ayako, Hasegawa, Kogure, Mitsui e Miyagi e Uozumi che si erano aggregati alla compagnia
-poker di regine!- annunciò raggiante Hisashi, abbracciando il mucchio di monete che troneggiava in centro al tavolino; Ryota sbuffò osservando la sua misera doppia coppia e scuotendo il capo
-ma dove sono Nobu, Rukawa e Sakuragi?- mormorò mentre lanciava le sue carte ad Hasegawa che per quella mano avrebbe fatto da croupier e che le raccolse mescolandole, ripensando melanconicamente al suo full di re... quella volta era stato sicuro di vicere...
-Sakuragi è in vedetta, mentre Kiyota è rimasto a dormire, aveva molto sonno...- intervenne distrattamente Kiminobu, mentre cercava per la decima volta in quella serata di spiegare le regole al fratellastro
-ma Rukawa?- insistette il ladro, incrociando le dita mentre sollevava le carte della nuova mano
-Rukawa?! è su in vedetta con Hanamich... ooooooohhhhhhhhhh!!!!!!!- una serie di esclamazioni di stupore si sollevarono nella cabina, mentre i nostri eroi iniziavano a realizzare che forse quei "oh sì!!!!" "più forte" e "kitsune" non erano propriamente risposte alle domande che gli avevano posto, collegarono velocemente la loro scoperta con quello strano torneo di poker indetto in fretta e furia, spostando sgurdi cupi e incuriositi sul capitano
-allora, da quanto si parte a puntare in questa mano?!- domandò innocentemente Hisashi...

i dolci fili dorati dell'alba accarezzarono furtivamente il volto abbronzato di Hanamichi, posandosi sui suoi occhi ancora chiusi
-mmm...- un mormorio del rossino annunciò il suo risveglio -altri cinque minuti...- mugolò rivolto alla luce stringendosi maggiormente nel mantello che lo copriva, scattò a sedere quando si accorse di essere solo nella vedetta...
-ru?!- chiamò con voce impastata e incerta, ma non giunse nessuna risposta; il ragazzo fu acceso da una frenesia improvvisa, sì vestì in fretta e furia e scese velocemente i pioli che lo separavano dal ponte della nave, correndo poi verso la cucina, dove sperava di trovare il volpino, non capiva perchè, ma sentiva che la sua giornata non sarebbe potuta cominciare senza vedere il suo Kaede. Quando entrò nella stanzetta, da dove provenivano invitanti profumi, fu accolto dai tanti sorrisi sornioni che si dipinsero sui volti dei suoi amici, perfino di Mitsui, ma del suo compagno nessuna traccia, salutò distrattamente i ragazzi e corse fuori, dirigendosi con una certa sicurezza verso la polena... in effetti la volpe si trovava lì, che osservava distrattamente la scultura che troneggiava a poppa, un magnifico spirito del fuoco, fatto di fiammelle blu e azzurre che andavano a fondersi con il resto della chiglia di un blu elettrico piuttosto smorto.
-Kaede?!- azzardò Sakuragi avvicinandosi con passi felpati, come se il ragazzo di fornte a lui potesse fuggire
-hn?- il moro si voltò e lo fissò per qualche secondo, per poi rimettersi a guardare l'oceano -ah, sei tu...- mormorò senza entusiasmo apparente, Hanamichi si sentì spofondare, non sapeva come iniziare il discorso che si era prefigurato nella mente
-possiamo parlare?- chiese con voce leggermente incrinata
-e di che cosa?- sbuffò Ru voltandosi verso di lui
-come "di cosa"? ehm... volevo parlare... di ieri sera...-
-e cosa c'è da dire? comunque cerca di far veloce, perfavore...- Hana sentì il cuore stringerglisi nel petto, come mai era così freddo? Ma se voleva che facesse in fretta non c'era problema... doveva dir solo due parole
-ti amo...- sussurrò, così fievolmente che sembrò solo un alito di vento, ma Rukawa capì e non rispose... poté vedere attraverso gli occhi marroni screziati d'oro il cuore del rosso spezzarsi, riflettendosi in ogni lacrima che andava formandosi ai lati degli occhi, poté udirlo scricchiolare in maniera pericolosa nel respiro rotto del ragazzo che aveva di fronte, ma non riuscì a dire nulla, nonostante quello spettacolo gli ferisse l'anima, non disse nulla e non si mosse, nemmeno quando Hanamichi, sentendosi umiliato corse via, gridandogli che era solo un bastardo ad essersi approfittato di lui per passare una notte piacevole, che non credeva che ci fossero persone tanto spregevoli...
Ma Kaede non si mosse, troppo scosso, ma non per le offese, bensì per quella dichiarazione, per la risposta che la sua mente gli aveva fornito... "anch'io"... aveva solamente gridato, ma lui non era riuscito ad aprire le labbra perchè non aveva mai provato quel sentimento per nessuno perchè... significava essere deboli, significava appoggiarsi a qualcuno, significava arrendersi all'irrazionalità dei sentimenti... e lui, questo, non poteva permetterselo... alzò lo sguardo verso il cielo tinto dei colori rossastri dell'alba per cercare risposta ai suoi dubbi, ma rimase a bocca aperta... fece un giro su sè stesso e corse in tutta fretta nelle cucine... erano nei guai...

-saluto!- gridò Koshino e i marines si disposero in un'unica riga ordinata, portando una mano alla fronte al passaggio del tenente Sendoh
-allora, ragazzi abbiamo appena avv... soldato, perchè non è sull'attenti?- domandò il ragazzo con voce ferma e metallica
-non ne ho il dovere...- mormorò semplicemente l'interpellato
-cosa intendi dire?- ringhiò lui stringendo gli occhi
-quello che ha detto, Akira, ti dovrei parlare un attimo...- la voce imperiorsa dell'ammiraglio Akagi riempì la stanza e l'uomo invitò il moro a seguirlo
-risposo...- ordinò il tenente seguendo il superiore e prendendo Koshino con sè
-Akira, vieni in questa stanza, perfavore...- e senza attendere risposta Takenori sorpassò la porta
-Kosh, fai in modo che nessuno osi origliare la nostra conversazione, d'accordo?- e lasciando l'amico di guardia il porcospino entrò a passo sicuro nella cabina indicatagli
-Akira, si sieda... prego!-
-no, grazie ammiraglio... preferirei rimanere in piedi...-
-d'accordo, visto che siamo in piena manovra militare vedrò di essere breve: Jin è un mezz'elfo e come sai è cresciuto in una comunità di elfi, l'esatto opposto di te, insomma... e avendo ricevuto un'educazione elfica... bè, mi ha chiesto di poter passare sotto il comando di Maki, sai secondo le leggi degli elfi...-
-so che secondo le nostre leggi ai rinnegati viene negata la parola dei propri simili, ma i mezz'elfi non rientrano in questa categoria! Quel ragazzo mi ha mancato di rispetto davanti ai miei uomini, merita una punizione!- gridò l'elfo
-no, mi spiace ma gli ho accordato il passaggio... d'ora in poi non rispondera più ai tui ordini ma a quelli di Maki... non sarà punito....- annunciò solenne Akagi
-d'accordo...- sibilò Sendoh stringendo i pugni fino allo spasmo -ora, come ha detto lei prima.. siamo in piena manovra militare... devo andare...- si congedò velocemente uscendo dalla cabina
-come è andata?- chiese Koshino allarmato dalle grida che aveva udito
-quel bastardo...- biascicò Akira ritornando dai suoi uomini
-allora! velocemente... vi voglio fra tre minuti esatti sul ponte pronti a combattere, chiaro? Chi non arriverà in tempo otterrà venti frustate, vedete di muovevi!- gridò rabbioso e i suoi uomini corsero ordinatamente a eseguire gli ordini
-che cosa è successo?- gli chiese nuovamente Hiroaki osservando preoccupato il volto contratto dalla rabbia dell'amico
-quel deficente di Jin mi ha umiliato davanti ai miei uomini e non otterrà nessuna punizione! Ma lascia perdere... piuttosto... di chi è la nave che abbiamo avvistato?-
-oh! Non sappiamo, ma degli sprovveduti, non avevano nemmeno una vedetta!!!! Gli piomberemo addosso senza che se ne accorgano...-
-bene... ho bisogno di sfogarmi...- un sorriso maligno illuminò il volto dell'elfo....

-ma quanto hai vinto ieri sera?- chiese Miyagi al suo capitano afferrando un frutto e dando un bacio ad Ayako
-10'000 dobloni di rame... una misera...- borbottò il moretto rigirandosi un bicchiere tra le dita -con quelli non andiamo avanti per molto... non ci basteranno nemmeno per i rifornimenti....-
-guarda che i soldi per i rifornimenti non li devi estorcere a noi!- s'irritò il ladro
-se non troviamo navi da assaltare temo proprio di sì... e comunque siamo ancora troppo pochi... al massimo possiamo attaccare una piccola nave mercantile...-
-troppo pochi?! ma noi valiamo come mille!!!!- s'offese Ryota, lanciando uno sguardo dubbioso su Kiminobu che stava prendendo appunti sulla loro discussione, probabilmente per riportarla sul suo libro
-ne sono certo... ma non so contro quant....-
-I MARINES!!!!!!!- il grido di Rukawa fermò il discorso di Hisashi
-come?!- Hasegawa scattò in piedi
-nave a tribordo!- specificò il moro -temo sia quella di Akagi...- continuò rivolgendosi solamente al capitano
-d'accordo, tutti sul ponte, preparate le armi!- gridò Mitsui correndo verso la sua cabina per recuperare la sua spada
-aspetti!- Kaede lo seguì, assicurandosi che tutti fossero lontani parlò -siamo spacciati... quelli saranno come minimo in centocinquanta... come pensi che potremo affrontarli noi?-
-no....- mormorò il ragazzo mordicchiandosi il labbro inferiore
-capitano! Abbiamo elementi valenti, ma loro avranno elfi, maghi, incantatori e mercenari in quantità, per quanto mi costi ammetterlo, non li batteremo in campo...- Kaede abbassò il capo
-non ho detto che li batteremo in campo...- sbottò secco afferrando la sua spada e correndo sul ponte


end chapter 4....

ce l'ho fatta^^ finalmente^^.... la mia prima lemon!!!!!
ru: è uno schifo!
ai: uffy!!!!! cmq per le idee mi ha aiutato parecchio eny, in effetti è quasi una co-lemon^^;;;;;
mit:io non pubblicherei questo schifo di capitolo....
ai:cattttttttttiiiiiiiiiiiiivvvvvvvvvvvvvooooooooooooooo!!!!!!!!!!!! e pensare che la prossima lemon che dovevo scrivere era una mit-sen....
ru(che controlla la tabella di marcia delle fic di Ai): in realtà la prossima è ancora una ruhana....^^
ai: coooooooosa????? aiuto!!!!!!!!!!
eny:cosa vorrebbe dire "aiuto"?????? tu adesso ti metti giù e scrivi una ruhana!!!!!!
ai: ma mi mancano le idee T_T
tutti: zitta e scrivi!!!!!!!
ai: me schivizzata....


 

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